CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 marzo 2014
207.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00609 Coccia: Sulle iniziative per consentire la piena fruibilità e accessibilità ai disabili della Reggia di Caserta e dei suoi giardini.

TESTO DELLA RISPOSTA

   Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Coccia chiede quali iniziative il Ministero intende porre in essere per consentire ai disabili la piena fruibilità ed accessibilità della Reggia di Caserta e dei suoi giardini.
  Vorrei a tale riguardo approfittare della dettagliata analisi dell'Onorevole interrogante per riferire sui singoli punti evidenziati.
  Mappe sull'accessibilità: si dà atto della circostanza che l'attuale versione del dépliant informativo non contenga le mappe sull'accessibilità, le indicazioni sul luogo sembrano tuttavia chiare e in numero sufficiente ad agevolare la visita anche a persone con disabilità.
  Mappe tattili: effettivamente è un'offerta che la Reggia non è ancora in grado di assicurare ma potrà essere studiato, al riguardo, un apposito itinerario.
  Luoghi di sosta: la visita, come è noto, si svolge negli appartamenti storici della Reggia che non può definirsi un Museo in senso stretto. L'allestimento museale del Palazzo soffre, comprensibilmente, delle caratteristiche strutturali di un luogo un tempo destinato ad abitazione. La didattica e la logistica devono pertanto adeguarsi ad una situazione di fatto che ha scarsi margini di adeguamento strutturale stante la natura monumentale del luogo e quindi la sua sostanziale immodificabilità. Si cercherà, in ogni caso, un miglioramento dei percorsi di visita.
  Servizio di trasporto: è possibile che la visita sia avvenuta in un periodo antecedente il rinnovo della Convenzione, operativa dal 13 settembre scorso, con la ATC s.r.l. (azienda dei trasporti campani) che assicurerà il servizio all'interno dei giardini della Reggia per i prossimi sei anni. Sono altresì disponibili, all'interno dei giardini, un servizio di affitto di biciclette (a prezzi concordati) ed un servizio di trasporto a cavalli.
  Segnaletica museale: vorrei precisare che la segnaletica è in costante e continuo arricchimento. Mi preme sottolineare, e lo faccio a proposito della segnaletica ma vale anche per quanto viene in seguito sottolineato in merito alla funzione museale della Reggia, che, in attuazione di quanto disposto dal decreto «Valore Cultura» (il decreto-legge 91 del 2013), la Reggia di Caserta rientra ora nell'ambito di competenza della Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico e per il Polo museale della città di Napoli che ha quindi aggiunto alla sua denominazione «e della Reggia di Caserta».
  Questo comporterà la possibilità di potersi avvalere delle disponibilità presenti nella contabilità speciale della Soprintendenza nonché dei proventi derivanti dalla bigliettazione, anch'essi destinati ad affluire interamente in contabilità speciale così da poter essere direttamente utilizzati per le finalità legate alla tutela e alla conservazione della Reggia.
  Rampa di accesso: questo è uno dei progetti che dovranno trovare un adeguato finanziamento per poter essere realizzato e che è già nella lista delle priorità della Soprintendenza.
  Dissesto pavimentazione percorso museale: questo è purtroppo un indice della fragilità degli appartamenti storici. Posso Pag. 166assicurare che, da parte della Soprintendenza, viene effettuata, nonostante l'esiguità dei fondi ordinari finora accordati alla Reggia, una costante manutenzione della pavimentazione che tuttavia, saltuariamente, può presentare, nell'intervallo tra un intervento ed un altro, un temporaneo dissesto.
  Piano di sicurezza: anche per il piano di sicurezza valgono le argomentazioni sopra riferite. Un piano di sicurezza è già stato redatto ma non è stato ancora possibile darvi attuazione per mancanza di fondi.
  Condivido la richiesta dell'onorevole interrogante e vorrei che fosse percepito lo sforzo fatto finora per migliorare la fruibilità della Reggia, sono state infatti attuate tutte le iniziative che potevano essere intraprese senza costi e sono state progettate, o sono comunque allo studio, tutte quelle che comportano l'impiego di risorse comprese quelle iniziative che consentiranno ai cittadini disabili la fruibilità ed accessibilità della Reggia.
  Il mutato inquadramento organizzativo della Reggia, ora inserita nella Rete Museale, potrà determinare, in prospettive un maggior apporto di risorse proprie; nel breve periodo, tuttavia, la realizzazione delle iniziative programmate comporterà la necessità di acquisire flussi finanziari straordinari.

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ALLEGATO 2

5-00789 Luigi Gallo: Chiarimenti in merito ad una controversia in materia editoriale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  A seguito della nota vicenda del controllo esercitato dall'On. Antonio Angelucci sulle imprese editrici dei quotidiani Libero e Il Nuovo Riformista, accertato come fattispecie di controllo occulto dall'AGCOM per gli anni 2006-2010 e successivamente confermato in via definitiva dal Consiglio di Stato, è stato avviato un procedimento penale, che prende le mosse dagli accertamenti condotti a suo tempo dalla Guardia di Finanza e nel quale si ipotizza il reato di truffa ai danni dello Stato per l'indebita percezione dei contributi pubblici corrisposti ai due quotidiani nel predetto quinquennio. Va rammentato, in proposito, che una delle condizioni essenziali previste dalla legge per legittimare l'erogazione del contributo pubblico è l'assenza di situazioni di controllo e/o collegamento tra le imprese editrici richiedenti.
  Nell'ambito del procedimento penale è stata di recente emanata la misura cautelare del sequestro di beni facenti capo all'On. Angelucci per un importo pari a circa 20 milioni di euro, sostanzialmente corrispondente all'importo che le due imprese editrici (Libero e Il Nuovo Riformista) devono restituire allo Stato in forza del giudicato intervenuto.
  Organi di stampa hanno riportato un commento dell'On. Angelucci, che avrebbe giudicato «intempestivo» il sequestro ordinato dalla Procura, in ragione dei numerosi contatti intercorsi con il Dipartimento dell'editoria ai fini del raggiungimento di una intesa e della definizione della controversia.
  L'interrogante, On. Luigi Gallo, chiede quindi di avere chiarimenti in ordine a questa attività che sarebbe intercorsa tra il Dipartimento e l'On. Angelucci.
  Al riguardo, è opportuno premettere che il Dipartimento dell'editoria ha esercitato la sua azione, nel perimetro delle sue competenze istituzionali, sin dal momento in cui, nel novembre dell'anno 2009, sono stati acquisiti dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni i primi risultati delle indagini affidate al Nucleo Speciale per l'Editoria della Guardia di Finanza; non appena acquisiti i primi riscontri all'ipotizzata situazione di controllo, il Dipartimento non ha più corrisposto alcun contributo alle due imprese in argomento. In particolare, non sono stati corrisposti i contributi chiesti dalle due imprese per l'anno 2008, e poi anche quelli chiesti per gli anni successivi 2009 e 2010, in considerazione del consolidamento degli accertamenti della Guardia di Finanza.
  Questo ha permesso – già in una fase nella quale il giudice amministrativo non si era ancora pronunciato sulla vicenda – di contenere l'indebito esborso dello Stato ai soli primi due anni (2006 e 2007) che erano stati pagati in precedenza, quando la situazione di controllo non era stata ancora ipotizzata.
  Successivamente, a seguito della pronuncia definitiva del Consiglio di Stato – intervenuta il 28 maggio 2012 – il Dipartimento dell'editoria ha interessato l'Avvocatura dello Stato per procedere all'esecuzione del giudicato, fornendo ad essa tutti gli elementi relativi alla quantificazione Pag. 168delle somme da recuperare e chiedendo anche di avere i necessari chiarimenti di ordine legale ed operativo. Va infatti ricordato che la situazione delle due imprese si è presentata differente anche per aspetti che assumono rilievo ai fini del recupero delle somme, in ragione, tra l'altro, dei passaggi di proprietà e della successiva cessazione dell'attività che ha caratterizzato Il Nuovo Riformista, a differenza di quanto riscontrabile per Libero.
  A seguito dell'ulteriore ricorso per revocazione esperito, nel frattempo, dall'impresa editrice di Libero, l'Avvocatura dello Stato ha ritenuto di dover sospendere l'emissione del parere richiesto, che è stato ad essa sollecitato con note del Dipartimento del novembre e del dicembre del 2012.
  Peraltro, in questo arco di tempo, i legali dell'On. Angelucci hanno fatto pervenire al Dipartimento la richiesta di valutare la percorribilità di un possibile accordo volto a disciplinare le modalità di esecuzione del giudicato; in estrema sintesi, la proposta era volta a diluire nel tempo l'impatto del giudicato, attraverso una rateazione delle somme dovute ed anche attraverso la parziale compensazione con le somme che sarebbero eventualmente spettate all'impresa a titolo di contributo, negli anni successivi al 2010, sul presupposto della cessazione della situazione di controllo.
  A seguito dei contatti intercorsi, la bozza recante la proposta di accordo è stata anch'essa sottoposta, come previsto dalla legge, al parere dell'Avvocatura dello Stato, corredata delle autonome valutazioni del Dipartimento, che sul punto ha ritenuto di doversi muovere con equilibrio, dovendo tutelare – ad un tempo – due esigenze: quella, imprescindibile, di recuperare le somme non dovute, ed insieme quella di non pregiudicare irrimediabilmente la continuità dell'azienda (con le relative ricadute in termini occupazionali) con un'azione di recupero immediato, peraltro di dubbia efficacia dati i valori in gioco.
  Nel gennaio 2013 il Consiglio di Stato ha respinto anche il ricorso per revocazione; l'Avvocatura dello Stato ha quindi reso un primo parere interlocutorio, con il quale ha chiarito uno dei quesiti ad essa sottoposti. Peraltro, al fine di individuare le modalità di recupero ed in particolare i soggetti passivi, anche nell'ipotesi di vendita della testata, l'Avvocatura ha chiesto una serie di approfondimenti istruttori che sono stati demandati all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
  Acquisiti anche questi ulteriori elementi, trasmessi all'Avvocatura dello stato il 23 aprile 2013, si è ora in attesa che questa si pronunci sui quesiti ad essa sottoposti e sulla congruità delle clausole contenute nella bozza dell'accordo.
  Non si può, quindi, parlare di attività e di contatti del Dipartimento volti a «risolvere la controversia», se non nel senso – molto diverso – che si è appena illustrato.
  Per completezza, va aggiunto che non è stato liquidato, alle due imprese in argomento, alcun contributo per gli anni successivi al 2010, neanche virtualmente (cioè a titolo di parziale compensazione delle somme da esse dovute all'erario) in quanto sono in corso ulteriori indagini dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

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ALLEGATO 3

5-02026 Ascani: Sulle azioni che si intendono adottare al fine di sostenere il programma denominato «Europa Creativa».

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'Onorevole Ascani richiede notizie in merito al programma denominato «Europa Creativa».
  Vorrei precisare che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha piena consapevolezza della necessità di agganciare la Cultura alla Strategia Europa 2020 e ai suoi tre pilastri fondamentali: crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
  Come correttamente riferito dall'onorevole interrogante, i settori culturali e creativi riflettono il patrimonio culturale dell'Europa, immensamente ricco e variegato, e contribuiscono allo sviluppo delle nostre società. Questi settori svolgono un ruolo determinante nell'economia europea e contribuiscono a generare crescita e occupazione.
  I finanziamenti afferenti a Europa Creativa sono definiti di tipo «diretto», in quanto direttamente erogati dalla Commissione Europea al beneficiario, qualora costui abbia redatto un progetto giudicato dalla Commissione stessa ammissibile e come tale finanziabile. L'erogazione e la distribuzione di tali fondi non è quindi frutto di una strategia Ministeriale, ma più semplicemente dell'interesse di quelle organizzazioni nazionali, fra cui le piccole e medie imprese, che hanno interesse a partecipare ai bandi europei del Programma in questione.
  Come sottolineato il Programma Europa Creativa offre al tessuto nazionale di ciascuno Stato Membro anche la possibilità di usufruire dal 2016 del cosiddetto «Strumento di Garanzia». In base ad esso, le organizzazioni che vogliono partecipare al suddetto Programma possono più agevolmente accedere al credito bancario, seguendo un iter procedurale specifico che ad oggi è in fase di definizione da parte della Commissione.
  Il programma è ben conosciuto:
   Protegge e promuove la diversità culturale e linguistica europea e incoraggia la ricchezza culturale d'Europa.
   Contribuisce a realizzare gli obiettivi europei per una crescita economica intelligente, sostenibile e inclusiva.
   Aiuta i settori culturali e creativi nella fase di adattamento all'era digitale ed alla globalizzazione.
   Apre nuove opportunità, mercati e pubblici internazionali.
   Si fonda sul successo dei Programmi MEDIA, MEDIA Mundus e Cultura.

  Il Ministero è fortemente determinato e impegnato nella ricezione e diffusione degli Strumenti finanziari attraverso l'organizzazione di una struttura di coordinamento e di sostegno a tutti i possibili interessati.
  I caratteri della struttura:
   unicità della struttura rispetto all'Unione europea (attuata mediante il coordinamento del Segretariato generale);
   differenziazione nazionale tra le due anime del programma, media e cultura.

  L'azione di diffusione e sostegno avverrà attraverso apposite giornate informative (info day) alcune già svolte a partire Pag. 170dal mese di novembre scorso, nonché attraverso un'azione «di sportello» e di facilitazione nella costruzione dei partenariati.

LE ASPETTATIVE DEI BENEFICIARI

  Registi, distributori, agenti di vendita e altri professionisti del settore audiovisivo beneficeranno del supporto allo sviluppo, alla promozione ed alla distribuzione di migliaia di film europei.
  Gli amanti del cinema potranno vedere film provenienti da ogni parte d'Europa in centinaia di sale cinematografiche e festival europei.
  Fino a 250.000 artisti e professionisti del settore culturale.
  Potranno far conoscere il loro lavoro oltre i confini nazionali.
  Migliaia di organizzazioni creative e di professionisti del settore audiovisivo acquisiranno nuove competenze e rafforzeranno la loro capacità a operare a livello internazionale.
  Le case editrici potranno usufruire di finanziamenti per tradurre oltre 4.500 opere letterarie.
  Chi ama la lettura potrà leggere i suoi autori stranieri preferiti nella propria lingua.
  Milioni di persone saranno raggiunte attraverso i progetti finanziati dal Programma.

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ALLEGATO 4

5-02074 Costantino: Sui finanziamenti a favore del teatro «Vincenzo Bellini» di Catania.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'Onorevole Costantino richiede un intervento del Governo in aiuto del Teatro Vincenzo Bellini di Catania.
  Vorrei a tale proposito precisare che il Teatro massimo «Vincenzo Bellini» di Catania è ente non vigilato dal Ministero ma beneficiario di contributi a valere sul Fondo Unico dello Spettacolo ai sensi dell'articolo 28 della legge 14 agosto 1967, n. 800.
  La concessione di risorse finanziarie straordinarie a favore del Teatro in crisi esula dagli strumenti ordinari del Ministero e potrebbe eventualmente essere oggetto di uno specifico intervento del legislatore.
  Per quanto invece attiene alla generica richiesta di un aumento del Fondo Unico dello Spettacolo vorrei riferire che la quota del Fondo relativa al settore musica gode quest'anno di un lieve aumento, nell'ambito del quale le aspettative di tutti gli organismi potenzialmente beneficiari, fra i quali anche il Teatro Bellini, potranno trovare soddisfazione.
  Vorrei comunque sottolineare il fatto che la ripartizione del FUS si atteggia pur sempre quale procedura di tipo concorsuale.
  Il contributo a favore del Teatro catanese sarà pertanto quantificato a seguito di una comparazione di tutti i programmi presentati dai consimili Teatri di Tradizione.

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ALLEGATO 5

5-02246 Amoddio: Sulla ricostituzione del consiglio di amministrazione della Fondazione INDA.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'Onorevole Amoddio richiede notizie in merito alla Fondazione Istituto Nazionale del Dramma Antico per rappresentare, al riguardo, quanto segue.
  La modifica statutaria deliberata dalla Fondazione per ridurre il numero dei consiglieri da otto a cinque, in applicazione dell'articolo 6 comma 5 del decreto- legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, è stata approvata con decreto interministeriale del 14 febbraio 2014.
  La competente Direzione generale ha già avviato la procedura per il rinnovo del consiglio di amministrazione della Fondazione.
  Il decreto di nomina del consiglio di amministrazione sarà formalizzato non appena saranno acquisite tutte le designazioni previste dal nuovo testo dell'articolo 12 dello statuto dell'INDA, si segnala, in particolare, che il componente designato da questo Ministro avrà funzioni di consigliere delegato.
  Il prefetto Alessandro Giacchetti, già commissario straordinario del Comune di Siracusa e già Presidente pro tempore della Fondazione INDA, è stato nominato dal Ministro Ornaghi, con decreto dell'11 aprile 2013, commissario straordinario della Fondazione sino al 31 dicembre 2013 e, comunque, non oltre la ricostituzione del consiglio di amministrazione della Fondazione. Nelle more del completamento della procedura per la ripresa della gestione ordinaria, il prefetto Giacchetti è stato invitato dal Ministro Bray a curare, in regime di prorogatio, gli atti di gestione della Fondazione fino alla ricostituzione del consiglio di amministrazione.
  Le iniziative e le manifestazioni per le celebrazioni del centenario dell'INDA risultano regolarmente programmate e pubblicate sul sito istituzionale della Fondazione, anche se, a tutt'oggi, il Comitato promotore per le celebrazioni, istituito dal Presidente del Consiglio dei Ministri, non è stato convocato. Infine, si fa presente che il Ministero, tramite la competente Direzione generale per lo spettacolo dal vivo, ha provveduto ad impegnare un contributo straordinario da destinare alle celebrazioni del centenario, in aggiunta del contributo ordinario che annualmente viene assegnato all'INDA sullo stanziamento del Fondo unico per lo spettacolo.