CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 luglio 2015
482.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-05509 Scanu: Docenti esterni degli istituti di «Mariscuola-La Maddalena» e di «Mariscuola-Taranto».

TESTO DELLA RISPOSTA

  I rapporti di collaborazione con i docenti esterni presso le scuole di Forza armata per le attività d'insegnamento di materie non militari negli istituti di Mariscuola Taranto e di La Maddalena sono stipulati – ai sensi dell'articolo 1531 del codice dell'ordinamento militare e dell'articolo 968 e seguenti del testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare – come contratti a tempo determinato, a seguito di selezioni annuali tramite procedura ad evidenza pubblica.
  Nell'attuale contingenza storica, alla luce anche delle limitate disponibilità finanziarie, la Forza armata ha dovuto necessariamente diminuire il ricorso all’outsourcing (sia in termini di docenze assegnate che di ore per singolo insegnante), cercando di ottimizzare le risorse attraverso l'impiego, negli incarichi d'insegnamento, anche di personale militare, ovvero ricorrendo alla sottoscrizione di specifiche convenzioni con gli Istituti universitari e con gli Istituti di istruzione di secondo grado.
  Pertanto, almeno nella presente sfavorevole congiuntura economica, non appare perseguibile la possibilità di individuare ulteriori funzioni per affidare a titolo oneroso incarichi di docenza a soggetti esterni all'amministrazione.
  L'azione dell'amministrazione della Difesa, in questo specifico settore, è stata da sempre caratterizzata dalla ricerca del bilanciamento tra opposti interessi, identificati nelle cogenti necessità di finanza pubblica da un lato e dalla salvaguardia degli interessi dei docenti civili dall'altro, nel pieno rispetto della normativa vigente.
  Si assicura al riguardo che il Dicastero, nella consapevolezza dell'importanza del ruolo e della funzione della docenza civile, ha all'attenzione la tematica e sta conducendo gli opportuni approfondimenti in materia, assicurando con i docenti stessi un rapporto costante di interlocuzione per garantire la trasparenza e la correttezza dell'azione amministrativa.

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ALLEGATO 2

7-00650 Giacobbe: Inserimento di attività svolte nel settore florovivaistico attività a carattere stagionale.

RISOLUZIONE APPROVATA

  La XI Commissione,
   premesso che:
    il florovivaismo è un importante comparto dell'agricoltura italiana, comprendente il segmento dei fiori e fronde recise, delle piante in vaso da interno ed esterno e di quelle utilizzate per gli spazi a verde, e la produzione delle aziende florovivaistiche italiane è pari a 2,6 miliardi di euro (media biennio 2012-2013), suddivisa in 1,3 miliardi per fiori e piante in vaso e 1,3 miliardi per i prodotti vivaistici (alberi e arbusti), rappresentando quasi il 5 per cento della produzione agricola totale (in contrazione rispetto al quinquennio 2008-2012, quando era del 6 per cento) e deriva per il 50 per cento dai comparti fiori e piante in vaso e il restante 50 per cento da piante, alberi e arbusti destinati alle sistemazioni di spazi a verde;
    il piano nazionale del settore florovivaistico 2014/2016 attesta che «negli ultimi anni il comparto ha risentito in misura evidente della minore disponibilità di spesa delle famiglie italiane, per cui sia i fiori recisi sia le piante, alberi e arbusti già dal 2009 hanno subito una decurtazione delle spesa pro capite. Per i fiori recisi che risentono maggiormente del minor potere d'acquisto dei consumatori, la diminuzione nel 2009 e nel 2010 è stata, infatti, di quasi un punto superiore a quella delle piante, alberi e arbusti. Negli anni successivi, il 2012 e il 2013, gli acquisti hanno registrato per l'intero aggregato di fiori, piante, alberi e arbusti flessioni più o meno significative a seconda dell'area geografica. Se si osserva la spesa media annua per acquirente nel periodo tra il 2008 e il 2012 è evidente la difficoltà a soddisfare l'acquisto di fiori e piante ornamentali, a fronte di una spesa per beni alimentari che si contrae (nel 2013 -3,1 per cento in valore e –1,3 per cento in quantità – dati ISMEA). Infatti il valore passa dagli oltre 87 euro per singolo acquirente agli 80 euro del 2012 (-9,2 per cento rispetto al 2011). Per i fiori la decurtazione rispetto al 2011 è del 5 per cento, mentre quella per piante, alberi e arbusti arriva al 13 per cento. In valore, nel quinquennio esaminato, si contrae di quasi 8 euro per le piante rispetto al 2008 e di quasi 5 euro per i fiori recisi. Nei mesi di rilevazione dei consumi del 2013 la spesa media per acquirente è stata inferiore rispetto al corrispondente periodo del 2012 nei mesi di marzo aprile e dicembre;
    all'interno del comparto florovivaistico, il settore del commercio all'ingrosso, del trasporto, dell'esportazione, dell'importazione e della lavorazione dei fiori freschi recisi, delle fronde verdi e delle piante in vaso è fortemente caratterizzato dalla stagionalità che deriva dalla tipicità dei prodotti la cui lavorazione, condizionamento e commercializzazione è direttamente riconducibile, nel corso dell'anno, al preliminare lavoro di produzione agraria che è caratterizzato, per la natura dei prodotti, da più cicli stagionali, come riconosciuto dalla contrattazione collettiva nazionale di settore;
    il settore del commercio floricolo rappresenta una componente significativa della PLU dell'agricoltura italiana con i Pag. 112suoi 140 milioni di euro di prodotti esportati oltre a coprire con i suoi 2.200 milioni di euro il fabbisogno del mercato interno. Inoltre, il comparto commercio rappresenta l'indispensabile supporto strategico al settore agricolo di tutta la produzione florovivaistica;
    il commercio nazionale dei fiori sconta, sui mercati europei, un'agguerrita concorrenza da parte del sistema commerciale olandese agevolato dalle normative doganali dell'Unione europea che hanno di fatto liberalizzato a dazio zero le importazioni dai Paesi extracomunitari (Africa equatoriale e America Latina in primis) in via di sviluppo e da normative sul lavoro più agevolanti;
    il Ministero competente, in relazione con il tavolo di filiera, anche attraverso il Piano Nazionale del Settore Florovivaistico 2014-2016, ha proposto linee guida per rilanciare le attività e sostenere «obiettivi e azioni di Piano» innovative;
    il settore è caratterizzato da forte variabilità stagionale delle produzioni, come dimostrano l'andamento del fatturato nelle diverse regioni e gli andamenti dell'occupazione, con una differenza di quasi il 250 per cento tra i mesi con i valori più bassi e quelli con i valori più alti;
    il riconoscimento delle specificità del settore, quale l'incidenza della stagionalità, è utile per poterlo dotare di regole del mercato del lavoro più adeguate, con l'obiettivo di contrastare l'utilizzo del lavoro irregolare e aumentare la competitività del sistema delle imprese,

impegna il Governo

a inserire tra le attività stagionali da individuare con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ai sensi dell'articolo 21, comma 2, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, quelle relative alla raccolta, alla cernita, alla lavorazione, al confezionamento e al trasporto dei prodotti del florovivaismo.
(8-00126) «Giacobbe, Basso, Ginato, Fiorio, Arlotti, Baruffi».

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ALLEGATO 3

7-00680 Tripiedi: Iniziative per la tutela occupazionale di lavoratori della società Micron Semiconductor Italia Srl.

RISOLUZIONE APPROVATA

  La XI Commissione,
   premesso che:
    nel 2007, STMicroelectronics Holding N.V., azienda multinazionale leader nello sviluppo e nella produzione di semiconduttori su scala mondiale, scorpora la divisione memorie creando l'azienda ST-M6;
    nel 2008, nasce Numonyx, costituita dalla divisione memorie di STM e la divisione memorie dell'americana Intel, con la conseguente e successiva suddivisione delle quote azionarie pressoché paritaria tra STM ed Intel, oltre ad un 6 per cento detenuto da Francisco Partners;
    nel febbraio 2010, la Numonyx viene acquisita dalla multinazionale elettronica statunitense Micron Technology, con sede centrale a Boise, in Idaho, tra le prime 10 produttrici di memorie a semiconduttori al mondo. Tale operazione fa acquisire a Micron un enorme patrimonio di brevetti e tecnologie a lei nuove, tra le quali le memorie flash NOR e le memorie a cambiamento di fase PCM, trasferendo in breve queste tecnologie oltreoceano e smembrando e riducendo a ruoli marginali i gruppi di design e di processo;
    in data 3 maggio 2013, lo stabilimento di Avezzano (AQ) di proprietà di Micron, cede alla tedesca LFoundry il contratto di fornitura della durata di quattro anni con il «monocliente» Aptina per la produzione di sensori per immagine a 200 millimetri ricevendo, per tale operazione, 40 milioni di euro circa di finanziamento dal Governo italiano, facenti parte di un accordo di programma destinati alla Numonyx;
    in Italia, Micron ha stabilimenti ad Agrate Brianza e Vimercate (MB), Catania (CT), Arzano (NA) e Avezzano (AQ), che impiegano meno di un migliaio di dipendenti;
    Micron Technology ha annunciato una crescita record del fatturato (+ 42 per cento nel primo trimestre fiscale 2014 rispetto al quarto trimestre 2013, ed un + 120 per cento rispetto al primo trimestre fiscale del 2013);
    il 20 gennaio 2014, durante una riunione presso il Ministero dello sviluppo economico, i dirigenti di Micron Italia hanno annunciato la procedura di mobilità a partire dal giorno successivo, 21 gennaio 2014, per 419 dipendenti a livello nazionale (223 nei siti di Agrate e Vimercate, 127 nel sito di Catania, 52 nel sito di Arzano e 17 nel sito di Avezzano), pari al 40 per cento del totale degli occupati in Italia;
    dopo numerosi tavoli tenutisi prima al Ministero dello sviluppo economico e successivamente al Ministero del lavoro e delle politiche sociali tra funzionari degli stessi Ministeri, parti sociali e politiche, lavoratori e dirigenza di Micron, dove è stata ridisegnata più volte la procedura di mobilità prevista, si è giunti, ad oggi, ad avere ancora 13 dipendenti che usufruiscono della cassa integrazione, 11 dei quali distribuiti negli stabilimenti di Agrate Brianza e Vimercate, 1 in quello di Pag. 114Catania e 1 in quello di Arzano. Questi 13 dipendenti il cui procedimento di cassa integrazione terminerà in data 21 luglio 2015, giorno in cui scatterà il loro licenziamento dall'azienda, sono persone di età compresa tra i 35 e i 55 anni e quindi con oggettive difficoltà di ricollocazione nel mondo del lavoro;
    la società ha comunicato ai sindacati da aver individuato una ricollocazione interna per i lavoratori che ancora beneficiano del trattamento straordinario di integrazione salariale,

impegna il Governo

a verificare che, secondo quanto assicurato dalla società Micron, sia garantita la salvaguardia occupazionale dei lavoratori della medesima società attualmente beneficiari del trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS), avente scadenza il 22 luglio 2015.
(8-00127) «Tripiedi, Cominardi, Ciprini, Chimienti, Dall'Osso, Lombardi, Carinelli, Pesco, Alberti, Villarosa, Cancelleri, Colonnese, Micillo».

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ALLEGATO 4

DL 83/2015: Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria. C. 3201 Governo.

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,
   esaminato per quanto di competenza, il disegno di legge Atto Camera n. 3201, di conversione del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria;
   considerato che l'articolo 13, comma 1, lettere l) e m), recando modifiche agli articoli 545 e 546 del codice di procedura civile, precisa, nell'ambito della disciplina dell'espropriazione presso terzi, i limiti di pignorabilità dei redditi da lavoro e da pensione;
   rilevato che l'articolo 20, comma 1, lettera a), abroga i commi 1, 1-bis e 2 dell'articolo 18 del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114 del 2014, i quali disponevano che, in mancanza dell'avvio dell'attuazione, da parte del Governo, di un piano di riorganizzazione dei tribunali amministrativi regionali, fossero soppresse, a decorrere dal 1o luglio 2015, le sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale aventi sede in comuni che non sono sedi di corte d'appello, ad eccezione della sezione autonoma della provincia di Bolzano;
   considerato che, nella relazione illustrativa allegata al provvedimento in esame, si segnala che tali disposizioni mirano ad assicurare, nella riorganizzazione del settore, tempi e percorsi maggiormente adeguati alla complessità del progetto rispetto a quanto previsto dalla normativa abrogata;
   osservato che l'articolo 21, novellando l'articolo 1, comma 425, della legge di stabilità 2015, prevede che il Ministero della giustizia, a valere sulle risorse del fondo per l'efficienza della giustizia, acquisisca, con le modalità previste dal medesimo comma, un contingente aggiuntivo massimo di 2.000 unità di personale amministrativo proveniente dagli enti di area vasta, da inquadrare nel ruolo dell'amministrazione giudiziaria;
   ritenuto che tale disposizione, volta a favorire la ricollocazione del personale degli enti di area vasta interessato ai processi di mobilità conseguenti al riordino delle funzioni degli enti territoriali previsto dalla legge 7 aprile 2014, n. 56, in un settore, quale quello dell'amministrazione giudiziaria, che necessita di maggiori risorse di personale, debba essere accompagnata dalla previsione di un'adeguata formazione per l'espletamento delle nuove funzioni affidate ai lavoratori,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   in relazione all'articolo 20, si valuti l'opportunità di acquisire informazioni da parte del Governo, anche attraverso la messa a disposizione degli elementi acquisiti ai fini della predisposizione della relazione di cui al comma 1-bis dell'articolo 18 del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114 del 2014, in ordine alle iniziative relative all'assetto organizzativo dei tribunali amministrativi regionali che si intendano Pag. 116intraprendere, anche alla luce delle analisi dei fabbisogni e dei costi del personale, in luogo di quelle previste in attuazione delle disposizioni abrogate dal medesimo articolo 20;
    con riferimento all'articolo 21, valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere che, in relazione all'acquisizione da parte del Ministero della giustizia di un contingente di personale amministrativo proveniente dagli enti di area vasta, sia garantita un'adeguata formazione al personale da inquadrare nel ruolo dell'amministrazione giudiziaria.