CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 novembre 2014
339.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO

Sulla visita presso la Commissione per le petizioni del Bundestag (11-13 novembre 2014).

COMUNICAZIONI

  Dall'11 al 13 novembre 2014 si è svolta a Berlino, su invito della Commissione per le Petizioni del Bundestag, la missione dell'onorevole Mario Marazziti, Presidente del Comitato permanente per i diritti umani, istituito in seno alla III Commissione.
  Obiettivo prioritario della visita è stata l'analisi dell'attività della Commissione per le Petizioni del Bundestag, nella prospettiva di acquisire una serie di elementi informativi sul problema dell'esame delle petizioni parlamentari: a tal fine, il presidente Marazziti ha preso parte ad un'intera sessione di lavori e, successivamente, ha avuto colloqui con il presidente Kersten Steinke (Partito della sinistra) e il vicepresidente Gero Storjohann (CDU/CSU) della Commissione, nonché con la struttura di supporto di tale organismo parlamentare, formata da circa 80 specialisti e funzionari, approfondendo i meccanismi di funzionamento della stessa Commissione, che è una delle quattro dotate di un fondamento costituzionale secondo l'ordinamento tedesco.
  In particolare, è stato esaminato il «sismografo» del funzionamento del sistema tedesco», un indicatore delle aspettative, del funzionamento/malfunzionamento dell'attività legislativa e dell'impatto dell'attività del Governo federale e dei Länder sulla vita dei cittadini o dei gruppi sociali.
  La Commissione non esprime pareri vincolanti, ma indirizza le singole petizioni alle istituzioni dell'Unione europea, al Governo federale, agli organi del Parlamento e ai Länder, seguendo un criterio di materia. Può inoltre svolgere un'azione di sollecito con riguardo a tali richieste e presenta annualmente una relazione al Parlamento sull'attività svolta.
  Alla Commissione pervengono annualmente circa 15 mila petizioni: il 60 per cento viene trattato direttamente dagli uffici; un 10 per cento riguarda materie di competenza dei Länder e delle istituzioni europeo; un altro 10 per cento viene dichiarato irricevibile per ragioni formali; il restante 20 per cento è fatto oggetto di approfondimento da parte del Governo federale o del Parlamento, analogamente a quanto accade con gli atti di indirizzo adottati dal Parlamento italiano. Alcune di queste petizioni possono rappresentare il presupposto per la presentazione di appositi progetti di legge o interventi normativi. Complessivamente, circa 2000/3000 petizioni vengono annualmente esaminate, discusse e votate dalla Commissione per le petizioni, composta da 26 membri.
  La missione ha posto in rilievo come nel sistema istituzionale tedesco – profondamente diverso da quello legato alla figura dell’ombudsman – si ravvisino spunti interessanti di cerniera tra cittadini e Parlamento.
  Nel quadro degli incontri programmati, il presidente Marazziti ha altresì assistito ai lavori della Commissione per i diritti umani del Bundestag, presenziando ad una lunga sessione-audizione di esperti e testimoni sul tema delle discriminazioni della popolazione Rom e sinti nella Repubblica federale tedesca, e prendendo parte ad un dibattito presso la Commissione stessa sul tema delle migrazioni dal Sud e Est del Mediterraneo. Il dibattito ha Pag. 65posto in rilievo la preoccupazione per la conclusione dell'operazione Mare Nostrum, ma ha altresì evidenziato la disponibilità da parte tedesca ad approfondire forme di integrazione integrative dell'operazione Triton per evitare il verificarsi di nuove tragedie umanitarie. È emersa altresì l'esigenza di mettere a punto strumenti europei per ridurre alla radice il problema del traffico di essere umani gestito dalla criminalità organizzata ed intervenire contestualmente a favore delle vittime dell'emergenza umanitaria relativa in Irak ed in Siria, ed in particolare a favore delle minoranze religiose e dei profughi. È stato espresso un forte apprezzamento per l'azione svolta dall'Italia attraverso Mare Nostrum.
  Particolare rilievo hanno assunto gli incontri presso l'Istituto tedesco per i diritti umani, diretto da Beate Rudolf: in quella sede è stato infatti possibile approfondire il modello di funzionamento di una commissione nazionale indipendente per i diritti umani, la cui istituzione nel nostro Paese è sollecitata dalla Comunità internazionale già a partire dagli anni Novanta.
  Nel corso della missione, il presidente Marazziti ha avuto altresì colloqui con i componenti del Comitato di amicizia parlamentare italo-tedesco e con deputati tedeschi al Parlamento europeo, tra cui la vicepresidente della Commissione per i diritti umani, Barbara Lochbiler.