ALLEGATO 1
Indagine conoscitiva su «Industria 4.0»: quale modello applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere industriali nazionali.
PROPOSTA DI DOCUMENTO CONCLUSIVO
Pag. 121
Pag. 122
Pag. 123
Pag. 124
Pag. 125
Pag. 126
Pag. 127
Pag. 128
Pag. 129
Pag. 130
Pag. 131
Pag. 132
Pag. 133
Pag. 134
Pag. 135
Pag. 136
Pag. 137
Pag. 138
Pag. 139
Pag. 140
Pag. 141
Pag. 142
Pag. 143
Pag. 144
Pag. 145
Pag. 146
Pag. 147
Pag. 148
Pag. 149
Pag. 150
Pag. 151
Pag. 152
Pag. 153
Pag. 154
Pag. 155
Pag. 156
Pag. 157
Pag. 158
Pag. 159
Pag. 160
Pag. 161
Pag. 162
Pag. 163
Pag. 164
Pag. 165
Pag. 166
Pag. 167
Pag. 168
Pag. 169
Pag. 170
Pag. 171
Pag. 172
Pag. 173
Pag. 174
Pag. 175
Pag. 176
Pag. 177
Pag. 178
Pag. 179
Pag. 180
Pag. 181
Pag. 182
Pag. 183
Pag. 184
Pag. 185
Pag. 186
Pag. 187
Pag. 188
Pag. 189
Pag. 190
Pag. 191
Pag. 192
Pag. 193
Pag. 194
Pag. 195
Pag. 196
Pag. 197
Pag. 198
Pag. 199
Pag. 200
Pag. 201
Pag. 202
Pag. 203
Pag. 204
Pag. 205
Pag. 206
Pag. 207
Pag. 208
Pag. 209
Pag. 210
Pag. 211
Pag. 212
Pag. 213
Pag. 214
Pag. 215
Pag. 216
Pag. 217
Pag. 218
Pag. 219
Pag. 220
Pag. 221
Pag. 222
Pag. 223
Pag. 224
Pag. 225
Pag. 226
ALLEGATO 2
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti – Acciaio: mantenere occupazione sostenibile e crescita in Europa. COM(2016) 155 final.
PROPOSTA DI DOCUMENTO FINALE
La X Commissione,
esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento della Camera dei deputati, la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti «Acciaio: mantenere occupazione sostenibile e crescita in Europa» (COM(2016) 155);
preso atto degli elementi utili di informazione e di valutazione acquisiti con le audizioni svolte;
considerato che:
il comparto siderurgico continua a costituire uno dei pilastri delle attività produttive, dal momento che l'acciaio è tra i materiali di base più utilizzati nelle costruzioni, nei trasporti, nelle infrastrutture e nell'industria, così come, per quanto riguarda gli sviluppi più recenti, nella realizzazione di impianti energetici da fonti rinnovabili;
una siderurgia competitiva è di fondamentale importanza per la competitività dell'industria europea e può risultare decisiva per portare il contributo alla formazione del PIL del settore manifatturiero al 20 per cento entro il 2020, in linea con l'obiettivo che l'UE si è data;
presidiare il comparto siderurgico in Europa appare necessario non soltanto per l'incidenza che l'acciaio riveste nei processi produttivi e per evitare che l'Europa dipenda dalle importazioni dall'estero ma anche per l'elevato contenuto tecnologico che lo contraddistingue, considerato che l'UE è all'avanguardia nelle produzioni di alta gamma;
la siderurgia europea si contraddistingue anche per gli elevati standard ambientali già conseguiti in comparazione con quelli di altri paesi;
il progresso tecnologico offre notevoli margini per ridurre ulteriormente l'impatto sull'ambiente della produzione di acciaio, incrementando il riutilizzo dei rottami d'acciaio, che vedono già l'Unione europea leader mondiale del riciclaggio dell'acciaio;
da questo punto di vista, l'Italia è uno dei paesi più virtuosi dal momento che nel nostro paese soltanto il 35 per cento della produzione scaturisce dal ciclo integrale (che comporta impianti di maggiori dimensioni, disponibilità di minerale e ingenti finanziamenti) mentre la quota maggiore è prodotta con il forno elettrico da impianti più piccoli e flessibili che utilizzano il rottame ed hanno un minor impatto ambientale;
per il perseguimento degli obiettivi che la Commissione europea si propone di realizzare occorre, quindi, porre in essere tutte le iniziative utili ad invertire la tendenza alla progressiva diminuzione della quota detenuta dall'UE nella produzione Pag. 227mondiale di acciaio: tra il 2004 e il 2015 la quota dell'UE sulla produzione mondiale è passata dal 19 per cento al 10 per cento. Nel periodo compreso tra il 2008 e il 2014 sono andati perduti oltre 80.000 posti di lavoro; al contrario sono enormemente cresciute le quote detenute da Cina, India e Corea del Sud;
ciò nonostante, l'UE resta, dopo la Cina, il secondo produttore mondiale di acciaio: il settore ha un fatturato annuo di 166 miliardi di euro e genera l'1,3 per cento del PIL europeo, con 328.000 posti di lavoro diretti e 500 stabilimenti in 23 Stati membri;
il settore subisce le conseguenze, oltre che della sovrapproduzione a livello globale, anche delle pratiche commerciali sleali, in particolar modo dalla Cina, che esporta sottocosto prodotti sovvenzionati;
a tale proposito, costituisce un significativo progresso l'approvazione del regolamento di esecuzione UE 2016/670 della Commissione del 28 aprile 2016, che prevede l'introduzione di una vigilanza unionale preventiva sulle importazioni di determinati prodotti siderurgici originari di alcuni Paesi terzi;
per tutti questi motivi merita apprezzamento l'iniziativa adottata dalla Commissione europea di dedicare al comparto una strategia volta ad affrontare coerentemente e complessivamente i diversi profili di criticità;
rilevata l'esigenza che il presente documento sia trasmesso alle Istituzioni europee nell'ambito del dialogo politico,
delibera di esprimere una valutazione positiva,
con le seguenti osservazioni:
a) per quanto concerne le politiche commerciali, appare necessario che l'Unione europea assuma un atteggiamento più deciso e incisivo per reagire alla concorrenza sleale e dannosa praticata da alcuni Paesi. L'attuazione delle misure di difesa commerciale deve diventare – oltre che più efficace – anche più rapida, considerando che attualmente si richiedono in Europa tempi molto più lunghi di quelli necessari, per l'adozione di misure analoghe, negli Stati Uniti d'America. A tale proposito, occorre superare la fase di stallo che in sede di Consiglio impedisce l'approvazione della proposta di regolamento sulla modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale che la Commissione europea ha presentato nel 2013 e che prevede, tra l'altro, l'imposizione di dazi più elevati sulle importazioni in caso di distorsioni strutturali a livello di materie prime e nei casi di sovvenzioni. Si tratta di eliminare la «regola del dazio inferiore» che le disposizioni OMC non impongono e che altre regioni, quali gli USA, non applicano;
b) più in generale, si rileva la necessità di una riforma complessiva degli strumenti di difesa commerciale dell'Unione europea per garantire all'industria dell'UE condizioni di effettiva parità con la Cina e con gli altri partner commerciali, in conformità con le norme dell'OMC;
c) si concorda con l'obiettivo di istituire gruppi di contatto sull'acciaio con tutti i maggiori paesi produttori, al fine di affrontare sistematicamente le questioni della sovraccapacità globale, delle sue cause e degli interventi strutturali necessari nonché le strategie per superare la concorrenza sleale;
d) per le medesime ragioni, anche con riferimento al comparto dell'acciaio, occorre soprassedere sull'attribuzione alla Cina dello status di economia di mercato finché il paese non dimostri di rispettare le regole del commercio internazionale, in linea con la risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 12 maggio scorso;
e) per favorire la modernizzazione dell'industria siderurgica europea, sembra necessario il ricorso ad incentivi, cui potrebbe eventualmente accompagnarsi la revisione della disciplina sugli aiuti di Stato, per interventi di ristrutturazione finalizzati all'adeguamento e non alla chiusura di impianti produttivi;Pag. 228
f) per fare fronte ai considerevoli oneri che possono derivare dai progetti di adeguamento e messa in sicurezza degli impianti esistenti occorre utilizzare tutte le risorse a disposizione – ivi compreso un auspicabile maggiore contributo della BEI – e la riconfigurazione degli aiuti di Stato per promuovere:
l'innovazione tecnologica, attraverso le attività di ricerca, lo sviluppo e l'utilizzo di tecnologie più avanzate e gli incentivi alla formazione di competenze tecniche, scientifiche ed ingegneristiche più evolute;
l'adozione di tecniche di produzione a minor impatto ambientale, in particolare negli impianti a ciclo integrale (altiforni), molti dei quali risalgono a diversi anni fa;
la conversione ovvero la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di acciaio mediante impiego di rottami e materie seconde piuttosto che materie prime, per evitare sprechi e ridurre i costi;
g) per gli stessi motivi, devono al più presto trovare soluzione i problemi emersi in relazione ai rilievi che la Commissione europea ha avanzato in merito al programma di risanamento e messa in sicurezza ambientale dello stabilimento dell'ILVA di Taranto;
h) occorre inoltre che la riforma del sistema di scambio delle quote di emissione dell'UE, attualmente all'esame delle istituzioni europee, non imponga oneri aggiuntivi per il settore siderurgico, che i concorrenti negli Stati senza scambio di quote di emissione non devono sostenere;
i) l'esigenza di puntare sull'innovazione tecnologica e sul miglioramento dei processi produttivi comporta anche una particolare attenzione alla valorizzazione delle risorse umane, per riconvertire gli occupati e per utilizzare al meglio, attraverso l'aggiornamento e la formazione dei dipendenti, il patrimonio costituito dalla elevata qualità professionale del personale del settore. A tal fine occorre potenziare gli strumenti e gli aiuti ammessi per il settore, con particolare riguardo al Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, semplificandone nel contempo l'accesso.
ALLEGATO 3
DL 59/2016: Disposizioni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione. C. 3892 Governo, approvato dal Senato.
PARERE APPROVATO
La X Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge del 3 maggio 2016, n. 59, recante disposizioni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione (C. 3892 Governo, approvato dal Senato);
rilevato che obiettivi del provvedimento sono, da un lato, la velocizzazione del recupero dei crediti delle banche verso le imprese, allineando i tempi italiani alle best practises internazionali e, dall'altro, la possibilità di rendere più flessibile il sistema delle garanzie che assistono i finanziamenti, in modo da facilitarne l'ottenimento da parte delle imprese;
sottolineato che il testo è stato ampiamente modificato nel corso dell'esame presso il Senato della Repubblica anche tenendo conto delle osservazioni dei numerosi soggetti intervenuti nel ciclo di audizioni;
osservato che l'articolo 1 reca la disciplina del pegno mobiliare non possessorio che supera la necessità dello spossessamento per la costituzione del pegno, nonché il principio della determinazione dell'oggetto medesimo;
rilevato che l'articolo 2 reca il nuovo istituto del finanziamento alle imprese garantito dal trasferimento di un bene immobile sospensivamente condizionato, consentendo di prevedere nel contratto di finanziamento tra impresa e banca che, in caso di inadempienza del debitore, la proprietà dell'immobile o di un altro diritto immobiliare del debitore o di un terzo passi direttamente al creditore;
sottolineato che l'articolo 3 istituisce un registro elettronico presso il Ministero della giustizia che contenga le informazioni relative alle procedure esecutive, ai fallimenti, alle procedure di amministrazione straordinaria, ai concordati preventivi e agli accordi di ristrutturazione e di risanamento al fine di superare gli ostacoli nell'accesso alle informazioni da parte dei potenziali acquirenti dei crediti in sofferenza;
osservato infine che l'articolo 12-bis, introdotto nel corso dell'esame al Senato, interviene sulla disciplina della cessione dei crediti di impresa pecuniari verso corrispettivo disciplinata dalla legge n. 52/1991, modificando le caratteristiche del cessionario,
delibera di esprimere
PARERE FAVOREVOLE.
Pag. 230ALLEGATO 4
Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati: a) Accordo tra la Repubblica italiana e Bioversity International relativo alla sede centrale dell'organizzazione, fatto a Roma il 5 maggio 2015; b) Accordo tra la Repubblica italiana e l'Agenzia spaziale europea sulle strutture dell'Agenzia spaziale europea in Italia, con Allegati, fatto a Roma il 12 luglio 2012, e Scambio di Note fatto a Parigi il 13 e il 27 aprile 2015; c) Emendamento all'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite sullo status dello Staff College del Sistema delle Nazioni Unite in Italia del 16 settembre 2003, emendato il 28 settembre 2006, fatto a Torino il 20 marzo 2015; d) Protocollo di emendamento del Memorandum d'intesa fra il Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite relativo all'uso da parte delle Nazioni Unite di locali di installazioni militari in Italia per il sostegno delle operazioni di mantenimento della pace, umanitarie e quelle ad esse relative del 23 novembre 1994, con Allegato, fatto a New York il 28 aprile 2015». C. 3764 Governo, approvato dal Senato.
PARERE APPROVATO
La X Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante: Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati: a) Accordo tra la Repubblica italiana e Bioversity International relativo alla sede centrale dell'organizzazione, fatto a Roma il 5 maggio 2015; b) Accordo tra la Repubblica italiana e l'Agenzia spaziale europea sulle strutture dell'Agenzia spaziale europea in Italia, con Allegati, fatto a Roma il 12 luglio 2012, e Scambio di Note fatto a Parigi il 13 e il 27 aprile 2015; c) Emendamento all'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite sullo status dello Staff College del Sistema delle Nazioni Unite in Italia del 16 settembre 2003, emendato il 28 settembre 2006, fatto a Torino il 20 marzo 2015; d) Protocollo di emendamento del Memorandum d'intesa fra il Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite relativo all'uso da parte delle Nazioni Unite di locali di installazioni militari in Italia per il sostegno delle operazioni di mantenimento della pace, umanitarie e quelle ad esse relative del 23 novembre 1994, con Allegato, fatto a New York il 28 aprile 2015 (C. 3764 Governo, approvato dal Senato),
valutata positivamente la seconda Intesa relativa all'Accordo con l'Agenzia spaziale europea (ESA) sulle strutture della medesima Agenzia in Italia, la quale definisce i termini della concessione dei terreni e delle strutture per l'espansione e il funzionamento della sede dell'ESRIN (European Space Research Institute) di Frascati sul territorio italiano,
delibera di esprimere
PARERE FAVOREVOLE.