CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 maggio 2015
439.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione 5-05254 Rossomando: sulla situazione del Tribunale di Ivrea.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mediante l'atto ispettivo in oggetto, l'onorevole interrogante evidenzia situazioni di criticità presso il Tribunale di Ivrea a causa della insufficienza del personale ivi in servizio, soprattutto in conseguenza degli interventi di riforma della geografia giudiziaria che hanno interessato quel circondario.
  Come noto, l'opera di razionalizzazione territoriale intrapresa con il decreto legislativo n. 155 del 2012 ha comportato, tra l'altro, la estinzione delle articolazioni distaccate di Tribunale, accentrando presso le sedi assorbenti le funzioni ed il personale, giudiziario ed amministrativo, già in servizio negli uffici assorbiti.
  In virtù dei predetti interventi normativi sono state, pertanto, soppresse anche le sezioni distaccate del Tribunale di Torino di Ciriè e Chivasso, ed il relativo territorio è stato annesso al Tribunale di Ivrea.
  Sul punto appare opportuno rilevare, in particolare, come gli interventi di revisione delle circoscrizioni giudiziarie operati mediante soppressione e contestuale ampliamento dell'assetto e della competenza territoriale dell'ufficio accorpante possano aver comportato apprezzabili incrementi del carico di lavoro, nonostante la concentrazione, presso la sede accorpante, del personale in servizio negli uffici periferici.
  Al fine di monitorare le conseguenze di tali modifiche, il Dipartimento dell'organizzazione Giudiziaria del ministero sta procedendo alla definizione dei criteri ed alla raccolta di dati statistici rilevanti per l'ampliamento dell'organico, resisi necessari in conseguenza dell'entrata in vigore delle modifiche territoriali introdotte con i decreti legislativi attuativi della delega prevista dalla legge n. 148 del 2011.
  Come, difatti, richiesto anche dal Consiglio Superiore della magistratura, la valutazione dell'impatto della riforma della geografia giudiziaria dovrà condurre ad una complessiva rivalutazione delle piante organiche del personale di magistratura e, quindi, del personale amministrativo, al fine di realizzare compiutamente il prioritario obiettivo del miglioramento del servizio giustizia.
  In tale contesto, si rassicura che le esigenze degli uffici del circondario di Ivrea saranno accuratamente valutate.
  Quanto all'attuale assetto delle risorse umane, va invece rilevato come la competente articolazione di questo Ministero abbia assunto diverse iniziative che, secondo la legislazione vigente, sono apparse idonee a fronteggiare le criticità lamentate e ad incrementare la dotazione di risorse umane degli uffici in disamina.
  Come si rileva dalla nota trasmessa, le unità in servizio presso il Tribunale di Ivrea ammontano a 41, a fronte della previsione in pianta organica di 58. Il dato prende in considerazione anche una unità ivi comandata da altra amministrazione ed esclude un cancelliere, attualmente in comando al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria.
  Quanto alla Procura, le unità in servizio ammontano a 14 su 26 previste in dotazione organica.
  L'adozione di una serie di procedure previste dall'accordo del 9 ottobre 2012, siglato tra l'amministrazione e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative Pag. 81del personale, unitamente all'osservanza delle circolari emanate in tema di redistribuzione delle risorse umane alla luce della nuova geografia giudiziaria, hanno consentito, nei limiti normativi vigenti, una redistribuzione delle risorse.
  Al riguardo, tra i più recenti interventi si ricorda la assegnazione, dal 29 aprile 2014, al Tribunale ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea di 7 dipendenti, già appartenenti ai soppressi uffici del Giudice di Pace (5 al Tribunale e 2 alla Procura); ulteriori due unità sono state trasferite alla Procura a seguito dell'interpello nazionale bandito nel 2013.
  Altre 7 risorse sono state assegnate al Tribunale dal 14 settembre 2013, in conseguenza alla soppressione delle sezioni distaccate.
  A seguito dell'assunzione diretta di personale appartenente a categorie protette sono stati, infine, destinati sia al Tribunale che alla Procura un ausiliario per ciascuno dei due uffici.
  Le esigenze degli uffici sono state opportunamente valutate nell'ambito della procedura di interpello in data 2 luglio 2014, nella quale sono stati inclusi numerosi posti vacanti per il Tribunale (9) e la Procura (4) della Repubblica di Ivrea. La procedura è in fase di perfezionamento, ma può tuttavia anticiparsi come tutti i posti siano rimasti senza aspiranti.
  A seguito di scorrimento della graduatoria degli aspiranti legittimati del bando di mobilità esterna del 2013 è stata, invece, individuata una unità che sarà immessa in servizio presso la Procura della Repubblica di Ivrea, con mansioni di cancelliere, all'esito del perfezionamento della procedura.
  Con il bando del 20 gennaio 2015, infine, sono stati previsti 7 posti di funzionario giudiziario, 1 di assistente giudiziario e 1 di operatore giudiziario per il Tribunale e 2 posti di funzionario giudiziario, 1 di cancelliere e 1 di assistente giudiziario per la Procura di Ivrea.
  Ulteriori risorse potranno essere rese disponibili attraverso la destinazione prioritaria agli uffici giudiziari di ulteriore personale proveniente dalle Province, così come previsto dall'articolo 1, comma 425 della legge di stabilità 2015.
  In attesa della definizione della citata procedura e del perfezionamento di ulteriori strumenti, la competente Direzione Generale valuterà, tuttavia, ogni iniziativa volta a compensare le vacanze suindicate, mentre, nell'immediato, eventuali criticità potranno essere fronteggiate attraverso provvedimenti di natura transitoria, quali i comandi da altre amministrazioni e le applicazioni temporanee tra uffici del distretto.

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ALLEGATO 2

Interrogazione 5-04716 Tripiedi: sulla situazione del tribunale di Monza.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mediante l'atto ispettivo in oggetto, gli onorevoli interroganti rappresentano situazioni di criticità presso gli uffici giudiziari di Monza a causa della insufficienza del personale ivi in servizio, soprattutto alla luce degli interventi di riforma della geografia giudiziaria che hanno interessato quel circondario.
  Come noto, l'opera di razionalizzazione territoriale intrapresa con i decreti legislativi n. 155 e 156 del 2012 ha comportato, tra l'altro, la estinzione delle articolazioni distaccate di Tribunale e di oltre seicento uffici del Giudice di Pace, accentrando presso le sedi assorbenti le funzioni ed il personale, giudiziario ed amministrativo, già in servizio negli uffici assorbiti.
  In virtù dei predetti interventi normativi è stata, pertanto, soppressa anche la sezione distaccata del Tribunale di Monza con sede in Desio e – con efficacia dal 29 aprile 2014 – l'ufficio del Giudice di Pace sito nella medesima località.
  Sul punto appare opportuno ribadire, in particolare, come le sezioni distaccate costituissero mere articolazioni territoriali dell'ufficio circondariale, sicché la loro soppressione rectius: assorbimento – non ha comportato alcun incremento di competenza o di carichi di lavoro, risolvendosi nella trattazione in sede centrale dei procedimenti già in carico alle sedi periferiche cui erano addetti, secondo specifiche previsioni tabellari, magistrati e personale amministrativo.
  Di conseguenza, la concentrazione di sezioni distaccate presso il Tribunale – al pari dell'assorbimento di omologhi uffici del Giudice di Pace – non comporta alcuna variazione del numero delle risorse umane complessivamente impiegate, che sono confluite negli uffici assorbenti.
  Le lamentate carenze di organico non possono essere, pertanto, imputate tout court agli interventi di riassetto territoriale.
  Dalle note trasmesse dalle competenti articolazioni ministeriali risulta come presso il Tribunale di Monza siano in servizio 108,5 unità (tenuto conto della presenza di un cancelliere ivi distaccato dal 2 marzo scorso, che compensa l'assenza di un cancelliere temporaneamente in servizio presso altro ufficio, e considerato un operatore giudiziario assunto con contratto part-time al 50 per cento) a fronte di una dotazione organica prevista in misura di 145 risorse umane, con indice di scopertura pari al 25,17 per cento.
  Ed è proprio tenuto conto di tale rilevante scopertura – superiore alla media nazionale, attualmente pari a circa il 20 per cento – che nella procedura di interpello infra-comparto del 2 luglio 2014 sono stati pubblicati 12 posti vacanti per il Tribunale di Monza (2 di direttore amministrativo, 2 di funzionario giudiziario, 1 di funzionario contabile, 3 di cancelliere e 4 di assistente giudiziario). In relazione a tale bando, risultano 5 vincitori (2 funzionari, 1 cancelliere e 2 assistenti giudiziari) che assumeranno servizio – salvo revoche – al termine della procedura, attualmente in via di definizione.
  Per effetto del medesimo interpello sono, tuttavia, in uscita dal Tribunale di Monza altrettante unità – una delle quali trasferita alla locale Procura della Repubblica Pag. 83– e, solo all'esito del complessivo turn over il dato potrà essere definitivamente (ri)valutato.
  Per quanto attiene agli uffici della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, invece, con interpello del 2 luglio 2014 è stato pubblicato un posto di direttore amministrativo, il cui assegnatario, salvo revoca, assumerà servizio alla conclusione della procedura attualmente in corso; dallo stesso ufficio, tuttavia, uscirà – per effetto del medesimo interpello – un funzionario giudiziario che ha ottenuto il trasferimento al locale Tribunale.
  In attesa della stabilizzazione degli effetti della procedura, la competente Direzione Generale valuterà, tuttavia, ogni iniziativa volta a compensare le vacanze suindicate, mentre, nell'immediato, eventuali criticità potranno essere fronteggiate attraverso provvedimenti di natura transitoria, quali i comandi da altre amministrazioni e le applicazioni temporanee tra uffici del distretto.
  Ulteriori risorse potranno essere rese disponibili attraverso la destinazione prioritaria agli uffici giudiziari di ulteriore personale proveniente dalle Province, così come previsto dall'articolo 1, comma 425 della legge di stabilità 2015,
  Tra i rimedi immediatamente praticabili va, comunque, menzionata la facoltà – attribuita al Presidente del Tribunale territorialmente competente – di continuare ad utilizzare presso gli uffici del Giudice di Pace il personale comunale che abbia i previsti requisiti (in primo luogo l'aver svolto attività formalmente riconosciuta presso i soppressi uffici di conciliazione) mediante comando temporaneo ai sensi dell'articolo 26, comma 4, della legge n. 468 del 1999, secondo la procedura prevista dalle vigenti circolari emanate dalla Direzione Generale del personale di questo Dicastero.
  Quanto al bando di mobilità del 20 gennaio 2015 – con il quale sono stati pubblicati 2 posti di direttore amministrativo destinati al Tribunale di Monza – devesi osservare come la determinazione dei posti banditi sia stata operata alla stregua della fissazione di criteri predeterminati, elaborati tenendo conto delle scoperture, rigidamente calcolate su base nazionale, degli uffici giudiziari e dei profili professionali già pubblicati nell'interpello per la mobilità interna del 2 luglio 2014.
  Quanto all'ufficio del giudice di Pace di Desio, deve – più specificatamente – rilevarsi come la legge 27 febbraio 2015, n. 11 – che ha convertito, con modificazioni, il decreto legge 31 dicembre 2014, n. 192 – abbia (re)introdotto la facoltà – per gli enti locali interessati, le unioni di comuni nonché per le comunità montane – di richiedere, entro il 30 luglio 2015, il ripristino degli uffici del Giudice di Pace soppressi – e dunque anche del presidio in questione – previa integrale assunzione del carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio della giustizia, compreso il fabbisogno di personale amministrativo, che dovrà, pertanto, essere messo a disposizione dagli enti richiedenti.
  Con successivo decreto ministeriale, da adottarsi entro il 28 febbraio 2016, sarà, pertanto, valutata la rispondenza delle richieste e degli impegni eventualmente pervenuti e potranno essere, di conseguenza, apportate le necessarie modifiche alle vigenti tabelle di cui agli articoli 1 e 2 del citato decreto legislativo n. 156 del 2012.
  Va, da ultimo, rilevato come il Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria del Ministero stia procedendo alla definizione dei criteri ed alla raccolta di dati statistici rilevanti per l'ampliamento dell'organico, successivamente all'entrata in vigore delle modifiche territoriali introdotte con i decreti legislativi attuativi della delega prevista dalla legge n. 148 del 2011. Difatti, come richiesto anche dal Consiglio Superiore della magistratura, la valutazione dell'impatto della riforma della geografia giudiziaria dovrà condurre ad una complessiva rivalutazione delle piante organiche del personale di magistratura e, quindi, del personale amministrativo, al fine di realizzare compiutamente il prioritario obiettivo del miglioramento del servizio giustizia.
  In tale contesto, si rassicura che le esigenze degli uffici del circondario di Monza saranno accuratamente valutate.

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ALLEGATO 3

Legge quadro missioni internazionali. C. 45 Cirielli ed abb.

PARERE APPROVATO

  La Commissione Giustizia,
   esaminato il testo unificato in oggetto,
   osservato che il provvedimento è diretto all'adozione di una cornice normativa unitaria per l'invio dei contingenti all'estero, divenuti ormai sempre più numerosi, impegnati sia nell'ambito di operazioni di mantenimento della pace (peace-keeping) sia di conseguimento della pace (peace enforcing), superando l'attuale modello caratterizzato dalla periodica adozione di decreti legge;
   preso atto che l'articolo 16 ha per oggetto le disposizioni penali, le quali sono state formulate facendo riferimento alle norme di natura penale contenute nei decreti legge che finora si sono susseguiti, come, ad esempio, il decreto legge 18 febbraio 2015, n. 7, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali, convertito in legge con modificazioni dalla legge 17 aprile 2015, n. 43, che all'articolo 15, comma 5, non detta una specifica disciplina, ma rinvia all'articolo 5 del decreto-legge n. 209 del 2008, recante proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali ed all'articolo 4, commi 1-sexies e 1-septies, del decreto-legge n. 152 del 2009;
   rilevato che l'articolo 16 del provvedimento in esame esplicita il predetto corpo normativo disciplinando direttamente la materia penale;

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.