CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 febbraio 2014
177.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00966 Tino Iannuzzi: Sul potenziamento del presidio di Polizia del campus dell'Università di Salerno, sito nel territorio del comune di Fisciano.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli deputati, con l'interrogazione all'ordine del giorno l'onorevole Iannuzzi pone all'attenzione del Governo il problema del potenziamento e del rafforzamento del presidio di polizia situato all'interno del campus universitario di Fisciano, in provincia di Salerno, seconda università in Campania per numero di iscritti ed una tra le più grandi del Mezzogiorno.
  Al riguardo, ricordo che la questione è stata più volte sollevata in passato dall'amministrazione comunale di Fisciano e da attività di sindacato ispettivo, anche dello stesso onorevole Iannuzzi, con la richiesta di trasformazione del presidio di Polizia, attualmente operante presso il campus, in Commissariato di pubblica sicurezza.
  In quelle occasioni le autorità di pubblica sicurezza hanno ritenuto adeguata la presenza delle forze di polizia sul territorio, confermando che l'insussistenza di indifferibili e motivate esigenze di sicurezza pubblica, non consentiva di operare la trasformazione richiesta.
  Posso assicurare, tuttavia, che la situazione continua ad essere attentamente seguita ed è oggetto di approfonditi esami.
  Nel corso di diverse riunioni del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, i responsabili delle forze dell'ordine hanno fornito elementi informativi dai quali è emerso che, la tutela della sicurezza, all'interno dell'Ateneo salernitano, non presenta particolari criticità.
  Infatti, nonostante una presenza giornaliera, tra studenti e persone dell'interno indotto, di circa 30.000 unità, i risultati statistici, relativi alla perpetrazione di reati presso il Campus dell'Università degli studi di Salerno, evidenziano un leggera flessione nel raffronto tra l'anno 2012 ed il corrente anno.
  Ciò induce a ritenere che l'attuale organico del posto di polizia presente presso l'Ateneo, sia complessivamente sufficiente alle attuali esigenze di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza delle persone.
  Va inoltre rilevato che l'Università insiste in un'area dove è già operante la Compagnia carabinieri di Mercato San Severino, che a Fisciano dispone di una stazione con una forza effettiva di 14 militari, perfettamente rispondenti alla previsione organica. Ad essa si aggiunge la Stazione del limitrofo comune di Baronissi.
  Grazie alle forze in campo la situazione è continuamente monitorata. Il Comando provinciale dei carabinieri di Salerno, inoltre, per venire incontro alle esigenze di sicurezza delle persone che quotidianamente frequentano l'Ateneo, ha disposto l'intensificazione dei servizi di prevenzione e di controllo del territorio, con la presenza di pattuglie, anche nelle ore notturne.

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ALLEGATO 2

5-01093 Ribaudo: Sul contenzioso relativo al concorso per allievi agenti della Polizia di Stato di cui al decreto del Ministro dell'interno del 24 novembre 2011.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli deputati, il reclutamento nelle carriere iniziali delle Forze di polizia è espressamente disciplinato dal codice dell'ordinamento militare in base al quale i posti messi annualmente a concorso sono determinati sulla base di una programmazione quinquennale scorrevole predisposta annualmente da ciascuna delle amministrazioni interessate. Questi programmi sono comunicati entro il 30 settembre al Ministero della difesa. I posti determinati sono riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno o quadriennale.
  Solo il 55 per cento dei concorrenti giudicati idonei dopo almeno un anno di servizio svolto presso le forze armate ed utilmente collocati nelle graduatorie, viene immesso direttamente nelle carriere iniziali delle forze di polizia. Il restante 45 per cento può essere invece immesso in ruolo solo dopo aver prestato servizio nelle Forze armate in qualità di volontario in ferma permanente quadriennale.
  Alla luce del vigente quadro normativo gli idonei vincitori pari al restante 45 per cento dei concorrenti dovranno prima terminare il servizio nelle Forze armate in qualità di volontari in ferma permanente quadriennale, per poi essere immessi nella qualifica iniziale degli agenti della polizia di Stato. Nel contempo l'amministrazione della pubblica sicurezza dovrà bandire nuove procedure selettive, alla luce della citata normativa di settore che impone una precisa cadenza periodica del concorso, anche per esigenze dell'Amministrazione della difesa.
  In tale contesto non può trovare applicazione l'istituto dello scorrimento delle graduatorie che, seppur previsto da norme generali, risulterebbe in evidente contrasto sia con l'obbligo di bandire annualmente nuovi concorsi, sia con il meccanismo della ripartizione percentuale per le assunzioni previsto direttamente dalle legge.
  Lo scorrimento delle graduatorie comporterebbe effetti iniqui nei confronti dei vincitori che entrano nei ruoli iniziali della polizia di Stato dopo il completamento della ferma prefissata di un anno. Questi ultimi, infatti, sarebbero scavalcati da idonei vincitori che, per la regola sopra descritta, devono svolgere il periodo di ferma quadriennale e soltanto a conclusione dello stesso possono essere immessi nei ruoli iniziali della polizia di Stato.
  Va anche ricordato che proprio in tema di ricorso alle graduatorie pubbliche si è di recente espressa l'adunanza plenaria del Consiglio di Stato, statuendo che la regola generale dello scorrimento «non è comunque assoluta e incondizionata», essendo individuabili casi in cui la determinazione di procedere al reclutamento mediante concorsi «risulta pienamente giustificabile».
  In tal contesto si collocano proprio le ipotesi in cui speciali disposizioni legislative impongono una precisa cadenza periodica del concorso collegata anche a peculiari meccanismi di progressione nelle carriere, tipici di determinati settori del pubblico impiego.Pag. 26
  In merito a quanto specificamente richiesto nell'atto di sindacato ispettivo faccio presente che nel corso dell'anno sono stati proposti, dinanzi il TAR Lazio, tre ricorsi avverso il bando di concorso per il reclutamento di 2.800 allievi, indetto nel 2012, da parte di idonei non vincitori della precedente procedura concorsuale per il reclutamento di 1.600 allievi agenti.
  Di questi gravami uno si è concluso con la sentenza espressamente citata dall'onorevole interrogante, che ha accolto l'impugnazione dei ricorrenti.
  La pronuncia è stata appellata dall'amministrazione della pubblica sicurezza che valuterà con la massima attenzione, per le conseguenti determinazioni, le motivazioni della decisione del Consiglio di Stato, intervenuta lo scorso 14 gennaio.

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ALLEGATO 3

5-01126 Lombardi: Sulla procedura per l'avanzamento di carriera nella Polizia di Stato deliberata dal Consiglio di amministrazione per il personale della Polizia di Stato, il 28 giugno 2013.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli deputati, con l'interrogazione all'ordine del giorno, gli onorevoli Lombardi e D'Ambrosio pongono all'attenzione del Governo alcune questioni relative allo svolgimento dello scrutinio per merito comparativo per la promozione alle qualifiche dirigenziali della Polizia di Stato.
  Al riguardo, ricordo che il quadro normativo che disciplina la materia è offerto dal decreto legislativo n. 334 del 2000 che prevede lo svolgimento dello scrutinio da parte della Commissione per la progressione in carriera del personale appartenente ai ruoli dei direttivi e dei dirigenti della Polizia di Stato; la commissione formula al consiglio di amministrazione la proposta, non vincolante, di graduatoria di merito relativa ai funzionari scrutinati.
  Tale commissione è presieduta dal Capo della polizia e composta dal Vice Direttore della pubblica sicurezza con funzioni vicarie e da tutti i prefetti provenienti dai ruoli della Polizia di Stato in servizio presso il Dipartimento della pubblica sicurezza.
  Il consiglio di amministrazione, invece, è presieduto dal Ministro dell'interno e composto, oltre che dal Capo della polizia e dal Vice Direttore della pubblica sicurezza, dai Capi degli altri Dipartimenti del Ministero dell'interno.
  Lo scrutinio, ai sensi dell'articolo 61 del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982, consiste in un giudizio sulla personalità dell'impiegato, emesso sulla base dei titoli risultanti dal fascicolo personale e dallo stato matricolare.
  A tali fini, ai sensi dell'articolo 62, ultimo comma, del citato decreto presidenziale, il consiglio di amministrazione determina ogni triennio i criteri di valutazione dei titoli da prendere in considerazione negli scrutini di promozione.
  I criteri relativi al triennio 2010-2012 sono stati approvati dal consiglio di amministrazione nella seduta del 21 dicembre 2010, e in base ad essi, sono stati presi in esame i titoli degli scrutinabili con riferimento ai rapporti informativi del quinquennio 2006-2010.
  I criteri di valutazione prevedono cinque diverse categorie di titoli valutabili.
  Per le prime quattro il punteggio massimo da attribuire è di 76 punti su 100.
  La discrezionalità prevista per la quinta categoria si limita all'attribuzione di un punteggio massimo di 24 punti su 100.
  In stretta applicazione di tali criteri sono stati valutati sia il dottor Giannini che il dottor Improta.
  Il dottor Improta ha raggiunto nell'ultimo scrutinio, il 21o posto in graduatoria; detta posizione, comunque, non è risultata utile per l'avanzamento alla qualifica superiore (essendo 20 i posti disponibili).
  Riguardo tale miglioramento di posizione, proprio l'annualità della procedura di valutazione e le caratteristiche dello scrutinio possono determinare variazioni (anche ampie) della posizione dei soggetti Pag. 28interessati alla promozione, in relazione al cumularsi degli effetti, migliorativi per alcuni e peggiorativi per altri, che i titoli e le valutazioni, rinnovandosi per ogni scrutinio, determinano sulla graduatoria di merito. Diversamente, verrebbe meno l'esigenza stessa della cadenza annuale delle operazioni di scrutinio
  Al Corso di Alta Formazione, previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 423 del 1986, partecipano secondo una prassi consolidata anche i 6 funzionari che nelle graduatorie di merito si sono collocati immediatamente a ridosso dei promossi.
  Aggiungo, infine, che soltanto 2 su 20 dirigenti promossi alla qualifica di dirigente superiore della Polizia di Stato e soltanto 19 su 73 vice questori aggiunti ammessi al corso di formazione dirigenziale risultano impiegati presso gli uffici centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza.

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ALLEGATO 4

5-01310 Burtone: Sulle iniziative per potenziare il controllo del territorio e prevenire i crimini contro il patrimonio e le attività economiche.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli deputati, con l'interrogazione all'ordine del giorno l'onorevole Burtone, nel porre all'attenzione del Governo alcuni episodi incendiari avvenuti in Bernalda, chiede iniziative finalizzate al potenziamento dei controlli sul territorio per la sicurezza e prevenzione di azioni criminose.
  Come ricordato nell'interrogazione, nella notte tra il 25 e 26 ottobre scorso, nell'area di insediamento produttivo di Bernalda, un incendio ha completamente distrutto un compattatore, danneggiandone parzialmente un altro, della ditta che gestisce il servizio di raccolta rifiuti del comune.
  Sempre nella stessa settimana di ottobre, la provincia di Matera è stata interessata da altri episodi incendiari che hanno coinvolto un automezzo di una ditta di traslochi, un'autovettura di un imprenditore e le motrici di due autocarri di una ditta di trasporti.
  In relazione al seguirsi di questi eventi il prefetto, il 29 ottobre scorso, ha presieduto una riunione del Comitato tecnico di coordinamento interforze, alla quale ha partecipato anche il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, al fine di individuare la matrice degli incendi e consentire l'adozione di misure adeguate.
  Per quanto riguarda l'incendio che ha coinvolto i mezzi adibiti a raccolta dei rifiuti non è stato possibile individuare la causa dell'innesco, mentre in merito agli altri episodi è stato accertato che nessuno dei titolari dei mezzi interessati ha subito minacce o intimidazioni, né richieste estorsive.
  Si tratta comunque di fatti che necessitano di adeguati approfondimenti investigativi, rispetto ai quali appare doveroso agire anche con una intensificazione delle attività di prevenzione.
  Assicuro, pertanto, che il Ministero dell'interno riserverà la massima attenzione alla situazione della sicurezza del territorio provinciale. Ricordo, in particolare, che il prefetto di Matera ha immediatamente disposto una implementazione dei servizi di vigilanza soprattutto nelle zone dove si sono verificati gli episodi segnalati, attraverso ripetute operazioni straordinarie di controllo che – con il concorso coordinato di tutte le forze di polizia e l'impiego del Reparto prevenzione crimine della Basilicata – hanno consentito, lo scorso anno, per più di 100 giorni la presenza sul territorio di oltre 200 equipaggi.

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ALLEGATO 5

5-01487 Baldassarre: Sulle condizioni di sicurezza della sede di Polizia del comune di Poppi (AR).

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli deputati, con l'interrogazione all'ordine del giorno, l'onorevole Baldassarre nel porre all'attenzione del Governo le attuali condizioni logistiche della sede del distaccamento della polizia stradale di Ponte a Poppi, in provincia di Arezzo, chiede urgenti iniziative finalizzate ad assicurare la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.
  Come ricordato nell'atto ispettivo, a seguito di un sopralluogo da parte del responsabile dei lavoratori per la sicurezza di un'organizzazione sindacale, finalizzato a verificare le condizioni della struttura, sono stati effettuati alcuni rilievi inerenti il profilo della sicurezza dei luoghi di lavoro.
  Premetto che si è provveduto ad eliminare ogni situazione in grado di rappresentare una potenziale fonte di pericolo in un'ottica di massima prevenzione dei rischi per i lavoratori.
  In particolare, in merito alla segnalata presenza di schedari e faldoni ad altezza tale da renderne pericoloso l'utilizzo, si è provveduto ad una diversa sistemazione del materiale.
  Sono stati altresì risolti i problemi relativi al funzionamento degli interruttori della luce, provvedendosi nel contempo a completare l'installazione delle lampade di emergenza. Immediate iniziative sono inoltre state intraprese per rendere maggiormente confortevole l'utilizzo dei locali adibiti a spogliatoio femminile.
  Durante l'accesso ispettivo è stata segnalata la presenza di materiale infiammabile posto all'interno dei locali del garage; circostanza smentita dal dirigente di sezione il quale ha specificato che le taniche presenti contenevano esclusivamente detergenti utilizzati per la pulizia dei locali dello stabile e non idrocarburi o altro materiale infiammabile.
  Alcune problematiche sono connesse al riscaldamento dei locali.
  Al riguardo occorre precisare che l'impianto di riscaldamento è unico per tutto lo stabile e quindi, per motivi di risparmio energetico, durante le ore in cui il reparto non è presidiato, la caldaia è spenta. Ciò determina una situazione di disagio per il personale turnista che, prima di intraprendere il proprio servizio o al termine del turno, deve cambiarsi per indossare o dismettere l'uniforme in un ambiente freddo. Per eliminare questo inconveniente è stata avviata la procedura per l'acquisto di termoconvettori da parete.
  Nel ribadire che sono stati adottati tutti gli accorgimenti necessari a superare le problematiche riscontrate, intendo assicurare che saranno realizzati tutti gli interventi prescritti dalla vigente normativa, per garantire adeguate condizioni in grado di salvaguardare la piena sicurezza dei luoghi di lavoro.

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ALLEGATO 6

5-01798 L'Abbate: Sugli episodi criminosi avvenuti nel comune di Conversano (BA).

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli deputati, la criminalità organizzata nella provincia di Bari e, in particolar modo nel capoluogo, è caratterizzata dalla presenza di confederazioni di clan, connotati dal legame parentale, al cui interno ruoli di primo piano sono ricoperti talvolta da figure minori.
  Il panorama della criminalità organizzata nel capoluogo pugliese è stato recentemente interessato da un innalzamento del livello di conflittualità, accompagnato da quello che può considerarsi un vero e proprio mutamento di fisionomia della mafia barese, costituito dall'insediamento a pieno titolo nella città capoluogo di una organizzazione di stampo mafioso composta da cittadini georgiani.
  Le organizzazioni criminali della provincia stanno attraversando un «delicato momento» sia per effetto dello stato di detenzione di buona parte delle figure apicali dei locali sodalizi storici sia in conseguenza degli omicidi di alcuni esponenti di spicco.
  Ne consegue che i gruppi criminali verosimilmente possono «transitare» sotto il controllo delinquenziale di «seconde generazioni», di giovane età che, allo stato, pur non risultando essere nelle condizioni di «concepire» strategie criminali vere e proprie, sono spesso coinvolte in gravi fatti di sangue.
  La contiguità dell'area urbana con la cosiddetta «area metropolitana» consente, inoltre, una incisiva interazione criminale tra il capoluogo ed i comuni della provincia.
  La criminalità organizzata del barese si dedica prevalentemente al traffico di sostanze stupefacenti e di armi, al riciclaggio, alle rapine, alle estorsioni, e permane, seppur marginalmente, l'interesse per il contrabbando di tabacchi.
  Per quanto riguarda le pratiche estorsive, emergono segnali di un consistente racket, praticato in alcuni centri delle Murge e del nord barese, che interessa soprattutto il settore della viticoltura, con il ricorso a danneggiamenti e furti di attrezzature agricole e di capi di bestiame.
  Si segnalano tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata di tipo mafioso ai fini dell'indebito conseguimento di finanziamenti erogati nell'ambito di fondi strutturali.
  I sodalizi delinquenziali baresi hanno manifestato interesse anche nella gestione di discariche e per attività connesse al traffico illecito di rifiuti speciali e pericolosi.
  Il consolidarsi di cointeressi nel traffico di droga ed armi agevola una integrazione con cartelli italo-albanesi, finalizzata anche allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina.
  Per quanto concerne, in particolare, il comune di Conversano alcuni recenti episodi – in particolare l'incendio che ha parzialmente distrutto il mercato ortofrutticolo comunale il 27 agosto scorso e, a distanza di pochi giorni, il tentato omicidio di un noto pregiudicato avvenuto il 31 agosto in pieno giorno nella villa comunale, hanno provocato un certo allarme nella pubblica opinione suscitando timori di una contaminazione della zona da parte della criminalità organizzata oltre che di un suo radicamento su quel territorio.Pag. 32
  Voglio assicurare che le forze dell'ordine svolgono quotidianamente l'attività di prevenzione e contrasto, con un impegno rafforzato, anche a seguito dei fatti segnalati nell'interrogazione, che si concretizza attraverso mirati servizi straordinari di controllo del territorio.
  Gli autori del tentato omicidio sono stati individuati e assicurati alla giustizia, mentre le indagini relative all'attentato incendiario sono attualmente al vaglio dell'autorità giudiziaria.
  Il 30 settembre scorso, ha avuto luogo un consiglio comunale monotematico sulla situazione della sicurezza in Conversano. L'atto di indirizzo adottato nell'occasione è stato trasmesso al prefetto e ai responsabili delle forze di polizia. È stata registrata anche la surroga di un consigliere comunale.
  Di seguito agli eventi segnalati nell'interrogazione, si sono verificati in questi ultimi mesi ulteriori attentati incendiari soprattutto di autovetture che sono in parte da attribuirsi all'opera di uno squilibrato, recentemente identificato dai Carabinieri.
  Più in generale, se l'andamento complessivo della delittuosità nel comune di Conversano negli ultimi anni registra una sostanziale stabilità, occorre tuttavia evidenziare che alcuni delitti segnano un deciso incremento, come le violazioni in materia di stupefacenti, dei danneggiamenti in genere, ed in modo particolare per quelli seguiti da incendio, suscitando una certa preoccupazione sociale, derivante dal timore che essi possano essere sintomatici di azioni criminali con finalità intimidatoria o ritorsiva nei confronti del tessuto economico e sociale della zona.
  In tale contesto l'attenzione non solo delle forze dell'ordine, ma di tutte le istituzioni è massima, ed ogni iniziativa, utile ad intercettare e reprimere possibili fenomeni di infiltrazione o condizionamenti malavitosi, verrà attentamente valutata dalle autorità competenti.
  Voglio assicurare in particolare che la situazione locale viene costantemente seguita dalla prefettura che, nell'ambito dei poteri conferiti dalla legge, svolge le necessarie attività per garantire condizioni di trasparenza dell'attività amministrativa.