CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 novembre 2013
118.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-01383 Carrescia: Iniziative urgenti per la realizzazione del raccordo autostradale fra il porto di Ancona e l'autostrada A14.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento a quanto segnalato dagli onorevoli interroganti, informo che per la gara relativa all'affidamento del collegamento viario compreso tra il Porto di Ancona e la Grande Viabilità, è intervenuta, in data 12 settembre 2013, l'aggiudicazione definitiva a favore dell'ATI Impregilo-Astaldi-Pizzarotti-Itinera.
  Attualmente, sono in corso tutti gli adempimenti necessari alla sottoscrizione dell'atto convenzionale con l'Affidataria, essendosi conclusa la fase di verifica di una serie di criticità sollevate dall'ATI, relative in particolare alla questione delle polizze fideiussorie e alla costituzione della Società di Progetto prevista dal bando di gara.
  Con nota dello scorso 30 ottobre, l'ATI aggiudicataria si è infatti dichiarata disponibile ad assolvere agli incombenti richiesti dalla Struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali.
  Pertanto, la sottoscrizione della Convenzione potrà intervenire verosimilmente entro il corrente mese.
  In ordine, poi, alla nomina del nuovo presidente dell'Autorità portuale di Ancona trattasi, come è noto, di procedura piuttosto complessa, considerati i numerosi soggetti istituzionali che intervengono nel processo.
  Al momento, sono in corso le necessarie e indifferibili interlocuzioni istituzionali con la Regione volte ad individuare, tra i candidati proposti, quello che meglio potrà garantire lo sviluppo del porto di Ancona e del relativo territorio ad esso attinente, ferma restando la sussistenza dei requisiti professionali richiesti dalla legge n. 84 del 1994.
  Assicuro che, raggiunta l'intesa, si provvederà immediatamente a richiedere il prescritto parere parlamentare e a nominare il nuovo presidente dell'Autorità portuale.

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ALLEGATO 2

5-01382 De Rosa: Iniziative urgenti per la revisione dei progetti di alcune infrastrutture autostradali in corso realizzazione in Lombardia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alla richiesta degli interroganti faccio presente che in attuazione dell'articolo 18, comma 2 del decreto legge n. 69 del 2013, in data 17 luglio 2013, è stato emanato il decreto interministeriale MIT-MEF per l'assegnazione di risorse a opere immediatamente cantierabili.
  È significativo a questo proposito evidenziare che entro il 31 dicembre di quest'anno, in relazione alle opere indicate in detto decreto interministeriale, i soggetti beneficiari dei finanziamenti devono ottemperare a precisi compiti e adempiere specifiche attività, pena la decadenza dal finanziamento.
  Inoltre, dall'allegato infrastrutture al documento di economia e finanza, risulta chiara la necessità di tornare a fare «massa critica» tra tutti gli investimenti.
  E in effetti, nel settore delle concessioni autostradali lo strumento che sembra rispondere meglio a tali finalità è quello dell'integrazione di più tratte in esercizio, al fine di consentire il pieno recupero di efficienza delle gestioni, il potenziamento e il completamento strutturale, tecnologico e ambientale, nonché l'adeguamento delle infrastrutture ai parametri di sicurezza imposte dalle direttive comunitarie sopravvenute alla stipula delle convenzioni di concessione, come ad esempio la direttiva 2004/54 sulle gallerie della rete TEN.
  Dall'integrazione delle concessioni di cui sopra si attendono recuperi di efficienza, che dovranno consentire di alleggerire il bilancio dello Stato da contributi pubblici già stanziati o da stanziare per la realizzazione di infrastrutture autostradali, ponendo a carico del concessionario gli oneri finanziari relativi.
  La «fusione» di più piani finanziari, non deve andare disgiunta, inoltre, da un contenimento della pressione tariffaria, in quanto ulteriori aumenti delle tariffe rischiano di produrre effetti indotti sui prezzi e sul livello dei consumi che diventerebbero oggi intollerabili per l'economia del Paese.
  Per quanto riguarda in modo specifico la questione posta dagli Interroganti, evidenzio che le autostrade TEEM, Brebemi e Pedemontana, infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale ai sensi della legge n. 443 del 2001, sono opere connesse alla manifestazione universale Expo Milano 2015, ai sensi del DPCM 22 ottobre 2008 e del DPCM 6 maggio 2013.
  La funzionalità e le esigenze cui tali autostrade rispondono, nonché la compatibilità ambientale delle stesse, sono state ampiamente analizzate nell'ambito dei procedimenti approvativi dei relativi progetti preliminari e definitivi.
  I lavori delle tre autostrade sono attualmente in corso e alla data del 30 settembre 2013 hanno raggiunto i seguenti stati di avanzamento:
   Brebemi 79,37 per cento (asse autostradale);
   Pedemontana 20 per cento investimento complessivo, 85 per cento Tratta A, 62 per cento primo Lotto Tangenziale di Como, 61 per cento primo Lotto Tangenziale di Varese e 7 per cento Tratta B1;Pag. 66
   TEEM 23,16 per cento (Arco TEM: 44,23 per cento).

  L'apertura al traffico dell'Asse Autostradale Brebemi è stimata entro il 1o luglio 2014; entro tale data è altresì prevista l'ultimazione del cosiddetto Arco TEEM, strettamente funzionale alla medesima Brebemi, che consente di convogliare i flussi provenienti dall'Autostrada nell'area Milanese.
  L'entrata in esercizio della TEEM è prevista entro il 16 maggio 2015 in tempo utile per Expo Milano 2015.
  In merito, infine, alla Pedemontana informo che:
   l'entrata in esercizio della Tratta A è prevista entro il 1o febbraio 2014;
   l'entrata in esercizio dei primi Lotti delle Tangenziali di Como e di Varese è prevista entro il 1o settembre 2014;
   l'entrata in esercizio della Tratta B1 è prevista entro il mese di aprile 2015;
   l'entrata in esercizio delle Tratte B2, C e D è prevista entro 1o luglio 2017.

  Le modalità di finanziamento delle infrastrutture in questione sono definite nelle convenzioni di concessione e relativi atti aggiuntivi sottoscritti da CAL con i concessionari Brebemi S.p.A., TE S.p.A., Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., approvati al termine delle pertinenti procedure di legge con decreti MIT-MEF.
  In particolare evidenzio che:
   Brebemi viene realizzata senza contributi pubblici e il relativo «closing finanziario» è già intervenuto nel primo semestre del 2013;
   il «Decreto Fare» n. 69 del 2013 ha inserito la TEEM tra gli interventi finanziabili con il fondo istituito nello stato di previsione del MIT ai sensi dell'articolo 18 di detto decreto. Con il citato decreto del 17 luglio 2013 è stato assegnato per la realizzazione della TEEM l'importo di 330 milioni di euro. Tale assegnazione è condizionata alla sottoscrizione alla data del 31 dicembre 2013 del «closing finanziario». Sono attualmente in corso le procedure per perfezionare l'assegnazione di tale finanziamento e per la sottoscrizione del «closing» da parte del concessionario nel termine indicato;
   per la Pedemontana il vigente Piano degli investimenti dell'opera trova copertura nel piano economico-finanziario del progetto definitivo approvato dal CIPE con Delibera 97/2009, nell'ambito del quale sono identificate le fonti di finanziamento finalizzate a garantire la copertura del fabbisogno finanziario generato dall'iniziativa. È in corso di avvio il procedimento di revisione di tale piano che comporterà l'applicazione alla Pedemontana delle misure di defiscalizzazione di cui all'articolo 18 della legge n. 183 del 2011 e alla delibera CIPE del 18 febbraio 2013, n. 1.

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ALLEGATO 3

5-00501 Burtone: Sullo stato del raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito a quanto segnalato dall'onorevole interrogante ANAS, interessata al riguardo, riferisce che la limitazione del transito ai mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate (a pieno carico) e sagoma superiore a 2,30 metri sul raccordo autostradale «Sicignano-Potenza», nel tratto compreso tra i comuni di Balvano e Buccino (Potenza), si è resa necessaria per consentire alcuni interventi strutturali sul viadotto «Pietrastretta».
  I lavori sono stati ultimati il 17 luglio scorso e l'ANAS ha provveduto a riaprire al transito l'infrastruttura, anche per i mezzi pesanti, in entrambe le direzioni, su un unico cavalcavia.
  Devo evidenziare che il raccordo in argomento è stato realizzato a cavallo degli anni ’60 e necessita, quindi, di importanti interventi di riqualificazione.
  Ad oggi, sono in corso alcuni lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino delle pavimentazioni ammalorate, in particolare lungo i viadotti.
  Inoltre, sono previsti interventi di risanamento strutturale per le infrastrutture ricadenti sul predetto raccordo e sulla SS 407 «Basentana», per un importo complessivo di circa 48 milioni di euro, alcuni in fase di progettazione, altri in fase di gara di appalto, come da Contratto di Programma di manutenzione delle opere d'arte 2013.
  Segnalo, altresì, che l'ANAS ha predisposto i progetti esecutivi per il ripristino strutturale dei viadotti «Pietrastretta sud», «Le Carre II nord» e «Platano» e che il 14 agosto 2013 è stata bandita la gara per l'appalto dei lavori.
  Ricordo, altresì, che il Piano per il Sud, delibera CIPE n. 62 del 2011, ha assegnato un ulteriore finanziamento di 40 milioni di euro per l’«adeguamento strutturale e messa in sicurezza dell'itinerario Basentano (compreso il Raccordo Autostradale Sicignano-Potenza) ed innalzamento dell'accessibilità alla città capoluogo di Regione».
  Il relativo «Accordo di Programma Quadro Basilicata infrastrutture stradali» previsto dall'articolo 11 della citata delibera CIPE n. 62 del 2011, come modificato ed integrato dall'articolo 3.1 della delibera CIPE n. 41 del 2012 e dall'articolo 2 della successiva delibera CIPE n. 107 del 2012, tra il MIT, il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Basilicata ed ANAS è in fase di istruttoria; pertanto, allo stato, i fondi stanziati non risultano ancora disponibili.
  Al riguardo, segnalo che nella bozza di tale APQ è previsto l'intervento in esame, anche se, tuttavia, esso risulta tra gli interventi non immediatamente cantierabili.
  Informo, altresì, che per tale intervento risulta in corso la progettazione definitiva per appalto integrato, la cui fine è prevista per il 30 aprile 2014.
  L'ANAS ha evidenziato che, tuttavia, ha già avviato la progettazione definitiva dei lavori di manutenzione straordinaria per i viadotti presenti sul raccordo e, in particolare:
   «Carpineto I e II» entrambe le carreggiate;Pag. 68
   «Le Carre I e II» carreggiata sud, direzione Potenza;
   «S. Venere I e II» carreggiata sud, direzione Potenza;
   «Tora I e II» entrambe le carreggiate;
   «Centomani I e II» entrambe le carreggiate.

  Le relative procedure di gara per l'appalto integrato saranno avviate dall'ANAS non appena approvati i progetti definitivi e resi fruibili i finanziamenti necessari.

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ALLEGATO 4

5-01047 Albanella: Sul definanziamento dei lavori di costruzione della strada Licodia Eubea-Libertinia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito a quanto segnalato dall'onorevole interrogante sono state assunte informazioni presso la Società ANAS.
  Il progetto della strada a scorrimento veloce (SSV) Licodia Eubea-Libertinia, nel Tronco Regalsemi-innesto alla SS 117-bis, è costituito da tre lotti:
   Tronco svincolo Regalsemi-innesto SS 117-bis. – 1o stralcio funzionale – «Variante di Caltagirone» (dal km 3+700 riferito al lotto unico – compreso lo svincolo di S. Bartolomeo – al km 12+470). L'intervento, di importo pari a 143 milioni di euro, è in corso di realizzazione. Lo stato di avanzamento dei lavori risulta, ad oggi, pari al 62 per cento;
   Tronco svincolo Regalsemi-innesto S.S. n. 117-bis. – 2o Stralcio funzionale – Completamento tratto B: da fine variante di Caltagirone (km 12+470) ad innesto SS 117-bis (km 20+220). L'opera, con un costo aggiornato di circa 153,4 milioni di euro, è inserito nell'Allegato A «Elenco opere infrastrutturali di nuova realizzazione per l'anno 2007 con proiezione programmatica fino al 2011» del Piano Investimenti ANAS 2007-2011. Allo stato, non sono previsti finanziamenti per la realizzazione dell'infrastruttura;
   Tronco svincolo Regalsemi-innesto S.S. n. 117-bis – 2o Stralcio funzionale – Completamento tratto A: da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio variante di Caltagirone (km 3+700).

  Al riguardo, evidenzio che l'intervento in esame, proposto al finanziamento dei fondi comunitari PON Reti e Mobilità, era stato inserito nella lista progetti dall'Autorità di gestione del programma stesso con decreto n. 12656 del 4 novembre 2009.
  Tuttavia, il medesimo è stato escluso dalla selezione dei progetti ammissibili al PON in quanto la Commissione europea, al termine di un lungo iter istruttorio, ha dichiarato non ammissibile la domanda di cofinanziamento di tale progetto, perché non coerente con la strategia ed i principi di applicazione del medesimo PON.
  Tengo però ad informare, sulla base delle informazioni assunte presso il Ministero dello sviluppo economico, che in considerazione dell'importanza della SSV Licodia Eubea-Libertinia, a seguito della proposta della Regione Siciliana, è stato disposto il finanziamento dell'intervento per un importo pari a 113,00 milioni di euro a valere sul Piano di Azione Coesione (PAC), a fronte del costo della progettazione esecutiva pari a 111,85 milioni di euro.

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ALLEGATO 5

D.L. 120/2013 Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione (C. 1690 Governo).

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA PRESENTATA DAI DEPUTATI DEL MOVIMENTO 5 STELLE

  L'VIII Commissione,
   premesso che:
    il provvedimento in esame si inserisce nel solco di una politica di austerità che, nel rispetto di taluni vincoli europei, sta determinando il progressivo impoverimento del paese, che si declina anche in una particolare crisi degli enti locali con forti ricadute negative su famiglie, aziende e singoli cittadini;
    appaiono peraltro insufficienti le disposizioni in materia d'immigrazione, previste all'articolo 1, considerata l'entità del fenomeno in atto e che dovrebbe indurre il Governo ad uno sforzo eccezionale onde evitare all'origine i disastri umanitari che ormai interessano a ritmi quasi giornalieri l'Italia;
    le norme di cui all'articolo 2, in materia di finanza degli enti territoriali, non sembrano fornire la giusta soluzione per uscire dalla crisi e impongono un nuovo inasprimento dei vincoli del patto di stabilità interno;
    l'articolo 3, al fine di consentire nel 2013 il rientro dallo scostamento dagli obiettivi di contenimento dell'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni entro il limite del 3 per cento del PIL, definito in sede europea, stabilisce, tra l'altro, l'utilizzo, tramite il versamento all'entrata del bilancio dello Stato, di quota parte delle risorse iscritte in conto residui per l'anno 2013 e non ancora erogate del Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio per un importo pari a 35 milioni, con immaginabili conseguenze negative per un'efficace azione di politica ambientale;
    un'ulteriore riduzione di risorse per il ministero dell'ambiente è determinato dall'individuazione di altri 3 milioni di competenza dello stato di previsione del ministero dell'ambiente, accantonati e resi indisponibili dal medesimo comma 1 dell'articolo 3,
   delibera di esprimere

PARERE CONTRARIO.