CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 gennaio 2016
573.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America Centrale, dall'altra, fatto a Tegucigalpa il 29 giugno 2012. C. 3261 Governo.

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO MOVIMENTO 5 STELLE

  La VIII Commissione,
   premesso che:
    l'atto in esame prevede la ratifica di un Accordo di associazione bi-regionale fra l'Unione europea (UE) e l'America Centrale (Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama) che ha l'obiettivo per l'Unione europea di promuovere l'integrazione regionale in altre regioni attraverso accordi commerciali e accordi di associazione;
    l'Accordo è stato sottoscritto a testimonianza delle intercorrenti relazioni politico-istituzionali attualmente esistenti tra l'UE e l'America Centrale, nonché delle potenzialità di sviluppo e di approfondimento della cooperazione tra le due Parti;
    il Parlamento europeo ha dato il suo assenso per la ratifica nella sessione plenaria dell'11 dicembre 2012;
    in campo ambientale l'Accordo, all'articolo 50, prevede commendevolmente che le parti cooperino per proteggere e migliorare la qualità dell'ambiente a livello locale, regionale e globale, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile, quale enunciato nella Dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo del 1992, prestando particolare attenzione al rapporto tra povertà e ambiente e all'impatto dell'attività economica sull'ambiente;
    uno strumento per la realizzazione dei predetti obiettivi è identificato, inter alia, anche nella promozione della consapevolezza e dell'educazione ambientale, come pure di una maggiore partecipazione della società civile, soprattutto delle comunità locali alle iniziative di tutela ambientale e di sviluppo sostenibile;
    all'articolo 51 dell'Accordo, le parti si riservano un'attenzione particolare a rafforzare l'elemento di riduzione del rischio di calamità naturali con particolare riferimento alle attività di ripristino e ricostruzione;
   considerato che:
    l'Accordo in esame presenta in ogni caso una prevalente e forte connotazione di accordo commerciale piuttosto che di pacchetto per interventi sociali e ambientali (l'UE liberalizzerà il 91 per cento delle esportazioni dell'America Centrale, che a sua volta liberalizzerà gradualmente il 69 per cento per cento delle sue importazioni di prodotti industriali);
    in questi accordi non sono affrontati temi imprescindibili come le asimmetrie, la complementarietà e l'equità nel commercio interregionale che hanno evidenti ripercussioni sugli effetti anche dei sopra menzionati interventi in campo ambientale;
    come accaduto per l'Accordo già affrontato lo scorso anno sullo stesso argomento (quello tra Ue e Colombia/Perù), anche in questo caso si evidenzia eminentemente una logica neoliberale di saccheggio delle risorse, delle economie, da parte delle multinazionali europee nei confronti dei paesi firmatari dell'Accordo,
  esprime

PARERE CONTRARIO.