CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 ottobre 2016
702.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-08994 Prodani: Iniziative per garantire la possibilità per i passeggeri di trasportare le biciclette sui treni.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione ai quesiti posti, si fa presente che il trasporto delle biciclette in treno è disciplinato, come è noto, dall'articolo 5 del Regolamento (CE) n. 1371/ 2007 relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario, il quale stabilisce, tra l'altro, che le imprese ferroviarie consentono ai passeggeri di portare sul treno, se del caso dietro pagamento, le biciclette se sono facili da maneggiare, se ciò non pregiudica il servizio ferroviario specifico e se il materiale rotabile lo consente.
  In particolare, Trenitalia specifica che l'utenza ha la possibilità di trasportare gratuitamente la propria bicicletta, qualora la stessa risulti di dimensioni non superiori a cm 80x110x40, sia smontata e contenuta in una sacca ovvero si tratti di una bici pieghevole di ultima generazione opportunamente chiusa.
  Per quanto concerne, invece, i treni del trasporto regionale, è anche possibile trasportare – sui convogli caratterizzati con l'apposito pittogramma bici, peraltro indicato in orario – velocipedi a due ruote montati, e anche con pedalata assistita, purché di lunghezza non superiore a 2 metri, in ragione di una bicicletta per viaggiatore.
  Tuttavia, per i servizi in ambito regionale – che, come è noto, rientrano nelle competenze delle singole regioni e province autonome – vanno verificate le condizioni che regolamentano il trasporto della bicicletta montata a bordo treno, in quanto possono variare da una regione all'altra.
  In merito, ritengo opportuno far presente che nell'Allegato Strategie per le infrastrutture di trasporto e logistica al Documento di Economia e Finanza 2016, sono contenute precise indicazioni circa la specifica volontà di incoraggiare ed incentivare la mobilità sostenibile nelle aree urbane ed extraurbane. Nell'ambito delle misure a sostegno di una mobilità sostenibile, contenute nella suddetta legge, rientra anche il consistente rinnovo del parco rotabile dedicato al trasporto pubblico locale e regionale, che sarà tra l'altro declinato, mediante l'acquisizione di treni con allestimenti uniformi e che tengano conto anche delle esigenze degli utenti con bicicletta al seguito.
  Quanto allo sviluppo del cicloturismo, preciso che il sistema nazionale di ciclovie turistiche è stato inserito al comma 640 dell'articolo 1 della legge di Stabilità 2016 con l'assegnazione di 91 milioni di euro per il triennio 2016-2018 e che lo scorso 27 luglio è stato sottoscritto il Protocollo d'intesa MIT-MIBACT e Regioni interessate per le ciclovie Del Sole, Ven-To e Dell'Acqua.
  Oltre a inserirsi in una politica per la mobilità sostenibile e dolce, e a promuovere in generale l'uso della bicicletta, la rete delle ciclovie turistiche nazionali vuole contribuire a sviluppare il cicloturismo in Italia.
  Le piste ciclabili rappresentano una priorità per il Governo e l'obiettivo è garantire alle ciclovie la stessa dignità delle altre strade; la ciclabilità deve uscire dalla sua marginalità e le ciclovie suindicate costituiscono il punto di partenza.

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ALLEGATO 2

5-09178 Prina: Raddoppio ferroviario della tratta Milano-Mortara, anche in relazione ai gravi disagi che si verificano sulle tratte a binario unico.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come è noto, sulla rete ferroviaria nazionale gestita da RFI, le risorse destinate agli investimenti – compresi quelli inerenti la sicurezza della circolazione – e alla manutenzione sono regolati da due diversi Contratti di Programma: uno relativo agli investimenti per lo sviluppo della rete e un altro relativo ai servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
  Nel CdP – Parte investimenti 2012/2016, attualmente vigente, è previsto il raddoppio per fasi funzionali della linea Milano-Mortara nelle tratte Milano S. Cristoforo-Albairate/Vermezzo, Albairate/Vermezzo-Parona e Parona-Mortara. Sono inoltre previste la realizzazione delle nuove fermate di Romolo e Tibaldi, la riallocazione della stazione di Milano Porta Romana con trasformazione in fermata, la mitigazione ambientale nella tratta Milano Porta Romana-Milano S. Cristoforo e l'eliminazione di tutti i passaggi a livello esistenti.
  L'aggiornamento 2016 del predetto CdP – sul quale il CIPE ha espresso parere favorevole nella seduta del 10 agosto 2016 – comprende il progetto Raddoppio Milano-Mortara con un costo complessivo di 692 milioni di euro, dei quali 225 milioni di euro disponibili; il contabilizzato al 2015 ammonta a 195 milioni di euro.
  La realizzazione del raddoppio è suddivisa in sottoprogetti:
   raddoppio S. Cristoforo-Vermezzo/Albairate, anticipo opere Parona-Mortara, fermata Romolo e sostituzione della travata metallica a doppio binario sul Naviglio Grande al chilometro 7+686 per un costo di 202 milioni di euro. I lavori sono iniziati nel febbraio 2007 e sono stati completati nel dicembre 2009;
   fermate Milano Porta Romana e Tibaldi con un costo di 36 milioni di euro e risorse disponibili per 23 milioni di euro. Risulta essere stata realizzata la progettazione definitiva;
   mitigazione ambientale Porta Romana-Milano San Cristoforo per un costo di 25 milioni di euro e progettazione definitiva realizzata;
   raddoppio Albairate/Vermezzo-Parona – costo 391 milioni di euro e progettazione preliminare realizzata;
   raddoppio Parona-Mortara – costo 38 milioni di euro e progettazione definitiva realizzata.

  Con riferimento ai finanziamenti ancora da reperire per l'ultimazione dell'intervento, pari a 467 milioni di euro, il fabbisogno è indicato nella Sezione 2 – Fase finanziaria programmatica di cui all'ultimo aggiornamento al predetto CdP – Parte investimenti 2012/2016 attualmente vigente.

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ALLEGATO 3

5-09561 Di Stefano: Emissione da parte dell'Enac di un bando di gara europeo per l'affidamento della gestione delle attività dell'ufficio cerimoniale di Stato presso l'aeroporto di Fiumicino.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In risposta al quesito posto, ed alla luce degli elementi di informazione forniti da ENAC, premetto che il bando per l'appalto del servizio di Cerimoniale di Stato presso l'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino, pubblicato il 5 agosto scorso, ha dato attuazione alla delibera n. 18/ 2015 – tuttora valida – con cui il Consiglio di Amministrazione si era espresso, tra le altre cose, anche sulla gara in argomento.
  L'oggetto del bando di gara, come può evincersi dal relativo capitolato, riguarda segnatamente l'attività di gestione delle attività poste in essere presso l'Ufficio medesimo, il quale accoglie le più alte cariche dello Stato, i rappresentanti governativi dei Paesi esteri e delle principali Organizzazioni internazionali con sede in Italia e di loro delegati in arrivo, partenza o transito.
  Non si tratta, conseguentemente, di una selezione di personale da assumere, formare e assegnare al Cerimoniale di Stato ma della mera gestione della funzione di rappresentanza assolta dall'Ufficio, che impone una cura puntuale delle attività ad esso correlate attraverso un attento coordinamento con referenti e uffici di Enti e Organismi nazionali e internazionali, compagnie aeree, società di gestione e di handling aeroportuali, al fine di assicurare un confacente servizio di assistenza e accoglienza.
  Nondimeno, la responsabilità dell'ufficio del Cerimoniale rimane affidata a un dirigente dell'ENAC e l'attività verrà svolta sotto la supervisione di funzionari ENAC di comprovata e pluriannuale esperienza nella gestione dei servizi di Cerimoniale i quali, in turnazione, attenderanno alle funzioni operative e di supervisione in veste di responsabili del servizio.

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ALLEGATO 4

5-08475 Mura: Iniziative in merito all'attuazione delle norme sul Registro dei passeggeri aerei.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione ai quesiti posti, il Ministero dell'interno riferisce che – al fine dell'attuazione alla direttiva 2016/681/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sull'uso dei dati del codice di prenotazione (PNR) – all'indomani della pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale Europea ha intrapreso una attività di studio che ha portato alla predisposizione di un articolato da inserire nello schema di legge di delegazione europea che prossimamente sarà sottoposto al consueto iter parlamentare per l'approvazione.
  Lo schema prevede la collocazione presso il Ministero dell'interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza dell’«unità d'informazione sui passeggeri» (UIP), di cui all'articolo 4 della direttiva medesima. La scelta deriva dalla considerazione che i dati raccolti costituiranno un patrimonio informativo rilevante in materia di prevenzione e accertamento dei reati e sono, pertanto, trattati a fini di polizia.
  Si prevede, altresì, che il trasferimento a cura dei vettori aerei dei dati del PNR comprenda anche i voli intra-UE; infatti, la direttiva, all'articolo 2, prevede la possibilità per gli Stati membri di estendere la raccolta dei dati PNR anche a tali voli.
  Il favore rispetto a siffatta opzione estensiva risulta giustificato in ragione della necessità di garantire livelli di sicurezza elevati anche in relazione agli spostamenti in ambito dell'Unione, da parte di soggetti pericolosi che siano riusciti a varcare le frontiere. La previsione è stata condivisa dalla Commissione europea che, il 4 luglio scorso, ha espresso l'auspicio che alla realizzazione dell'infrastruttura di elaborazione negli Stati membri possa corrispondere l'estensione dell'ambito di applicazione anche ai voli intra-UE, consentito appunto dal citato articolo 2, raggiungendo, così, la completezza degli obiettivi di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi.
  Per quel che concerne l'estensione anche agli operatori commerciali diversi dai vettori aerei, tale opzione verrà valutata in sede di adozione del decreto legislativo dopo averne esaminato la fattibilità in termini tecnico-infrastrutturali e la compatibilità con il rispetto del termine finale per il recepimento della direttiva.