CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 ottobre 2013
114.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00296 Rossomando: Sulla situazione del tribunale di Ivrea in seguito all'entrata in vigore del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'interrogazione in oggetto, si rappresenta, in primo luogo, che nel distretto di Torino – più volte indicato, nel recente passato, come esempio negativo di un'eccessiva suddivisione del territorio in piccoli tribunali – la delega ha consentito di operare una vasta razionalizzazione delle risorse, realizzando gli obiettivi di efficienza e di riduzione della spesa imposti dalla legge di delegazione attraverso la creazione di tribunali di medie dimensioni, coerenti con il modello ideale di ufficio giudiziario individuato in sede di analisi.
  Premesso quanto sopra, allo scopo di decongestionare il Tribunale di Torino ed operare una più razionale distribuzione dei carichi di lavoro e delle risorse, si è provveduto a scorporare da questo il territorio delle sezioni distaccate di Ciriè e Chivasso, accorpandole al Tribunale di Ivrea.
  Per effetto dell'indicato intervento, al Tribunale di Torino è stato sottratto un bacino di utenza pari a 327.576 abitanti, aumentando quello di Ivrea a complessivi 516.982 abitanti, con un'estensione territoriale di 3.041 chilometri quadrati.
  In conseguenza delle determinazioni assunte, l'organico del Tribunale di Ivrea è stato adeguato al mutato assetto territoriale.
  Antecedentemente ai provvedimenti di rideterminazione delle piante organiche adottati con decreto ministeriale del 18 e del 25 aprile 2013, il Tribunale di Ivrea infatti aveva una pianta organica di 11 magistrati e 52 unità di personale amministrativo.
  Con i suddetti provvedimenti la pianta organica del personale amministrativo dell'ufficio in questione è stata così ridefinita, in conformità delle determinazioni assunte per il personale di magistratura:

Tribunale di Ivrea
Qualifica organico
Totale magistrati 18
Totale amministrativi 58
Totale personale NEP 37
Totale complessivo 113

  Al riguardo, va considerato che le modifiche conseguenti alla nuova geografia giudiziaria sono solo quelle che interessano gli uffici giudiziari accorpati e accorpanti, nonché quelli per i quali si è proceduto ad una nuova riorganizzazione del territorio dei relativi circondari.
  Tanto premesso, l'organico attualmente previsto per l'ufficio in questione potrà essere adeguatamente rivalutato all'esito della disponibilità di dati consolidati che consentano di cogliere con puntualità l'effettiva incidenza degli interventi realizzati e permettano di sanare eventuali residue carenze nella distribuzione delle risorse non emerse sulla scorta delle stime effettuate in sede di predisposizione dei provvedimenti citati.
  Per quanto attiene infine alla problematica rappresentata dall'interrogante circa la mole di cause di lavoro che passerebbe dal tribunale di Torino a quello di Ivrea per effetto dell'accorpamento delle sezioni distaccate di Ciriè e Pag. 43Chivasso, si evidenzia che il territorio compreso nell'ambito delle suddette sezioni distaccate è stato scorporato dal circondario di Torino e aggregato al circondario di Ivrea con effetto a decorrere dalla data di efficacia delle disposizioni di cui all'articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155.
  I procedimenti pendenti afferenti al territorio delle soppresse sezioni distaccate, fermi restando i profili interpretativi rimessi alle intangibili valutazioni giurisdizionali che la questione involge, saranno quindi trattati dal Tribunale di Torino cui restano in carico i procedimenti pendenti alla data suddetta, essendo rimessa alla competenza del Tribunale di Ivrea unicamente la trattazione degli affari iscritti successivamente.
  Detta interpretazione trova anche conforto nei pareri resi dall'Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia del 7 maggio 2013 e nella delibera del 22 maggio 2013 del Consiglio Superiore della Magistratura, concernenti la materia in questione.
  In ultimo, si rappresenta che con decreto ministeriale dell'8 agosto 2013, adottato ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 155 del 2012, è stato autorizzato l'utilizzo a servizio del Tribunale di Ivrea – per un periodo di due anni – dei locali ospitanti la sezione distaccata di Ciriè, ai fini della trattazione delle procedure relative alle esecuzioni coattive, alle procedure concorsuali, alla volontaria giurisdizione ed alla famiglia; gli altri settori della giurisdizione saranno invece trattati in via esclusiva presso la sede circondariale.
  Tale provvedimento è stato adottato sulla base della richiesta presentata dal Presidente del Tribunale di Ivrea, con il parere favorevole del Consiglio Giudiziario della Corte di appello di Torino e nonostante le perplessità espresse dal Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Ivrea, favorevole alla immediata concentrazione sul territorio comunale eporediense di tutti gli uffici giudiziari.
  Effettivamente l'istruttoria condotta aveva evidenziato l'attuale inadeguatezza della situazione logistica del Tribunale di Ivrea a fronte del nuovo assetto dimensionale conseguito a seguito dell'aumento del territorio di competenza.
  Pur avendo il Presidente del Tribunale di Ivrea rappresentato l'esigenza di avvalersi anche dei locali della sezione distaccata di Chivasso, si è tuttavia ritenuto di poter assicurare le esigenze logistiche e di funzionamento del servizio giustizia attraverso l'utilizzo dei locali di una soltanto delle sezioni distaccate richieste, dove poter trattare tutti gli affari specificamente individuati dal Presidente del Tribunale.
  In tal senso, la sede di Ciriè è sembrata preferibile – rispetto a quella di Chivasso – al fine di garantire l'efficienza del servizio richiesto, anche con riferimento alla specifica consistenza dei locali.
  Al Presidente del Tribunale di Ivrea è stato demandato il compito di adottare i necessari provvedimenti organizzativi e di coordinamento dei servizi giudiziari che saranno espletati nell'immobile della sezione distaccata di Ciriè, nel rispetto dei principi di economicità ed efficienza.
  Per completezza, infine, va segnalato che con decreto del 19 settembre 2013, il Ministro della Giustizia (considerata la necessità di sottoporre ad un costante e puntuale monitoraggio lo stato di realizzazione della riforma introdotta in materia, anche al fine di rilevare eventuali criticità ed approntare con tempestività le misure organizzative idonee al superamento delle stesse) è stato costituito un gruppo di lavoro al quale è stato, per l'appunto, attribuito il compito di monitorare lo stato di realizzazione della riforma introdotta dai decreti legislativi n. 155 e 156 del 2012, rilevare eventuali criticità e proporre idonee soluzioni organizzative e normative, da adottare nell'arco di tempo concesso per l'emanazione dei decreti correttivi.
  Il suddetto gruppo di lavoro ha pertanto iniziato a svolgere i compiti ad esso assegnati al fine di addivenire ai rilievi ed alle proposte ritenute necessarie.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00948 Rossomando: Sulla soppressione degli uffici giudiziari di Chivasso.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'interrogazione in oggetto, si premette che le sedi di Ciriè e Chivasso, già sezioni distaccate del Tribunale di Torino, sono state scorporate da quest'ultimo ed accorpate al Tribunale di Ivrea al fine di decongestionare il Tribunale di Torino ed operare una più razionale distribuzione dei carichi di lavoro e delle risorse nel distretto torinese.
  In sede di risposta ad altro atto di sindacato ispettivo (quello n. 5-00296) presentato dalla medesima interrogante on. Rossomando, poc'anzi discusso e a cui integralmente rimando, si sono spiegati i motivi per i quali, sulla base della richiesta presentata dal Presidente del Tribunale di Ivrea riguardante sia Chivasso che Ciriè, il Ministro della Giustizia ha autorizzato – con decreto ministeriale dell'8 agosto 2013, adottato ai sensi del decreto legislativo n. 155 del 2012 – l'utilizzo a servizio del predetto Tribunale di Ivrea, per un periodo di due anni, dei soli locali ospitanti la sezione distaccata di Ciriè al fine di trattarvi i procedimenti relativi alle esecuzioni coattive, alle procedure concorsuali, alla volontaria giurisdizione ed alla famiglia.
  Per quanto, invece, specificamente attiene alla problematica del mantenimento della sede del Giudice di pace di Chivasso, osservo che il legislatore delegato, con il decreto legislativo n. 156 del 2012, ha posto in atto un imponente riassetto organizzativo degli uffici del Giudice di pace, prevedendo una rilevante riduzione del numero di tali uffici tendente a far coincidere territorialmente, tranne per alcune eccezioni in funzione dei carichi di lavoro e della insularità della sede, l'ufficio del Giudice di pace con il circondario di riferimento.
  In tal senso, si è quindi stabilita la riduzione di più di 600 uffici del Giudice di pace collocati su tutto il territorio nazionale.
  In corrispondenza della disposta revisione di tali circoscrizioni giudiziarie, è stata introdotta una specifica disposizione diretta al mantenimento di una sede del Giudice di pace di cui sia prevista la soppressione. In particolare, l'articolo 3, comma 2, del predetto decreto legislativo n. 156 del 2012 prevede che entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione delle tabelle di cui agli articoli 1 e 2 del medesimo decreto legislativo sul bollettino ufficiale e sul sito internet del Ministero della Giustizia, gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possano richiedere il mantenimento degli uffici del Giudice di pace soppressi, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, nonché del fabbisogno del personale amministrativo.
  Il successivo terzo comma del medesimo articolo prevede, inoltre, che entro dodici mesi dalla scadenza del termine di cui al comma 2, il Ministro della Giustizia provveda sulle istanze pervenute, previa valutazione della loro rispondenza agli impegni richiesti.
  Nello specifico, si rileva che la pubblicazione delle predette tabelle è stata effettuata il 28 febbraio 2013. Il termine perentorio per la presentazione delle istanze di mantenimento degli uffici del Giudice di pace è quindi scaduto il 29 aprile 2013. In tale lasso temporale non risulta essere stata inoltrata l'istanza, che avrebbe potuto consentire il mantenimento dell'ufficio del Giudice di pace con sede in Chivasso.