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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 494 di giovedì 1 ottobre 2015

Pag. 1

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI

  La seduta comincia alle 9,30.

  PRESIDENTE. La seduta è aperta.
  Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

  RICCARDO FRACCARO, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.

  PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
  (È approvato).

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Bergamini, Boccia, Bonafede, Bratti, Capelli, Cirielli, Dambruoso, De Menech, Di Gioia, Di Lello, Epifani, Fedriga, Fico, Gregorio Fontana, Fontanelli, Giancarlo Giorgetti, Guerra, Lauricella, Antonio Martino, Pes, Piccoli Nardelli, Piepoli, Pisicchio, Portas, Realacci, Rosato, Rossomando, Valeria Valente, Venittelli e Vignali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
  I deputati in missione sono complessivamente centododici, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,34).

  PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
  Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alle 10.

  La seduta, sospesa alle 9,35, è ripresa alle 10,05.

Seguito della discussione del disegno di legge: Legge annuale per il mercato e la concorrenza (A.C. 3012-A); e delle abbinate proposte di legge: Causi e Benamati; Marco Di Stefano ed altri; Moretto ed altri; Colletti ed altri; Vignali; Russo ed altri; Simonetti ed altri (A.C. 2437-2469-2684-2708-2733-3025-3060).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 3012-A: Legge annuale per il mercato e la concorrenza e delle abbinate proposte di legge: Causi e Benamati; Marco Di Stefano ed altri; Moretto ed altri; Colletti ed altri; Vignali; Russo ed altri; Simonetti ed altri nn. 2437, 2469, 2684, 2708, 2733, 3025 e 3060.
  Ricordo che, nella seduta di ieri, è stato da ultimo respinto l'articolo aggiuntivo 19-sexies.0400.

Pag. 2

(Esame dell'articolo 19-septies – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19-septies e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A), l'emendamento Ricciatti 19-septies.1.
  Se nessuno chiede di intervenire, invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Signor Presidente, il parere è contrario sull'emendamento Ricciatti 19-septies.1.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Signor Presidente, il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Il parere del Governo è contrario.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Ricciatti 19-septies.1.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Taranto. Ne ha facoltà.

  LUIGI TARANTO. Signor Presidente, la riforma del bonus elettrico costituisce parte organica del processo con cui il lavoro delle Commissioni ha inteso ripensare la struttura del percorso di transizione verso il superamento del regime di maggior tutela. Come è stato ricordato già nella discussione di ieri, il superamento del regime di maggior tutela costituisce aspetto strutturale della liberalizzazione dei mercati dell'energia elettrica e del gas. Al riguardo, sono stati paventati rischi di aumento dei costi finali nei confronti dei consumatori. Rispetto a queste preoccupazioni, anche con riferimento al tema della riforma del bonus, io penso che vada considerato quanto di meglio sia stato introdotto nel corso della discussione da parte delle Commissioni parlamentari. Il lavoro che è stato infatti sviluppato è stato un lavoro di preparazione delle condizioni...

  PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Taranto. Colleghi, capisco che stiamo entrando in Aula però lasciamo che vi siano le condizioni per poter parlare, possibilmente. Colleghi di tutti i gruppi. Onorevole Piccoli Nardelli, grazie.
  Prego, onorevole Taranto.

  LUIGI TARANTO. È stato un lavoro di definizione delle condizioni di preparazione alla liberalizzazione di questi mercati. È vero che se questo lavoro non fosse stato compiuto, se non fossero stati individuati degli obiettivi parametri oggettivi in riferimento ai quali si considererà matura la condizione di passaggio al libero mercato, i rischi non sarebbero mancati. Ma va ricordato che le preoccupazioni manifestate al riguardo in sede di audizione erano appunto preoccupazioni che vertevano sulla necessità di identificazione delle condizioni strutturali di passaggio alla liberalizzazione dei mercati.
  Queste condizioni strutturali sono state puntualmente identificate e sono condizioni che hanno a che fare con la leggibilità e con la trasparenza delle condizioni da parte dei consumatori; sono condizioni che hanno a che fare con i meccanismi di apertura concorrenziale da parte degli stessi offerenti dei servizi. Va infatti ricordato che, accanto alla identificazione dei parametri obiettivi di transizione che accompagneranno il processo, è stato anche approvato l'emendamento che introduce il principio di un'apertura del mercato secondo criteri rispettosi della concorrenza e della pluralità dell'offerta. In altri termini, la preoccupazione che ha accompagnato il lavoro delle Commissioni è stata, da una parte, quella di creare le condizioni affinché il mercato libero sia un mercato rispetto al quale l'affidamento dei consumatori possa avvenire con condizioni di tranquillità e certezza; dall'altra parte, intervenire perché, all'interno di Pag. 3questo mercato, non si creino condizioni che possano potenzialmente accompagnare la precostituzione di posizioni oligopolistiche. È bene ricordarlo perché nell'ambito di questo processo noi giochiamo una partita importante per l'intero sistema paese.
  È importante, la liberalizzazione dei mercati dell'energia elettrica e del gas, perché essa costituisce parte integrante di un più generale processo di liberalizzazione dell'economia dei servizi del nostro Paese. È questa economia dei servizi che oggi già reca un contributo maggioritario alla formazione del prodotto e dell'occupazione, e dunque tanto più in questa fase è opportuno insistere affinché vi siano in questo settore cruciale della nostra economia significativi incrementi di produttività e un contributo aggiuntivo alla formazione dell'occupazione.
  È anche bene ricordare che il completamento del processo si inserisce all'interno di un percorso storico avviato da tempo, un percorso storico all'interno del quale sono state anche create istituzioni preposte al controllo e al monitoraggio. Dall'insieme di queste condizioni mi sembra quindi che si possano considerare sufficientemente acclarate condizioni di preparazione del processo di liberalizzazione del mercato, tanto più in considerazione della norma di chiusura finale, che prevede appunto la predisposizione di uno specifico rapporto da parte dell'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico, rapporto che verrà trasmesso al Ministero e rispetto al quale verrà acquisito il parere delle Commissioni parlamentari. Questo rapporto darà conto dello stato di raggiungimento dei parametri obiettivi identificati, e, qualora anche soltanto uno di questi parametri obiettivi non risultasse in linea con le previsioni, il processo di transizione al libero mercato slitterebbe automaticamente di un semestre (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 19-septies.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e quello favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sanga, Vacca, Nardi, Magorno, Carfagna, Gelmini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  365   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato  127    
    Hanno votato no  238.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19-septies.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Garavini, Frusone, Toninelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  370   
   Votanti  368   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato  313    
    Hanno votato no   55.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 19-octies – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19-octies e degli articoli aggiuntivi ad esso presentati (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Passiamo dunque ai voti.

Pag. 4

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19-octies.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Casellato.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  376   
   Votanti  322   
   Astenuti   54   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato  266    
    Hanno votato no  56    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Cassano ha segnalato di aver espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole).

  Invito ora il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni sugli articoli aggiuntivi relativi all'articolo 19-octies.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Presidente, anche in questo caso il parere è contrario su tutte le proposte emendative.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole su tutti gli articoli aggiuntivi.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il Governo concorda con il parere contrario espresso dal relatore.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Crippa 19-octies.01.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. Non comprendo come mai anche questa volta non si voglia dare una risposta al settore idroelettrico dell'accumulo dei pompaggi. Dati statistici ormai acclamati danno un utilizzo reale dei sistemi di accumulo idroelettrici pari al 25 per cento rispetto alla disponibilità. Perché non viene utilizzato il 75 per cento dei bacini idroelettrici che potrebbero servire per accumulare l'energia fotovoltaica ed eolica ? La risposta credo la dobbiamo ricercare nel fatto che il monopolio del possesso e della gestione di questi impianti idroelettrici a pompaggio risiede nell'Enel.
  Con questa proposta noi andavamo ad obbligare l'utilizzo di questi pompaggi. Facendo un ragionamento semplicissimo: se come azienda ho a disposizione un impianto idroelettrico a pompaggio per accumulare energia e dall'altra parte per produrre quella stessa energia io sono possessore di una centrale a gas, cosa mi conviene di più fare funzionare ? È ovvio che ad oggi risulta palese il fatto che l'energia prodotta dalle centrali a gas viene avvantaggiata rispetto all'accumulo idroelettrico da parte della gestione di Enel stessa. Questa situazione è insostenibile e pertanto noi abbiamo presentato un emendamento in questo senso.
  Se il Governo, ovviamente, non accetta questo tipo di situazione noi comunque insisteremo su questo tema, anche perché mi sembra di capire che l'accumulo oggi rappresenta una necessità per cercare di migliorare la produzione di energia all'interno di questo Paese.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Crippa 19-octies.01, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Greco, Zoggia, Sibilia..
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 5
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  396   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato  105    
    Hanno votato no  291.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Crippa 19-octies.02, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Casellato, Galperti, Dorina Bianchi, D'Arienzo, Sandra Savino... Per favore, non spegnete il tabellone. Scusi, onorevole Totaro, si può sedere un attimo, gentilmente ? Chi sta votando dietro di lei ? Per favore, i segretari di Presidenza possono andare a togliere la tessera che sta dietro l'onorevole Totaro ? Grazie.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  401   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato  100    
    Hanno votato no  301.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Crippa 19-octies.03.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, brevemente, se questo provvedimento è un provvedimento sulla concorrenza, forse dovremmo sospendere ed eliminare il famoso sussidio capacity payment, perché di fatto il capacity payment oggi rappresenta un sussidio verso le centrali a produzione a gas per mantenere operative e pronta all'utilizzo la loro produzione energetica. Ecco, questa distorsione del mercato rappresenta di fatto, oggi, dove abbiamo una sovracapacità di produzione energetica, un problema serissimo. Perché dobbiamo andare a incentivare e mantenere aperte delle centrali a gas, che oggi rappresentano, direi, un retaggio forse anche del passato, il mantenimento continuo di sussidi verso dei fossili ?
  Noi anche in questo caso vediamo una distorsione della concorrenza, perché di fatto questo significa mantenere sul mercato, con un sussidio statale, un soggetto che altrimenti sarebbe destinato a chiudere. Peccato che, però, gli interessi di certi soggetti vengano prima sempre di quelli dei cittadini e pertanto, ancora una volta, dal Governo riceviamo una risposta negativa.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sibilia. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, per ribadire con forza questo concetto. Il mercato libero è bello praticarlo quando è realmente libero, però quando si trucca il mercato con questi giochini di finanziamenti in maniera impropria a dei business ormai finiti, che sono economicamente non più validi, è chiaro che c’è qui lo squilibrio del mercato libero. Voi favorite quelle aziende che magari vi foraggiano in un modo o nell'altro e, purtroppo, lasciate deperire in realtà il vero futuro dell'economia.
  Se vogliamo eliminare queste storture e iniziare a vedere un futuro diverso per questo Paese, forse è il caso di approvare questo emendamento e anche altre modifiche che proponiamo nel senso del mercato libero vero, perché molti dei business che teniamo in piedi si tengono in piedi solo grazie a sussidi statali, espliciti e nascosti, che abbiamo dall'Italia e dall'Unione europea. Quindi pensiamo veramente in maniera...

  PRESIDENTE. Concluda, onorevole Sibilia.

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  CARLO SIBILIA. ... precisa su questo tipo di concetto, che è una cosa fondamentale per l'economia italiana.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benamati. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA BENAMATI. Signor Presidente, brevemente, perché vorrei fare una considerazione di carattere generale su quello che viene detto rispetto a questo emendamento. Quando parliamo di capacità e remunerazione della capacità in un sistema elettrico e di generazione elettrica come il nostro, parliamo dei sistemi che vengono utilizzati per supportare l'intermittenza di alcune fonti generative, come le rinnovabili, che non hanno una capacità di produzione continua.
  È chiaro che in questo caso serve che ci sia una disponibilità di capacità per fare fronte ai periodi in cui ovviamente alcune fonti non sono in grado di operare. Questa è una semplice considerazione tecnica, che vale per tutti e vale sempre per tutti i mercati di produzione, in Europa e nel mondo, perché è ovvio che questo è un concetto fondamentale dal punto di vista tecnico.
  L'osservazione che viene fatta ha una ragionevolezza, cioè di non perpetuare delle politiche di pagamento e sostenimento a pioggia di sistemi che abbiano questa capacità di intervento continua. Tuttavia, il Governo sta operando per la creazione di un mercato della capacità, remunerato in flessibilità e in efficienza, in modo che ci siano taglie di intervento proporzionate alle necessità e i costi siano proporzionati alle reali caratteristiche dell'intervento effettuato.
  Il Governo si sta muovendo in questa direzione e direi che questa è la ragione per cui obiettivamente questo emendamento non trova il nostro favore.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Cozzolino. Ne ha facoltà.

  EMANUELE COZZOLINO. Grazie, Presidente. Mi rivolgo al collega del PD: se non vi piace questo emendamento, potevate approvare il precedente sull'accumulo, perché stiamo vivendo la modifica da un sistema centralizzato di produzione elettrica a un sistema diffuso, con componenti di fonti rinnovabili preponderanti.
  Quindi, l'accumulo è essenziale. Non serve creare un mercato di capacity payment perché, come si sa, il mercato non sempre risolve i problemi. Creiamo un sistema che funzioni tramite accumuli.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Crippa 19-octies.03, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Onorevole Tripiedi, affrettiamoci. Palma. Ci sono altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione. Onorevole Pastorelli, ovviamente, come può immaginare, non è che non l'ho vista...
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  410   
   Votanti  408   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato  131    
    Hanno votato no  277.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Polidori 19-octies.0401, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Greco, Benamati, Ricciatti, Pagano. Ci sono altri che non riescono a votare ? Boccuzzi. Mi pare che hanno votato tutti.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 7
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  420   
   Maggioranza  211   
    Hanno votato   57    
    Hanno votato no  363.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 22 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 22 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza esprimere il parere della Commissione.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Signor Presidente, i pareri delle Commissioni sugli emendamenti presentati all'articolo 22 sono contrari.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, i pareri sugli emendamenti che si riferiscono all'articolo 22 sono tutti favorevoli.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Presidente, esprimo parere contrario.

  PRESIDENTE. La ringrazio.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Ricciatti 22.1.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 22.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  416   
   Maggioranza  209   
    Hanno votato   53    
    Hanno votato no  363.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Melilla ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Busin 22.400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Peluffo, Vezzali, Vico. Altri che non riescono a votare ? Onorevole Carbone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  424   
   Maggioranza  213   
    Hanno votato   20    
    Hanno votato no  404.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Crippa 22.2.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. Brevemente, questo emendamento cerca di inserire, all'interno dell'obbligatorietà dell'apertura di nuovi centri di distribuzione di carburante, una visione diversa, quella della disponibilità dei punti di connessione elettrica per vetture elettriche. Su questa situazione ci è stato spiegato, ai tempi, che Pag. 8il Governo sta facendo un piano di riordino e di strategia sulla distribuzione dei punti di connessione elettrica, però, cara maggioranza, questo tipo di atteggiamento è insostenibile.
  Ci sono queste tipologie di modalità con cui il Governo dovrebbe affrontare tutti questi temi, ma, alla fine, purtroppo, non ne affronta mai nessuno. Noi, oggi, qui, vi stiamo dando un'opportunità di inserire dei punti di connessione elettrica all'interno dei distributori, in modo tale che, finalmente, qualcosa della rete di distribuzione elettrica possa essere disponibile anche per la mobilità. Questo tipo di situazione sicuramente non vi piace e questo porterà alla bocciatura di questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Martella. Ne ha facoltà.

  ANDREA MARTELLA. Grazie, Presidente. Di questo tema abbiamo diffusamente discusso nelle Commissioni con l'onorevole Crippa ed altri colleghi e la ragione per cui oggi viene respinto questo emendamento non deriva da una contrarietà rispetto al sostegno allo sviluppo...

  PRESIDENTE. Attenda, onorevole Martella. Siccome pare che non si senta, si può alzare un pochino il volume dell'onorevole Martella ? Prego.

  ANDREA MARTELLA. La ragione della contrarietà a questo emendamento non deriva da un nostro mancato sostegno alla mobilità elettrica, al suo sviluppo, al suo adeguato finanziamento, ma deriva solo da una ragione tecnica, che ci ha fatto ritenere di non dover inserire in questo provvedimento un ulteriore sviluppo di questo piano, per il fatto che la promozione delle colonnine di ricarica per la mobilità elettrica rientra in un piano complessivo già adottato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, già adeguatamente finanziato e che già rientra, quindi, in un piano di sviluppo che questo Governo si è dato.
  Quindi, nessuna preclusione, nessun giudizio ideologico, nulla di nascosto: una cosa precisa, già prevista in un piano del Governo, già finanziato presso un altro Ministero.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Crippa 22.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piccolo, D'Attorre, Locatelli, Casellato, Marzana, Frusone, Brignone, Cecconi, Carfagna...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  427   
   Votanti  421   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  211   
    Hanno votato  110    
    Hanno votato no  311.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vignali 22.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Totaro, Lombardi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  427   
   Votanti  409   
   Astenuti   18   
   Maggioranza  205   Pag. 9
    Hanno votato   69    
    Hanno votato no  340.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Gianluca Pini ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 22.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Capelli, Greco, Quaranta...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  429   
   Votanti  423   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  212   
    Hanno votato  265    
    Hanno votato no  158.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 22-bis – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 22-bis e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso delle proposte emendative, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Presidente, le Commissioni esprimono parere contrario sull'emendamento Busin 22-bis.400, mentre esprimono parere favorevole sugli emendamenti 22-bis.500 e 22-bis.501, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, e sull'emendamento Dell'Aringa 22.bis.450.
  Le Commissioni esprimono parere contrario sull'emendamento Alberti 22-bis.401, mentre esprimono parere favorevole sull'emendamento Braga 22-bis.402, se riformulato, sostituendo la parola: «nonché» con la seguente: «e» e la parola: «inquinamento» con la seguente: «contaminazione». Con questa riformulazione il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Scusi, onorevole Martella, deduco che, a questo punto, la parola: «accertato» sia sostituita dalla seguente: «accertata».

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Perfetto, assolutamente perfetto, la riformulazione è: «accertata contaminazione».
  Le Commissioni esprimono parere favorevole sull'emendamento 22-bis.502, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, mentre è contrario sull'articolo aggiuntivo Fantinati 22-bis.01.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 22-bis, anche gli articoli aggiuntivi.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Busin 22-bis. 400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ciracì, Monchiero, Grassi, Rizzetto, Tancredi...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 10
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  431   
   Maggioranza  216   
    Hanno votato   22    
    Hanno votato no  409.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 22-bis.500, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole delle Commissioni, dal Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Lello, De Girolamo, Montroni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  435   
   Maggioranza  218   
    Hanno votato  429    
    Hanno votato no   6.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 22-bis.501, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luigi Gallo, Marzana, Agostini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:
   Presenti e votanti  438   
   Maggioranza  220   
    Hanno votato  432    
    Hanno votato no   6.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dell'Aringa 22-bis.450, con il parere favorevole delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Parisi, Massa, Fico, Santanchè.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  445   
   Votanti  421   
   Astenuti   24   
   Maggioranza  211   
    Hanno votato  334    
    Hanno votato no   87.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Alberti 22-bis.401, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Rabino, Luigi Gallo, Mazziotti Di Celso, Palma, Luciano Agostini, Grassi, Piccolo, Frusone.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  438   
   Votanti  431   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  216   
    Hanno votato  122    
    Hanno votato no  309.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Mannino ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo all'emendamento Braga 22-bis.402, con il parere favorevole delle Pag. 11Commissioni, purché riformulato. Prendo atto che la presentatrice accetta la riformulazione.
  Onorevole Crippa, il relatore ha letto la riformulazione. Se vuole, la facciamo rileggere. Onorevole Martella, sia gentile, può rileggere la riformulazione dell'emendamento Braga 22-bis.402 ?

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Per l'onorevole Crippa questo ed altro.
  La riformulazione prevede che si sostituisca la parola: «nonché» con la seguente: «e», che la parola: «inquinamento» si sostituisca con la seguente: «contaminazione» e, conseguentemente, che la parola: «accertato» si sostituisca con la seguente: «accertata», come lei mi ha fatto notare.

  PRESIDENTE. Va bene. Onorevole Crippa, ci siamo ? Mi dica che vogliamo fare.

  DAVIDE CRIPPA. Era solo per comprendere se il testo poi, di fatto, procede così: «In caso di riutilizzo dell'area, i titolari di impianti di distribuzione dei carburanti procedono alla rimozione delle strutture interrate e nella bonifica» ?

  PRESIDENTE. È collegato al periodo precedente, onorevole Crippa, cioè dopo le parole: «n. 31 e nella bonifica» eccetera. L'emendamento si riferisce al primo periodo. Va bene ? Possiamo procedere serenamente ?

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Presidente, nel Comitato dei nove «e nella» non c'era, ma c'era «nella» senza la «e». Mi confermate ? Perché il Presidente poco fa ha letto «e nella», però credo che non sia nel testo «e nella».

  PRESIDENTE. Scusi, onorevole Villarosa, c’è stata una riformulazione che ha letto il relatore per la maggioranza per la X Commissione, non è che la sto leggendo io. L'ha letta due volte. È la riformulazione che ha fatto il relatore per la maggioranza per la X Commissione.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Presidente, c’è stato un Comitato dei nove stamattina, altrimenti non mi permetterei di disturbare l'Aula.

  PRESIDENTE. Sì, ma il relatore per la maggioranza per la X Commissione ha letto una riformulazione che dice che al posto della parola: «nonché» c’è la parola: «e»; che al posto della parola: «inquinamento» c’è la parola: «contaminazione» e che, evidentemente, al posto della parola: «accertato» c’è la parola: «accertata». Di che cosa dobbiamo discutere ? Onorevole Villarosa, che dobbiamo fare ? Colleghi, però ditemi che cosa devo fare. Va bene ? Bene, passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Braga 22-bis.402, così come riformulato, con il parere favorevole delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Kronbichler, Zoggia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  442   
   Votanti  441   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  221   
    Hanno votato  431    
    Hanno votato no   10.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 22-bis.502, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, Pag. 12con il parere favorevole delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Gadda, Vignaroli, Verini, Carbone, Massa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  448   
   Votanti  446   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  224   
    Hanno votato  428    
    Hanno votato no   18.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'articolo 22-bis.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Squeri. Ne ha facoltà.

  LUCA SQUERI. Grazie, Presidente. Il fatto che l'emendamento al testo base che introduce l'articolo 22-bis sia composto da nove pagine rappresenta plasticamente, da una parte, la rilevanza che questo articolo ha nei confronti di un settore molto importante per il Paese, che è la rete distributiva dei carburanti, e, dall'altra, anche la difficoltà a trovare sintesi tra i diversi operatori del settore. Qui dobbiamo dare atto al sottosegretario Vicari di essere stata capace di averlo fatto, di mettere insieme appunto tutti gli operatori e, anche nell'interesse dei consumatori, di intervenire su questo tema che da troppi anni ormai non si riusciva ad affrontare in maniera efficace.
  Voi sapete che nell'opinione pubblica c’è la consapevolezza che in Italia la benzina ha un prezzo troppo alto. Sappiamo tutti il motivo, cioè abbiamo il record mondiale di tassazione sulla benzina. C’è da dire, però, che c’è un'inefficienza di sistema fondamentalmente per l'eccessivo numero di impianti.
  Con quest'intervento si mette mano alla normativa. Non sarà facile, però, perlomeno, adesso c’è uno strumento per cercare di dare inizio a questa ristrutturazione per rendere il sistema più efficiente e, pertanto, anche rendere più omogeneo il prezzo industriale rispetto ad altri Paesi europei.
  Sappiamo che il meglio delle volte è nemico del bene, per cui, al di là di interventi dell'ultimo momento – che di fatto hanno in un certo senso tolto punti che gli operatori avevano condiviso –, devo dire che è uno strumento davvero importante. Quindi, a differenza di tutti gli altri articoli, dove il gruppo Forza Italia ha votato contro, su questo punto, che è la sintesi di un confronto dove sono stati chiamati gli operatori al tavolo per trovare un modo che tutti potessero condividere e dunque rendere davvero credibile il difficile compito che adesso il settore ha di fronte, esprimiamo voto favorevole (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 22-bis, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Benamati, Greco, Grillo, Lainati, Giorgio Piccolo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  449   
   Votanti  447   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  224   
    Hanno votato  427    
    Hanno votato no   20.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fantinati 22-bis.01, con il parere Pag. 13contrario delle Commissioni, del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brescia, Ragosta, Molteni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  448   
   Votanti  447   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  224   
    Hanno votato  167    
    Hanno votato no  280.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 22-ter – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 22-ter e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire, invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Signor Presidente, i pareri sulle proposte emendative all'articolo 22-ter sono tutti contrari.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, il parere è favorevole su tutte le proposte emendative all'articolo 22-ter.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Il parere del Governo è contrario su tutte le proposte emendative all'articolo 22-ter.

  PRESIDENTE. Prendo atto che il parere contrario delle Commissioni e del Governo e quello favorevole del relatore di minoranza Allasia si riferiscono anche agli articoli aggiuntivi all'articolo 22-ter.
  Avverto che l'emendamento Fragomeli 22-ter.490 è ritirato.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Polidori 22-ter.400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gadda, Dadone, Palma...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  447   
   Votanti  446   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  224   
    Hanno votato   67    
    Hanno votato no  379.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Polidori 22-ter.401, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Taricco, Vico, Grassi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  449   
   Votanti  416   
   Astenuti   33   
   Maggioranza  209   
    Hanno votato  68    
    Hanno votato no  348.

  La Camera respinge (Vedi votazioni)

  (Il deputato De Rosa ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Pag. 14

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Vignali 22-ter.402 e Abrignani 22-ter.450, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pilozzi, Bersani, Rabino, Grassi... ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  449   
   Votanti  417   
   Astenuti   32   
   Maggioranza  209   
    Hanno votato  70    
    Hanno votato no  347.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Crippa 22-ter.491, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colleghi che non riescono a votare ? Fitzgerald Nissoli, Grassi, Lo Monte, onorevole Fiano che facciamo ? Magorno... ci siamo ? No, l'onorevole Fiano non riesce a votare.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  453   
   Votanti  426   
   Astenuti   27   
   Maggioranza  214   
    Hanno votato  144    
    Hanno votato no  282.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 22-ter.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sottosegretario Giacomelli, Pilozzi, Greco, Sereni... altri ? Non mi pare.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  453   
   Votanti  424   
   Astenuti   29   
   Maggioranza  213   
    Hanno votato  338    
    Hanno votato no  86.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Crippa 22-ter.01.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Grazie, Presidente. Dichiaro il voto favorevole del mio gruppo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. Questo articolo aggiuntivo cerca di andare a risolvere una situazione drammatica nel sistema di raccolta degli imballaggi all'interno del nostro Paese. Di fatto, oggi, se un soggetto anche autonomo volesse intraprendere una attività di raccolta e recupero degli imballaggi, lo deve fare obbligatoriamente su tutto il territorio nazionale.
  Io vi pongo questa domanda: visto che l'Italia ha diverse sfaccettature in termini proprio di raccolta differenziata, ma non è una questione di nord e sud, è proprio anche una questione di province, di città, di regioni stesse tra una regione e l'altra, io credo che questa terminologia dove noi, obbligatoriamente, ad un soggetto che si Pag. 15rende disponibile a recuperare gli imballaggi, lo dobbiamo obbligare a farlo su tutto il territorio nazionale, mi sembra una follia.
  Questo perché, tendenzialmente, una filiera, magari, esemplifico, sui pallet, di recupero dei bancali potrebbe avere una destinazione più probabile in determinate zone dove una filiera del legno è già ben sviluppata. Allora, perché io devo andare a obbligare di rendere disponibile su tutto il territorio nazionale questo sistema di raccolta, immaginando che ci sia un unico impianto di trattamento tale per cui renda ingiustificabile fare mille chilometri per portare quel materiale in quell'impianto di trattamento ? Aboliamo questo concetto di obbligatorietà nazionale sui nuovi operatori che intendono presentarsi al mercato sul recupero degli imballaggi.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Vignaroli. Ne ha facoltà.

  STEFANO VIGNAROLI. Grazie Presidente, anch'io volevo invitare l'Aula a riflettere su questo articolo aggiuntivo e su quelli seguenti che servono necessariamente per dare avvio a una liberalizzazione del mercato del riciclo. Se io produttore produco un determinato tipo di imballaggio e mi obbligate a raccogliere soltanto i miei imballaggi, automaticamente sono fuori da questo mercato e il monopolio del CONAI rimane tale. Quindi, vi invito a riflettere su questo punto per poter liberalizzare finalmente il mercato del mondo del riciclo che ne ha bisogno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Crippa 22-ter.01, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Baruffi, Colonnese, Tidei, Grassi, Fiano, Greco, Magorno...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  441   
   Votanti  440   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  221   
    Hanno votato  164    
    Hanno votato no  276.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Vignaroli 22-ter.02.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Grazie Presidente, dichiaro il voto favorevole del mio gruppo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Zolezzi. Ne ha facoltà.

  ALBERTO ZOLEZZI. Grazie Presidente, è un argomento fondamentale in vista della Conferenza di Parigi: su circa cinque milioni di tonnellate di plastica dismesse ogni anno in Italia, risultano solo 200 mila quelle effettivamente recuperate. Se non si riesce a liberalizzare davvero il mercato dei consorzi ci godremo solamente diossine, inquinamento e perderemo materiale, perderemo materia, che è quello, sì, che ci vuole imporre l'Europa. Per cui invito, davvero, tutti quanti a ripensarci. Noi abbiamo presentato una proposta organica di legge di revisione di tutta la filiera dei consorzi e l'Autorità anticorruzione ci ha imposto di mettere mano a questa materia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Vignaroli. Ne ha facoltà.

  STEFANO VIGNAROLI. Grazie Presidente, purtroppo il vuoto a rendere è fermo al Senato e, quindi, faccio un invito Pag. 16anche ai senatori a sbloccare finalmente, nel collegato ambientale, il vuoto a rendere. Questo articolo aggiuntivo cerca di levare un po’ di cappi e vincoli burocratici a chi decide di effettuare il vuoto a rendere e, comunque, di adottare una raccolta alternativa di restituzione degli imballaggi.
  Quindi, vi invito, comunque, a votare favorevolmente su questo articolo aggiuntivo.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Signor Presidente, sollecitati dagli ultimi interventi dei colleghi del MoVimento 5 Stelle, volevamo soltanto dire, come relatori, che come avete potuto notare noi abbiamo inserito e accolto alcuni emendamenti che riguardano CONAI e quindi per creare un precedente e per aprire al cosiddetto mercato.
  Non ci sembrava opportuno questo provvedimento per ridisegnare tutto il sistema della raccolta rifiuti, perché non è questo il luogo e, giustamente, è stato citato il collegato ambientale che speriamo anche noi che il Senato sblocchi. Per questo abbiamo preso degli emendamenti che potessero sbloccare il sistema che ridisegniamo in un provvedimento consono che non è, secondo me, un disegno di legge così ampio e variegato come quello della concorrenza.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, ricordo alla maggioranza che la maggioranza alla Camera tendenzialmente dovrebbe rappresentare la stessa maggioranza al Senato e quindi se il provvedimento sul collegato ambientale che si è arenato al Senato è una responsabilità della maggioranza stessa il fatto che non vede la luce quel collegato: quindi non cerchiamo di trasferire la responsabilità (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle). Quello è un altro atto normativo che in qualche modo sembra appartenere a un'altra ala del mondo. No, siete sempre voi che lo avete arenato al Senato perché non siete d'accordo sui contenuti dello stesso.
  Allora, ancora una volta qui abbiamo perso un'occasione per riuscire a modificare qualcosa in maniera significativa.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato Braga, ricordo che stiamo sempre discutendo sull'articolo aggiuntivo Vignaroli 22-ter.02.
  Prego, onorevole Braga, Ne ha facoltà.

  CHIARA BRAGA. Signor Presidente, solo per amore di verità e per lasciare che in quest'Aula non si dicano solo parole che fomentano una polemica inutile. Voglio fare presente ai colleghi che l'esame del collegato ambientale ha terminato il suo iter in Commissione, sia in Commissione ambiente che in Commissione bilancio, contenendo le norme a cui faceva riferimento la collega Fregolent e ci auguriamo che appena possibile venga calendarizzato e approvato dal Senato per poi concludere, con lo sforzo di tutti alla Camera, un iter così importante di quel provvedimento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Nuti, a titolo personale. Ne ha facoltà.

  RICCARDO NUTI. Signor Presidente, se ho capito bene dalla relatrice del Partito Democratico ci è stato detto che nel disegno di legge sulla concorrenza alla Camera dei deputati non si può approvare la liberalizzazione del mercato dei rifiuti, mentre invece dovremmo aspettare che qualche Dio supremo, non la maggioranza di questo Parlamento, che è rappresentata dal Partito Democratico e da altri partiti a loro alleati, ottenga la calendarizzazione del collegato ambientale. Se la relatrice del Pag. 17Partito Democratico ci può chiarire quale è il luogo per effettuare queste liberalizzazioni ci farebbe una cortesia (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato Alberti. Ne ha facoltà.

  FERDINANDO ALBERTI. Signor Presidente, sempre sull'onda dell'intervento del collega Nuti, mi chiedo a cosa serva fare un provvedimento che si chiama «concorrenza». Non facciamolo, perché tutti i temi non possono essere trattati all'interno di questo provvedimento, quindi, evitiamo di farlo. In realtà avete voluto portare in Aula un provvedimento nel quale dovevate inserire una norma sulle assicurazioni e basta. Era solo questo l'alibi e la scusa. Tutto il resto non può essere trattato perché verrà affrontato chissà quando, in altri provvedimenti, in un collegato ambientale che risale a un anno fa e forse si spera arriverà prima o poi a diventare legge. Quindi parliamoci chiaro, non serve a niente, facevamo un provvedimento di riforma sulle assicurazioni ed era finita lì e basta.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bianconi. Intanto, bentornato. Ne ha facoltà.

  MAURIZIO BIANCONI. Signor Presidente, la ringrazio anche per il bentornato. Constatavo che c’è la corrente del partito dell’aliunde, tipico della sinistra. Cambia il segretario, il Partito Democratico non è più il Partito Democratico ma c’è il partito dell’aliunde, che è da un'altra parte, che è una corrente del partito del benaltrismo. Quando non si affronta un problema c’è sempre un altro provvedimento in un altro posto che è ben altra cosa che non è questa.
  La verità è che la privatizzazione della raccolta dei rifiuti incide su interessi veri, quegli interessi che veramente sono da eliminare per fare quel piano di ripresa delle spese e di diminuzione dei costi e di sottopolitica al Governo. Nessuno toccherà quello. Una volta c'erano le cooperative edilizie, sono finite queste e ora c’è quella della immondizia che tiene in piedi castelli che non possono essere più tenuti in piedi con i soldi e le fatiche degli italiani.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vignali. Ne ha facoltà.

  RAFFAELLO VIGNALI. Signor Presidente, intervengo solo per chiarire qualche punto, perché mi sembra che si stia facendo un po’ di confusione in modo strumentale.
  Il problema dei consorzi obbligatori, per quanto riguarda i rifiuti, è un problema molto ampio, e non riguarda solo il CONAI, riguarda tanti fronti: riguarda la plastica, la plastica agricola, gli oli esausti, tanti temi, temi molto importanti anche per la vita delle imprese.
  Quello che ha detto la relatrice, non è che la concorrenza non è il luogo in cui farlo, ma che questa materia meriterebbe di essere affrontata tutta insieme, dando regole uguali per tutti i consorzi obbligatori: perché questa è la questione ed è tema ben più complesso.
  Quindi, da questo punto di vista, io stesso non sono un particolare fan del consorzio obbligatorio unico: si possono avere anche altri modelli, basati su sistemi di accreditamento, dando anche agli imprenditori libertà di scelta. Su questo non ho nessuna obiezione, ma credo vada fatta nel modo dovuto. È una materia ampia, complessa, che riguarda pesantemente anche la vita delle nostre imprese, evidentemente in particolare del manifatturiero.
  Quindi, io mi auguro che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare su questo metta le mani per un riordino, ma sicuramente non è il modo di farlo con emendamenti: quando si fanno emendamenti di questo tipo, o c’è sotto qualcosa, oppure, semplicemente, nella migliore delle ipotesi, comunque si fanno danni a tutto il sistema.

Pag. 18

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.

  FILIBERTO ZARATTI. Signor Presidente, certo c’è un problema. Al Senato abbiamo fermo il collegato ambientale ormai da tantissimo tempo; abbiamo approvato, circa un anno e mezzo fa, le agenzie ambientali e anch'esse sono ferme al Senato; per avere definitivamente approvata la legge sui reati ambientali abbiamo dovuto aspettare oltre un anno: è evidente che forse c’è una scarsa sensibilità su questi temi, che invece sono fondamentali per il Paese.
  Da questo punto di vista, io sono d'accordo che la vicenda dei consorzi obbligatori debba essere vista nel suo insieme e che un lavoro importante è stato fatto nel collegato ambientale; ciò nonostante, io penso che qualche segnale importante noi lo dovremmo pure dare e in questa sede, proprio oggi, noi possiamo dare un segnale in questa direzione: certamente è soltanto un segnale, ma può essere anche da stimolo all'altra Camera di questo Parlamento perché affronti appunto i provvedimenti che già sono stati trasferiti da tempo.
  Per queste ragioni, io penso che sarebbe un'occasione da utilizzare quella di oggi e votare questi emendamenti che i colleghi del MoVimento 5 Stelle hanno presentato e che noi sosterremo e voteremo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Vignaroli 22-ter.02, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevole Allasia, il suo posto è al Comitato dei nove... Benamati, Polverini, Manfredi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  418   
   Votanti  417   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  209   
    Hanno votato  155    
    Hanno votato no  262.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Magorno e Oliverio hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Zolezzi 22-ter.03.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Signor Presidente, preannunzio voto favorevole su questo articolo aggiuntivo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Zolezzi. Ne ha facoltà.

  ALBERTO ZOLEZZI. Signor Presidente, qui chiediamo di eliminare il conflitto di interessi. Anche qui parliamo di concorrenza.
  A me sembra appropriato il provvedimento. Abbiamo scoperto che sono 1,3 miliardi di euro dati dal GSE all'energia prodotta dagli inceneritori, che in realtà non ne producono, perché la usano per funzionare. È una vergogna ! Noi ci becchiamo le diossine e persino il Papa si è messo giustamente a parlare di inquinamento e di difesa del Creato ! Per cui, se votate contro, non lamentatevi che il sindaco di Mafia Capitale non sia invitato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Vignaroli. Ne ha facoltà.

  STEFANO VIGNAROLI. Vorrei sottolineare alcune cose. Prima ho citato il vuoto Pag. 19a rendere, fermo al Senato, ovviamente non volevo fare polemica, ma augurarmi che fosse votato presto. Il problema è che qui si va oltre il vuoto a rendere.
  Si sta tentando di levare un monopolio. Ora, se non lo si fa nel «DDL concorrenza», dove lo facciamo ? È stato detto da alcuni colleghi che, in quanto materia complessa – e sono d'accordo –, non si cambia attraverso l'uso di emendamenti, ma noi abbiamo provato in Commissione, in tutti i modi. Quindi, decidete voi dove è la sede appropriata, ma facciamolo e facciamolo subito, ve lo chiediamo da tanto tempo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie. Noi, gli emendamenti sui consorzi, li avevamo presentati anche al collegato ambientale. All'epoca, la maggioranza ci rispose che non era quella la sede per affrontare il tema dei consorzi.
  Ci spiegate, allora, quando e quale sarà mai la sede per affrontare il tema dei consorzi, se non all'interno del «DDL concorrenza» ? Perché di fatto sembra che continuiamo a prenderci in giro ! È inutile che la collega Braga si auguri che al Senato venga sbloccato un collegato ambientale. Attenzione, in quel provvedimento avete escluso gli emendamenti sui consorzi, perché avete sostenuto non fosse la sede opportuna ! Pertanto, smettetela di prendere in giro gli italiani e dite che il CONAI vi piace così com’è, perché vi permette di mantenere un sacco di poltrone (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Zolezzi 22-ter.03, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marzano, Lainati, Verini, Greco, Faenzi, Sandra Savino.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  429   
   Votanti  427   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  214   
    Hanno votato  165    
    Hanno votato no  262    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 23 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 23 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice ad esprimere il parere della Commissione.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Presidente, il parere è contrario sugli emendamenti Villarosa 23.1 e 23.400, Busin 23.2 e Villarosa 23.3 e 23.4.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole sugli emendamenti Villarosa 23.1 e 23.400, Busin 23.2 e Villarosa 23.3 e 23.4.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il Governo esprime parere contrario.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Villarosa 23.1.Pag. 20
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Grazie, Presidente. Direi che questo è l'articolo più buffo del «DDL concorrenza». Perché buffo ? Perché, in poche parole, qua si cerca di aumentare la concorrenza nei servizi bancari, così recita l'articolo, facendo pagare ai clienti le telefonate di assistenza, quindi non solo quelle di informazioni, ma anche quelle di assistenza.
  L'articolo, invece di eliminare totalmente i costi di assistenza, cosa fa ? Riduce i costi di assistenza che i clienti devono pagare proprio per avere delle risposte a dei problemi che forse la stessa banca ha causato !
  Voi con questo provvedimento riducete questo costo alla normale tariffazione urbana ordinaria. Ora mi dovete spiegare intanto che cosa significa la normale tariffazione urbana ordinaria. Perché ve lo chiedo ? Perché anche il dossier della Camera, sempre molto prezioso, recita: a tale proposito si rileva che il riferimento alla tariffazione ordinaria urbana non appare di univoca interpretazione. Quindi, questo già è un primo problema: di che tariffazione ordinaria urbana stiamo parlando ?
  Voi potete dire quello che volete, però nel testo originale addirittura, quando è arrivato il testo, non erano contemplate neanche le telefonate dal cellulare verso i servizi di assistenza bancaria. Per fortuna, siamo riusciti, anche insieme ad altri membri dell'opposizione, a farvi ricredere e fare inserire anche le telefonate da cellulare.
  Quello su cui vorrei far riflettere è che il codice del consumo sui prodotti, quando parla di garanzia legale, recita: la garanzia prevede che il consumatore ha diritto al ripristino senza spese della conformità del bene. Lo dice una legge nazionale: senza spese per il ripristino della conformità del bene.
  Riguardo ai prodotti, tra prodotti e servizi, scusate ma qual è la differenza ? Se io ho un problema con il mio conto corrente derivante da una causa, da un problema causato appunto della banca, io devo chiamare per avere assistenza e voi volete far pagare questa tipologia di chiamate ? Perché, sennò, il messaggio che passa, cari colleghi, qual è ? Che si voglia fare il favore a qualcuno.
  Facciamo un esempio: prendiamo Francesco; Francesco è un pensionato di Milazzo, che è stato costretto ad avere un conto corrente, perché lo abbiamo costretto anche per la questione della circolazione del contante non superiore a mille euro. Quindi, questo pensionato è stato costretto ad avere un conto corrente e chiede un bancomat per poterlo utilizzare. Questo bancomat dopo quindici giorni ancora non arriva: la colpa di chi è ? Del pensionato ? Non è del pensionato, è della banca che ancora non ha spedito il bancomat. Chiama il centralino, paga 15 centesimi al minuto, 9 euro l'ora, 15 centesimi al minuto sono 9 euro l'ora: lo stipendio di un dipendente, 9 euro l'ora. 15 centesimi al minuto, chiama, quindi telefona, deve schiacciare prima il 2 per assistenza, poi deve schiacciare il 4 per conto corrente, poi deve schiacciare il 3 per carta di credito, poi deve schiacciare di nuovo il 4 per assistenza, poi deve schiacciare il 2 finalmente per poter parlare con un operatore. Sono già passati tre minuti, ne aspetta altri quattro per ottenere una risposta e quindi dovrà pagare 3 euro solo ed esclusivamente perché un'azienda bancaria non gli ha spedito correttamente il bancomat che aveva richiesto. Vi sembra normale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ?
  Se proprio volete far pagare i servizi, fate pagare i servizi di informazione. Con il mio emendamento io ho diviso i servizi di informazione dai servizi di assistenza; voi, invece, volete far pagare anche i servizi di assistenza, facendo credere che, facendo pagare i servizi di assistenza, metteremo una giusta competitività e concorrenza all'interno del mercato dei servizi bancari. È una follia, quindi vi chiedo cortesemente di votare favorevolmente questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Pag. 21

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 23.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palese, Biancofiore, Turco, Costantino, Frusone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  424   
   Votanti  422   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  212   
    Hanno votato  159    
    Hanno votato no  263.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Borghi e Gutgeld hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Villarosa 23.400.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Dichiaro il voto favorevole del mio gruppo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Quanti sono i clienti della prima banca italiana ? Circa 15 milioni. Quindi, questo significa, che se una banca italiana, attraverso degli escamotage assolutamente legali, crea dei problemi al cliente e a fine anno ogni cliente di questi 15 milioni spende un euro, un euro per telefonare ai servizi di assistenza, noi stiamo garantendo 15 milioni alla prima banca nazionale. Guardate che 15 milioni sono 15 milioni, 70 milioni di euro è l'ultimo utile del Monte dei Paschi di Siena, quindi 15 milioni di euro significa che io sono un azionista del 25 per cento di Monte dei Paschi di Siena. Quindi, attenzione perché si potrebbero nascondere dei trucchetti, un euro 15 milioni, 15 milioni di euro di guadagno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Taranto. Ne ha facoltà.

  LUIGI TARANTO. Grazie, Presidente. Io credo che, come sempre diciamo, la critica politica è legittima, ma è bene che la critica politica assuma come regola igienica quella del confronto con la materialità dei testi. Ora, la materialità del testo ci dice che sostanzialmente è stata confermata l'ipotesi, avvistata nell'originaria formulazione del disegno di legge, secondo la quale l'accesso ai servizi di assistenza avverrà a costi telefonici non superiori rispetto alla tariffa ordinaria urbana, al netto di ogni possibile tentativo di truffa, nel caso entreremmo nella fattispecie della truffa e del perseguimento penale delle truffe, non capisco come la remunerazione di un servizio al costo possa tradursi in utili per le rogatorie del servizio, c’è un passaggio logicamente ardito, perlomeno. D'altra parte, voglio ricordare che è stato previsto un ruolo specifico di vigilanza da parte dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ed inoltre, anche su sollecitazione dei colleghi del MoVimento 5 Stelle se ben ricordo, è stato introdotto uno specifico apparato sanzionatorio. L'insieme di queste disposizioni dunque conferma una scelta di semplice remunerazione dei costi, costo telefonico della tariffa ordinaria urbana. Il concetto non è univoco, è stato ricordato, certo non è univoco nel senso che le tariffe telefoniche urbane sono stabilite in regime di mercato dai diversi operatori e, punto che merita anch'esso di essere ricordato, questo principio della remunerazione al costo della tariffa urbana è stato esteso anche alle chiamate da telefono mobile. Fin qui la materialità del testo, il resto Pag. 22appartiene ad interpretazioni che non mi sembrano fondate su una corretta lettura delle norme.

  PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 23.400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nicchi, Mazziotti Di Celso, Borghi, Grillo, Sbrollini, La Marca.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  424   
   Votanti  421   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  211   
    Hanno votato  154    
    Hanno votato no  267    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Gianni Farina e Gutgeld hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Busin 23.2.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Busin 23.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giancarlo Giordano, Fossati. Altri ? Gregori. Altri che devono votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  430   
   Votanti  427   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  214   
    Hanno votato  160    
    Hanno votato no  267.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Gutgeld ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Villarosa 23.3.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cozzolino. Ne ha facoltà.

  EMANUELE COZZOLINO. Presidente, preannunzio il voto favorevole del nostro gruppo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Grazie, Presidente. Quindi, è confermato che non è univoco; infatti, ci saranno alcune persone che pagheranno, anziché 15 centesimi, 19 centesimi al minuto.
  Ma quello su cui vi vorrei fare riflettere ora, è un'altra brutta modalità di lavoro di queste banche. Allora, sono 57, cari colleghi, i call center con sede a Tirana, Durazzo e Valona, che lavorano per l'Italia. Al loro servizio, giovani laureati o laureandi, che chiamano in un italiano perfetto e che spesso ti dicono che ti chiamano anche dalla tua stessa città, come è capitato nei servizi di Striscia la notizia di questi giorni. Ma non solo: i call center albanesi offrono anche l'assistenza ai clienti.
  Quindi, cari colleghi, non facciamoci prendere per i fondelli da chi già gode di tanti privilegi, ovvero le banche. Banche e assicurazioni già godono di tantissimi privilegi. Gli stiamo dando la possibilità di farsi i call center in Albania per trasferire questo valore in un altro Paese e pagare le tasse lì – si chiama «change of value» o «transfer pricing» –, levando le tasse dall'Italia. Pag. 23Non è concorrenza: è elusione fiscale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 23.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Benedetti. Altri che devono votare ? Burtone, Boccuzzi. Mi pare che hanno votato tutti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  432   
   Votanti  431   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  216   
    Hanno votato  163    
    Hanno votato no  268.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 23.4, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tidei, Ermini. Altri ? Sandra Savino.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  433   
   Votanti  432   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  217   
    Hanno votato  164    
    Hanno votato no  268.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 23.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Portas ha votato. Altri ? Ci siamo ? Onorevole Adornato. Mi pare che abbiano votato tutti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  436   
   Votanti  435   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  218   
    Hanno votato  279    
    Hanno votato no  156.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 24 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 24 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Le Commissioni esprimono parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 24.

  PRESIDENTE. Relatore Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole su tutte le proposte emendative.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Parere conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza.

Pag. 24

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Polidori 24.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Parentela...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  438   
   Votanti  437   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  219   
    Hanno votato  146    
    Hanno votato no  291.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 24.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dall'Osso, Galperti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  432   
   Votanti  425   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  213   
    Hanno votato  162    
    Hanno votato no  263.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Magorno ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 24.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Placido, Casellato, Beni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  437   
   Votanti  430   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  216   
    Hanno votato  162    
    Hanno votato no  268.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Magorno ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 24.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Grassi, Malpezzi, Rotta, Ginefra, Beni, Grillo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  440   
   Votanti  438   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  220   
    Hanno votato  383    
    Hanno votato no   55.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 25 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 25 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).Pag. 25
  Se l'onorevole Colletti consente alla relatrice per la maggioranza di esprimere il parere delle Commissioni, noi gli siamo grati. Prego, relatrice.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Le Commissioni esprimono parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 25.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 25.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 25.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 25.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lo Monte, Carloni, Patriarca, Palese, Ribaudo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  432   
   Votanti  429   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  215   
    Hanno votato  160    
    Hanno votato no  269.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Librandi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario. Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 25.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Adornato, Capelli, Businarolo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  437   
   Votanti  436   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  219   
    Hanno votato  159    
    Hanno votato no  277    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Gadda ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario. Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 25.402, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Grassi, Marzano, Fossati, Vignaroli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  437   
   Votanti  435   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  218   
    Hanno votato  136    
    Hanno votato no  299    

Pag. 26

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Villarosa 25.403.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Dichiaro il voto favorevole del mio gruppo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Grazie, Presidente. Mi piacerebbe capire la motivazione del parere contrario su questa serie di emendamenti. Con questi emendamenti cosa facciamo ? Con questo articolo si cerca di mettere un po’ di chiarezza sui contratti assicurativi legati ad un mutuo, ad un contratto di finanziamento. Ebbene, siccome bisognerà fare queste famose informative, con questo emendamento, chiedo solo che queste informative, poi, vengano messe all'interno del contratto. Questa è la mia richiesta. Vi è il parere negativo su un emendamento che prevede che questa informativa sia inserita all'interno del contratto, visto che gliela comunichiamo al cliente, nel momento in cui firmerà, dovrà firmarmi anche l'informativa, così siamo tutti più tranquilli. Sono tranquille le banche, sono tranquille le assicurazioni ed è tranquillo il cliente. Non credo sicuramente che la concorrenza possa essere scalfita da un emendamento del genere (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. La maggioranza non darà spiegazioni. Spiego io, da parte mia, perché abbiamo votato contro l'emendamento Villarosa 25.402. Voteremo anche contro gli emendamenti Villarosa 25.403 e 25.404 e, invece, a favore degli emendamenti Villarosa 25.3 e 25.4.
  Sono d'accordo con il fatto che, come elemento aggiuntivo, vadano inseriti anche nel prospetto. Sono contrario a che diventi sostitutivo. L'onorevole Villarosa può capire che talvolta è meglio una comunicazione esplicita, anche verbale, che un papiro, tanto di cose scritte in un prospetto informativo, che poi non viene letto.
  Quindi, se è un aggiuntivo è una garanzia in più. Ma, siccome in questi primi tre emendamenti è sostitutivo di quella che è la comunicazione normale, dal mio punto di vista non è migliorativo, ma rischia di essere peggiorativo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 25.403, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Totaro, Colletti, Rabino.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  436   
   Votanti  434   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  218   
    Hanno votato  138    
    Hanno votato no  296.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Villarosa 25.404.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Intervengo per preannunciare il voto favorevole del mio gruppo.

Pag. 27

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Grazie, Presidente. Concordo con il collega Paglia. Effettivamente i fogli informativi oggi sono assolutamente illeggibili per chi non capisce la materia. Noi volevamo semplicemente introdurre un principio e poi, nel più breve tempo possibile, cercare di modificare anche questi fogli informativi. Sfido qualsiasi collega, soprattutto nei momenti di fretta, ad avere la possibilità di leggere effettivamente quei prospetti informativi.
  L'ideale, Presidente, sarebbe quello di stabilire, nelle prime pagine, come accade già in altri contratti, addirittura il carattere – stabiliamo un Times New Roman di 13 punti o di 12 punti – e che ogni singolo centro di costo sia firmato, naturalmente i più importanti.
  Quindi, l'emendamento serviva semplicemente per introdurre un principio. Poi possiamo modificare il foglio informativo. Anzi, direi che poi dobbiamo modificare i fogli informativi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 25.404, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Capelli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  436   
   Votanti  434   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  218   
    Hanno votato  133    
    Hanno votato no  301.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Villarosa 25.3.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Intervengo per dichiarare il voto favorevole del mio gruppo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Visto che per un provvedimento così importante, composto da più di 32 articoli, avevamo solo un'ora e mezza di tempo, più il tempo aggiuntivo probabilmente, non riesco a discutere neanche i miei emendamenti. Possiamo avere una risposta su questo emendamento, sul quale anche con gli altri colleghi dell'opposizione ci ritroviamo ? Con questo emendamento chiedo che questo prospetto non sostituisca...

  PRESIDENTE. Onorevole Pisicchio, Presidente Pisicchio ! Onorevole Pisicchio !

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Effettivamente avrei bisogno dell'attenzione del Governo. Visto che non riusciamo a parlare riguardo un provvedimento così importante, a causa di questi tempi contingentati, vorrei conoscere la posizione del Governo e dei relatori e sapere perché questo prospetto informativo non possa essere inserito nel contratto e firmato dal cliente. Veramente, è una cosa che non si riesce a capire. Vorremmo, cortesemente, che si prendesse una posizione.

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Pag. 28

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Presidente, non voglio aprire nessun tipo di dibattito o di polemica, ma è già previsto e questa specificazione nel contratto è assolutamente superflua, come è attestato anche dagli uffici. Solo questa è la motivazione.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 25.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lattuca, Grassi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  444   
   Votanti  441   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  221   
    Hanno votato  140    
    Hanno votato no  301.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 25.4, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ravetto, Boccuzzi, Ginefra...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  442   
   Votanti  439   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  220   
    Hanno votato  162    
    Hanno votato no  277.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 25.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Speranza, Nesci, Di Lello...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  444   
   Votanti  441   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  221   
    Hanno votato  300    
    Hanno votato no  141.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto).

(Esame dell'articolo 26 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 26 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza per la X Commissione ad esprimere il parere delle Commissioni. Onorevole Peluffo, se gentilmente lasciasse lavorare il relatore, le saremmo tutti grati. Grazie. Prego, relatore Martella.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Grazie Presidente, le Commissioni esprimono parere contrario su tutti gli emendamenti, ad Pag. 29eccezione dell'emendamento Colletti 26.450, per il quale il parere è favorevole se riformulato.

  PRESIDENTE. Sì, un attimo. Onorevole Crippa, c’è una riformulazione sull'emendamento Colletti 26.450. Prego.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Leggo la riformulazione: «Al comma 1, lettera b), capoverso Art. 4-bis, comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo: È vietata la partecipazione societaria, tramite società fiduciarie, trust o per interposta persona. La violazione di tale previsione comporta di diritto l'esclusione del socio».

  PRESIDENTE. Relatore di minoranza Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Grazie Presidente, esprimo parere contrario sull'emendamento Ricciatti 26.1.
  Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Mazziotti Di Celso 26.2, Prataviera 26.3, Colletti 26.4, Prataviera 26.5 e 26.6. Il parere è invece contrario sull'emendamento Colletti 26.7, mentre è favorevole sugli emendamenti Vignali 26.8 e Colletti 26.9. Il parere è contrario sull'emendamento Colletti 26.11.
  Esprimo invece parere favorevole sugli emendamenti Colletti 26.452 e 26.450.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia, il parere è favorevole sull'emendamento Colletti 26.450, così come riformulato dal relatore per la maggioranza ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Sì, così riformulato. Esprimo poi parere favorevole sugli emendamenti Schullian 26.13, Colletti 26.14, 26.451 e 26.453, Prataviera 26.16, Colletti 26.19 e 26.21.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore di maggioranza.

  PRESIDENTE. A questo punto passiamo alla votazione dell'emendamento Ricciatti 26.1.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ricciatti. Ne ha facoltà.

  LARA RICCIATTI. Signor Presidente, in Commissione il mio gruppo aveva presentato anche un emendamento soppressivo dell'articolo 26. Poi, sulla scorta di un lavoro che è stato fatto e di alcune modifiche che sono state apportate, non abbiamo ripresentato per l'Aula l'emendamento soppressivo dell'intero articolo. Tuttavia, con quest'emendamento, tendiamo di fatto a riscrivere quest'articolo e a inserire nel provvedimento una delega, che provi a riproporre principi e criteri direttivi della delega di cui all'articolo 5 della legge n. 247 del 2012, riaprendo sostanzialmente così i termini della delega.
   In quest'occasione si potrebbe anche prevedere un'apertura delle società di avvocati anche nei confronti di altri soci professionisti, seppure non avvocati, al fine di provare a costituire anche delle società multidisciplinari, per assicurare al cliente tutte quelle prestazioni anche a carattere multidisciplinare, che nella quotidianità vediamo essere sempre più spesso richieste.
  Se è vero che stiamo parlando di concorrenza e l'approccio è quello di cercare di rendere un mercato quanto più aperto e ampio possibile anche di offerte, nel tentare di riscrivere il testo – seppure cercando di mantenere i principi e le linee guida che sono state inserite dal Governo e da questa maggioranza nell'articolo 26 – noi proviamo ad allargare alla multidisciplinarietà e questo, sì, secondo noi, potrebbe andare incontro alla vera concorrenza.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Grazie Presidente. Il mio gruppo vota a favore.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

Pag. 30

  ANDREA COLLETTI. Grazie Presidente, più che misure per la concorrenza e la professione forense, in realtà, il disegno del Governo è una vera e propria svendita della professione forense, una svendita verso le società finanziarie di capitale. Esponenti del Governo ci hanno sempre detto che ci sono troppi avvocati: ci sono 240 mila avvocati liberi professionisti iscritti e, per loro, sono troppi. Ma, allora, che altra concorrenza vogliono fare ? In realtà non serve una concorrenza, serve un modo per fare concorrenza sleale da parte di società di capitale Srl nei confronti degli avvocati che sono anche legati ad un codice deontologico, al quale queste società di capitali non sono purtroppo legate. In realtà è sempre la stessa storia: si fanno le leggi a favore dei più forti e contro i più deboli, i più deboli che oggi sono avvocati e che ieri erano artigiani o piccoli imprenditori.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Grazie Presidente. Credo che quello che serve all'avvocatura sia cambiare quello che c’è oggi, perché il sistema di oggi è un sistema in cui l'Italia ha un numero di avvocati sterminato, come ha appena ricordato l'onorevole Colletti, avvocati che guadagnano poco, troppo poco, e che costano ai cittadini moltissimo. Questo è un problema di efficienza del sistema. Se si pensa che qualche società finanziaria decida di entrare nel settore legale perché gli conviene – ha parlato l'onorevole Colletti di svendita – io non credo che vi sia molta gente disposta a comprare nel settore legale, pensando oggi che sia un settore conveniente. La realtà è che questo tipo di strumento, il fatto di prevedere l'ingresso di soci di capitale, serve precisamente a quegli avvocati giovani che non hanno le risorse per mettere su un proprio studio, che vogliono affrancarsi da capi che tendenzialmente negli anni non li hanno pagati o non li pagano ed iniziare una propria attività.
  Ho sentito fare spesso due obiezioni: la prima è che con questo ingresso di soci di capitale si favoriscono i grandi studi; i grandi studi non hanno bisogno di soci di capitale perché hanno dimensioni e redditività tali per cui non si sognano di far entrare qualcuno che si prende una parte degli utili. L'altra obiezione che ho sentito fare in Commissione anche ai rappresentanti del MoVimento 5 Stelle è che così banche, assicurazioni e altre aziende possono condizionare gli avvocati, perché potrebbero entrare nel capitale e, quindi, condizionarli, come se oggi gli avvocati che hanno convenzioni e vivono di convenzioni con le assicurazioni e con le banche non fossero condizionati: sono ancora più condizionati, perché in quel caso i loro clienti possono andarsene da un giorno all'altro e, quindi, possono imporre le loro decisioni.
  La proposta del Governo è di avere situazioni nelle quali il capitale può entrare, ma a dimensione limitata: una presenza limitata e, quindi, una possibilità di influire molto più limitata, paradossalmente, di quello che ha, oggi, un grande cliente che fornisce tutto il suo lavoro agli avvocati.
  Questa misura è una misura pro concorrenziale, nel senso che favorisce la concorrenza più importante che ci deve essere nell'avvocatura, che è quella tra nuove generazioni e vecchie generazioni, perché il nostro è un settore bloccato da un sistema nel quale il governo dell'avvocatura – e ci torneremo dopo – è nelle mani degli avvocati più anziani, la gestione delle regole è nelle mani degli avvocati più anziani e anche gli studi sono tradizionalmente nelle loro mani ed è difficilissimo per un giovane avvocato mettersi in proprio; non esiste neanche lo strumento per farsi dare «x» mila euro da un parente per avviare uno studio.
  A questo servono queste norme, a questo dovranno servire e tutti i limiti che ci sono all'influenza del socio di capitale vanno in questa direzione. Per cui, per chi, come Scelta Civica, vuole una avvocatura più moderna, più indipendente e ringiovanita, Pag. 31questa norma è molto positiva e la voteremo (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scuvera, poi sarà la volta dell'onorevole Giorgetti.
  Prego, ne ha facoltà.

  CHIARA SCUVERA. Grazie, Presidente. Noi non condividiamo anche l'impostazione dell'emendamento dell'onorevole Ricciatti e di altri emendamenti in quanto si propone e si delega il Governo a disciplinare la materia delle società tra avvocati, mentre il Governo, a nostro avviso, ha fatto una scelta giusta – anche a vantaggio, come dire, di quella autonomia che come parlamentari rivendichiamo e che finalmente esercitiamo –, ossia quella di disciplinare direttamente la società di avvocati e, quindi, di porre una disciplina, diciamo così, definitiva.
  Peraltro, nell'emendamento si riprende un concetto – che, a mio avviso, va superato e che l'Agenzia delle entrate ci ha detto di superare – che è quello di qualificare i redditi della società come redditi da lavoro autonomo. Mentre noi dovremmo, e su questo presenteremo un ordine del giorno, conciliare la disciplina del reddito di impresa che si confà ad una società – non si capisce, infatti, perché le società tra professionisti, e solo queste, debbano non seguire l'ordinario regime tributario e fiscale delle società – con il reddito da lavoro autonomo dei professionisti e superare l'obbligo di doppia fatturazione, che appesantisce notevolmente per il professionista la partecipazione ad una società e scoraggia moltissimi i giovani.
  Come ricordava l'onorevole Mazziotti Di Celso, questo è soprattutto un intervento volto a favorire l'apertura e l'ingresso nel mercato dei giovani professionisti ed è richiesto da molti giovani professionisti, mentre questa poca chiarezza del regime fiscale e tributario impedisce a molti giovani di aprire e fondare queste società proprio perché non è conveniente.
  Detto questo, riguardo al regime fiscale lo abbiamo già detto al Governo e abbiamo ritirato in Commissione un emendamento che avevamo presentato in tal senso e, appunto, ci auguriamo che venga disciplinato in un intervento successivo. Quindi, ritengo che si siano fatti, con quelle correzioni, quegli emendamenti che abbiamo portato in Commissione, dei passi avanti, delle correzioni importanti che hanno restituito lo strumento alla sua finalità, cioè di consentire l'accesso di soggetti oggi deboli sul mercato al mercato, rimettendo la governance della società in capo ai professionisti, quindi, i due terzi sia nella partecipazione che nei diritti di voto, e limitando, così, il ruolo dei soci di capitale.
  Questo intervento era assolutamente fondamentale e penso che sia stato proficuo anche il lavoro in Commissione con i colleghi del MoVimento 5 Stelle e dei colleghi di SEL e effettivamente ha evitato quella che poteva essere una distorsione a svantaggio della professione. Io credo che consentire – finora le STP si sono, in generale, diffuse pochissimo nel nostro Paese – aggregazioni – e chiaramente bisognerà fare uno sforzo ulteriore sulle multidisciplinari – di giovani professionisti, dare possibilità reddituali, per esempio ai praticanti, e dare possibilità di welfare aziendale alle donne professioniste, richieda un cambiamento dell'attuale configurazione e dell'attuale posizionamento della professione sul mercato.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Alberto Giorgetti. Ne ha facoltà.

  ALBERTO GIORGETTI. Grazie Presidente, semplicemente vorrei ribadire il voto contrario del gruppo di Forza Italia...

  PRESIDENTE. Scusi, onorevole Alberto Giorgetti, soprattutto dietro l'onorevole Giorgetti se possiamo..., onorevole Mazziotti, onorevole Mazziotti...
  Prego, onorevole Alberto Giorgetti.

  ALBERTO GIORGETTI. Il gruppo di Forza Italia esprimerà un voto contrario Pag. 32su questo emendamento per due ordini di motivi, il primo, ovviamente, è legato al fatto che c’è stato un dibattito importante in Commissione su questa vicenda, tema che è stato ricordato anche da parte degli altri colleghi, che è stato discusso anche negli anni scorsi, che ha avuto una serie di interventi di carattere normativo che hanno comunque migliorato, da una parte, il contesto, ma lasciato irrisolte una serie di questioni. Tuttavia, qui c’è un fatto politico comunque rilevante, che a nostro modo di vedere dovrebbe essere affrontato piuttosto con legge ordinaria che con una delega che viene qui richiamata e rimessa «in moto», perché sappiamo che già c'era, che non è stata esercitata e che, quindi, era una delle opzioni possibili.
  A nostro modo di vedere – vista la rilevanza della questione legata alla prospettiva della professione forense, rispetto ai temi che sono stati prima ricordati, seppure importanti e autorevoli che riguardano il mercato e le prospettive, comunque, di professionisti che devono fare i conti con scenari che non sono solo di carattere nazionale, ma anche di competizione europea – noi riteniamo che un argomento così importante sia dal punto di vista fiscale sia per gli aspetti connessi alla crisi che complessivamente il nostro Paese sta attraversando dovrebbe essere affrontato, non tanto con una delega al Governo, seppure circostanziata e limitata, quanto piuttosto con un provvedimento da discutere direttamente nelle Aule parlamentari.
  Quindi, per questo motivo cioè la scelta politica della riattivazione della delega prioritariamente per noi è un voto contrario.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Grazie Presidente, a parte che a parere mio questa tipologia di intervento non aumenterà la concorrenza, ma semplicemente darà il potere a poche società che poi prenderanno come dipendenti tutti gli avvocati che sono rimasti senza lavoro. Già oggi chi ha più soldi può permettersi un avvocato bravo e chi ne ha meno un avvocato un po’ meno bravo, quindi, chi ha soldi vincerà la causa e chi non ne ha la perderà. Ma ecco quello su cui vorrei far riflettere e vorrei fare una domanda: nel caso in cui io fossi un avvocato cancellato dall'albo e quindi non potessi operare in Italia, potrei aprire una società alle Antille olandesi – perché dobbiamo fare i conti sempre con questi giochi – che partecipa al 20 per cento in una società di avvocati in Italia; quindi, io avvocato cancellato dall'albo, tramite le classiche triangolazioni, potrei continuare ad operare in Italia ? Potete levarmi questo dubbio, cortesemente ?

  PRESIDENTE. Il dubbio temo che rimarrà...
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Signor Presidente, intervengo a titolo personale e da una collocazione non mia.
  Sono rimasto molto colpito dal fatto che si sia attaccato il nostro gruppo e, in particolar modo, questo emendamento rispetto alla scelta che noi facciamo di dare una delega al Governo.
  Ora, che sia la maggioranza a rifiutare un atto di fiducia di questo genere da parte dell'opposizione è già di per sé abbastanza stravagante, ma soprattutto diventa inaccettabile come critica da parte di una maggioranza che dei suoi poteri di indirizzo parlamentare reali si è spogliata più e più volte all'interno di questa legislatura e anche su materie sensibili e fortissime, pensiamo a tutta la riforma della pubblica amministrazione e alla delega fiscale. Anche sull'editoria sta provvedendo nei prossimi giorni a dare un'altra delega al Governo.
  Su questa materia una delega ci stava, perché è evidente a tutti che ci sono problemi aperti e che richiedono in alcuni Pag. 33casi un approfondimento tecnico, che non riusciamo a risolvere nel poco tempo a nostra disposizione e che rimangono tutti aperti.

  PRESIDENTE. Il tempo è proprio finito, onorevole Paglia.

  GIOVANNI PAGLIA. Non c’è nessuna delle obiezioni che voi ci avete fatto nel merito che ci abbia convinto.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Vazio. Ne ha facoltà.

  FRANCO VAZIO. Signor Presidente, ascoltiamo sempre con grande ammirazione le stravaganti riflessioni dei colleghi del MoVimento 5 Stelle. Il problema è che, come al solito, leggono in maniera bizzarra i provvedimenti che sono all'esame di quest'Aula, perché questo provvedimento è entrato in Commissione, questo articolo in particolare, con un testo che consentiva di partecipare alle società di professionisti con percentuali da parte di soci di capitali ben più alte rispetto a quello che noi oggi abbiamo in esame.
  Oggi abbiamo un testo che consente la partecipazione dei soci di capitali in una quota limitata, del 30 per cento. Non solo abbiamo previsto che i soci rappresentino il 30 per cento del capitale, ma abbiamo anche imposto che il diritto di voto sia limitato nella misura del 30 per cento.
  Allora, ci dobbiamo porre il problema se noi riteniamo che le professioni si debbano confrontare in un contesto europeo e mondiale oppure se dobbiamo sempre ...

  PRESIDENTE. Deve concludere, onorevole Vazio. Ha un minuto a titolo personale. È la regola di quest'Aula, che vale per tutti e anche per lei. È intervenuta l'onorevole Scuvera per il gruppo.

  FRANCO VAZIO. Va bene, signor Presidente.
  Concludo dicendo che questo è il tema e quelle cose non appartengono alla discussione che c’è oggi in Aula.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Longo, a titolo personale. Ne ha facoltà.
  Prima di intervenire, onorevole Longo, mi consenta di salutare gli alunni e i docenti dell'Istituto comprensivo statale «Giulio Cesare» di Sabaudia, in provincia di Latina, che assistono ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
  Prego, onorevole Longo.

  PIERO LONGO. Signor Presidente, a titolo personale, voterò a favore dell'emendamento Ricciatti 26.1.
  Il contenuto di questa proposta di delega al Governo è organico, intelligente e risponde e alle esigenze che sono state già espresse dal collega Paglia.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 26.1, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Boccuzzi, Binetti, Di Lello.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  435   
   Votanti  432   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  217   
    Hanno votato  114    
    Hanno votato no   318.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto. Il deputato Senaldi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Mazziotti Di Celso 26.2.Pag. 34
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Signor Presidente, io su questo emendamento veramente chiedo a relatori e Governo di ripensare al parere espresso, perché questo emendamento «eversivo» dice semplicemente che, nelle loro attività professionali e nella promozione della propria attività professionale, gli avvocati possono, con il consenso dei clienti, dire chi sono i loro clienti; e dice che i consigli dell'ordine, il Consiglio nazionale forense non può vietare, sempre controllando il contenuto, la pubblicità sui social network.
  Sembrerebbero entrambe delle ovvietà a chiunque, anche perché la legge forense dice che gli ordini possono limitare soltanto il contenuto, non il mezzo; in realtà, i nostri ordini hanno emanato un regolamento deontologico, del Consiglio nazionale forense, che dice che l'avvocato può utilizzare a fini informativi solo i siti web con domini propri, senza reindirizzamento: che è come dire che posso fare pubblicità affiggendo dei manifesti dentro casa mia, perché se qualcuno arriva sul sito col mio dominio vuol dire che è già arrivato da me, quindi un messaggio promozionale di quel tipo è completamente inutile.
  Io non riesco a capire le ragioni del parere contrario, perché la legge questo prevede, l'Antitrust ha ribadito questo concetto. Ancora una volta si tratta di una difesa da parte di una certa professione dei propri ambiti contro la professione più giovane, più moderna, che deve peraltro confrontarsi – come è stato anche sottolineato – con una concorrenza di studi internazionali che non sono soggetti sempre alle regole deontologiche italiane nelle loro attività e che usano i social network come pare loro.
  Io non credo che serva molto per approvare questo emendamento: serve soltanto volere un'avvocatura diversa, che aiuti anche i giovani a fare attività, a espandere la loro clientela in maniera corretta, non uscendo con pubblicità strane, ma magari dicendo, se si tratta di un importante cliente, non solo che lavora con loro, ma gli ha dato anche il permesso di dire che lavora con loro.
  Per cui veramente, se non ci sarà un cambiamento di parere, chiedo quantomeno una spiegazione sul parere contrario (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Mazziotti Di Celso 26.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e quello favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Mazziotti Di Celso, Locatelli, Capelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  434   
   Votanti  357   
   Astenuti   77   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato   97    
    Hanno votato no   260.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Micillo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto e che avrebbe voluto astenersi. Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Prataviera 26.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e quello favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Adornato, Squeri, Capezzone, Ciracì...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 35
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  442   
   Votanti  356   
   Astenuti   86   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato   88    
    Hanno votato no   268.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 26.4.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Il mio gruppo voterà a favore.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Grazie, Presidente. Anche con questo emendamento andiamo a specificare che la professione forense, la difesa tecnica in giudizio, può essere esercitata esclusivamente da avvocati e non da società di capitali che fittiziamente entrino nella proprietà di società tra avvocati. In realtà, il giochino che vuole fare il PD è molto semplice: adesso mettiamo il limite del 30 per cento, magari fra sei mesi o tra un anno, con un decreto-legge o con un semplice emendamento, viene tolto quel limite e così la professione forense viene totalmente svenduta al potere economico, alle società di capitali e alle varie srl, così come voleva d'altra parte il Governo Renzi e il MISE, che avevano proposto questo DDL governativo. Questo perché, in tal modo, gli avvocati saranno dei dipendenti di queste società di capitali, dipendenti oltretutto senza tutele, perché gli avvocati purtroppo non hanno alcun contratto collettivo nazionale di lavoro, quindi saranno messi ancora peggio degli attuali dipendenti di società private dopo il Jobs Act, senza alcuna tutela, senza ferie, senza malattia, senza gravidanza, senza maternità, senza nulla.
  Questo è l'obiettivo che ha il Governo e, quindi, il PD: svendere la professione degli avvocati. Questo per un semplice motivo: adesso gli avvocati hanno la funzione costituzionale di tutela dei diritti; d'ora in avanti, con le società private e le società di capitali, si avrà un solo obiettivo: il mero profitto ! Quindi, la tutela dei diritti dei cittadini va a farsi benedire, per usare un linguaggio più aulico.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Duranti. Ne ha facoltà.

  DONATELLA DURANTI. Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare il voto contrario del gruppo di SEL.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bianconi. Ne ha facoltà.

  MAURIZIO BIANCONI. Grazie, Presidente. Le parole utilizzate sono molto auliche, ma io in quest'Aula porto la testimonianza di uno che l'avvocato lo fa in provincia da 44 anni. C'erano una volta le arti liberali, l'avvocato era il classico libero professionista. Addirittura, quando ho iniziato io a fare l'avvocato, molti dei vecchi avvocati si vergognavano di farsi pagare, perché ritenevano disdicevole prestare l'opera dietro pagamento. Noi giovani, che invece non avevamo soldi, li chiedevamo.
  Si è creato, così, in Italia un reticolo di classe media, che, attraverso gli sforzi di ciascuno, dei ragazzi che hanno studiato e delle famiglie che li hanno fatti studiare, della volontà di questa generazione, ha portato avanti un tessuto di professionisti di classe media, di gente che se l’è sfangata da sola, che ha rispettato i termini di una professione difficile, che ha sfidato il cambio dalla società agricola alla società industriale e, poi, alla società post-industriale, costituendo l'ossatura di una certa borghesia.Pag. 36
  Oggi arrivano il capitale e la finanza e decidono che questo modo di pensare, che questo modo di stare nella società, che le arti liberali e la dignità di una professione debbano essere presto eliminati insieme ai vecchi studi, come ha detto prima un collega.
  No, i vecchi studi andrebbero perpetuati, non eliminati e all'interno di questi creare le condizioni per le quali i giovani professionisti ce la possono fare. Invece voi avete creato una situazione per la quale i giovani professionisti oggi e ancor più domani in quel modo lì saranno schiavi di una società che li metterà a stipendio e finirà la dignità della classe media, finirà la dignità del farsi da solo, finirà la dignità delle arti liberali, perché voi volete una società di grandi ricchi che tengono sotto degli impiegati o dei dipendenti, perché voi rappresentate quel mondo lì. Quel mondo compatto della grande finanza che non vuole né borghesia né classe media né italianità in tutti i rapporti che noi mettiamo nella società economica e non, questa è la verità. La verità è che c’è una questione, non economica ma etica e di costume: voi uccidete la libertà di questo Paese e della borghesia di questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Ricciatti. Ne ha facoltà.

  LARA RICCIATTI. Signor Presidente, stupisce la schizofrenia di questa maggioranza e di questo Governo che prende la parola per sostenere che le società multidisciplinari fra avvocati o professionisti comunque iscritti all'albo non vanno bene ma non proferisce parola sul fatto che si costituiranno società di capitali all'interno della professione forense, stessa schizofrenia che non capiamo perché in Commissione attività produttive ci spertichiamo nello scrivere che dobbiamo promuovere le start-up innovative, dobbiamo promuovere il crowdfunding, scriviamo mozioni, votiamo, approviamo emendamenti, poi vediamo che di fatto però, quando si tratta di andare a mettere insieme soprattutto giovani capacità e giovani competenze, in quest'Aula e per quello riguarda la professione forense il voto è contrario (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Buttiglione. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è sempre interessante ascoltare i nostri dibattiti, si imparano tante cose. Io adesso per esempio ho imparato che la finalità di lucro è incompatibile con l'esercizio della professione forense, fino ad ora io pensavo che gli avvocati facessero il loro mestiere sì per passione per il diritto, ma anche per trarne un qualche vantaggio personale. Credevo di sapere, anche da padre di una giovane avvocato, che i grandi studi esistono già e lo sfruttamento in grande dei giovani laureati o dei giovani avvocati è un fenomeno tristemente diffuso. Invece apprendo che oggi in Italia l'esercizio dell'avvocatura è su base meramente personale, i grandi studi non esistono e potrebbero cominciare ad esistere se noi approvassimo questa norma sciagurata che il Governo, che odia gli avvocati, come tutti gli altri cittadini italiani del resto, ci vuole far approvare. Allora io mi domando in generale: la finalità di lucro è incompatibile con l'esercizio onesto di una professione ? Direi di no, perché la legge regola la finalità di lucro e cerca di canalizzarla verso il bene comune. Armani ha finalità di lucro ? Certo che ha finalità di lucro, ma persegue la finalità di lucro facendo bei vestiti per le italiane e per gli italiani e, finché lo fa così, fa il bene suo e anche della nazione e io mi illudevo – mi illudo tutt'ora per la verità – che il Governo ci proponesse una regolamentazione la quale consentisse di perseguire il fine di lucro attraverso l'esercizio della professione forense, che rimane sottoposta a tutte le regole deontologiche, etiche, giuridiche e professionali che garantiscono il cliente. Pag. 37Vogliamo garantire di più il cliente ? Facciamolo, ma non mescoliamo cose che non c'entrano. In una società libera si persegue la propria finalità di lucro contemporaneamente avendo cura di un qualche bene sociale, dal fare buoni vestiti al fare buone automobili... ho sbagliato esempio, di questi tempi con quello che succede in Volkswagen, ma quello è un atto criminale, non è un atto che incide sulla finalità propria della fabbrica che produce automobili. Credo che questi siano i termini della questione, la demonizzazione della finalità di lucro appartiene forse a una cultura vetero-comunista ma io credo che oggi nel mondo nessuno possa sostenerla, tranne qualcuno che sta riciclando cultura vetero-comunista presso nuove forze politiche.
  Quanto alla questione dei giovani, io penso che la norma serva fondamentalmente a questo: tu sei giovane, sei bravo, non hai i soldi, vuoi fare concorrenza a un grande studio che già c’è e che usa mano d'opera schiava di giovani avvocati – perché usano mano d'opera schiava di giovani avvocati – ebbene, tu trovi un socio che investe un po’ di denaro nello studio e che ti permette di aprire uno studio, il quale migliora la qualità della competizione.
  Può darsi che io mi sbagli, ma tutte le cose che ho sentito fino ad ora mi sembrano fuori contesto, cioè parlano di una norma diversa da quella che stiamo discutendo. Io ho il massimo rispetto per il nostro Presidente e so che la mia proposta e quello che sto per dire non può incontrare né la sua approvazione, né la vostra e neanche la mia, se fossi io a dirigere, ma mi sembra che molti di questi interventi siano completamente fuori tema, fuori dall'oggetto proprio della nostra discussione. Non arrivo a dire che, a termini di Regolamento, bisognerebbe togliere la parola a chi li svolge, perché capisco che la politica ha un diritto all'esagerazione che ormai in Italia è diventato illimitato, ma se con senso di responsabilità noi a questo diritto di parlare a vanvera ponessimo qualche limite, autolimitandoci, sarebbe una buona cosa per la dignità del Parlamento.

  PRESIDENTE. Onorevole Buttiglione, la ringrazio. Lei è stato al posto mio e sa quanto sia difficile il discrimine tra l'essere fuori dal tema e argomentazioni che siano riconducibili al testo.
  Quando non ci sono atteggiamenti ostruzionistici, io tendenzialmente sarei per lasciare la libertà a ciascuno di esprimersi come ritiene. Comunque la ringrazio.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Signor Presidente, ad ascoltare alcuni interventi e quello dell'onorevole Bianconi sembra che la nostra professione negli ultimi anni sia andata benissimo e quindi che gli avvocati in questo sistema abbiano sviluppato una qualità professionale media molto alta, costi bassi per i cittadini, un funzionamento della giustizia efficiente e un trattamento dei giovani, che potrebbero finire per fare i dipendenti di terribili grandi studi, un trattamento per i giovani equo ed illuminato. La realtà è che noi abbiamo un numero di avvocati cinque volte quello della Francia, il reddito degli avvocati precipita perché c’è poco lavoro per il numero di avvocati e perché non ci sono strutture, perché gli studi non sono strutturati e organizzati per competere con quelli più grandi e di qualità e che questo è l'ultimo settore, insieme a qualche altra professione, nel quale è sostanzialmente in vigore la schiavitù, nel senso che per i primi anni di professione si lavora gratis o quasi.
  Il risultato è che le persone, magari bravissimi professionisti, arrivano a trentacinque, quarant'anni sui mille euro al mese e poi sono totalmente dipendenti da chi è titolare dello studio. Noi non vogliamo che finiscano i vecchi studi, perché un vecchio studio, uno studio che si è occupato della professione per molti Pag. 38anni, se è uno studio di qualità, potrà ricorrere al socio di capitali o no, ma continuerà ad operare.
  Quello che noi vogliamo è creare un minimo di solidità in più in questo settore e non ci sarà la grande finanza perché alla grande finanza di investire in uno studio legale non importa assolutamente nulla e questo lo dico anche a chi – e abbiamo sentito gli interventi dei colleghi del MoVimento 5 stelle – ha un'idea di questi finanzieri avvelenati per entrare negli studi legali; ma nessuno di questi soggetti si sognerà di andare a mettere soldi in questo modo. Chi entrerà saranno persone che hanno un contatto con quell'avvocato; potranno essere in taluni casi dei clienti, in altri casi dei parenti che non hanno neanche uno strumento giuridico per investire nello studio legale; pertanto ne beneficeranno i piccoli studi, non i grandi studi.
  Detto questo, in relazione a ciò che ha detto prima l'onorevole Bianconi, che noi vogliamo ammazzare i vecchi studi, rispondo che noi vogliamo ammazzare il vecchiume che c’è nell'avvocatura italiana, che non sono i vecchi studi: ci sono studi antichissimi che sono molto moderni nel modo di essere gestiti. Vogliamo avere un sistema legale che sia almeno latamente comparabile con quello degli altri Paesi europei, perché non c’è bisogno di andare in Paesi anglosassoni, che sono visti come il fumo negli occhi da chi difende la «professione all'antica». Basta vedere la Francia: in Francia c’è un quarto dei nostri avvocati e non ci sono in Francia 250 mila studi legali.
  Ci sono 60 mila avvocati in studi un pochino più grandi, che consentono, tra l'altro, un'altra circostanza contraria a quella che è la situazione italiana e che forse viene considerata gravissima e, cioè, che i giovani professionisti vengono pagati.
  Io penso che sarebbe uno sviluppo se si arrivasse – lo dico – a meno studi, a meno avvocati, perché ne abbiamo più di chiunque altro in Europa, e la professione forense ridiventasse un'attività redditizia, dove chi entra, magari anche uscito dall'università, guadagna qualcosa e, quindi, non diventi una professione soltanto per eredi o per persone che hanno una posizione economica adeguata, perché oggi chi esce dall'università non può entrare nella professione forense se non ha già un reddito.
  Io credo che la nostra professione vada cambiata, mantenendo la tradizione della professione liberale, mantenendo la qualità, ma consentendo l'accesso di capitali, da una parte, e riformandone il funzionamento con strumenti – ripeto – eversivi, tipo l'uso dei social network, sui quali anche il popolo della rete non ha votato a favore e la cosa mi lascia allibito (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Grazie, Presidente. Vorrei intervenire, come relatore, sul punto specifico di questo emendamento e poi cercare di fare chiarezza sullo spirito complessivo, che abbiamo previsto con le misure contenute in questo articolo, in termini di concorrenza nell'ambito dei servizi professionali.
  Innanzitutto, rispetto all'emendamento dell'onorevole Colletti, vorrei dirgli che non c’è nessun giochetto, nessun retroscena, nessuna cosa che lui può pensare abbia a che fare con qualcosa di oscuro. La ragione della contrarietà al suo emendamento è che le modifiche noi le riteniamo superflue e limitative della concorrenza, perché pongono vincoli alla libertà di associazione e alla partecipazione a società multidisciplinari. Questa è la ragione per la quale noi abbiamo dato il nostro parere contrario su questo emendamento.
  Più in generale, rispetto a questo articolo, come ha ricordato poco fa anche il collega Vazio nel suo precedente intervento, nel corso dell'esame in Commissione siamo intervenuti prevedendo uno specifico emendamento delle Commissioni Pag. 39che, ad un certo punto della discussione, introducesse particolari condizioni, con cui credo che abbiano fatto trovare una formula equilibrata ed innovativa.
  Innanzitutto, per quanto riguarda le società tra avvocati, viene limitato il ruolo dei soci di capitale, come abbiamo detto fin dall'inizio, ad almeno due terzi del capitale sociale, richiedendo l'iscrizione all'albo dei soci professionisti che rappresentino almeno i due terzi del capitale sociale e dei diritti di voto. Il venir meno di tale requisito, non ripristinato entro sei mesi, determina la cancellazione della società dall'apposita sezione dell'albo degli avvocati.
  È, inoltre, stabilito che, in tale sezione dell'albo, debba essere resa disponibile la documentazione storica sulla composizione della società stessa – e ciò a proposito di trasparenza, a proposito di legalità, a proposito di conoscenza di tutte le informazioni –, che l'amministrazione della società esterna non possa essere affidata a soggetti esterni, che il socio che esercita la prestazione professionale ne risponde, dovendo assicurare, per tutta la durata dell'incarico, la propria indipendenza e la propria imparzialità, dichiarando eventuali conflitti di interesse o incompatibilità, e che la sospensione o la radiazione dall'albo del professionista costituisce causa di esclusione dalla società.
  Quindi, mi pare che siano state poste condizioni – e peraltro oggi abbiamo anche riformulato un emendamento dell'onorevole Colletti che ne inserisce delle altre – che ci fanno poter dire che stiamo assumendo una forma innovativa, una forma che può consentire maggiore concorrenza, ma che tutela perfettamente i cittadini e i consumatori e che si richiama, naturalmente, a tutto il rispetto delle leggi e dei codici deontologici che hanno a che fare anche con la professione forense.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 26.4, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? No. Giancarlo Giordano, Gallinella, Rondini, Antimo Cesaro, Portas. Ci siamo ? No; Gallinella ancora non vota. Ha votato ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  425   
   Votanti  423   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  212   
    Hanno votato  165    
    Hanno votato no   258.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Prataviera 26.5, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Segoni, Dall'Osso, D'Agostino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  428   
   Votanti  422   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  212   
    Hanno votato  166    
    Hanno votato no   256.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Prataviera 26.6.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Il mio gruppo vota a favore.

Pag. 40

  PRESIDENTE. Immagino che ora sia la volta dell'onorevole Colletti di parlare per dichiarazione di voto a titolo personale. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Ho ascoltato con interesse l'intervento del collega Mazziotti Di Celso – collega, oltretutto, avvocato – e ho capito, in realtà, che l'obiettivo di questo disegno di legge, in questo settore, è quello di diminuire il numero degli avvocati: 240 mila per voi sono troppi. Dovrebbero essere, magari, come in Francia, 50 mila, e quindi immagino che vi saranno 190 mila persone, iscritte al consiglio dell'ordine degli avvocati, che dovranno trovarsi un nuovo lavoro, perché in Italia vi sono troppi avvocati, vi sono troppi liberi professionisti, vi sono troppe piccole e medie imprese, e non va affatto bene; vi sono troppo artigiani, troppi, troppi di questi lavori liberi, troppi di questi lavori che non fanno parte delle grandi corporation della grande finanza, e non va bene, secondo voi.
  Devono tutti essere dipendenti e terzi della grande finanza e di altri, delle grandi società, dei fondi internazionali. Questa è la vostra visione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! Ed è ancora più aberrante che questa vostra visione si vada ad inserire in un settore laddove noi dobbiamo tutelare i diritti delle persone. Quindi, per voi i diritti delle persone vengono tutelati dalla grande finanza e dalle grandi corporazioni, e questo è gravissimo, dal nostro punto di vista (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Prataviera 26.6, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ravetto, Alberti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  428   
   Votanti  420   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  211   
    Hanno votato  112    
    Hanno votato no   308.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Cassano e Fossati hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario. La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 26.7.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Anche con questo emendamento, andiamo a togliere la figura del socio di capitale non libero professionista iscritto all'albo dall'ambito delle società tra avvocati. Ora, ascoltando i vari interventi, in questo magico mondo che ci sarà dopo l'eventuale approvazione di questo disegno di legge, già mi immagino schiere di società a responsabilità limitata che metteranno annunci sui giornali e in giro per le strade in cui affermeranno che vorranno dare soldi ai giovani avvocati per il loro futuro.
  Soldi ovviamente offerti, forse, gratuitamente solo perché sono fiduciosi, ottimisti, per l'avvenire di tutta la professione. Ora, purtroppo, questo magico mondo fatato, nella realtà, non esiste. Presidente, siamo, in vero, in una realtà molto, molto diversa da questo magico mondo fatato che la maggioranza ci vorrebbe vendere.
  In questa realtà, in questo caso, in verità, parlo da giovane avvocato, avendo un'età che mi può far parlare non magari in nome di avvocato, ma in qualità di giovane avvocato, a differenza di altri. In questa realtà saranno proprio i giovani avvocati quelli che non potranno più aprirsi studi legali, perché avranno una concorrenza sleale da parte di società Pag. 41private, da parte di società di capitali, che potranno sfruttare i loro soldi per fare marketing spinto, per stralciare e fare uscire dalla professione migliaia e migliaia di professionisti, di giovani professionisti. Sicuramente questa novità non andrà a discapito dei grandi studi legali, ma andrà a discapito, soprattutto, dei piccoli studi legali e di quelli di provincia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Parlando di mondo fatato, il mondo fatato è quello in cui si pensa che, rispetto a tutto il resto del mondo non fatato, in Italia la professione legale abbia lo spazio per 250 mila avvocati. Quello spazio non c’è, ed è evidente perché gli avvocati, oggi, non riescono a sopravvivere, lo dicono spesso i colleghi del MoVimento 5 Stelle, loro come gli artigiani ad altri imprenditori.
  Restiamo sugli avvocati, perché non c'entra nulla qui il tema di artigiani e piccole imprese, qui stiamo parlando degli avvocati. La realtà è che evidentemente nessuno vuole far uscire dalla professione chi sta lavorando oggi, quello non è il problema, e l'ingresso di soldi, sicuramente, non ha l'effetto di far uscire qualcuno dalla professione.
  Il punto è che la professione serve a un mercato che sono i clienti, le famiglie, i cittadini, le imprese. Quindi, il punto è se esiste lo spazio per mantenere questa categoria o se non esiste. Non è attraverso un socio o un non socio che si cambia la quantità dei servizi legali necessari in un Paese, a meno che non si voglia fare quello che si è fatto per molti anni e cioè tenere artificialmente la categoria in vita.
  Noi abbiano una quantità di iscritti all'albo che non praticano, e lo sappiamo benissimo, li abbiamo anche aumentati e credo sia stato un errore. Ma l'obiettivo non può non essere quello di avere un numero di avvocati coerente con il lavoro che c’è da fare. È inutile raccontare storie a chi ci ascolta. Il problema non è se ci sono più soldi o meno soldi negli studi legali, perché qui stiamo dicendo che se negli studi legali italiani di oggi – che sono senza soldi, senza strutture e non riescono a competere – per caso, qualcuno decide di mettere dei quattrini, domani gli avvocati saranno di meno. Siccome il socio di capitale il servizio professionale non lo fornisce, la situazione è evidentemente a somma zero. I servizi legali quelli saranno, il numero di avvocati quello sarà, a meno di non considerare gli avvocati – e torno a quello che ho detto prima – degli schiavi, perché noi abbiamo diffuso nel nostro sistema una situazione per la quale molte persone lavorano gratis o quasi gratis.
  Credo che si dovrà presto arrivare ad una situazione nella quale sia obbligatorio remunerare il collaboratore, perché è l'unico sistema, è l'unica professione, la nostra, nella quale permane, sostanzialmente, se non la schiavitù, il volontariato professionale. Questo avviene, tra l'altro, più negli studi piccoli che negli studi grandi che, lo sappiamo tutti, hanno altri problemi di sfruttamento, ma negli studi piccoli è dove i collaboratori spesso non sono remunerati.
  Per cui, non prendiamoci in giro, la quantità di avvocati dipende dal numero di servizi legali necessari, a meno che uno i servizi non se li voglia inventare. Quindi, più soldi non riducono il numero degli avvocati, possono forse ridurre il numero degli studi con più avvocati associati tra di loro. A me non sembra un'eresia, sono semplicemente soci e padroni di se stessi ugualmente, semplicemente saranno insieme e forniranno servizi migliori.
  Così come forniranno servizi migliori attraverso le società multidisciplinari che sono state inserite grazie a un emendamento di Scelta Civica. Infatti, anche in quel caso sembrava un crimine e un'aberrazione mettere insieme un avvocato e un commercialista, cosa che si fa comunque, ma si voleva vietare all'interno delle società.
  I servizi professionali, che lo si voglia o no, sono un mercato che dipende dai cittadini, dai consumatori e dagli utenti. Pag. 42Non cambia la necessità o la quantità di servizio di professionisti necessari. Oggi ce ne sono troppi. A tendere dovranno essere di meno i centri di svolgimento dell'attività legale. Altrimenti 35 mila euro di reddito medio di oggi diventeranno 15 mila e allora meglio fare i dipendenti (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bianconi. Ne ha facoltà.

  MAURIZIO BIANCONI. Che dire del collega, Presidente ? Che con questo ultimo intervento è reo confesso. Questo è uno strumento che serve a potare il numero degli avvocati, perché è meglio farli dipendenti anziché liberi professionisti. Che cosa diceva prima Maurizio Bianconi ? Che questo è uno strumento per limitare la libera professione e per fare degli avvocati dei dipendenti.
  Vede, Presidente, io vorrei che il collega capisse che gli avvocati oggi – noi compresi, che lavoriamo da tanto – non è che guadagnano molto meno, non guadagniamo quasi più niente. Guadagniamo quanto guadagnavano le nostre segretarie dieci anni fa – siamo già contenti quando si fa quello stipendio – semplicemente perché ultimamente c’è stato qualcuno che in questo Paese ha detto che la situazione economica italiana si risolveva comprimendo i consumi interni. Il che significa che tutti quelli che andavano dagli avvocati (i bottegai, gli alimentari, i carrozzieri, gli industriali, le piccole e medie imprese) hanno chiuso i battenti. Abbiamo la disoccupazione al 12 per cento, o quello che è, e abbiamo gli avvocati che guadagnano meno.
  Vede, l'avvocatura è invasa da avvocati, certo, da troppi professionisti, certo, ma nessuno ha pensato, ad esempio, di rendere realmente vero l'esame di Stato all'avvocatura. Dobbiamo per forza ottenere tutti il titolo di avvocato con degli esami che fanno quasi ridere ? Dobbiamo avere tutti gli anni il flusso residuale dei laureati in legge che hanno perso tutti i concorsi e entrano dentro l'avvocatura ? Perché questo ? Perché deprezzare un servizio significa farlo costare di meno per tutta quella gente che il nostro collega di prima difende, cioè finanza, banche, industrie, e significa ammazzare quei piccoli che, invece, hanno voglia di farsi la loro professione da soli, come hanno fatto tanti di noi.
  E si ricordi sempre il collega di prima – lo dico a lei, Presidente – che c’è già una legge che impone agli avvocati, giustamente, di ricompensare e di ripagare quelli che lavorano nello studio. I praticanti avvocati dentro gli studi di avvocati vengono pagati. Non esiste che non vengano pagati. E se l'ordine non pulisce gli elenchi, non è mica che con le società di capitali si risolve questo problema.
  Allora, parliamoci chiaro, ritorno a dirlo, non è un problema economico, è un problema socioculturale: la classe media deve essere ammazzata nei principi e nei suoi capisaldi. Uno dei capisaldi della classe media è quello delle libere professioni. I liberi professionisti sono quelli che consumano, che fanno il costume e che fanno l'etica. Avvocati, ingegneri, commercialisti, tutta la borghesia ruota intorno ai servizi delle libere professioni. A loro, ovviamente, non può star bene, altrimenti la Merkel come fa a venire ?

  PRESIDENTE. Salutiamo gli alunni e i docenti dell'Istituto comprensivo statale Michele Granata di Rionero in Vulture in provincia di Potenza, che seguono i nostri lavori (Applausi).
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Prataviera. Ne ha facoltà.

  EMANUELE PRATAVIERA. Grazie, Presidente. Sono sostanzialmente d'accordo con l'anticipazione del collega Bianconi e vorrei tranquillamente e sommessamente ricordare al collega Mazziotti Di Celso che nessuno di noi purtroppo vive in un mondo fatato. Anzi, molto probabilmente, vivendo nel mondo reale, all'esterno di questo palazzo, le cose sono ben lontane anche dalla magica prospettiva Pag. 43che lui ci ha fornito, cioè che con il subentro di una società di capitali, poi magicamente a tutti coloro che hanno già affrontato un percorso irto di ostacoli, come quello della carriera dell'avvocato, diventando dipendenti, viene garantita una dignità legata alla loro professione.
  Proprio perché questo non è, proprio perché è una visione che è completamente contraria da quella che dovrebbe ispirare anche il gruppo di Scelta Civica, che dovrebbe difendere gli autonomi, chi si mette in gioco, chi ha voglia di investire nel proprio futuro, guarda caso questo provvedimento va proprio nella stessa direzione della norma che ha voluto tarpare le ali anche a quei giovani ingegneri e a quelle giovani menti che volevano creare una propria attività con una start up e a cui qualche mese fa questo stesso Parlamento, malgrado la loro strenua difesa, ha voluto tarpare le ali.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ermini. Ne ha facoltà.

  DAVID ERMINI. Grazie signor Presidente, velocemente solo per dire una cosa. Il numero degli avvocati non ha nessun significato. Se ci sono 250 mila avvocati è perché le norme lo hanno permesso e 250 mila avvocati hanno diritto di lavorare. Io voglio fare soltanto un ragionamento sui giovani. Noi cerchiamo di dare una possibilità. Non è vero che i giovani praticanti oggi vengono pagati. Non è vero ! Solo una piccola parte viene pagata. Molti lavorano fino a 30, 34 anni di età prendendo pochi soldi. Magari fosse la generazione mille euro, magari ! Non è così. Allora diamo una possibilità. Ci sono cinque giovani che trovano chi gli dà un po’ di soldi per mettere su uno studio ? Diamogli questa possibilità. Noi non vogliamo far diventare i giovani avvocati dei dipendenti, ma vogliamo solo dare delle possibilità. L'Italia deve diventare un Paese dove chiunque può emergere, dove chiunque deve avere la possibilità di fare la propria storia. Rimanere legati a un sistema dove lavorano soltanto quelli che conoscono non va bene. Chiunque deve mettere a disposizione il proprio merito e, quindi, anche questa è una strada. Non è obbligatoria per tutti, ma è una strada: chi la vuole percorrere, la percorra; chi non la vuole percorrere, farà il classico studio da singolo o in coppia, in associazione professionale o come crede. Però le possibilità vanno date. Rimanere nello status quo per i giovani avvocati è drammatico. Molti non ce la fanno a pagare il contributo minimo soggettivo, lo vogliamo dire o no ? Non ce la fanno a pagare 3.600 euro l'anno, tant’è che la Cassa forense ha dovuto modificare il regolamento e permettere anche delle dilazioni. Ma dove viviamo ? Vogliamo continuare a rimanere così ? Vogliamo continuare a lasciare i giovani fino a 35 anni di età a non lavorare ? Allora, una volta ogni tanto, alzate la testa tutti e smettete di servire i clienti che vengono alle vostre botteghe. Cominciamo a pensare in grande, anche l'Italia ha diritto di farlo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie Presidente, io credo che di questa demagogia conclusiva forse potevamo farne a meno perché se il problema è quello dei giovani e, in questo caso, dei giovani avvocati, ma è idem per altre professioni che non riescono ad entrare nel mondo del lavoro, non è che se entra una società di capitali in qualche modo li prende sotto l'ala protettiva e allora magicamente avranno un lavoro. Infatti, comunque dovranno rispondere a delle logiche e a degli interessi di quelle società di capitali e, pertanto, saranno ovviamente sotto il ricatto costante e continuo e non avranno in alcun modo nessun tipo di indipendenza professionale. Che siano avvocati, che siano medici, che siano ingegneri, sono tutti nelle stesse condizioni e non riusciranno comunque a pagare quei 3 mila euro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Provate a fare qualcosa di serio: rendete obbligatorio Pag. 44il pagamento dei tirocini e vediamo allora, vediamo allora (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 26.7, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevole Tripiedi, stia sereno. Colleghi, senza minimamente influire sul tema della discussione, vi informo soltanto che sull'articolo 26 abbiamo un certo numero di emendamenti e, quindi, vi saranno sicuramente molte occasioni per poterci misurare e confrontare, anche nell'economia dei nostri lavori. Polverini, D'Agostino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  421   
   Votanti  416   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  209   
    Hanno votato  123    
    Hanno votato no   293.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vignali 26.8, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dall'Osso, Colonnese...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  407   
   Votanti  403   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato  137    
    Hanno votato no   266.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Fossati e la deputata Argentin hanno segnalato che non sono riusciti a esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 26.9.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Grazie Presidente. Questo è un altro emendamento che mira a cancellare una controriforma che fu fatta dal Partito Democratico e da Forza Italia nel 2012, riguardante la legge professionale forense, controriforma voluta dai grandi studi legali e anche dalle società di servizi legali. Vado a descrivere cosa richiede e cosa vuole quest'emendamento.
  Con il decreto Bersani veniva permesso agli avvocati di contrattualizzare i propri compensi, anche attraverso il cosiddetto patto di quota lite con il proprio cliente. Questo cosa significa ? L'avvocato poteva dire al cliente che, se perdeva la causa, non veniva pagato; se la vinceva, si prendeva come compenso una percentuale del risarcimento. Nel 2012 la nuova legge professionale forense ha cancellato questa possibilità. Questo vuol dire che adesso gli avvocati devono per forza, per così dire, farsi pagare un minimo, anche per le cause perse, e non possono concorrere al rischio insieme ai propri clienti. Ma cosa significa anche ? Significa che il patto di quota lite non può essere fatto dagli avvocati, ma può essere fatto benissimo dalle società di servizi legali, che avvocati non sono. Quindi una società normale, che fa infortunistica stradale, che fa servizi legali Pag. 45in ambito bancario, che fa servizi legali in ambito di mala sanità, può contrattualizzare con il cliente il patto di quota lite e fare concorrenza sleale verso gli avvocati, che in realtà fanno proprio quella professione prevista come difesa tecnica sia dalla Costituzione sia dalla legge. In questo caso una legge del 2012 crea una concorrenza sleale, a danno dei giovani avvocati e di tutti gli avvocati e a vantaggio delle società di servizi legali.
  Il Ministero, ovviamente, è contrarissimo a questo mio emendamento. Io vorrei capire il perché dal Ministero. Del Ministero di giustizia parlo in questo caso. Non vorrei che dentro al Ministero di giustizia ci fosse chi ha degli interessi all'interno delle società di servizi legali, perché altrimenti non si comprende il motivo per il quale il Ministero sia contrario a quest'emendamento, visto che – ripeto – era previsto proprio dal decreto Bersani, che almeno una volta faceva qualcosa di positivo per le libere professioni.
  Ora semplicemente con questo mio emendamento, visto che parliamo di concorrenza, andiamo a richiamare la possibilità di fare concorrenza per gli avvocati anche nei confronti delle società di servizi legali. Infatti, quello che sta succedendo in questo momento è che un avvocato per fare il patto di quota lite deve crearsi una Srl, magari una Srl semplificata, fare il contratto con il cliente a nome della Srl semplificata, dove alloca il patto di quota di lite, e allo stesso momento fare un contratto come avvocato con il proprio cliente, in cui indica che la sua attività sarà fatta in forma gratuita, come prevede la legge professionale forense.
  È chiarissimo che tutto questo è totalmente astruso e totalmente inefficiente, inefficienza che va a danno degli avvocati e dei giovani liberi professionisti e va a vantaggio delle società dei servizi legali. Quindi io mi domando: cui prodest votare contro quest'emendamento ? Chi ha così tanti interessi nelle società di servizi legali, per cui vuole andare contro questo emendamento ? Visto che adesso non c’è, purtroppo, il Governo personificato dal Ministero di giustizia, vorrei chiedere in questo caso al Viceministro Morando una sua opinione, giacché mi consta che il Mise era favorevole ad un'apertura in tal senso, così come ha chiesto, non il deputato e avvocato Colletti, ma l'Antitrust nella propria relazione. L'Antitrust nella propria relazione ci ha chiesto di cancellare questa previsione.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 26.9, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Liuzzi, Colaninno, Andrea Romano, Fitzgerald Nissoli, Ciracì, Ravetto, Polidori...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  410   
   Votanti  405   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  203   
    Hanno votato  139    
    Hanno votato no   266.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 26.11, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni... Basso... Ravetto... Grillo... De Mita...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 46
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  400   
   Votanti  384   
   Astenuti   16   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato  143    
    Hanno votato no   241.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 26.452, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  399   
   Votanti  358   
   Astenuti   41   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato  119    
    Hanno votato no   239.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

  Passiamo all'emendamento Colletti 26.450, su cui vi è una proposta di riformulazione. Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione. Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 26.450, nel testo riformulato, con il parere favorevole delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  De Girolamo... Abrignani...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  408   
   Votanti  403   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato  397    
    Hanno votato no   6.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (I deputati Cassano, Piccoli Nardelli, Argentin e Giorgio Piccolo hanno segnalato che non sono riusciti a esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Schullian 26.13, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fitzgerald Nissoli... Giuliani... Ragosta... Benamati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  415   
   Votanti  413   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  207   
    Hanno votato  150    
    Hanno votato no   263.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 26.14. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mantero. Ne ha facoltà.

Pag. 47

  MATTEO MANTERO. Signor Presidente, intervengo per dichiarare il voto favorevole del gruppo MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Grazie Presidente, con questo emendamento, unito agli altri che abbiamo presentato, torniamo a indicare la nostra visione della professione non solo forense, ma delle libere professioni. È normale e palese che ci sia necessità, attualmente, di avere una visione verso le società multidisciplinari, ovvero quelle società che includono non solo avvocati, ma anche commercialisti, ingegneri, architetti e altri liberi professionisti iscritti ad altri albi. Ciò però non significa che queste società possano svolgere la professione forense. In realtà, queste società multidisciplinari che noi andiamo a disciplinare in questo emendamento servono essenzialmente per fare attività di consulenza verso i clienti e soprattutto verso le imprese, sia PMI sia grandi imprese, ed è questo l'unico modo, davvero, per favorire la crescita degli studi professionali, piuttosto che svendere la libera professione al socio di capitale.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 26.14, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vignaroli, Ricciatti, Taricco...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  413   
   Votanti  412   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  207   
    Hanno votato  142    
    Hanno votato no   270.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 26.451, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Garavini, Ricciatti, Gadda, Giacomelli, Sarti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  419   
   Votanti  416   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  209   
    Hanno votato  163    
    Hanno votato no   253.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 26.453.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mantero. Ne ha facoltà.

  MATTEO MANTERO. Grazie Presidente, dichiaro il voto favorevole per il mio gruppo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Grazie Presidente, con questo emendamento andiamo a inserire una normativa sul conflitto di Pag. 48interessi all'interno delle società tra professionisti, laddove c’è anche il socio di capitali, molto più stringente rispetto a quella molto blanda prevista dalla normativa così come modificata dalla Commissione. Infatti, in Commissione si è aggiunto un periodo nel quale si dice che i soci assicurano la piena indipendenza e imparzialità, dichiarando possibili conflitti di interesse o incompatibilità, iniziali o sopravvenuti. Uno si domanda: quale dovrà essere la sanzione ? Ovviamente nessuna, quindi, è tautologico, se io vorrò informare bene, se no male.
  Il vero problema è che qualora entri in una società di capitale una Srl che si occupa, ad esempio, di una banca e farà marketing per cause di diritto bancario contro le stesse banche, questa Srl farà di tutto per far fallire queste cause. È palese in questo caso il conflitto di interesse. Noi dobbiamo fare questa normativa per andare a favore dei nostri clienti e non a favore del socio di capitale. È quello di chiediamo semplicemente approvando questo emendamento.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 26.453, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paglia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  409   
   Votanti  407   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  204   
    Hanno votato  159    
    Hanno votato no   248.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Prataviera 26.16, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tripiedi, Fanucci.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  406   
   Votanti  326   
   Astenuti   80   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato   68    
    Hanno votato no   258.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Librandi, Sgambato e Argentin hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Colleghi, suggerirei di abbassare la voce, soprattutto ci sono i capannelli, perché dobbiamo cercare di andare avanti.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 26.19.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto Mantero. Ne ha facoltà.

  MATTEO MANTERO. Signor Presidente, dichiaro voto favorevole del mio gruppo (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Onorevole Mantero, spero che lei abbia una forza d'animo, perché con tutti questi applausi penso che potrebbe emozionarsi...
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Signor Presidente, con questo emendamento andiamo a cancellare la gran parte della previsione del cosiddetto albo per i cassazionisti.Pag. 49
  Attualmente, chi svolge l'esame di abilitazione alla professione forense, si trova a fare un esame che comprende anche, ad esempio, il ricorso per Cassazione. Superando questo esame, però, non può patrocinare, neanche dopo, con la nuova legge, una breve esperienza, cause davanti alle giurisdizioni superiori.
  In realtà, questa norma è stata gravata e resa più complicata dalla riforma professionale forense, quella riforma fatta dai grandi studi legali o dai vecchi studi legali a danno dei giovani professionisti, di tal che, se adesso si vuole diventare patrocinatori davanti alle giurisdizioni superiori, bisogna svolgere non solo un esame, ma soprattutto un corso, a pagamento, che viene fatto a Roma. Ora, mi immagino un giovano avvocato siciliano, che, per diventare cassazionista, ogni fine settimana per tre mesi debba venire a Roma, con un esborso di soldi immenso. Tutto questo è semplicemente ingiusto verso gli avvocati, ma soprattutto verso i giovani avvocati.

  PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 26.19, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ginefra, Lo Monte, l'onorevole Nicchi sta votando.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  411   
   Votanti  409   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato  160    
    Hanno votato no   249.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Mazziotti Di Celso 26.20 e Colletti 26.21.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Signor Presidente, intervengo rapidamente per dire che con questa norma Scelta Civica cerca di fare un altro passo verso un minimo di maggior contributo e maggior ruolo degli avvocati più giovani nella professione.
  Noi oggi abbiamo una struttura per la quale il massimo organo di rappresentanza dell'avvocatura, cioè il Consiglio nazionale forense, può essere fatto solo di cassazionisti. È una cosa del tutto anacronistica, anche per ragioni legate al sistema per l'accesso al ruolo di chi è ammesso ad esercitare di fronte alle giurisdizioni superiori, e noi proponiamo semplicemente che chiunque sia ammesso all'albo da almeno otto anni possa accedere all'organo di rappresentanza, che è un organo di rappresentanza di tutti gli avvocati, compresi i giovani, e che si occupa dei praticanti.
  Concentrarsi, quindi, solo su chi può patrocinare in Cassazione vuol dire concentrarsi su una categoria che ha una specializzazione professionale, non ha una maggiore qualificazione di altri a gestire i temi dell'avvocatura in generale, tanto più se sono temi che probabilmente ha dimenticato, perché risalgono a qualche decina di anni prima.
  Per cui ci dispiace di aver avuto un parere contrario da parte del Governo, siamo contenti che su questo almeno l'onorevole Colletti e il MoVimento 5 Stelle abbiano seguito l'emendamento che avevamo presentato in Commissione, perché veramente pensiamo che la nostra professione vada migliorata per favorire l'accesso, la crescita e la libera iniziativa – per tornare al dibattito che prima abbiamo avuto – dei giovani e questo deve necessariamente trasferirsi anche negli organi di governo della professione.

Pag. 50

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tripiedi. Ne ha facoltà.

  DAVIDE TRIPIEDI. Signor Presidente, intervengo solo per preannunciare il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà (Commenti del deputato Colletti). Onorevole Colletti, prenda la parola perché è a distanza di 60 metri e non la capisco...

  ANDREA COLLETTI. Per educazione, le dicevo che aveva alzato la mano prima il collega Martella. Ad ogni modo, signor Presidente, l'emendamento ha visto il nostro voto favorevole anche in Commissione. Questo spiega perché il Consiglio nazionale forense non rappresenta minimamente le posizioni degli avvocati: semplicemente perché gli avvocati, anche con venti-trent'anni di esperienza, che non siano cassazionisti, non possono partecipare all'elezione del Consiglio nazionale forense; che non è solo un organo di rappresentanza in realtà, è un vero e proprio organo di disciplina in caso di sanzioni contro gli avvocati.
  Ora io vorrei avere una spiegazione dai relatori, ma soprattutto dal Governo, sul perché hanno dato parere negativo su questo emendamento, che era forse secondo noi l'unico di buonsenso di Scelta Civica.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Signor Presidente, vorrei proprio rispondere alla domanda dell'onorevole Colletti e anche all'intervento dell'onorevole Mazziotti Di Celso, dicendo che noi condividiamo lo spirito delle loro considerazioni, l'apertura ai giovani, la necessità di garantire maggiori spazi; ma abbiamo ritenuto che la modifica dei presupposti di eleggibilità al Consiglio nazionale forense è fuori dagli obiettivi di questo disegno di legge, che in questo momento si occupa della materia della concorrenza. Non rientrava, quindi, specificamente in ciò che noi in questo momento ritenevamo di poter legiferare.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Mazziotti Di Celso 26.20 e Colletti 26.21, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e quello favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  405   
   Votanti  401   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato  179    
    Hanno votato no   222.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'articolo 26.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Signor Presidente, per chi è convinto che la professione sia una «libera» professione, che si debba orientare su un canone di approccio che non debba subire condizionamenti, che non si debba consentire al mercato di condizionare la libertà della professione – tant’è che la dizione «professioni liberali» non è assolutamente secondaria, ma ha un forte valore storico –, l'articolo 26 sancisce un punto di partenza assolutamente patologico.Pag. 51
  Si tratta di introdurre nell'ambito della libera professione il cosiddetto socio finanziatore, introduciamo cioè il denaro, indipendentemente dal know how e dalle caratteristiche, nel tessuto connettivo di presidi che, pur avendo matrice privatistica, hanno una forte e importante funzione pubblicistica.
  Mi chiedo cosa potrà accadere, con tutte le possibilità di aggiramento del divieto di un terzo e due terzi, perché non sarà difficile introdurre delle situazioni che possano totalmente mercificare la prestazione professionale. Forza Italia voterà contro questo articolo, voterà contro nel forte convincimento che le professioni debbano mantenere la barra dritta dell'assoluta indipendenza dal capitale e che, laddove gli affaristi entrino negli studi legali, questo non è un detrimento per gli avvocati, non è una fonte di sostentamento per i giovani avvocati, come qualcuno illusoriamente vuole far credere, ma è soltanto un grandissimo detrimento per il cittadino. C’è chi vuole fare del diritto di difesa un business, ma il diritto di difesa non è un business, è una passione, un impegno, è il convincimento di battersi per una causa giusta.
  Io credo che questo articolo segni un punto assolutamente negativo in tutti i tentativi di «modernizzare» il mercato delle professioni. Credo che sia una brutta pagina e voteremo contro !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mantero. Ne ha facoltà.

  MATTEO MANTERO. Grazie, Presidente. Questa volta dichiaro il voto contrario del gruppo del Movimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Onorevole Mantero, ha avuto più successo di prima !
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Grazie, Presidente. Mi associo a quanto detto dal collega Sisto. In realtà, la professione forense ha primariamente una funzione sociale e soprattutto una funzione costituzionale, che deriva direttamente dall'articolo 24 della Costituzione, che tutela i diritti dei cittadini.
  Il Governo e i Governi che in questi anni si sono succeduti, in realtà, hanno cercato sempre di reprimere e cancellare la tutela dei diritti dei cittadini, in due modi. Il primo, il più semplice, era quello di aumentare i costi per l'accesso alla giustizia, oramai improponibili. L'altro, più lieve, ma ancora peggiore, era quello di togliere la funzione sociale dell'avvocato, che da persona che tutela i diritti dei cittadini viene trasformato in una persona che fa affari e profitto sui diritti dei cittadini.
  La nostra visione rispetto a quella della maggioranza e del Partito Democratico è totalmente opposta. L'avvocato ha una funzione costituzionale, non ha una funzione di mero profitto. Quello non è un avvocato, ma un arrampicatore !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vazio. Ne ha facoltà.

  FRANCO VAZIO. Grazie, Presidente. Mi limito a fare queste considerazioni. Da un lato, noi abbiamo ben presente che la professione dell'avvocatura è una professione di alto profilo, tanto è vero che questo Parlamento e il Ministero hanno attribuito agli avvocati delle funzioni giurisdizionali, anche nell'ambito dei precedenti provvedimenti di legge. Mi riferisco, ad, esempio alla negoziazione assistita.
  Noi sappiamo quanto sia importante, nell'ambito di una professione, non fare di tutta l'erba un fascio, o ancora peggio, di mescolare solo il profitto con l'alta qualità di una attività professionale come quella dell'avvocatura. È principalmente per questo che noi abbiamo modificato l'impostazione originaria, dicendo che le società tra professionisti devono essere presidiate da una partecipazione assolutamente maggioritaria, sia in termini di voto, sia in termini di capitale, da avvocati che si Pag. 52attengono ad un codice deontologico ben chiaro. È per questo motivo che abbiamo votato in maniera contraria a quegli emendamenti che spingevano la professione verso una pubblicità che non era dignitosa per la professione dell'avvocatura. Mi riferisco ai bigliettini lungo le strade o anche alle pubblicità che travalicano anche i social network.
  Io credo che questo sia un tema che dovremo affrontare inevitabilmente, ma in un quadro più ampio e più articolato. Noi dobbiamo sapere e sappiamo che vi sono molti giovani che accedono alla professione e che non possono lavorare o che hanno difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro e mi stupisce che coloro che si pongono rispetto a questi temi come vicini ai giovani contrastino un provvedimento di questa natura.
  Noi sappiamo che i praticanti, la gran parte dei praticanti non riesce a esercitare la professione dignitosamente, non viene pagata. Noi abbiamo lavorato sotto questo profilo e abbiamo modificato queste norme. Oggi noi diciamo che le società di capitali possono essere fatte e ai giovani può essere dato un sostegno anche di natura economica e traguardiamo una professione che va oltre il 1800, va oltre quello stereotipato esercizio della professione che riguardava qualche anno fa. Noi siamo per guardare avanti...

  PRESIDENTE. Scusi, onorevole Vazio. Onorevole Sisto e onorevole Abrignani, gentilmente, perché veramente... Grazie. Prego, onorevole Vazio.

  FRANCO VAZIO. Siamo per una professione che non guarda alle proprie spalle ma guarda al futuro e quindi si misura con sistemi diversi e che si apre ad un mondo che già altri Paesi dell'Europa guardano con favore. Questo significa interpretare le riforme, questo significa interpretare il cambiamento. Chi vuole stare vicino a questo mondo, a questa economia, dovrebbe votare favorevolmente e non stucchevolmente, così come fanno molti, in maniera contraria.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Signor Presidente, per annunciare ovviamente il voto favorevole di Scelta Civica su questo articolo. Non sorprende la posizione che ha espresso l'onorevole Sisto, perché prima il Popolo della Libertà, poi Forza Italia hanno sempre osteggiato qualsiasi riforma dell'avvocatura, basti pensare a come è nata l'ultima legge forense: è nata da veti messi addirittura con riguardo alla legge di stabilità, pur di fermare i tentativi di rendere la professione un po’ moderna; e ciò non sorprende neanche perché l'atteggiamento di fronte a qualsiasi liberalizzazione è sempre contrario, lo vedremo sicuramente anche dopo. L'abbiamo visto su numerosissimi provvedimenti che le resistenze, di fronte a qualsiasi modifica della professione, da parte di Forza Italia ci sono sempre state.
  Un po’ di più sorprende l'atteggiamento del MoVimento 5 Stelle perché, ripeto ancora una volta, sfido qualcuno a trovare i capitali della grande finanza che stanno anelando di entrare nel mondo delle professioni. Vedremo in futuro se avremo tutti questi speculatori che entrano in un mondo che oggi fa fatica a sopravvivere, come tutti hanno detto.
  La verità è che non si vuole che arrivino capitali che scelgano i professionisti da finanziare, da aiutare sulla base della qualità, che dovrebbe essere l'unico criterio (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia) e che sarà, se gli ordini poi gestiranno la situazione in modo razionale, l'unico criterio.
  È ovvio che se si aggira il limite del terzo, se poi queste società di professionisti saranno invase da esponenti della criminalità organizzata, se violeranno la deontologia, ci sarà un problema, però quello è un problema di controlli, non è un problema di limitare l'ingresso. Partiti, come dovrebbero essere Forza Italia e lo stesso MoVimento 5 Stelle, che propugnano la libertà dei cittadini, che affermano che bisogna dare accesso ai giovani, Pag. 53dovrebbero dire che bisogna stare attenti con i controlli, non vietare la possibilità che qualcuno decida di finanziare uno studio fatto tra bravi professionisti.

  PRESIDENTE. Onorevole Binetti, se gentilmente va al suo posto è meglio.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. C’è il terrore dell'ingresso del merito nelle valutazioni e questo è esattamente quello che noi vogliamo promuovere. Non è un caso se tutte le associazioni di giovani avvocati hanno chiesto di limitare la presenza dei soci di capitale, di garantire la maggioranza dei professionisti, di garantire che la gestione resti ai professionisti, ma nessuno ha detto «non fateli entrare».
  Lo stesso è valso per l'ingresso di professionisti in altri ordini: anche lì adesso tutti si stanno riallineando, mentre inizialmente le dichiarazioni erano tutte contrarie perché l'ingresso di un commercialista era visto come un fatto pericolosissimo.
  Ecco, noi pensiamo che ci si debba decidere ad avere una professione moderna, a confrontarsi anche con gli altri Paesi, che è la cosa che qui viene sempre respinta, ma purtroppo siamo nell'Unione europea e, quindi, esiste anche la concorrenza con gli altri Paesi.
  Bisogna prendere il meglio di quello che esiste nelle altre esperienze. Questo articolo costituisce una giusta mediazione, manca la disciplina fiscale – noi l'avevamo proposta, come Scelta Civica, ma purtroppo non è stata inserita nella norma e nell'ambito della legge di stabilità bisogna assolutamente regolarla perché non ha, contrariamente a quanto è stato detto, un impatto finanziario – e quindi su questo aspetto noi pensiamo che si debba intervenire.
  Ma la riforma in sé va nel senso giusto, nel senso di aprire il mercato, di consentire l'afflusso di nuove fonti di sostentamento a un settore che sta morendo perché mancano i capitali e mancano i redditi. Dopodiché poi – lo ripeto ancora una volta – sarà anche responsabilità degli ordini di controllarne l'attuazione (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Corsaro. Ne ha facoltà, ma utilizzi con parsimonia i sessanta secondi di cui dispone.

  MASSIMO ENRICO CORSARO. Presidente, intervengo per dire che io non sono mosso da sacro furore per una tesi o per l'altra, ma che invero chi difende la proposta del Governo lo sta facendo con due argomentazioni principali che sono contrarie alla realtà e alla consuetudine perché, da un lato, ho sentito dire che la possibilità di fare entrare soci di capitali negli studi legali aumenterebbe le opportunità di lavoro.
  Ora, la professione legale, come qualunque professione, è l'offerta di un servizio. L'offerta – lo dice la parola stessa – funziona in ragione e in misura della domanda che esiste e non può essere il presupposto che la domanda improvvisamente aumenti se l'offerta è commisurata, sotto il profilo di una società di capitali, piuttosto che sotto il profilo dell'offerta personale.
  La seconda argomentazione con la quale concludo, signor Presidente, invece attiene alla considerazione secondo la quale – sostengono i difensori di questa proposta di legge – l'immissione delle società di capitali nel mondo della professione legale – premetto che non sono avvocato – (e mi avvio a concludere) e la possibilità di esercitare la professione forense sotto il profilo delle società di capitali aumenterebbe la possibilità di esprimere il merito e di apprezzare il valore.
  Ora, da che mondo è mondo, è più facile – e uso un termine di sinistra che non mi compete –, e la storia e il mercato lo dimostrano, che la capacità, il merito e la qualità del singolo possano esprimersi e possano essere maggiormente apprezzati se si lavora non sotto padrone e non sotto una struttura gerarchica nella quale...

  PRESIDENTE. Deve concludere.

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  MASSIMO ENRICO CORSARO. ... le metodologie di percorso professionale sono assai più condizionate da mille valutazioni differenti dal singolo apprezzamento della capacità professionale dell'avvocato in questione. Il che significa, onorevole Presidente, che oggettivamente si dimentica di spiegare la reale necessità alla base di questo provvedimento, che è quella di fare entrare sistemi di capitali in un'attività come quella professionale che sinora ha potuto basarsi solo e soltanto sull'affermazione delle qualità personali che vengono abbattute, una volta di più, in questo ennesimo percorso di normalizzazione che un Governo di sinistra, una volta di più, sta cercando di introdurre nel nostro Paese.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 26, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nel frattempo avverto che il gruppo di Scelta Civica per l'Italia ha esaurito il tempo previsto dal contingentamento per il seguito dall'esame. Essendone stata fatta richiesta e come da prassi costante, la Presidenza concederà un tempo aggiuntivo pari ad un terzo di quello originariamente previsto.
  Onorevoli Nesci, Palma, Rotta...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  388   
   Votanti  385   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato  229    
    Hanno votato no   156.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

(Esame dell'articolo 27 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 27 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Signor Presidente, i pareri delle Commissioni sugli emendamenti riferiti all'articolo 27 sono tutti contrari.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 27 sono favorevoli.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  ANTONELLO GIACOMELLI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, esprimo parere contrario.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bonafede 27.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colleghi, vi pregherei di restare in Aula perché perdiamo meno tempo aspettando quelli che vengono per votare. Ci siamo ? No. Albanella. Altri che non riescono a votare ? Palma.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 55
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  382   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato  121    
    Hanno votato no   261.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Nardi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario. La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 27.400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Hanno votato tutti ? Capelli, Colonnese, Luigi Gallo, Giorgis. Altri ? Stella Bianchi, Fitzgerald Nissoli, che ha votato.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  387   
   Votanti  385   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato  125    
    Hanno votato no   260.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  L'emendamento Vignali 27.2 è stato ritirato.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Crippa 27.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Ravetto, Luigi Gallo, Nesci, Stella Bianchi. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  383   
   Votanti  381   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato  122    
    Hanno votato no   259.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  L'emendamento Taricco 27.4 è ritirato.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 27.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Carocci, Massa, Impegno.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  384   
   Votanti  281   
   Astenuti  103   
   Maggioranza  141   
    Hanno votato  232    
    Hanno votato no   49.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 27.0400, con il parere Pag. 56contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Totaro, Tancredi, Monchiero, Tripiedi. L'onorevole Monchiero non riesce a votare. Ci sono altri ? Boccuzzi, Malpezzi, Massa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  391   
   Votanti  378   
   Astenuti   13   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato   14    
    Hanno votato no   364.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 28-bis – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 28-bis e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Signor Presidente, le Commissioni esprimono parere contrario.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, esprimo parere favorevole.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  ANTONELLO GIACOMELLI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Presidente, il Governo esprime parere contrario.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 28-bis.402.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cominardi. Ne ha facoltà.

  CLAUDIO COMINARDI. Dichiaro il voto favorevole del gruppo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Bene, penso che intervenga l'onorevole Colletti, a titolo personale.

  ANDREA COLLETTI. Presidente, con questo emendamento chiediamo la soppressione di questo articolo. In Commissione è stato approvato il passaggio del registro delle successioni ereditarie da una natura pubblicistica, ovvero in tribunale, a una natura mista: pubblicistica, ma fatta attraverso i privati, che erano i notai. Lobby notarile, notai che immagino siano, ovviamente, fra i liberi professionisti più poveri che esistono in Italia, che, quindi, avevano bisogno di incamerare una competenza in più per aumentare il loro reddito, perché da soli, ovviamente, non ce la facevano. E, grazie a questo Governo, aumentiamo il reddito dei poveri notai, che non ce la facevano ad arrivare alla terza settimana del mese !
  Infatti, lo stesso provvedimento prevede che, con decreto del Ministero dell'economia, su proposta del Consiglio nazionale del notariato, vengano determinati i diritti dovuti ai notai. Quindi, il Consiglio nazionale dei notai dice al Ministero dell'economia quali sono i diritti dovuti agli stessi notai. Vi è, insomma, un leggero conflitto di interessi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Vorrei capire il motivo per il quale si è privatizzato questo settore da parte del Governo...

  PRESIDENTE. Grazie. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 28-bis.402, con il parere Pag. 57contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Totaro, Dadone, Nesci...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  370   
   Votanti  366   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato  114    
    Hanno votato no  252.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Biasotti ha segnalato che ha erroneamente votato contro, mentre avrebbe voluto votare a favore. Il deputato Borghi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere il voto. La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 28-bis.406.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mantero. Ne ha facoltà.

  MATTEO MANTERO. Grazie, Presidente. Preannunzio il voto favorevole del mio gruppo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Con questo emendamento andiamo a modificare la rubrica dell'articolo. Laddove è scritto «semplificazioni nelle procedure ereditarie», in realtà, per essere più aderenti al dettato normativo, dovremmo scrivere «privatizzazioni nelle procedure ereditarie», perché non è una semplificazione. Per me risulta molto più semplice andare, magari, gratuitamente da una cancelleria del tribunale per fare un'istanza per chiedere un accesso o chiedere informazioni piuttosto che andare a chiedere un appuntamento al notaio, avere un appuntamento e pagare per chiedere informazioni per quanto riguarda una procedura ereditaria. Quindi, è un'antinomia: una legge, dal nostro punto di vista, non può avere un titolo difforme dal suo contenuto. E, allora, il nostro obiettivo, come abbiamo fatto per il primo emendamento che abbiamo non approvato in questo disegno di legge sulla concorrenza, è dare una patente di verità almeno alla rubrica dell'articolo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 28-bis.406, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Totaro, Locatelli, Gregori, Fitzgerald Nissoli, Nesci, Palma, Borghi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  376   
   Votanti  363   
   Astenuti   13   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato  109    
    Hanno votato no  254.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 28-bis.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 58
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  367   
   Votanti  335   
   Astenuti   32   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato  225    
    Hanno votato no  110.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Le deputate Covello e Tartaglione hanno segnalato che non sono riuscite ad esprimere voto favorevole. La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Francesco Saverio Romano 28-bis.0400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione, Totaro...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  365   
   Votanti  285   
   Astenuti   80   
   Maggioranza  143   
    Hanno votato   33    
    Hanno votato no  252    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Massimiliano Bernini e la deputata Benedetti hanno segnalato che non sono riusciti ad astenersi. Il deputato Gianluca Pini ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole. Il deputato Rampi ha segnalato che ha erroneamente votato a favore mentre avrebbe voluto votare contro. La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Pellegrino 28-bis.01, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carbone, Monchiero, Locatelli, Vico, Casellato, Piccolo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  366   
   Votanti  288   
   Astenuti   78   
   Maggioranza  145   
    Hanno votato   53    
    Hanno votato no  235    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Palazzotto ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole. La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Paglia 28-bis.02, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vito, Antezza, Locatelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  377   
   Votanti  293   
   Astenuti   84   
   Maggioranza  147   
    Hanno votato   51    
    Hanno votato no  242    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 59

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Schullian 28-bis.03, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marzano, Fanucci, Occhiuto...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  374   
   Votanti  301   
   Astenuti   73   
   Maggioranza  151   
    Hanno votato   72    
    Hanno votato no  229    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Polidori 28-bis.04.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Polidori. Ne ha facoltà.

  CATIA POLIDORI. Grazie, Presidente. Dunque, noi con questo articolo aggiuntivo vorremmo fosse limitata la partecipazione nelle imprese, nelle società, che svolgono l'attività di intermediazione immobiliare, le cosiddette agenzie immobiliari, nella convinzione che questa sia non solo una difesa verso una concorrenza sleale, verso queste piccolissime imprese, ma anche una tutela del consumatore, il quale diversamente, se così fosse, potrebbe subire un condizionamento importante proprio per le informazioni in possesso da parte delle banche. Noi sappiamo che tutte le informazioni di natura patrimoniale, reddituale e finanziaria potrebbero, in qualche maniera, comportare un'influenza sul proprio correntista, a dire che sarebbe più logico che in una situazione debitoria, ovviamente a conoscenza sia della banca, che dell'agenzia immobiliare interna, ci fosse la possibilità e la libertà da parte del correntista di agire in maniera diversa. Normalmente, appare normale, scusate il bisticcio di parole, che si tenti di coprire una posizione debitoria immediatamente con una propria proprietà immobiliare. Se questo non bastasse, c’è una questione particolare: con il decreto legislativo n. 141 del 2010 è stato introdotto il limite per le banche di possedere non più del 10 per cento del capitale nelle società di mediazione creditizie, invece qui gli viene consentito di detenere il 100 per cento di imprese nelle quali devono essere altrettanto garantiti i medesimi principi di indipendenza, terzietà e imparzialità. Ma c’è un'altra cosa da sottolineare: a suo tempo il legislatore, con il decreto legislativo n. 141 del 2010, ha voluto annullare l'interdipendenza tra il settore del credito e il settore dell'intermediazione immobiliare, introducendo il divieto, in capo però questa volta agli agenti immobiliari, di segnalare mutui strumentalmente alla propria attività, mantenendo contestualmente il divieto per gli agenti immobiliari di esercitare qualunque altra attività.
  Non si comprende, quindi, come questi principi di rigida e netta separazione possano valere per gli agenti immobiliari e non per le banche. Secondo noi, pur essendo consapevoli che due banche importanti hanno già questo tipo di attività al loro interno e che lo hanno fatto soprattutto per gestire il loro capitale immobiliare, probabilmente avremmo potuto trovare una mediazione per tutelare maggiormente il consumatore, ma anche per tutelare le piccolissime imprese degli agenti immobiliari dalla concorrenza sleale.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Polidori 28-bis.04, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.Pag. 60
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  364   
   Votanti  359   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato  132    
    Hanno votato no  227.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

(Esame dell'articolo 29 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 29 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Le Commissioni formulano un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 29.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 29.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  ANTONELLO GIACOMELLI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Il parere del Governo è conforme a quello del relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento Vignali 29.1.
  Chiedo al presentatore se accede all'invito al ritiro formulato dal relatore per la maggioranza.

  RAFFAELLO VIGNALI. Grazie, Presidente. Accetto l'invito al ritiro. Però vorrei chiedere al Governo, soprattutto nel corso dell'esame al Senato, di valutare attentamente questa norma che è stata introdotta. Perché ? Noi avevamo disciplinato molto recentemente le società semplici. Esiste per legge uno statuto standard che non è modificabile. Avevamo per legge imposto ai notai di farle gratis, quindi senza nessun costo, tenendo presente che sono le società che privilegiano soprattutto le start up, i giovani che intraprendono una nuova attività.
  Ora, passando dalla scrittura pubblica alla scrittura privata si creano dei problemi seri di due ordini. Il primo è che il conservatore della camera di commercio, che dovrebbe fare le verifiche sulle persone e sull'antiriciclaggio, non è in grado di farle, perché non sa se la persona il cui nome è sull'atto è in vita o no, non sa se è sua volontà costituire la società, non è in grado di fare le verifiche antiriciclaggio. In questo caso abbiamo due possibilità. Se è poco scrupoloso o compiacente verso alcuni soggetti, le potrebbe iscrivere. Ma la più probabile è che rimandi tutto l'incartamento ad altra autorità, ad esempio alle prefetture, chiedendo di fare le verifiche. Questo significa che ci vorrà almeno un anno per iscrivere una società semplice nel registro delle imprese e renderla operativa. In questo caso non stiamo semplificando, in questo caso stiamo complicando.
  Ripeto, è un atto che già per legge deve essere fatto gratis. Vogliamo aiutare le start up ? Chiediamo che le camere di commercio aprano la partita IVA, la posizione INPS, la posizione INAIL, che hanno un costo per chi fa impresa, soprattutto per i giovani che partono. Ma stiamo attenti, perché così o abbiamo rischi di riciclaggio o abbiamo – soprattutto, io credo – il rischio di bloccare questa forma, che, ripeto, è la forma che Pag. 61privilegia soprattutto chi vuole fare impresa avendo pochi mezzi.

  PRESIDENTE. L'emendamento Vignali 29.1 è dunque ritirato.
  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Molteni 29.3, Pisicchio 29.4 e Scotto 29.5. Ricordo che l'emendamento Vignali 29.2, identico agli emendamenti in esame, è stato ritirato.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Molteni 29.3, Pisicchio 29.4 e Scotto 29.5, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tofalo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  351   
   Votanti  350   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato   57    
    Hanno votato no 293.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Sgambato e la deputata Argentin hanno segnalato che non sono riuscite a votare contro).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 29.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Frusone, Vico, Narduolo, Invernizzi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  359   
   Votanti  352   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato  308    
    Hanno votato no  44.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere il voto).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fantinati 29.01, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vico, Grillo, Palma, De Rosa...
  Dichiaro chiusa la votazione. Mi dispiace, onorevole Tancredi.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  350   
   Votanti  349   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato  127    
    Hanno votato no  222.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin e la deputata Tartaglione hanno segnalato che non sono riuscite a esprimere voto contrario).

  Passiamo all'articolo aggiuntivo Librandi 29.02. Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Librandi 29.02. Colleghi, per favore, un po’ di pazienza.

  GIANFRANCO LIBRANDI. Presidente, l'articolo aggiuntivo ha l'obiettivo di incrementare la semplificazione ed accelerare le procedure nel settore di impresa, anche implementando il ricorso alle tecnologie telematiche, ma senza rinunciare alla sicurezza giuridica, mediante la previsione delle facoltà di autenticare la firma elettronica o digitale per dichiarazioni ed atti di organizzazioni di impresa...

Pag. 62

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore !

  GIANFRANCO LIBRANDI. ... con conseguente risparmio di tempi e costi. Mi sembra una proposta molto ben fatta. Quindi, mi chiedo perché è stato dato parere contrario. Mi domando se è stato letto bene. Mancanza di tempo o di volontà oppure è una posizione del tipo: in questo disegno di legge tutti gli emendamenti di Scelta Civica devono avere parere contrario ? Vorremmo che per il futuro il lavoro di Scelta Civica venisse più apprezzato dalla maggioranza. Comunque, ritiro l'articolo aggiuntivo.

  PRESIDENTE. Grazie. Interrompiamo a questo punto l'esame del provvedimento, che riprenderà nella seduta di martedì 6 ottobre.

Sull'ordine dei lavori (ore 14,05).

  PIA ELDA LOCATELLI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  PIA ELDA LOCATELLI. Grazie signor Presidente, è passata completamente sotto silenzio, offuscata dalla scomparsa di un altro grande politico del secolo scorso, Pietro Ingrao, la morte di Mauro Ferri avvenuta l'altro ieri, 29 settembre, a Roma. Aveva 95 anni. Mauro Ferri ha partecipato alla Resistenza romana e fu arrestato per propaganda antifascista nel gennaio 1944. Rilasciato, ritornò a Castel San Niccolò, paese di origine del padre, e si iscrisse allo PSIUP. Limpida figura di socialdemocratico, seguì tutte le battaglia autonomiste di Pietro Nenni fino all'unificazione socialista del 1966. Fu segretario del PSI dal 1968 al 1969, deputato per cinque legislature, Ministro dell'industria nel Governo Andreotti del 1972, giudice e poi Presidente della Corte costituzionale.
  Come ha scritto Mauro Del Bue sull’Avanti, Ferri fu uomo politico fine ed insieme uomo di cultura e di legge. Carattere sicuro e acuto polemista anticipò la politica. Fu dal 1956 dalla parte giusta, al di là del giudizio sulla scissione dei socialisti del 1969. Fu un protagonista della nostra storia e seppe stare sempre dalla parte della democrazia. È giusto ricordarlo, ancor più giusto non dimenticarlo (Applausi).

Calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di ottobre 2015 e programma per il periodo novembre-dicembre 2015.

  PRESIDENTE. Comunico che, a seguito della riunione odierna della Conferenza dei presidenti di gruppo, è stato predisposto, ai sensi dell'articolo 24, comma 2, del Regolamento, il seguente calendario dei lavori per il mese di ottobre 2015:

  Martedì 6 ottobre (ore 12 e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna), mercoledì 7 e giovedì 8 ottobre (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 9 ottobre) (con votazioni)

  Seguito dell'esame delle mozioni Baldelli, Bernardo, Matarrese, Allasia, Gigli, Rampelli, Rizzetto ed altri n. 1-00967, Ricciatti ed altri n. 1-00984, Ruocco ed altri 1-00985, Allasia ed altri 1-00986, Vargiu ed altri n.1-00995 e Benamati ed altri n. 1-00996 concernenti iniziative per la tutela dei diritti dei consumatori nei confronti degli operatori del mercato dell'energia elettrica e del gas.

  Seguito dell'esame dei progetti di legge:
   disegno di legge n. 3012 e abbinate – Legge annuale per il mercato e la concorrenza;
   proposta di legge n. 1990 – Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria;
   proposta di legge n. 2957 e abbinate – Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare (Approvata dal Senato);Pag. 63
   proposta di legge n. 9 e abbinate – Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza (previo esame e votazione della questione pregiudiziale presentata).

  Giovedì 8 ottobre sarà inserito l'esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015 (Doc. LVII, n. 3-bis).

  Lunedì 12 ottobre (antimeridiana/pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

  Discussione sulle linee generali dei progetti di legge:
   proposta di legge n. 2874 – Modifiche all'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale, e modifica all'articolo 414 del codice penale (Approvata dal Senato);
   disegno di legge n. 3194 – Delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (Approvato dal Senato);

  Discussione sulle linee generali della mozione Rondini ed altri concernente tagli al servizio sanitario nazionale (in corso di presentazione).

  Martedì 13, mercoledì 14 e giovedì 15 ottobre (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 16 ottobre) (con votazioni)

  Seguito dell'esame della proposta di legge n. 2874 – Modifiche all'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale, e modifica all'articolo 414 del codice penale (Approvata dal Senato).

  Seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi.

  Seguito dell'esame del disegno di legge n. 3194 – Delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (Approvato dal Senato).

  Seguito dell'esame della mozione Rondini ed altri concernente tagli al servizio sanitario nazionale (in corso di presentazione).

  Mercoledì 14 ottobre avranno luogo le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre.

  Giovedì 15 ottobre avrà luogo in Aula, alle ore 11, una cerimonia per la celebrazione del 60o anniversario dell'adesione dell'Italia alle Nazioni Unite, con la partecipazione del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.

  Lunedì 19 ottobre (antimeridiana/pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

Pag. 64

  Discussione sulle linee generali dei disegni di legge:
   n. 3272 e abbinate – Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo (Approvato dal Senato) (ove concluso dalle Commissioni);
   n. 3315 – Conversione in legge del decreto-legge 20 settembre 2015, n. 146, recante misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione (da inviare al Senato – scadenza: 20 novembre 2015).

  Discussione sulle linee generali delle mozioni:
   Alli ed altri n. 1-00956 concernente iniziative per rafforzare la cooperazione allo sviluppo a favore dei Paesi africani, anche nella prospettiva della riduzione dei flussi migratori;
   Benedetti ed altri n. 1-00720 in materia di autorizzazione alla commercializzazione e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari;
   Rampelli ed altri concernente la candidatura di Roma capitale per le Olimpiadi del 2024 (in corso di presentazione).

  Martedì 20, mercoledì 21 e giovedì 22 ottobre (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 23 ottobre) (con votazioni)

  Seguito dell'esame dei disegni di legge:
   n. 3272 e abbinate – Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo (Approvato dal Senato) (ove concluso dalle Commissioni);
   n. 3315 – Conversione in legge del decreto-legge 20 settembre 2015, n. 146, recante misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione (da inviare al Senato – scadenza: 20 novembre 2015).

  Seguito dell'esame delle mozioni:
   Alli ed altri n. 1-00956 concernente iniziative per rafforzare la cooperazione allo sviluppo a favore dei Paesi africani, anche nella prospettiva della riduzione dei flussi migratori;
   Benedetti ed altri n. 1-00720 in materia di autorizzazione alla commercializzazione e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari;
   Rampelli ed altri concernente la candidatura di Roma capitale per le Olimpiadi del 2024 (in corso di presentazione).

  Nel corso della settimana potrà avere luogo il seguito dell'esame di argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi.

  Lunedì 26 ottobre (antimeridiana/pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

  Discussione sulle linee generali delle proposte di legge:
   n. 3169 e abbinate – Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali, nonché disposizioni di coordinamento al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e al decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274 (Approvata dal Senato) (ove concluso dalle Commissioni);
   n. 1751 – Disposizioni per la protezione degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità nell'interesse pubblico;
   n. 2039, 948 e abbinate – Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato.

  Discussione sulle linee generali della mozione:
   Ravetto ed altri n. 1-00989 concernente iniziative volte all'istituzione presso i tribunali ordinari di sezioni specializzate per i procedimenti giurisdizionali in materia di immigrazione.

  Martedì 27, mercoledì 28 e giovedì 29 ottobre (antimeridiana e pomeridiana, con Pag. 65eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 30 ottobre) (con votazioni)

  Seguito dell'esame delle proposte di legge:
   n. 3169 e abbinate – Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali, nonché disposizioni di coordinamento al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e al decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274 (Approvata dal Senato) (ove concluso dalle Commissioni);
   n. 1751 – Disposizioni per la protezione degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità nell'interesse pubblico;
   n. 2039, 948 e abbinate – Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato.

  Seguito dell'esame della mozione Ravetto ed altri n. 1-00989 concernente iniziative volte all'istituzione presso i tribunali ordinari di sezioni specializzate per i procedimenti giurisdizionali in materia di immigrazione.

  Nel corso della settimana sarà previsto l'esame della domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni nei confronti di Nicola Cosentino (deputato all'epoca dei fatti) (Doc. IV, n. 10).

  Nel corso della settimana potrà avere luogo il seguito dell'esame di argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi.

  Lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (question time) avrà luogo il mercoledì (dalle ore 15).
  Lo svolgimento di interpellanze urgenti avrà luogo, di norma, il venerdì (dalle ore 9,30).
  Il martedì, di norma, tra le ore 9 e le ore 11, avrà luogo lo svolgimento di interpellanze e di interrogazioni.
  Nel calendario potranno essere inseriti disegni di legge di conversione di decreti-legge approvati dal Consiglio dei ministri, ove presentati alla Camera.
  Il Presidente si riserva di inserire nel calendario l'esame di progetti di legge di ratifica licenziati dalle Commissioni e di ulteriori documenti licenziati dalla Giunta per le autorizzazioni.
  L'organizzazione dei tempi per la discussione degli argomenti iscritti nel calendario sarà pubblicata in calce al resoconto stenografico della seduta odierna.
  È stato altresì predisposto, ai sensi dell'articolo 23, comma 6, primo periodo, del regolamento, il seguente programma dei lavori per i mesi di novembre e dicembre 2015:

  Novembre

  Seguito dell'esame degli argomenti previsti nel mese di ottobre e non conclusi.

  Esame del disegno di legge S. 2070 – Conversione in legge del decreto-legge 30 settembre 2015, n. 153, recante misure urgenti per la finanza pubblica (ove trasmesso dal Senato – scadenza: 29 novembre 2015).

  Esame di ulteriori decreti-legge presentati alla Camera o trasmessi dal Senato.

  Esame della proposta di legge n. 1138, 1039 e abbinate – Misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.

  Esame delle mozioni Businarolo ed altri n. 1-00783 e Scotto ed altri n. 1-Pag. 6600912 concernenti iniziative per assicurare maggiore trasparenza e partecipazione nelle procedure di nomina dei membri dei consigli di amministrazione delle società partecipate dallo Stato e da altri soggetti pubblici.

  Esame della proposta di legge n. 698, 2578 e abbinate – Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.

  Esame della mozione Fanucci, Milanato, Vignali, Melilla, Antimo Cesaro, Rondini, Tabacci, Taglialatela, Barbanti, Alfreider, Di Lello ed altri n. 1-00934 concernente iniziative volte al sostegno del settore termale

  Esame delle proposte di legge:
   n. 3220 – Disposizioni in materia di acquisto e dismissione delle autovetture di servizio o di rappresentanza delle pubbliche amministrazioni (ove concluso dalla Commissione);
   n. 2188 e abbinate – Disposizioni in materia di candidabilità, eleggibilità e ricollocamento dei magistrati in occasione di elezioni politiche e amministrative nonché di assunzione di incarichi di governo nazionale e negli enti territoriali. Modifiche alla disciplina in materia di astensione e ricusazione dei giudici (Approvata dal Senato);
   n. 2514 e abbinate – Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al pensionamento e la decorrenza delle prestazioni pensionistiche.

  Dicembre

  Esame dei disegni di legge di stabilità e bilancio.

  Esame dei progetti di legge:
   disegno di legge n. 2953 – Delega al Governo recante disposizioni per l'efficienza del processo civile;
   proposta di legge n. 1986 e abbinate – Disposizioni per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del bullismo informatico.

  Esame delle mozioni Busin ed altri n. 1-00963 e Ruocco ed altri n. 1-00978 in materia di tassazione dei fabbricati ad uso produttivo in cui siano presenti impianti incorporati nelle opere murarie o fissati al suolo.

  Esame delle proposte di legge:
   n. 2650 – Norme in materia di divieto di accesso alle discoteche e ai locali da ballo e di responsabili della sicurezza dei medesimi locali;
   n. 857, 3077 e abbinate – Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell'accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico;
   n. 2212 – Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché delega al Governo per l'adozione di tributi destinati al suo finanziamento;

  Seguito dell'esame della proposta di legge n. 275-A/R e abbinate – Disposizioni in materia di conflitti di interessi.

  Esame delle proposte di legge:
   n. 3096 – Modifica dell'articolo 1, comma 57, della legge 7 aprile 2014, n. 56, in materia di costituzione di zone omogenee per specifiche funzioni nell'ambito delle province e di elezione del presidente della provincia e del consiglio provinciale;
   n. 3287 – Misure per il sostegno della famiglia;
   n. 3235 – Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati (ove concluso dalle Commissioni);
   n. 3297 – Modifica all'articolo 4 della legge 2 luglio 2004, n. 165, recante Pag. 67disposizioni volte a garantire l'equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali (Approvata dal Senato).

  Durante la sessione di bilancio non potranno essere esaminati dall'Assemblea provvedimenti che comportino nuove o maggiori spese o diminuzione di entrate, con l'eccezione dei progetti di legge indicati nell'articolo 119, comma 4, del regolamento.

  Nell'ambito del programma potranno essere inseriti progetti di legge che verranno successivamente presentati alla Camera, nonché ulteriori progetti di legge trasmessi dal Senato.
  Nell'ambito del programma potranno essere inseriti inoltre eventuali progetti di legge di ratifica licenziati dalle Commissioni e ulteriori documenti licenziati dalla Giunta per le autorizzazioni.

Ordine del giorno della seduta di domani.

  PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.
  Venerdì 2 ottobre 2015, alle 9,30:

  Svolgimento di una interpellanza urgente.

  La seduta termina alle 14,15.

Pag. 68

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME DEGLI ARGOMENTI IN CALENDARIO

Mozione n. 1-00967 e abb. – Tutela dei diritti dei consumatori nei confronti degli operatori del mercato dell'energia elettrica e del gas

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 20 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 17 minuti
 MoVimento 5 Stelle 32 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà –
 Berlusconi Presidente
27 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 20 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 19 minuti
 Scelta civica per l'Italia 18 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
17 minuti
 Per l'Italia – Centro Democratico 16 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 15 minuti
 Misto: 19 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA – MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero 6 minuti
  Alternativa Libera 6 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
3 minuti

(*) I tempi sono stati in parte utilizzati nella seduta del 14 settembre 2015.

Pag. 69

Ddl n. 3012 e abbinate – Legge annuale per il mercato e la concorrenza

Seguito dell'esame: 20 ore (*).

Relatori per la maggioranza (complessivamente) 30 minuti
Relatore di minoranza 30 minuti
Governo 30 minuti
Richiami al Regolamento 20 minuti
Tempi tecnici 6 ore
Interventi a titolo personale 2 ore e 17 minuti (con il limite massimo di 16 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 9 ore e 53 minuti
 Partito Democratico 2 ore e 24 minuti
 MoVimento 5 Stelle 1 ora e 30 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà –
 Berlusconi Presidente
1 ora e 11 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 45 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 45 minuti
 Scelta civica per l'Italia 41 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
39 minuti
 Per l'Italia – Centro
 Democratico
38 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza
 Nazionale
33 minuti
 Misto: 47 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA – MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero 15 minuti
  Alternativa Libera 15 minuti
  Minoranze Linguistiche 9 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
8 minuti

(*) I tempi sono stati in parte utilizzati nelle sedute del 29 e 30 settembre e del 1o ottobre 2015.

Pag. 70

Pdl n. 1990 – Abolizione finanziamento pubblico all'editoria

Seguito dell'esame: 6 ore.

Relatore 15 minuti
Governo 15 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 15 minuti
Interventi a titolo personale 57 minuti (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 8 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 15 minuti
 MoVimento 5 Stelle 31 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà –
 Berlusconi Presidente
25 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 19 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 18 minuti
 Scelta civica per l'Italia 17 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
16 minuti
 Per l'Italia – Centro Democratico 15 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 14 minuti
 Misto: 18 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA – MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero 6 minuti
  Alternativa Libera 6 minuti
  Minoranze Linguistiche 3 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
3 minuti

Pdl n. 2957 e abb. – Diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare

Seguito dell'esame: 7 ore.

Relatore 15 minuti
Governo 15 minuti Pag. 71
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 30 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 6 minuti (con il limite massimo di 8 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 44 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 25 minuti
 MoVimento 5 Stelle 35 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà –
 Berlusconi Presidente
29 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 22 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 20 minuti
 Scelta civica per l'Italia 20 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
18 minuti
 Per l'Italia – Centro Democratico 18 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 16 minuti
 Misto: 21 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA – MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero 7 minuti
  Alternativa Libera 7 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
3 minuti

Pdl n. 9 e abb. – Cittadinanza

Seguito dell'esame: 8 ore.

Relatore per la maggioranza 20 minuti
Relatori di minoranza (complessivamente) 20 minuti
Governo 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 1 ora e 30 minuti Pag. 72
Interventi a titolo personale 1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 20 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 17 minuti
 MoVimento 5 Stelle 32 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà –
 Berlusconi Presidente
27 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 20 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 19 minuti
 Scelta civica per l'Italia 18 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
17 minuti
 Per l'Italia – Centro Democratico 16 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 15 minuti
 Misto: 19 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA – MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero 6 minuti
  Alternativa Libera 6 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
3 minuti

Doc. LVII, n. 3-bis – Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015

Tempo complessivo: 2 ore e 30 minuti.

Relatore per la maggioranza 10 minuti
Relatori di minoranza ( complessivamente) 10 minuti
Governo 15 minuti
Interventi a titolo personale 13 minuti (con il limite massimo di 5 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) Pag. 73
Gruppi 1 ora e 42 minuti
 Partito Democratico 10 minuti
 MoVimento 5 Stelle
 Forza Italia – Popolo della Libertà –
 Berlusconi Presidente
 Area Popolare (NCD - UDC)
 Sinistra Ecologia Libertà
 Scelta civica per l'Italia
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
 Per l'Italia – Centro Democratico
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale
 Misto: 12 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA – MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero 4 minuti
  Alternativa Libera 4 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti

Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo del 15-16 ottobre 2015

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 4 ore.

Governo 30 minuti
Interventi a titolo personale 10 minuti 10 minuti
Gruppi 1 ora e 30 minuti (per la discussione) 1 ora e 40 minuti (per le dichiarazioni di voto)
 Partito Democratico 24 minuti 10 minuti
 MoVimento 5 Stelle 11 minuti 10 minuti
 Forza Italia – Popolo della
 Libertà – Berlusconi Presidente
9 minuti 10 minuti Pag. 74
 Area Popolare (NCD - UDC) 7 minuti 10 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 7 minuti 10 minuti
 Scelta civica per l'Italia 6 minuti 10 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
6 minuti 10 minuti
 Per l'Italia – Centro Democratico 6 minuti 10 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza
 Nazionale
6 minuti 10 minuti
 Misto: 8 minuti 10 minuti
  Alleanza Liberalpopolare
  Autonomie ALA – MAIE –
  Movimento Associativo Italiani
  all'Estero
2 minuti 3 minuti
  Alternativa Libera 2 minuti 3 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti 2 minuti

Mozione n. 1-00956 – Cooperazione allo sviluppo a favore dei Paesi africani nella prospettiva della riduzione dei flussi migratori

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 20 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 17 minuti
 MoVimento 5 Stelle 32 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà –
 Berlusconi Presidente
27 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 20 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 19 minuti Pag. 75
 Scelta civica per l'Italia 18 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
17 minuti
 Per l'Italia – Centro Democratico 16 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 15 minuti
 Misto: 19 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA – MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero 6 minuti
  Alternativa Libera 6 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
3 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

Mozione n. 1-00720 – Autorizzazione alla commercializzazione e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 20 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 17 minuti
 MoVimento 5 Stelle 32 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà –
 Berlusconi Presidente
27 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 20 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 19 minuti
 Scelta civica per l'Italia 18 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
17 minuti Pag. 76
 Per l'Italia – Centro Democratico 16 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 15 minuti
 Misto: 19 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA – MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero 6 minuti
  Alternativa Libera 6 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
3 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

Mozione n. 1-00989 – Istituzione presso i tribunali ordinari di sezioni specializzate per i procedimenti giurisdizionali in materia di immigrazione

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 20 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 17 minuti
 MoVimento 5 Stelle 32 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà –
 Berlusconi Presidente
27 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 20 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 19 minuti
 Scelta civica per l'Italia 18 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
17 minuti
 Per l'Italia – Centro Democratico 16 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 15 minuti Pag. 77
 Misto: 19 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA – MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero 6 minuti
  Alternativa Libera 6 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
3 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

Doc. IV, n. 10 – Autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni nei confronti di Nicola Cosentino, deputato all'epoca dei fatti

Tempo complessivo: 2 ore e 30 minuti.

Governo 15 minuti
Richiami al Regolamento 5 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 23 minuti (con il limite massimo di 3 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 1 ora e 42 minuti
 Partito Democratico 30 minuti
 MoVimento 5 Stelle 13 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà –
 Berlusconi Presidente
10 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 8 minuti
 Sinistra Ecologia Libertà 7 minuti
 Scelta civica per l'Italia 7 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
7 minuti
 Per l'Italia – Centro Democratico 6 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 6 minuti
 Misto: 8 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA – MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero 2 minuti Pag. 78
  Alternativa Libera 2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) –
  Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti

  Per quanto riguarda la discussione dei progetti di legge n. 2874, n. 3194, n. 3272 e abbinate, n. 3169 e abbinate, n. 1751 e n. 2039, 948 e abbinate l'eventuale organizzazione dei tempi sarà valutata sulla base del testo che verrà licenziato dalle Commissioni di merito.

  L'organizzazione dei tempi per l'esame della mozione Rondini ed altri relativa ai tagli al Servizio sanitario nazionale e della mozione Rampelli ed altri relativa alla candidatura di Roma Capitale per le Olimpiadi del 2024 sarà pubblicata dopo la loro presentazione.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 7 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nom. Ddl 3012-A e abb-em 19-septies 1 365 365 183 127 238 102 Resp.
2 Nom. articolo 19-septies 370 368 2 185 313 55 100 Appr.
3 Nom. articolo 19-octies 376 322 54 162 266 56 99 Appr.
4 Nom. articolo agg. 19-octies 01 397 396 1 199 105 291 98 Resp.
5 Nom. articolo agg. 19-octies 02 401 401 201 100 301 98 Resp.
6 Nom. articolo agg. 19-octies 03 410 408 2 205 131 277 95 Resp.
7 Nom. articolo agg. 19-octies 0401 420 420 211 57 363 95 Resp.
8 Nom. em. 22.1 416 416 209 53 363 95 Resp.
9 Nom. em. 22.400 424 424 213 20 404 95 Resp.
10 Nom. em. 22.2 427 421 6 211 110 311 95 Resp.
11 Nom. em. 22.3 427 409 18 205 69 340 95 Resp.
12 Nom. articolo 22 429 423 6 212 265 158 95 Appr.
13 Nom. em. 22-bis 400 431 431 216 22 409 94 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). – C = Voto contrario (in votazione palese). – V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). – A = Astensione. – M = Deputato in missione. – T = Presidente di turno. – P = Partecipazione a votazione in cui è mancato il numero legale. – X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 7 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nom. em. 22-bis 500 435 435 218 429 6 94 Appr.
15 Nom. em. 22-bis 501 438 438 220 432 6 94 Appr.
16 Nom. em. 22-bis 450 445 421 24 211 334 87 93 Appr.
17 Nom. em. 22-bis 401 438 431 7 216 122 309 93 Resp.
18 Nom. em. 22-bis 402 442 441 1 221 431 10 93 Appr.
19 Nom. em. 22-bis 502 448 446 2 224 428 18 93 Appr.
20 Nom. articolo 22-bis 449 447 2 224 427 20 93 Appr.
21 Nom. articolo agg. 22-bis 01 448 447 1 224 167 280 92 Resp.
22 Nom. em. 22-ter 400 447 446 1 224 67 379 92 Resp.
23 Nom. em. 22-ter 401 449 416 33 209 68 348 92 Resp.
24 Nom. em. 22-ter 402, 450 449 417 32 209 70 347 92 Resp.
25 Nom. em. 22-ter 491 453 426 27 214 144 282 92 Resp.
26 Nom. articolo 22-ter 453 424 29 213 338 86 92 Appr.


INDICE ELENCO N. 3 DI 7 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nom. articolo agg. 22-ter 01 441 440 1 221 164 276 92 Resp.
28 Nom. articolo agg. 22-ter 02 418 417 1 209 155 262 93 Resp.
29 Nom. articolo agg. 22-ter 03 429 427 2 214 165 262 92 Resp.
30 Nom. em. 23.1 424 422 2 212 159 263 92 Resp.
31 Nom. em. 23.400 424 421 3 211 154 267 92 Resp.
32 Nom. em. 23.2 430 427 3 214 160 267 92 Resp.
33 Nom. em. 23.3 432 431 1 216 163 268 92 Resp.
34 Nom. em. 23.4 433 432 1 217 164 268 92 Resp.
35 Nom. articolo 23 436 435 1 218 279 156 92 Appr.
36 Nom. em. 24.1 438 437 1 219 146 291 92 Resp.
37 Nom. em. 24.2 432 425 7 213 162 263 92 Resp.
38 Nom. em. 24.3 437 430 7 216 162 268 92 Resp.
39 Nom. articolo 24 440 438 2 220 383 55 92 Appr.
INDICE ELENCO N. 4 DI 7 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nom. em. 25.1 432 429 3 215 160 269 92 Resp.
41 Nom. em. 25.2 437 436 1 219 159 277 92 Resp.
42 Nom. em. 25.402 437 435 2 218 136 299 92 Resp.
43 Nom. em. 25.403 436 434 2 218 138 296 92 Resp.
44 Nom. em. 25.404 436 434 2 218 133 301 91 Resp.
45 Nom. em. 25.3 444 441 3 221 140 301 89 Resp.
46 Nom. em. 25.4 442 439 3 220 162 277 89 Resp.
47 Nom. articolo 25 444 441 3 221 300 141 89 Appr.
48 Nom. em. 26.1 435 432 3 217 114 318 90 Resp.
49 Nom. em. 26.2 434 357 77 179 97 260 89 Resp.
50 Nom. em. 26.3 442 356 86 179 88 268 89 Resp.
51 Nom. em. 26.4 425 423 2 212 165 258 88 Resp.
52 Nom. em. 26.5 428 422 6 212 166 256 88 Resp.


INDICE ELENCO N. 5 DI 7 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nom. em. 26.6 428 420 8 211 112 308 88 Resp.
54 Nom. em. 26.7 421 416 5 209 123 293 88 Resp.
55 Nom. em. 26.8 407 403 4 202 137 266 88 Resp.
56 Nom. em. 26.9 410 405 5 203 139 266 88 Resp.
57 Nom. em. 26.11 400 384 16 193 143 241 88 Resp.
58 Nom. em. 26.452 399 358 41 180 119 239 88 Resp.
59 Nom. em. 26.450 rif. 408 403 5 202 397 6 88 Appr.
60 Nom. em. 26.13 415 413 2 207 150 263 88 Resp.
61 Nom. em. 26.14 413 412 1 207 142 270 87 Resp.
62 Nom. em. 26.451 419 416 3 209 163 253 87 Resp.
63 Nom. em. 26.453 409 407 2 204 159 248 87 Resp.
64 Nom. em. 26.16 406 326 80 164 68 258 87 Resp.
65 Nom. em. 26.19 411 409 2 205 160 249 87 Resp.
INDICE ELENCO N. 6 DI 7 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nom. em. 26.20, 26.21 405 401 4 201 179 222 87 Resp.
67 Nom. articolo 26 388 385 3 193 229 156 87 Appr.
68 Nom. em. 27.1 385 382 3 192 121 261 87 Resp.
69 Nom. em. 27.400 387 385 2 193 125 260 87 Resp.
70 Nom. em. 27.3 383 381 2 191 122 259 87 Resp.
71 Nom. articolo 27 384 281 103 141 232 49 87 Appr.
72 Nom. articolo agg. 27.0400 391 378 13 190 14 364 87 Resp.
73 Nom. em. 28-bis 402 370 366 4 184 114 252 87 Resp.
74 Nom. em. 28-bis 406 376 363 13 182 109 254 87 Resp.
75 Nom. articolo 28-bis 367 335 32 168 225 110 87 Appr.
76 Nom. articolo agg. 28-bis 0400 365 285 80 143 33 252 87 Resp.
77 Nom. articolo agg. 28-bis 01 366 288 78 145 53 235 87 Resp.
78 Nom. articolo agg. 28-bis 02 377 293 84 147 51 242 87 Resp.


INDICE ELENCO N. 7 DI 7 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 83)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
79 Nom. articolo agg. 28-bis 03 374 301 73 151 72 229 87 Resp.
80 Nom. articolo agg. 28-bis 04 364 359 5 180 132 227 87 Resp.
81 Nom. em. 29.3, 29.4, 29.5 351 350 1 176 57 293 87 Resp.
82 Nom. articolo 29 359 352 7 177 308 44 87 Appr.
83 Nom. articolo agg. 29.01 350 349 1 175 127 222 87 Resp.