CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 febbraio 2015
390.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della decisione quadro 2006/960/GAI relativa alla semplificazione dello scambio di informazioni e intelligence tra le autorità degli Stati membri dell'Unione europea incaricate dell'applicazione della legge (Atto n. 136).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,
   esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della decisione quadro 2006/960/GAI relativa alla semplificazione dello scambio di informazioni e intelligence tra le autorità degli Stati membri dell'Unione europea incaricate dell'applicazione della legge;
   ricordato che il provvedimento in esame – adottato in base alla legge di delegazione europea 2013 secondo semestre (legge n. 154 del 2014), – riproduce una analoga delega al Governo contenuta nella legge comunitaria 2008 (legge n. 88 del 2009), che non è stata mai esercitata;
   osservato che la decisione-quadro in titolo prevede che gli Stati membri adottino le misure necessarie per conformarsi entro il 19 dicembre 2008, termine ormai ampiamente scaduto;
   preso atto che, in base al Trattato di Lisbona (Protocollo n. 36), a partire dal 1o dicembre 2014 la Corte di Giustizia ha acquisito la piena competenza nel settore della cooperazione di polizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale e, conseguentemente, prima di tale termine la mancata attuazione di decisioni-quadro da parte degli Stati membri non consentiva l'avvio di procedure di infrazione per inadempimento ex articolo 258 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea;
   stigmatizzato il ritardo con cui l'Italia si accinge a dotarsi di uno strumento che rafforza la cooperazione di polizia tra i Paesi membri dell'Unione europea, posto che la tempestiva condivisione di informazioni e intelligence costituisce un elemento decisivo per il contrasto efficace dei fenomeni delinquenziali più pericolosi;
   auspicato altresì che l'Italia si attivi presso le Istituzioni europee per sollecitare un impegno comune nel contrasto al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera, proponendo strumenti per la «comunitarizzazione» delle decisioni-quadro emanate nel settore della cooperazione giudiziaria penale e di polizia al fine di garantire una rapida e diffusa attuazione di disposizioni utili al contrasto e alla lotta al terrorismo in ciascun Paese membro dell'Unione europea, attivandosi altresì per estendere all'antiterrorismo le competenze della costituenda Procura europea,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.