CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 giugno 2014
246.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO

Interrogazione 5-02186 Colletti: Sullo svolgimento del concorso a 250 posti per notaio bandito il 29 marzo 2013.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'interrogazione in oggetto, si rappresenta, in primo luogo, che il Presidente della Commissione esaminatrice del concorso indetto con decreto dirigenziale del 22 marzo 2013, notaio dott. Francesco Antonio Genovese, ha provveduto a depositare presso la Direzione generale della Giustizia civile, Dipartimento per gli Affari di Giustizia di questo Ministero, una relazione dettagliata contenente alcuni opportuni chiarimenti in ordine a talune circostanze, cui si fa riferimento nella presente interrogazione, relative allo svolgimento delle prove scritte del concorso in esame.
  A seguito del ricevimento della suddetta relazione, la Direzione generale della Giustizia civile ha provveduto ad esporre con nota del 3 aprile 2014 le proprie considerazioni sui fatti.
  Più precisamente, circa la questione delle dimissioni del notaio dott. Giuseppe Maiatico, risulta che quest'ultimo ha rassegnato le dimissioni, quale componente della commissione di concorso, il giorno 19 novembre 2014 ed è stato sostituito dal notaio dott. Garroni.
  Nella suddetta nota è riferito che la circostanza relativa a presunte frasi di disappunto rivolte nei confronti degli altri commissari che il notaio dott. Maiatico avrebbe scritto su un noto social network non è in alcun modo emersa nella lettera con la quale questi ha rassegnato le proprie dimissioni, rappresentando di non potere dare, allo stato, alcun rilievo a dichiarazioni non formalmente rappresentate ed esposte all'organo di vigilanza di questo Ministero.
  Circa la direttiva data dal Presidente di Commissione in ordine all'uso esclusivo di penne ad inchiostro nero, nella relazione è riportato che la misura è stata adottata al fine di evitare possibili segni di riconoscimento e, peraltro, si è comunque provveduto a metterne a disposizione in favore di tutti coloro che non ne avessero la disponibilità.
  Con riferimento, poi, alla richiesta di consegna anche dei fogli usati per le minute, il Presidente della Commissione ha relazionato di avere provveduto in tal modo sulla base di una interpretazione della previsione di cui all'articolo 8, comma 5, del decreto legislativo 24 aprile 2006 n. 166.
  Ponendo, quindi, attenzione al profilo, evidenziato nell’ interrogazione, relativo alla censure tecnico-giuridiche di una delle tre prove del concorso ritenuta di quasi impossibile risoluzione, in quanto basata su di una massima giurisprudenziale dal contenuto del tutto controverso, va detto che il Presidente della Commissione ha precisato che, in relazione alla traccia sorteggiata il terzo giorno, a fronte dei quesiti posti dai candidati (...) previa consultazione con i componenti della commissione, si è limitato a dichiarare, e successivamente a ribadire, che ogni soluzione conforme a diritto avrebbe potuto trovare accoglimento se adeguatamente motivata ed idonea a raggiungere gli obiettivi perseguiti dalle parti contraenti.
  Alla luce di quanto sopra, rispondo al primo quesito, cui si concia anche il secondo, evidenziando che gli elementi sopra accertati inducono a ritenere che la Pag. 136vicenda risulta priva di elementi che consiglino allo stato un intervento di questo Ministero.
  Preme evidenziare, in questo contesto, quale indice esterno della insussistenza di elementi di criticità riscontrabili nella procedura in esame, il dato fattuale che, a fronte di 4.565 domande di partecipazione al concorso e di 2.358 candidati presenti alle prove scritte, ben 917 hanno provveduto alla consegna dei tre elaborati; peraltro, le correzioni degli elaborati stanno procedendo senza che sia stata segnalata dal Presidente della Commissione o dagli altri componenti alcuna anomalia.
  Con riferimento al terzo quesito relativo alla modifica delle procedure di selezione degli aspiranti notai in modo da introdurre misure maggiormente idonee a garantire l'assoluta imparzialità nella valutazione dei candidati, deve dirsi che, ferma restando la possibilità di scelte normative migliorative, l'attuale sistema di selezione offre le necessarie garanzie di imparzialità nella selezione dei candidati.
  Circa, infine, il quesito relativo alla eventuale eliminazione, con norma primaria, del limite massimo delle tre prove cui il candidato può partecipare, preme evidenziare che lo stesso è stato introdotto in sostituzione della prova preselettiva a quiz ed ha la finalità, attualmente necessaria da perseguire, di creare un necessario strumento, almeno in astratto, idoneo a porre le commissioni di concorso in condizione di correggere un numero consistente di elaborati, ma con esclusione almeno di quei candidati che, in forza del ripetuto non superamento dell'esame, appaiono verosimilmente in difetto di solida preparazione giuridica.