CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 dicembre 2014
360.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-04299 Cozzolino: Sul centro di accoglienza per richiedenti asilo di Mineo.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione all'ordine del giorno l'onorevole Cozzolino, unitamente ad altri deputati, richiama l'attenzione del Ministro dell'interno sulle vicende relative all'affidamento della gestione del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Mineo.
  Preliminarmente, preciso che il Tavolo nazionale operante prima presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e poi presso il Ministero dell'interno, di cui il signor Luca Odevaine ha fatto parte come membro designato dall'Unione delle Province italiane, non ha avuto né può avere alcun ruolo in materia di aggiudicazione delle gare per l'affidamento del servizio di gestione dei centri di accoglienza.
  Tale adempimento, ai sensi della normativa vigente, spetta alle Prefetture territorialmente competenti.
  Nel caso di specie, circa un anno fa, il 20 dicembre 2013, la Prefettura di Catania, previo parere favorevole del Ministero dell'interno, ha sottoscritto un accordo ai sensi dell'articolo 15 della legge n. 241 del 1990 con il «Consorzio calatino terre di accoglienza», costituito dal comune di Mineo e da altri sei comuni del Calatino, per disciplinare le attività di accoglienza e assistenza in favore dei cittadini stranieri richiedenti asilo nel centro di Mineo.
  In base all'accordo, il Consorzio calatino ha assunto il ruolo di stazione appaltante per la selezione del soggetto gestore del centro nonché la responsabilità delle attività contrattuali, con esclusione di qualsiasi coinvolgimento della Prefettura.
  In esito alla procedura di gara, il Consorzio calatino ha individuato quale ente gestore l'Associazione temporanea di imprese costituita dal Consorzio di cooperative sociali di cui è capo gruppo la «Casa della solidarietà». Il 26 settembre scorso, con decorrenza dal 1o ottobre, il Consorzio calatino ha stipulato con l'ente aggiudicatario il contratto per l'affidamento triennale dei servizi e delle forniture per la gestione del centro.
  Per quanto concerne la posizione di Luca Odevaine, risulta che egli abbia svolto funzioni di consulenza del Presidente del Consorzio calatino, prima di essere individuato, attraverso una procedura di selezione pubblica, come responsabile dell'ufficio dello stesso ente preposto alla progettazione e rendicontazione degli interventi finanziati con fondi comunitari, in base ad un contratto di collaborazione temporanea.
  A seguito dell'arresto dell'Odevaine, il Consorzio ha provveduto ad interrompere il rapporto contrattuale con il medesimo.
  La Prefettura di Catania ha richiesto al Presidente del Consorzio di avviare il monitoraggio sui rapporti contrattuali concernenti l'affidamento di beni e servizi posti in essere, allo scopo di verificarne la perfetta coerenza con le specifiche norme di settore.
  Risulta che il rappresentante legale dell'ente consortile abbia interessato l'Autorità nazionale anticorruzione per accertare la correttezza di tutti gli atti compiuti dalla struttura amministrativa del Consorzio medesimo.

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ALLEGATO 2

5-04300 Costantino: Sul centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione all'ordine del giorno gli onorevoli Costantino, Quaranta e Palazzotto segnalano una serie di criticità riscontrate nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto, ponendo l'attenzione in particolare sulle carenze che esisterebbero sotto il profilo igienico-sanitario.
  In via preliminare preciso che il centro è interessato da rilevanti lavori di riqualificazione generale, che consentiranno il definitivo smantellamento degli originari campi denominati con le lettere A, B, C e D e la sostituzione dei containers attualmente in uso con moduli prefabbricati dotati di servizi igienici.
  In tale ambito, sono stati già realizzati due padiglioni destinati a mensa, che saranno attivati dopo il rilascio delle prescritte autorizzazioni sanitarie.
  Quanto alle lamentate condizioni di vita degli ospiti, con precipuo riferimento a quelli accolti proprio nei containers, non può sottacersi l'incidenza degli eccezionali flussi migratori che hanno interessato il territorio della provincia di Crotone, con evidenti ripercussioni sull'affollamento del centro.
  Sulle specifiche criticità segnalate dagli onorevoli interroganti, rappresento quanto segue.
  Nel 2014, la Prefettura ha proceduto alla fornitura di circa 1200 materassi, a causa dell'usura precoce di quelli forniti agli ospiti, che sono soliti utilizzarli anche all'esterno degli alloggi, per farne giacigli all'aperto.
  Le lenzuola mono-uso sono invece somministrate e sostituite secondo le previsioni del capitolato nazionale che regola il rapporto con l'ente gestore del centro.
  I containers, che – come già ho detto – saranno del tutto eliminati, sono dotati di un sistema di riscaldamento e refrigerazione idoneo all'ambiente.
  I servizi igienici, interamente ristrutturati nel decorso mese di aprile, sono sottoposti a continui interventi manutentivi, talora molto onerosi, a seguito soprattutto dei frequenti atti vandalici o degli usi impropri da parte degli ospiti.
  Anche per tale motivo, gli impianti idraulici e fognari sono stati oggetto di verifica nel corso di un recente sopralluogo per l'approntamento degli interventi necessari al loro adeguamento nell'ambito dei lavori di riqualificazione del centro.
  Tra le maggiori criticità, gli onorevoli interroganti citano la carenza delle indagini sanitarie sugli ospiti finalizzate a verificare la presenza di eventuali patologie.
  Rilevo, in proposito, che le prestazioni sanitarie erogate nel centro sono conformi a quelle dovute dall'ente gestore sulla base dello schema di capitolato nazionale che prevede:
   uno screening medico d'ingresso finalizzato anche all'individuazione di soggetti particolarmente vulnerabili, quali i minori non accompagnati, i portatori di handicap, le vittime di violenza fisica e psicologica;
   il primo soccorso sanitario, espletato in apposito presidio medico allestito all'interno del centro per le cure ambulatoriali urgenti, idoneo a garantire l'assistenza Pag. 13fino all'eventuale trasferimento dell'interessato presso le strutture del servizio sanitario nazionale;
   la somministrazione di medicinali necessari al primo soccorso e all'assistenza sanitaria ordinaria.

  Il centro, sulla base delle prescrizioni della Convenzione Praesidium, stipulata tra il Ministero dell'interno e le Agenzie umanitarie, è sottoposto alle periodiche ispezioni di un'apposita commissione, di cui fa parte un medico della Croce rossa italiana, incaricata di verificare gli standard di accoglienza, con un'attenzione specifica alle problematiche di carattere sanitario.
  Tale commissione non ha rilevato le criticità di natura sanitaria segnalate nell'interrogazione.
  Informo, infine, che nell'ambito dei lavori di riqualificazione del centro, nel corrente anno è stata attivata la nuova infermeria dotata anche di posti letto.
  Su un piano più generale, ritengo che l'azione svolta dal Ministero dell'interno nel campo dell'accoglienza dei migranti – di concerto con tutte le amministrazioni coinvolte – sia sostanzialmente in linea con le politiche europee e rispettosa dei princìpi sanciti dalle convenzioni internazionali siglate dall'Italia, pur nella consapevolezza che nella gestione di un fenomeno così articolato e complesso possono verificarsi disservizi e anomalie.
  Vigileremo con rigore, impegnando ogni nostra risorsa per l'effettivo rispetto dei diritti di tutti, specie dei soggetti più vulnerabili, in adesione ai principi universali di tutela della persona, che sono alla base della nostra civiltà giuridica.
  Informo, infine, a riprova dell'attenzione del Ministero dell'interno a questa tematica, che nell'ultima seduta del Consiglio dei ministri, tenutasi lo scorso 12 dicembre, è stato approvato in via definitiva uno schema di decreto del Presidente della Repubblica in cui vengono disciplinate in dettaglio proprio le modalità di gestione dei CARA, prevedendo, tra l'altro, che la permanenza in tali strutture sia organizzata, sulla base di linee guida ministeriali, secondo criteri uniformi sul territorio nazionale.
  Lo stesso regolamento contiene specifiche disposizioni in ordine all'accesso alle strutture di accoglienza, aspetto anch'esso toccato nell'interrogazione.
  In proposito, viene dettata una disciplina improntata alla massima trasparenza, come testimoniato dal fatto che viene abilitata ad entrare nei centri un'ampia platea di soggetti, tra i quali i rappresentanti dell'Acnur e degli enti di tutela dei titolari di protezione internazionale, nonché i rappresentanti degli organi di informazione. Giova rilevare, al riguardo, che la nuova disciplina è sostanzialmente in linea con quanto richiesto dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani in un'apposita risoluzione.