CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 luglio 2015
473.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Comunicazione «Una strategia quadro per un'Unione dell'energia resiliente, corredata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici» (COM(2015)80) – Comunicazione «Piano per la lotta ai cambiamenti climatici mondiali dopo il 2020» (COM(2015)81) – Comunicazione «Raggiungere l'obiettivo del 10 per cento di interconnessione elettrica – Una rete elettrica europea pronta per il 2020» (COM(2015)82).

PROPOSTA DI PARERE FORMULATA DALLA RELATRICE

  La XIV Politiche dell'Unione europea,
   esaminate, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, le Comunicazioni della Commissione «Una strategia quadro per un'Unione dell'energia resiliente, corredata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici» (COM(2015)80), «Piano per la lotta ai cambiamenti climatici mondiali dopo il 2020» (COM(2015)81) e «Raggiungere l'obiettivo del 10 per cento di interconnessione elettrica – Una rete elettrica europea pronta per il 2020» (COM(2015)82);
   preso atto degli elementi di conoscenza e valutazione acquisiti nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione Attività produttive nonché dell'audizione del Commissario europeo per l'azione per il clima e l'energia, Miguel Arias Cañete, del 25 giugno 2015;
   considerato che:
    la realizzazione di un'Unione per l'energia costituisce una tappa fondamentale per l'avanzamento del processo di integrazione europea, essendo essa cruciale per il perseguimento di alcuni dei principali obiettivi strategici dell'Unione quali il rilancio della competitività e della crescita, la modernizzazione del sistema produttivo, la lotta ai cambiamenti climatici e la decarbonizzazione dell'economia europea e globale, il rafforzamento del ruolo internazionale dell'Unione, la stabilizzazione e lo sviluppo dei Paesi vicini, in particolare nel Mediterraneo;
    in questo contesto, è fondamentale l'obiettivo di ridurre la dipendenza energetica dell'Unione europea da determinati combustibili, fornitori e rotte di approvvigionamento, mediante la diversificazione delle forniture, l'aumento dell'energia prodotta all'interno dell'Unione e la realizzazione di significativi progressi sul versante dell'efficienza e del risparmio energetico;
    è altresì prioritaria la piena integrazione del mercato europeo dell'energia, al fine di superare l'eccessiva frammentazione del quadro normativo vigente che determina insufficienza degli investimenti e debolezza della concorrenza;
    la realizzazione di una rete energetica europea interconnessa è indispensabile per garantire la sicurezza energetica, soprattutto nei paesi più periferici e che attualmente registrano una maggiore dipendenza da singoli fornitori, nonché per rafforzare la concorrenza sul mercato interno;
    l'efficienza energetica è equiparabile ad una vera e propria fonte di energia, pari al valore dell'energia risparmiata. Va pertanto sostenuto l'obiettivo della Commissione di definire una cornice organica entro la quale possano inquadrarsi le misure già in atto in materia a livello Pag. 149locale, regionale e nazionale nonché ulteriori interventi nei settori che ancora presentano larghi margini di miglioramento, quali l'edilizia e i trasporti;
    l'aggiornamento degli obiettivi dell'UE in materia di riduzione delle emissioni in vista della riunione del prossimo novembre del COP21 di Parigi, può consentire all'Unione di svolgere un ruolo di guida, a livello internazionale, affinché i paesi attualmente responsabili delle più consistenti emissioni, a partire dalla Cina e dagli Stati Uniti, siano chiamati ad impegni vincolanti e condivisi per la lotta ai cambiamenti climatici;
    rilevata l'esigenza che il presente parere sia trasmesso, unitamente al documento finale approvato dalle Commissioni VIII e X, al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico;
  esprime,

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   con riguardo alla sicurezza energetica:
    1) sia assicurata, in coerenza con le indicazioni della Commissione, la diversificazione delle forniture di gas, mediante l'accelerazione dei lavori relativi al corridoio meridionale per l'importazione del gas dai paesi dell'Asia centrale e la creazione di hub di gas liquefatto con più fornitori, in particolare nell'area mediterranea;
    2) si proceda alla istituzione o al rafforzamento dei partenariati strategici dell'UE con paesi o regioni produttori e di transito di energia. In particolare, i partenariati con i paesi del Nord Africa potrebbero assicurare non soltanto l'accesso dell'UE alle fonti energetiche ma anche lo sviluppo di tali paesi, in particolare sfruttando le loro potenzialità in termini di produzione di energia solare e di energie rinnovabili;
    3) sia prevista la partecipazione della Commissione europea alla negoziazione degli accordi relativi all'acquisto di energia da paesi terzi, in modo da garantire una migliore valutazione ex ante della loro compatibilità con le norme relative al mercato interno e con i criteri di sicurezza dell'approvvigionamento;
    4) sia rafforzata la collaborazione tra gli Stati membri, attraverso la condivisione delle scorte e la gestione comune delle crisi;
   con riferimento alla piena integrazione del mercato europeo dell'energia:
    5) sia ribadito l'obiettivo di interconnessione minima per l'energia elettrica, da raggiungere entro il 2020, fissato al 10 per cento della capacità di produzione elettrica installata degli Stati membri;
    6) siano promossi ulteriori investimenti nella generazione, nelle reti e nell'efficienza energetica, nella misura di almeno 200 miliardi di euro l'anno per il prossimo decennio, avvalendosi degli strumenti finanziari europei esistenti, quali il Meccanismo per collegare l'Europa, i finanziamenti a titolo dei fondi strutturali e d'investimento europei nonché del Fondo europeo per gli investimenti strategici e della BEI;
    7) sia assicurata una maggiore trasparenza nella composizione dei costi e dei prezzi dell'energia, predisponendo un monitoraggio e una rendicontazione periodici e dettagliati, anche per quanto riguarda gli impatti dei costi e dei prezzi dell'energia sulla competitività;
   con riferimento all'efficienza energetica:
    8) siano promossi investimenti adeguati per sviluppare il teleriscaldamento e il teleraffreddamento, facendo un più ampio ricorso agli strumenti finanziari esistenti e a nuovi modelli di finanziamento basati sul principio dell'aggregazione di più progetti in programmi più vasti, capaci di ridurre i costi delle transazioni e di attirare il settore privato su vasta scala;Pag. 150
    9) si stabilisca un inasprimento delle norme sulle emissioni di CO2 delle autovetture e dei furgoni dopo il 2020, e l'introduzione di misure volte a migliorare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti e degli autobus nonché a promuovere una migliore gestione del traffico;
    10) si disponga l'utilizzo di sistemi di tariffazione stradale sulla base dei principi «chi usa paga» e «chi inquina paga» e si proceda alla eliminazione degli ostacoli alle modalità di trasporto che producono meno emissioni di gas a effetto serra, quali il trasporto ferroviario, marittimo e le vie navigabili interne;
    11) sia promossa una maggiore diffusione dei carburanti alternativi e dalla elettrificazione, per promuovere la quale occorre una rapida realizzazione delle infrastrutture necessarie, quali le stazioni di rifornimento e ricarica;
   con riguardo alla decarbonizzazione dell'economia e, in particolare, alla promozione delle energie rinnovabili e alla ricerca e innovazione e competitività in materia energetica:
    12) siano introdotti, al fine di promuovere le energie rinnovabili, dispositivi basati sul mercato, che garantiscano l'efficacia in termini di costi, evitando sovracompensazioni e distorsioni e assicurando nel contempo la cooperazione e la convergenza dei regimi di sostegno nazionali, anche a favore di una maggiore apertura transfrontaliera;
    13) sia definita una nuova strategia basata su una stretta collaborazione fra la ricerca, l'industria, il settore finanziario e le autorità pubbliche nel campo delle tecnologie rinnovabili e delle soluzioni di stoccaggio;
    14) sia assicurato a questo scopo l'utilizzo prioritario dei finanziamenti del programma Orizzonte 2020 per lo sviluppo della prossima generazione di tecnologie delle energie rinnovabili nonché di sistemi energetici efficienti, di sistemi di trasporto più sostenibili, della cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) e della cattura e del consumo del carbonio (CCU);
    15) sia promosso l'utilizzo effettivo degli strumenti della politica commerciale dell'UE al fine di migliorare l'accesso ai mercati esteri per le tecnologie e i servizi connessi all'Unione dell'energia nonché per proteggere il mercato dell'UE dalle pratiche commerciali sleali e sostenere altri paesi nell'istituzione di sistemi energetici moderni e sostenibili;
    16) l'Unione promuova l'istituzione di nuovi percorsi di formazione professionale o la modifica di quello esistenti per corrispondere alle nuove esigenze delle imprese e fornire alle persone solide competenze in materia;
   ai fini della preparazione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si svolgerà a Parigi nel dicembre 2015:
    17) l'Unione si adoperi affinché la Conferenza raggiunga un accordo, in forma di un protocollo alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che stabilisca per le Parti contraenti obblighi tali da ridurre le emissioni mondiali di almeno il 60 per cento entro il 2050 rispetto ai livelli del 2010, stabilendo, tale scopo, il coinvolgimento dei settori dell'aviazione civile e dei trasporti marittimi. L'accordo dovrebbe entrare in vigore una volta ratificato dai paesi che rappresentano l'80 per cento delle emissioni globali;

  e con le seguenti osservazioni:
   a) si valuti se procedere ad una revisione del sistema di scambio delle quote di emissione (ETS) per correggerne limiti e i difetti che ne hanno pregiudicato parzialmente la capacità di svolgere la funzione di strumento prioritario dell'Unione europea per ridurre le emissioni, con particolare riguardo ai cosiddetti settori energivori;
   b) si consideri se precisare che l'obiettivo di aumentare l'energia prodotta Pag. 151all'interno dell'Unione va perseguito primariamente con riferimento alle fonti rinnovabili;
   c) si valuti la graduale soppressione delle tariffe regolamentate che, limitando lo sviluppo di una concorrenza effettiva e scoraggiando l'emersione di operatori di mercato nuovi, finiscono per nuocere alle classi più deboli di consumatori per i quali erano state introdotte. Al posto dei prezzi regolamentati, gli Stati membri potrebbero introdurre un meccanismo di tutela dei consumatori vulnerabili per mantenere bassi i costi complessivi e limitare le distorsioni derivanti dai prezzi regolamentati.

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ALLEGATO 2

Comunicazione «Una strategia quadro per un'Unione dell'energia resiliente, corredata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici» (COM(2015)80) – Comunicazione «Piano per la lotta ai cambiamenti climatici mondiali dopo il 2020» (COM(2015)81) – Comunicazione «Raggiungere l'obiettivo del 10 per cento di interconnessione elettrica – Una rete elettrica europea pronta per il 2020» (COM(2015)82).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Politiche dell'Unione europea,
   esaminate, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, le Comunicazioni della Commissione «Una strategia quadro per un'Unione dell'energia resiliente, corredata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici» (COM(2015)80), «Piano per la lotta ai cambiamenti climatici mondiali dopo il 2020» (COM(2015)81) e «Raggiungere l'obiettivo del 10 per cento di interconnessione elettrica – Una rete elettrica europea pronta per il 2020» (COM(2015)82);
   preso atto degli elementi di conoscenza e valutazione acquisiti nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione Attività produttive nonché dell'audizione del Commissario europeo per l'azione per il clima e l'energia, Miguel Arias Cañete, del 25 giugno 2015;
   considerato che:
    la realizzazione di un'Unione per l'energia costituisce una tappa fondamentale per l'avanzamento del processo di integrazione europea, essendo essa cruciale per il perseguimento di alcuni dei principali obiettivi strategici dell'Unione quali il rilancio della competitività e della crescita, la modernizzazione del sistema produttivo, la lotta ai cambiamenti climatici e la decarbonizzazione dell'economia europea e globale, il rafforzamento del ruolo internazionale dell'Unione, la stabilizzazione e lo sviluppo dei Paesi vicini, in particolare nel Mediterraneo;
    in questo contesto, è fondamentale l'obiettivo di ridurre la dipendenza energetica dell'Unione europea da determinati combustibili, fornitori e rotte di approvvigionamento, mediante la diversificazione delle forniture, l'aumento dell'energia prodotta all'interno dell'Unione e la realizzazione di significativi progressi sul versante dell'efficienza e del risparmio energetico;
    è altresì prioritaria la piena integrazione del mercato europeo dell'energia, al fine di superare l'eccessiva frammentazione del quadro normativo vigente che determina insufficienza degli investimenti e debolezza della concorrenza;
    la realizzazione di una rete energetica europea interconnessa è indispensabile per garantire la sicurezza energetica, soprattutto nei paesi più periferici e che attualmente registrano una maggiore dipendenza da singoli fornitori, nonché per rafforzare la concorrenza sul mercato interno;
    l'efficienza energetica è equiparabile ad una vera e propria fonte di energia, pari al valore dell'energia risparmiata. Va pertanto sostenuto l'obiettivo della Commissione di definire una cornice organica entro la quale possano inquadrarsi le misure già in atto in materia a livello Pag. 153locale, regionale e nazionale nonché ulteriori interventi nei settori che ancora presentano larghi margini di miglioramento, quali l'edilizia e i trasporti;
    l'aggiornamento degli obiettivi dell'UE in materia di riduzione delle emissioni in vista della riunione del prossimo novembre del COP21 di Parigi, può consentire all'Unione di svolgere un ruolo di guida, a livello internazionale, affinché i paesi attualmente responsabili delle più consistenti emissioni, a partire dalla Cina e dagli Stati Uniti, siano chiamati ad impegni vincolanti e condivisi per la lotta ai cambiamenti climatici;
    rilevata l'esigenza che il presente parere sia trasmesso, unitamente al documento finale approvato dalle Commissioni VIII e X, al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico;
  esprime,

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   con riguardo alla sicurezza energetica:
    1) sia assicurata, in coerenza con le indicazioni della Commissione, la diversificazione delle forniture di gas, mediante l'accelerazione dei lavori relativi al corridoio meridionale per l'importazione del gas dai paesi dell'Asia centrale e la creazione di hub di gas liquefatto con più fornitori, in particolare nell'area mediterranea;
    2) si proceda alla istituzione o al rafforzamento dei partenariati strategici dell'UE con paesi o regioni produttori e di transito di energia. In particolare, i partenariati con i paesi del Nord Africa potrebbero assicurare non soltanto l'accesso dell'UE alle fonti energetiche ma anche lo sviluppo di tali paesi, in particolare sfruttando le loro potenzialità in termini di produzione di energia solare e di energie rinnovabili;
    3) sia prevista la partecipazione della Commissione europea alla negoziazione degli accordi relativi all'acquisto di energia da paesi terzi, in modo da garantire una migliore valutazione ex ante della loro compatibilità con le norme relative al mercato interno e con i criteri di sicurezza dell'approvvigionamento;
    4) sia rafforzata la collaborazione tra gli Stati membri, attraverso la condivisione delle scorte e la gestione comune delle crisi;
   con riferimento alla piena integrazione del mercato europeo dell'energia:
    5) sia ribadito l'obiettivo di interconnessione minima per l'energia elettrica, da raggiungere entro il 2020, fissato al 10 per cento della capacità di produzione elettrica installata degli Stati membri;
    6) siano promossi ulteriori investimenti nella generazione, nelle reti e nell'efficienza energetica, nella misura di almeno 200 miliardi di euro l'anno per il prossimo decennio, avvalendosi degli strumenti finanziari europei esistenti, quali il Meccanismo per collegare l'Europa, i finanziamenti a titolo dei fondi strutturali e d'investimento europei nonché del Fondo europeo per gli investimenti strategici e della BEI;
    7) sia assicurata una maggiore trasparenza nella composizione dei costi e dei prezzi dell'energia, predisponendo un monitoraggio e una rendicontazione periodici e dettagliati, anche per quanto riguarda gli impatti dei costi e dei prezzi dell'energia sulla competitività;
   con riferimento all'efficienza energetica:
    8) siano promossi investimenti adeguati per sviluppare il teleriscaldamento e il teleraffreddamento, facendo un più ampio ricorso agli strumenti finanziari esistenti e a nuovi modelli di finanziamento basati sul principio dell'aggregazione di più progetti in programmi più vasti, capaci di ridurre i costi delle transazioni e di attirare il settore privato su vasta scala;Pag. 154
    9) si stabilisca un inasprimento delle norme sulle emissioni di CO2 delle autovetture e dei furgoni dopo il 2020, e l'introduzione di misure volte a migliorare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti e degli autobus nonché a promuovere una migliore gestione del traffico;
    10) si disponga l'utilizzo di sistemi di tariffazione stradale sulla base dei principi «chi usa paga» e «chi inquina paga» e si proceda alla eliminazione degli ostacoli alle modalità di trasporto che producono meno emissioni di gas a effetto serra, quali il trasporto ferroviario, marittimo e le vie navigabili interne;
    11) sia promossa una maggiore diffusione dei carburanti alternativi e dalla elettrificazione, per promuovere la quale occorre una rapida realizzazione delle infrastrutture necessarie, quali le stazioni di rifornimento e ricarica;
   con riguardo alla decarbonizzazione dell'economia e, in particolare, alla promozione delle energie rinnovabili e alla ricerca e innovazione e competitività in materia energetica:
    12) siano introdotti, al fine di promuovere le energie rinnovabili, dispositivi basati sul mercato, che garantiscano l'efficacia in termini di costi, evitando sovracompensazioni e distorsioni e assicurando nel contempo la cooperazione e la convergenza dei regimi di sostegno nazionali, anche a favore di una maggiore apertura transfrontaliera;
    13) sia definita una nuova strategia basata su una stretta collaborazione fra la ricerca, l'industria, il settore finanziario e le autorità pubbliche nel campo delle tecnologie rinnovabili e delle soluzioni di stoccaggio;
    14) sia assicurato a questo scopo l'utilizzo prioritario dei finanziamenti del programma Orizzonte 2020 per lo sviluppo della prossima generazione di tecnologie delle energie rinnovabili nonché di sistemi energetici efficienti, di sistemi di trasporto più sostenibili, della cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) e della cattura e del consumo del carbonio (CCU);
    15) sia promosso l'utilizzo effettivo degli strumenti della politica commerciale dell'UE al fine di migliorare l'accesso ai mercati esteri per le tecnologie e i servizi connessi all'Unione dell'energia nonché per proteggere il mercato dell'UE dalle pratiche commerciali sleali e sostenere altri paesi nell'istituzione di sistemi energetici moderni e sostenibili;
    16) l'Unione promuova l'istituzione di nuovi percorsi di formazione professionale o la modifica di quello esistenti per corrispondere alle nuove esigenze delle imprese e fornire alle persone solide competenze in materia;
   ai fini della preparazione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si svolgerà a Parigi nel dicembre 2015:
    17) l'Unione si adoperi affinché la Conferenza raggiunga un accordo, in forma di un protocollo alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che stabilisca per le Parti contraenti obblighi tali da ridurre le emissioni mondiali di almeno il 60 per cento entro il 2050 rispetto ai livelli del 2010, stabilendo, tale scopo, il coinvolgimento dei settori dell'aviazione civile e dei trasporti marittimi. L'accordo dovrebbe entrare in vigore una volta ratificato dai paesi che rappresentano l'80 per cento delle emissioni globali;
  e con le seguenti osservazioni:
   a) si valuti se procedere ad una revisione del sistema di scambio delle quote di emissione (ETS) per correggerne limiti e i difetti che ne hanno pregiudicato parzialmente la capacità di svolgere la funzione di strumento prioritario dell'Unione europea per ridurre le emissioni, con particolare riguardo ai cosiddetti settori energivori;
   b) si consideri se precisare che l'obiettivo di aumentare l'energia prodotta Pag. 155all'interno dell'Unione va perseguito primariamente con riferimento alle fonti rinnovabili;
   c) si valuti la graduale soppressione delle tariffe regolamentate che, limitando lo sviluppo di una concorrenza effettiva e scoraggiando l'emersione di operatori di mercato nuovi, finiscono per nuocere alle classi più deboli di consumatori per i quali erano state introdotte. Al posto dei prezzi regolamentati, gli Stati membri potrebbero introdurre un meccanismo di tutela dei consumatori vulnerabili per mantenere bassi i costi complessivi e limitare le distorsioni derivanti dai prezzi regolamentati;
   d) si valuti l'opportunità di invitare la Commissione europea a presentare una tabella di marcia che indichi in modo puntuale i termini, le risorse e gli strumenti necessari per l'attuazione di ciascuna delle misure e degli obiettivi del pacchetto in esame.