CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 1 agosto 2013
67.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00382 Duranti: Sul futuro del Polo di mantenimento dei mezzi di telecomunicazione elettronici ed optoelettronici (Polmanteo) di Roma.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Faccio presente, in primo luogo, con riferimento a «quali siano gli intendimenti del Ministro della Difesa sul futuro dello stabilimento in questione, in particolare relativamente all'intenzione della cessione dell'area», che il comprensorio di viale Angelico è una infrastruttura di circa 2,6 ettari già inserita nel Protocollo di Intesa sottoscritto dal Dicastero con il comune di Roma, in data 4 giugno 2010, per una sua valorizzazione attraverso la costituzione di uno specifico «fondo comune di investimento immobiliare».
  Tale valorizzazione aveva il precipuo scopo di contribuire al risanamento del debito dell'Ente «Roma Capitale», secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2010.
  Successivamente, l'emanazione del decreto-legge 27 giugno 2012, n. 87, confluito nel decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 (cosiddetta «Spending Review»), ha eliminato, di fatto, qualsiasi obbligo connesso con la dismissione del bene.
  Tanto premesso, allo stato, nell'ambito del più ampio processo di riorganizzazione della Difesa e alla luce dell'attuale quadro economico-finanziario, lo Stato Maggiore dell'Esercito sta conducendo specifici approfondimenti che, peraltro, investono anche il comprensorio in questione, volti ad individuare soluzioni che contribuiscano, mediante l'accentramento di più funzioni presso singole infrastrutture, alla riduzione dei costi di gestione.
  Quanto, invece, ai provvedimenti che il Ministro della Difesa «intenda adottare per ripianare le carenze organiche con personale civile, fermando la strisciante militarizzazione in corso», rendo noto che il Polo di mantenimento dei mezzi di telecomunicazione elettronici e optoelettronici (POLMANTEO) è un ente dell'area tecnico-operativa del Ministero della Difesa e organo esecutivo della fascia logistica di sostegno di Forza armata, la cui struttura organizzativa e le funzioni sono regolamentate dal decreto interministeriale del 18 novembre 2009.
  Nell'ambito della bozza di decreto legislativo attuativo della legge delega per la «Revisione dello strumento militare», si prevede una riconfigurazione in senso capacitivo e il transito alle sue dipendenze dei 44o e 184o reggimenti di sostegno Telecomunicazioni, riconfigurati in battaglione.
  Il richiamato decreto interministeriale, infatti, conferisce al vertice di Forza armata, sentito il Capo di Stato Maggiore della Difesa, la facoltà di stabilire gli adeguamenti professionali e organizzativi e, ove si verifichino carenze organiche di personale civile/militare, conferisce al Direttore dell'ente la facoltà di attribuire i relativi incarichi al dipendente personale civile o militare.
  Nello specifico, si sottolinea che il Polo soffre di una significativa carenza organica del personale civile, atteso il vigente blocco del turn-over valevole per la pubblica amministrazione.
  In tale quadro, il motivo per cui si è provveduto ad impiegare personale militare in posizioni organiche previste per Pag. 75civili è rappresentato dalla necessità di dover soddisfare specifiche esigenze funzionali dell'ente in parola, sopperendo così alla generalizzata carenza di personale civile.
  Con riferimento, infine, a «quali siano le ragioni per cui lavorazioni realizzate dal Polmanteo vengano cedute ad aziende esterne che poi le cedono a loro volta all'Amministrazione Difesa nell'ambito di contratti già aggiudicati», specifico che nell'ambito del «Programma di potenziamento delle funzionalità operative della rete informatica italiana del Teatro Afghano Net», è prevista, tra l'altro, l'acquisizione di n. 64 sistemi di tracciamento delle forze Blue Force Tracking (BFT) della società «Telsy» con sede in Torino.
  Al riguardo, nella considerazione che l'installazione su automezzi militari di tali sistemi può essere effettuata solo mediante appositi Kit installativi, è stato sottoscritto uno specifico contratto che prevede che la fornitura di questi sistemi BFT avvenga in due fasi.
  In particolare, nell'ambito della 1a fase sono stati già forniti n. 20 sistemi BFT con i relativi n. 20 kit installativi, la cui realizzazione è stata completata dalla società «Telsy» utilizzando manufatti del Polo. Quest'ultimo ha, infatti, fornito alla società parte dei kit con un accordo di permuta di beni e servizi. La società stessa, una volta completata la costruzione dei kit ed effettuate le varie verifiche tecniche, li ha quindi consegnati alla Forza armata.
  Nell'ambito della 2a fase (attualmente in corso), invece, è prevista la realizzazione di ulteriori n. 44 kit installativi interamente a cura del Polo che, nel corso della 1a fase, ha acquisito il necessario know-how per svolgere tale attività in proprio.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00717 Artini: Sui criteri di selezione del personale docente della Scuola di formazione e perfezionamento del personale civile (CivilScuolaDife).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nell'ambito della formazione del personale civile e militare, l'Amministrazione Difesa ha una esperienza cinquantennale in quanto la Scuola di Formazione e Perfezionamento dei Personale Civile della Difesa è stata istituita con determinazione ministeriale del 22 marzo 1963.
  Con decreto ministeriale 11 agosto 1970, concernente il regolamento interno della scuola, è stato istituito il Comitato direttivo, tra i cui compiti rientra, tra gli altri, quello di determinare i criteri generali per l'organizzazione dei corsi e di approvare, su proposta del Direttore della Scuola, l'albo dei docenti.
  Tale Comitato Direttivo, ai sensi del successivo decreto ministeriale 21 maggio 1983, risultava composto da diversi membri tra i quali il Direttore Generale della Direzione Generale per gli impiegati civili ed il Direttore Generale della Direzione Generale degli operai.
  Nel 1998, a seguito della unificazione delle due Direzioni Generali in un'unica Direzione Generale (attualmente denominata Persociv), sono venute meno alcune delle figure che componevano detto Comitato, impedendo di fatto allo stesso lo svolgimento delle relative funzioni.
  Nell'ottica di un processo di innovazione e di adeguamento alle attuali esigenze del Segretariato Generale della difesa (Segredifesa), è stato istituito, con decreto del Ministro della difesa del 16 gennaio 2013, il Centro di Formazione della Difesa, ponendolo alle dipendenze del Direttore del 1o Reparto di Segredifesa.
  Il Centro, per il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati, basa la propria attività su un piano formativo, che è approvato dal Capo di Stato Maggiore della difesa e dai Segretario Generale, comunicato al Ministro e inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica – e al Ministero dell'economia e delle finanze.
  Detto piano formativo, viene valutato da un apposito Comitato Scientifico, istituito con il citato decreto del 16 gennaio 2013, mentre i suoi attuali membri sono stati designati con decreto del Ministro della difesa del 19 marzo 2013.
  Tale Comitato scientifico ha previsto, a cura del Segretario Generale della difesa, la revisione ed aggiornamento dei curricula dei docenti utilizzati dal Centro, allo scopo di garantire sia la maggiore trasparenza ed imparzialità nell'individuazione delle professionalità del personale formatore, sia per la costituzione del previsto albo.
  Si precisa, al riguardo, che l'attività di docenza è svolta da personale civile e militare della pubblica amministrazione in possesso di elevata qualificazione professionale, iscritto in apposito albo costituito e custodito dal Direttore del Centro.
  Gli incarichi di docenza all'interno del Centro verranno affidati nel pieno rispetto dei principi di cui all'articolo 14, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 70 del 16 aprile 2013, recante il regolamento di riordino del sistema di reclutamento e formazione dei dipendenti pubblici e delle Scuole pubbliche di formazione e, cioè, «a seguito di valutazione delle professionalità meglio Pag. 77rispondenti alle caratteristiche da coprire e nel rispetto del principio di trasparenza».
  Il piano di formazione del personale, ora triennale, in cui sono rappresentate le esigenze formative dell'amministrazione, deve essere elaborato con le modalità e la tempistica di cui all'articolo 8 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 70 del 2013.
  Nel 2012 la scuola ha svolto 399 procedimenti formativi, su tutto il territorio nazionale, frequentati da oltre 6400 militari e 3300 civili.
  Gli incarichi di docenza, in considerazione delle peculiarità della Difesa, sono attribuiti in via prevalente al personale interno all'amministrazione e, tra questi, al personale militare.
  Nell'ottica di garantire il raggiungimento di elevati standard qualitativi, infine, il centro di formazione si avvale anche di Avvocati dello Stato, Magistrati ordinari, amministrativi e contabili, oltre che di un considerevole numero di professionisti iscritti ai rispettivi albi (ingegneri, avvocati, architetti eccetera).

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-00773 Duranti: Sul programma Forza NEC (Network Enabled Capability).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il programma interforze Forza NEC è stato avviato nel 2007, allo scopo di realizzare uno strumento militare adatto ad operare in ambienti interforze e multinazionali, in grado di garantire la piena interoperabilità del nostro strumento militare con quello dei Paesi alleati e amici, inserendo, a pieno titolo, l'Italia tra i principali partner europei.
  Il programma mira alla progressiva messa in rete di tutte le Forze armate e tende ad un piano di ammodernamento, adeguamento e acquisizione progressiva di capacità, nonché, soprattutto, all'incremento della protezione dei nostri soldati, anche grazie ad una maggiore consapevolezza situazionale e ad una più elevata capacità di comando e controllo.
  L'obiettivo iniziale del progetto prevede la digitalizzazione, in tempi ristretti, di una Forza Media di livello assimilabile ad una Brigata media, completa dei necessari supporti, oltre che di una Forza da Sbarco.
  Le Unità e i relativi supporti operativi e logistici debbono essere progettati e strutturati per la completa rispondenza all'architettura del tipo «Network Enabled Capability».
  Il punto di partenza fondamentale per consentire alla Forza NEC di rispondere alle attuali esigenze di una Forza di Proiezione – adattabile alle multiformi missioni richieste dall'attuale quadro internazionale – è rappresentato dall'insieme – costituito sia dalla progettazione e realizzazione dell'architettura NEC per la digitalizzazione delle piattaforme e dei sistemi in dotazione, sia dall'acquisizione della capacità operativa denominata C4ISTAR (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer, Informazioni, Sorveglianza e Acquisizione Obiettivi) e C2N (Comando Controllo e Navigazione) – che rende interoperabili le piattaforme e i sistemi in dotazione.
  Il conseguimento, da parte della Forza NEC, di tali caratteristiche operative è ricercato attraverso una prima fase di sperimentazione (Concept Development & Experimentation) che realizzerà la «cornice» essenziale per la successiva seconda fase di produzione, ovvero di effettiva digitalizzazione delle prime due Unità operative costituite da una Forza media e da una Forza da sbarco di dimensioni adeguate all'assolvimento delle missioni.
  Tali Unità operative sono contemplate dalla Pianificazione Generale della Difesa che è quella attualmente operante e approvata con il decreto ministeriale di autorizzazione del programma di Ammodernamento/Rinnovamento, firmato il 9 aprile 2009 e registrato alla Corte dei conti il 27 maggio 2009.
  Per il programma in questione risultano impegnati, ad oggi, 324 milioni degli 800 milioni che sono una stima consolidata del costo della fase di sperimentazione (Concept Development & Experinientation).
  Nessun documento di Programmazione Generale della Difesa identifica un programma, riconducibile in qualche modo alla Forza NEC, con un orizzonte finanziario quantificabile in 20 miliardi di euro.Pag. 79
  È, altresì, desumibile dal Documento Programmatico Pluriennale della Difesa per il triennio 2013-2015 – presentato al Parlamento dal Ministro della difesa pro tempore – che le ricadute funzionali di questa fase di sperimentazione (Concept Development & Experimentation) interesseranno anche il programma per l'acquisizione di piattaforme VTLM (Veicolo tattico Leggero Multiruolo) – autorizzato con le normali procedure in vigore e non nell'ambito del Programma Forza NEC – grazie ad una implementazione dello stesso programma VTLM mediante l'integrazione dei sistemi che sono previsti proprio dal programma di digitalizzazione «Forza NEC».
  Da evidenziare, peraltro, che qualsiasi ulteriore significativa evoluzione del programma Forza NEC rispetto al quadro pianificatorio corrente (riconducibile ai contenuti del richiamato decreto ministeriale 01/2009), sarà intrapresa nel rispetto delle vigenti disposizioni.
  Quanto, poi, alle ipotizzate «problematiche insorte», non sono note, ad oggi, problematiche che possano far prevedere un non completamento del programma nei tempi attualmente indicati al Parlamento nel menzionato Documento Programmatico Pluriennale.
  Concludendo, il programma rappresenta un requisito irrinunciabile per la Difesa, in quanto costituisce un miglioramento sostanziale della sicurezza e protezione del soldato, nonché della sua efficacia sul campo.