CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 1 ottobre 2015
514.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO

5-06021 Scuvera: Sulla carenza di organico dell'ufficio esecuzione penale esterna di Pavia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mediante l'atto ispettivo in oggetto, l'onorevole interrogante rappresenta le difficili condizioni operative in cui versa l'ufficio di esecuzione penale esterna di Pavia in conseguenza della carenza di personale e del costante aumento del carico di lavoro, derivante anche dall'introduzione dell'istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova.
  Si richiede pertanto, in linea generale, un adeguamento numerico e professionale della pianta organica degli uffici di esecuzione penale esterna, in ottemperanza al dettato di cui all'articolo 7 della legge n. 67 del 2014.
  Ciò premesso, appare opportuno segnalare che le esigenze dell'ufficio di esecuzione penale esterna di Pavia, al pari di quelle degli altri uffici della Lombardia, sono sempre state all'attenzione della Direzione generale dell'Esecuzione penale esterna che, al fine di garantire standards di interventi istituzionali adeguati a rendere un valido servizio alla collettività, ha promosso diverse iniziative, alcune delle quali d'urgenza, volte a trovare soluzioni a molti degli aspetti problematici richiamati nell'interrogazione parlamentare in questione.
  In particolare, con lettera circolare del 16 ottobre 2014, la predetta Direzione ha fornito indicazioni di massima per la definizione dei procedimenti da trattare in via prioritaria; inoltre, più recentemente, al fine di assicurare l'attuazione della direttiva del Ministro della giustizia sul potenziamento del modello multi professionale degli uffici locali, ha supportato le realtà operative con situazioni di criticità più rilevanti, procedendo a definire la ripartizione dei fondi tra i Provveditorati regionali, fornendo agli stessi indicazioni volte a rinforzare le capacità operative, sia pure nei limiti consentiti dall'assegnazione di risorse aggiuntive per il finanziamento di interventi strategici. Tali risorse, appare opportuno precisarlo, vanno distinte da quelle del menzionato «progetto Master», che è stato finanziato da Cassa Ammende e che si è esaurito da tempo.
  Pertanto, nell'ambito della nuova iniziativa intrapresa, è stata assegnata al provveditorato della Lombardia la somma di 72.351,00 euro e sono state fornite puntuali indicazioni per procedere al loro utilizzo tramite la stipula di convenzioni. Nello specifico è stato autorizzato l'impiego, ai sensi dell'articolo 80 O.P., di esperti nelle attività di trattamento rieducativo per complessive 2.500 ore per esperti di servizio sociale. Per l'ufficio locale di Pavia sono state previste 550 ore per esperti di servizio sociale e 900 ore, complessive, per esperti psicologi che, dallo scorso mese di giugno e per un semestre, garantiranno la loro presenza nelle sedi di competenza.
  Quanto alla segnalata carenza di personale negli uffici di esecuzione penale esterna del Paese, va ricordato che con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 giugno 2015, n. 84, di riorganizzazione del Ministero della giustizia, è stato previsto il trasferimento delle competenze degli uffici in questione all'istituendo Dipartimento della giustizia minorile e di comunità. Tale trasferimento sarà attuato con uno o più decreti ministeriali da emanarsi entro 180 giorni dall'entrata in vigore del citato decreto del Presidente Pag. 30del Consiglio dei ministri e comporterà un nuovo assetto organizzativo anche per quel che concerne la situazione degli organici. Una più compiuta razionalizzazione delle risorse e delle dotazioni organiche è, quindi, in corso proprio in questi mesi, mediante i lavori degli uffici del Ministero per l'elaborazione dei precitati decreti di attuazione.
  Si tratta di una opzione organizzativa diretta a sviluppare il settore della esecuzione penale esterna favorendo l'osmosi e lo scambio di prassi operative con l'esecuzione penale esterna minorile. La nuova organizzazione dovrà spingere verso un maggiore coinvolgimento nel percorso di reinserimento degli enti territoriali ed indirizzare ulteriori risorse per il potenziamento degli uffici.
  Va ricordato, infine, che nuove ed ulteriori soluzioni per una maggiore efficienza degli uffici di esecuzione penale esterna potranno essere valutate dall'Amministrazione all'esito del percorso di consultazione pubblica denominato: Stati Generali dell'esecuzione penale, che permetterà di definire un nuovo modello di esecuzione penale ed una migliore fisionomia del carcere e del complessivo sistema della esecuzione della pena. Si fa presente al riguardo, che l'approfondimento di molteplici aspetti riguardanti la realtà penitenziaria, ivi compreso quello dell'esecuzione penale esterna, è in corso con l'istituzione di 18 tavoli tematici ove si confrontano non soltanto coloro che operano nell'esecuzione penale ai diversi livelli, ma anche tutti coloro che studiano questo sistema o che di esso si occupano su base volontaria, dal mondo dell'economia, a quello della produzione artistica, culturale, professionale. Peraltro, si segnala come i lavori degli Stati generali stiano procedendo in parallelo al percorso della legge delega in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio e alla riorganizzazione dell'amministrazione penitenziaria e dell'esecuzione penale esterna, Una coincidenza che permetterà di arricchire di contenuti la delega e di progetti le nuove articolazioni.