CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 aprile 2017
805.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, a tutela dei Corpi politici, amministrativi o giudiziari e dei loro singoli componenti. C. 3891, approvata dal Senato e C. 3174 Francesco Sanna.

EMENDAMENTI PRESENTATI

ART. 1.

  Al comma 1, lettera b) dopo le parole:, anche legislativo inserire la seguente: regionale.
1. 1. Sarti, Colletti, Agostinelli, Bonafede, Businarolo, Ferraresi.

ART. 3.

  Al comma 1, capoverso «Art. 339-bis», dopo le parole: ed è commessa inserire le seguenti:, per le finalità di cui all'articolo 338,.
3. 2. Sarti, Colletti, Agostinelli, Bonafede, Businarolo, Ferraresi.

  Al comma 1, capoverso «Art. 339-bis», aggiungere, in fine, il seguente periodo: La disposizione di cui al presente articolo non si applica in relazione ai componenti delle assemblee legislative nazionali.

  Conseguentemente, sostituire il titolo della proposta di legge con il seguente: Disposizioni in materia di contrasto al fenomeno delle intimidazioni ai danni degli amministratori locali.
3. 1. Sarti, Colletti, Agostinelli, Bonafede, Businarolo, Ferraresi.

ART. 5.

  Al comma 1, capoverso, sostituire le parole: di altri, con le seguenti: di uno o più candidati.
5. 1. Sarti, Colletti, Agostinelli, Bonafede, Businarolo, Ferraresi.

ART. 6.

  Dopo l'articolo, aggiungere il seguente:

«Art. 6-bis.
(Estensione delle disposizioni di cui all'articolo 2, comma 6-sexies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225).

  1. Il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura di cui all'articolo 2, comma 6-sexies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10 è esteso agli amministratori locali vittime di atti intimidatori, a ristoro dei danni patrimoniali subiti.
  2. Con decreto del Ministro dell'Interno, d'intesa con Conferenza Stato Città ed autonomie locali ai sensi dell'articolo 9 comma 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, da emanarsi entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità di accesso al Fondo di cui al comma 1».
6. 01. Sarti, Colletti, Agostinelli, Bonafede, Businarolo, Ferraresi.

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ALLEGATO 2

5-11096 Villarosa: Sulla situazione del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Messina.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mediante l'atto di sindacato ispettivo in discussione, l'Onorevole interrogante, prendendo le mosse dalle caratteristiche criminali del territorio del messinese, lamenta la situazione di criticità del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto in ragione delle scoperture del personale di magistratura rispetto all'organico previsto, peraltro sottodimensionato rispetto alle effettive esigenze dell'ufficio.
  Chiede, pertanto, di conoscere quali iniziative il Ministero intenda adottare per l'immediata copertura dei posti vacanti e per rimodulare la pianta organica del predetto ufficio giudiziario, anche tenuto conto che, per uffici omologhi quanto a bacino di utenza e sopravvenienze di affari, è previsto un organico superiore.
  In risposta all'Onorevole interrogante si evidenzia, innanzitutto, come dalle informazioni acquisite presso la competente articolazione ministeriale risulta che l'organico dei magistrati del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto è composto, oltre che dal Capo dell'Ufficio e da un Presidente di sezione, da 13 giudici, uno dei quali con funzioni di giudice del lavoro.
  Completano, altresì, la dotazione organica descritta 11 giudici onorari di tribunale, con presenza effettiva di 9 unità.
  Allo stato attuale, tenuto conto dell'esito della procedura straordinaria avviata dal Consiglio Superiore della Magistratura che ha consentito la copertura di un posto nello scorso mese di gennaio, risultano vacanti 3 unità di giudice, con una percentuale di scopertura pari al 25 per cento, oltre alla scopertura del posto semidirettivo.
  Come noto, la copertura delle vacanze è rimessa al Consiglio Superiore della Magistratura che, con delibera dello scorso 17 gennaio, ha destinato due dei predetti posti vacanti di giudice ai magistrati ordinari in tirocinio, nominati con decreto ministeriale 18 gennaio 2016, i quali prenderanno possesso nelle sedi assegnate nel prossimo mese di novembre.
  L'assetto organico sopra riassunto è stato definito nell'ambito del decreto ministeriale 1o dicembre 2016, pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 3 del 15 febbraio 2017, con cui, come noto, sono state rideterminate le piante organiche del personale di magistratura degli uffici di Tribunale e di Procura della Repubblica, in conseguenza della revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
  La determinazione delle unità assegnate è stata effettuata sulla base di specifici parametri statistici – popolazione, flussi, cluster dimensionali – integrati da indicatori qualificativi della domanda di giustizia, quali il numero di imprese presenti sul territorio e la loro concentrazione per circondario, l'incidenza della criminalità organizzata, l'accessibilità del servizio per i cittadini.
  Oltre che di tali criteri – e nella prospettiva indicata dall'Onorevole interrogante – lo studio della Commissione all'uopo istituita ha considerato la specificità territoriale del bacino di utenza, nonché la misura dell'impatto del riassetto degli uffici sulle esigenze di contrasto dei fenomeni criminali come connotati nei singoli territori di riferimento, nella ricerca di un bilanciamento tra i vari interessi Pag. 42coinvolti così da individuare le soluzioni più adatte a migliorare l'efficienza della giustizia al servizio del cittadino.
  Con riferimento agli uffici del distretto di Messina, va rilevato che il Consiglio Superiore della Magistratura, in sede del prescritto parere sul decreto di rideterminazione delle piante organiche, non ha inteso formulare osservazioni per il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto che, quindi, risulta inserito tra gli uffici per cui «il progetto ministeriale appare sostenuto dall'adeguata considerazione delle sopravvenienze, temperata dalla concreta applicazione degli indicatori qualificativi».
  Preme comunque rassicurare l'Onorevole interrogante che la complessiva revisione delle piante organiche del personale di magistratura, recepita nel decreto ministeriale 1o dicembre 2016, è sottoposta a continua analisi operativa da parte del Ministero, per il tramite del competente Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, soprattutto in questa prima fase attuativa, proprio al fine di verificare in concreto l'adeguatezza delle scelte adottate, senza escludere la possibilità di interventi integrativi e correttivi.
  Meritano inoltre di essere richiamate le politiche volte al tendenziale completamento delle coperture degli organici di magistratura, anche con l'obiettivo di favorire il processo di ricambio generazionale.
  In tale prospettiva si inseriscono la recente pubblicazione di un nuovo bando di concorso per l'assunzione di 360 magistrati ordinari (decreto ministeriale 19 ottobre 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 novembre 2016), lo svolgimento di un ulteriore concorso per la selezione e reclutamento di 350 magistrati ordinari (decreto ministeriale 22 ottobre 2015), nonché la conclusione delle procedure concorsuali per l'assunzione di 348 magistrati che, a breve, prenderanno servizio negli uffici di destinazione, anche grazie alla riduzione, operata con il decreto-legge n. 168 del 2016, convertito con legge 25 ottobre 2016, n. 197, del tirocinio formativo per i vincitori dei concorsi banditi negli anni 2014 e 2015.
  Infine, proprio con la finalità di stabilizzare la permanenza nelle sedi di assegnazione, è stato previsto nel decreto-legge citato – e confermato nella legge di conversione – anche l'innalzamento da tre a quattro anni del termine di legittimazione perché i magistrati possano partecipare alle procedure di trasferimento a domanda, bandite dal Consiglio Superiore della Magistratura.