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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 542 di martedì 22 dicembre 2015

Pag. 1

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI

  La seduta comincia alle 9,30.

  PRESIDENTE. La seduta è aperta.
  Invito la deputata segretaria a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

  ANNA MARGHERITA MIOTTO, Segretaria, legge il processo verbale della seduta del 19 dicembre 2015.

  PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
  (È approvato).

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Artini, Boccia, Bratti, Brunetta, Caparini, Crippa, Dambruoso, Dellai, Di Gioia, Fico, La Russa, Locatelli, Losacco, Marazziti, Piccoli Nardelli, Gianluca Pini, Realacci, Rosato, Scotto, Tabacci e Velo sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
  I deputati in missione sono complessivamente novantatré, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,39).

  PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
  Sospendo, pertanto, la seduta che riprenderà alle ore 10.

  La seduta, sospesa alle 9,40, è ripresa alle 10.

Seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 2093-B).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2093-B, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato: Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali.
  Ricordo che nella seduta del 17 dicembre 2015 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il rappresentante del Governo è intervenuto in sede di replica.
  Ricordo, inoltre, che lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame del provvedimento è pubblicato in calce al resoconto stenografico della seduta del 19 dicembre 2015.

Pag. 2

(Esame degli articoli – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge modificati dal Senato.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Posso finire lo speech, onorevole Sorial ?
  Avverto che non saranno posti in votazione gli articoli 11, 16, 19, 24, 28, 41, 42, 46, 48, 57, 63, 68 e 79, in quanto non modificati dal Senato.
  Ricordo che, a norma dell'articolo 123-bis, comma 3-bis, del Regolamento, gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi dichiarati inammissibili dalla Commissione non possono essere ripresentati in Assemblea: tali proposte emendative non sono, quindi, pubblicate nel fascicolo.
  Le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri, che sono in distribuzione (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Prima di passare all'articolo 1, aveva chiesto di intervenire l'onorevole Sorial, presumo sull'ordine dei lavori, onorevole Sorial, o per un richiamo al Regolamento ?

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Sull'ordine dei lavori, Presidente.

  PRESIDENTE. Prego, ne ha facoltà.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Grazie, Presidente, questo intervento permetterà anche, nel frattempo, ai colleghi di rientrare in Aula. La questione fondamentale a cui porgo l'attenzione sua, Presidente, e dell'Aula, riguarda la mistificazione che abbiamo ricevuto in questi giorni – e non parlo di situazioni particolari inerenti il MoVimento 5 Stelle, ma tutto il Parlamento – in merito alla situazione bancaria. Infatti, è proprio di ieri la notizia per la quale il Portogallo ha permesso il salvataggio del Banif, la Banca nazionale del Funchal, banca appartenente allo Stato per il 60 per cento, attraverso l'utilizzo di risorse pubbliche per 2 miliardi circa, e l'utilizzo di 500 milioni circa del Fondo interbancario portoghese: cosa che, negli scorsi giorni, in Italia è stata indicata a più riprese come impossibile da fare, ma abbiamo la dimostrazione oggi che in Europa questo è stato fatto, ed è proprio anche di queste ore il ragionamento del salvataggio sulla BCC padovana.
  Ora, abbiamo due esempi pratici, Presidente, sul fatto che si possono utilizzare delle risorse per salvare le banche e non si capisce il motivo per il quale non sia stato fatto lo stesso ragionamento per le quattro banche che sono state inserite all'interno del decreto «salva banche», poi inserito in legge di stabilità, che ha creato queste disparità di trattamento per i nostri azionisti, per i nostri risparmiatori, per i risparmiatori e gli obbligazionisti italiani, rispetto a quello che sta succedendo in queste ore per i risparmiatori portoghesi.
  Io credo che sia una vergogna in maniera più assoluta e noi stiamo valutando la richiesta, anzi io in questo momento, Presidente, le faccio direttamente la richiesta che il Ministro dell'economia e delle finanze, Padoan, venga a chiarire questa situazione, perché noi siamo stati presi in giro continuamente negli scorsi giorni proprio in merito a questa situazione, ed è di oggi, quindi, la dimostrazione che qualcosa di diverso poteva essere fatto.

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Sorial, anche se l'argomento non era all'ordine del giorno, avevo presunto che lei intendesse avanzare la richiesta di presenza del Governo, per questo le ho dato la parola. È stata fatta una richiesta anche su altro argomento, ieri sera, durante la seduta ed esattamente come ieri trasferirò alla Presidente la richiesta avanzata in Aula: è presente il Governo, ovviamente poi sarà la Conferenza dei presidenti di gruppo a stabilire se e quando il Governo verrà a riferire in Aula.

(Esame dell'articolo 1 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), Pag. 3al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Per favore, vi pregherei di accelerare il ritiro delle tessere. Donati... colleghi, io sto per chiudere la votazione, quindi per favore accelerate il ritiro delle tessere (Commenti). Sì, però la seduta era convocata alle 10, quindi se le tessere si prendono prima, probabilmente alle 10 si può votare. Vecchio... colleghi siamo ampiamente sopra, quindi non è questo il tema. Gribaudo, Tancredi, Minnucci, Covello, Bonomo, Bonafede, Tartaglione, Giuliani, De Rosa, Vignaroli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  311   
   Votanti  305   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  153   
    Hanno votato  275    
    Hanno votato no   30.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Carrozza ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole)

(Esame dell'articolo 2 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2 (Vedi l'allegato A – A.C.2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Covello, Bossa, Giorgio Piccolo, Greco, Boccuzzi, Matarrelli, Colonnese... Colleghi, vi pregherei di accelerare... Gelmini, Peluffo, Cuomo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  329   
   Votanti  321   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  161   
    Hanno votato  289    
    Hanno votato no   32.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 3 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Vezzali, Di Lello, De Lorenzis, Rabino, Anzaldi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  327   
   Votanti  314   
   Astenuti   13   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato  289    
    Hanno votato no   25.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Carrescia ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 4 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.Pag. 4
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dorina Bianchi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  328   
   Votanti  311   
   Astenuti   17   
   Maggioranza  156   
    Hanno votato  289    
    Hanno votato no   22.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Carrescia ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 5 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 5 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sull'emendamento Grimoldi 5.1.

  ALESSANDRO BRATTI, Relatore. Signor Presidente, ne volevo approfittare perché il parere è negativo, ma non è negativo nella sostanza, così come saranno negativi tutti gli altri pareri sugli emendamenti; quindi, anche per facilitare il nostro lavoro, chiederei ai colleghi di ritirarli il più possibile o di trasformarli in ordine del giorno, perché abbiamo convenuto – proprio perché abbiamo discusso a lungo e siamo in terza lettura – di non apportare ulteriori modifiche a questo provvedimento e, di conseguenza, si chiedeva ai proponenti magari di presentare gli ordini del giorno anche per avere possibilità eventualmente poi di discutere nel merito.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.

  PRESIDENTE. Ovviamente, da parte Presidenza, c’è l'obbligo di ricordare che se però gli emendamenti si votano, poi non si possono presentare ordini del giorno su emendamenti respinti.
  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Grimoldi 5.1 non ritirano l'emendamento e insistono per la votazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 5.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Archi, Della Valle, Montroni, Matteo Bragantini, Carnevale, Iannuzzi, Latronico, Matteo Bragantini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  366   
   Votanti  334   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato  100    
    Hanno votato no   234.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 5.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Archi, Totaro, Crimi, Casellato, Kronbichler, Invernizzi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  343   
   Votanti  338   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato  314    
    Hanno votato no   24.    

Pag. 5

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Capodicasa ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto).

(Esame dell'articolo 6 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Prendo atto che il relatore e il Governo hanno espresso parere contrario sull'emendamento Grimoldi 6.1.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 6.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carrozza, Giuliani, Fitzgerald, Carloni, Frusone, Palmieri, Pesco, Spadoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  354   
   Votanti  295   
   Astenuti   59   
   Maggioranza  148   
    Hanno votato   41    
    Hanno votato no   254.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Pellegrino ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  D'Agostino. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  352   
   Votanti  347   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato
 322    
    Hanno votato
no   25).    

  (La deputata Fontana ha segnalato di aver espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 7 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Innanzitutto avverto che l'emendamento 7.2 deve intendersi a prima firma Gagnarli.
  Prendo atto che il relatore e la rappresentante del Governo confermano i pareri contrari precedentemente espressi ove gli emendamenti non siano ritirati.
  Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro degli identici emendamenti Pellegrino 7.1 e Gagnarli 7.2.
  Prendo atto che l'onorevole Pellegrino insiste per la votazione del suo emendamento 7.1.
  I presentatori dell'emendamento Gagnarli 7.2 insistono per la votazione del loro emendamento ?

  CHIARA GAGNARLI. Presidente, ritiro il mio emendamento e presenterò un ordine del giorno.

  PRESIDENTE. Adesso, però, si pone un problema, onorevole Gagnarli. È chiaro che essendo identici gli emendamenti, se noi respingiamo l'emendamento...

  SERENA PELLEGRINO. Signor Presidente, anche noi ritiriamo il nostro emendamento 7.1.

  PRESIDENTE. Bene, è risolto. Sono, dunque, ritirati gli emendamenti Pellegrino 7.1 e Gagnarli 7.2.Pag. 6
  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Grimoldi 7.3 non accedono all'invito al ritiro.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 7.3, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tidei, Taricco, Fratoianni, Arlotti, Fitzgerald Nissoli. Tidei ancora non riesce a votare. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  357   
   Votanti  350   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
  24    
    Hanno votato
no  326).    

  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Grimoldi 7.4 non accedono all'invito al ritiro.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 7.4, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Totaro, Minardo, Di Lello. Ci siamo ? Carrozza. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  353   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
  40    
    Hanno votato
no  313).    

  (Il deputato Senaldi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Grimoldi 7.6 non accedono all'invito al ritiro.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 7.6, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pisano, Binetti, Sorial. Ci siamo ? No. Pesco ha votato. Massimiliano Bernini. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  357   
   Votanti  356   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato
  42    
    Hanno votato
no  314).    

  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Grimoldi 7.7 non accedono all'invito al ritiro.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 7.7, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  De Maria, Montroni, Bolognesi, Colonnese, Quaranta, Anzaldi. De Maria ancora non riesce a votare. Vazio, Cera. L'onorevole Quaranta non riesce a votare. L'onorevole De Maria ha votato, Vazio ha votato e anche Quaranta. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  365   
   Votanti  363   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato
  40    
    Hanno votato
no  323).    

Pag. 7

  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Grimoldi 7.8 non accedono all'invito al ritiro.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 7.8, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Qualcuno non riesce a votare ? Covello. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  357   
   Votanti  356   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato
  41    
    Hanno votato
no  315).    

  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Terzoni 7.13 non accedono all'invito al ritiro.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Terzoni 7.13, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Hanno votato tutti ? No. Nicoletti, Russo, Di Battista. Altri ? Biancofiore.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  370   
   Votanti  369   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato
 116    
    Hanno votato
no  253).    

  Passiamo alla votazione dell'articolo 7.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Massimiliano Bernini. Ne ha facoltà.

  MASSIMILIANO BERNINI. Grazie, Presidente. In merito all'articolo 7 il mio gruppo si asterrà e cerco di spiegarne le ragioni.
  Nei primi tre commi di questo articolo c’è un principio che condividiamo, ovvero quello di vietare l'allevamento e l'immissione delle specie di cinghiali alloctone nelle aree agricole sensibili e in prossimità delle aree protette, cioè di queste aree individuate dalle regioni e dalle province autonome. Però, noi non capiamo, Presidente, a quale specie di cinghiale ci si riferisca: se a quelle autoctone, se a quelle alloctone, oppure a entrambe le categorie.
  Tra le specie alloctone ricordo che circa un cinquantennio fa fu improvvidamente introdotto il cinghiale centroeuropeo per fini venatori, per appagare – dobbiamo essere chiari, da questo punto di vista – la bramosia dei cacciatori che volevano cacciare selvaggina sempre più abbondante e capi di taglie sempre maggiori. Infatti, il cinghiale centroeuropeo rispetto al cinghiale nostrano è più prolifico e, ovviamente, di taglia maggiore. Questo cinghiale, il centroeuropeo, ha sostanzialmente soppiantato le nostre specie, le specie autoctone, al punto che oggi sono praticamente estinte, tranne che in alcune riserve naturali. Quindi, forse per queste specie, cioè per le specie autoctone, bisognerebbe cominciare a parlare di reintroduzione o, quanto meno, di tutela.
  Poi, non capiamo la necessità di specificare nell'articolato la specie Sus scrofa. Questo dettaglio, a nostro avviso, ingenererà confusione. Infatti, la specie Sus scrofa, appunto, si suddivide in numerose sottospecie: c’è il Sus scrofa scrofa o cinghiale centroeuropeo; c’è il Sus scrofa meridionalis o cinghiale sardo; c’è il Sus scrofa majori o cinghiale dell'Italia centrale. Ma c’è anche il Sus scrofa domesticus, che è il maiale comune, il suino che noi alleviamo comunemente.
  Quindi, sicuramente diciamo che questo provvedimento non vieterà l'allevamento Pag. 8o l'introduzione del maiale domestico ma, a nostro avviso, sicuramente genererà numerosi contenziosi che, se impugnati, bloccheranno il giusto e sacrosanto divieto di introduzione di specie alloctone di cinghiale, rendendo di fatto inapplicabile la norma.
  Secondo noi, Presidente, sarebbe stato meglio magari farsi scrivere questo passaggio direttamente dall'ISPRA oppure scrivere che è fatto divieto di allevare e immettere le sottospecie alloctone di cinghiale, senza riportare la specie, il taxon, ripeto, che ingenererà, a nostro avviso, molta confusione.
  In merito, invece, al comma 5, noi non condividiamo che venga modificato – già è stato fatto, in realtà – il comma 2 dell'articolo 2 della legge n. 157 del 1992, che introduce la nutria tra le specie non protette, ovvero quelle specie che si possono eradicare e controllare anche attraverso la soppressione. Anche in questo caso, Presidente, ci chiediamo: le nutrie, questi animali, che colpa hanno ? La storia delle nutrie la conosciamo tutti quanti. Furono introdotte in Italia dal Sudamerica negli anni Trenta per ricavarne la pelliccia, che al tempo andava di moda, e poi vennero liberate nell'ambiente dai loro allevamenti quando la loro pelliccia perse ogni interesse economico. Le popolazioni di nutrie, senza nemici naturali, visto che non si trovavano nel loro ambiente, si sono moltiplicate a dismisura fino a diventare un problema per gli argini dei fiumi e per alcune attività umane.
  Quindi, Presidente, ma è possibile che l'essere umano, che noi non impariamo mai dai nostri errori ? È possibile che non si vieti in modo radicale l'introduzione nel nostro ambiente di piante – o in questo caso animali – provenienti da altri ecosistemi, come la nutria, come il cinghiale centroeuropeo eccetera, che mettono a repentaglio i nostri equilibri ambientali e soprattutto l'agricoltura ?
  Altra questione per noi fondamentale: basta con l'eradicazione e il contenimento attraverso metodi cruenti o attraverso l'uccisione. Questi metodi (l'abbattimento), Presidente, sono metodi scientificamente inefficaci – lo dice la scienza, non lo diciamo noi –, in quanto selezionano favorevolmente gli esemplari più forti e più giovani. Invece, i metodi efficaci e anche eticamente accettabili sono quelli, ad esempio, del trappolaggio e della successiva sterilizzazione. Cominciamo ad adottare questi metodi, piuttosto che i metodi cruenti che prevedono l'abbattimento. Quindi, basta incentivare il popolo delle doppiette (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fitzgerald Nissoli, Dellai, Brignone, Fabbri, Giuliani, Donati, Del Grosso.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  380   
   Votanti  279   
   Astenuti  101   
   Maggioranza  140   
    Hanno votato  253    
    Hanno votato no   26.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 8 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Lello, Carrozza.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 9
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  372   
   Votanti  307   
   Astenuti   65   
   Maggioranza  154   
    Hanno votato  247    
    Hanno votato no   60.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Vazio ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 9 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris, Dellai, Misiani, Monchiero, Paglia, Stella Bianchi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  384   
   Votanti  362   
   Astenuti   22   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato  336    
    Hanno votato no   26.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 10 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giorgio Piccolo, Vazio, Dellai, Nicoletti, Porta, D'Ambrosio, Palma.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  363   
   Astenuti   22   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato  339    
    Hanno votato no   24.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 12 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer, Vazio, Spadoni.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  386   
   Votanti  355   
   Astenuti   31   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato  297    
    Hanno votato no   58.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 13 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazioni di voto l'onorevole Zolezzi. Ne ha facoltà.

Pag. 10

  ALBERTO ZOLEZZI. Intervengo velocemente. Questo articolo vuole incentivare l'incentivabile. Come è stato fatto nella legge di stabilità con l'emendamento Castricone, si cerca di incentivare fonti energetiche con indice di ritorno bassissimo; tutti questi incentivi sono legati anche ad interessi mafiosi, persino dello stesso Matteo Messina Denaro. Smettetela di inserire queste cose nei provvedimenti, come è stato fatto nella legge di stabilità. Il biogas speculativo costa all'Italia 12 miliardi di euro all'anno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer, Tidei, Garofalo, Vazio
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  358   
   Astenuti   27   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato  270    
    Hanno votato no   88.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 14 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Prendo atto che i relatori e il rappresentante del Governo confermano il parere contrario sull'emendamento Mannino 14.1.
  Poiché è stato presentato un unico emendamento interamente soppressivo dell'articolo 14, sarà posto in votazione il mantenimento di tale articolo.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 14.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Stella Bianchi, Nuti, Cardinale, Martino, De Lorenzis, Fauttilli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  362   
   Astenuti   32   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato  277    
    Hanno votato no   85.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 15 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fratoianni, Donati, Tancredi, Brignone, Mognato, Donati, Zoggia ...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  396   
   Votanti  362   
   Astenuti   34   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato  362    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 11

(Esame dell'articolo 17 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Schirò, Garavini, Silvia Giordano...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  399   
   Votanti  351   
   Astenuti   48   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato  349    
    Hanno votato no   2    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 18 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 18.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  391   
   Votanti  341   
   Astenuti   50   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato  339    
    Hanno votato no   2.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 20 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 20 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 20.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carbone, Stella Bianchi, Berlinghieri, Benedetti, Toninelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  403   
   Votanti  352   
   Astenuti   51   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato  351    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 21 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 21 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 21.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione, Placido, Occhiuto, D'Attorre, Di Battista...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  403   
   Votanti  355   
   Astenuti   48   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato  354    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 12

(Esame dell'articolo 22 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 22, in relazione al quale è stata presentata un'unica proposta emendativa soppressiva (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Prendo atto che la Commissione e il Governo esprimono parere contrario sull'emendamento De Rosa 22.1.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Rosa. Ne ha facoltà.

  MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, l'articolo 22 è uno di quegli articoli inseriti al Senato che ci fanno dispiacere, perché, all'interno di una legge di cui condividiamo alcuni aspetti, sono state inserite le solite schifezze, perché non si può definire l'articolo 22 in modo diverso.
  Qui c’è una contrapposizione tra quello che pensiamo noi del diritto edificatorio e quello che pensa il resto del Parlamento perché per noi il diritto edificatorio non è un diritto.
  Il diritto sta in capo alle amministrazioni pubbliche, che hanno il diritto e il dovere di amministrare, pianificare e programmare bene il territorio, per tutelarlo e per fare il bene dei cittadini e gli interessi dei cittadini.
   Qui chiediamo l'abrogazione di questo articolo, perché con questo articolo sostanzialmente si ripropone una proposta di legge del senatore Fravezzi, finalizzata alla trascrivibilità sui libri fondiari dei cosiddetti diritti edificatori. Praticamente, si prosegue la scia tracciata dai Governi Berlusconi, nei quali vi è stata una mercificazione del diritto edificatorio, ma un diritto che non esiste sulla carta.
   Infatti, se guardiamo la nostra Costituzione, questo diritto esiste solamente se ha una funzione sociale. La proprietà privata esiste se c’è una funzione sociale della proprietà privata.
   Io capisco che un partito di centrosinistra non sappia più cosa voglia dire «funzione sociale» di un provvedimento o di un diritto, però qui arriviamo veramente all'estremo.
  E, allora – visto che non lo dico io, ma lo dicono anche eminenti costituzionalisti – io vi riporto un parere, un autorevole parere di Paolo Maddalena sul punto e ve lo leggo testuale: Si porta sul mercato qualcosa che è creato dal nulla, dall'amministrazione: il diritto di costruire, che è in fondo un furto alla proprietà collettiva del popolo, titolare dello ius aedificandi. Tale diritto diventa un titolo commerciabile, alla pari dei project bond: è la tendenza a creare danaro dal nulla, giochi e scommesse, con i quali si può vincere o perdere, sempre nel senso che la vincita spetta al giocatore e la perdita spetta alla collettività. In sostanza, è a rischio la costruzione, o non, dell'immobile: se la costruzione riesce, gli acquirenti del titolo obbligazionario guadagnano, se non riescono, perdono e, se intanto il territorio è stato devastato, perde anche la collettività.
  Allora, forse, ci aspetteremmo da questo Governo che, prima o poi, inizi a pensare ai cittadini e non sempre e solo ai giochi d'azzardo, alle banche e a difendere questa mercificazione del nostro territorio. Vergogna (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Essendo stato presentato, in relazione all'articolo 22, un unico emendamento interamente soppressivo di tale articolo, verrà posto in votazione il mantenimento dell'articolo medesimo. Passiamo ai voti
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 22.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Folino, Arlotti, Duranti, Villarosa, Carbone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  384   
   Astenuti   13   
   Maggioranza  193   Pag. 13
    Hanno votato  297    
    Hanno votato no   87.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Bonomo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 23 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 23 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 23.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Folino, Costantino, Fanucci, Carloni, Cozzolino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  392   
   Votanti  295   
   Astenuti   97   
   Maggioranza  148   
    Hanno votato  294    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Micillo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto e che avrebbe voluto astenersi; il deputato Manfredi ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 25 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 25 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 25.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Placido, Giuseppe Guerini, Porta, Miccoli, Tancredi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  359   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato  273    
    Hanno votato no   86.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 26 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 26 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zolezzi. Ne ha facoltà.

  ALBERTO ZOLEZZI. Questo articolo cerca di migliorare la gestione dei fanghi di depurazione con un metodo definito dei gessi di defecazione. Ma è un metodo comunque fallimentare. Ci sono stati sette decessi in impianti che hanno fatto questa sperimentazione letale. Quindi, deve essere tolta la qualifica di fertilizzanti ai fanghi trattati con acido solforico che possono sprigionare nubi letali come ad Adria e anche qui vicino a Latina. Noi ci asterremo perché non è sufficiente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 26.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Benamati, Garavini, Matteo Bragantini, Colaninno. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 14
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  401   
   Votanti  278   
   Astenuti  123   
   Maggioranza  140   
    Hanno votato   278.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 27 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 27 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 27.
  Dichiaro aperta la votazione.
  Qualcuno non riesce a votare ? Elvira Savino, Ferrari, Dambruoso. Ci Siamo ?
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  407   
   Votanti  372   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  187   
    Hanno votato   372.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 29 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 29 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 29.
  Dichiaro aperta la votazione.
  Malisani, Garavini, Vignaroli, Lo Monte. Ci siamo ?
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  411   
   Votanti  345   
   Astenuti   66   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato  285    
    Hanno votato no   60.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Benedetti ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

(Esame dell'articolo 30 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 30 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 30.
  Dichiaro aperta la votazione.
  Lainati, Monchiero...
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  405   
   Votanti  370   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato  368    
    Hanno votato no   2.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Carrozza ha segnalato che non è riuscita a votare).

(Esame dell'articolo 31 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 31 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).Pag. 15
  Mi confermano, sia il relatore sia il Governo, il parere contrario sulle proposte emendative presentate.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pellegrino 31.2.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lo Monte, Milanato, Migliore, Paolo Russo. Altri ? Onorevole Busto, la aspettiamo. Io non vedo perché davanti a lei mi impediscono di vedere. Onorevole Tripiedi, così vedo anch'io, grazie. Bene. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  414   
   Votanti  366   
   Astenuti   48   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato   32    
    Hanno votato no   334.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zaratti 31.3.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fitzgerald, Capua. Onorevole Fitzgerald, deve togliere la pallina. Bene. Altri ? Colonnese, Gelli. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  416   
   Votanti  352   
   Astenuti   64   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato   39    
    Hanno votato no   313.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 31.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati, Lo Monte, Gadda, Martella. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione. Le chiedo scusa, onorevole Monchiero, ma non ho fatto in tempo.

  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  412   
   Votanti  384   
   Astenuti   28   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato  280    
    Hanno votato no   104.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Monchiero ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 32 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 32 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Mi confermano il parere contrario sia il relatore che il Governo sull'emendamento Grimoldi 32.1. Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 32.1.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi è che non riesce a votare ? Ci siamo ? Verini, Monchiero. Bene. Abbiamo votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 16
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  417   
   Votanti  323   
   Astenuti   94   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato   55    
    Hanno votato no   268.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 32.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Abrignani, Lattuca, Occhiuto. Bene. Abbiamo votato tutti ? No, Molteni. Ok. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  407   
   Votanti  357   
   Astenuti   50   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato  355    
    Hanno votato no   2.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (I deputati Carra e Romanini hanno segnalato di non essere riusciti ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 33 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 33 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 33.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non riesce a votare ? Tartaglione. Altri ? Pellegrino, Nardi, Gutgeld...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  409   
   Votanti  301   
   Astenuti  108   
   Maggioranza  151   
    Hanno votato     301.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 34 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 34 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 34.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bonafede, Sgambato. Bene. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  415   
   Votanti  377   
   Astenuti   38   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato     377.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 35 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 35 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Mi confermano il parere contrario il relatore e il Governo sull'emendamento Grimoldi 35.1.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 35.1.Pag. 17
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Grimoldi, Fanucci, Palma, Bini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  419   
   Votanti  415   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  208   
    Hanno votato   55    
    Hanno votato no   360.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 35.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer... Richetti... Rotta...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  417   
   Votanti  396   
   Astenuti   21   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato  388    
    Hanno votato no   8.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 36 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 36 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 36.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Matteo Bragantini... Paolo Russo... Fanucci... Cariello... Calabrò... Rossi... Fratoianni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  422   
   Votanti  389   
   Astenuti   33   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato  388    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 37 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 37 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 37.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Stella Bianchi... Pellegrino... Capua... Lattuca...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  418   
   Votanti  383   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato     383.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 38 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 38 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Prendo atto che i relatori e il rappresentante del Governo confermano il parere contrario della Commissione e del Governo sull'emendamento Zaratti 38.1.
  Passiamo ai voti.Pag. 18
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zaratti 38.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colaninno... Kronbichler...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  416   
   Votanti  399   
   Astenuti   17   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato  110    
    Hanno votato no   289.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Galgano e Tartaglione hanno segnalato di non essere riusciti ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 38.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vezzali... Gadda... Turco... Cominardi... Stella Bianchi... Di Lello...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  420   
   Votanti  384   
   Astenuti   36   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato  383    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Galgano non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 39 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 39 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Il relatore e il rappresentante del Governo mi confermano il parere contrario sull'emendamento Grimoldi 39.2.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 39.2 con il parere contrario di Commissione e Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fratoianni... Gliele faccio in privato le mie considerazioni, onorevole Fratoianni. Matarrelli, Colletti, Giuliani...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  420   
   Votanti  415   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  208   
    Hanno votato  158    
    Hanno votato no   257.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 39.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Minnucci...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  414   
   Votanti  382   
   Astenuti   32   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato  378    
    Hanno votato no   4.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 40 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 40 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B) al quale non sono state presentate proposte emendative.Pag. 19
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 40.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cariello, Gasparini, Piso, Carloni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  420   
   Votanti  374   
   Astenuti   46   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato  374    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 43 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 43 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B) al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 43.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Monaco, Bolognesi, Cariello, Molteni, D'Ambrosio...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  426   
   Votanti  391   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato  390    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 44 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 44 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B) al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 44.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Coppola, Migliore, Garavini, Lo Monte, Zoggia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  427   
   Votanti  303   
   Astenuti  124   
   Maggioranza  152   
    Hanno votato  302    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 45 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 45 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B) al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 45.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carrozza, Mazzoli, Alli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  433   
   Votanti  394   
   Astenuti   39   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato  394    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 20

(Esame dell'articolo 47 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 47 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 47.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fratoianni, Nicoletti, Vacca...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  423   
   Votanti  387   
   Astenuti   36   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato  387    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 49 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 49 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 49.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevole Gadda, se lei rimane al posto, noi andiamo più veloci... Lo Monte, Minnucci.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  424   
   Votanti  373   
   Astenuti   51   
   Maggioranza  187   
    Hanno votato  301    
    Hanno votato no   72.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Busto ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

(Esame dell'articolo 50 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 50 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 50.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi è che non riesce a votare ? Grassi ha votato ? Russo, Guerini Lorenzo, Dallai. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  424   
   Votanti  388   
   Astenuti   36   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato  293    
    Hanno votato no   95.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 51 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 51 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 51.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non riesce a votare ? Turco. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione. Chiedo scusa, onorevole Invernizzi.Pag. 21
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  422   
   Votanti  301   
   Astenuti  121   
   Maggioranza  151   
    Hanno votato  297    
    Hanno votato no    4.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Nesci ha segnalato di non essere riuscita ad esprimere voto di astensione).

(Esame dell'articolo 52 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 52 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Il relatore e il rappresentante del Governo mi confermano il parere contrario sulle proposte emendative riferite all'articolo 52.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 52.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ce la fa da solo, onorevole Fratoianni ? No... Fratoianni, Kronbichler, Tancredi, Bonafede, Ferraresi. Altri ? Palma... Ora ci penso io, onorevole Kronbichler, non si preoccupi... tolga la pallina... bene.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  430   
   Votanti  425   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  213   
    Hanno votato   58    
    Hanno votato no   367.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Bratti ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 52.2, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Qualcuno non riesce a votare ? Bonaccorsi. Per votare bisogna essere lì, mettere la tessera e spingere il pulsante. Ci siamo, onorevole Bonaccorsi ? Mi pare che ci siamo. Altri ? Quartapelle Procopio.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  430   
   Votanti  427   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  214   
    Hanno votato   56    
    Hanno votato no   371.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 52.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Stiamo votando l'articolo 52. Montroni, Marco Di Stefano, Fregolent, Martella, Casellato, Grassi. Ha votato, onorevole Grassi ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  434   
   Votanti  405   
   Astenuti   29   
   Maggioranza  203   
    Hanno votato  390    
    Hanno votato no   15.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 22

(Esame dell'articolo 53 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 53 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 53.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lo Monte... altri colleghi che non riescono a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  428   
   Votanti  393   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato  309    
    Hanno votato no   84.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (I deputati Da Villa e Mantero hanno segnalato di non essere riusciti ad esprimere voto contrario. Il deputato Preziosi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 54 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 54 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 54.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non riesce a votare ? Marco Di Stefano, Fabbri, Braga. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  429   
   Votanti  395   
   Astenuti   34   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato  361    
    Hanno votato no   34.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 55 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 55 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Il relatore e il rappresentante del Governo mi confermano il parere contrario sulle proposte emendative riferite all'articolo 55.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 55.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Milanato. Chi altro non riesce a votare ? Dallai. Altri che non riescono a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  431   
   Votanti  336   
   Astenuti   95   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato   64    
    Hanno votato no   272.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 55.2, con il parere contrario della Commissione e del Governo.Pag. 23
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fratoianni, Giacomoni... Qualcun'altro che non riesce a votare ? Tripiedi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  429   
   Votanti  330   
   Astenuti   99   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato   56    
    Hanno votato no   274.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 55.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non riesce a votare ? D'Ambrosio, Bonafede... altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  425   
   Votanti  393   
   Astenuti   32   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato  386    
    Hanno votato no   7.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 56 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 56 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Il relatore e il rappresentante del Governo mi confermano il parere contrario sulle proposte emendative riferite all'articolo 56.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 56.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vacca, Palese, Ferraresi, Pannarale... Altri ? Che succede ? Cambiamo rapidamente... Possiamo ? Chiudiamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  427   
   Votanti  362   
   Astenuti   65   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato   87    
    Hanno votato no   275.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 56.2, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Benamati, Grassi, Miccoli, Tancredi, Milanato...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  420   
   Votanti  357   
   Astenuti   63   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato   77    
    Hanno votato no   280.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 56.3, con il parere contrario della Commissione e del Governo.Pag. 24
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Minnucci, Giorgis, Salvatore Piccolo, Magorno, Preziosi, De Lorenzis, Di Battista, Valiante...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  429   
   Votanti  366   
   Astenuti   63   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato   83    
    Hanno votato no   283.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 56.4, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Silvia Giordano, Palese...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  422   
   Votanti  363   
   Astenuti   59   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato   82    
    Hanno votato no   283.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 56.5, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Campana, Matarrelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  427   
   Votanti  365   
   Astenuti   62   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato   50    
    Hanno votato no   315.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 56.6, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pilozzi, Ruocco, Colletti, D'Incecco, Giampaolo Galli, Carfagna, Alfreider...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  433   
   Maggioranza  217   
    Hanno votato  153    
    Hanno votato no   280.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 56.7, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marzano, Tartaglione, Marchi, Zaratti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  430   
   Votanti  428   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  215   
    Hanno votato  125    
    Hanno votato no   303.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 56.Pag. 25
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Molea...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  429   
   Votanti  422   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  212   
    Hanno votato  419    
    Hanno votato no   3.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Molea ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 58 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 58 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Prendo atto che il relatore e il rappresentante del Governo esprimono parere contrario sull'emendamento Grimoldi 58.1
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 58.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vezzali, Richetti, Molea...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  424   
   Votanti  404   
   Astenuti   20   
   Maggioranza  203   
    Hanno votato  146    
    Hanno votato no   258.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Mantero ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 58.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palese, Giammanco, Daga...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  428   
   Votanti  339   
   Astenuti   89   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato  323    
    Hanno votato no   16.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 59 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 59 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 59.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni, Chaouki...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  427   
   Votanti  380   
   Astenuti   47   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato  379    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 60 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 60 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.Pag. 26
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 60.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vito, Tancredi, Palma...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  430   
   Votanti  321   
   Astenuti  109   
   Maggioranza  161   
    Hanno votato  306    
    Hanno votato no   15.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Carrozza ha segnalato che non è riuscita a votare).

(Esame dell'articolo 61 – A.C. 2093-B )

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 61 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Prendo atto che la Commissione e la rappresentante del Governo esprimono parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 61.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 61.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non riesce a votare ? Pilozzi, Carbone, che hanno votato. Ci sono altri che non riescono a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  422   
   Votanti  418   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  210   
    Hanno votato
 155    
    Hanno votato
no  263).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 61.2, con il parere contrario della Commissione e del Governo
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non riesce a votare ? Grassi. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  425   
   Maggioranza  213   
    Hanno votato
 151    
    Hanno votato
no  274).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 61.3, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non è riuscito a votare ? Bombassei. Altri ? Pannarale. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  427   
   Votanti  426   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  214   
    Hanno votato
 153    
    Hanno votato
no  273).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pellegrino 61.4, con il parere contrario della Commissione e del Governo.Pag. 27
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Speranza... che quella sia la tessera giusta, soprattutto ! Onorevole Cani, è riuscito ? Ricordo che stiamo votando l'emendamento Pellegrino 61.4. Ho sbagliato a chiamare la votazione quando ho indetto la votazione ? Chiedo scusa. Devo revocare l'indizione della votazione o possiamo andare avanti lo stesso ? Allora, stiamo votando l'emendamento Pellegrino 61.4. Diamo il tempo per eventuali correzioni a seguito della correzione del Presidente. Chiedo scusa all'onorevole Pellegrino. Ci siamo ? Avete votato, avete corretto, siete a posto ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti   432   
   Votanti  419   
   Astenuti   13   
   Maggioranza  210   
    Hanno votato
 139    
    Hanno votato
no  280).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 61.5, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati, Romele, Porta, Massa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  427   
   Maggioranza  214   
    Hanno votato
 146    
    Hanno votato
no  281).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 61.6, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pilozzi, Montroni. Altri che non riescono a votare ? Fauttilli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  424   
   Maggioranza  213   
    Hanno votato
 146    
    Hanno votato
no  278).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 61.7, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Pilozzi. Calma, onorevole Pilozzi; tutto si risolve. Chi è che non riesce a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  427   
   Votanti  426   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  214   
    Hanno votato
 150    
    Hanno votato
no  276).    

  (Il deputato Senaldi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Daga 61.8.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Daga. Ne ha facoltà.

  FEDERICA DAGA. Grazie, Presidente. Con questo articolato, con questi articoli, stiamo mettendo nelle mani di un'autorità terza garante del mercato un diritto umano universale, qual è il diritto all'acqua.
  Quattro anni fa, 27 milioni di persone hanno detto: «Fuori i profitti dall'acqua; fuori l'acqua dal mercato» e le spiego, Pag. 28Presidente, come questa cosa non è stata minimamente rispettata. Veniamo al punto «fuori l'acqua dal mercato»: dal 2012 i Governi hanno dato in mano all'Autorità per l'energia elettrica e il gas la definizione della tariffa idrica.

  PRESIDENTE. Scusi, onorevole Daga. Colleghi, però vi pregherei !

  FEDERICA DAGA. So che non frega molto la cosa. Lo so e lo sappiamo ormai da molto tempo...

  PRESIDENTE. A parte questo, il problema è che non devono disturbare. Poi, il resto è un problema di ciascuno. Per favore, grazie ! Prego, onorevole Daga.

  FEDERICA DAGA. La ringrazio. Ripeto: «fuori l'acqua dal mercato» significava toglierla completamente dalle mani di un ente terzo garante del mercato. Invece, dal 2012 i Governi l'hanno data in mano a questo ente, che ne definisce sia la tariffa sia le modalità di privatizzazione. Quindi, questa parte non è stata rispettata.
  L'altra parte è: «fuori i profitti dall'acqua». L'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha deciso che doveva rientrare dalla finestra ciò che era uscito dalla porta, cioè quella che si chiamava remunerazione del capitale investito è diventata adesso onere finanziario. Per questo c’è stato un ricorso al TAR, che ha avuto una sentenza completamente ideologica, e in questo momento siamo nelle mani del Consiglio di Stato, che il 14 luglio 2016 emetterà sentenza definitiva e speriamo nella data rivoluzionaria.
  In audizione ho chiesto all'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico che cosa avrebbero fatto nel momento in cui il Governo darà loro il compito di identificare metodologie per le morosità e per i distacchi. La risposta è stata: «Demanderemo tutto ai gestori». Allora, questo significa che non serve a un accidente mettersi a legiferare su questa cosa, perché noi stiamo dando poi tutto in mano a quei gestori che già fanno come cavolo gli pare e staccano indiscriminatamente le utenze, senza avvertire nemmeno le persone.
  Allora, questo emendamento ha una serie di indicazioni che possono aiutare l'AEG, che in questo momento sta brancolano nel buio, a dare indicazioni serie e certe ai gestori che stanno facendo un po’ troppo come cavolo gli pare. Queste sono indicazioni che danno veramente accesso al diritto all'acqua e bisogna anche decidere da che parte stare: se stiamo dalla parte del profitto o se stiamo dalla parte del diritto umano universale.
  Ora, se ci fosse un minimo di buonsenso, si prenderebbe questo testo, lo si passerebbe all'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico e si darebbero queste indicazioni perché, appunto, sembra che l'ente garante del mercato stia brancolando completamente nel buio e non sa che diavolo fare, oppure è troppo soggetto alle pressioni dei gestori idrici, in questo momento gestori idrici uguali a speculatori finanziari (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Cominardi. Ne ha facoltà.

  CLAUDIO COMINARDI. Grazie, Presidente. Questo emendamento in sostanza non fa altro che dare seguito a questa rivoluzione referendaria del 2011, in cui 26 milioni di cittadini chiesero, anzi dovrebbero imporre, secondo quanto dice la Costituzione, di definire l'acqua un diritto, un bene essenziale, un bene comune, sulla quale non si può lucrare. Oggi ci troviamo al paradosso che in varie province, come nella provincia di Brescia, un'assemblea di sindaci va a votare la gestione mista pubblico-privata – tra l'altro, è una gestione che interessa tantissimi cittadini e un'area vastissima – e si va a lucrare. È un qualcosa di assurdo, perché la normativa nazionale dovrebbe adeguarsi rispetto a quanto i quesiti referendari chiedevano. Non si può lucrare. Il privato deve stare fuori dall'acqua pubblica. Non ve lo diciamo Pag. 29noi 5 Stelle, ve lo dicono 26 milioni di italiani (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daga 61.8, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malpezzi, Zoggia, Giuditta Pini, Spadoni, Ricciatti, Amendola, Burtone, Bordo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  380   
   Votanti  339   
   Astenuti   41   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato   89    
    Hanno votato no   250.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 61.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati, Patriarca, Vallascas, Molea, Calabrò.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  402   
   Votanti  401   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato  264    
    Hanno votato no   137.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 62 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 62 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Prendo atto che i relatori e il rappresentante del Governo confermano il parere contrario a tutte le proposte emendative riferite all'articolo 62.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 62.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tinagli, Boccia.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  401   
   Votanti  314   
   Astenuti   87   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato   49    
    Hanno votato no   265.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 62.2, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Montroni, Sarti, Bombassei, Tripiedi, Nesci, Gelmini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  409   
   Votanti  319   
   Astenuti   90   
   Maggioranza  160   
    Hanno votato   49    
    Hanno votato no   270.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 30

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 62.3, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cariello, Pastorelli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  409   
   Votanti  321   
   Astenuti   88   
   Maggioranza  161   
    Hanno votato   49    
    Hanno votato no   272.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 62.4, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Taricco, Albini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  416   
   Votanti  326   
   Astenuti   90   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato   53    
    Hanno votato no   273.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 62.5, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Misiani.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  414   
   Votanti  325   
   Astenuti   89   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato   53    
    Hanno votato no   272.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 62.6, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dorina Bianchi, Marzano, Guidesi, Zaratti, Fiorio.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  412   
   Votanti  324   
   Astenuti   88   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato   51    
    Hanno votato no   273.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 62.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Polverini, Lattuca.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  423   
   Votanti  286   
   Astenuti  137   
   Maggioranza  144   
    Hanno votato  282    
    Hanno votato no   4.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 31

(Esame dell'articolo 64 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 64 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 64.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palmieri.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  415   
   Votanti  374   
   Astenuti   41   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato  373    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 65 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 65 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 65.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ruocco e Verini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  420   
   Votanti  383   
   Astenuti   37   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato  383    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 66 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 66 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 66.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ruocco...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  422   
   Votanti  409   
   Astenuti   13   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato  409    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 67 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 67 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 67.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marotta, Manlio Di Stefano...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  421   
   Votanti  413   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  207   
    Hanno votato  398    
    Hanno votato no   15.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 32

(Esame dell'articolo 69 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 69 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 69.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Verini, Zardini, Grande, Giordano, Gianni Farina...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  421   
   Votanti  286   
   Astenuti  135   
   Maggioranza  144   
    Hanno votato  286.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 70 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 70 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 70.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cariello, Guidesi, Marotta, Zan, Casellato, Pannarale, Lavagno...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  426   
   Votanti  351   
   Astenuti   75   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato  311    
    Hanno votato no   40.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 71 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 71 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. L'articolo 71 riguarda le oil free zone. Noi, ad oggi, non siamo intervenuti molto a lungo su questo collegato ambientale, però ci piacerebbe almeno che Governo e relatori ci specificassero meglio cosa intendono per oil free zone.
  Perché – così come è scritto – un’oil free zone è un'area territoriale nella quale, in un determinato arco temporale (determinato da chi ?) e, sulla base di uno specifico atto di indirizzo adottato dai comuni del territorio di riferimento, si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie prodotte da fonti rinnovabili.
  Perfetto, ma la domanda nasce spontanea. Questo riguarda quindi i consumi dei territori, ma non la produzione energetica mediante estrazioni petrolifere e di gas nei territori di quei comuni. Quindi, nonostante alcuni proclami che anche in regione Piemonte sono stati fatti dal Partito Democratico, sull'ottima iniziativa di istituire le oil free zone, noi ci chiediamo: ma servono, o serviranno, a potenzialmente impedire la realizzazione delle trivellazioni petrolifere nei comuni che adotteranno le oil free zone, o no ? Noi crediamo che ovviamente questo sia sempre un modo per ingannare il cittadino e per cercare di far sì che, alla fine della fiera, anche se il comune decide di istituire una oil free zone nessuno potrà vietare a ENI, a Shell, o a qualsiasi altra compagnia petrolifera, di andare a presentare un progetto di ricerca e di estrazione.
   Questo vuol dire di fatto che, ancora una volta, voi, da un lato, approvate lo «Sblocca Italia», che quindi consente di trivellare in tutta Italia in maniera indiscriminata e, in più, nella legge di stabilità, avete anche tolto l'unica cosa sensata, che Pag. 33era quella di dire: almeno facciamolo con una pianificazione dei piani delle aree, ragionata, capendo dove si può andare a trivellare e dove no. Avete tolto anche quella disposizione, facendo finta di rimandare alle regioni il potere decisionale. Ricordo a tutti che a gennaio ci sarà il voto finale sulle riforme costituzionali che trasferiscono le competenze allo Stato centrale. Quindi, ancora una volta, state cercando di ingannare i cittadini e di far in modo di dare un'area green rispetto alle trivellazioni. Peccato che io vorrò essere e sarò molto, molto presente nel vedere in quei comuni, dove sono in atto dei permessi di ricerca, se la oil free zone possa essere soltanto uno specchietto, o possa servire veramente a qualcosa, perché, così come regolata, riguarda soltanto i consumi dei comuni e dei territori, non le estrazioni di petrolio e di gas in quei territori.
  Quindi – e lo dico ai colleghi che sono i responsabili magari anche della materia ambientale nel Partito Democratico – dite ai vostri, sui territori, che questo tipo di attività non permetterà di bloccare le estrazioni petrolifere e di gas, perché di fatto continuerà a rimanere possibile chiedere autorizzazioni o permessi di ricerca anche nei territori soggetti a oil free zone su questa determinata fattispecie, ovvero permettete continuamente le estrazioni petrolifere.
   Nella stabilità, avete bocciato emendamenti che andavano a vietare le estrazioni petrolifere nelle zone di produzione in prossimità dei parchi nazionali, sulla terraferma e nelle zone di produzione di eccellenze agroalimentari. Ecco, forse questo vi dovrebbe far ragionare un po’ di più nel cercare di non ingannare il cittadino. Questo tipo di attività che mettete in atto ogni giorno sono veramente drammatiche.
  Io vi chiedo, a questo punto, di smentirmi, qualora abbia detto delle fesserie con riguardo alle oil free zone, altrimenti votiamo con la consapevolezza che faremo sempre e solo chiacchiere (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 71.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati, Marcon, Simoni, Giuseppe Guerini, Oliverio, Invernizzi, Rondini, Matarrelli, Allasia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  412   
   Votanti  278   
   Astenuti  134   
   Maggioranza  140   
    Hanno votato  277    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 72 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 72 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 72.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Patriarca. Chi altro non riesce a votare ? Braga ha votato. Carrozza...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  419   
   Votanti  309   
   Astenuti  110   
   Maggioranza  155   
    Hanno votato  308    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 34

(Esame dell'articolo 73 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 73 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 73.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non riesce a votare ? Simoni... ha votato.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  421   
   Votanti  381   
   Astenuti   40   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato  380    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 74 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 74 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 74.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Ruocco, Carbone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  418   
   Votanti  371   
   Astenuti   47   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato  370    
    Hanno votato no   1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Bombassei ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 75 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 75 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 75.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non riesce a votare ? D'Uva, Turco, Spessotto, Di Gioia, Malpezzi, Stumpo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  427   
   Votanti  377   
   Astenuti   50   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato   377.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 76 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 76 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C.2093-B).
  Ricordo che i pareri sull'emendamento soppressivo Mannino 76.1 sono contrari.
  Passiamo, dunque, alla votazione sul mantenimento dell'articolo 76.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 76.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Occhiuto, Sanga...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 35
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  429   
   Votanti  418   
   Astenuti   11   
   Maggioranza  210   
    Hanno votato  301    
    Hanno votato no   117.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 77 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 77 (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 77.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chi non riesce a votare ? Saltamartini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  421   
   Votanti  393   
   Astenuti   28   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato  379    
    Hanno votato no   14.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (I deputati Realacci e Cristian Iannuzzi hanno segnalato che non riusciti ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 78 – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 78 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).
  Il parere sull'emendamento Grimoldi 78.1 è contrario, come mi confermano relatore e Governo. Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grimoldi 78.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Abbiamo votato tutti ? Qualcuno non riesce a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  429   
   Votanti  423   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  212   
    Hanno votato   61    
    Hanno votato no   362.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 78.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giammanco. Bene. Chi non riesce a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  424   
   Votanti  367   
   Astenuti   57   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato  298    
    Hanno votato no   69.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame degli ordini del giorno – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A – A.C. 2093-B).Pag. 36
  Se nessuno chiede di intervenire per illustrare gli ordini del giorno, invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere. Glieli leggo io, se lei è d'accordo. Ordine del giorno Vico n. 9/2093-B/1 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Mongiello n. 9/2093-B/2 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Valiante n. 9/2093-B/3 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Vargiu n. 9/2093-B/4 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Benedetti n. 9/2093-B/5 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Businarolo n. 9/2093-B/6 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Vignaroli n. 9/2093-B/7 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Terzoni n. 9/2093-B/8 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Gallinella n. 9/2093-B/9 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Gagnarli n. 9/2093-B/10 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Massimiliano Bernini n. 9/2093-B/11 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Segoni n. 9/2093-B/12 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Pastorino n. 9/2093-B/13 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Lattuca n. 9/2093-B/14 ?

Pag. 37

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Pastorelli n. 9/2093-B/15 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Cristian Iannuzzi n. 9/2093-B/16 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Tidei n. 9/2093-B/17 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Martella n. 9/2093-B/18 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Zaratti n. 9/2093-B/19 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Pellegrino n. 9/2093-B/20 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Carra n. 9/2093-B/21 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «impegna il Governo ad attivare un tavolo istituzionale di confronto» e poi come segue.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Pili n. 9/2093-B/22 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Zolezzi n. 9/2093-B/23 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Zardini n. 9/2093-B/24 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Carrescia n. 9/2093-B/25 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Bergonzi n. 9/2093-B/26 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Mariani n. 9/2093-B/27 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Borghi n. 9/2093-B/28 ?

Pag. 38

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Cominelli n. 9/2093-B/29 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Gadda n. 9/2093-B/30 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Giovanna Sanna n. 9/2093-B/31 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Mazzoli n. 9/2093-B/32 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Braga n. 9/2093-B/33 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Manfredi n. 9/2093-B/34 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Molteni n. 9/2093-B/35 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Vella n. 9/2093-B/36 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Contrario.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Albanella n. 9/2093-B/37 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Bratti n. 9/2093-B/38 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Mura n. 9/2093-B/39 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Gandolfi n. 9/2093-B/40 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Plangger n. 9/2093-B/41 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «a valutare la possibilità di».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Sani n. 9/2093-B/42 ?

Pag. 39

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole con la riformulazione «impegna il Governo a valutare la possibilità che le aziende faunistiche venatorie e le aziende agrituristico-venatorie adeguatamente recintate, che possono immettere cinghiali, siano abilitate, altresì, a provvedere al loro foraggiamento».

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Schirò n. 9/2093-B/43 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Favorevole.

  PRESIDENTE. Ordine del giorno Matarrese n. 9/2093-B/44 ?

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Sono appena arrivati e io chiedo due minuti per leggerli. Sono arrivati in questo momento.

  PRESIDENTE. Va bene, prendiamo tempo. Diamo tempo alla sottosegretaria di verificare.
  Intanto vorrei sapere dai delegati dei gruppi se, come mi fa segno l'onorevole Cinzia Fontana per quanto riguarda il Partito Democratico, sono accolte tutte le riformulazioni e non si chiede il voto per nessun atto di indirizzo. Ci sono altri gruppi che la pensano allo stesso modo ?

  EMANUELE COZZOLINO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  EMANUELE COZZOLINO. Presidente, le accogliamo, a parte qualcuno che interverrà mentre leggerà gli ordini del giorno.

  PRESIDENTE. Molto bene. Ci sono altri ?

  FILIBERTO ZARATTI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Per lei, onorevole Zaratti, vanno bene tutte le riformulazioni ? Bene. Io sto sempre continuando a consentire di esprimere il parere al sottosegretario, che ringrazio, perché stiamo improvvisando insieme. Prego, Sottosegretaria.

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Parere favorevole su entrambi gli ordini del giorno Matarrese n. 9/2093-B/44 e Realacci n. 9/2093-B/45.

  PRESIDENTE. Molto bene. A questo punto possiamo procedere.

  ORESTE PASTORELLI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ORESTE PASTORELLI. Presidente, accetto la riformulazione.

  PRESIDENTE. Bene. Procediamo con l'esame degli ordini del giorno.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Vico n. 9/2093-B/1, Mongiello n. 9/2093-B/2, Valiante n. 9/2093-B/3 e Vargiu n. 9/2093-B/4, accettati dal Governo.
  Prendo atto che la presentatrice accetta la riformulazione e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Benedetti n. 9/2093-B/5, accettato dal Governo, purché riformulato.
  Chiedo alle presentatrici se accettino la riformulazione dell'ordine del giorno Businarolo n. 9/2093-B/6, accettato dal Governo, purché riformulato.

  DONATELLA AGOSTINELLI. Grazie, Presidente, accogliamo la riformulazione, però vorrei consegnare il mio intervento esplicativo in ordine, appunto, al nostro ordine del giorno, per la pubblicazione in calce al resoconto.

  PRESIDENTE. Diciamo che lei consegna le motivazioni per cui accetta la riformulazione.

Pag. 40

  DONATELLA AGOSTINELLI. Esatto.

  PRESIDENTE. Sta bene. Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Vignaroli n. 9/2093-B/7, Terzoni n. 9/2093-B/8, Gallinella n. 9/2093-B/9 e Gagnarli n. 9/2093-B/10, accettati dal Governo.
  Chiedo al presentatore se accetti la riformulazione dell'ordine del giorno Massimiliano Bernini n. 9/2093-B/11, accettato dal Governo, purché riformulato.

  MASSIMILIANO BERNINI. Grazie, Presidente. Io veramente non comprendo questa riformulazione: «a valutare l'opportunità di...».
  Nell'articolo 7 si parla, appunto, di vietare l'immissione di cinghiali. Leggo quindi testualmente: le regioni e le province provvedono all'individuazione nel territorio di propria competenza delle aree nelle quali, in relazione alla presenza o alla contiguità con aree naturali protette e con zone caratterizzate da localizzazione di produzioni agricole particolarmente vulnerabili, è fatto divieto di allevare e immettere la specie cinghiale. Tra parentesi «sus scrofa». Il testo, così com’è formulato, è assolutamente impreciso. Per questo ho presentato l'ordine del giorno, per fare chiarezza. Quindi, questo ordine del giorno va nella direzione di aiutare il Governo ad una maggiore puntualizzazione, perché, come dicevo durante la mia dichiarazione di voto sull'articolo 7, scrivere tra parentesi «sus scrofa», vuol dire tutto e vuol dire niente. Alla specie sus scrofa appartiene anche la sottospecie del maiale domestico, del suino che noi comunemente alleviamo. Era per questo che io avevo presentato questo impegno, che mi sembrava essere di assoluto buonsenso nel mio ordine del giorno, impegnando il Governo, in accordo con gli enti di ricerca pubblici, in primis l'ISPRA, ad individuare con apposito atto normativo l'elenco delle specie di cinghiale alloctone, di cui è fatto espressamente divieto di allevamento e immissione per fini venatori su tutto il territorio nazionale. Questo – ripeto – per andare a chiarire quest'aspetto che nell'articolo 7 è assolutamente lacunoso.
  Poi altra questione: a quale specie di cinghiali facciamo riferimento o fate riferimento ? A quelle autoctone ? A quelle alloctone ? A entrambe ? Quindi veramente chiedere di riformulare questo impegno con «valutare l'opportunità di...» mi sembra assolutamente, per così dire, ingiusto e inutile. Quindi chiedo al Governo una riflessione su quest'aspetto, altrimenti lo mettiamo ai voti.

  PRESIDENTE. A questo punto, passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Massimiliano Bernini n. 9/2093-B/11 con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  Chiedo scusa. Revoco la votazione, aveva chiesto di parlare il rappresentante del Governo.

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Le argomentazioni del collega...

  PRESIDENTE. ...sono state convincenti.

  SILVIA VELO, Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare.(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Meraviglioso. Allora vi è il parere favorevole del Governo senza riformulazione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Calmiamo quest'entusiasmo.
  Chiedo ai presentatori se accettino la riformulazione dell'ordine del giorno Segoni n. 9/2093-B/12, accettato dal Governo, purché riformulato. Onorevole Cozzolino, che devo fare ? C’è una proposta di riformulazione per l'ordine del giorno Segoni n. 9/2093-B/12. Ah, no, Segoni, è di Alternativa Libera... sono rimasto un po’ indietro, onorevole Crippa, le chiedo scusa. Va bene, presumo che non si insista per la votazione. Le chiedo scusa, onorevole Crippa.
  Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione e non insiste per la Pag. 41votazione dell'ordine del giorno Pastorino n. 9/2093-B/13, accettato dal Governo, purché riformulato.
  Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Lattuca n. 9/2093-B/14, accettato dal Governo.
  Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Pastorelli n. 9/2093-B/15, accettato dal Governo, purché riformulato.
  Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Cristian Iannuzzi n. 9/2093-B/16, accettato dal Governo.
  Prendo atto che la presentatrice accetta la riformulazione e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Tidei n. 9/2093-B/17, accettato dal Governo, purché riformulato.
  Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Martella n. 9/2093-B/18, accettato dal Governo.
  Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Zaratti n. 9/2093-B/19, accettato dal Governo, purché riformulato.
  Prendo atto che la presentatrice non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Pellegrino n. 9/2093-B/20, accettato dal Governo.
  Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Carra n. 9/2093-B/21, accettato dal Governo, purché riformulato.
  Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Pili n. 9/2093-B/22, accettato dal Governo.
  Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Zolezzi n. 9/2093-B/23, accettato dal Governo, purché riformulato.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Zardini n. 9/2093-B/24, Carrescia n. 9/2093-B/25, Bergonzi n. 9/2093-B/26 e Mariani n. 9/2093-B/27, accettati dal Governo.
  Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Borghi n. 9/2093-B/28, accettato dal Governo, purché riformulato.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Cominelli n. 9/2093-B/29, Gadda n. 9/2093-B/30, Giovanna Sanna n. 9/2093-B/31, Mazzoli n. 9/2093-B/32, Braga n. 9/2093-B/33 e Manfredi n. 9/2093-B/34, accettati dal Governo.
  Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Molteni n. 9/2093-B/35, accettato dal Governo, purché riformulato.
  Onorevole Vella, insiste per la votazione del suo ordine n. 9/2093-B/36, non accettato dal Governo ?

  PAOLO VELLA. Insisto per la votazione.

  MAURO PILI. Presidente, chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MAURO PILI. Grazie, Presidente. Io intervengo su questo ordine del giorno per richiamare anche l'attenzione dei colleghi sul parere del Governo e sul contenuto di questo ordine del giorno. In particolar modo, si richiamano le esplorazioni marine nell'area del santuario dei cetacei, cioè di un'area che da accordi internazionali tra l'Italia e la Francia è sottoposto a una massima tutela.
  Il Governo italiano con il Governo Monti ha introdotto un'area proprio a cavallo del santuario dei cetacei. Qui si chiede di bloccare le esplorazioni petrolifere con l'utilizzo degli air gun, cioè delle vere e proprie bombe sismiche in mare. Aggiungo che la Commissione di valutazione impatto ambientale ha già bloccato per due volte due progetti, il primo messicano, Pag. 42il secondo della Danimarca, che sostanzialmente mettevano in essere un attentato al passaggio dei cetacei.
  Aggiungo che c’è una normativa speciale, costituzionalmente riconosciuta, che vieta alla Sardegna di poter in qualche modo introdurre elementi di modifica, perché la competenza in questo caso è totalmente riconosciuta allo statuto speciale della Sardegna, quindi ad una norma costituzionale che assegna alla Sardegna sulla partita petrolifera una competenza primaria. Quindi, è evidente che il parere del Governo è in contrasto con le norme costituzionali e, soprattutto, in contrasto con gli accordi internazionali di tutela del santuario dei cetacei, pertanto chiedo al Governo di riconsiderare, ma altrimenti ai colleghi di tener conto che si sta facendo un attentato ad un'area marina della Sardegna di rilevante entità !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rizzetto. Ne ha facoltà.

  WALTER RIZZETTO. Presidente, intervengo per sottoscrivere questo ordine del giorno e per chiedere al Governo e al sottosegretario di cambiare parere su di esso.

  PRESIDENTE. Prendo atto che il Governo non intende cambiare il suo parere.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Vella n. 9/2093-B/36, non accettato dal Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giuseppe Guerini, Molteni, Capua, Bonaccorsi, De Lorenzis...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  379   
   Votanti  378   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato  143    
    Hanno votato no   235.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Albanella n. 9/2093-B/37, Bratti n. 9/2093-B/38, Mura n. 9/2093-B/39 e Gandolfi n. 9/2093-B/40, accettati dal Governo.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Plangger n. 9/2093-B/41 e Sani n. 9/2093-B/42, accettati dal Governo, purché riformulati.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Schirò n. 9/2093-B/43, Matarrese n. 9/2093-B/44 e Realacci n. 9/2093-B/45, accettati dal Governo.

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pastorelli. Ne ha facoltà.

  ORESTE PASTORELLI. Grazie, signor Presidente. Onorevoli colleghi, il testo sottoposto al nostro esame è finalizzato alla definizione di alcune importanti politiche in materia di tutela dell'ambiente e di sviluppo ecosostenibile.
  La strategia dietro questo disegno di legge sta nella sua semplicità chiarissima. La difesa dell'ambiente, la tutela del paesaggio e lo sviluppo sostenibile sono i criteri che devono orientare una nuova economia, un nuovo modello di crescita del Paese. In questo contesto, ogni attività produttiva può divenire funzionale alla tutela e al presidio del territorio. In tal senso debbono, dunque, leggersi le misure riguardanti, ad esempio, l'introduzione del credito di imposta per le imprese che effettuano bonifiche dell'amianto e la gestione dei rifiuti raccolti in mare.Pag. 43
  Segnalo, poi, l'importanza delle ulteriori misure che investono i settori dell'energia e dei cosiddetti «acquisti verdi», volte rispettivamente a promuovere l'utilizzo di fonti rinnovabili e a premiare nei contratti pubblici quei soggetti in linea con più alti standard di ecocompatibilità.
  Infine, il presente disegno di legge affronta il tema essenziale della prevenzione dei danni derivanti dal dissesto idrogeologico. La necessità di ricostruire il Paese secondo criteri rispettosi della fragilità del territorio è ormai sempre più pressante.
  Nel suo complesso, il presente disegno di legge, rispetto al quale esprimo un convinto voto favorevole della componente Socialista, rappresenta, quindi, un passaggio fondamentale nel percorso che conduce non solo ad un rilancio ecosostenibile del Paese, ma anche ad un nuovo modo di intendere il governo del territorio, improntato alla prevenzione dei rischi idrogeologici e alla tutela dall'ambiente.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Parisi. Ne ha facoltà.

  MASSIMO PARISI. Grazie, Presidente. Per annunciare il voto favorevole della componente Alleanza Liberalpopolare Autonomie e chiedere che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.

  PRESIDENTE. Ovviamente, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
  Ha chiesto ora di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Palese. Ne ha facoltà.

  ROCCO PALESE. Grazie, Presidente. Per annunciare il voto di astensione da parte dei Conservatori Riformisti su questo provvedimento, avendo già apprezzato lo sforzo che si è contemplato nell'adottare questo provvedimento abbastanza importante, però ci sono alcuni passaggi che sono stati evidenziati nel lavoro della Commissione che non ci hanno convinto pienamente e, soprattutto, il mancato accoglimento di alcuni emendamenti che andava nella direzione dello snellimento ulteriore delle procedure soprattutto autorizzative...

  PRESIDENTE. Scusi, onorevole Palese.
  Onorevole Valente, possiamo farci gli auguri tra un po’. Grazie.

  ROCCO PALESE. ... non ci ha consentito di dare un voto favorevole e pieno, ma riteniamo comunque che delle cose positive ci sono in questo provvedimento e auspichiamo anche che possa essere migliorato e semplificato il problema autorizzativo a cui i cittadini tengono molto.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baradello. Ne ha facoltà.

  MAURIZIO BARADELLO. Grazie, Presidente. Questo disegno di legge è stato definito l’«Agenda verde» del Governo. Il collegato ambientale alla legge di stabilità rappresenta, infatti, un fondamentale passo avanti nella definizione delle politiche ambientali nazionali, in una logica che collega a delle innovative scelte di politica economica industriale, indirizzate verso una crescita e uno sviluppo sostenibile. Noi crediamo che già con Parigi si siano avviati degli importanti passi avanti su queste tematiche e questa – continuiamo a chiamarla – «Agenda verde» ci spinge verso un'ottica trasversale, o meglio ancora circolare, dell'utilizzazione dei beni di cui disponiamo.
  L'adozione, il 2 dicembre 2015, della comunicazione a livello europeo, l'anello mancante, un Piano d'azione europeo per economia circolare, questo era il titolo, è stato l'ultimo passo per sostenere la strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. A Parigi tutto il mondo si è impegnato ad andare verso una comune direzione, un impegno che non si traduce più in vincoli, bensì in opportunità. È la stessa COP21, infatti, che ci porta verso la realizzazione dell'economia circolare.Pag. 44
  Come già detto, l'Italia ha già iniziato il percorso per centrare l'obiettivo della riduzione delle missioni e della decarbonizzazione dell'economia, ed alcuni strumenti in tal senso sono già stati approntati nel corso degli ultimi anni. Il passo successivo, evidentemente, è questo importante atto, perché è stato detto che si è complicato nei vari passaggi parlamentari, arrivando a 78 articoli in questo passaggio, ma è un pacchetto che agisce con norme a 360 gradi, capaci di attivare politiche ambientali che noi riteniamo possano anche creare un vero e proprio sviluppo economico, soprattutto partendo dal livello locale.
  Non si tratta solo di ambiente, lo dobbiamo ribadire, si tratta proprio anche di modalità, di come la società affronterà queste tematiche nei prossimi anni: da qui potrà derivare davvero un importante sviluppo. Sono 370 mila le aziende italiane che negli ultimi sei anni hanno investito in prodotti o tecnologie ecosostenibili: una scelta vincente, dato che il 18 per cento delle aziende green ha visto crescere il proprio fatturato, contro il 12,6 per cento della media italiana, merito di una maggiore concorrenzialità sui mercati internazionali e di una maggiore capacità di produrre innovazione. Il 19,6 per cento delle aziende verdi esporta, infatti, stabilmente merci fuori dall'Italia, contro una media del 9,4 per cento. Questo ci fa capire come, davvero, da qui possa partire un importante sviluppo per il nostro territorio e questo si basa soprattutto sul capitale umano e sulle capacità che le persone stanno investendo su queste tematiche.
  Fra le misure di questo provvedimento che vanno ad incidere sulla nostra vita quotidiana in modo diretto e indiretto voglio citarne alcune: ad esempio, nel campo di una mobilità sostenibile, siamo molto convinti dell'importanza del mobility manager scolastico, perché influirà sulle famiglie, sugli insegnanti, sugli alunni, su tutto il sistema che quotidianamente si muove nell'ambito urbano per portare i ragazzi a scuola; le misure per incrementare la raccolta differenziata: altro punto fondamentale; l'introduzione di misure volte al contrasto del fenomeno dell'abbandono nell'ambiente dei rifiuti prodotti da fumo e da gomme da masticare, e così via.   Ecco, noi riteniamo che sia davvero un passo importante.
Voglio, però, infine chiudere, ricordando ed evidenziando un tema, sospeso purtroppo, ma legato a queste tematiche, che ritengo possa diventare un vero volano di sviluppo: quello dell'utilizzo del biometano per autotrazione. L'Italia è l'ottavo mercato dei veicoli...

  PRESIDENTE. Onorevole Braga, gentilmente... Grazie, molto gentile.

  MAURIZIO BARADELLO. Prego ?

  PRESIDENTE. No, ce l'avevo con l'onorevole Braga. Prego, vada avanti.

  MAURIZIO BARADELLO. L'Italia è l'ottavo mercato dei veicoli a gas naturale al mondo, con consumi per oltre un miliardo di metri cubi. Le normative dicono che dal 2018 i biocarburanti di seconda generazione, come il bioetanolo e il biometano, dovranno rappresentare una quota pari all'1,2 per cento dei carburanti venduti, grazie alla definizione di criteri attuativi che consentiranno di rendere competitiva la produzione di biometano per autotrazione, differenziando l'uso del biogas rispetto alla generazione elettrica. Quindi, è verosimile pensare che già nel 2016 questo nuovo segmento sia destinato a crescere rapidamente. Per la fine del decennio la produzione di biometano potrebbe, quindi, coprire il 50 per cento degli attuali consumi degli autoveicoli a gas naturale; un prodotto con una valenza alta, in quanto capace di conseguire importanti e differenti risultati per il sistema Paese: quello ambientale, certamente, quello industriale e anche quello del beneficio per le singole famiglie. L'attivazione della filiera agroenergetica del biometano si presenta, dunque, come un'opportunità da perseguire con forza nell'ottica dello sviluppo della green Pag. 45economy del nostro Paese. Questo è un auspicio su cui credo che la Commissione lavorerà nei prossimi mesi.
  Ho fatto una sintesi di alcuni punti, però, con questo volevo sottolineare che il nostro gruppo Per l'Italia-Centro Democratico voterà a favore del provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo Per l'Italia-Centro Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Grimoldi. Ne ha facoltà.

  PAOLO GRIMOLDI. Grazie, Presidente. Noi chiediamo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto, sottolineando però che, per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, si è persa un'altra occasione per poter intervenire in modo quanto meno più importante, cercando di far tesoro dei fatti di cronaca che abbiamo vissuto in questi anni e del fatto che in quest'Aula per tante volte abbiamo commemorato le vittime degli avvenimenti di cronaca in ambito di dissesto idro-geologico. E anche in questa occasione, su un provvedimento di carattere ambientale che è un pastone a 360 gradi, si è cercato di intervenire su tutto e sul contrario di tutto, però, ancora una volta, su quell'ambito non si è fatto e non si è messo in campo nulla che potesse arginare e dare risposte ai nostri territori.

  PRESIDENTE. Ovviamente la Presidenza consente la pubblicazione del testo, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
  Ha chiesto ora di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Matarrese. Ne ha facoltà.

  SALVATORE MATARRESE. Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli colleghi, Scelta Civica dichiara voto favorevole su questo provvedimento, che è importante ai fini della valutazione e rivalutazione della green economy e l'utilizzo razionale delle risorse ambientali.
  È un provvedimento che in questo momento particolare, all'indomani degli accordi presi a Parigi, ha una valenza notevole, perché fondamentalmente incide sulle emissioni in atmosfera.
  Incide anche su un orientamento dell'economia verso un maggior rispetto dell'ambiente e miglior utilizzo delle risorse ambientali. Quindi, è un provvedimento che nella sua gestazione è stato particolarmente lungo ma che, in questo momento, credo sia importante, anche perché la green economy è un tassello di grande prospettiva nel quadro industriale del nostro Paese. È un'economia in grande risalita, dove c’è molto investimento in ricerca e in tecnologia; c’è molta occupazione e soprattutto crescita di fatturati a livelli importanti.
  È un provvedimento che interviene anche su aspetti che in questo momento assumono particolare rilevanza anche nel contesto europeo, quando interviene sull'economia circolare. L'Italia, così come l'Europa, è un Paese che importa molte più risorse naturali e prodotti di quanto ne esporti, quindi l'intervento in questo decreto che favorisce l'utilizzo di materiali da riciclo nella produzione industriale è sicuramente un fatto positivo, perché tende a ridurre l'utilizzo di risorse naturali.
  È anche importante per interventi sulla mobilità, sui programmi di mobilità nelle comunità e nelle città tesi a favorire proprio la riduzione di emissioni in atmosfera.
  È importante quando interviene anche sul dissesto idrogeologico, quando elimina il silenzio-assenso sui provvedimenti che hanno incidenza appunto su fenomeni naturali o su aree che hanno particolare importanza dal punto di vista del rischio ambientale. Quindi, è un provvedimento che tocca diversi punti, perché la green economy è variegata, è anche trasversale nel contesto economico e sociale del nostro Paese. Interviene anche sulle pubbliche amministrazioni allorquando impone dei criteri per gli «acquisti verdi». Interviene Pag. 46anche sulla necessità di aumentare la raccolta differenziata, anche se comprendiamo poco l'aumentare il tempo per raggiungere i limiti prefissati, che sono limiti che vedono l'Italia già in notevole ritardo, soprattutto se consideriamo le altre esperienze in Europa. Quindi, è un provvedimento che ha la giusta direzione, quella di favorire anche le risorse del nostro Paese, e alludo al mare – che è una risorsa importante per il turismo e anche per il valore ambientale – intervenendo sulla creazione di parchi marini, dando risorse e opportunità anche per favorire i dragaggi, per favorire quindi una maggiore competitività del sistema portuale.
  È quindi un provvedimento articolato, incisivo su alcuni temi, quindi un provvedimento che vede anche in prospettiva delle grandi possibilità di sviluppo e di crescita di un'economia che è sempre più tesa all'utilizzo più razionale e migliore delle risorse che, soprattutto nel nostro Paese ma anche nell'economia europea, è un tassello importante.
  Quindi, confermiamo e ribadiamo il voto favorevole per questo provvedimento che, auspichiamo, nei successivi adempimenti formali, possa arrivare rapidamente ad essere una legge utile – come crediamo – al nostro Paese, per lo sviluppo che vogliamo dare a seguito degli accordi di Parigi. Quindi, ribadiamo voto favorevole e auspichiamo ulteriori provvedimenti di questo tenore (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Dorina Bianchi. Ne ha facoltà.

  DORINA BIANCHI. Presidente, per troppo tempo lo sviluppo economico-industriale e il rispetto dell'ambiente hanno viaggiato su binari paralleli non avevano modo di incontrarsi, alimentando chi, in nome di un falso ambientalismo, ha sempre avuto l'obiettivo di bloccare lo sviluppo del Paese.
  Ebbene, noi di Alleanza Popolare siamo convinti che green ed economy corrano invece nella medesima direzione; possono e devono correre nella medesima direzione sia la salvaguardia dell'ambiente sia lo sviluppo del Paese e del suo sistema produttivo.
  La difesa dell'ambiente, l'ha detto più volte anche Papa Francesco, e la giustizia sociale devono andare insieme, devono camminare insieme. L'ambiente rappresenta un settore non soltanto da difendere e salvaguardare ma in grado di produrre ricchezza e lavoro. Cop 21, la recente Conferenza internazionale sul clima e sull'ambiente di Parigi, ha messo tutti i Paesi industrializzati e quelli emergenti di fronte alla loro responsabilità: non può esserci sviluppo senza sostenibilità ambientale. E devo dire che il nostro Paese, da questo punto di vista, sta facendo degli importanti passi avanti: è tra i primi Paesi per eco-efficienza; può rivendicare con orgoglio di avere ridotto, dal 1990 ad oggi, le emissioni del 23 per cento; le nostre aziende sono in prima fila nella filiera della sostenibilità e hanno dato anche un taglio consistente a quelle che erano le impostazioni di fonti fossili dannose per l'ambiente, dimostrando appunto di avere sensibilità per il problema ambientale.
  E anche la politica – devo dire – ha fatto dei passi importanti: da qui al 2020, ben 4 miliardi di euro di investimenti sono previsti nel contesto della salvaguardia ambientale, convinti, come dicevo prima, che green può camminare insieme ad economy. La dimostrazione è che il 60 per cento dei nuovi impieghi negli ultimi anni è stato ottenuto proprio da investimenti concernenti l'imprenditoria ambientale. Il testo che oggi andiamo a votare contiene quelle disposizioni che rispondono alle principali e più significative esigenze del comparto ambientale. Mi riferisco, ad esempio, alle disposizioni relative alle aree marine protette. Naturalmente sono aumentate le spese sia per l'istituzione di nuove aree marine (tipo Pantelleria, Banco Avventura nel Canale di Sicilia, Banco Graham), ma anche per il potenziamento e la gestione delle stesse aree già tutelate. A questo proposito vorrei dire che noi, come Area Popolare, ci auguriamo che si lavori anche nei prossimi anni per quanto Pag. 47riguarda l'attrattività di queste aree e che sia sempre più possibile la presenza sostenibile dell'uomo e degli insediamenti, anche di tipo turistico ambientale, all'interno di queste aree marine protette. Inoltre, sono aumentate l'incentivazione della mobilità sostenibile, come pure gli interventi che riguardano la necessità di conferire maggiore armonia e completezza a diverse materie, come ad esempio le disposizioni sui prodotti derivanti da materia post-consumo. Oggi è indispensabile intervenire su quei comparti che attendono da molto tempo un aggiornamento della normativa e vanno valutati gli interventi in materia di sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse o a biogas. Lo stesso comparto delle rinnovabili attende quelle rettifiche che da sole potrebbero allinearlo alle disposizioni europee, anche al fine magari di evitare penalizzazioni sul mercato nei confronti dei competitor stranieri. Il disegno di legge contiene, in sostanza, misure in materia della tutela della natura e dello sviluppo sostenibile, valutazioni ambientali, energia, acquisti «verdi», gestioni rifiuti e bonifiche, difesa del suolo e risorse idriche; disposizioni che favoriranno incentivi e sgravi alle imprese che basano la loro produzione su materiali provenienti dalla raccolta differenziata, dal disassemblaggio dei prodotti scartati, completando il percorso avviato dall'approvazione della legge sugli eco-reati e favorendo in maniera efficace lo sviluppo di imprese di qualità. Penso, ad esempio, alle Autorità di bacino dei dissesti idrografici, istituite per prevenire esondazioni e gestire i corsi principali dei fumi italiani; penso ai comuni, che potranno costituire, anche in associazione, le oil free zone; all'incentivazione della mobilità sostenibile nei percorsi giornalieri casa-lavoro e casa-scuola, sollecitando l'uso delle due ruote; al fatto che le pubbliche amministrazioni potranno fare degli acquisti «verdi» all'incentivazione della raccolta differenziata e al riuso di materiali nuovamente utilizzabili attraverso appunto i comuni. Noi crediamo che sia stato fatto il possibile. Forse si poteva fare di più, con maggior coraggio; forse si poteva intervenire sugli aspetti che interessavano il comparto della produzione di energia, in particolare le biomasse e i bioliquidi, ad esempio menzionando i sottoprodotti da usare in quegli impianti. Non si sono valutati e considerati quelli derivanti dalla lavorazione dei grassi animali e da produzione di biocombustibili, che sono perfettamente individuabili tramite norme e tecniche specifiche. Tra le diverse disposizioni contenute nel provvedimento va sottolineata quella relativa all'importante ruolo assegnato ai consorzi nella gestione delle dinamiche connesse con il recupero e il riciclo di rifiuti, anche alla luce di quelli che sono stati gli standard degli obiettivi comunitari. Il loro ruolo risulta fondamentale nel corso della gestione dei rifiuti e del comparto. È una problematica che nasce dalla specificità dei singoli ambiti, con sovrapposizioni di competenze non semplici da gestire; una materia complessa, che coinvolge non solo i gestori, i produttori e i soggetti deputati al recupero del riciclo, ma insiste significativamente in termini di impatto economico, soprattutto sui cittadini, che sono poi i fruitori finali di questo percorso. Siamo, quindi, consapevoli che questo non costituisce un punto di arrivo, come dicevo prima, ma un punto di partenza, per la legislazione che riguarda un settore in continua evoluzione e che necessita di costanti interventi, modifiche e manutenzione.
  Nel tempo è maturata però la consapevolezza – e questo non è poco – che una politica economica fondata sulla green economy offra significative opportunità di investimento, offra crescita e occupazione per l'intero sistema produttivo. Le istituzioni, i cittadini e le imprese devono agire in modo coerente, credendo nell'affermazione di un'economia verde che consenta la riduzione di consumo di energia e delle risorse naturali, l'abbattimento dell'emissione dei gas serra, la riduzione dell'inquinamento e, nello stesso tempo, la promozione di quei modelli di produzione e di consumo che sono dei modelli sostenibili.Pag. 48
  L'obiettivo del nostro Paese deve essere quello di spostare l'investimento verso settori nuovi, che abbiano non solo un maggior ritorno economico, ma effetti positivi a più livelli, economico, sociale, ecologico e occupazionale, e anche di ricerca – quindi, di innovazione – favorendo, nel contempo, lo sviluppo della ricerca e dell'innovazione, valori – aggiungo – importanti per l'economia e per la nuova occupazione. Più green è uguale a più lavoro e più impresa nel rispetto dell'ambiente.
  È per questo che voteremo convintamente favorevolmente su questo provvedimento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.

  FILIBERTO ZARATTI. Grazie, Presidente. All'indomani della Conferenza di Parigi la vera legge, il vero collegato ambientale, che doveva essere approvato dalla Camera dei deputati e dal Parlamento, era la legge di stabilità. La legge di stabilità, infatti, avrebbe dovuto recepire quelle che erano le indicazioni di quella Conferenza, per fare in modo che finalmente nel nostro Paese potesse essere avviato uno sviluppo sostenibile, in linea con quelle indicazioni, e fare in modo che, attraverso politiche concrete, si potessero centrare quegli obiettivi.
  Così non è stato e, ancora una volta, si rimandano alle prossime leggi di stabilità gli obiettivi importanti di sostenibilità ambientale. Quindi, noi oggi ci troviamo a parlare di un collegato ambientale e di una serie di disposizioni sulla green economy che sono, diciamo, delle suggestioni in parte positive che meritano, appunto, un approfondimento e che meriterebbero un'attenzione, anche dal punto di vista del sostegno economico, maggiore da parte del Governo Renzi.
  In questo collegato ambientale ci sono alcuni aspetti positivi e io non li voglio tacere: in merito, per esempio, alla mobilità sostenibile, c’è una dotazione di 35 milioni di euro e c’è, appunto, questa importante suggestione che riguarda un modo diverso di condurre la mobilità nelle nostre città e nel nostro Paese. Ci sono, poi, le norme che riguardano gli appalti verdi e finalmente – diciamo così – in una legge dello Stato viene introdotto questo principio.
  Io voglio ricordare che tutta la politica della raccolta differenziata e del riciclaggio delle risorse, se non si crea un mercato nel quale, appunto, queste risorse riciclate possono essere destinate, è un percorso assolutamente vano, assolutamente inutile. Per creare il mercato, una delle prime questioni, una delle prime proposte, una delle prime cose concrete è, appunto, quella del green public procurement, cioè il fatto che le amministrazioni pubbliche comincino ad acquistare prodotti riciclati, prodotti verdi. Quindi, il fatto che finalmente in una legge dello Stato venga introdotto questo ragionamento è un aspetto certamente positivo.
  Così come è positivo il fatto che siano stati introdotti criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e per gli affidamenti dei servizi. Ci sono, poi, le agevolazioni per l'adozione dell'EMAS e dell'Ecolabel; gli incentivi per l'acquisto dei prodotti derivati da materiali post-consumo; il Fondo per le opere idriche; le istituzioni, anche con le limitazioni che sono state ricordate anche durante il dibattito generale, delle oil free zone.
  Insomma, se aggiungiamo a questo anche gli incentivi ai compostaggi individuali di comunità, introdotti dal Senato, ci sono delle importanti questioni. Io penso che una delle maggiori sia la valutazione di impatto sanitario per i grandi impianti, che viene introdotto nella nostra legislazione.
  Queste questioni così importanti avevano portato il nostro gruppo a esprimere un voto positivo, nella prima lettura alla Camera, al collegato ambientale. Ma dobbiamo riconoscere, con la stessa onestà, il fatto che nella lettura che c’è stata nella seconda Camera, al Senato, questo provvedimento è stato notevolmente peggiorato, a cominciare dall'introduzione della riforma dell'ENEA, che è veramente una cosa – come dire – davvero particolare. Mi stupisce il fatto che si possa pensare di Pag. 49rimodulare l'intero statuto e l'intera organizzazione di un ente così importante come l'ENEA, che è importante per il lavoro che svolge, in termini di ricerca e anche dal punto di vista tecnico, ma è importante anche nella storia del nostro Paese. Dunque, mi chiedo come si possa fare questa riforma con un emendamento presentato in Aula al Senato, senza alcuna concertazione, senza alcuna discussione, senza confrontarsi con nessuno. Ebbene, io penso che questo sia stato un errore, che noi vogliamo sottolineare.
  Bisogna ricordare anche le risorse ridicole che sono state messe per quanto riguarda le bonifiche dall'amianto. Insomma, con queste cifre non si riesce a bonificare neanche uno dei quartieri della città di Roma, figuriamoci se si riesce ad affrontare un problema così ampio, così importante e fondamentale per la tutela della salute e per la tutela dell'ambiente nel nostro Paese.
  Ci rendiamo conto che le risorse sono poche, ma quando noi chiediamo scelte di fondo dal punto di vista della tutela ambientale chiediamo, appunto, di scegliere un'altra strada rispetto a quella che finora è stata percorsa. Noi non crediamo che ci sia stato un ambientalismo stupido, come qualcuno ha detto, che ha frenato lo sviluppo del Paese. Pensiamo che ci sia stato, invece, uno sviluppo sbagliato nel Paese, che non ha ascoltato gli allarmi lanciati dall'ambientalismo in questo Paese, quegli allarmi che hanno trovato la loro conferma, appunto, nelle decisioni prese dalla Conferenza di Parigi. Quella Conferenza ha legittimato e ha ratificato gli allarmi che l'ambientalismo italiano ha lanciato in questi anni e che l'ambientalismo in generale ha lanciato in questi anni. Quindi, non c’è stato il freno dello sviluppo; semmai, purtroppo, non si è riusciti a frenare uno sviluppo sbagliato del Paese.
  Dicevo che fare scelte giuste significa orientare le risorse economiche in quelle direzioni perché – e io lo dico al Ministro e al sottosegretario, qui presente – le chiacchiere stanno sempre a zero e sono sempre i fatti che contano e in questa materia contano le risorse che noi investiamo per tutelare l'ambiente, per tutelare la salute dei cittadini e per dare un indirizzo deciso a uno sviluppo sostenibile nel nostro Paese.
  Anche in termini di difesa del suolo facciamo sempre poco. Le più grandi opere pubbliche di questo Paese dovrebbero essere gli investimenti a difesa del suolo, per mettere in sicurezza i nostri paesi, il nostro territorio e contemporaneamente, mettendo in sicurezza il nostro territorio, creare migliaia e migliaia di posti di lavoro. È una scelta importante, una scelta oculata; non è una scelta rivoluzionaria, ma è una scelta di saggezza che noi chiediamo al Governo di fare.
  Inoltre, sono state soppresse al Senato le sanzioni previste per chi effettua trivellazioni in carenza di documentazione, ma questo è un incentivo a delinquere. Questa norma, introdotta al Senato, è un incentivo a delinquere, perché togliere le sanzioni a coloro che iniziano le trivellazioni in carenza di documentazione significa favorire coloro che non sono all'interno delle regole e, peraltro, sfavorire anche gli operatori onesti, quelli che aspettano i tempi necessari per avere le necessarie autorizzazioni.
  Si dice che si vuole applicare quanto è stato previsto nella Conferenza di Parigi, ma si continuano ad incentivare gli inceneritori in questo Paese. In questo Paese si continuano a tenere aperte le centrali ad olio combustibile; si continuano a tenere aperte le centrali a carbone; si continua ad aumentare notevolmente il numero degli inceneritori.
  Il Governo non può continuare con una politica che prevede posizioni corrette e posizioni innovative sul piano internazionale quando si tratta di fare delle dichiarazioni e, invece, avere una politica retrograda quando si tratta di fare delle scelte concrete e operative nel nostro territorio. Non si può fare una legge come quella di cui stiamo discutendo oggi, che è piena di suggestioni e di buone intenzioni, con poche coperture finanziarie, e poi, invece, quando si tratta di fare delle leggi che sventrano l'ambiente, Pag. 50come lo «sblocca Italia», si fanno attraverso il decreto-legge. Abbiamo aspettato due anni e mezzo per avere legiferate queste suggestioni, ma sono bastati pochi giorni per avere danni incommensurabili per quanto riguarda lo «sblocca Italia».
Per queste ragioni, per ringraziare ovviamente il lavoro che è stato fatto in Commissione ambiente per migliorare questo provvedimento, per incoraggiare anche queste giuste suggestioni e intuizioni che ci sono nel provvedimento, noi non voteremo contro, daremo un voto di astensione, anche per sottolineare il peggioramento notevole del provvedimento che è stato fatto in Senato (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Romele. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE ROMELE. Faccio richiesta, per favore, di consegnare il testo, aggiungendo solo una valutazione velocissima. Come si vede, siamo di fronte a un provvedimento eterogeneo e privo di una logica di fondo, di cui ovviamente condividiamo gli obiettivi teorici, ma di cui non apprezziamo affatto l'articolazione concreta. Tutti sapete che questo è un carro, un treno che trascina tutta una serie di temi e di argomenti molto confusionari. Quindi, su questo noi abbiamo la grande preoccupazione che, alla fine, il risultato non sia positivo e tutto venga di nuovo riportato a provvedimenti ad hoc. Quindi, per tale motivo, confermiamo il voto contrario del gruppo di Forza Italia, peraltro già espresso in sede di prima lettura qui alla Camera e poi successivamente al Senato (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).
  Chiedo, dunque, che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Grazie, Presidente. Io non anticipo la dichiarazione di voto che faranno i miei colleghi sull'intero provvedimento, perché ovviamente questo richiede una valutazione sicuramente più approfondita e più articolata. Mi soffermerò, però, su alcuni dei provvedimenti che sono stati inseriti in questa norma, in particolare quelli che riguardano la mobilità sostenibile e, nello specifico, la mobilità ciclabile.
  Questo collegato ambientale, per fortuna, recepisce alcune norme e porta avanti degli interventi che per noi sono essenziali. È stato ricordato già ad altri colleghi che si interviene nella definizione del mobility manager per gli istituti scolastici ed è sicuramente un passo avanti, al pari di quello che succede in altri Paesi dell'Unione europea. Ancora, si finanziano gli interventi per la realizzazione di percorsi ciclabili e anche questa ci sembra una misura senz'altro degna di nota.
  Ma, Presidente, io voglio intervenire – e concludo – ancora con maggiore enfasi, perché in questo collegato ambientale si recepisce la proposta di legge presentata, due anni fa, dal MoVimento 5 Stelle, a mia prima firma, che riguarda l'infortunio in itinere. Io su questo non posso che esprimere il mio orgoglio personale, ma non è una vittoria del MoVimento 5 Stelle, Presidente, è una vittoria dei cittadini, soprattutto di tutte quelle associazioni – in particolare la FIAB – che si sono prodigate per affrontare questo tema in Parlamento e che hanno proposto, prima delle elezioni del 2013, una campagna per tutti i candidati alle elezioni politiche prima di entrare in Parlamento.
  Ancora di più, Presidente, io voglio ricordare e ringraziare tutti coloro che coraggiosamente ogni giorno, in silenzio, probabilmente, e sicuramente, però, per scelta, preferiscono usare la bicicletta invece dell'auto privata negli spostamenti tra la casa e il lavoro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Pag. 51

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zolezzi. Ne ha facoltà.

  ALBERTO ZOLEZZI. Grazie, Presidente. In questi giorni stiamo affrontando l'ambiente e l'ambiente è un po’ la nostra vita. Credo che la mala politica voglia minare proprio l'ambiente e purtroppo lo fa. Con questo provvedimento, forse, mettiamo qualche seme positivo per far regredire questo cancro della mala politica, questo «renzoma», questa cosa che davvero sta rischiando di ridurre in fin di vita la nostra società e la nostra economia. Il «renzoma» fa così: ti tenta, ti dice: «Ma, ti do qualche soldo in più; ti tieni tutto lo stipendio; ti do gli incentivi se vuoi fare energia rinnovabile, perché altrimenti non ce la fai». Questa è una tentazione in cui purtroppo troppi sono caduti, per la quale il denaro diventa un fine e non uno strumento di vita e di fare politica.
  Il PIL ambientale è difficile da calcolare, ma è qualcosa di enorme. Stavamo valutando che ci sono PIL negativi e positivi. Tra quelli negativi, ricordo i 48 miliardi di euro dello studio ECBA, che ha stimato come esternalità sanitarie i 50 miliardi di euro, più o meno, che in Italia ballano sugli impianti autorizzati con autorizzazione integrata ambientale, che dipendono appunto dal Ministero dell'ambiente; i 60 miliardi di euro legati a incentivi vari, sia per gli incentivi stessi per le energie fossili e per le energie rinnovabili, ma anche per la costruzione degli impianti e per la mala gestione, per esempio, dei rifiuti. Se fossero gestiti meglio, dai rifiuti si potrebbe avere un grande risparmio. Si spendono 10 miliardi di euro solo per i rifiuti solidi urbani e oltre 24 miliardi di euro per i rifiuti speciali.
  Poi ci sono anche PIL positivi, come la riqualificazione energetica di edifici (circa 20 miliardi di euro all'anno). Ci sono infrastrutture, molte negative, come i treni ad alta velocità in aree dove non servono. C’è la produzione e la vendita di energia per 70 miliardi di euro. Ci sono vari illeciti: le ecomafie per 16 miliardi di euro. Io sono arrivato ad almeno 268 miliardi di euro all'anno di prodotto interno lordo ambientale.
  Poi c’è un PIL potenziale, quello delle bonifiche, dei 39 SIN per 80 miliardi di euro, dell'amianto per 40 miliardi di euro. Bene che in questo provvedimento siano stati inseriti alcuni semi di vita. Questo minimo credito di imposta potrà fruttare qualcosa. Il vuoto a rendere per i rifiuti, insieme al lavoro che si farà con i comitati e le associazioni, potrà amplificare la portata davvero debole di questo provvedimento, che, però, contiene delle buone parole, così come la stessa espressione «green economy». Sulla riqualificazione energetica degli edifici, fatta in maniera più intensa, se ci fosse un'eco bonus stabilizzato per tre o quattro anni, potrebbe generare un prodotto e un fatturato di oltre 50 miliardi di euro all'anno e davvero tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini, arrivando – chi lo sa ? – a 500 miliardi di euro di prodotto interno lordo ambientale, il 30 per cento di tutto il prodotto interno lordo italiano. Allora, potrebbe essere davvero un prodotto interno lordo positivo, riducendo le esternalità, che sono una cosa negativa.
  Si discute di ambiente, di un dato così importante dal punto di vista economico in momenti di distrazione. In questo momento stanno scadendo gli emendamenti per il decreto-legge Ilva, per il decreto-legge Giubileo, che hanno a che fare con l'ambiente e non è accettabile. In questo provvedimento si parla di compostaggio, di autocompostaggio. La SCIA per impianti di autocompostaggio va benissimo. Ricordiamo che abbiamo evitato che si introducesse la SCIA per gli impianti a biogas, che poteva portare all'impianto a biogas della porta accanto, una cosa pericolosissima legata agli incentivi, legata alle mafie. Ricordiamo gli investimenti di Matteo Messina Denaro nel settore del biogas speculativo.
  Il compostaggio può dare fiato alla chimica verde. Ricordiamo che ENI sta fuggendo, sta lasciando a piedi 6.500 lavoratori di Versalis. Il compostaggio può dare recupero di materia grazie alla ricerca e ai brevetti italiani, si può ovviare Pag. 52alla presenza di un Descalzi, che si spera davvero venga perseguito per quello che è uscito fuori sulle tangenti in Nigeria per oltre un miliardo di euro, per affamare un popolo e creare tensioni e nuovi profughi.
  Bene quello che è stato inserito sui rifiuti contenenti rame. Ricordiamo che il recupero vale 5 mila euro a tonnellata. Bene alcune riduzioni tariffarie. Male, però, altri incentivi sulla produzione energetica, i rifiuti prodotti dalla lavorazione dello zucchero. Bene per il discorso dei mozziconi. Bene per la scrittura della valutazione di impatto sanitario, nel senso che la prima volta che troviamo un obbligo nazionale di un dato del genere, anche se è stato indebolito e addirittura l'imprenditore farà un'autoproduzione.
  Ma questo dato, sulla spinta delle associazioni come Medici per l'ambiente, potrà essere ampliato notevolmente. Male per il traffico di rifiuti: seguiremo bene il decreto sulle terre e rocce da scavo, che rischia di trasformare in rifiuti quello che oggi non lo è, per alimentare questo turismo dei rifiuti e questo traffico vergognoso.
  Abbiamo insieme scritto con difficoltà la normativa sulla gestione dei reflui oleari, problema difficilissimo che porta a reati ambientali gravissimi e a mala gestione. Bene perché, tutto sommato, blocca quelli che sono perseguiti in questo momento e indagati come Silletti, che ha lavorato pare molto male sul discorso della Xylella e vedremo la magistratura cosa ci dirà; pare che abbia favorito appunto le multinazionali, che vogliono indebolire l'olio. Ci vogliono vent'anni ad avere una pianta di ulivo che faccia l'olio; se si taglia quello, si distrugge l'economia intera di un Paese. Male perché si tenta di continuare ad usare i fanghi con la tecnica dei gessi di defecazione con l'acido solforico, che è una cosa che può portare nubi tossiche per chilometri, nubi anche letali e quindi aumentare i quantitativi trattati per vendere questo prodotto come fertilizzante, quando la procedura è davvero complessa; può portare alla morte durante la procedura, può portare alla riduzione della qualità di vita per le molestie odorigene, per cui bisogna stare attenti all'azoto.
   Si parla finalmente di ciclo dell'azoto in questo provvedimento. Ricordiamo Rachel Carson, che ha parlato della Primavera silenziosa: la natura parla, il canto degli uccelli è un'armonia, ed è bene parlare di ciclo dell'azoto perché forse si capirà meglio di cosa si parla. I pesticidi hanno reso la primavera silenziosa, il «renzoma» rende il Parlamento silenzioso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Si fa fatica a parlare e a discutere perché si ha paura che escano marchette, si ha paura che si capisca chi c’è dietro a certi provvedimenti vergognosi. L'azoto è vita, l'azoto è il 78 per cento dell'aria, compone gli amminoacidi e le proteine nostre e di tutte le forme di vita.
  Ma, se c’è una combustione, l'azoto diventa morte, diventa ossido di azoto. Se c’è zolfo bruciato, c’è l'anidride solforosa. Questo è l'incenerimento che, con questo provvedimento, tendiamo a limitare ed evitiamo che alcuni rifiuti debbano per forza essere inceneriti. Le polveri sottili così elevate finiscono in mare e lo acidificano: questo è il ciclo dell'azoto.
  A Mantova, quest'anno, abbiamo persone giovani crollate per strada, morte nei giorni di eccesso di polveri sottili. Spero che i nuovi manager, nonostante le nomine fatte con una riforma sanitaria regionale vergognosa, si facciano carico di pubblicare i dati sulla proporzionalità delle polveri sottili e gli accessi nei pronti soccorsi per mortalità cardiovascolare e respiratoria. Il mare ha un pH in costante discesa; se il pH del mare da 8.2 è sceso a 8.1, vuol dire che si sta acidificando. Il pH vale per il mare, come per le persone: se il pH di una persona scende sotto 7.40, la persona rischia di morire. Questo dovremmo capirlo tutti quanti. Il mare poi tenta di compensare l'acidificazione, trattenendo l'azoto, che non torna in maniera naturale nel ciclo, ma si deposita appunto sui sedimenti marini. Questa è una cosa gravissima perché il mare l'altro compenso che fa è tenersi il calcio, quindi non si producono Pag. 53più calcificazioni, non si producono più conchiglie. Quindi, il paziente mare, acidificandosi, tende a morire e pensate se un giorno non si riuscirà neanche ad usare il calcio sulle rive del mare; scompariranno le conchiglie, cosa che sta già succedendo, ma anche le cozze e i frutti di mare, quindi si rischierà di rovinare l'economia e il sapore della gastronomia italiana.
   La biodiversità e il ciclo dell'azoto alterato stanno facendo scomparire le farfalle, ma stanno favorendo topi, nutrie e zanzare, che portano a febbri virali (le zanzare aumentano di dieci volte dopo lo spandimento di nitrati). La Lega che chiede in regione Lombardia la deroga alla «direttiva nitrati» fa un'azione vergognosa. Il PD chiede la caccia alle nutrie tutti i giorni, con la stampa locale che è dalla sua parte, grazie a De Benedetti: vogliono cacciare le nutrie con i bazooka, come nel film di Fantozzi, Il secondo tragico Fantozzi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle): «ma lei è una nutria». Ma invece basta sovvertire e cambiare il ciclo dell'azoto per ridurle.
   E, quindi, oltre a non vedere più la bellezza delle farfalle, non si sentirà neanche più il mare che si sente...

  PRESIDENTE. Concluda, onorevole Zolezzi.

  ALBERTO ZOLEZZI....che si sente dentro le conchiglie. Il silenzio fa paura a tutti, ma questo collegato ha 79 articoli – qualche seme potrà migliorare la situazione – 79 articoli, come l'anno dell'eruzione del Vesuvio. Le eruzioni sono appunto quelle che portano l'azoto di nuovo sul pianeta, lo portano e riportano appunto la vita sul pianeta. Ma bisogna evitare che dopo i 3 milioni di anni che necessitano per le eruzioni vulcaniche e il ripristino dell'azoto, il pianeta terra e la specie umana scompaiano a causa del «renzoma» che va estirpato al più presto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Grazie a lei e anche all'onorevole Di Stefano.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Borghi. Ne ha facoltà.

  ENRICO BORGHI. Grazie, signor Presidente e onorevoli colleghi. Quando si giunge al termine di un percorso legislativo, come capita a noi quest'oggi, dopo due anni di proficuo e intenso lavoro, vi è spesso il rischio di un ricorso talora abusato all'utilizzo di un aggettivo, e cioè l'utilizzo della parola «storica». Ma noi crediamo che oggi appaia non retorico poter utilizzare questo aggettivo per declinare e definire il lavoro che stiamo per compiere e suggellare con il nostro voto che andremo ad esprimere fra pochi minuti, perché questo aggettivo constata due elementi che questa legge porta nel quadro di novità della legislazione del nostro Paese.
  È la prima volta, colleghi, che noi introduciamo il concetto di green economy, o, se preferite, di economia verde all'interno del corpo giuridico delle leggi della Repubblica italiana ed è anche la prima volta che un Parlamento e un Governo compiono lo sforzo di dare una risposta organica, non puntuale, non occasionale a un Governo di alcuni dei più grandi fattori emergenti di quella che è stata definita la terza rivoluzione industriale e cioè la rottura del rapporto fra uomo ed ecosistemi, da un lato, e il rapido esaurimento delle risorse naturali, dall'altro. Fenomeni che i nostri cittadini vivono quotidianamente tutti i giorni sulla loro pelle e nelle loro esperienze, fatte di un equilibrio atmosferico precario, fatte di un cambiamento climatico che oramai non è pure più in discussione, fortunatamente, fatte di un aumento dell'inquinamento e di un esaurimento di risorse naturali che vedono fenomeni di incremento di popolazione, di dimensioni delle città e di urbanizzazioni sproporzionate, anche in Italia, e che quindi richiedono risposte correttive e di equilibrio fra zone urbane e zone rurali, di sfruttamento intenso del suolo arabile, di progressivo depauperamento e diminuzione di risorse naturali fondamentali, prima fra tutte l'acqua.Pag. 54
  Di questo si è parlato nei giorni scorsi a Parigi e ci piace poter pensare che il Parlamento della Repubblica italiana è fra i primi Paesi che danno seguito concretamente agli impegni che sono stati assunti in questa importante assise mondiale, nella consapevolezza che quello di oggi per noi è un primo passo che dovrà essere seguito da tanti ulteriori passaggi, da scelte e leggi, ma – come è noto – ci sta più tra 0 e 1, che tra 1 e 1.000 e il punto di difficoltà è sempre quello di iniziare a compiere il primo passo, che ci porta a governare il processo che porti alle trasformazioni massicce di cui abbiamo bisogno nei campi energetici, industriali, agricoli ed edilizi, dentro il ruolo decisivo delle nuove tecnologie.
   Noi, signor Presidente, come Partito Democratico e come coalizione del centrosinistra, non arriviamo a questo risultato con il nulla alle nostre spalle. Vorrei ricordare molto rapidamente le scelte qualificanti che abbiamo condotto in questo primo scorcio di legislatura, dall’ecobonus, che ha consentito di attivare con dati oggettivi 19 miliardi di investimenti nel 2013, che sono diventati 24 nel 2014, per 700.000 posti di lavoro generati e che, per questo motivo, è stato confermato all'interno della recente legge di stabilità, alla scelta di impedire il fracking nella nostra realtà nazionale, e lo voglio dire perché l'Italia ha anticipato addirittura uno degli Stati, lo Stato di New York, con il Governatore Andrew Cuomo, che passa per essere il più avanzato tra i più avanzati nel campo della legislazione ambientale. Ebbene, negli Stati Uniti d'America, lo Stato di New York ha vietato il fracking nel dicembre del 2014; questo Parlamento lo ha fatto nel settembre del 2014, a proposito delle polemiche che ci vedono, secondo alcuni, arretrati o addirittura, al soldo delle lobby.
  Ricordo la legge sugli ecoreati, che ha colmato un ritardo pluriventennale in questo senso; la legge sulle agenzie, che noi abbiamo varato e che ci auguriamo il Senato possa rapidamente licenziare; il tema della mobilità sostenibile, sul quale ancora nei giorni scorsi, grazie al proficuo lavoro di molti colleghi – penso al lavoro del collega Capone –, abbiamo dato delle risposte molto concrete per il sud Italia. Penso anche al lavoro del collega Zardini che all'interno di questo provvedimento ha inserito il tema della mobilità in itinere, com’è stato richiamato anche in precedenza.
  Insomma, un primo disegno organico per una politica nuova che voglia sostenere le imprese virtuose del nostro Paese che sono sempre di più nel campo della green economy e che possono affrontare, grazie anche a questo strumento, i nuovi e promettenti mercati ad alto valore aggiunto che questo tipo di nuova economia porta con sé. Ma non è soltanto un tema circoscrivibile, signor Presidente, all'interno della dimensione ambientale, perché questa che noi oggi colmiamo è anche un'occasione per la politica di potere riscoprire il meglio di sé. Infatti, se vogliamo evitare il rischio di passare dal tanto del passato al nulla della politica, come talvolta ci capita di dover verificare nel corso di alcuni dibattiti all'interno di quest'Aula, noi possiamo ridare la dignità alla politica proprio nel campo di queste trasformazioni epocali che stiamo vivendo perché il primato della politica è il governo dei processi della società. E il compito nostro è quello di stabilire il quadro delle regole entro le quali si manifestino le forze nuove, le forze attive, le forze propulsive che sono presenti nella società e che siano in grado di attribuire al nostro Paese un compito di guida all'interno di questi fenomeni emergenti che stiamo vivendo.
  E mi permetta anche di dire che queste riflessioni possono essere anche un'occasione per quella definizione di un fondamento comune, mi verrebbe da dire di un ethos condiviso, che per troppe volte è mancato nel nostro Paese – certamente è mancato per tutti gli anni della cosiddetta Seconda Repubblica – e che ha determinato anche quel fenomeno di incomprensione tra le forze politiche che deve essere invece colmato dentro la capacità di riconoscerci all'interno di un quadro comune nel quale ciascuno di Pag. 55noi, indipendentemente dalle proprie posizioni, esprime un proprio punto di riferimento collettivo.
  Per noi, signor Presidente, riaffermare in questo concetto il primato della politica non è solo attribuire un fondamentale quadro di difesa della democrazia. Dire che la politica deve guidare questi processi significa anche evitare che si vada verso una grigia e pigra gestione del potere dell'esistente che sarebbe certamente un metodo inadeguato per vincere queste sfide e per costruire il futuro. Il Governo Renzi su questa prospettiva ha dato significative risposte. E quando oggi noi diciamo che mettiamo in campo una promozione di misure di green economy, che decidiamo di contenere l'utilizzo eccessivo delle risorse naturali – anche qui per la prima volta –, esprimendo questo concetto non in termini alati o filosofici, ma attraverso un provvedimento legislativo, diamo il senso di questa idea della politica alla quale pensiamo.
  Questo, signor Presidente, è l'inizio di un processo, non è la conclusione, cari colleghi, di un'operazione. Infatti, la nostra testa e il nostro cuore sono già altrove; sono già al green act che dovremo costruire; sono all'attuazione dei piani nazionali che la Cop21 ci impone di dover realizzare e che noi vogliamo attuare immaginando per l'Italia un ruolo alla testa e alla guida di questo processo del futuro che stiamo aprendo. Diceva uno statista importante del passato, Bismarck, che la politica è l'arte del meglio che verrà. Bene, la parola arte rimanda ad un suffisso che è alla radice di due parole: artigiani e artisti. Noi abbiamo lavorato a questo provvedimento con lo spirito e la caparbietà degli artigiani e ci abbiamo messo la speranza, l'intuizione e la volontà del futuro degli artisti. Agli italiani decidere, a noi la consapevolezza di avere scritto insieme una bella pagina di politica e di questi tempi credo sia un elemento non banale da dover sottolineare (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.
  Ha chiesto di parlare per un breve ringraziamento il presidente della Commissione. Prego.

  ERMETE REALACCI, Presidente dell'VIII Commissione. Presidente, apprezzate le circostanze, al di là del ringraziamento dovuto ai relatori e agli uffici, si è trattato di un lavoro lungo, di un provvedimento atteso da tempo. Volevo solo dire che questo è solo un primo passo. È un primo passo perché bisognerà capire l'attuazione del provvedimento nei suoi aspetti normativi, nei suoi aspetti anche finanziari. È un primo passo, ma si sarà capito, sia dall'andamento dei lavori, che dagli interventi, che è un passo che ha visto la collaborazione ampia del Parlamento. È una prima risposta alle emergenze del nostro Paese e a ciò che è accaduto a Parigi.
  Mi sembra anche – e termino, Presidente – una buona maniera per finire i lavori di quest'anno della Camera e magari un invito a proseguire su questa strada l'anno prossimo.

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Realacci. Si associa a queste considerazioni anche il Governo che in questa fase non può intervenire.
  Colleghi, vi pregherei di prendere posto. Ne approfitto, visto che, salvo imprevisti, questo sarà l'ultimo voto che facciamo prima della fine dell'anno e, quindi, prima della pausa per le festività, per dire che credo che potete unirvi a me nel ringraziare coloro che ci hanno garantito anche quest'anno di poter lavorare nel migliore dei modi e, quindi, gli assistenti parlamentari, i tecnici, i resocontisti, i segretari parlamentari, i documentaristi, i consiglieri (Applausi), ma credo più in generale tutto il personale della Camera che anche fuori di quest'Aula garantisce a noi di poter lavorare davvero nelle migliori condizioni (Applausi). E credo che sia anche l'occasione per rivolgere a tutti voi e alle vostre famiglie i migliori auguri e soprattutto un po’ di serenità per iniziare nel modo migliore e più efficace l'anno prossimo (Applausi).

Pag. 56

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 2093-B)

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
  Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n. 2093-B, di cui si è testé concluso l'esame.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carbone, Misiani, De Maria, Ferraresi, Gasparini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:
   «Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali» (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (2093-B):

   Presenti  412   
   Votanti  301   
   Astenuti  111   
   Maggioranza  151   
    Hanno votato  269    
    Hanno votato no  32.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Binetti ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

Su un lutto del deputato Claudio Fava.

  PRESIDENTE. Comunico che il collega Claudio Fava è stato colpito da un grave lutto: la perdita della sorella.
  A nome della Presidenza e di tutta l'Assemblea desidero esprimere al collega le più sentite condoglianze.

Modifica nella composizione della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

  PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 56, comma 4, del Regolamento, comunico che, a seguito delle dimissioni presentate dalla deputata Celeste Costantino quale componente effettivo della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, sulla base delle indicazioni del presidente del gruppo parlamentare Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, la stessa è sostituita dal deputato Florian Kronbichler.

Ordine del giorno della prossima seduta.

  PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.

  Lunedì 11 gennaio 2016, alle 11:

  1. – Discussione sulle linee generali del disegno di legge:
   Conversione in legge del decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, recante disposizioni urgenti per la cessione a terzi dei complessi aziendali del Gruppo ILVA (C. 3481).

  (ore 15)

  2. – Seguito della discussione del disegno di legge costituzionale (per lo svolgimento delle dichiarazioni di voto finale e per la votazione finale):
   S. 1429-B – Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione (Approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal Senato) (C. 2613-B).
  — Relatori: Fiano, per la maggioranza; Toninelli, Quaranta, Invernizzi e La Russa, di minoranza.

  La seduta termina alle 13,15.

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TESTO INTEGRALE DELL'INTERVENTO DELLA DEPUTATA DONATELLA AGOSTINELLI IN SEDE DI ESAME DEGLI ORDINI DEL GIORNO – N. 2093-B

  DONATELLA AGOSTINELLI. Presidente, questo ordine del giorno trae spunto da una proposta di legge presentata nel 2013 dalla collega Businarolo riguardante proprio la questione legata all'abbandono dei mozziconi di sigaretta e che prevedeva, tra l'altro, una raccolta differenziata degli stessi, sanzioni per il loro abbandono, e obblighi per i produttori.
  I dati riportati nel 2012 dall'Istituto superiore di sanità sono allarmanti: ogni giorno nel nostro Paese si fumano ben 140 milioni di sigarette, che in un anno fanno circa 51 miliardi. Nella maggior parte dei casi i mozziconi di sigarette vengono distrattamente abbandonati un po’ ovunque praticamente, per strada, sulle spiagge, sui terreni, nei tombini, sulle rotaie nelle stazioni ferroviarie. Queste le conseguenze di cui non abbiamo spesso coscienza: ogni anno con i mozziconi vengono dispersi circa 324 tonnellate di nicotina, 1.872 milioni di becquerel di un elemento radioattivo come il polonio -210, quantità abnormi di gas tossici e, secondo alcuni studiosi, si calcola che occorrano dai 6 mesi ad addirittura 12 anni per la totale decomposizione.
  Il testo oggi all'esame di quest'Aula prevede, all'articolo 40, che spetti ai comuni di provvedere ad installare, nelle strade, nei parchi e nei luoghi di importante aggregazione sociale, raccoglitori appositi per la raccolta di tale tipologia di rifiuti, sanzionando quindi l'abbandono sul suolo, nelle acque e negli scarichi. Attraverso una modifica introdotta nell'iter al Senato è stato modificato il comma 2-bis aggiunto all'articolo 263 del Codice dell'ambiente, in cui si prevede l'istituzione presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di un Fondo a cui viene assegnato il 50 per cento delle risorse provenienti dalle sanzioni amministrative per l'abbandono dei prodotti da fumo, mentre l'utilizzo del restante 50 per cento delle risorse assegnate ai comuni è diretto alle campagne di informazione e sensibilizzazione dei consumatori.
  Ma riteniamo che i proventi derivanti delle sanzioni amministrative siano insufficienti per realizzare un sistema di controllo capillare ed efficace da parte dei comuni, determinandosi un prevedibile insufficiente gettito per provvedere alla raccolta differenziata e alla campagna di sensibilizzazione.
  Con l'ordine del giorno chiediamo dunque due impegni molto semplici al Governo: il primo è quello di dotare il Fondo di risorse aggiuntive, eventualmente anche con un aumento delle aliquote di base dell'accisa sul consumo dei tabacchi lavorati previste dall'Allegato I annesso al testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995. Il secondo è diretto alla creazione di una nuova filiera dedicata specificatamente al recupero ed allo smaltimento dei rifiuti dei prodotti da fumo in cui tutti i soggetti partecipino pro quota, nel rispetto del principio comunitario della responsabilità estesa del produttore.
  Concludo auspicando che esprimiate voto favorevole per questo ordine del giorno che ha l'obiettivo di salvaguardare l'ambiente e il territorio in cui viviamo e, di riflesso, la salute dei cittadini. Grazie.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI MASSIMO PARISI, PAOLO GRIMOLDI E GIUSEPPE ROMELE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 2093-B

  MASSIMO PARISI. Gentile Presidente, onorevoli colleghi, il provvedimento che ci apprestiamo ad approvare consente un primo passo sulla strada da intraprendere dopo la Cop21 di Parigi che ha tracciato una rotta per una nuova economia basata sulla sostenibilità ambientale.
  Noi di ALA reputiamo fondamentale per la modernizzazione dell'Italia agire per due obiettivi: la tutela dell'ambiente e la promozione di un'economia sostenibile.Pag. 58
  E non è la prima volta che noi di ALA, come in altre occasioni sosteniamo la necessità di legare insieme la salvaguardia dei beni ambientali e lo sviluppo economico.
  Siamo di fronte a un provvedimento molto esteso, con interventi che vanno a toccare, con diversa convinzione, una pluralità di temi aventi come filo conduttore il contrasto all'inquinamento e la tutela dell'ambiente. E avrebbe potuto essere ancora più lungo e complesso se non fossero stati stralciati articoli che andranno a costituire – almeno questo è l'impegno – oggetto di disegni di legge ad hoc. Misure di portata diversa e di diversa incidenza sulla quotidianità: solo per citarne alcune, dalla sanzione amministrativa per chi getterà chewing gum e cicche di sigaretta per terra – norma peraltro compresa nei regolamenti di polizia municipale di alcune città, con scarsi esiti –, agli incentivi per il riciclo dei rifiuti, ai finanziamenti per la demolizione di immobili abusivi. Le finalità che si è dato questo atto sono certamente lodevoli, compreso il non facile risultato di contemperare le istanze delle realtà economiche con la tutela e la salvaguardia dell'ambiente. Ripensare l'economia, quindi, e ripensarla senza prescindere dall'ambiente, ma al contempo senza porre ulteriori paletti allo sviluppo.
  Nello specifico misure come l'introduzione del credito d'imposta per le imprese che effettuano bonifiche dall'amianto o quella che individua i porti marittimi dotati di siti idonei in cui poter gestire i rifiuti raccolti in mare sono da considerarsi come dei passi indispensabili per aprirsi definitivamente ad una moderna cultura di green economy.
  Da sottolineare, poi, l'inserimento del Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico sul quale ALA si è sempre mostrata sensibile e su cui il Governo andrà nei prossimi mesi ad emanare uno specifico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri; nel quale ci auguriamo che venga tenuto conto anche dell'ordine del giorno presentato da ALA in occasione dell'approvazione della legge di stabilità, che impegna il governo ad emanare un provvedimento che preveda la creazione di un fondo per i contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamità naturali al fine di consentire ai comuni di non vedersi compromessa la propria sostenibilità economico-finanziaria.
  Su questo guardiamo anche con favore all'introduzione, poi, del finanziamento degli interventi di demolizione degli immobili abusivi realizzati in aree ad elevato rischio idrogeologico attraverso un meccanismo che rende più agevole la rimozione e la demolizione di opere ed immobili realizzati abusivamente nelle aree del Paese classificate ad elevato rischio idrogeologico. Si tratta di un provvedimento necessario per quelle zone in cui le condizioni di fragilità del territorio rendono particolarmente urgente la necessità di realizzare interventi di messa in sicurezza da fenomeni di dissesto idrogeologico, la cui concreta attuazione spesso viene impedita da manufatti di vario genere, sovente realizzati illecitamente.
  Si riconosce e si dà poi finalmente il giusto peso alla contabilità ambientale con la nascita del Comitato per il capitale naturale, di cui molto opportunamente è chiamato a far parte anche il Ministero per i beni e le attività culturali. In questo modo le questioni ambientali entrano a pieno titolo nel processo decisionale economico e finanziario del Paese. Attraverso questo Comitato potremo finalmente ottenere l'integrazione dei costi ambientali nel processo di preparazione del Documento di economia e finanza e degli altri atti di Governo in materia di programmazione finanziaria e di bilancio, individuandosi così una cosa importantissima per le generazioni future, cioè le conseguenze economiche e sociali derivanti dalla mancata prevenzione degli impatti e dei danni ambientali delle attività produttive.
  Siamo consapevoli del fatto che il capitale naturale, con la disponibilità delle sue risorse, il flusso dei suoi servizi e la capacità di assorbire emissioni e rifiuti, sia alla base dei processi economici del nostro Pag. 59benessere e del nostro sviluppo e debba diventare centrale nelle nuove impostazioni economiche. A questo capitale naturale deve quindi essere riconosciuto un suo valore, che deve essere contabilizzato entrando formalmente nei processi concreti di politica della programmazione economica del nostro Paese.
  Un Paese che ha le risorse naturali e la biodiversità minacciate dal pressante intervento dell'uomo mette a repentaglio le fondamenta del suo stesso sviluppo per il futuro; e non è un caso che la Strategia europea per la biodiversità verso il 2020 sottolinei chiaramente l'importanza di preservare e dare valore al capitale naturale.
  Tuttavia noi di ALA ci auguriamo che gli aspetti di finanza pubblica non prescindano dalla necessaria tutela della salute di migliaia di persone, oltre ovviamente dalla salvaguardia dell'ambiente.
  Il nostro ruolo sarà quello di vigilare affinché sviluppo economico e tutela dell'ambiente possano andare di pari passo con l'unico obiettivo di consentire all'Italia di tornare protagonista su tutti i temi riguardanti la green economy.
  Un passo avanti è stato compiuto, ma molto è ancora da fare. Nel complesso il giudizio su questo provvedimento è positivo, ma è necessario prendere atto che siamo di fronte a un processo in divenire, che dovrà essere implementato senza cedere alle ortodossie economiciste né ambientaliste.

  PAOLO GRIMOLDI. Siamo di fronte ad un testo concepito nella scorsa legislatura e portato avanti nella legislatura attuale già da due anni, come disegno di legge collegato alla manovra finanziaria 2014.
  In due anni di esame, tra Camera e Senato, il testo è stato modificato, integrato, arricchito con norme che abbracciano tutti i settori di competenza del Ministero dell'ambiente e delle tutela del territorio e del mare, sino a diventare veramente disomogeneo e dispersivo, dal contenuto vago e su più parti fumoso, scarso di contenuti significativi e limitato di efficacia, su qualche punto anche dannoso per la collettività, con una consistenza di 79 articoli che vanno dalle multe per le cicche di sigarette su strada al credito d'imposta sulle bonifiche da amianto, alle misure per contrastare le cosiddette «carette del mare», al contrasto dell'abusivismo edilizio, all'impignorabilità degli animali di affezione, ai materiali litoidi e ai rifiuti urbani, ai fertilizzanti e ai solfati di calcio, al compostaggio aerobico e ai panelli fotovoltaici, agli scarti di legno.
  Si tratta di un provvedimento in gran parte non immediatamente operativo, che rinvia l'attuazione ad oltre 50 decreti attuativi, che senz'altro aumenteranno la confusione tra gli operatori del settore ambientale.
  Il Governo e la maggioranza hanno voluto licenziare il testo di legge, con un titolo in lingua inglese green economy, che rispecchia la modernità e la globalizzazione dei nostri tempi, quale manifesto della propria politica ambientale, che interviene in un momento storico, ossia alla conclusione dell'accordo mondiale sul clima della Cop21 di Parigi.
  Tra la varietà dei temi e la serie di articoli contenuti nel disegno di legge esistono alcune disposizioni condivisibili, ma purtroppo prive di efficacia o limitate su un bacino ristretto di utenza. Mi riferisco soprattutto: alle disposizioni sui prodotti derivanti da materie post consumo e sul recupero dei materiali usati; al programma sperimentale volontario del «vuoto a rendere» con cauzione per gli imballaggi di acqua e birra, che fortunatamente è diventato un sistema volontario senza le sanzioni previste inizialmente che, in un periodo di crisi economica, avrebbero gravato enormemente sui pubblici esercizi, ristoranti e bar, e avrebbero inciso sui prezzi al consumo e sul mercato; alla modifica dello statuto dell'ENEA che non approfondisce le capacità e le competenze di questo istituto; al programma sperimentale degli incentivi per la mobilità sostenibile che riguarda solo i comuni o ambiti territoriali con popolazione superiore a 100 mila abitanti, che esclude bacini con meno abitanti, come ad esempio Pag. 60le aree di montagna, e i comuni minori; al contenimento della popolazione delle nutrie e dei cinghiali, con l'introduzione del divieto dell'immissione di cinghiali su tutto il territorio nazionale, che avrebbe dovuto contenere almeno per tre anni, in via sperimentale, l'abbattimento con la caccia in deroga, in considerazione dei danni che producono questi animali all'agricoltura, al territorio e all'avifauna, e anche allo stesso uomo con incidenti stradali e aggressioni dirette; all'assegnazione alle Autorità di bacino competenze attualmente assegnate alle regioni, sui programmi operativi per la riduzione del rischio alluvioni e per il ripristino dell'assetto plano-altimetrico degli alvei e dei corridoi fluviali, attraverso la gestione dei sedimenti e del trasporto solido dei corsi d'acqua; allo stanziamento di soli 10 milioni di euro per la demolizione da parte dei comuni degli immobili abusivi in area di rischio idrogeologico, che vengono successivamente recuperati con ripetizione delle spese nei confronti dei destinatari dei provvedimenti definitivi di demolizione, e versati al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per alimentare il capitolo per gli anni successivi: si tratta di una cifra veramente insufficiente per le necessità del Paese.
  Altre misure sono veramente discriminatorie, come i 5 milioni assegnati alla regione Emilia Romagna per il recupero e la riqualificazione ad uso ciclo-pedonale del vecchio tracciato ferroviario dismesso dell'asse ferroviario Bologna-Verona. Si tratta di una delle cosiddette «marchette», che si aggiunge alle tante previste dalla legge di stabilità per il 2016.
Altre misure ancora sono veramente fumose, come la delega al Governo ad introdurre un sistema di pagamento dei servizi ecosistemici ed ambientali che potrà avere in futuro un giro di affari di centinaia di milioni di euro all'anno (sistema PSEA). Tra i beneficiari del sistema sono inclusi i comuni, le loro unioni, le aree protette, le fondazioni di bacino montano integrato e le organizzazioni di gestione collettiva dei beni comuni, comunque denominate. Non viene meglio specificata la natura giuridica di tali fondazioni e organizzazioni. Lo stesso articolo delega il Governo a ritenere precluse le attività di stoccaggio di gas naturale in acquiferi profondi; ma non si capisce cosa si intende stabilire, se si tratta di un divieto generale per tutti i depositi di gas, ossia anche per quelli insistenti su giacimenti esauriti o solo per quelli ove il gas non vi è mai stato.
  Questo provvedimento verrà ricordato in futuro per le multe introdotte contro la cattiva abitudine di gettare per strada la cicca di sigaretta (sanzione fino a 300 euro), o il fazzoletto di carta o la gomma da masticare (sanzione fino a 150 euro).
  Ma i cittadini onesti avranno un ulteriore motivo per ricordare questo provvedimento che finanzia – attraverso una nuova componente in tariffa d'acqua – il Fondo di garanzia istituito per finanziare la realizzazione e il potenziamento delle reti idriche e di fognatura e gli impianti di depurazione. Il disegno di legge scarica sulla bolletta dell'acqua senza indicare come e chi paga, gli impianti non ancora realizzati. Ciò determinerà aumenti tariffari e ulteriori tasse che colpiranno anche i cittadini che hanno già pagato i propri impianti, senza un ritorno di investimento per tutti. E ciò per poter colmare le carenze croniche di alcune regioni, già in infrazione comunitaria.
  E ancora più grave e vergognoso è il fatto che deve ricadere sugli utenti virtuosi, attraverso un ulteriore aumento della bolletta dell'acqua, la garanzia della fornitura d'acqua per l'utenza morosa, con una delega all'Autorità per l'energia elettrica ed il gas ed il sistema idrico ad adottare direttive per il contenimento della morosità del sistema idrico. Si tratta dell'ennesimo disincentivo per gli utenti virtuosi che pagano regolarmente le bollette. È una disposizione inaccettabile per il nostro gruppo !
  Il nostro gruppo ritiene poi alquanto penalizzante per l'industria del mobile italiano la scelta di ritenere biomassa solo il legno non trattato. Questa norma toglie gli incentivi per il riutilizzo degli scarti di legno provenienti dall'industria del mobile Pag. 61per la produzione di energia, e questo danneggerà ulteriormente l'industria del mobile italiano già colpito dalla crisi economica e dagli effetti delle sanzioni reciproche con la Federazione Russa.
  Il Senato ha cercato di correggere una disposizione introdotta alla Camera che incideva pesantemente sulle autorizzazioni del permesso di costruire relative ai campeggi. Era stata infatti soppressa alla Camera l'espressa esclusione dall'obbligo del permesso di costruire per roulotte e camper installati all'interno dei campeggi. Il Senato ha cercato una migliore definizione della norma che tuttavia non riteniamo ancora soddisfacente, in quanto sarebbe bastato semplicemente ribadire la competenza delle regioni in materia. L'aver sottoposto di tali strutture amovibili alle autorizzazioni edilizia e paesaggistica creerà concorrenza sleale da parte delle analoghe strutture dei partner europei, penalizzando il settore delle circa 2.600 strutture di campeggio italiane e che oggi registra 8 milioni di ospiti, occupa 43 mila addetti e genera un fatturato di 3 miliardi di euro.
  Nel complesso, la nuova legge deluderà le aspettative delle nostre imprese. Secondo il nostro gruppo, questo provvedimento poteva essere una scommessa per accrescere le potenzialità di sviluppo del mondo imprenditoriale, un volano economico per le nostre imprese virtuose e innovative, che avrebbe potuto dare la spinta al Paese per affermarsi sempre di più nel mercato mondiale.
  Purtroppo non è così. Riteniamo che il testo è stato veramente sconvolto nei due anni di esame che ne ha alterato i contenuti, e che si presenta oggi in una veste superficiale e priva di organicità e approfondimento, frutto anche dell'opera di mediazione, delle trattative e dei compromessi svolti tra le diverse anime della maggioranza.

  GIUSEPPE ROMELE. Torna all'esame della Camera il disegno di legge sulla green economy, corposo collegato alla legge di stabilità 2014, che era partito con 31 articoli mentre ora nel testo al nostro esame gli articoli sono diventati ben 79.
Come al solito quando si tratta di leggi di stabilità o di collegati alla legge di stabilità siamo di fronte ad un provvedimento omnibus che contiene le misure più disparate, ma questa è una «mala pratica» che è evidentemente il Governo Renzi non riesce ad abbandonare.
  Al di là del giudizio sul merito del provvedimento che per Forza Italia resta negativo, come abbiamo evidenziato sia in sede di prima lettura qui alla Camera, sia al Senato, c’è sui tempi di esame parlamentare una palese contraddizione.
Se è vero – ed è certamente vero –, che il problema dell'inquinamento ambientale, sia dell'aria, sia dell'acqua, sia del suolo e del sottosuolo è grave come recentemente posto all'attenzione mondiale dalla Conferenza ONU svoltasi a Parigi e come dimostra purtroppo la realtà delle nostre città grandi e medie soffocate dallo smog, come si fa a trascinare per oltre due anni l'approvazione di un provvedimento che il Governo, a parole, ritiene importante ?
  Ciò premesso è evidente che noi condividiamo l'obiettivo di fondo del disegno di legge 2093-B di migliorare la tutela dell'ambiente; quello che non condividiamo affatto è il modo con cui si intende raggiungere tale risultato.
  Siamo – soprattutto dopo l'esame del Senato che ha più che raddoppiato il numero degli articoli iniziali – di fronte ad un provvedimento monstre pieno di disposizioni non collegate fra loro e prive quindi di un disegno complessivo.
  Viene violato innanzitutto il principio base di ogni buona ed efficace legislazione, e cioè quello di dettare poche norme incisive e chiaramente intellegibili anche per i non addetti ai lavori: altrimenti si rischia di aumentare ancora il potere delle burocrazie, le sole abilitate ad interpretare ed applicare le norme, mentre i cittadini restano privi di strumenti chiari per capire quali sono e quindi far valere i propri diritti.
  Un'altra critica di fondo riguarda i troppi vincoli ed obblighi cui si sottopongono le attività produttive, vincoli ed obblighi non sempre indispensabili per la Pag. 62tutela dell'ambiente: il che, nell'attuale fase di perdurante stasi produttiva, smentisce i proclami propagandistici del Governo e ci sembra del tutto controproducente.
  Un esempio negativo per tutti sono le nuove disposizioni in materia di rifiuti, che non tengono conto della realtà fortemente degradata in questo ambito che caratterizza pressoché tutte le città grandi e medie del centro-sud e delle isole. Per cui appare evidente che prima è necessario, anzi è indispensabile, risanare il degrado esistente, come gli immensi depositi di ecoballe in Campania e la discarica di Malagrotta, che se non risanata rappresenta una vera e propria bomba ecologica per tutto il territorio circostante; solo dopo ci si potrà dedicare in modo credibile a dettare norme più rigorose e restrittive di quelle vigenti in materia di rifiuti solidi urbani, altrimenti si rischia di varare solo grida manzoniane destinate a rimanere sulla carta.
  Vorrei ricordare che questo provvedimento tocca la materia più disparate, come: mobilità sostenibile, trasporti via mare, aree marine protette, libri fondiari, materiali litoidi, rifiuti urbani, fauna selvatica, materiali post consumo, compostaggio aerobico, pannelli fotovoltaici, solfati di calcio, abusivismo edilizio, amianto e fertilizzanti e molte altre problematiche. Siamo quindi di fronte ad un vero e proprio zibaldone senza capo né coda, su cui il Parlamento non ha potuto compiere i necessari approfondimenti.
  Come troppo spesso avviene con il Governo Renzi anche questo provvedimento non è in larga parte immediatamente operativo, in quanto necessita di decreti attuativi. Questa cattiva abitudine dell'Esecutivo attualmente in carica presenta tre gravi difetti, e precisamente: allontana nel tempo l'operatività delle misure, esautora il Parlamento della concreta potestà legislativa, conferisce troppo potere alla burocrazia che non ha mai brillato per efficienza e tempestività.
  Manca poi in questo provvedimento un intervento incisivo in materia di dissesto idrogeologico, che rappresenta un problema assai grave in varie e vaste aree del Paese: si tratta con tutta evidenza di una ennesima occasione mancata.
  Discorso analogo deve essere fatto su quello che dovrebbe essere il tema centrale del provvedimento, e cioè la green economy: che, se adeguatamente sviluppata, potrebbe portare grandi vantaggi non solo in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, ma anche in termini di aumento delle attività economiche e quindi di aumento significativo dei posti di lavoro. Ma queste potenzialità non si tradurranno certo in pratica per effetto dello sconclusionato provvedimento al nostro esame, che ad esempio contiene circa 70 modifiche al Codice dell'ambiente: il che è il contrario di quello che servirebbe, e cioè una stabilità e chiarezza normativa coniugata a semplicità applicativa.
  Altri elementi negativi del disegno di legge sono: la delega sul nuovo sistema di pagamento dei servizi ecosistemici ed ambientali priva di sufficienti principi direttivi; ed i riferimenti alle non meglio identificate «fondazioni di bacino montano integrato», che nascono dal nulla con funzioni del tutto nebulose.
  Come si vede siamo di fronte ad un provvedimento eterogeneo e privo di una logica di fondo, di cui ovviamente condividiamo gli obiettivi teorici, ma di cui non apprezziamo affatto l'articolazione concreta.
  Per tale motivo confermiamo il voto contrario del gruppo Forza Italia, peraltro già espresso in sede di prima lettura qui alla Camera e poi successivamente al Senato della Repubblica.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 9 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nom. Ddl 2093-B – articolo 1 311 305 6 153 275 30 84 Appr.
2 Nom. articolo 2 329 321 8 161 289 32 83 Appr.
3 Nom. articolo 3 327 314 13 158 289 25 83 Appr.
4 Nom. articolo 4 328 311 17 156 289 22 83 Appr.
5 Nom. em. 5.1 336 334 2 168 100 234 83 Resp.
6 Nom. articolo 5 343 338 5 170 314 24 83 Appr.
7 Nom. em. 6.1 354 295 59 148 41 254 82 Resp.
8 Nom. articolo 6 352 347 5 174 322 25 82 Appr.
9 Nom. em. 7.3 357 350 7 176 24 326 82 Resp.
10 Nom. em. 7.4 353 353 177 40 313 82 Resp.
11 Nom. em. 7.6 357 356 1 179 42 314 82 Resp.
12 Nom. em. 7.7 365 363 2 182 40 323 82 Resp.
13 Nom. em. 7.8 357 356 1 179 41 315 82 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). – C = Voto contrario (in votazione palese). – V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). – A = Astensione. – M = Deputato in missione. – T = Presidente di turno. – P = Partecipazione a votazione in cui è mancato il numero legale. – X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 9 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nom. em. 7.13 370 369 1 185 116 253 82 Resp.
15 Nom. articolo 7 380 279 101 140 253 26 80 Appr.
16 Nom. articolo 8 372 307 65 154 247 60 80 Appr.
17 Nom. articolo 9 384 362 22 182 336 26 80 Appr.
18 Nom. articolo 10 385 363 22 182 339 24 79 Appr.
19 Nom. articolo 12 386 355 31 178 297 58 78 Appr.
20 Nom. articolo 13 385 358 27 180 270 88 78 Appr.
21 Nom. mantenimento articolo 14 394 362 32 182 277 85 78 Appr.
22 Nom. articolo 15 396 362 34 182 362 78 Appr.
23 Nom. articolo 17 399 351 48 176 349 2 78 Appr.
24 Nom. articolo 18 391 341 50 171 339 2 78 Appr.
25 Nom. articolo 20 403 352 51 177 351 1 78 Appr.
26 Nom. articolo 21 403 355 48 178 354 1 78 Appr.


INDICE ELENCO N. 3 DI 9 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nom. mantenimento articolo 22 397 384 13 193 297 87 78 Appr.
28 Nom. articolo 23 392 295 97 148 294 1 78 Appr.
29 Nom. articolo 25 394 359 35 180 273 86 78 Appr.
30 Nom. articolo 26 401 278 123 140 278 78 Appr.
31 Nom. articolo 27 407 372 35 187 372 77 Appr.
32 Nom. articolo 29 411 345 66 173 285 60 77 Appr.
33 Nom. articolo 30 405 370 35 186 368 2 77 Appr.
34 Nom. em. 31.2 414 366 48 184 32 334 75 Resp.
35 Nom. em. 31.3 416 352 64 177 39 313 75 Resp.
36 Nom. articolo 31 412 384 28 193 280 104 75 Appr.
37 Nom. em. 32.1 417 323 94 162 55 268 75 Resp.
38 Nom. articolo 32 407 357 50 179 355 2 75 Appr.
39 Nom. articolo 33 409 301 108 151 301 75 Appr.
INDICE ELENCO N. 4 DI 9 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nom. articolo 34 415 377 38 189 377 75 Appr.
41 Nom. em. 35.1 419 415 4 208 55 360 75 Resp.
42 Nom. articolo 35 417 396 21 199 388 8 75 Appr.
43 Nom. articolo 36 422 389 33 195 388 1 75 Appr.
44 Nom. articolo 37 418 383 35 192 383 75 Appr.
45 Nom. em. 38.1 416 399 17 200 110 289 75 Resp.
46 Nom. articolo 38 420 384 36 193 383 1 75 Appr.
47 Nom. em. 39.2 420 415 5 208 158 257 75 Resp.
48 Nom. articolo 39 414 382 32 192 378 4 75 Appr.
49 Nom. articolo 40 420 374 46 188 374 75 Appr.
50 Nom. articolo 43 426 391 35 196 390 1 75 Appr.
51 Nom. articolo 44 427 303 124 152 302 1 75 Appr.
52 Nom. articolo 45 433 394 39 198 394 75 Appr.


INDICE ELENCO N. 5 DI 9 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nom. articolo 47 423 387 36 194 387 75 Appr.
54 Nom. articolo 49 424 373 51 187 301 72 75 Appr.
55 Nom. articolo 50 424 388 36 195 293 95 75 Appr.
56 Nom. articolo 51 422 301 121 151 297 4 75 Appr.
57 Nom. em. 52.1 430 425 5 213 58 367 75 Resp.
58 Nom. articolo 52.2 430 427 3 214 56 371 75 Resp.
59 Nom. articolo 52 434 405 29 203 390 15 75 Appr.
60 Nom. articolo 53 428 393 35 197 309 84 75 Appr.
61 Nom. articolo 54 429 395 34 198 361 34 75 Appr.
62 Nom. em. 55.1 431 336 95 169 64 272 75 Resp.
63 Nom. em. 55.2 429 330 99 166 56 274 75 Resp.
64 Nom. articolo 55 425 393 32 197 386 7 75 Appr.
65 Nom. em. 56.1 427 362 65 182 87 275 75 Resp.
INDICE ELENCO N. 6 DI 9 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nom. em. 56.2 420 357 63 179 77 280 75 Resp.
67 Nom. em. 56.3 429 366 63 184 83 283 75 Resp.
68 Nom. em. 56.4 422 363 59 182 80 283 75 Resp.
69 Nom. em. 56.5 427 365 62 183 50 315 75 Resp.
70 Nom. em. 56.6 433 433 217 153 280 75 Resp.
71 Nom. em. 56.7 430 428 2 215 125 303 75 Resp.
72 Nom. articolo 56 429 422 7 212 419 3 75 Appr.
73 Nom. em. 58.1 424 404 20 203 146 258 75 Resp.
74 Nom. articolo 58 428 339 89 170 323 16 75 Appr.
75 Nom. articolo 59 427 380 47 191 379 1 75 Appr.
76 Nom. articolo 60 430 321 109 161 306 15 75 Appr.
77 Nom. em. 61.1 422 418 4 210 155 263 75 Resp.
78 Nom. em. 61.2 425 425 213 151 274 75 Resp.


INDICE ELENCO N. 7 DI 9 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 91)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
79 Nom. em. 61.3 427 426 1 214 153 273 75 Resp.
80 Nom. em. 61.4 432 419 13 210 139 280 74 Resp.
81 Nom. em. 61.5 427 427 214 146 281 74 Resp.
82 Nom. em. 61.6 424 424 213 146 278 74 Resp.
83 Nom. em. 61.7 427 426 1 214 150 276 74 Resp.
84 Nom. em. 61.8 380 339 41 170 89 250 74 Resp.
85 Nom. articolo 61 402 401 1 201 264 137 74 Appr.
86 Nom. em. 62.1 401 314 87 158 49 265 74 Resp.
87 Nom. em. 62.2 409 319 90 160 49 270 74 Resp.
88 Nom. em. 62.3 409 321 88 161 49 272 74 Resp.
89 Nom. em. 62.4 416 326 90 164 53 273 74 Resp.
90 Nom. em. 62.5 414 325 89 163 53 272 74 Resp.
91 Nom. em. 62.6 412 324 88 163 51 273 74 Resp.
INDICE ELENCO N. 8 DI 9 (VOTAZIONI DAL N. 92 AL N. 104)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
92 Nom. articolo 62 423 286 137 144 282 4 74 Appr.
93 Nom. articolo 64 415 374 41 188 373 1 74 Appr.
94 Nom. articolo 65 420 383 37 192 383 74 Appr.
95 Nom. articolo 66 422 409 13 205 409 74 Appr.
96 Nom. articolo 67 421 413 8 207 398 15 74 Appr.
97 Nom. articolo 69 421 286 135 144 286 74 Appr.
98 Nom. articolo 70 426 351 75 176 311 40 74 Appr.
99 Nom. articolo 71 412 278 134 140 277 1 74 Appr.
100 Nom. articolo 72 419 309 110 155 308 1 74 Appr.
101 Nom. articolo 73 421 381 40 191 380 1 73 Appr.
102 Nom. articolo 74 418 371 47 186 370 1 72 Appr.
103 Nom. articolo 75 427 377 50 189 377 72 Appr.
104 Nom. mantenimento articolo 76 429 418 11 210 301 117 72 Appr.


INDICE ELENCO N. 9 DI 9 (VOTAZIONI DAL N. 105 AL N. 109)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
105 Nom. articolo 77 421 393 28 197 379 14 72 Appr.
106 Nom. em. 78.1 429 423 6 212 61 362 72 Resp.
107 Nom. articolo 78 424 367 57 184 298 69 72 Appr.
108 Nom. odg 9/2093-B/36 379 378 1 190 143 235 71 Resp.
109 Nom. Ddl 2093-B – voto finale 412 301 111 151 269 32 65 Appr.