CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 gennaio 2017
753.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione 5-10343 Gallinella: Sulle criticità sorte nell'attuazione della misura «promozione sui mercati dei Paesi terzi» dell'OCM vino.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi, è necessario innanzi tutto rassicurare gli interroganti circa l'impegno con cui il Ministero sta seguendo la gestione del bando promozione OCM Vino. Non corrisponde, infatti, al vero la segnalata mancanza di coordinamento del Ministero con le Amministrazioni regionali: gli Uffici del Ministero sono in contatto continuo sia con le Amministrazioni regionali che con AGEA con il fine comune di arrivare ad attivare tutte le azioni previste nel più breve tempo possibile.
  In particolare, si precisa che, in riferimento alla notizia apparsa sulla stampa circa la mancata partecipazione di questa Amministrazione a una riunione indetta dalle Regioni, gli Uffici del Ministero che si occupano delle misure di promozione non hanno ricevuto alcun invito ad incontri specifici sul tema.
  Diversamente nell'ultimo mese, risulta convocata dalle Regioni una riunione sull'OCM vino alla quale hanno partecipato i tecnici del Ministero, con riguardo al Piano nazionale di sostegno del settore vitivinicolo, cornice strategica all'interno della quale insiste la misura promozione dell'Organizzazione Comune del Mercato del Vino.
  Si informa inoltre che, per quanto riguarda in particolare la gestione della misura di promozione, al fine di collaborare al meglio con le competenti amministrazioni regionali e provinciali nonché con l'organismo pagatore AGEA, si è svolto presso il Ministero il giorno 23 gennaio una specifica riunione sul tema, nella quale tutte le Amministrazioni coinvolte, pur nel rispetto delle specifiche competenze, hanno condiviso il percorso amministrativo per consentire alle imprese di dare concreta attuazione alle misure.

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ALLEGATO 2

Interrogazione 5-10344 Fedriga: Sugli interventi normativi e finanziari volti al rilancio del settore olivicolo e alla piena attuazione del PON.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, questo Ministero ha la massima attenzione in ordine a tutti i possibili interventi normativi e finanziari da mettere in atto al fine di porre le basi per un reale rilancio di settore del comparto produttivo oleicolo, dando piena attuazione al Piano Olivicolo Nazionale (PON), che per la prima volta è stato messo in campo a livello statale. Questo rappresenta una chiave fondamentale di supporto alla ripresa della competitività dei nostri olii extravergine di oliva.
  Proprio per una sua più efficace attuazione il Governo ha individuato un mirato strumento finanziario, rappresentato dal Fondo di intervento per il settore olivicolo, istituito con il decreto-legge 5 maggio 2015, n. 5, convertito con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2015, n. 91, con una dotazione di 32 milioni di euro.
  Nell'ambito della OCM, poi, sono previste misure specifiche di sostegno al settore dell'olio di oliva che prevedono un finanziamento comunitario di euro 108 milioni circa spalmati nel triennio di programmazione.
  Sempre per dare sostegno al settore olivicolo l'Italia, con il decreto ministeriale 18 novembre 2014, ha deciso di destinare 70 milioni di euro l'anno del plafond totale per il sostegno accoppiato nell'ambito delle risorse Pac.
  In ultimo, asset non meno rilevante, parliamo di uno strumento di organizzazione della produzione e della filiera. Il citato decreto-legge n. 91 di 2015 apporta inoltre una significativa innovazione nell'ambito delle relazioni di filiere modificando in modo incisivo la normativa sulle organizzazioni interprofessionali. Proprio grazie a questa norma si è arrivati al riconoscimento della prima organizzazione interprofessionale dell'olio mai fatta prima in Italia.
  Per questo il Fondo nazionale di intervento va nella direzione di uno strategico supporto allo sviluppo delle forme organizzate: le risorse disponibili per oltre un terzo vengono destinate a supportare la crescita organizzativa delle Organizzazioni di produttori, chiamate ad affrontare una riforma che è imposta non solo dalla normativa di respiro comunitario ma anche dalle contingenze di mercato.
  Accanto a tali obiettivi strategici, appena esemplificati alla Vostra attenzione, abbiamo collocato ambiti operativi non meno significativi ed efficaci tra i quali cito, in particolare l'attività di ricerca (1/4 delle risorse cioè circa 8 milioni di euro) e l'attività di promozione ed informazione che si attesta sull'ordine del 16 per cento delle risorse totali. Sono questi due i cardini su cui la filiera ha sempre manifestato una forte domanda e alla quale abbiamo inteso dare una risposta adeguata.
  Entro il mese di dicembre 2016, stante la sua complessità, è stato elaborato ed Pag. 213assegnato al CREA un primo stralcio del programma nazionale di ricerca olivicolo, per terminare la sua elaborazione entro il prossimo mese di febbraio.
  In conclusione, segnalo che, nei giorni addietro, è stato dato avvio ai primi impegni di spesa – che riguardano in particolare il finanziamento delle attività di ricerca ed una prima tranche di finanziamento per l'accesso al credito – ed è stato pubblicato un bando finalizzato alle Organizzazioni di produttori per la promozione dei sistemi di qualità.
  A breve un ulteriore bando verrà pubblicato per le PMI costituite in reti di impresa e nei prossimi mesi il MIPAAF sarà impegnato nel completamento delle iniziative previste dal Piano.

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ALLEGATO 3

Interrogazione 5-10345 Venittelli: Sull'emergenza provocata nel centro-sud dagli eccezionali fenomeni atmosferici verificatisi nel mese di gennaio 2017.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi, come noto, le recenti scosse di terremoto, in combinazione con le nevicate dell'ultima settimana, hanno ulteriormente aggravato la già precaria situazione di molte aziende agricole e zootecniche danneggiate dalla precedente ondata di maltempo nel centro sud del nostro Paese.
  Al riguardo vorrei anzitutto evidenziare che, a seguito dell'incontro di ieri a Bruxelles tra il Ministro Maurizio Martina e il Commissario Hogan, verranno aumentati gli aiuti a favore dei nostri allevatori e agricoltori colpiti dal terremoto. L'utilizzo totalmente flessibile e accelerato degli strumenti della politica agricola europea permetterà di erogare 118 milioni di euro subito dando una risposta alla necessità di liquidità immediata per le aziende colpite dall'emergenza.
  Salgono così a 35 milioni di euro gli aiuti per coprire il mancato reddito degli allevatori, grazie alla possibilità di aumentare del 200 per cento gli aiuti già autorizzati. Verranno pagati con procedure semplici e senza costi per le imprese. È la prima volta che si attua una misura a capo di bestiame con questa consistenza (400 euro a capo bovino e 60 euro per ovino posseduti prima del terremoto). Sono previsti aiuti anche per il settore suinicolo e per quello equino.
  Allo stesso tempo si procederà al pagamento del 100 per cento in anticipo con procedure semplificate anche delle misure a superficie dei fondi dello sviluppo rurale per 83 milioni di euro.
  Si è anche condivisa con il Commissario Hogan la necessità che la Commissione definisca un aiuto straordinario e specifico per il settore agricolo del territorio colpito con risorse europee del Fondo di solidarietà europeo contro le calamità.
  Stiamo lavorando anche per dare risposte alle aziende danneggiate dall'eccezionale avversità atmosferica delle scorse settimane, in particolare nel Mezzogiorno e nelle isole. Considerando che lo strumento assicurativo agevolato nei territori colpiti dalle avversità segnalate dagli interroganti è scarsamente utilizzato dalle imprese agricole, segnalo che stiamo valutando l'introduzione di una deroga normativa ad hoc volta a consentire l'accesso agli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale anche per le imprese che non si sono assicurate. Il Ministro Martina ha comunque ribadito la più ampia disponibilità ad attivare gli strumenti previsti in questi casi, tra cui il Fondo di solidarietà nazionale, non appena le regioni avranno provveduto alla stima dei danni subiti.

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ALLEGATO 4

Interrogazione 5-10346 Zaccagnini: Sulla praticabilità di soluzioni quale quella delle stalle collettive per far fronte all'emergenza post-sismica per il settore zootecnico.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, tengo a rappresentare che sin dalle prime ore successive al Sisma del 24 agosto 2016, è stato attivato un coordinamento per la gestione degli interventi di soccorso agli allevamenti e agli animali con il coinvolgimento della Protezione civile, delle regioni e dei Ministeri. Questo centro di coordinamento di tutti gli interventi emergenziali in ambito DICOMAC – Direzione di comando e controllo – è stato attivato presso l'istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, sede di Rieti.
  Alla DICOMAC hanno partecipato subito anche dirigenti del Ministero della salute e del MIPAAF per assumere le decisioni necessarie a gestire l'emergenza, in particolare quella relativa ai fabbisogni degli allevamenti zootecnici, compresa la gestione dell'alimentazione, delle mungitrici mobili, dei gruppi elettrogeni per l'alimentazione dell'energia necessaria al funzionamento delle apparecchiature e ogni altra occorrenza.
  Attraverso le regioni sono state coordinate le diverse offerte di intervento compresa la messa a disposizione di strutture, anche collettive, utilizzabili per il ricovero di emergenza di animali appartenenti ad allevatori con stalle non più utilizzabili.
  A questo proposito è necessario precisare che non esiste alcun vincolo sanitario a cui occorre derogare per attivare questa iniziativa.
  Questa possibilità temporanea e per la stretta gestione della fase emergenziale è stata offerta a diversi allevatori, ma non tutti l'hanno accettata, anche a causa di difficoltà di carattere logistico, soprattutto per quanto concerne il trasporto dell'alimentazione necessaria ad assicurare l'attività produttiva. Bisogna lavorare affinché le regioni possano far fronte a tutte le richieste, dopo aver azzerato la burocrazia anche per gli interventi fatti dai privati e certamente accelerare la consegna delle strutture mobili da parte delle aziende impegnate nella loro costruzione.

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ALLEGATO 5

Interrogazione 5-10347 Russo: Sui ritardi nella corresponsione dei premi di cui alla misura 214 – Asse II – Pagamenti agro-ambientali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, premetto che è priorità assoluta del Ministero rendere più efficienti le attività di pagamento dei contributi europei alle aziende agricole, proprio per sostenere i loro investimenti e garantire la liquidità necessaria.
  Con riferimento ai dati rappresentati dall'interrogante, preciso che sono in corso le attività per venire incontro alle richieste delle imprese. In particolare nel 2016 gli agricoltori della regione Campania hanno presentato 676 domande riferite alla «Misura 214» e la stessa regione ha autorizzato al pagamento dell'anticipo (85 per cento dell'aiuto) 67 domande, cioè il 10 per cento del totale, che sono state già liquidate da AGEA, per un importo complessivo di 105.520 euro.
  Inoltre, la medesima regione ha già chiuso l'istruttoria, a saldo di ulteriori 249 domande, per un importo di euro 752.605, che verranno liquidati da AGEA entro la corrente settimana. Il completamento delle istruttorie delle restanti 427 domande, secondo la stima della regione Campania, dovrebbe avvenire entro maggio 2017.