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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 493 di mercoledì 30 settembre 2015

Pag. 1

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO

  La seduta comincia alle 9,05.

  PRESIDENTE. La seduta è aperta.
  Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

  GIOVANNI SANGA, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.

  PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
  (È approvato).

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Bernardo, Boccia, Michele Bordo, Busin, Catania, Cirielli, Dambruoso, Di Lello, Epifani, Gregorio Fontana, Giampaolo Galli, Giancarlo Giorgetti, Marotta, Pes, Portas, Ravetto, Rosato, Scotto, Turco e Vignali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
  I deputati in missione sono complessivamente centootto, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,09).

  PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
  Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alle 9,35.

  La seduta, sospesa alle 9,10, è ripresa alle 9,35.

Seguito della discussione del disegno di legge: Legge annuale per il mercato e la concorrenza (A.C. 3012-A); e delle abbinate proposte di legge: Causi e Benamati; Marco Di Stefano ed altri; Moretto ed altri; Colletti ed altri; Vignali; Russo ed altri; Simonetti ed altri (A.C. 2437-2469-2684-2708-2733-3025-3060).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 3012-A: Legge annuale per il mercato e la concorrenza e delle abbinate proposte di legge: Causi e Benamati; Marco Di Stefano ed altri; Moretto ed altri; Colletti ed altri; Vignali; Russo ed altri; Simonetti ed altri nn. 2437, 2469, 2684, 2708, 2733, 3025 e 3060.
  Ricordo che nella seduta di ieri è stato da ultimo respinto l'articolo aggiuntivo Paglia 7.06.
  Ricordo, inoltre, che è stato accantonato l'articolo 6-bis con gli emendamenti ad esso riferiti.Pag. 2
  Avverto che le Commissioni hanno presentato l'emendamento 18.600, che è in distribuzione, con riferimento al quale risulta alla Presidenza che i rappresentanti dei gruppi abbiano rinunciato al termine per la presentazione di subemendamenti.
  Avverto che fuori dalla seduta sono stati ritirati dal presentatore gli emendamenti Sottanelli 8.24, 9.10, 9.11, 9.401, 11.4, 13.2, 13.4, 15.402.
  Chiedo alla relatrice per la maggioranza per la VI Commissione, Fregolent, se intende riprendere l'esame del provvedimento dall'articolo 8 ovvero dall'articolo 6-bis, in precedenza accantonato.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Presidente, io continuerei con gli articoli dall'8 al 14 e, poi, alla fine, potremmo riprendere l'esame dell'articolo 6-bis.

  PRESIDENTE. Sta bene.

(Esame dell'articolo 8 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Presidente, procediamo come abbiamo fatto ieri ?

  PRESIDENTE. Sì, va bene.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Per quanto riguarda gli emendamenti all'articolo 8, le Commissioni esprimono parere contrario su tutti. Il parere è contrario anche sugli articoli aggiuntivi.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza, deputato Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Grazie, Presidente. Esprimo parere contrario sull'emendamento Colletti 8.1. Il parere è favorevole sull'emendamento Da Villa 8.2, mentre è contrario sugli identici emendamenti Paglia 8.3 e Colletti 8.4.
  Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Allasia 8.5, sugli identici emendamenti Pagano 8.6 e Sottanelli 8.26...

  PRESIDENTE. L'emendamento Sottanelli 8.26 è stato ritirato. Lei forse ha il vecchio fascicolo degli emendamenti. Dunque, riprendiamo dall'emendamento Pagano 8.6.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Pagano 8.6, mentre l'emendamento Sottanelli 8.26 è stato ritirato.
  Esprimo parere favorevole sul mio emendamento 8.7, sugli identici emendamenti Vignali 8.8, Allasia 8.9, Locatelli 8.10, Pastorelli 8.11 e Prataviera 8.12, sull'emendamento Paglia 8.14 e sugli identici emendamenti che vanno dall'emendamento Allasia 8.15 fino all'emendamento 8.27...

  PRESIDENTE. Questi identici emendamenti arrivano fino all'emendamento Prataviera 8.20.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Va bene.
  Esprimo parere contrario sugli emendamenti Catalano 8.22, Paglia 8.23 e Pagano 8.450.

  PRESIDENTE. Ricordo che l'emendamento Sottanelli 8.24 è stato ritirato.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sul mio emendamento 8.25. Infine, esprimo parere favorevole sul mio articolo aggiuntivo 8.0400 e parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Paglia 8.01 e Colletti 8.02.

Pag. 3

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza. Quindi, il parere è contrario su tutte le proposte emendative.

  PRESIDENTE. La ringrazio.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 8.1.
  Passiamo ai voti.

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 8.1, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vacca, Lo Monte, Toninelli, Ginoble, Cuperlo, Placido...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  354   
   Votanti  352   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato   63    
    Hanno votato no  289.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Da Villa 8.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colaninno, Locatelli, Rizzo, Alfreider, Venittelli, Massa, Bruno Bossio, Fantinati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  366   
   Votanti  365   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato   84    
    Hanno votato no  281.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Paglia 8.3 e Colletti 8.4, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Revoco l'indizione della votazione. Scusi, onorevole Paglia, non l'avevo vista.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. È mattina, Presidente...
  A me stupisce il parere contrario su questo emendamento, anche perché il fatto che la parte contro cui verranno utilizzate le risultanze della scatola nera possa opporre al giudice il malfunzionamento dell'apparecchio medesimo credo sia un dato di fatto. Vi faccio un esempio: credo di avere, in un'automobile che ho posseduto – è andata ad altri parenti –, una scatola installata da 12 o 13 anni; in 12 o 13 anni non l'ha mai vista nessuno.
  Ora, voi pensate che quella macchina faccia un incidente e se la parte opposta si debba fidare delle risultanze di un apparecchio che, in 12 anni, attaccato ad una macchina, non ha mai avuto una manutenzione. Questa cosa è impossibile ! Per cui, quando si fa una legge, almeno è bene chiarire fin da subito a tutti i cittadini, anche per una questione di trasparenza, quali siano i loro diritti. E il diritto di opporsi rispetto ad un apparecchio potenzialmente non funzionante qualsiasi avvocato sa che esiste. Pag. 4
  Succederà e, per questo – io l'ho detto –, questa legge rischia di produrre più contenziosi di quanti speri di risolverne, esattamente per questa ragione. Infatti, non essendoci un'omologazione continua, ma solo un'omologazione in partenza, nessuno si fiderà, converrà fare ricorso.
  Quindi, scrivere in una legge una cosa che è comunque possibile serve semplicemente a dire a tutti i cittadini, anche ai più male informati, che questa cosa ha – sì – un valore, ma anche che per ciascuno di loro sarà possibile opporsi in giudizio, qualora si riscontri un sospetto di malfunzionamento. Non volerlo scrivere è solo una responsabilità che ci si assume, non in termini di mancanza di efficacia, ma semplicemente in termini di mancanza di trasparenza.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Paglia 8.3 e Colletti 8.4. I pareri sono contrari.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Porta, Di Salvo, Greco, D'Arienzo, Pesco, Gregori.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  382   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato   81    
    Hanno votato no  301.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 8.5, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Caso, Lattuca, Villarosa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  386   
   Votanti  358   
   Astenuti   28   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato   96    
    Hanno votato no  262.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Ricordo che l'emendamento Pagano 8.6 è stato ritirato.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 8.7, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni, Sgambato, Carnevali, Grassi, Ragosta, Caruso, Beni.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  383   
   Votanti  382   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato  125    
    Hanno votato no  257.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Vignali 8.8, Allasia 8.9, Locatelli 8.10, Pastorelli 8.11 e Prataviera 8.12, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luigi Gallo, Montroni, Pesco, Lainati, Di Lello, Colaninno, D'Attorre, Grassi.Pag. 5
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:
   Presenti e votanti  384   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato  107    
    Hanno votato no  277.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paglia 8.14, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Lello, Montroni, Bossa, Carrozza, Binetti, Latronico...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  384   
   Votanti  383   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato  101    
    Hanno votato no  282.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Allasia 8.15, Pizzolante 8.16, Locatelli 8.17, Paglia 8.18 e Prataviera 8.20, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Da Villa, Businarolo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  385   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato  135    
    Hanno votato no  250.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Martella ha segnalato di aver espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Catalano 8.22.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Catalano. Ne ha facoltà.

  IVAN CATALANO. Grazie Presidente, vorrei chiedere al Governo se sia disponibile ad una riformulazione dell'emendamento, limitatamente alle modifiche al comma 2 e al comma 5, in quanto riprendono delle disposizioni previste nell'articolo 8 del provvedimento «Destinazione Italia», articolo che poi fu stralciato, e che danno la possibilità al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di avere i dati provenienti dalle black box assicurative per fini istituzionali quali, ad esempio, la possibilità di intervenire per verificare il traffico oppure l'utilizzo delle infrastrutture e altre cose. Tramite l'analisi dei big data provenienti da queste black box, si può fare una programmazione anche delle attività del Governo. È una disposizione, quindi, già presente in quell'articolo e che, a mio avviso, potrebbe essere ripresa con questa limitazione della modifica dell'emendamento al comma 2 e al comma 5. Ciò non va a stravolgere la volontà dell'emendamento che mira comunque a lasciare ai provider assicurativi la gestione dei dati per i fini assicurativi, ma dà la possibilità al Governo di disporre di questi dati in forma anche anonima. Infatti, al comma 5 si prevede anche l'utilizzo dei dati con la garanzia della privacy in modo che il Governo può avere appunto la possibilità di avere un big data di informazioni da analizzare e da utilizzare a fini sociali, eventualmente anche per programmare un investimento infrastrutturale studiando i dati del traffico in tempo reale. Questa è una disposizione che è stata fortemente voluta dal Governo nel decreto-legge cosiddetto «Destinazione Italia». Chiaramente, in questo testo l'approccio è cambiato, però credo sia una possibilità Pag. 6che il Governo deve sfruttare per ottenere un big data che gli potrebbe interessare per diversi fini. È una richiesta, quindi, che faccio al Governo di valutare appunto se accogliere con parere favorevole l'emendamento, limitandolo all'approvazione di questa modifica. Tutte le altre invece sono escluse.

  PRESIDENTE. Ovviamente, è il Governo che propone riformulazioni. Giusto per ricordarlo. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Catalano 8.22, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Frusone, Scagliusi, Speranza...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  393   
   Votanti  329   
   Astenuti   64   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato   17    
    Hanno votato no  312.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Paglia 8.23.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Grazie, Presidente. Questo è un emendamento che ritengo molto rilevante che attiene ad una questione significativa. Ne abbiamo in qualche modo già accennato ieri. C’è la questione dei dati personali, del loro trattamento ma soprattutto della loro proprietà e della loro disponibilità. Noi, con questo emendamento, sostanzialmente proponiamo che tutti i dati che vengono raccolti da queste scatole nere vengano trasmessi dalle compagnie assicurative o comunque da chi detiene la scatola nera e conservati esclusivamente da Ivass e che le compagnie assicuratrici possano fare richieste, abbiano il diritto di avere accesso a tali dati solo ed esclusivamente per quelli concernenti un sinistro avvenuto, cioè che non siano nella loro disponibilità informazioni sugli utenti e dati personali, che, credo, non sia lo scopo almeno dichiarato per cui la scatola nera viene installata sui veicoli. La scatola nera è installata sui veicoli ufficialmente solo per essere utilizzata sostanzialmente in caso di sinistro. Quindi, i dati sono conservati da terzi, in particolar modo da un ente pubblico all'interno di una banca dati e protetti, come chiediamo con questo emendamento, secondo le modalità che, con apposito regolamento, stabilisca il Garante per la protezione dei dati personali e successivamente resi disponibili all'interno di un processo o all'interno di una controversia e limitatamente a quelli. A me sembra un principio non solo ragionevole ma doveroso nei confronti dei cittadini italiani che hanno il pieno diritto a che i loro dati siano protetti, a che i loro dati non vengano ceduti a terzi, a che i loro dati non divengano di proprietà di compagnie assicurative che, peraltro, ricordiamolo, non agiscono solo, ad esempio, per le RC-auto, agiscono anche offrendo altri tipi di polizze. Pensate soltanto a come un assicuratore potrebbe incrociare dei dati ottenuti sul mio stile di guida nel momento in cui mi propone una polizza sanitaria. Dal mio stile di guida si possono trarre anche altre considerazioni che nulla dovrebbero avere a che fare con altre finalità. Invece, i dati sono utilizzati comunque. Credo che questo sia un grave errore e credo che forse questo Parlamento sulla questione della proprietà dei dati personali e del loro trattamento non abbia riflettuto abbastanza, non rifletta abbastanza. Con questo emendamento faremo un passo importante invece non nel rendere inefficaci le scatole nere, che è lo scopo a cui dovrebbero essere dedicate, ma per evitare che invece divengano un abuso e comunque divengano proprietarie di quel bene che qualcuno chiama e ha chiamato anche recentemente il vero petrolio Pag. 7del XXI secolo cioè i dati, l'informazione e le comunicazioni su ciascuno di noi. Non credo che dovremmo consegnarli con leggerezza e gratuitamente alle compagnie assicurative.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Bonafede. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presidente. L'emendamento propone la soppressione dell'intero comma 5. Noi ci asterremo per il semplice fatto che la prima parte è quella che riporta il trattamento dei dati all'interno della normativa a tutela della privacy. Quindi, pur condividendo la soppressione della seconda parte, considerando quello che abbiamo detto ieri cioè che questo disegno di legge implica un grave rischio di lesione del diritto alla privacy dei cittadini, la prima parte di questo comma, richiamando la legge sulla privacy, in qualche modo finisce con il dargli una tutela minima. Detto questo, siamo chiaramente contrari a tutta la seconda parte perché faccio presente, come dicevo ieri, che ci sono diritti di cui il cittadino non può disporre nemmeno dietro agevolazione economica o sconto dell'assicurazione. Pertanto qui si dice che è fatto divieto all'impresa di assicurazione di utilizzare i dispositivi di cui al presente articolo al fine di raccogliere dati ulteriori rispetto a quelli destinati alla finalità di determinazione della responsabilità.
  E su questo ci possiamo stare, lo abbiamo detto, la raccolta dei dati che possa consentire la ricostruzione della dinamica del sinistro ci vede assolutamente concordi. Tuttavia, c’è tutta l'altra parte che si riferisce alla possibilità per l'assicurazione di rilevare la posizione e le condizioni del veicolo in maniera continuativa; questa parte è gravissima, perché, in contrasto con la prima; la norma è fatta chiaramente malissimo, sembra dare una delega in bianco sulla possibilità per l'assicurazione, sostanzialmente, di pedinare l'assicurato e si riferisce, tra l'altro, a una sproporzione rispetto alla finalità originaria, anche questo un criterio totalmente generico, che non è possibile individuare in questa fase e che mette certamente a grave rischio la privacy dei cittadini.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Moretto. Ne ha facoltà.

  SARA MORETTO. Grazie Presidente, il collega Bonafede ha letto la stessa parte dell'articolo che avrei letto io, però, ovviamente, ne fornisco un'interpretazione diversa nel senso che è proprio allo scopo di evitare un abuso dell'utilizzo dei dati che abbiamo inserito questa parte, specificando che la compagnia assicurativa può utilizzare i dati solo ai fini della determinazione della responsabilità in occasione dei sinistri e, ovviamente, di rilevare la posizione e le condizioni del veicolo, perché anche queste sono necessarie per definire le responsabilità e la dinamica di un sinistro.
  Condividiamo la preoccupazione rispetto al diritto alla privacy dei cittadini, vorrei, però, anche, tranquillizzare i colleghi rispetto al fatto che già oggi, mentre noi normiamo nei particolari questo tipo di strumento, gran parte dei veicoli dei cittadini italiani è dotata di scatola nera. I cittadini che la installano sono consapevoli di fornire i loro dati alle compagnie assicuratrici e, molto spesso, queste scatole nere, oltre a fornire una tracciabilità dell'utilizzo del veicolo, servono anche per fornire dei servizi accessori quali, per esempio, il soccorso in caso di incidente e il ritiro dell'auto. Quindi, vorrei rassicurarli, perché sono i cittadini italiani stessi che riconoscono la bontà di un servizio di questo genere e, in più, nel caso di una conduzione onesta e nei limiti delle regole dell'autoveicolo, solitamente, non hanno nulla da temere.
  Quindi, volevo rassicurare i colleghi che, con il provvedimento, e in particolare con il comma 5, non autorizziamo alcun abuso dell'utilizzo dei dati privati dei cittadini automobilisti, ma anzi li tuteliamo.

Pag. 8

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Zaccagnini. Ne ha facoltà.

  ADRIANO ZACCAGNINI. Grazie Presidente, vorrei sottolineare come nell'emendamento, in realtà, noi recuperiamo la normativa sulla privacy, richiamando l'intervento del Garante, ma il punto non è questo, che comunque è bene sottolineare per gli interventi che sono stati fatti precedentemente, quanto la questione dei fini tariffari, cioè il fatto che si introduca come possibilità quella di utilizzare questi dati ai fini tariffari e, quindi, per fare qualsiasi cosa. Qui si tratta della questione della proprietà dei dati personali, è una profilazione vera e propria degli utenti. Noi chiediamo che questi dati non vengano controllati dalle società medesime che fanno le RC-auto e che possono fare altri tipi di assicurazione, ma che si apra un mercato differente di provider che tuteli la raccolta dati.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paglia 8.23 con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giorgio Piccolo, Frusone, Fantinati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:
   Presenti  405   
   Votanti  337   
   Astenuti   68   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato   25    
    Hanno votato no  312.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Allasia 8.25, dal momento che gli emendamenti Pagano 8.450 e Sottanelli 8.24 sono stati ritirati.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Signor Presidente, volevo fare una puntualizzazione rispetto a una questione precedente. Come già diceva il collega Zaccagnini, di una cosa è bene almeno avere contezza. Quando si dice che si possono raccogliere i dati a fini tariffari chiunque abbia una vaga idea, anche solo molto superficiale di come si costruisce la tariffa di una assicurazione auto, sa che sostanzialmente questo significa autorizzare a raccogliere qualunque tipo di dati, dal primo all'ultimo. Infatti, persino non voglio dire il colore degli occhi, ma quasi, diventa un elemento rilevante nella costruzione di una tariffa RC auto: poco, tanto, ma i fini statistici sono esattamente questi. Uno può sostenere esattamente, con qualche ragione, e le compagnie lo fanno, che il fatto di abitare in una strada piuttosto che in un'altra incide, perché, se statisticamente una cosa incide, allora ha valore ai fini della costruzione della tariffa: viene fatta così; ci sono centinaia e centinaia di variabili all'interno.
  Di conseguenza, autorizzare alla raccolta di tutti quei dati che abbiano una incidenza sulle tariffe significa consentire la raccolta di tutti i dati personali, dal primo all'ultimo. Almeno sappiamolo e almeno questo emendamento invito a votarlo perché una qualche soluzione da questo punto di vista prova almeno ad adottarla.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Allasia. Ne ha facoltà.

  STEFANO ALLASIA. Signor Presidente, intervengo per specificare e ribadire il concetto del collega Paglia, in cui ci differenzia non solo il colore politico, ma la sensibilità anche politica di intraprendere un percorso e un indirizzo che noi stiamo cercando di portare avanti con linearità, anche se assai difficile in questo provvedimento, che salta da una situazione all'altra, da un tema all'altro. Avremmo il piacere, come è già stato ribadito più volte, che ci possa essere, come in tutte le cose, anche nella situazione normale di una vita Pag. 9normale, che tutto abbia un inizio e tutto abbia una fine e che, quindi, indubbiamente, con semplificazione estrema, ci sia la possibilità di mettere fine a un evento o a una situazione. Pertanto, l'emendamento prevede ci possa essere sull'uso dei dati personali la fine e la cancellazione perché non riteniamo che chiunque, soprattutto un'azienda privata, mantenga in eterno i dati personali e sensibili di una persona. Con questo emendamento, si va a migliorare il testo e quindi chiediamo il voto favorevole ed eventualmente la rivisitazione del parere da parte dei relatori di maggioranza e del Governo su questo emendamento, che non cambia di fatto l'articolo stesso ma cambia la forma perché pone almeno fine e fa chiarezza sui dati personali in ordine alla legge sulla privacy, di cui purtroppo si è abusato in questo Paese.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 8.25, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione, Cassano, Russo, Greco.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:
   Presenti  402   
   Votanti  401   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato  137    
    Hanno votato no  264    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Greco, Gitti, Patriarca.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  401   
   Votanti  395   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato  268    
    Hanno votato no  127.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Allasia 8.0400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Latronico, Villarosa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  400   
   Votanti  398   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato   97    
    Hanno votato no  301.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi Paglia 8.01 e Colletti 8.02, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Lello, Carloni, Marzana, Massa, Carbone.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  400   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato   94    
    Hanno votato no  306.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 10

(Esame dell'articolo 9 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Presidente, su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 9 il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Anche sugli articoli aggiuntivi ?

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Sì, anche sugli articoli aggiuntivi.

  PRESIDENTE. Il relatore di minoranza ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, sull'emendamento Allasia 9.1 il parere è favorevole. Sull'emendamento Colletti 9.2 il parere è contrario. Sugli identici emendamenti Paglia 9.3 e Colletti 9.4 il parere è contrario. Sugli emendamenti Colletti 9.5, Luigi di Maio 9.6 e Pagano 9.7 il parere è contrario.

  PRESIDENTE. L'emendamento Pagano 9.7 è ritirato e anche l'emendamento Pagano 9.8.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Sugli emendamenti Sottanelli 9.9 e 9.10 il parere è contrario.

  PRESIDENTE. L'emendamento Sottanelli 9.10 è ritirato. Allora, gli emendamenti Sottanelli 9.10, 9.11 e 9.401 sono ritirati. Mi dica il parere sull'emendamento Caparini 9.400.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Sull'emendamento Caparini 9.400 il parere è favorevole. Sull'emendamento Polidori 9.402 il parere è contrario. Sugli articoli aggiuntivi Colletti 9.01 e 9.02, Luigi Di Maio 9.03, Colletti 9.04 e 9.05 il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 9.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione, Adornato, Sgambato, Paglia, D'Incà.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  400   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato  106    
    Hanno votato no  294.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Catanoso ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 9.2, con parere contrario di Commissioni, Governo e relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marzano, Caso, Catanoso, Lombardi, Placido, Palmizio...Pag. 11
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  406   
   Maggioranza  204   
    Hanno votato   93    
    Hanno votato no  313.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Paglia 9.3 e Colletti 9.4, con parere contrario di Commissioni, Governo e relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Zaccagnini, Silvia Giordano...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  403   
   Votanti  402   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato   92    
    Hanno votato no  310.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 9.5, con parere contrario di Commissioni, Governo e relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni, Di Lello...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  396   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato   89    
    Hanno votato no  307.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Di Maio 9.6, con parere contrario di Commissioni, Governo e relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni, Mognato, Lo Monte, Vignaroli, Grillo, Monchiero...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  407   
   Maggioranza  204   
    Hanno votato   92    
    Hanno votato no  315.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Sottanelli 9.9.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sottanelli. Ne ha facoltà.

  GIULIO CESARE SOTTANELLI. Signor Presidente, questo emendamento vuole accorciare i tempi per la richiesta di risarcimento danni. Oggi un danneggiato, con la normativa attuale, ha due anni di tempo per poter richiedere i danni alla compagnia di assicurazione; spesse volte le frodi vengono denunciate dopo diverso tempo, in modo che le compagnie di assicurazione non hanno la possibilità e il modo di fare gli accertamenti, e sono quindi costrette a pagare. Questo emendamento molto semplicemente riduce la possibilità di fare richiesta di risarcimento danni da due anni, come è attualmente, a novanta giorni, che mi sembra un tempo congruo per coloro che hanno ricevuto dei danni per fare la legittima richiesta. Tenendolo così com’è attualmente, a due anni, si alimenta e si aiuta chi delinque nel settore assicurativo. Mi sembrava un emendamento di buon senso, non capisco perché ancora una volta il Governo e il relatore non abbiano dato parere favorevole.

Pag. 12

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Longo. Ne ha facoltà.

  PIERO LONGO. Signor Presidente, quanto detto dal collega testé mi lascia molto perplesso perché, per tentare di evitare frodi alle assicurazioni, si limita il diritto dei cittadini onesti. Allora a me questa sembra, mutuando un linguaggio che non è di questa parte politica, una vera e propria marchetta per le assicurazioni.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Dambruoso. Ne ha facoltà.

  STEFANO DAMBRUOSO. Grazie Presidente. Abbiamo discusso nel nostro partito proprio dell'importanza dell'aspetto fraudolento, che sottostà all'iniziativa dell'emendamento Sottanelli. Ebbene, anche noi siamo arrivati a fare riflessioni su argomenti che prendono il nome citato dall'avvocato Longo, appunto la «marchetta». Noi avevamo colto, invece, un marchettificio proprio a favore di una parte solo degli avvocati molto interessati a questo tipo di negoziazione, per cui siamo davvero convinti che quel mondo debba essere in qualche modo limitato. Ecco perché insistiamo affinché su questo vi sia una riflessione seria.

  GIULIO CESARE SOTTANELLI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Collega Sottanelli, lei ha già parlato, non può replicare.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Gitti. Ne ha facoltà.

  GREGORIO GITTI. Grazie Presidente. Ricordo a me stesso che il termine generale di prescrizione previsto dal codice civile è di dieci anni; il termine di prescrizione per la responsabilità civile è di cinque anni; il termine abbreviato per questa fattispecie di responsabilità civile è di due anni. Novanta giorni non è un termine di prescrizione, casomai è un termine che può essere paragonato ad un termine di decadenza. Dal punto di vista, quindi, delle categorie giuridiche questo emendamento non si spiega.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Frusone. Ne ha facoltà.

  LUCA FRUSONE. Grazie Presidente. Intervengo solo per dichiarare voto contrario.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Bonafede. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Grazie Presidente. Ribadisco che una riduzione del termine di prescrizione fino a questo punto sarebbe incostituzionale e vorrebbe dire davvero agevolare soltanto e fare l'ennesimo regalo alle assicurazioni, contro cittadini onesti che devono avere il tempo per potere esercitare i loro diritti.
  È allucinante, di fronte ad un termine generale di cinque anni per la responsabilità extracontrattuale e di due anni, come è stato detto, nel caso di sinistri stradali, addirittura ridurre a novanta giorni, che è un termine sì indicato di decadenza e che però non prende in considerazione taluni casi. Per esempio, faccio soltanto l'esempio più grave, quello in cui vi sia un danneggiato da sinistro che si trovi in una situazione grave, tale da non avere la possibilità di esercitare il proprio diritto entro i novanta giorni. Ripeto, sarebbe una restrizione assolutamente non giustificata (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Grazie Presidente. Io credo che si dovrebbe, quantomeno, prima di parlare leggere. Prima di tutto è un termine di decadenza Pag. 13e non di prescrizione e questo per rispondere all'onorevole Gitti. Per rispondere all'onorevole Bonafede, è espressamente indicato «salvo i casi di forza maggiore», quindi, qualcuno che non fosse in grado di presentare la denuncia sarebbe comunque tutelato.
  La realtà è che si tratta di valutare se, nei casi normali – perché la legge si occupa di casi normali e non di casi eccezionali –, un danneggiato serio denuncia all'assicurazione il fatto entro o oltre i tre mesi. Ora io credo che la legge si dovrebbe preoccupare delle situazioni in cui, per così dire, il comportamento è quello che ci si può aspettare normalmente, non di coprire ogni possibile ipotesi, inclusa quella in cui un danneggiato si risvegli dopo ventitré mesi per fare la denuncia. Infatti quella che è stata definita una marchetta per le assicurazioni è semplicemente una norma di buon senso, per il semplice fatto che sappiamo tutti quale tipo di azioni arriva dopo due anni. Mi sarei aspettato un pochino più di analisi, piuttosto che commenti di questo livello, da così autorevoli colleghi (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sottanelli 9.9, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Benamati, Fraccaro, Monchiero, Gadda... chi non riesce a votare ? Fraccaro... Gadda sta votando... bene.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  405   
   Votanti  402   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato   19    
    Hanno votato no  383    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Cani ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Come previsto dall'ordine del giorno, essendo giunti intorno alle ore 10,30 e, quindi, in prossimità dello svolgimento delle esequie del Presidente Ingrao in piazza Montecitorio, sospendo la seduta che riprenderà alle ore 15 con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, con la presenza del presidente del Consiglio dei ministri. Successivamente proseguirà l'esame del disegno di legge in materia di concorrenza.

  La seduta, sospesa alle 10,30, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, alle quali risponderà il Presidente del Consiglio dei ministri.

(Iniziative volte al rilancio della politica industriale, con particolare riferimento alla digitalizzazione delle filiere dell'industria manifatturiera – n. 3-01729)

  PRESIDENTE. Il deputato Alberto Bombassei ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01729, concernente iniziative volte al rilancio della politica industriale, con particolare riferimento alla digitalizzazione delle filiere dell'industria manifatturiera (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata) per un minuto.

  ALBERTO BOMBASSEI. Grazie, Presidente. Signor Presidente del Consiglio, la crisi e i successivi mutamenti politici, Pag. 14economici e sociali hanno spinto il nostro sistema produttivo a confrontarsi con una realtà europea ed internazionale piena di contraddizioni e di difficoltà, ma anche di spunti di crescita e innovazione, su cui vale la pena forse di concentrarsi e tra questi vi è l'industria 4.0. Purtroppo non ho tempo di spiegare, ma, come è noto, può essere definita come l'informatizzazione delle industrie – e non solo – volte alla creazione delle fabbriche intelligenti.
  Gli investimenti necessari perché si affermi la cosiddetta fabbrica intelligente sono, nel prossimo trentennio, per la sola Europa, pari a 1.300 miliardi di dollari, ben 90 miliardi l'anno. La sola Germania ha deciso di mettere sul piatto 45 miliardi all'anno, la metà...

  PRESIDENTE. Concluda.

  ALBERTO BOMBASSEI. Trenta secondi...

  PRESIDENTE. Prego deputato, ha un minuto. Sta terminando il suo tempo, mancano pochi secondi.

  ALBERTO BOMBASSEI. Almeno un minuto che sia un minuto vero.
  La metà dell'investimento previsto nel nostro continente, dicevo.
  Il nostro Paese non può perdere l'occasione, in questa delicata fase di ripresa economica, di avviare, quindi, una nuova stagione di rilancio del tessuto produttivo nazionale che si basi su un rinnovato e configurato legame tra innovazione, competenze e capitale umano.
  Chiediamo, quindi, a lei e al Governo quali iniziative politiche, legislative e normative ritenga opportuno adottare in un'ottica di rilancio strategico della politica industriale nazionale orientata alle adozioni del paradigma industria 4.0 e alla digitalizzazione delle filiere dell'industria manifatturiera.

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha facoltà di rispondere per tre minuti.

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, onorevole Bombassei, è assolutamente sacrosanto il contenuto lungo della sua interrogazione, che lei ha esposto in questi due minuti. Molto sinteticamente, proverò a dire anch'io qualcosa in risposta.
  Oggi per noi ciò che lei ha posto come tema è una priorità. Nel primo anno e mezzo di Governo la priorità è stata il salvataggio dell'industria manifatturiera italiana: 43 crisi industriali aperte, un lavoro per passare dal segno meno al segno più, tutti i principali indicatori – dalla produzione industriale al PIL, agli occupati – che ancora oggi vedono, con i nuovi dati ISTAT, un ulteriore incremento di 69 mila unità, che arrivano a 325 mila tra agosto 2014 e agosto 2015.
  Questa prima fase, quella di portare l'Italia fuori dalle sabbie mobili, è una fase che possiamo definire «missione compiuta». Il passaggio successivo è quello di riuscire a definire e declinare i nuovi paradigmi dell'investimento manifatturiero in Italia. Lei lo sa, non solo per la sua attività di parlamentare: è ciò che il Governo sta facendo, in capo al Ministero dello sviluppo economico, ma lavorando in sinergia con tutti i Ministeri interessati. È un approccio onnicomprensivo, che tenga insieme non soltanto l'industria 4.0, così viene definita, ma la gestione di tutte le partite ad essa collegate.
  Ricerca, sviluppo, innovazione e capitale umano chiamano anche un piano di banda ultralarga, un intervento sulla nuova imprenditorialità innovativa, le competenze per riuscire finalmente ad applicare l'alternanza scuola-lavoro, la canalizzazione di risorse finanziarie, ma, insieme a questo, il tentativo di portare nelle nostre aziende un percorso di digitalizzazione che non si limiti a usare i nuovi strumenti informatici, ma a definire un nuovo percorso produttivo e un nuovo processo produttivo all'interno delle aziende. Sono certo che ce la faremo.

  PRESIDENTE. Il deputato Bombassei ha facoltà di replicare, per due minuti.

Pag. 15

  ALBERTO BOMBASSEI. Grazie Presidente, Presidente del Consiglio dei ministri, la ringrazio per la precisazione e i chiarimenti che sono rivolti esattamente nella direzione che avrei voluto sentire e, quindi, sono soddisfatto di questo, però è opportuno anche ricordare come una lettura dei movimenti della manifattura degli ultimi 15 anni ci dice come questi siano radicalmente cambiati. Ricordo il dato che soltanto negli anni Novanta l'80 per cento dell'economia mondiale era concentrata tra Europa, Stati Uniti e Giappone. Solo vent'anni dopo abbiamo perso il 40 per cento di questo valore che si è spostato nelle economie in via di sviluppo, come la Cina o altre. Quindi, i Paesi sviluppati come il nostro potranno riguadagnare o dovrebbero poter riguadagnare il terreno perduto nei prossimi anni soltanto se sapranno sfruttare le possibilità fornite dalla digitalizzazione, ciò che, comunque, ho visto che è stato in gran parte condiviso. Il digitale, infatti, consentirà un sistema di produzione diffuso e delocalizzato.
  Credo che la strada sia ancora lunga, siamo un po’ indietro rispetto ai nostri competitor tradizionali, ma credo che sia con le indicazioni che potranno venire dalla politica che con un'oculata gestione delle risorse messe in campo, oltre che con un impianto legislativo e normativo veramente efficace, si potrà recuperare il terreno perso verso i nostri competitori che ci possa far rimanere sempre, almeno, come secondo Paese manifatturiero in Europa (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

(Orientamenti in merito alle misure finalizzate alla riduzione della spesa sanitaria, con particolare riferimento alle cosiddette prescrizioni inappropriate – n. 3-01730)

  PRESIDENTE. Il deputato Arturo Scotto ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01730, concernente orientamenti in merito alle misure finalizzate alla riduzione della spesa sanitaria, con particolare riferimento alle cosiddette prescrizioni inappropriate (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per un minuto.

  ARTURO SCOTTO. Grazie Presidente, signor Presidente del Consiglio, sono anni che nella sanità si parla una sola lingua: tagli, tagli e ancora tagli. Scelte scellerate che hanno ridimensionato il diritto universale alla salute per tutti i cittadini. Ora vengono annunciate drastiche limitazioni alle prestazioni sanitarie, circa 208. In nome di altri risparmi lineari molti esami potrebbero essere tagliati e tanti pazienti sospinti verso il privato. Per noi e per i cittadini cui abbiamo chiesto un'indicazione anche via web, prima di formularle questa domanda, la misura è colma. Per lei, signor Presidente del Consiglio ?

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha facoltà di rispondere, per tre minuti.

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Grazie Presidente, la misura non è colma, nel senso che abbiamo dei dati diversi su ciò che è avvenuto sulla sanità in questi anni. Signora Presidente, caro presidente Scotto, nel 2002 erano 75 i miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale, nel 2013 erano 106, quest'anno sono 110, il prossimo anno saranno 111. Questo perché deve essere chiaro a chi sta qui e a chi sta fuori di qui che sulla sanità questo Paese non sta tagliando. Poi, possiamo discutere di come impiegare questi denari e possiamo fare sia le consultazioni web che ascoltare alcuni dei messaggi che arrivano dai medici. La Società italiana di radiologia medica nel 2013 lancia l'allarme che il 30 per cento delle risonanze magnetiche non sono necessarie, lo dicono loro, io non sono in condizione di dire se è giusto o no. La Società italiana di medicina interna nel 2014 dice che su 64 milioni di visite specialistiche, il 10 per cento non è appropriato.
  Ora, quello che voglio dire è che ci vuole un patto di serietà tra di noi, il fatto Pag. 16che si debba investire nella sanità è un dato di fatto oggettivo, perché la gente invecchia e, come avrebbe detto il grande Woody Allen, invecchiare è sempre meglio che l'alternativa. Invecchiando cambia il modello di cura di cui abbiamo bisogno e io sono d'accordo con lei sul fatto che, rispetto alle esigenze delle persone, dobbiamo dare un messaggio di tranquillità. Ecco perché, se c’è da cambiare qualcosa, siamo pronti a cambiare, anche se il Parlamento ha votato qualche settimana fa il provvedimento di cui stiamo parlando.
  Siamo pronti a cambiare perché non dobbiamo dare l'impressione ai cittadini che non abbiano diritto alle cure. Tutt'altro. Quindi, disponibilità totale a ragionare, a discutere e a confrontarsi, però nella correttezza del racconto. Nel 2013, 106 miliardi di euro; nel 2014, 109 miliardi di euro; nel 2015, 110 miliardi di euro; nel 2016, 111 miliardi di euro. Questa sarà la nostra base di partenza.
  Su tutto il resto discutiamo, confrontiamoci, riduciamo l'ospedalizzazione, pensiamo al fatto che tanti anziani hanno bisogno di cure diverse rispetto al passato perché si vive più a lungo, ma non raccontiamo che siamo in presenza di tagli, perché l'unico settore in cui c’è stato dal 2002 ad oggi un aumento del 40 per cento è la sanità.

  PRESIDENTE. Il deputato Scotto ha facoltà di replicare.

  ARTURO SCOTTO. Signora Presidente, signor Presidente del Consiglio, i numeri non sono neutri, non possiamo giocarci, perché c’è di mezzo la salute. Lei dice che si sta riprendendo a spendere nella sanità e parla di 111 miliardi, ma nel documento di economia e finanza, che lei ha scritto, ne sono previsti 113 e nella legge di stabilità dello scorso ne erano previsti 115. Quei 4 miliardi che sono scomparsi sono quelli che vivono oggi nella condizione di difficoltà. Quei cittadini che per fare una TAC devono spendere un ticket di 63 euro e devono fare magari 74 giorni di attesa, mentre nel privato bastano gli stessi soldi o qualcuno in più per farne cinque, e sono quegli stessi che ci domandano un cambiamento radicale. Lei ha ragione, la società invecchia, ma nel momento in cui invecchia è anche più esigente ed è più esigente verso gli operatori sanitari ed è più esigente verso se stessa.
  Signor Presidente, il provvedimento che lei oggi dice che è disposto a cambiare è un provvedimento che rischia di trasformare i medici in burocrati e i pazienti in sudditi e questo non è sopportabile, soprattutto nel momento in cui il nostro Paese è ben al di sotto della media europea per spesa sanitaria in rapporto al PIL (stiamo sullo stesso piano della Grecia, del Portogallo e della Spagna) e nello scorso anno – e lei lo sa meglio di me – il 10 per cento dei cittadini italiani, secondo l'ISTAT, ha rinunciato a curarsi. È questa l'emergenza, invece che altre che lei ha sottolineato nel corso degli ultimi giorni, come la TASI per tutti, anche a quelli a Piazza Navona.

(Intendimenti del Governo in ordine a iniziative di carattere politico-diplomatico relative alla crisi siriana – n. 3-01731)

  PRESIDENTE. L'onorevole Dellai ha facoltà di illustrare l'interrogazione Marazziti n. 3-01731, concernente intendimenti del Governo in ordine a iniziative di carattere politico-diplomatico relative alla crisi siriana (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), che ha sottoscritto in data odierna, per un minuto.

  LORENZO DELLAI. Signora Presidente, signor Presidente del Consiglio, anche noi avremmo tanti temi di politica interna da sottoporle però siamo consapevoli che la strada della buona politica comporta anche coscienza dell'interdipendenza delle questioni. Politica interna, politica europea, politica estera sono la medesima filiera, in sostanza, per ricostruire un ruolo autorevole e forte e positivo del nostro Paese. Per questa ragione abbiamo colto l'occasione del suo rientro – e le auguriamo il ben tornato – dal viaggio alle Nazioni Unite, per sottoporle la questione Pag. 17della Siria. Abbiamo presentato in questo senso una serie di osservazioni nel documento che le è stato recapitato. Abbiamo preso atto, positivamente, delle sue parole al riguardo del rifiuto del modello Libia con riferimento all'iniziativa unilaterale della Francia. Siamo dunque a chiederle quale linea intende il Governo, anche eventualmente con passaggi parlamentari necessari, perseguire per garantire il coinvolgimento di tutte le forze interessate ad una risoluzione politica della questione siriana.

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha facoltà di rispondere.

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, presidente Dellai, la ringrazio per aver posto l'attenzione su temi di politica estera.
  Mi ha molto colpito, in occasione degli incontri a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, notare come, nei colloqui avuti con giornalisti economici, esponenti del mondo della finanza ed esponenti del mondo politico newyorkese e americano, le domande sull'Italia non erano più le stesse dello scorso anno. Fino all'anno scorso la preoccupazione era: ce la farà l'Italia ? Farete la fine della Grecia ? In che condizioni siete ? Rischio contagio ? Quest'anno ciò che ci è stato chiesto è qual è la nostra posizione sul Mediterraneo, cosa ne pensiamo della situazione siriana, della situazione libica, segno evidente che anche nel resto del mondo l'impressione – e qualcosa di più dell'impressione – che stiamo dando è che la fase di crisi è alle spalle e adesso, mentre si tratta di consolidare la ripresa, occorre chiarire il nostro ruolo. Il nostro ruolo è quello di chi, dal primo giorno, chiede più attenzione per il Medio Oriente e il Mediterraneo. Vale ovviamente dal primo simbolico viaggio a Tunisi alla questione libica a ciò che lei e voi avete posto nella domanda. Posso dirle questo: il nostro punto di riferimento rimane in questo momento la posizione delle Nazioni Unite e dell'inviato Staffan de Mistura. È del tutto evidente che sottolineiamo come molto positivo il fatto che il Presidente degli Stati Uniti e il Presidente della Federazione Russa siano tornati a parlarsi e che sia molto positivo che questo abbia costituito il principale dossier di discussione. Pur tuttavia, non ci nascondiamo di fronte alle preoccupazioni, che non sono soltanto legate agli annunci che lei ha ricordato adesso, da parte dei francesi, ma anche a ciò che sta avvenendo esattamente in queste ore. Dunque, la nostra posizione, come Italia, rimane nel solco delle Nazioni Unite: invitare, a tutti i livelli, alla collaborazione e far sì che non si replichi un modello per il quale, dopo quattro anni di guerra, che ha prodotto non soltanto milioni di profughi ma la sconfitta della politica internazionale, si replichi ancora una volta un meccanismo nel quale la mancanza di Governo porta all'esplosione di pezzi interi di Medio Oriente. Un'ultima considerazione – perché lo dite e ci tengo quanto voi –: la Siria e il Medio Oriente sono un mosaico unico sociale, umano, culturale e religioso; continuare a tenere alta l'attenzione su questi temi, anche dal punto di vista della convivenza e della coesistenza, è un nostro preciso dovere morale come italiani (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Scelta Civica per l'Italia e Per l'Italia – Centro Democratico).

  PRESIDENTE. Presidente Dellai, ha facoltà di replicare.

  LORENZO DELLAI. Grazie, Presidente. Signor Presidente del Consiglio, concordiamo con le sue parole, soprattutto concordiamo sul fatto che la Siria è simbolica di una complessità che chiama in causa il tema dello Stato islamico, dell'ISIS, chiama in causa il tema degli interessi globali e regionali che lì si confrontano non sempre in maniera trasparente; chiama in causa anche i valori simbolici, quelli della convivenza, delle culture e delle religioni, ivi compresa quella cristiana. C’è l'esempio di Aleppo, che è l'esempio simbolico di come si può o si rischia di distruggere un segno di convivenza Pag. 18e di pace in un quadrante importantissimo e vicinissimo, da ogni punto di vista, ai nostri cosiddetti interessi nazionali. Dunque, condividiamo la linea che lei ha espresso e la esortiamo – esortiamo il Governo e il Parlamento per le sue funzioni – a portarla avanti anche in sede europea, nella sede cioè di questa vecchia e stanca Europa, come ebbe a dire il Santo Padre, Papa Francesco, che deve riscoprire il suo ruolo unitario ed efficace anche su questa linea.
  Debbo dire che, da questo punto di vista, forse vale la pena di dare un nostro contributo appunto per poter tornare a guardare a questo quadrante del Mediterraneo – in senso molto lato – con la fiducia e la speranza, forse anche un po’ ingenua, che moltissimi in Europa dimostrarono all'inizio della stagione delle cosiddette Primavere arabe. Ecco, in questo senso il software italiano, tipico della politica estera del nostro Paese, è veramente molto più importante della presunta esibizione muscolare di altri Paesi, che forse non hanno colto che appunto il tempo è cambiato e lo scenario sta cambiando radicalmente. Dunque, concordiamo con la sua risposta ed esortiamo il Governo a proseguire su questa strada (Applausi dei deputati dei gruppi Per l'Italia Centro Democratico e Partito Democratico).

(Orientamenti del Governo in ordine alle iniziative intraprese dalla Federazione russa in relazione alla situazione siriana e interventi volti al contenimento del deflusso dei profughi – n. 3-01732)

  PRESIDENTE. La deputata Saltamartini ha facoltà di illustrare l'interrogazione Fedriga ed altri n. 3-01732, concernente orientamenti del Governo in ordine alle iniziative intraprese dalla Federazione russa in relazione alla situazione siriana e interventi volti al contenimento del deflusso dei profughi (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), di cui è cofirmataria. Ha un minuto.

  BARBARA SALTAMARTINI. Grazie Presidente, signor Presidente del Consiglio, stando alle sue dichiarazioni, anche quelle che abbiamo sentito pochi minuti fa, ci è chiaro che l'Italia non ha alcuna volontà di sostenere politicamente lo sforzo russo nello sconfiggere un nemico globale, un nemico mondiale, che è l'ISIS, che abbiamo di fronte, tutti noi tutti i giorni, ai nostri occhi. Lei ha detto in alcune occasioni di non volerlo fare perché non si vuole modificare quell'unità e quell'integrazione territoriale in Siria così come fu fatto in Libia: io mi chiedo come è possibile affermare questo, posto che in Siria in questo momento non c’è uno Stato né unitario, tantomeno scevro da quelle che sono le fibrillazioni create dai gruppi jihadisti che fanno riferimento ad Al Qaeda piuttosto che all'ISIS.
  Rispetto a questo noi vogliamo capire, posto che la questione siriana è inevitabilmente una questione che pone ancora maggior interesse, soprattutto attenzione al tema dell'immigrazione; perché sappiamo bene quali sono i numeri, l'OCSE ce lo ha detto molto chiaramente, 1 milione di persone che arriveranno nel 2015 in Italia, di cui soltanto 350 mila profughi, quindi aventi diritto.

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  BARBARA SALTAMARTINI. Tantissimi che arrivano da quelle popolazioni ! Rispetto a questo vogliamo sapere, Presidente, una volta per tutte con parole chiare: se sosterremo o meno l'iniziativa russa, ma soprattutto quali sono le misure che il Governo intende mettere in campo per arginare il deflusso dei profughi dal territorio siriano, e soprattutto per evitare che entrino nei nostri confini migranti che non hanno alcun titolo al diritto d'asilo.

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha facoltà di rispondere.

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, gentile onorevole Saltamartini, trovo che l'esperienza politica ci consegni tante gustose occasioni, come quella di sentire una Pag. 19persona come lei, onorevole Saltamartini, alla quale come sa va il mio rispetto, che viene da una precisa storia, passare da quella storia al sostegno della politica estera russa. Sono esperienze che fanno piacere, perché segnano come il mondo stia cambiando (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia).

  BARBARA SALTAMARTINI. Mai stata filoamericana !

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Il mondo che sta cambiando però, mi permetto di dire, non può basarsi su dei dati falsi. Non c’è un milione di profughi... Non ci sono i numeri di cui voi state parlando !

  BARBARA SALTAMARTINI. Dati OCSE !

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Un milione di persone non stanno arrivando in Italia (Commenti dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini) ! In Italia...

  BARBARA SALTAMARTINI. In Europa !

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Ha detto così l'onorevole Saltamartini, vi prego di farmi parlare. Un milione di persone non stanno arrivando in Italia: in Italia sono arrivate lo scorso anno 170 mila persone. Sa dove c’è più di un milione di persone ? In Giordania, un Paese di 4 milioni di persone (ho incontrato ieri il Re) che ha 1 milione 400 mila profughi, è la seconda città della Giordania. Dite i numeri veri alle persone che stanno fuori da qui (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Scelta Civica per l'Italia e Per l'Italia – Centro Democratico) !
  Esiste il tema ? Certo, sono due problemi diversi; e rispondo nel merito.
  Il primo: la politica estera italiana. Sono tanti anni che noi abbiamo una politica estera filoatlantica: non la cambieremo sulla base di qualche spot o di qualche vostra impressione. Quello che riteniamo, però, è che nella storia italiana ci sia sempre stata la volontà del dialogo; e quando noi dicevamo che dovevamo parlare e riportare la Russia al tavolo nel Mediterraneo e nel Medio Oriente, lo dicevamo perché non partivamo da una sanzione economica, ma dall'idea che se vogliamo tutti insieme affermare un nuovo ordine mondiale, ben venga l'accordo a Cuba, ben venga l'iniziativa in Iran, ben vengano tutte le iniziative, ma bisogna riportare la Russia per questo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Scelta Civica per l'Italia e Per l'Italia – Centro Democratico), senza schierarsi con gli uni in un processo, come ha detto adesso Dellai, «muscolare» !
  Secondo punto, e ho finito: i migranti, i profughi, i rifugiati. Noi stiamo gestendo una crisi epocale. Lo stiamo facendo senza ricorrere agli spot: noi siamo stati coerenti, altri, che non siedono in questo Parlamento, in altri Parlamenti, quando se lo ricordano, sono stati capaci di dire nel giro di un mese «a casa tutti», e poi «li ospiterei nel mio bilocale» (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Scelta Civica per l'Italia e Per l'Italia – Centro Democratico). Altri hanno avuto atteggiamenti incoerenti, che noi non comprendiamo ! Noi pensiamo che ci sia bisogno di affermare le regole, e cioè che si debbano sicuramente fare tutti gli sforzi per identificare le persone, sicuramente consentire il diritto di asilo a chi ne ha diritto; aggiungo: avere un sistema europeo di diritto d'asilo, siamo gli unici coerenti in Consiglio europeo, insieme a Malta, da aprile a giugno, al Consiglio di settembre.
  Quello, però, che continuiamo a dire è che quando siamo in presenza del rischio della vita di un immigrato noi, quando siamo con la nostra capitaneria di porto, con la nostra Marina militare, se troviamo qualcuno che sta in mezzo al mare non ci preoccupiamo se è un migrante economico o è un rifugiato, prima lo salviamo e siamo orgogliosi di chi lo salva (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Pag. 20Scelta Civica per l'Italia, Area Popolare (NCD-UDC), Per l'Italia - Centro Democratico).

  PRESIDENTE. La deputata Saltamartini, cofirmataria dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.

  BARBARA SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Io penso una cosa, bisogna decidere da quale parte stare, se si vuole continuare a stare sul palco o se si vuole continuare a stare nella realtà. Io credo che lei voglia continuare a stare sul palco e rispetto a questo il suo modo affabulatore, come quello che ha utilizzato nel suo intervento di ieri all'ONU e che ha usato in questa Aula con la sottoscritta, purtroppo non ha alcun peso. Quindi, anche la sua velata critica iniziale sinceramente mi fa sorridere, anche perché qui io rappresento un gruppo politico e non me stessa, pertanto portare un po’ di rispetto al mio gruppo politico forse sarebbe stato meglio (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini). In tal senso le voglio ricordare che la mia storia e la mia identità politica fanno sì che io sia qui proprio all'opposizione, avendo scelto di andare all'opposizione sua e del suo metodo.
  Detto ciò, per venire all'interrogazione, che credo rappresenti cosa più seria delle sue battute, voglio dirle soltanto una cosa: a volte mi chiedo come mai questi profughi decidano di affrontare un percorso di 4 mila chilometri, affrontando il mare, la morte e rischiando la vita invece di recarsi nei Paesi vicini ai loro, dove c’è una grande ricchezza e dove non c’è la guerra e c’è la possibilità di poter restare (Commenti dei deputati dei gruppi Scelta Civica per l'Italia e Partito Democratico). È inutile che vi sollevate, questa è una domanda su cui bisognerebbe interrogarsi !

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore, fate terminare la deputata !

  BARBARA SALTAMARTINI. Detto questo, siccome forse questo è un Parlamento che non è abituato a parlare di politica estera, soprattutto in questi ultimi due anni, perché si preferisce giocare alla politica del meglio stare acquattati così magari posso avere una posizione di potere, una poltrona – vedi lady Mogherini – o piuttosto un posto nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU, dove sarebbe importante esserci, cercando di capire però quali interessi si vanno a difendere. Vede, Presidente del Consiglio, forse le sfugge, ma il tema dell'integralismo islamico, dei terroristi, dei tagliatori di teste – quelli bestie, non altri, caro Presidente del Consiglio ! – è un tema che dovrebbe riguardare tutti noi, è un tema di interesse nazionale e su questo non si può giocare a nascondersi ! Bisognerebbe avere il peso e l'autorità politica per mettere insieme USA e Russia a combattere contro questi animali ! Questo occorrerebbe fare, se l'Italia avesse un peso politico come ha avuto in passato (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini) !

(Chiarimenti e iniziative in materia di spending review presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e orientamenti in merito all'istituzione del reddito di cittadinanza – n. 3-01733)

  PRESIDENTE. Il deputato Cominardi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Sorial ed altri n. 3-01733, concernente chiarimenti e iniziative in materia di spending review presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e orientamenti in merito all'istituzione del reddito di cittadinanza (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), di cui è cofirmatario, per un minuto.

  CLAUDIO COMINARDI. Grazie, Presidente. Negli ultimi sette anni il numero delle persone in povertà assoluta è più che raddoppiato. Se consideriamo la soglia di povertà relativa arriviamo a numeri da capogiro. Secondo l'Istat si tratta di oltre 10 milioni di persone, un italiano su sei ! I fondi nazionali per le politiche sociali Pag. 21sono stati più che dimezzati, mentre nella legge di stabilità del 2014 si è persino provveduto alla cancellazione del Fondo per l'acquisto dei beni alimentari per i più bisognosi. Nonostante ciò manca ancora una misura universale di sostegno economico contro la povertà. Il Movimento 5 Stelle ha la proposta per restituire un reddito di cittadinanza presente da decenni in tutta Europa. Ce lo chiedono la Caritas, Libera, premi Nobel all'economia e, persino, l'Europa. Ce lo chiedono padri e madri di famiglia in mezzo ad una strada, giovani privi di prospettive per il futuro e una miriade di anziani che vedrebbero la loro misera pensione integrata a 780 euro al mese.
  Presidente Renzi, cosa vogliamo fare ? Investire oltre 170 milioni di euro per il suo nuovo e inutile giocattolino, l'Airbus 340, o investire negli italiani che lei dovrebbe rappresentare ? Per una volta nella sua vita, la prego, faccia il Presidente del Consiglio dei cittadini italiani (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha facoltà di rispondere.

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, gentile onorevole cittadino interrogante, rispondo nel merito alla domanda che voi avete posto, nel senso che ci sono delle dichiarazioni nella vostra domanda – che poi lei non ha avuto il tempo di illustrare – che sottolineano come vi sarebbe un aumento di spesa a Palazzo Chigi. Questo aumento è falso, è tecnicamente smentibile, nel senso che l'aumento di spesa nel 2015 è legato soltanto al fatto che siamo passati da 15 milioni di euro a 60 milioni di euro per il pagamento per le pronunce giurisdizionali esecutive dei contenziosi legati alle borse di studio dei medici specializzandi. Si tratta di 45 milioni in più, l'aumento è di 42 milioni, come si intuisce c’è quindi una diminuzione di spesa a palazzo Chigi di 3 milioni di euro soltanto sulle spese correnti.
  Rispetto al tema delle auto blu che avete posto nella domanda, vorrei sottolinearvi come le autovetture di servizio in dotazione alla Presidenza del Consiglio sono state ridotte a quindici, parlano i numeri per noi: erano 840 mila gli euro su questo capitolo nel 2013, sono nel 2015 230 mila, ancora troppi peraltro.
  In ordine alla legge di stabilità – lei ha parlato della legge di stabilità per il 2014, come è ovvio io rispondo per la legge di stabilità per il 2015 e poi per quella che verrà se il Parlamento continuerà a darci la fiducia – le segnalo che su tutti i capitoli della spesa sociale abbiamo aumentato ogni tipo di intervento.
  Invece voglio arrivare alla questione politica che lei pone, senza naturalmente dimenticare che quando sarà ufficializzato anche l'intervento sulla flotta e sugli aerei, vedremo come questo costituirà un risparmio, ma basta aspettare i numeri e anche su questo sarete smentiti dalla realtà che è più forte di ogni tipo di demagogia.
  Vengo però alla domanda politica che lei pone e che io condivido nella sostanza, non nella risposta. Mi spiego: io credo che sia maturo il tempo per una misura sulla povertà, ritengo che in questo Paese non sia giusto parlare di un reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza, per come abbiamo imparato a conoscerlo sui libri, non è un reddito che può essere definito tale se non riguarda tutti, per il fatto stesso che sei cittadino hai diritto ad avere una cifra. Io credo che non sia questo il reddito di cui abbiamo bisogno, la nostra Costituzione parla di diritto al lavoro, noi vogliamo dare la misura per combattere la povertà, che è innanzitutto creare lavoro in Italia, cosa che questo Governo sta facendo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia). In legge di stabilità però ci impegniamo a introdurre per la prima volta una misura contro la povertà, in particolar modo – me lo lasci dire – contro la povertà infantile, perché questa è una priorità sulla quale spero che potremo lavorare insieme (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia).

Pag. 22

  PRESIDENTE. Il deputato Sorial ha facoltà di replicare. Ha due minuti.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signor Presidente, il popolo non ha da mangiare e Renzi risponde: che mangino Airbus. Presidente Renzi, se 7 milioni di italiani senza lavoro e 10 milioni che non vivono, ma sopravvivono, non meritano una risposta ai suoi sprechi e ai suoi vizietti, allora lei non merita gli italiani. Ha aumentato le spese di palazzo Chigi – parlano i numeri, appunto – per 140 milioni di euro e mentre lei prenota un nuovo e inutile aereo personale, il suo Governo lascia i trasporti del sud a un livello medievale e discute di ponti sullo Stretto, segnali elettorali per la criminalità, mentre metà del Paese è senza treni. Con quei 140 milioni di euro, noi daremmo un abbonamento annuale ai mezzi di trasporto ad almeno 500 mila famiglie italiane.
  Lei, i suoi Ministri e i sottosegretari, invece di andare a piedi come annunciatoci, costate 106 milioni di euro in leasing di auto blu, 26 milioni in più dei precedenti Governi, 2 mila autovetture in più. Basterebbe approvare la nostra legge per l'abolizione totale delle auto blu e dei loro leasing per far risparmiare i cittadini italiani.
  Cosa dice, Presidente Renzi, ai due milioni di giovani disoccupati che la vedono indaffarato in un'adolescenziale competizione con Putin e Obama su chi ha l'aereo più grosso ? Un'invidia delle dimensioni che ci costa 800 mila euro a settimana, tanto è il prezzo del suo nuovo aereo Airbus. Tutto questo mentre sugli italiani si scagliano ancora i tagli ai servizi, 2,3 miliardi di tagli alla sanità e 10 miliardi per il 2016. Lei, Presidente Renzi, ha raccontato a reti unificate di voler mettere il turbo al Paese, ma la sua è una truffa stile Volkswagen, ci inquina di promesse mai mantenute, consuma troppo e trucca i dati su occupazione e crescita (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). L'unica crescita visibile e reale oggi in Italia è quella della voglia di onestà dei cittadini italiani e di un movimento pronto a prendere la guida di questo Paese, un Governo 5 Stelle, un Governo senza trucchi e senza inganni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

(Chiarimenti in merito all'affermata intenzione dell'Unione europea di consentire un elevato margine di flessibilità relativamente al deficit pubblico italiano – n. 3-01734)

  PRESIDENTE. L'onorevole Brunetta ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01734, concernente chiarimenti in merito all'affermata intenzione dell'Unione europea di consentire un elevato margine di flessibilità relativamente al deficit pubblico italiano (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per un minuto.

  RENATO BRUNETTA. Grazie, signora Presidente. Innanzitutto, bentornato, signor Presidente, sinceramente bentornato. Quando il Presidente del Consiglio va all'estero, rappresenta tutti, quindi le posso solo dire: bentornato !
  Secondo punto: correttezza del racconto. Anche a tal proposito, concordo con lei: ci vuole correttezza nel racconto. Lei, nel mese di settembre, in questo mese, in due occasioni ha fatto riferimento ad una delibera da parte dell'Unione europea circa una maggiore flessibilità concessa all'Italia per 17 miliardi di euro, oltre un punto di PIL, che lei ovviamente ha intenzione di utilizzare per la sua politica economica.
  Mi può dire, signor Presidente del Consiglio – e lo dico senza acrimonia – in quale delibera, in quale occasione e in quale data l'Unione europea le ha concesso questi 17 miliardi di euro, oltre un punto di PIL ? Forse è una sua speranza o aspettativa ? Ce lo può dire esattamente ?

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha facoltà di rispondere.

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, caro Pag. 23presidente Brunetta, il riferimento alla data è il 13 gennaio 2015. Lei ricorderà che quel giorno non soltanto si è svolto l'ultimo giorno di Presidenza italiana – formalmente non eravamo già più presidenti, ma siamo andati a Strasburgo al Parlamento europeo – ma questo è accaduto nel pomeriggio, perché la mattina si è riunita la Commissione europea che ha approvato la comunicazione sulla flessibilità. La comunicazione sulla flessibilità – ma non ho bisogno di dirlo a lei, che sicuramente per la sua esperienza conosce molto meglio di me i temi – ha consentito a ciascuno Stato membro di poter utilizzare due clausole; una è la clausola sulle cosiddette riforme strutturali, che vale fino allo 0,5 per cento di PIL, e una è la clausola sugli investimenti, che vale fino allo 0,5 per cento di PIL. In totale, l'1 per cento di PIL.
  Io, nelle mie interviste, che vedo che lei ha apprezzato molto, ho fatto riferimento a queste due clausole, quindi ho detto 17 miliardi, avrei dovuto dire 16,8 miliardi – le chiedo scusa – ma il messaggio è che la comunicazione della Commissione europea, che non è una comunicazione, ma una decisione – noi chiamiamo «comunicazione» un messaggio, questa è una decisione – prova a limitare gli effetti del «Fiscal compact» garantendo una flessibilità agli Stati membri.
  Poi, in questo consesso e in questa assise, qualcuno ha detto che si è ottenuto poco, qualcuno ha detto che non si è ottenuto abbastanza – e io rispetto le posizioni – ma quello che l'Italia nel semestre ha ottenuto è questo spazio dell'1 per cento. Potevamo ottenere di più ? Forse. Resta agli atti, caro presidente Brunetta, che mentre qualcuno, anche tra di voi, anche lei stesso, ha votato il «Fiscal compact» nella legislatura precedente, qualcun altro ha ottenuto la flessibilità. Non è sufficiente ? Lo vedremo; io spero che sia sufficiente a far ripartire l'Italia (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Scelta Civica per l'Italia e Area Popolare (NCD-UDC).

  PRESIDENTE. L'onorevole Brunetta ha facoltà di replicare.

  RENATO BRUNETTA. Lei, signor Presidente del Consiglio, è brillante ma è giovane del mestiere, quindi dovrebbe sapere che nel «Fiscal compact» ci sono delle clausole di salvaguardia e di flessibilità che sono state proprio ottenute dal nostro Presidente del Consiglio, Berlusconi, di cui lei dice oggi di voler usufruire. Le manderò tutta la documentazione relativa a questi regolamenti che fanno riferimento a questo.
  Per quanto riguarda lo 0,5 e lo 0,5 per cento, lei avrebbe ragione a meno di un fatto piccolo, ossia che uno 0,4 per cento lei lo ha già ottenuto e lo ha già sfruttato per quanto riguarda il 2016 e quello 0,5 sugli investimenti non è affatto potenzialmente utilizzabile perché è dato in cofinanziamento rispetto ai fondi strutturali europei. Pertanto, non ci sono, signor Presidente del Consiglio, 17 miliardi di euro o 16,8, ma ce ne saranno molti di meno, per cui lei non poteva, in un'intervista scritta e in un'intervista orale, dire che l'Unione europea li aveva già concessi, perché una parte era già stata utilizzata.
  Nel 2016 era previsto l'1,8 e doveva essere l'1,4 e, quindi, 0,4 punti sono già stati ottenuti in conto riforme. Per quanto riguarda la clausola degli investimenti, quella è tutta da discutere e sarà pari allo 0,1 o al massimo allo 0,2 per cento. Quindi, non c’è un punto percentuale di flessibilità o di deficit.
  Per non parlare, poi, che non si può – ma questo lo dovrebbe sapere, Presidente del Consiglio – utilizzare la flessibilità, cioè il deficit, per tagliare le tasse. Questo è assolutamente impossibile, sia per le regole europee, sia per l'articolo 81 della Costituzione, sia per le regole interne di bilancio del nostro Paese. Pensare di poter tagliare le tasse in forma strutturale, utilizzando concessioni una tantum di flessibilità sul deficit da parte dell'Unione europea, è semplicemente un errore da matita blu. Mi consenta, signor Presidente del Consiglio.

Pag. 24

(Iniziative volte a rafforzare la ripresa economica, produttiva e occupazionale – n. 3-01735)

  PRESIDENTE. La deputata Paola Bragantini ha facoltà, per un minuto, di illustrare l'interrogazione Rosato ed altri n. 3-01735, concernente iniziative volte a rafforzare la ripresa economica, produttiva e occupazionale (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), di cui è cofirmataria.

  PAOLA BRAGANTINI. Grazie, Presidente. Ci sono 325 mila posti di lavoro in più. Si può dire che una rondine non fa primavera, ma le rondini che stanno popolando le statistiche di diverse fonti sono un piccolo stormo. Per il secondo mese consecutivo cala il tasso di disoccupazione, sotto al 12 per cento; cala, inoltre, il ricorso alla cassa integrazione. La fiducia dei consumatori sale – più 3,4 per cento – e cresce la fiducia di coloro che di fiducia vivono, cioè le imprese, con un più 2,3 per cento. Erano otto anni che non si misuravano simili numeri.
  In una città come Torino, quest'anno sono diminuite del 10 per cento le richieste di intervento per l'emergenza abitativa e sono diminuiti gli sfratti per morosità incolpevole, dopo sei anni di drammatici segni più. Ma perché tutti questi dati siano percepibili anche nel vissuto quotidiano e non solo nelle statistiche serve ancora la politica, serve la buona politica. Lavoro, lavoro e lavoro, enti locali e sanità, questi sono i nodi principali.
  Molte sono le aspettative rivolte alle legge di stabilità e al Governo. Attendiamo, nelle Commissione competenti, un testo con cervello e cuore, pronti a dare il nostro contributo, con i piedi per terra, ma consapevoli che proprio questa debba essere la legge di stabilità della svolta (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha facoltà di rispondere.

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, gentile onorevole Paola Bragantini, condivido il giudizio sulla realtà. Mi fa piacere parlare di stormo di rondini e non di altri uccelli, che talvolta sono stati evocati, in modo fin troppo ampio, anche da parte mia, per carità, e certo non sporcherò questa assise con il mio riferimento preferito.
  Mi limito a dire quanto segue. Noi abbiamo, nella legge di stabilità, un elemento chiave (condivido le riflessioni dell'onorevole Paola Bragantini). Abbiamo il momento della svolta definitiva e ho cercato di dirlo anche rispondendo all'onorevole Bombassei. Aggiungo che se l'onorevole Brunetta ci produrrà del materiale, davvero in spirito di collaborazione, noi volentieri siamo ansiosi di conoscere quali siano queste clausole approvate durante il Governo Berlusconi. Io ne ricordo una, che è quella sull'immigrazione, che non mi ricordo se è del 1997 o del 1999, o durante il Governo Prodi o durante il Governo D'Alema. Ma se ce ne sono altre, e non ce ne siamo accorti prima, ce le dicano e prima le usiamo (non abbiamo paura e non abbiamo il copyright).
  Voglio dire una cosa, però, su questo. Sì, ben vengano le iniziative specifiche. I numeri parlano forte: i numeri dimostrano che l'Italia è tornata a crescere e i numeri dimostrano che le previsioni del PIL, riviste al rialzo, in Italia non si erano mai viste. I soggetti internazionali che un anno fa ci pronosticavano una previsione dello 0,2 o dello 0,3 in più oggi sono costretti a rimangiarsela e sono costretti a rimangiarsela in meglio.
  Ma accanto alle singole misure, di cui cercheremo di discutere durante l'esame del disegno di legge di stabilità, con molto cuore e anche con un po’ di cervello, vorrei dire che c’è una priorità per tutte e tutti noi, che è quella di restituire fiducia agli italiani. Il punto chiave della fiducia non è un elemento ottimistico, non è training autogeno fatto da un Governo in cerca d'autore, ma è un elemento fondamentale della politica economica.Pag. 25
  Infatti, se, finalmente, il consumatore italiano, che è il più grande risparmiatore occidentale e che, nei due anni delle ubriacature da paura, ha messo in banca qualcosa come 350 miliardi di euro in più, ha messo, cioè, da parte, ha nascosto all'economia reale, 350 miliardi di euro in più, se questo consumatore torna ad avere fiducia in ciò che l'Italia sta facendo, non soltanto abbiamo la ripresa dei consumi, ma abbiamo un rilancio dell'economia che può portare l'Italia ad essere la sorpresa dell'Europa e del mondo.
  Perdonatemi, se la dico così: un anno fa gli investitori internazionali dicevano «chissà se faranno la fine della Grecia». Ora, tra gli investitori internazionali, un famoso finanziere sul Corriere della Sera qualche giorno fa, ma anche gli investitori che abbiamo incontrato nei giri newyorkesi, iniziano a domandarsi se davvero, facendo le riforme strutturali, l'Italia potrà fare meglio della Germania. Io ci credo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia) !

  PRESIDENTE. Il deputato Andrea Martella, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replica per due minuti.

  ANDREA MARTELLA. Signor Presidente del Consiglio, non userò immagini ornitologiche, ma voglio dichiararmi soddisfatto della sua risposta a nome del gruppo del Partito Democratico; una risposta che ha restituito tutto il senso delle sfide in cui il Governo e la maggioranza sono impegnati. Quella più urgente, più immediata: uscire definitivamente dalla recessione, tornare a crescere, far recuperare competitività all'Italia, e farlo seguendo sempre, durante il cammino, quei principi di equità e giustizia sociale che sono i nostri principi.
  È ciò che sta succedendo e che succederà con la prossima legge di stabilità, che vorrà dire un'ulteriore riduzione delle tasse, della pressione fiscale sulle famiglie e le imprese, dopo che l'anno scorso abbiamo ridotto il costo del lavoro, e che vorrà dire che gli italiani smetteranno di pagare la tassa sulla prima casa. Ma vi è di più, ne ha parlato poco fa: vi è una discontinuità, vi è un clima economico più dinamico, che, finalmente, si comincia a percepire; e non solo dalle parole di chi in Europa si accorge che non siamo più sorvegliati speciali, ma dai dati reali.
  A dire questo, a parlarci di questo dinamismo, sono i dati sui mutui che si aprono, sul lavoro precario che si stabilizza, sull'occupazione che torna a crescere, sui consumi delle famiglie che riprendono. E poi vi è l'elemento essenziale per poter ripartire davvero, cioè la fiducia: la fiducia dei consumatori, delle imprese, di chi vuole investire, di chi vuole finanziare.
  Questo accade perché da parte della politica, da parte del Governo, da parte nostra, vi è la determinazione giusta nell'affrontare l'altra grande sfida, cioè fare le riforme, fare quelle riforme che da troppo tempo il nostro Paese attende: quella del fisco, della pubblica amministrazione, della giustizia, della scuola. Quelle riforme che non si sono fatte, nel corso di questi anni, anche per chi ha guardato il Paese con la demagogia e non guardando i problemi reali, come, purtroppo, abbiamo sentito poco fa.
  La fiducia cresce, in una parola, se il Governo continua ad essere credibile, se continueremo ad avere il coraggio di mettere mano alle tante cose che non funzionano e che vanno cambiate, e a farlo in fretta, perché ce n’è bisogno. E tutti quanti noi, tutti noi che siamo qui, signor Presidente del Consiglio, saremo con lei per vincere queste sfide (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia).

(Orientamenti in merito alla tassazione sulla proprietà immobiliare, con particolare riguardo all'abitazione principale – n. 3-01736)

  PRESIDENTE. Il deputato Francesco Saverio Romano ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01736, concernente orientamenti in merito alla tassazione Pag. 26sulla proprietà immobiliare, con particolare riguardo all'abitazione principale (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per un minuto.

  FRANCESCO SAVERIO ROMANO. Grazie, Presidente. Presidente del Consiglio, come lei sa, oltre il 72 per cento delle famiglie italiane vive in una casa di proprietà. È, però, dal 1992 che questi italiani vengono vessati: prima l'imposta straordinaria sugli immobili e poi, a seguire, l'ICI, l'IMU, la Tasi. Una tassa odiosa, perché noi sappiamo quanto sia importante per l'italiano la propria casa. È una tassa così odiosa da essere collocata al secondo posto tra la tassazione più alta in Europa.
  Ora, poiché lei, qualche settimana fa, ha promesso agli italiani che finalmente toglierà la tassa sulla prima casa, e per sempre, noi le vogliamo chiedere se la letterina appena arrivata dall'Unione europea ha modificato il suo intendimento, e quale luogo migliore, se non la Camera dei deputati, per dirci come realmente stanno le cose.

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha facoltà di rispondere.

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, onorevole Francesco Saverio Romano, l'abolizione della tassa sulla prima casa, che noi abbiamo definito per tutti e per sempre, corrisponde a una serie di molteplici obiettivi.
  Il primo è quello di restituire forza al settore dell'edilizia. Abbiamo perso 925 mila posti di lavoro dal 2008 al 2014, quando il trend fortunatamente ha iniziato a invertirsi. La stragrande maggioranza, o meglio la maggioranza assoluta, oltre 500 mila, vengono dal settore dell'edilizia. Ha contribuito – io credo – anche il clima d'incertezza, perché avere un quadro chiaro di cosa si può fare e di cosa no è la prima regola del gioco.
  Secondo punto. Certo, è un tema legato a quanto incide. Io ho dei dati un po’ diversi. A noi risulta che siano più dell'80 per cento le famiglie italiane che hanno una prima casa di proprietà e, tuttavia, non è vero che l'Italia è l'unico Paese che non tassa la casa. Se noi guardiamo l'incidenza delle imposte sugli immobili, vediamo che sicuramente incide sul PIL più nel Regno Unito e in Francia (3,4 per cento e 2,6 per cento), ma meno di noi sia in Germania (0,5 per cento del PIL) che in Spagna (1 per cento del PIL).
  Aggiungo che il 75 per cento dei contribuenti Tasi è costituito da lavoratori dipendenti e pensionati. Il valore di quello che pagano è il 74 per cento del gettito complessivo. Sono tutte considerazioni tecniche che vi risparmio. La sintesi finale è che dopo vent'anni di balletto, a cui ha contribuito anche la politica (tolgo, rimetto, tolgo soltanto per alcuni), che si lega anche al fatto che oggettivamente esiste un problema di giustizia e di equità che deriva, anche per nostra responsabilità, – e prima o poi dovremo arrivarci – dal mancato aggiornamento catasto e immobili, quello che noi diciamo qui è che si elimina la tassa sulla prima casa per tutti e per sempre. Non rilevano le letterine europee: l'Unione europea faccia ciò che deve fare e noi facciamo ciò che dobbiamo fare, nel rispetto che si deve ai ruoli. E ricordiamoci sempre che ogni anno noi diamo 20 miliardi all'Unione europea, che ce ne restituisce 12, e questo atteggiamento di subalternità ad alcuni dell'Unione europea e anche ad alcuni dirigenti, tecnici dell'Unione europea, ha da finire una volta per tutte. Spero che su questo vi sia condivisione.
  Ma il punto centrale è essere finalmente nelle condizioni di dire che l'abolizione della tassa sulla prima casa non deve pesare sui comuni, vale a dire che ciò che viene tolto ai comuni deve essere restituito, senza neanche un centesimo in meno, perché altrimenti si lede il patto di fiducia ed il rapporto con i sindaci (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Il deputato Francesco Saverio Romano ha facoltà di replicare.

Pag. 27

  FRANCESCO SAVERIO ROMANO. Signor Presidente, mi consenta la battuta: lei somiglia molto al Berlusconi del 2008, che abolì la tassazione sulla prima casa. Poiché noi siamo agli esordi in questo Parlamento in una posizione della politica che ci differenzia dal gruppo di Forza Italia, ci piace rivendicare quanto quelle scelte fossero condivise da tutti noi. Se lei dovesse mantenere l'impegno su queste scelte, noi non potremmo che essere d'accordo e, quindi, ci sarebbe assoluta coerenza tra il nostro modo di essere di oggi come quello di allora.
  Ha detto bene: togliere la tassa sulla prima casa significa rilanciare l'economia, rilanciare un settore che oggi è in ginocchio, che invece è il volano della nostra economia. Infatti quando stanno ferme le case, quando stanno ferme le costruzioni, quando stanno fermi i trasferimenti degli immobili, stanno fermi perché nessuno di noi vuole prendersi la rogna di dovere pagare un peso e di trasferire quell'immobile, anche ai propri figli, perché così non si lascia una casa, ma si lascia un debito, anche in ordine alla loro scarsa capacità di reddito.
  Allora, noi salutiamo con favore questo suo impegno. Mi consenta, però, di dirle che le letterine dall'Europa non vengono per caso. È successo così anche qualche anno fa verso il Governo Berlusconi. Spesso quelle letterine vengono preparate in casa da chi magari non le vuole lasciar fare liberamente il suo lavoro.

(Iniziative in merito ai rilievi avanzati in sede di Commissione europea circa gli interventi fiscali annunciati dal Governo – n. 3-01737)

  PRESIDENTE. L'onorevole Lupi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01737, concernente iniziative in merito ai rilievi avanzati in sede di Commissione europea circa gli interventi fiscali annunciati dal Governo (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per un minuto.

  MAURIZIO LUPI. Grazie signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, lei ha annunciato che nella prossima legge di stabilità ci sarà un programma finalmente triennale, 2016, 2017 e 2018, di diminuzione finalmente della pressione fiscale per 35 miliardi di euro. Questo programma si articolerà, nel 2016, come ha già detto, attraverso l'eliminazione dell'IMU e della Tasi sulla prima casa, l'eliminazione dell'IMU agricola e l'eliminazione dell'IMU sugli imbullonati. Poi, andremo a lavorare per la diminuzione dell'IRES sulle imprese e dell'IRPEF sui cittadini. Ecco, all'interno di questo il nostro gruppo, Nuovo Centrodestra-UDC-Area Popolare, in tutti questi due anni ha sempre sottolineato che, per ridare fiducia alle famiglie, per ridare fiducia ad un settore come quello dell'edilizia, certamente l'abolizione dell'IMU e della Tasi sulla prima casa era un elemento importante.
  Quello che vogliamo chiederle in questa domanda è molto semplice. L'Europa deve fare la sua parte e l'Italia deve fare la sua. L'Europa, insieme con noi, decide quali sono le prospettive di sviluppo dell'Europa intera, ma le politiche fiscali appartengono ai singoli Paesi. Non può un burocrate zelante dell'Europa puntualmente dire all'Italia che cosa deve fare in materia di politiche fiscali. Noi vogliamo chiedere se conferma questa linea, il Presidente del Consiglio, e come intende procedere la Presidenza del Consiglio nella legge di stabilità su questa linea che condividiamo.

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha facoltà di rispondere.

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, signor presidente Lupi, confermo naturalmente la nostra posizione, anzi ringrazio tutte le parlamentari, i parlamentari e il suo gruppo in modo particolare, essendo lei l'interrogante, per aver consentito in questi anni l'operazione di riduzione delle tasse. Anzi, inizio col dire che stiamo studiando con il Ministro Padoan un meccanismo per far figurare gli 80 euro finalmente non più come un sussidio o un Pag. 28contributo, ma come una riduzione fiscale. Può darsi che questo provochi dei leggeri cambiamenti, nel senso che qualcuno prenda 81 euro e qualcuno 79 euro, ma sempre lì siamo. Nel 2015 l'operazione IRAP e nel 2016 la casa. Non posso replicare naturalmente all'onorevole Romano, ma, insomma, quando parliamo di personaggi e anche di scelte del passato, ricordiamo sempre che, come per Picasso e per i grandi artisti, ci sono i periodi rosa, quelli rossi e quelli blu; c’è quello del 2008 che la leva e quello del 2011 che la rimette. Lasciamo stare questo che, altrimenti, apriamo una discussione abbastanza inutile rispetto al passato. E lasciamo gli artisti ai periodi del loro passato. Le confermo che nel 2016 interverremo non soltanto sull'IMU e sulla Tasi. Nel 2017, già con questa stabilità, indicheremo il livello di riduzione dell'IRES e vogliamo migliorare rispetto ad altri Paesi competitors, amici e partner, per arrivare sostanzialmente ad un livello inferiore, sia alla Germania, che alla Francia e alla Spagna, anche se in alcuni casi ci siamo già. E, poi, nel 2018 l'IRPEF.
  Quello che, però, è il succo della riflessione del presidente Lupi e al quale vorrei legarmi è che noi dobbiamo uscire da questa dinamica in cui ogni battito d'ali di una farfalla bruxellese costituisce un elemento di preoccupazione, talvolta particolarmente valorizzato dai media e anche dal nostro dibattito. Perché ? Perché in Europa in realtà l'Italia è una delle poche che va con le carte in regola. Quando parliamo della Spagna, parliamo di un Paese che sul deficit ha fatto nell'ultimo triennio 6,8 per cento, 5,7 per cento e 4,5 per cento. Nell'ultimo triennio la media spagnola di deficit è tra il 5,5 e il 6 per cento. Quando parliamo del Regno Unito, parliamo di un Paese importante, certo con un debito diverso da noi, ma che finanzia la riduzione fiscale portando il deficit al 5 per cento.
  E la Francia avrà ragionevolmente un deficit in questa legge di stabilità tra il 3,5 e il 4.
  Allora, smettiamo di vivere con una subalternità culturale rispetto al fatto che ce lo chiede Bruxelles. Quello che a noi viene chiesto è che l'Italia si rimetta in moto: lo faremo rispettando le regole di Bruxelles ma, rispettando le regole di Bruxelles, rispetteremo innanzitutto la dignità di questo Parlamento e di questa Camera dei deputati che sola, insieme al Senato, è colei che può decidere sulle politiche fiscali del Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Il deputato Lupi ha facoltà di replicare.

  MAURIZIO LUPI. Grazie, signor Presidente del Consiglio. Confidi nel fatto che il nostro gruppo, come ha fatto in questi due anni, continuerà a sollecitare in maniera propositiva e positiva e a stimolare affinché l'obiettivo principale che ci siamo dati nel partecipare a questo Governo – che è quello finalmente di ritornare a crescere e a debellare la povertà, a far sì che le imprese e le famiglie possano essere orgogliose di vivere nel nostro Paese – possa continuare.
  Ebbene, a questi burocrati zelanti bisognerebbe solo ricordare che almeno in Italia, non so dalle loro parti a Bruxelles, la prima casa non produce mai un reddito finanziario, non produce ricchezza, non si va al supermercato se non si è preso magari lo stipendio e si vende un pezzetto della propria prima casa dove si abita e si fa la spesa.
  Contemporaneamente, vorremmo ricordare a questi signori che nel 2011 in Italia – lo sanno le famiglie ma se lo dimenticano questi signori – la tassazione sugli immobili nel nostro Paese era di 9,8 miliardi di euro; nel 2014 è stata di 24,9 miliardi di euro. Quindi, mi sembra che le famiglie italiane abbiano già dato il loro contributo, a volte anche con fatica, ma sempre con orgoglio se si ha la prospettiva della crescita e del cambiamento riguardo a questo tema.
  Infine, signor Presidente del Consiglio, noi crediamo che finalmente – ed è questa la grande novità del disegno di legge di stabilità che il Governo si appresta a presentare a questo Parlamento – per la Pag. 29prima volta si possa parlare con certezza di un piano triennale di diminuzione complessiva della tassazione fiscale. Quello che noi le chiediamo è che tutti gli elementi – concludo, signor Presidente – tutti i protagonisti possano essere tenuti presenti: la lotta alla povertà, le famiglie, le imprese. Ancora di più le chiediamo che la famiglia, che in questa crisi è stata uno dei pilastri per la nostra società, il più grande ammortizzatore sociale, all'interno di questo piano triennale venga al di là di tutte le battaglie ideologiche. La famiglia è la famiglia: venga sostenuta, venga posta al centro delle politiche fiscali. Credo che questo sarebbe un grande segnale di novità proprio finalmente perché il Paese, alla faccia di quelli che lei definisce gufi – alla faccia di quelli che lei definisce gufi: lo dico io che non posso essere tacciato di «favorenzismo» – alla faccia di tutti loro, possa tornare finalmente a crescere (Applausi dei deputati dei gruppi Area Popolare (NCD-UDC) – Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia e di deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

(Iniziative per la revisione dei parametri dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), al fine di tutelare i nuclei familiari economicamente più deboli – n. 3-01738)

  PRESIDENTE. La deputata Giorgia Meloni ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01738, concernente iniziative per la revisione dei parametri dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), al fine di tutelare i nuclei familiari economicamente più deboli (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per un minuto.

  GIORGIA MELONI. Signor Presidente, vorrei parlare con lei di povertà e non torno sui dati perché i dati sono stati sciorinati più volte anche in questo question time: milioni di italiani che scivolano verso la soglia della povertà.
  Vorrei parlare di un aspetto molto concreto che riguarda un'azione di questo Governo. A gennaio scorso è entrata in vigore la riforma dell'ISEE: dietro l'oscuro acronimo si nascondono, come sapete colleghi, parametri con i quali lo Stato stabilisce quali famiglie e in che misura abbiano diritto ad accedere ad una serie di contributi e servizi sociali: dall'accesso alle case popolari passando per gli asili nido fino alle borse di studio, l'assistenza ai disabili e ai bisognosi.
  La riforma fu fatta per garantire maggiore equità, ma le cose non sono andate esattamente così, perché ? Perché a fondo della scelta del Governo c’è stata una decisione, secondo noi discutibile – lo abbiamo detto fin dall'inizio – cioè mentre prima l'ISEE veniva calcolato sull'Irpef, oggi entrano a concorrere nel calcolo di questo acronimo – chiedo scusa, Presidente, concludo – anche una serie di redditi che non dovrebbero starci: la pensione minima, la pensione di invalidità, l'indennità di accompagnamento, eccetera, eccetera. Il risultato è stato che centinaia di migliaia di famiglie si vedono oggi escluse dai servizi sociali che prima avevano perché il Governo calcola che siano più ricche quando, invece, non lo sono. Quello che chiediamo al Presidente del Consiglio è se se ne siano accorti e cosa intendano fare sul tema.

  PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha facoltà di rispondere.

  MATTEO RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, onorevole presidente Meloni, sono molto interessato, come dice lei, a discutere nel merito. Le dico da subito che vorrei difendere la scelta fatta non da questo Governo ma dal mio predecessore, perché credo che sia stata una scelta corretta, perlomeno dalle risultanze che abbiamo.
  Come lei sa, stiamo parlando del decreto del Presidente Letta, DPCM 5 dicembre 2013, n. 159. Credo che il Presidente Letta abbia fatto bene a firmare quel decreto, perché dai dati che ci vengono Pag. 30forniti dagli uffici, non soltanto vi è un elemento anche di soddisfazione da parte degli utenti (dai dati del monitoraggio risulta che per circa l'80 per cento dei nuclei le nuove modalità di definizione dell'ISEE per persone con disabilità sono più favorevoli, 65,4 per cento, o indifferenti 11,7 per cento), ma vi è stata anche un'attenzione diversa dove i redditi non sono più autodichiarati, ma rilevati direttamente presso l'anagrafe tributaria. Con riferimento, ad esempio, alle disponibilità depositate in conti correnti o similari, l'annuncio del rafforzamento dei controlli ha avuto risultati molto significativi, le dichiarazioni sostitutive uniche (DSU) presentate dai cittadini al fine del calcolo dell'ISEE, che indicano la mancanza delle disponibilità, si sono ridotte a meno del 25 per cento dal 75 per cento del precedente regime.
  Dunque, la sua considerazione, onorevole Meloni, dal punto di vista strettamente tecnico, pare cozzare con la realtà dei fatti: vi è un'emersione molto significativa e vi sono dei numeri che paiono dimostrare una maggiore correttezza del procedimento.
  Naturalmente, resterei sul tema politico. L'onorevole Meloni è stata, come me, amministratrice locale per cui sa perfettamente che non si devono confondere le regole di calcolo degli indicatori ISEE, su cui è intervenuto il DPCM Letta, con la definizione delle soglie di accesso che, invece, dipendono dai singoli enti, le università, il comune sulla mensa. È il singolo ente che decide qual è la soglia di accesso. L'ISEE è uno strumento che viene messo nelle disponibilità dei singoli.
  Ma quello che vorrei cercare di prendere in positivo dalla considerazione che fa l'onorevole Meloni è che sicuramente siamo pronti ad una verifica numeri alla mano. Io poi mi permetterò di lasciarle, onorevole, la documentazione che mi è stata fornita, come chiaramente si evince, dagli uffici per poter verificare anche dal vostro osservatorio se per caso vi sono delle discrepanze.
  Quello che noi diciamo è disponibilità totale a discutere se qualcosa non funziona. Ma se torniamo sul punto, cioè sulla povertà, vorrei ribadire l'elemento chiave: in Italia la povertà si può combattere, io aggiungo si deve combattere, tornando alla crescita. Prima ancora di ragionare di sussidi e interventi, noi dobbiamo creare le condizioni perché il Paese faccia emergere la ricchezza che è nascosta, talvolta perché non si pagano le tasse, talvolta perché è nascosta per la paura. Se noi riusciamo finalmente a riportare al «segno più» la crescita e gli occupati, giocoforza la povertà diminuirà. Per chi continua a rimanere in condizioni di povertà, questa legge di stabilità avrà, in particolar modo sulla povertà infantile ed educativa, un primo elemento di intervento significativo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. La deputata Meloni ha facoltà di replicare, per due minuti.

  GIORGIA MELONI. Presidente Renzi, il conte Mascetti sarebbe fiero di lei, mettiamola così, perché quello che le ho chiesto è una cosa abbastanza chiara ovvero: voi considerate normale che nel calcolo della ricchezza di una famiglia per accedere ai servizi sociali essenziali ci debba stare un parametro come l'indennità di accompagnamento ? Voi considerate normale cambiare il parametro di ricchezza di una famiglia sulla base di una rivalutazione di un estimo catastale che già vi serve a stangare le famiglie di più con l'IMU ? Secondo voi è normale che nel parametro per i servizi sociali ci siano soldi che transitano su un conto corrente e che non ci sono più ? La verità è che voi, o Letta, la metta come le pare, ma sempre voi del Partito Democratico, avete fatto tutto ciò, poi il gioco era che lei stava sempre da un'altra parte, ma il suo partito ha votato queste cose, non il mio. È così Presidente, se ne faccia una ragione, anche lei ha qualche responsabilità in Italia. Quello che voi avete fatto, Presidente Renzi, è un banale gioco delle tre carte.
  Nel momento in cui la povertà aumentava, siccome non avevate i soldi – perché i soldi vi servono ad altro –, per aumentare Pag. 31i servizi sociali avete alzato la soglia. Quindi, famiglie che prima avevano servizi essenziali oggi non li hanno più perché aumenta la quota della disperazione. Questo è furbo, Presidente Renzi, ma è anche inumano. Vede, da parte di chi ci dispensa lezioni di umanità dalla mattina alla sera, non ce lo saremmo aspettato. O forse avete dispensato così tanta umanità a tutti i migranti del globo terracqueo che non ve ne è rimasta per niente per quei cittadini che hanno come colpa quella di parlare la vostra stessa lingua (Commenti dei deputati dei gruppo Partito Democratico) e che sono esattamente disperati come i tanti di cui vi occupate, con la differenza che questi hanno anche contribuito a mettere in piedi le istituzioni che state devastando.
  Quindi, se ogni tanto vi occupate anche dei cittadini italiani – noi, come Fratelli d'Italia, chiediamo e continuiamo a chiedere «prima gli italiani» –, se ogni tanto ve ne accorgete anche voi, fate cosa buona e giusta (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale e MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
  A questo punto sospendo la seduta, che riprenderà alle 16,15 con il seguito della discussione del disegno di legge recante legge annuale per il mercato e la concorrenza.

  La seduta, sospesa alle 16,10, è ripresa alle 16.15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Capelli, Dambruoso, Di Lello, Epifani, Fico, Giancarlo Giorgetti, Migliore, Piccoli Nardelli, Sani e Vignali sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
  I deputati in missione sono complessivamente centosette, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Modifica nella costituzione di una Commissione permanente.

  PRESIDENTE. Comunico che nella seduta odierna la VI Commissione permanente (Finanze) ha proceduto all'elezione del deputato Paolo Petrini a vicepresidente, in sostituzione del deputato Michele Pelillo, dimissionario.

Su un lutto del deputato Gian Piero Scanu.

  PRESIDENTE. Comunico che il collega Gian Piero Scanu è stato colpito da un grave lutto: la perdita del padre.
  Al collega la Presidenza della Camera ha già fatto pervenire le espressioni della più sentita partecipazione al suo dolore, che desidera ora rinnovare anche a nome dell'Assemblea.

Si riprende la discussione del disegno di legge n. 3012-A.

  PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge n. 3012-A: Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
  Ricordo che nella parte antimeridiana della seduta è stato da ultimo respinto l'emendamento Sottanelli 9.9.
  Avverto che fuori della seduta sono state ritirate dai presentatori le proposte emendative Gebhard 10.3, 32.013 e 32-quater.02, Alfreider 10.03, Plangger 19-bis.400 e 19- bis.401, Mazziotti Di Celso 26.10, 26.12, 26.15 e 26.17, Dellai 28-bis.400 e 28-bis.401 e Catalano 32-quater.1.
  Avverto inoltre che la Commissione bilancio ha espresso sull'emendamento Pag. 3218.600 delle Commissioni il prescritto parere che è in distribuzione (Vedi l'allegato A – AC 3012-A).

(Ripresa esame dell'articolo 9 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo quindi all'emendamento Caparini 9.400, a pagina 13 del fascicolo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scuvera. Ne ha facoltà.

  CHIARA SCUVERA. Grazie Presidente, noi riteniamo con questo provvedimento di aver messo in campo delle misure importanti per contrastare le frodi assicurative, peraltro, tutelando, anche, i diritti degli assicurati e la privacy, tant’è che nell'articolo 8 abbiamo, con il comma 5, provveduto abbondantemente a tutelare anche i diritti individuali e i dati personali, in coordinamento con il codice dei dati personali, dell'assicurato.
  Con l'articolo 9 mettiamo in campo ulteriori interventi e misure di contrasto delle frodi assicurative, per cui, questo emendamento Caparini 9.400, francamente ci sembra pleonastico rispetto alle finalità e alle misure introdotte nell'articolo 9.
  Invito proprio l'onorevole Caparini a esaminare approfonditamente anche le funzioni dell'Ivass e la lettera b), con riferimento al capoverso 1-quinquies. In particolare, abbiamo anche aumentato le sanzioni. Quindi, questo ulteriore aumento delle sanzioni a noi francamente sembra non incentivante rispetto ai comportamenti virtuosi; per sostenere le ragioni della concorrenza, per promuovere un'ulteriore concorrenza, riteniamo che ci debba sempre essere un equo contemperamento tra quello che è il contrasto alle frodi e, comunque, il diritto dell'assicurato.
  Non crediamo che una logica meramente punitiva possa favorire il contrasto alle frodi e possa in un certo qual modo promuovere comportamenti virtuosi. Quindi, abbiamo cercato, nell'articolo 9 e nel provvedimento, di agire con una logica di apertura del mercato e, nello stesso tempo, non con la logica del taglione, se posso utilizzare questo termine, meramente punitiva e sanzionatoria, ma con una logica incentivante e di legalità. Sono questi i due criteri, naturalmente, promuovendo le funzioni e il ruolo forte dell'Ivass. Quindi, è questa la ratio fondamentale che noi sosteniamo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Allasia. Ne ha facoltà.

  STEFANO ALLASIA. Signor Presidente, in aiuto alla maggioranza di cui capisco il dover mantenere l'ordine da parte dell'Ufficio di Presidenza e della Presidenza stessa in Aula, come da parte della maggioranza stessa con la collega che attua un ostruzionismo per fare in modo che entrino i colleghi e si riesca ad ottenere il numero legale per procedere con l'esame del testo. Indubbiamente, però un conto è fare ostruzionismo, un conto è parlare del merito. Anche perché non concepiamo che in alcuni casi, nello stesso testo, si parli di sanzioni ben più gravose rispetto a quelle che ha proposto il collega Caparini con l'emendamento 9.400 con cui si chiede di inserire, all'interno del testo dell'articolo 9, un'ulteriore misura di contrasto alle frodi assicurative. Sto facendo un esercizio di ostruzionismo per agevolare la maggioranza a fare in modo che entrino i colleghi, poi mi può aiutare eventualmente la Presidenza a fare in modo che...

  PRESIDENTE. A occhio, onorevole Allasia, penso che ci siamo.

  STEFANO ALLASIA. Vado a concludere il mio intervento, non perché ho finito il tempo né tanto meno la disposizione per cui dovrei pronunciarmi ulteriormente su questo emendamento, dicendo che noi cerchiamo di fare in modo che subentri un sistema di controllo, non tanto nel controllo stesso della legge ma per cercare di fare in modo che, nell'eventualità di frodi assicurative, ci sia un Pag. 33sistema di pena. Pertanto, all'interno di questo stesso articolo e nel disegno di legge sulla concorrenza, ci sono fattispecie con pene ben più gravose, noi chiediamo che vengano inserite le parole: «da 1000 a 4000 euro e l'arresto da sei mesi a un anno». Vedendo la volontà da parte di questa maggioranza, la depenalizzazione di tutti i reati, questo potrebbe essere un indirizzo verso una inversione di tendenza per fare in modo che ci sia una certezza delle pene.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 9.400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vico, Businarolo, Benedetti, Colletti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  371   
   Votanti  307   
   Astenuti   64   
   Maggioranza  154   
    Hanno votato   29    
    Hanno votato no  278.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Falcone ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Polidori 9.402, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Greco, Binetti, Kronbichler.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  389   
   Votanti  386   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato   33    
    Hanno votato no  353.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Gioia, Sibilia, Luigi Gallo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  386   
   Votanti  294   
   Astenuti   92   
   Maggioranza  148   
    Hanno votato  239    
    Hanno votato no  55.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Galgano e il deputato Salvatore Piccolo hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole. Il deputato De Rosa ha segnalato che avrebbe voluto astenersi).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Colletti 9.01, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Realacci, Monchiero, Gigli, De Maria, Luigi Gallo, Anzaldi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  386   
   Votanti  380   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato   93    
    Hanno votato no  287.    

Pag. 34

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Colletti 9.02, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Gelmini, Rotta, Gigli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  392   
   Votanti  387   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato   92    
    Hanno votato no  295.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Luigi Di Maio 9.03, con parere contrario delle Commissioni e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer, Piccoli Nardelli, Luigi Gallo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  391   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato   89    
    Hanno votato no   302.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Senaldi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Colletti 9.04, con parere contrario delle Commissioni e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luigi Gallo, Altieri, Carloni, Nizzi, Ciracì...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  402   
   Votanti  400   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato   91    
    Hanno votato no   309.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Colletti 9.05, con parere contrario delle Commissioni e Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marchi, Capelli, Fratoianni, Bonafede, Palladino, Donati, Lombardi, Nuti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  412   
   Votanti  409   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato   98    
    Hanno votato no   311.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 10 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice ad esprimere il parere.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Signor Pag. 35Presidente, il parere è contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 10.

  PRESIDENTE. Invito il relatore di minoranza, onorevole Allasia, ad esprimere il parere.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Sugli identici emendamenti Pizzolante 10.1, Paglia 10.2, Pastorelli 10.4, Prataviera 10.5 e Locatelli 10.6 mi rimetto all'Aula.
  Sull'emendamento Allasia 10.7 il parere è favorevole, come pure sull'emendamento Colletti 10.8 e sugli identici emendamenti Paglia 10.9 e Colletti 10.10.
  Sugli identici emendamenti 10.11 e 10.12 il parere è favorevole...

  PRESIDENTE. No, aspetti, aspetti. Siamo agli identici articoli aggiuntivi Paglia 10.01 e seguenti.
  Quelli non li deve considerare.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Sugli identici articoli aggiuntivi Paglia 10.01, Pastorelli 10.02 e seguenti il parere è favorevole.
  Sull'articolo aggiuntivo Fantinati 10.08 il parere è favorevole, come pure sugli identici articoli aggiuntivi Paglia 10.09 e Colletti 10.0401.
  Il parere è ugualmente favorevole sull'articolo aggiuntivo Allasia 10.010, nonché sull'articolo aggiuntivo Colletti 10.011, sugli identici articoli aggiuntivi Paglia 10.012 e Vignali 10.013, sugli articoli aggiuntivi Paglia 10.014, Luigi Di Maio 10.015 e 10.016.
  Ho ancora il vecchio fascicolo, ma dal prossimo articolo...

  PRESIDENTE. Le faremo dono del nuovo fascicolo.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Utilizzerò il fascicolo nuovo.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 10.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Pizzolante 10.1, Paglia 10.2, Pastorelli 10.4, Prataviera 10.5 e Locatelli 10.6, con parere contrario delle Commissioni e del Governo, mentre il relatore di minoranza si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Calabria, Di Gioia, Pilozzi, Colletti, Lattuca, Cancelleri...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  413   
   Votanti  409   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato  114    
    Hanno votato no   295.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 10.7, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  De Mita... Duranti... Peluffo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  416   
   Votanti  399   
   Astenuti   17   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato  119    
    Hanno votato no   280.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 36

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 10.8, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lauricella, Piccoli Nardelli, Carloni, Fantinati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  417   
   Votanti  415   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  208   
    Hanno votato  117    
    Hanno votato no   298.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Paglia 10.9 e Colletti 10.10, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fratoianni, Pesco...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  424   
   Votanti  423   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  212   
    Hanno votato  122    
    Hanno votato no   301.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni...  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  422   
   Votanti  354   
   Astenuti   68   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato  267    
    Hanno votato no   87.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Galgano ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi Paglia 10.01, Pastorelli 10.02, Prataviera 10.04, Allasia 10.0400 e Locatelli 10.06, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Locatelli, Luigi Gallo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  417   
   Votanti  408   
   Astenuti    9   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato  114    
    Hanno votato no   294.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fantinati 10.08, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brescia, Fossati...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 37
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  416   
   Votanti  414   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  208   
    Hanno votato  115    
    Hanno votato no   299.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi Paglia 10.09 e Colletti 10.0401, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Placido...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  424   
   Votanti  395   
   Astenuti   29   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato  114    
    Hanno votato no   281.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Allasia 10.010, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fossati, Fanucci, Lainati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  424   
   Votanti  393   
   Astenuti   31   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato  116    
    Hanno votato no   277.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Sgambato ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Colletti 10.011, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Librandi, Brignone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  423   
   Votanti  418   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  210   
    Hanno votato  118    
    Hanno votato no   300.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Sgambato ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi Paglia 10.012 e Vignali 10.013, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Polverini, Marti, Brignone, Rabino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  430   
   Votanti  425   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  213   
    Hanno votato  119    
    Hanno votato no   306.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 38

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Paglia 10.014, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palese, Morani, Tancredi, Grassi, Palma, D'Ottavio...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  432   
   Votanti  428   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  215   
    Hanno votato  116    
    Hanno votato no   312.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Luigi Di Maio 10.015, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lattuca...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  426   
   Votanti  423   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  212   
    Hanno votato  118    
    Hanno votato no   305.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Luigi Di Maio 10.016, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ferranti, Grassi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  421   
   Votanti  419   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  210   
    Hanno votato  117    
    Hanno votato no   302.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Realacci e la deputata Gnecchi hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

(Esame dell'articolo 11 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza per la VI Commissione ad esprimere il parere delle Commissioni.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Signor Presidente, le Commissioni esprimono parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 11.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Signor Presidente, esprimo parere favorevole sull'emendamento Paglia 11.1, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Luigi Di Maio 11.2. Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Allasia 11.3 e Sottanelli 11.4.

Pag. 39

  PRESIDENTE. L'emendamento 11.4 è stato ritirato.
  Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paglia 11.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer, Colonnese, Piazzoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  432   
   Votanti  355   
   Astenuti   77   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato   40    
    Hanno votato no   315.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Pellegrino ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Di Maio, 11.2, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer, Palese, Marzano, Brignone, Sgambato...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  436   
   Votanti  432   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  217   
    Hanno votato  101    
    Hanno votato no   331.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 11.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione, Latronico, D'Arienzo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  428   
   Votanti  423   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  212   
    Hanno votato  130    
    Hanno votato no   293.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati, Giuliani. Altri che non riescono a votare ? Pannarale; è l'influenza dell'onorevole Fratoianni, onorevole Pannarale, ne sono sicuro. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  436   
   Votanti  354   
   Astenuti   82   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato  284    
    Hanno votato no   70.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 40

(Esame dell'articolo 12 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza per la VI Commissione ad esprimere il parere delle Commissioni.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Grazie, signor Presidente. I pareri sono tutti...

  PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Fregolent. In realtà, l'emendamento Vignali 12.3 è stato appena ritirato dal presentatore. Quindi, deve esprimere il parere sull'emendamento Pellegrino 12.1.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Presidente, le Commissioni esprimono parere contrario sugli emendamenti Pellegrino 12.1 e Pagano 12.2.

  PRESIDENTE. Anche l'emendamento Pagano 12.2 è stato ritirato. Quindi, rimane solo l'emendamento Pellegrino 12.1. Questo lo dico a beneficio dell'onorevole Allasia.
  Qual è il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, esprimo parere favorevole sull'emendamento Pellegrino 12.1.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Presidente, il parere del Governo è contrario.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Pellegrino 12.1.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pellegrino 12.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marzana, Mucci. Ci siamo, colleghi ? No ? Chi dice «no» ? Biasotti. Marzana ancora non vota e Mucci. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  432   
   Votanti  352   
   Astenuti   80   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato   41    
    Hanno votato no   311.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pilozzi, Richetti, Speranza. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  436   
   Votanti  411   
   Astenuti   25   
   Maggioranza  206   
    Hanno votato  329    
    Hanno votato no   82.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Tartaglione ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole e la deputata Pellegrino ha segnalato di aver espresso voto contrario mentre avrebbe voluto astenersi).

Pag. 41

(Esame dell'articolo 13 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza per la VI Commissione ad esprimere il parere delle Commissioni.
  Le dico subito, però, che sono ritirati gli emendamenti Pagano 13.1 e Sottanelli 13.2 e 13.4. Quindi, cominciamo dall'emendamento Garofalo 13.3. Prego.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Grazie, signor Presidente. Le Commissioni esprimono parere contrario su tutti gli altri emendamenti.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, esprimo parere favorevole sugli emendamenti Garofalo 13.3 e Paglia 13.5. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Colletti 13.6 ed esprimo parere favorevole sugli emendamenti Paglia 13.7, 13.8 e 13.9.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Presidente, esprimo parere contrario su tutti gli emendamenti.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Garofalo 13.3.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Garofalo 13.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani. Altri che non riescono a votare ? Alberti. Ci siamo, colleghi ? Businarolo. Ha votato ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  438   
   Votanti  437   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  219   
    Hanno votato   99    
    Hanno votato no   338.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paglia 13.5, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Hanno votato tutti ? Malisani, Bombassei, Antimo Cesaro. Altri ? Adornato, Tripiedi. Gianluca Pini. No, chiedo scusa; mi sono confuso. Era la distanza, onorevole Pini; l'ho visto di spalle e ho confuso.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  436   
   Votanti  435   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  218   
    Hanno votato  117    
    Hanno votato no   318.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 13.6, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e sul quale il relatore minoranza si è rimesso all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 42

  Pilozzi, Minardo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  422   
   Votanti  415   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  208   
    Hanno votato  109    
    Hanno votato no   306.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Fossati ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paglia 13.7, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer, Ricciatti, Capelli, Lainati, Zoggia, Grillo, Airaudo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  440   
   Votanti  438   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  220   
    Hanno votato  118    
    Hanno votato no   320.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Falcone ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paglia 13.7, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Revoco l'indizione della votazione, perché l'emendamento Paglia 13.7 lo abbiamo già votato.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paglia 13.8, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Baruffi, D'Agostino, Grillo, Fraccaro, Brignone, Caruso...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  437   
   Votanti  436   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  219   
    Hanno votato  120    
    Hanno votato no   316.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paglia 13.9, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Benamati, Placido, Luigi Gallo, Palma, Malpezzi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  440   
   Votanti  439   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  220   
    Hanno votato  120    
    Hanno votato no   319.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13.Pag. 43
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  439   
   Votanti  412   
   Astenuti   27   
   Maggioranza  207   
    Hanno votato  273    
    Hanno votato no   139.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (I deputati Kronbichler e Lattuca hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole e il deputato Biasotti ha segnalato di aver espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario).

(Esame dell'articolo 14 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza per la VI Commissione ad esprimere il parere delle Commissioni.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Parere contrario sull'emendamento Pagano 14.450.

  PRESIDENTE. Mi scusi, ricordo che l'emendamento Pagano 14.450 è stato ritirato.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Le Commissioni esprimono parere contrario sull'emendamento Colletti 14.1 e, invece, parere favorevole sull'emendamento 14.600 delle Commissioni.

  PRESIDENTE. Onorevole Fregolent, vogliamo dare il parere anche sugli articoli aggiuntivi, visto che ce n’è uno solo ?

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Presidente, le Commissioni esprimono parere contrario sull'articolo aggiuntivo Luigi Di Maio 14.01.

  PRESIDENTE. Il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, esprimo parere contrario sull'emendamento Colletti 14.1, parere favorevole sull'emendamento 14.600 delle Commissioni e parere contrario sull'articolo aggiuntivo Luigi Di Maio 14.01.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Presidente, il Governo esprime pareri contrari.

  PRESIDENTE. C’è anche un emendamento delle Commissioni, rappresentante del Governo, il parere è contrario anche su quello ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. No, il parere sull'emendamento 14.600 delle Commissioni è favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 14.1.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Grazie Presidente. Prima del cambio di acronimo da Isvap a Ivass, l'Isvap già aveva qualcosa che non andava. L'Isvap – chiariamo – è l'autorità che dovrebbe essere teoricamente indipendente per il controllo sulle assicurazioni. Ebbene, di questa autorità teoricamente indipendente, il Presidente venne indagato e poi arrestato per corruzione, insieme a parte della famiglia Ligresti nello scandalo Fondiaria SAI. Visti Pag. 44gli episodi di corruzione, giustamente cosa si fa ? Si cambia nome e così si fa finta che non sia successo nulla. E allora l'Isvap è diventato Ivass.
  Ebbene, Presidente, con quest'emendamento vorremmo inserire una norma per cancellare il conflitto d'interesse che insiste dentro quest'autorità che dovrebbe essere indipendente. Dovrebbe essere indipendente non solo dalla politica, ma dovrebbe essere indipendente soprattutto dalle imprese che controlla. Infatti un controllore, che ha all'interno persone che hanno lavorato o magari lavoreranno per i propri controllati, viene da sé che è impossibile che sia indipendente. Proprio per questo abbiamo presentato quest'emendamento, che va a modificare la legge sull'Ivass e va a inserire dei conflitti di interesse, se una persona ha lavorato negli ultimi tre anni in qualche impresa di assicurazione. Facciamo un esempio: Unipol, una delle più grandi imprese di assicurazioni, anzi adesso UnipolSai, che ha inglobato Fondiaria SAI. Ebbene, questa persona se ha lavorato negli ultimi tre anni, anzi negli ultimi cinque anni, per una di queste imprese, non potrà diventare consigliere dell'Ivass. Perché quest'emendamento ? Semplicemente perché uno dei consiglieri dell'Ivass, colui che ci è venuto a rispondere in Commissione, guarda caso negli ultimi anni aveva lavorato come consulente proprio per Unipol. Ora il dubbio è: quale indipendenza e terzietà può avere un consulente che è stato pagato negli ultimi anni dalle stesse imprese che dovrebbe controllare ? E, soprattutto, quale terzietà può avere quest'Ivass, qualora il presidente – anzi ormai non più il presidente che fa parte di Bankitalia – ma i suoi consiglieri possono, appena cessata la carica, lavorare per un'impresa di assicurazione che prima controllavano ?
  Noi come MoVimento 5 Stelle siamo per mettere le stesse regole di cui si è dotato teoricamente il Parlamento europeo e le varie agenzie europee. Ciò significa che negli anni appena precedenti e negli anni successivi all'incarico in un'agenzia indipendente, quel soggetto non può lavorare per le imprese controllate. Mi sembra e ci sembra un emendamento minimo di buon senso, ma appare chiaro che in quest'Aula e per questo Governo il buon senso non è tollerato e non è tollerata nemmeno l'assenza di conflitti d'interesse, laddove si inseriscono nel consiglio di amministrazione RAI persone provenienti dai partiti oppure ex portavoce dei presidenti del Consiglio, appare chiaro che in realtà quest'ultimo Governo, come anche i precedenti, dimostra semplicemente che di queste agenzie indipendenti vuole fare esclusivamente un braccio armato della politica, un braccio armato magari da utilizzare anche per raccogliere fondi dalle stesse imprese che dovrebbe controllare.
  Ed è per questo motivo e per evitare dei conflitti di interesse e per evitare magari anche dei futuri casi di corruzione che tutti coloro che vogliono davvero fare delle politiche anticorruzione dovrebbero votare per questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 14.1, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fratoianni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  422   
   Votanti  411   
   Astenuti   11   
   Maggioranza  206   
    Hanno votato   99    
    Hanno votato no   312.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pag. 4514.600 delle Commissioni, con il parere favorevole del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione, Brescia, D'Agostino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  428   
   Votanti  352   
   Astenuti   76   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato  340    
    Hanno votato no   12.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Colletti, Narduolo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  433   
   Votanti  431   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  216   
    Hanno votato  380    
    Hanno votato no   51.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Gelmini ha segnalato di aver espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Luigi Di Maio 14.01, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  428   
   Votanti  423   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  212   
    Hanno votato  110    
    Hanno votato no   313.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Avverto che sono stati ritirati gli emendamenti Vignali 15.1, 15.3, 15.4, 15.5 e 15.6.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Signor Presidente, come ho comunicato ieri al Presidente Di Maio, finito l'articolo 14, saremmo ritornati all'articolo 6-bis, che è stato accantonato così finiamo le assicurazioni in maniera completa e definitiva. Per quanto riguarda gli emendamenti all'articolo 6-bis, il parere delle Commissioni è contrario su tutti ad eccezione dell'emendamento Villarosa 6-bis.412 che verrebbe riformulato sostituendo le parole previste dall'onorevole Villarosa con «installino».

  PRESIDENTE. Onorevole Fregolent, potrebbe ripetere la riformulazione dell'emendamento Villarosa 6-bis.412 ?

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Sostituire le parole «abbiano installato» con la parola «installino».

Pag. 46

  PRESIDENTE. Allora non è l'emendamento Villarosa 6-bis.412 ma l'emendamento Russo 6-bis.413.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. È l'emendamento Villarosa 6-bis.413.

  PRESIDENTE. No, scusi, onorevole Fregolent, il tema è questo: quella che lei ci propone non è una riformulazione ma è un emendamento ex novo. Lo può fare la Commissione. Onorevole Villarosa, un attimo solo che capiamo... se lei ha bisogno si può riunire fulmineamente il Comitato dei diciotto.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. L'emendamento Villarosa 6-bis.412 prevede una definizione temporanea: per questo che è l'emendamento Villarosa 6-bis.412 e non si tratta di altri emendamenti. Nell'emendamento si prevede un limite temporale per individuare quando è stata installata la scatola nera. Per questo prevediamo che quell'emendamento...

  PRESIDENTE. Onorevole Fregolent, scusi se mi permetto di interromperla, il problema è che l'emendamento Villarosa dice: «Al comma 2, dopo le parole: cinque anni aggiungere le seguenti: precedenti al rinnovo del premio». Per poter fare una riformulazione bisogna intervenire su questo testo. Se si fa una riformulazione ex novo, non c’è nulla di male, va benissimo, ma bisogna riunire il Comitato dei diciotto e proporlo come un emendamento della Commissione e non come riformulazione dell'emendamento Villarosa.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Il testo dell'articolo come è adesso recita: «almeno cinque anni». L'onorevole Villarosa dice: «precedente ai cinque anni»... (Commenti)

  PRESIDENTE. Onorevole Fregolent, vorrei che ci chiarissimo: sulla sostanza non c’è alcun problema, il problema è nella forma. Capisce il nostro problema ? Riformuliamo la questione: se noi modifichiamo, lo si può fare in questa fase del dibattito, lo può fare solo il Governo o solo le Commissioni ma, perché le Commissioni possano farlo, è necessario che si riunisca il Comitato dei diciotto, possiamo fare una cosa propria rapida nel senso che presumo che vi sia un accordo. Adesso poi darò la parola all'onorevole Villarosa.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Va bene.

  PRESIDENTE. Ascoltiamo un attimo l'onorevole Villarosa e poi decidiamo.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Presidente, l'emendamento 6-bis.412 a mia prima firma va nella stessa direzione dell'emendamento Russo 6-bis.413: se è possibile una riformulazione anche veloce va bene. Altrimenti non c’è alcun problema, l'importante è che risolviamo la situazione.

  PRESIDENTE. Prima di dare la parola all'onorevole Russo, vorrei semplicemente dire una cosa: gli uffici mi spiegano che tutto si può fare soprattutto se c’è l'accordo. Però noi dobbiamo fare una riformulazione e dobbiamo anche riunire la Commissione Bilancio perché anche la Commissione Bilancio deve esprimersi. Quindi suggerirei, sulla base di quello che è accaduto, di accantonare questo emendamento, di proseguire sui restanti emendamenti all'articolo 6-bis che non chiuderemo se non prima che sia riunito il Comitato dei diciotto ovvero lo voteremo quando magari, nella prossima seduta, domani, ci sarà tempo per il Comitato dei diciotto di affrontare anche questo tema. Oppure torniamo all'articolo 15: questo come vuole il relatore. Tuttavia non è sufficiente il Comitato dei diciotto ma c’è bisogno anche dell'espressione del parere da parte della Commissione bilancio.
  Presumo quindi che il tempo di sospensione sarà più lungo: o lasciamo in Pag. 47sospeso l'articolo 6-bis e ritorniamo all'articolo 15 oppure facciamo tutti gli emendamenti tranne questo.
  Io penso che a questo punto la cosa migliore sia lasciare in sospeso l'articolo 6-bis riprendendolo domani. Lei ha dei problemi in questo senso, onorevole Russo ? Possiamo procedere in questo modo: sospendiamo l'esame dell'articolo 6-bis, riprendiamo l'esame dall'articolo 15 e intanto si riunirà il Comitato dei diciotto ?

  PAOLO RUSSO. Era assolutamente necessario collegare i due emendamenti.

  PRESIDENTE. Benissimo, a questo punto così rimane stabilito. Passiamo all'articolo 15 e rimane accantonato l'articolo 6-bis che sarà ripreso dopo la riunione del Comitato dei diciotto e della Commissione bilancio.

(Esame dell'articolo 15 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Presidente, le Commissioni esprimono parere contrario sull'emendamento Paglia 15.2, mentre esprimono parere favorevole sull'emendamento Taranto 15.401.
  Le Commissioni esprimono parere contrario sugli emendamenti Sandra Savino 15.403 e Villarosa 15.407.

  PRESIDENTE. Saranno preclusi dal voto precedente, però, ho bisogno del parere anche sugli emendamenti Villarosa 15.405 e 15.406.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Le Commissioni esprimono parere contrario sugli emendamenti Villarosa 15.405 e 15.406, e sull'articolo aggiuntivo Alfreider 15.01.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Paglia 15.2, Taranto 15.401 e Sandra Savino 15.403.
  Esprimo parere contrario sugli emendamenti Villarosa 15.405, 15.406 e 15.407, mentre esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Alfreider 15.01.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza in merito ai pareri contrari espressi. Io non ricordo se è stata letta la riformulazione dell'emendamento Taranto 15.401: il parere era favorevole se riformulato.

  PRESIDENTE. Prego, onorevole Fregolent.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Le Commissioni esprimono parere favorevole sull'emendamento Taranto 15.401 se riformulato nel seguente modo: «di concerto con il Ministero dello sviluppo economico».

  PRESIDENTE. Quindi, è riformulato. La riformulazione è «di concerto con...».

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. La riformulazione è la seguente: dopo le parole «Ministro dell'economia e delle finanze» Pag. 48aggiungere le seguenti «e con il Ministro dello sviluppo economico», perché è Ministro, non è Ministero.

  PRESIDENTE. Però, colleghi, bisogna che ci intendiamo: questo è un altro emendamento, non si può riformulare un emendamento, aggiungendo un testo. Non so perché ci complichiamo la vita.
  Abbiamo bisogno di una breve interruzione. Presidente Epifani ?

  ETTORE GUGLIELMO EPIFANI, Presidente della X Commissione. Sì.

  PRESIDENTE. Sospendo la seduta che riprenderà alle 17,30.

  La seduta, sospesa alle 17,20, è ripresa alle 17,35.

  PRESIDENTE. Colleghi, la seduta è ripresa, ma non abbiamo notizie dalla Commissione. Temo di essere costretto a sospendere di nuovo i lavori, a meno che qualcuno non si manifesti e ci dica che cosa sta accadendo. Sarebbe utile che comunque magari qualcuno lo faccia, il presidente della Commissione, il relatore.
  Colleghi, sono desolato, purtroppo non abbiamo notizie della Commissione, quindi se magari qualcuno si fa carico di dire ai diretti interessati... Vi comunico che la Commissione sta arrivando. Abbiate pazienza, colleghi, stiamo cercando di ottimizzare i tempi, anche se la parola è assai...
  Allora, colleghi, avverto che le Commissioni, che mi auguro si manifestino in Aula, hanno presentato l'emendamento 15.600 che è in distribuzione, in relazione al quale risulta alla Presidenza che tutti i gruppi abbiano rinunciato alla fissazione del termine per la presentazione dei subemendamenti.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Paglia 15.2, rimasto in sospeso.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Grazie Presidente, la storia di questo articolo credo sia nota anche per il fatto che era nato in un modo molto sbagliato e poi è stato modificato, di fatto, dandogli un significato completamente diverso, sostanzialmente svuotato di quelle che erano le intenzioni originarie, e questo dal mio punto di vista va bene.
  Con questo emendamento noi si provava a ridargli un valore e, soprattutto, a sottolineare quello che, secondo noi, è il vero punto problematico dei fondi pensione chiusi in Italia, che non è tanto, come avrebbe voluto in prima battuta la maggioranza, dare facoltà di portabilità di questi fondi ad un lavoratore, da un fondo all'altro, rendendo di fatto incerto tutto il sistema. Ma piuttosto il vero problema di questi fondi, io credo anche contrario all'interesse di fatto dei lavoratori, che poi sono i loro finanziatori, è che non vengono affatto utilizzati per fare investimenti utili al Paese. Una parte consistente degli investimenti vengono fatti all'estero, su investimenti azionari, obbligazionari esteri, il resto al massimo in titoli di Stato.
  Noi con questo emendamento – è una proposta che continuiamo a fare, l'abbiamo fatta altre volte ma ci piace ribadirlo anche in questa sede – proponiamo invece che una quota fissa, fissata per legge, il 2 per cento degli investimenti di questi fondi debba essere utilizzata a favore di operazioni di cartolarizzazione su mini bond sostanzialmente. Quindi, utilizzarli anche per dare una riserva di finanziamento al sistema delle piccole e medie imprese che, in un periodo di credit crunch, sarebbe molto utile. Sono fondi miliardari, sono fondi fatti con i soldi dei lavoratori italiani.
  I lavoratori italiani hanno sicuramente interesse a che il sistema industriale e produttivo di questo Paese stia in piedi; hanno anche certamente interesse a vedere i loro fondi rivalutati adeguatamente per avere un adeguamento della loro pensione un domani, ma non ci può essere, evidentemente, adeguamento della pensione un domani per i lavoratori se non c’è, oggi, stabilità del posto di lavoro e crescita economica e questa passa anche per il finanziamento del nostro sistema delle piccole e medie imprese.Pag. 49
  Io ritengo che la proposta sia valida, ritengo fosse valida e ritengo sarà valida anche in un domani; noi continueremo a riproporvela, questa era un'occasione, lo abbiamo fatto, il parere è negativo, ma non ci fa cambiare idea e rimaniamo convinti della bontà di un'ipotesi del genere.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paglia 15.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Sisto, Valeria Valente, Caon...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  413   
   Votanti  346   
   Astenuti   67   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato   38    
    Hanno votato no   308.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Taranto 15.401, con il parere favorevole delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marzano...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  412   
   Votanti  342   
   Astenuti   70   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato  290    
    Hanno votato no   52.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sandra Savino 15.403, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  411   
   Votanti  375   
   Astenuti   36   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato   56    
    Hanno votato no   319.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Cristian Iannuzzi ha segnalato di aver espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 15.600 delle Commissioni.
  Invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Il relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

Pag. 50

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.600 delle Commissioni, con il parere favorevole del Governo e il parere contrario del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tacconi, Casellato, Iannuzzi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  420   
   Votanti  415   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  208   
    Hanno votato  322    
    Hanno votato no   93.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Avverto che sono preclusi gli emendamenti Villarosa 15.405 e 15.406.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Villarosa 15.407.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Signor Presidente, come mai sono preclusi quegli emendamenti ?

  PRESIDENTE. Perché l'emendamento Taranto 15.401 che è stato approvato interviene sulla parte consequenziale della lettera a). Quindi incidono sulla lettera a).

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Però, l'emendamento Taranto 15.401 introduce anche la Covip nel tavolo di concertazione. Il mio emendamento introduce il tema dei conflitti di interesse ,come fa ad essere ...

  PRESIDENTE. Onorevole Villarosa, attenda, come può immaginare, non sono dotato di cotanta scienza. L'emendamento Taranto che è stato approvato ha cambiato formalmente il testo su cui incidono i suoi due emendamenti, che fanno così riferimento a un testo che non esiste più perché è cambiato.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Mi hanno fregato, Presidente ... Sto scherzando.
  Con il mio emendamento 15.407 cosa chiedo ? Siamo passati – ormai è sotto gli occhi di tutti, da tantissimi anni sembrava già un piano proprio ben congegnato – da una gestione della pensione fatta dal datore di lavoro a INPS, ad una gestione dal datore di lavoro, INPS e fondi chiusi, e oggi si passa ad una gestione da fondi chiusi a fondi aperti. Quindi, il famoso sogno dei privati, banche e assicurazioni in primis, è diventato realtà. Ora hanno un mercato di circa 120 miliardi di euro, Presidente. Il mercato dei fondi pensione oggi è diviso tra fondi aperti e fondi chiusi e vale circa 120 miliardi.
  Oggi stiamo trasformando la pensione in un titolo, stiamo trasformando ciò che la nostra Costituzione tende a difendere e a dichiarare come assolutamente non annullabile come principio, noi lo trasformiamo in un titolo. Quello che chiedo con l'emendamento 15.407 è semplicemente di evitare che almeno questi fondi aperti possano investire solo ed esclusivamente in mercati regolamentati, perché il rischio è che uno strumento così importante come quello della pensione finisca in un fondo aperto. Ad esempio, un paio di giorni fa, girando su Internet, leggo una trappola di una pubblicità di una famosa assicurazione; un esempio recente è stato dato dalla compagnia online delle assicurazioni Generali, che reclamizzavano su pensioni on line un piano pensioni che assicura la tua pensione anche a partire da 50 euro. Però, guardate un attimo: nella nota si legge che si riferisce al 2013 per la Gestione separata Rialto e che nel 2012 il rendimento era stato ancora più basso, del 4,56, nel 2011 del 4,46 e così via. È anche Pag. 51scritto chiaramente che i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri.
  Quello che voglio dire è che non possiamo mettere la pensione dei cittadini in mano a fondi aperti, che non sappiamo assolutamente cosa possono fare, in che mercati possono investire. La pensione è un bene che deve rimanere e deve essere tutelato.
  Avrei preferito che fossero il datore di lavoro e l'INPS a gestire la mia pensione, al massimo un fondo chiuso, come quelli esistenti – naturalmente hanno tantissimi problemi che vanno risolti –, con una concertazione su determinati comportamenti, anche perché vorrei ripetere che il contributo del datore di lavoro è versato proprio perché c’è stato un accordo – ad esempio – con i metalmeccanici per il fondo dei metalmeccanici. C’è stato un accordo, tutti hanno fatto dei passi per cercare di arrivare ad un prodotto più o meno pubblico.
   Quindi, oggi, dare in pasto le pensioni a un mercato privato, che potrebbe essere veramente rischioso dopo che l'INPS e Tito Boeri ci hanno chiaramente detto che ci saranno problemi per le pensioni future, è veramente pericoloso per il nostro Paese.
  L'emendamento chiede solo di evitare i mercati non regolamentati, quei mercati di cui si sa veramente poco. Quindi, chiedo anche al Governo perché non un parere favorevole (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 15.407, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati, Braga, Boccia.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  425   
   Votanti  424   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  213   
    Hanno votato  105    
    Hanno votato no   319.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Librandi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  428   
   Votanti  408   
   Astenuti   20   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato  264    
    Hanno votato no   144.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Pellegrino ha segnalato che avrebbe voluto astenersi, la deputata Terzoni ha segnalato di aver espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario).

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Presidente, a seguito della riunione del Comitato dei diciotto, a differenza di quello che avevo detto in precedenza, l'articolo 6-bis non viene minimamente emendato e, quindi, possiamo affrontarlo adesso, perché i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 6-bis sono tutti contrari.

Pag. 52

  PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni torniamo allora all'articolo 6-bis.

(Ripresa esame dell'articolo 6-bis – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo 6-bis e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A), su cui la relatrice per la maggioranza per la VI Commissione ha già preannunciato il parere contrario delle Commissioni.
  Chiedo al relatore di minoranza di esprimere il parere.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, sull'emendamento Sottanelli 6-bis.400 il parere è contrario. Sugli emendamenti Russo 6-bis.403 e 6-bis.404 il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Il parere sull'emendamento Sottanelli 6-bis.402, alla pagina precedente ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, se vuole le vengo incontro dicendo che i pareri sono tutti contrari a parte sull'emendamento a firma Allasia, Busin 6-bis.416.

  PRESIDENTE. Sull'emendamento Allasia 6-bis.416 il parere è favorevole ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Sì, è favorevole.

  PRESIDENTE. Sta bene. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza per la VI Commissione.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sottanelli 6-bis.400, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tidei, Dorina Bianchi, Villarosa, Simone Valente, Sorial.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  431   
   Votanti  428   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  215   
    Hanno votato   21    
    Hanno votato no   407.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Prendo atto che l'emendamento Sottanelli 6-bis.402 è stato ritirato. Passiamo alla votazione dell'emendamento Russo 6-bis.403.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Russo. Ne ha facoltà.

  PAOLO RUSSO. Signor Presidente, ragioneremo ora di una batteria di emendamenti tutti finalizzati a provare a migliorare la norma così com’è stata emendata in Commissione, per provare a rendere davvero uguali non tutti i cittadini d'Italia, ma provare a rendere uguali i cittadini virtuosi. Quindi, qui non si vuole porre il tema della uguaglianza dei cittadini anche quando talvolta si percepiscono furbizie e truffe. Qui si vuole porre all'autorevolezza di questo Parlamento una riflessione tutta misurata su di un aspetto: esiste un automobilista virtuoso, cioè che da cinque anni non fa incidenti; per quale ragione dovrebbe misurare una tariffa diversa in ragione della propria residenza ? A parità di condizioni, ovviamente, a parità di età, a parità di condizioni complessive, qual è la ragione per la quale si dice «parere contrario» ad un emendamento che prova a misurare l'opportunità di tariffare l'automobilista virtuoso non più sulla base di aree tariffarie, aree di Pag. 53tariffazione, di province, di regioni, tutti limiti geografici astratti rispetto ad una tariffa per chi è virtuoso, e non provare piuttosto, solo per chi è virtuoso, a mettere in campo una tariffa che sia misurata su scala nazionale ?
  Questo è il primo di una serie di emendamenti che invita ad una riflessione. È evidente che il tema c’è, ed è evidente che c’è una grave sperequazione, ed è evidente che a questa sperequazione noi dobbiamo provare a dare una risposta perequativa; e la risposta perequativa non è che noi la vogliamo su tutto lo scibile panorama degli automobilisti assicurati, ma noi vorremmo provare a misurare una risposta perequativa perlomeno per quei cittadini che da cinque anni non fanno incidenti, a Treviso come a Catania.
  Non comprendo le ragioni del parere contrario della relatrice e del Governo; e per questa ragione non solo voto a favore di questo emendamento, ma invito, con ragionevolezza, tutti i colleghi parlamentari a riflettere su questo dato: perché consentire una sperequazione che non ha ragione di nessun'altra natura, se non una ragione ontologica, una ragione geografica a prescindere, una ragione discriminatoria ? Per questa ragione invito i colleghi, indipendentemente dalle appartenenze, a votare convintamente questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Calabrò. Ne ha facoltà.

  RAFFAELE CALABRÒ. Signor Presidente, intervengo solo per chiedere di aggiungere la mia firma all'emendamento.

  PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Russo 6-bis.403, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Matarrese, Tartaglione...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  422   
   Votanti  395   
   Astenuti   27   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato  124    
    Hanno votato no   271.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Russo 6-bis.404.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Russo. Ne ha facoltà.

  PAOLO RUSSO. Questo emendamento è di minore portata rispetto al precedente, ma prova a fare un minimo di giustizia rispetto ad una incongruenza – io immagino che quella della Commissione sia soltanto una svista – che fa riferimento tutto e per intero alle regioni, come se le tariffe e le scontistiche delle compagnie di assicurazione si misurassero su scala regionale. Il più delle volte si misurano per aree, per la verità neanche aree provinciali, ma aree sub-provinciali, ma mai su scala regionale, per cui inviterei a riflettere, perché le caratteristiche di merito e le condizioni che vengono espresse dall'articolo 6-bis, comma 2, non fossero misurate su scala regionale, ma piuttosto fossero misurate, come è naturale che sia, su scala provinciale. Non mi sembra che questo comporti uno straordinario rilievo, se non quello di rendere ancor più giustizia per quelle aree del Paese che sono discriminate riferendoci solo e soltanto agli automobilisti virtuosi. Mi pare onestamente, il non voler accogliere questo emendamento, un tentativo di rendere la misura ancora più complicata, di provare ad anestetizzare la misura, renderla insomma in qualche modo meno efficace e meno vantaggiosa proprio per quei cittadini virtuosi che abitano, vivono, risiedono in quelle aree dove è maggiore la discriminazione e più alto il gap delle tariffe con le aree più favorite.

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  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Presidente, anche noi confermiamo la tesi del collega Russo, infatti abbiamo presentato un ordine del giorno a prima firma Di Maio, perché, anche parlando sia con i relatori sia con il Governo, si dovrebbe sistemare la faccenda all'interno della votazione del disegno di legge sulla concorrenza al Senato. Effettivamente, scritto in questo modo potrebbero verificarsi queste problematiche e i nostri emendamenti successivi a firma Di Maio cercavano appunto di sistemarle parlando di comuni all'interno delle province storiche. Il discorso è ampio, quindi, come il collega Russo, chiediamo sia al Governo sia ai relatori che vi sia una modifica effettiva nel più breve tempo possibile per rendere valida questa legge.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Pisano. Ne ha facoltà.

  GIROLAMO PISANO. Volevo sottolineare un'altra problematica contenuta nel testo attuale, che rappresenta un vero e proprio paradosso discriminatorio nei confronti dei cittadini. Noi abbiamo chiesto che superati questi cinque anni vengano in qualche modo allineate le tariffe e, quindi, i prezzi delle polizze.
  A questo riguardo nel testo viene prevista, da parte del contribuente assicurato, la necessità di installare una scatola nera. Noi sappiamo che la scatola nera serve eventualmente per controllare che vi sia stato effettivamente il sinistro, ma se un contribuente ha già dimostrato di non avere incidenti da cinque anni tale necessità sembra paradossale e non se ne capisce il motivo. Per tale ragione è discriminatoria e noi abbiamo chiesto, anche in Commissione, che non fosse inserita nel testo. Quindi, sebbene favorevole in via generale a questo passo, noi rimaniamo con queste perplessità di cui questa è una importante.
  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Russo 6-bis.404, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Gioia, Polverini, Grillo, Boccuzzi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  435   
   Votanti  403   
   Astenuti   32   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato  119    
    Hanno votato no   284.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Russo 6-bis.405.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Russo. Ne ha facoltà.

  PAOLO RUSSO. Signor Presidente, abbia pazienza, questo è l'ultimo degli interventi...

  PRESIDENTE. No, avevo solo capito che lei mi stesse dicendo di non voler intervenire.

  PAOLO RUSSO. No, mi perdoni, conosco la sua cortesia, proverò a ricambiare la sua cortesia nell'essere davvero breve. L'emendamento delle Commissioni ieri lo abbiamo descritto come stitico, difficilmente applicabile, complesso, articolato, discriminatorio e fa riferimento alle regioni.
  Faccio notare che nell'ambito delle attività delle compagnie di assicurazione non vi è una tariffa su scala regionale, non vi è una promozione su scala regionale, non vi è una scontistica su base regionale. Detto ciò per quale ragione introduciamo un elemento che è totalmente distonico rispetto alle politiche di marketing e commerciali delle Pag. 55compagnie di assicurazione ? Mi riferisco a quelle politiche di marketing e commerciali che già di per sé sono discriminatorie. In questo modo inseriamo un ulteriore elemento di distonia e di difficoltà. Proviamo viceversa ad allinearci perlomeno nel provvedimento minimale, nel provvedimento timido che si va a fare, ma proviamo perlomeno ad allinearci alle attività delle compagnie di assicurazione.
  In questo senso l'emendamento prevede non più di considerare le regioni ma le «aree di tariffazione», come è naturale che sia. Mi spiace che si voglia provvedere in altro ramo del Parlamento a modificare questa norma in questi aspetti, come se qui non fossimo in condizioni di poterlo fare e come se non fossimo agevolati in questo processo dal lavoro importante che è stato fatto in Commissione e come se questo non potesse risultare un elemento ulteriormente positivo proprio per i lavori che andranno a fare i colleghi senatori.
  Mi meraviglio e non capisco la ragione e la necessità di ordini del giorno che di fatto si distinguono dalla norma nella speranza che al Senato questa norma possa essere modificata già sapendo oggi che essa andrebbe modificata perché altrimenti sarebbe sostanzialmente inefficace. Devo dire, è davvero incomprensibile e mi permetto di suggerire questo ulteriore emendamento.
  Ce ne sono poi una serie, quattro o cinque a mia firma, ma anche a firma del collega Di Maio e altri, tutti orientati sullo stesso profilo, che andrebbero tutti – ne basterebbe uno – approvati per esprimere ragionevolezza ed equilibrio su questo fronte e per consentire a quella norma timida di essere davvero applicata e più facilmente applicabile.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Signor Presidente, credo che con questo articolo 6-bis, che mi auguro anche migliorato possa arrivare fino in fondo al percorso fra Camera e Senato, si sia data, con il contributo di tanti, una risposta in realtà reale, una prima risposta reale ad un problema antico che noi abbiamo; cioè il fatto – è già stato detto e sollevato in più interventi – che ci sono luoghi, città in particolare, comuni, province nel territorio nazionale che vivono in modo discriminatorio la polizza auto.
  Proprio perché la polizza – e l'ho detto anche ieri – ha caratteristica, di fatto, di fiscalità indiretta, in questo Paese dovrebbe essere corretto che, a parità dell'unico parametro che dovrebbe contare, cioè la capacità soggettiva di un proprietario di auto, di un guidatore, di non fare incidenti, la tariffa dovrebbe essere garantita, sostanzialmente, in misura uguale per tutti sul territorio nazionale.
  Oggi così non è e, appunto, non per ragioni o per problemi soggettivi di chi guida – per questo ci sono le classi di merito – ma per altri parametri, che sono completamente nella disponibilità delle compagnie assicuratrici che ne fanno sostanzialmente l'utilizzo che credono, giocando a piacimento sul livello delle polizze, che sono più alte in alcuni luoghi e meno in altri.
  Dopodiché, spiace vedere che anche nella discussione che abbiamo avuto in Commissione, che ha portato alla stesura attuale della norma, abbiamo dovuto assistere, ancora una volta, a formule di compromesso, come se fosse una questione di compromesso il fatto se si debba stare dalla parte di alcuni cittadini discriminati in questo Paese o se si debba stare dalla parte delle compagnie assicuratrici. Però, così è.
  Appunto, una delle distorsioni rimaste, evidente e chiara a tutti, è proprio, come veniva detto giustamente, questa, cioè di avere individuato il bacino regionale come il luogo in cui andare a calcolare le medie e, poi, da riportare e da confrontare. Da un punto di vista assicurativo è assolutamente così. La regione non esiste.
  Quindi, abbiamo delimitato un'area di intervento che non ha nulla a che fare con quella che è la realtà pratica con cui si ha a che fare. Sappiamo che l'effetto sarà, comunque, quello che speriamo – ma così Pag. 56dovrebbe essere –, cioè di avere un effetto calmiere su chi attualmente paga molto più di quello che dovrebbe. Lo si fa, appunto, discriminando sul lato della scatola nera (è già stato detto).
  Però, auspichiamo che questo emendamento, in particolar modo, e anche quelli che seguono, che sostanzialmente hanno lo stesso spirito, cioè di restringere alle province – e non alla regione – l'ambito su cui calcolare il livello di differenziale e quindi la scontistica, venga approvato. Non è una questione di parte, lo ripeto. Qui si tratta di discutere semplicemente se stare dalla parte dei cittadini o se stare dalla parte delle compagnie assicuratrici. Non c’è niente di più e niente di meno e su questo invito il Parlamento a riflettere.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Russo 6-bis.405, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nel frattempo l'onorevole Palese raggiunge il suo posto. Ci sono altri che non riescono a votare ? Tinagli, Del Grosso. Onorevole Nesci, votiamo ? Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  432   
   Votanti  409   
   Astenuti   23   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato  132    
    Hanno votato no   277.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Fossati e la deputata Stella Bianchi hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Di Maio 6-bis.406, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Non vedo mani alzate. Latronico, Antimo Cesaro, Capelli, Caruso, Iannuzzi, Ci siamo ? Grillo, Causin.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  437   
   Votanti  433   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  217   
    Hanno votato  123    
    Hanno votato no   310.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Di Maio 6-bis.407, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  La vedo, onorevole Tartaglione. Speranza. Altri che non riescono a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  432   
   Votanti  426   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  214   
    Hanno votato  113    
    Hanno votato no   313.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Sgambato ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Di Maio 6-bis.408, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.Pag. 57
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  431   
   Votanti  430   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  216   
    Hanno votato  116    
    Hanno votato no   314.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Sgambato ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Di Maio 6-bis.409, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Magorno...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  432   
   Votanti  431   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  216   
    Hanno votato  117    
    Hanno votato no   314.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Sgambato ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Di Maio 6-bis.410, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fitzgerald Nissoli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  429   
   Votanti  428   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  215   
    Hanno votato  113    
    Hanno votato no   315.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Sgambato ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Russo 6-bis.411, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  436   
   Votanti  433   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  217   
    Hanno votato  125    
    Hanno votato no   308.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 6-bis.412, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ferraresi, Di Gioia, Lombardi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  436   
   Votanti  435   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  218   
    Hanno votato  125    
    Hanno votato no   310.    

Pag. 58

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Russo 6-bis.413.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Russo. Ne ha facoltà.

  PAOLO RUSSO. Presidente, proviamo a comprendere, per un attimo, a cosa corrisponda il passo in avanti che le Commissioni hanno fatto. La norma prevederebbe, così com’è scritta, che quei contraenti residenti nelle regioni che non abbiano effettuato sinistri con responsabilità esclusiva o concorrente per un periodo pari ad almeno cinque anni e che abbiano installato la scatola nera hanno diritto a una scontistica.
  Ora, non vorrei alimentare qui una discussione lessicale, ma, così com’è scritta la norma, vi è il dubbio interpretativo che comporterebbe che al povero, prevalentemente meridionale, che, non so per quale ragione, rispetto ad un cittadino di un'altra parte del Paese, deve pagare di più, anche se ha gli stessi cinque anni di assenza di incidenti, noi stiamo a chiedere una misura retroattiva.
  Non solo deve avere cinque anni di non incidentalità ma, così com’è scritta, la norma prevede che non solo questo povero cristo non debba avere affatto incidenti per cinque anni ma, a differenza di un cittadino di un'altra parte d'Italia, che debba avere installato già precedentemente la scatola nera. Io contesto il dato: la scatola nera non può essere l'elemento dirimente tra un cittadino normale e un cittadino del sud. E perché la scatola nera e non le impronte ? Posso capire qual è l'elemento discriminatorio ? La scatola nera ? Le impronte ? Qualche altra cosa ? Il segno fuori la casa ? Quale deve essere l'elemento discriminatorio ulteriore ? Perché prevediamo questo e peraltro lo prevediamo nel modo peggiore, anche con una misura retroattiva ? Questa è la norma straordinaria della quale dobbiamo accontentarci ? Questa è la norma del compromesso ? Compromesso tra chi ? Tra il Parlamento e le compagnie ? Qual è il compromesso che si è misurato ? Perché questo atteggiamento remissivo ? Perché questo atteggiamento rinunciatario rispetto ad una vicenda che è così semplice ?
  Intanto eliminiamo semplicemente questa storia della scatola nera. Se proprio volete continuare a discriminare con la scatola nera inopinatamente, perlomeno precisate che la scatola nera va messa ex post, che va messa successivamente, che il povero cristo meridionale che ha già lasciato le impronte, ha già il segno fuori la casa, la scatola nera la deve mettere dopo, non prima ! È evidente che siamo al cospetto di una cospirazione sperequativa che non ha dimensioni. Guardate, non faccio nemmeno più la questione del si paga di più. Faccio una questione di principio: può un Parlamento nazionale derogare a un principio di ragionevolezza, di perequazione, di eguale trattamento nei confronti di tutti i cittadini ? Può un Parlamento nazionale consentire che si alimentino queste vergogne ? Io credo che non possa. Credo viceversa che dovremmo rispondere e avremmo dovuto rispondere, partendo da un elemento che capisco che è rivoluzionario, per evitare che le compagnie di assicurazione scarichino le incompetenze e le incongruenze sul solito automobilista virtuoso o meno, con una tariffazione che cresce a prescindere. Avremmo dovuto lavorare su quel fronte e lì non abbiamo lavorato. Ma proviamo, perlomeno, su questo fronte a rendere ragione e a rendere i cittadini, se non uguali, perlomeno simili.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Russo 6-bis.413, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Rizzetto...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 59
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  430   
   Votanti  414   
   Astenuti   16   
   Maggioranza  208   
    Hanno votato  142    
    Hanno votato no   272.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Russo 6-bis.414, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sibilia, Richetti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  422   
   Votanti  410   
   Astenuti   12   
   Maggioranza  206   
    Hanno votato  140    
    Hanno votato no   270.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Gutgeld ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Russo 6-bis.415, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  416   
   Votanti  404   
   Astenuti   12   
   Maggioranza  203   
    Hanno votato  140    
    Hanno votato no   264.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Gutgeld e la deputata Covello hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 6-bis.416, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dambruoso...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  429   
   Votanti  419   
   Astenuti   10   
   Maggioranza  210   
    Hanno votato  130    
    Hanno votato no   289.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'articolo 6-bis.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Impegno. Ne ha facoltà.

  LEONARDO IMPEGNO. Grazie Presidente, vorrei brevemente, senza abusare della pazienza dei colleghi, spiegare l'importanza dell'articolo che stiamo votando. Presidente, il tema è che il 95 per cento degli assicurati italiani paga molto di più della media di un altro cittadino europeo. Con questo provvedimento e con questo articolo proviamo finalmente a porre la parola fine a una delle ingiustizie più profonde che attraversano il nostro Paese. E lo facciamo con intelligenza, senza demagogia, attaccando, da un lato, i vizi profondi di un sistema assicurativo che nel nostro Paese non funziona e, dall'altro lato, ponendo fine finalmente ad una discriminazione, non solo territoriale, ma tra gli individui, che non poggia sulla Pag. 60virtuosità e la capacità del guidatore di essere appunto un cittadino onesto, perbene e virtuoso. È una vera novità, Presidente. L'articolo dice che dopo cinque anni che un cittadino, ovunque esso si trovi, non compie incidenti e ha installato la scatola nera, paga la migliore media d'Italia. È poco ? Erano vent'anni che il Parlamento non affrontava questa stortura, ossia il fatto che un cittadino, magari di Reggio Calabria, che per quindici anni non faceva incidenti, era costretto a pagare il doppio, se non il triplo, rispetto a un altro cittadino che abitava in un'altra parte del Paese. Oggi noi premiamo, non sanzioniamo, ma premiamo il comportamento virtuoso. E lo premiamo con intelligenza perché consentiamo anche al sistema assicurativo di organizzarsi meglio e in maniera più oculata. Infatti, se per cinque anni un cittadino non compie incidenti, cosa deve dimostrare di più ?
  Installa inoltre la scatola nera e in questo caso parliamo non di teorie, di un vero e proprio sconto cioè un cittadino che paga 1.200-1.300 euro può arrivare a pagare di 600-700 euro perché ha dimostrato la sua virtuosità. Ho ascoltato con attenzione i miei colleghi. Certo, si può far di più, si può fare la tariffa unica nazionale, si possono portare tutti i cittadini allo stesso livello e credo che questa debba essere la direzione nella quale dobbiamo andare. Ma perché non si è fatto in questi anni, perché quando governava il centrodestra nemmeno una parola su questo scandalo che attraversa una parte del Paese ? Noi lo abbiamo affrontato e pensiamo di risolverlo anche consentendo – lasciatemelo dire perché noi vogliamo unire il Paese, non dividerlo – ai cittadini del nord del nostro Paese di pagare di meno. Pensate che non sia vero ? No, sarà così, poi lo vedremo, vedremo i risultati, perché quando recupereremo 4 milioni di auto non assicurate, quando recupereremo le residenze di comodo, quando recupereremo le targhe straniere, vedrete che a pagare di meno saranno tutti i cittadini italiani e allora basta con la retorica «nord contro sud» e basta la retorica «si può fare di più». Questa è la migliore soluzione possibile oggi e magari domani faremo ancora meglio (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Non credo francamente che, quando si interviene su materie delicate che impattano direttamente sulla vita di alcuni cittadini e di alcuni milioni di cittadini sul territorio nazionale, chiedere di fare di più, che non è semplicemente un fare di più ma è fare meglio, è risolvere una volta per tutte un problema reale, non credo che possa essere derubricato a retorica. Non è retorica dire che la scatola nera viene imposta solo ai cittadini di alcune zone del Paese e che per altri invece è una facoltà mentre qui, invece, diventa un obbligo per avere quello che dovrebbe essere un diritto cioè una tariffa congrua. Non è retorica dire – perché lo sappiamo tutti che il problema ce l'abbiamo nei territori provinciali di questo Paese, non nei territori regionali – che prendere come base di calcolo la regione anziché la provincia spalma il tutto, avvicina di molto le differenze, e, di conseguenza, rende molto inferiore lo sconto. Questa è assolutamente una conseguenza ovvia, non è una cosa che scopriamo. Come ho detto prima, è un elemento di compromesso ma soprattutto mi preoccupa – ne abbiamo prima discusso in Comitato dei nove – il fatto sostanzialmente che, se io capisco bene, il Governo ci dice che la norma così scritta rischia di essere sostanzialmente inapplicabile se non modificata. È bene che ci venga detto che la norma così scritta è inapplicabile perché non modificata e quindi inapplicabile, perché ci viene detto che l'Ivass, a cui dovrebbe essere demandato il compito di stabilire il livello della scontistica, non è un ente che può determinare decisioni in quanto ente statutariamente soltanto di verifica e non di imposizione di tariffe. È bene che sia venuto fuori anche questo rilievo, è bene che sia venuto fuori anche in corso di dibattito. Noi prendiamo per Pag. 61buono, se verrà ripetuto anche in quest'Aula, l'impegno eventualmente a modificare questa norma mantenendo lo spirito che è stato fatto proprio in Commissione nei lavori sin qui seguiti e anche migliorandolo eventualmente – mi auguro – nel dibattito senatoriale sui temi che ancora sono aperti e qui abbiamo discusso. Però non ce la sentiamo di dare un voto favorevole. Daremo un voto di astensione ma è un voto di astensione e di verifica: riconosciamo il passo in avanti. Tuttavia il passo in avanti non può essere spacciato davanti al Paese, in particolar modo a chi vive in quelle province – non regioni – che hanno una tariffa particolarmente sconveniente e discriminatoria, come il passo in avanti definitivo perché altrimenti significherebbe doverci rassegnare al fatto che una discriminazione persiste.
  Noi crediamo che invece debbano essere cancellate e si continuerà a fare un lavoro in questa direzione finché non si sarà ottenuto il risultato completo.
  Questo non è il migliore dei provvedimenti possibili, è un passo in avanti. Qui è stata in grado di arrivare la maggioranza, noi avremmo voluto arrivare molto più in là, e quindi, per oggi, ci asterremo e poi verificheremo come andrà avanti nell’iter (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con interesse gli interventi sia del collega di Forza Italia che del partito Democratico, su un articolo, in verità, poi aggiunto nel nostro esame in Commissione. Ma su alcune cose non sono assolutamente d'accordo. Ascoltiamo sempre in quest'Aula le finte schermaglie tra questo centrodestra e il centrosinistra che affermano: «perché non l'avete fatto voi la scorsa legislatura» e gli altri: «perché non lo avete fatto voi due legislature fa». E con questo giochino ancora adesso, in questo momento, quando davvero si possono, o si potevano cambiare le cose, se ne lavano le mani e non si interessano di piccole modifiche che però possono cambiare, e tanto, la vita quotidiana di tutte le persone, la vita quotidiana di tutti coloro che per lavoro, o per altro, sono obbligati a utilizzare un'automobile e sono obbligati, soprattutto in certe parti d'Italia (non solo in certe parti del sud Italia, ma anche in certe parti del nord d'Italia), a pagare una tariffa RC-auto eccessiva. Eccessiva perché paghiamo, oltretutto, tutto quello che le assicurazioni vanno a guadagnare sulla nostra RC-auto. Nel 2013, quindi nell'ultimo bilancio conosciuto almeno, le assicurazioni hanno guadagnato più di 2 miliardi di euro sulle spalle di tutti i cittadini che hanno un'automobile e parliamo di guadagno di 2 miliardi di euro. Invece, cosa succede all'estero, in Europa ? In Europa il settore RC-auto è un tipico settore in cui, visto che c’è l'obbligatorietà della stessa assicurazione, le compagnie quasi non possono fare utili, tant’è vero che le compagnie straniere vengono qui in Italia a fare utili, mentre in Germania o in Francia vanno addirittura in perdita in questo settore. Allora, io mi sento di dire al collega del Partito Democratico intervenuto prima che l'articolo 6-bis è comunque un articolo positivo, che però noi abbiamo perso, in questo caso, l'occasione di migliorarlo ancora, l'occasione di togliere ogni discriminazione in base alla provenienza geografica. Discriminazione che, ovviamente, fa il gioco delle assicurazioni, ma non fa il gioco degli assicurati ovvero di tutti i cittadini che hanno un'automobile. Queste schermaglie, dal nostro punto di vista, sono inaccettabili, sono pilatesche. Quindi non accettiamo questo modo che avete voi di legiferare e di applicare il dibattito qui in Aula. E sebbene non accettiamo, nel metodo e nel merito, comunque abbiamo accertato che, grazie anche a dei nostri emendamenti, siamo riusciti a migliorare questa norma. Siamo riusciti a rendere, anche se leggermente, e forse anche troppo poco, ma non dipendeva da noi, più giusto questo settore. Per questo voteremo favorevolmente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Pag. 62

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Pesco. Ne ha facoltà.

  DANIELE PESCO. Grazie, Presidente. Non posso che confermare le parole del mio collega Colletti. Abbiamo fatto parecchio per riuscire a migliorare questa norma che è scritta, comunque, da diversi partiti che non fanno altro che appoggiare gli interessi delle multinazionali e, in questo caso, delle assicurazioni, per le quali in Italia c’è un oligopolio ormai praticamente alla luce del sole. Gli interessi si fanno per le multinazionali e per le assicurazioni e continuiamo a farli anche in quest'Aula con un provvedimento che da una parte sembra favorire i diritti degli assicurati, dei cittadini, in realtà non fa altro che smontarli piano, piano, pezzo dopo pezzo, grazie a degli sconti fantasiosi. Sconti che speriamo verranno applicati bene, ma quando ci rendiamo conto che l'arbitro di questi sconti non sarà altro che l'Ivass, un soggetto, una autorità sulla quale abbiamo forti dubbi, continuiamo a temere che questi sconti non verranno utilizzati nel modo corretto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Pisano. Ne ha facoltà.

  GIROLAMO PISANO. Grazie Presidente, io vorrei rivolgermi soprattutto al Governo, il quale sostanzialmente in questa fase ha fermato la possibilità da parte di questa aula, con una sua riformulazione e anche della Commissione, di sistemare definitivamente questi ultimi tre punti di questo articolo sugli sconti, che sono critici.
  Mi rivolgo al Governo perché vorrei che fosse chiaro che l'intenzione del legislatore è quella di fare modo che ci siano degli allineamenti tariffari e che finisca questa discriminazione tra chi non fa incidenti dovunque si trovi in Italia.
  Quindi noi staremo a guardare quello che avverrà in Senato e se non ci sarà la correzione che chiediamo e poi successivamente anche il funzionamento operativo di quello che abbiamo deciso in quest'aula, noi denunceremo fortemente questa cosa ai cittadini italiani perché questo è un punto e un momento di svolta importantissimo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Russo. Ne ha facoltà.

  PAOLO RUSSO. Qual è la ragione per cui deve essere resa inefficace questa norma ? La ragione è non l'avete fatto ? È evidente che se siamo qui a ragionare di questo è perché finora mai si è avuto il coraggio e la determinazione nel portare avanti una norma perequativa, di responsabilità e di saggezza.
  Questa è una norma complicata, probabilmente inefficace, l'Ivass non potrà indicare la scontistica e le aree indicate sono su scala regionale, quando tutti sanno che le aree tariffarie sono completamente diverse. La scatola nera così com’è scritta è addirittura retroattiva.
  È evidente che vi sono una serie di paletti tali per cui io immagino non solo la buona fede, ma immagino la disponibilità di quanti hanno lavorato su questo fronte per mettere in campo una iniziativa positiva. Ma il risultato sarà una inefficacia assoluta con una mortificazione anche sul piano della sensibilità istituzionale. Sembra quasi risolto il problema ed invece ci accorgeremo che quegli automobilisti saranno collocati esattamente nella medesima condizione nella quale oggi sono posti. Per questa ragione il gruppo al quale mi onoro di appartenere sta votando in modo sempre contrario rispetto a tutti gli articoli. Ma proprio perché io sono convinto che ci sono i margini, se c’è ragionevolezza, per modificare questa norma in questi tre aspetti e gli aspetti sono quello dell'Ivass, quello delle aree indicate e eliminare la scatola nera, proprio per questa ragione io proverei a suggerire, e per questo preannuncio il mio voto di astensione, a sollecitare il Governo affinché sia particolarmente sensibile su questo fronte e raccogliere mi pare una sollecitazione Pag. 63che viene da ogni parte del Parlamento e provare, giacché non si è avuto il coraggio di farlo qui, ma di farlo al Senato, a modificare la norma, renderla efficace e cominciare a considerare i cittadini uguali a Palermo come a Treviso.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cesaro. Ne ha facoltà.

  ANTIMO CESARO. Grazie Presidente, io intervengo per due motivi sostanzialmente. Il primo è rendere atto al collega Impegno dell'impegno profuso per tentare di trovare una soluzione praticabile, possibile. Certo poi ci si può iscrivere come altri colleghi fanno al partito dei benaltristi, un partito che ogni giorno ha sempre più adepti.
  È una soluzione buona che cerca di rendere una perequazione dei premi assicurativi tra nord e sud del Paese nella prospettiva di poter abbassare i premi per tutti i cittadini automobilisti italiani.
  E come si fa ? L'ha ricordato bene il collega Impegno, certamente abolendo le residenze di comodo, controllando le targhe straniere, facendo luce su quattro milioni di veicoli che hanno una assicurazione talvolta fasulla.

  PRESIDENTE. Scusi, onorevole Cesaro. Onorevole Bernardo, grazie !
  Prego.

  ANTIMO CESARO. E però dobbiamo contemporaneamente immaginare che si supera, con questo provvedimento, quello che io, ieri, ho definito – e sono stato frainteso dal collega Prataviera, questo è il secondo motivo del mio intervento – una sorta di antropologia giuridica che fa riferimento al sud come a un luogo di probabile delinquenza. Il collega Prataviera, tra l'altro, intervenendo ieri, ha confuso il sottoscritto con il collega Vaccaro, abbiamo due caratteristiche antropologiche comuni, siamo entrambi calvi e siamo entrambi di Napoli...

  PRESIDENTE. Però non sta nell'emendamento questo, onorevole Cesaro ...

  ANTIMO CESARO. Però, la sovrapposizione delle figure rende evidente il fatto che si può facilmente rendere fungibile una persona per un'altra in una logica deteriore sulla visione del Mezzogiorno d'Italia. Infatti le parole del collega erano testualmente: i partenopei iniziano a essere più regolari, più sinceri e meno truffaldini. Scelta Civica ieri ha introdotto degli emendamenti che purtroppo non sono stati accolti dall'Aula che andavano in riferimento a quanto propone il collega Impegno nel senso di calmierare i premi assicurativi, abolendo le truffe, i raggiri, i testimoni di professione, perché la logica che noi vogliamo perseguire è quella di rendere giustizia ai cittadini che con correttezza non hanno mai denunciato sinistri e non possono essere discriminati esclusivamente sulla base della loro appartenenza geografica e del comune di residenza.
  Bene, dunque, la soluzione trovata dal collega Impegno che troverà anche il sostegno di Scelta Civica (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6-bis.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brignone, Manfredi, Dorina Bianchi, Bergamini, Bonafede, Magorno, Pellegrino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  418   
   Votanti  383   
   Astenuti   35   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato  338    
    Hanno votato no   45.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 64

(Esame dell'articolo 16 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Ora colleghi, ritorniamo dove avevamo sospeso prima di passare agli accantonati. Passiamo, quindi, all'esame dell'articolo 16 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Grazie Presidente, sugli emendamenti all'articolo 16 i pareri sono tutti contrari.

  PRESIDENTE. Il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Grazie Presidente...

  PRESIDENTE. Andiamo uno per uno, glieli dico io ? Cominciamo dall'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.1, a pagina 38 del fascicolo.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, i pareri sugli emendamenti sono tutti favorevoli, a parte l'articolo aggiuntivo Liuzzi 16-bis.01 sul quale mi rimetto all'Assemblea.

  PRESIDENTE. L'articolo aggiuntivo Liuzzi 16-bis.01 ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. A pagina 44. Le vengo incontro, ancora...

  PRESIDENTE. Ma quello è un altro articolo, il 16-bis. Quindi, per quanto riguarda l'articolo 16 i pareri sono tutti favorevoli ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Sì, sono tutti favorevoli.

  PRESIDENTE. Il parere del Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, i pareri sono tutti contrari.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.1.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paolo Nicolò Romano. Ne ha facoltà.

  PAOLO NICOLÒ ROMANO. Grazie Presidente, con questo emendamento chiedo l'eliminazione della scadenza delle schede SIM se vengono utilizzate almeno una volta durante l'anno.
  Sempre più spesso, infatti, le SIM, oltre a finire nei device mobili vengono utilizzate in impianti di antifurto per scopi che prevedono un utilizzo poco frequente. Con l'approvazione di questo emendamento, in questi casi non si è più costretti a fare una ricarica all'anno, visto che poi il credito erogato non viene effettivamente consumato. Si rischia di trovarsi, quindi, con un antifurto non funzionante per una semplice dimenticanza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vacca, Abrignani, Di Benedetto, Bonomo, Piras.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  405   
   Votanti  401   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato  118    
    Hanno votato no   283    

Pag. 65

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.2.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paolo Nicolò Romano. Ne ha facoltà.

  PAOLO NICOLÒ ROMANO. Signor Presidente, con questo emendamento chiedo invece una maggiore trasparenza nell'esposizione del costo della tassa di concessione governativa. Troppo spesso, infatti, gli operatori scrivono il prezzo della tariffa mensile, omettendola, oppure specificandola con un asterisco e una nota scritta con caratteri poco visibili.
  Inoltre, in Commissione ho anche proposto l'eliminazione di questa assurda tassa che paragona i telefoni cellulari che noi tutti abbiamo in tasca, provvisti di contratto in abbonamento, a delle stazioni radioelettriche, mentre ne esenta dal pagamento quelli con una scheda ricaricabile.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  410   
   Votanti  408   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato  116    
    Hanno votato no   292.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Magorno ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.3.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paolo Nicolò Romano. Ne ha facoltà.

  PAOLO NICOLÒ ROMANO. Signor Presidente, con questo emendamento, invece, ribadiamo che il recesso dei contratti deve essere libero e non condizionato al pagamento di alcuna penale o di altre spese, così come era già previsto dal decreto Bersani. Troppo spesso capita che gli operatori nascondano tra i costi di disattivazione delle vere e proprie penali.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Signor Presidente, un parere da parte del Governo per capire, visto che c'era un decreto Bersani – e Bersani, se non sbaglio, è del Partito Democratico, maggioranza –, un decreto Bersani che parla chiaro, per cui nessuna penale alla rescissione del contratto. Insomma, sapere il perché della motivazione per il parere contrario, per capire e far capire anche ai cittadini italiani quale è la motivazione della cancellazione di questa parte all'interno del decreto Bersani.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, siamo all'emendamento 16.11, giusto ?

  PRESIDENTE. Siamo all'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.3.

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, un attimo solo che ritorno a rispondere, se c’è qualcun altro che deve intervenire.

Pag. 66

  PRESIDENTE. Diciamo che si vuole sopprimere, all'articolo 16, la lettera a) del comma 1.
  Se vuole gliela leggo: «al comma 3 è aggiunto, in fine, il seguente periodo», e via dicendo.

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Perché ai fini di una promozione di maggiore concorrenza rispetto a quando si è fatto il decreto Bersani, la soppressione di questo articolo, secondo noi, aiuta la promozione della concorrenza anche in virtù delle modifiche che sono state fatte nel sistema della promozione anche nel campo della telefonia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Presidente, vorrei premettere che, in realtà, l'articolo del disegno di legge non sopprime nulla: siamo noi che chiediamo la soppressione di un comma previsto dal disegno di legge. Mi è sembrato di ascoltare che l'articolo del Governo andasse a sopprimere una norma fatta da Bersani, in realtà la va teoricamente ad innovare e ad annacquare totalmente.
  Capisco che Bersani non vada più di moda, ma una volta che ha fatto una cosa buona, sinceramente, pur essendo del MoVimento 5 Stelle, me la terrei buona. Pertanto, non capisco perché dobbiamo andare a fare un favore alle varie TLC (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Il collega Bersani prima era in quest'Aula – ora non so se vi sia più –, quindi vorrei almeno un intervento da parte sua, visto che riguarda una cosiddetta liberalizzazione.

  PRESIDENTE. Nel comunicarle che l'onorevole Bersani è in Aula, la pregherei di rivolgersi alla Presidenza.

  ANDREA COLLETTI. Io mi sto rivolgendo sempre a lei, però, ovviamente, visto che si tratta di un disegno di legge di liberalizzazione proposto dell'allora Ministro Bersani, su cui su molte parti ero anche d'accordo all'epoca, come consumatore, vorrei conoscere dal collega Bersani, sempre tramite la Presidenza ovviamente, la sua visione in merito e se ritiene questa ritirata da parte del Governo un passo in avanti per i diritti dei consumatori (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Presidente, visto che la motivazione è aumentare la concorrenza: se nessuna compagnia può inserire e nascondere all'interno di un contratto determinate penali – nessuna ! – ci sarà una libera concorrenza, perché nessuno lo potrà fare, perché se no così stiamo dicendo che vogliamo garantire la libera concorrenza permettendo a qualcuno di nascondere all'interno del contratto delle penali. Questo stiamo dicendo, cioè aumentare la concorrenza dando la possibilità a qualcuno di nascondere delle penali e ad altri no ! Allora, chi le nasconde potrà andare avanti nel mercato e chi invece si comporta onestamente no, come succede in Italia tutti i giorni, Presidente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benamati. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA BENAMATI. Presidente, siccome credo che ci sia una certa non chiarezza su questo emendamento, vorrei ricordare un attimo che l'emendamento è soppressivo, all'articolo 16, comma 1, della lettera a). In questo comma e nel successivo capoverso 3-ter si fa riferimento con chiarezza a quelle che sono le spese relative ai passaggi di operatore quando si sia in presenza – come si vede al capoverso 3-ter – di un contratto stipulato con promozioni. La fase emendativa, così come l'originale, ha chiarito meglio che tutti gli Pag. 67eventuali costi – anche in presenza di offerte – che vanno a gravare sul cliente-utente devono innanzitutto essere resi noti in fase iniziale di offerta e debbono essere comunque congruenti con quello che è il valore residuo del contratto. Non si parla più, come in precedenza, di penali per la rescissione dei contratti, ma di valutazione di eventuali oneri residui.
  Io credo che in questo senso – leggendo l'articolato nel suo complesso – sia un passo avanti nella chiarezza anche nel mercato delle offertistiche telefoniche, che oggi crea qualche problema.
  Questo è stato lo spirito – credo – originale che la sottosegretaria ci indicava e che è stato rafforzato, come si vede chiaramente anche nel testo dell'articolo, nella trattazione in Commissione. Per cui, abolire questo tipo di previsioni in presenza di offerte e quant'altro potrebbe portare addirittura un nocumento al consumatore.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ricciatti. Ne ha facoltà.

  LARA RICCIATTI. Signor Presidente, il collega Benamati dice «bene, stiamo parlando di spese relative ai passaggi ad altro operatore»; però vede, collega Benamati, sia che si chiamino «oneri per la rescissione del contratto» sia che si chiamino «penali», sono comunque quelle fastidiose frasi scritte a piè pagina in maniera quasi illeggibile, incomprensibile, che di fatto nessun consumatore legge quando va a firmare il contratto, che di fatto ti obbligano poi a pagarla, questa penale.
  Allora, signora sottosegretaria, se è vero, come non abbiamo motivo di dubitare, che noi siamo qui per discutere e per cercare di produrre quanta più concorrenza leale possibile, affinché tutte le imprese e tutti i consumatori ne traggano beneficio, io penso che non ci sia e non ci debba essere alcun pregiudizio o alcun problema per la maggioranza ad approvare questo emendamento. Altrimenti il collega Villarosa dovrà ricredersi, e noi qui stiamo parlando di favori agli amici degli amici degli amici, e non di concorrenza (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Paolo Nicolò Romano. Ne ha facoltà.

  PAOLO NICOLÒ ROMANO. Signor Presidente, volevo solo ribadire che mi sembra che siamo passati da chiamarle «penali» a «oneri per il distacco», ma la sostanza rimane esattamente la stessa: il cliente dovrà pagare una cifra per fare un cambio di operatore (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Signor Presidente, intervengo solamente per dire che questo articolo cerca di introdurre una normativa innovativa circa le spese e gli oneri di recesso e di trasferimento delle utenze affinché questi siano resi noti e siano commisurati al valore del contratto, e comunicati in via generale all'Agcom.
  C’è stata una discussione in Commissione su questo punto, che è stata anche approfondita; si è raggiunta questa soluzione, che a me pare una soluzione equilibrata, e anche che rafforza la normativa precedente. Perché nella normativa precedente – mi riferisco al 2007 e a quanto fatto dall'allora Ministro Bersani – si parlava di spese non giustificate dai costi dell'operatore; ciò che è previsto nel disegno di legge attuale va ad integrare quella normativa, perché si parla di spese che non possono essere imposte, non possono essere imposti i costi ingiustificati da parte dell'operatore. Quindi, non capisco la preoccupazione, né capisco perché si voglia sopprimere questa lettera, che invece specifica meglio a vantaggio del consumatore quanto era già previsto nel 2007.

Pag. 68

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Bonafede. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Signor Presidente, il motivo è molto semplice: così si introduce una sorta di sanatoria per tutte le penali che verranno inserite dalle assicurazioni. Visto che questo provvedimento è un megaregalo che viene fatto alle assicurazioni, visto che è certo che le assicurazioni guadagneranno tanti soldi a seguito di questo provvedimento, il motivo è: perché non possiamo essere chiari a tutela del consumatore ? Il punto è che il consumatore è sempre una parte in qualche modo più debole, anzi è certamente più debole; e, quindi, quello che il legislatore deve fare è creare dei contrappesi di chiarezza che non lascino dubbi e che non diano la possibilità di fare entrare degli strumenti che il consumatore non può ponderare come dovrebbe (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Manfredi, Marcolin, Gigli, Carloni, Greco, Russo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  400   
   Votanti  397   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato  135    
    Hanno votato no   262    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.4.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paolo Nicolò Romano. Ne ha facoltà.

  PAOLO NICOLÒ ROMANO. Grazie, Presidente. Questi due emendamenti, il 16.4 e il 16.5, servono a semplificare le procedure di recesso. Quante volte, infatti, capita di sottoscrivere un contratto, un abbonamento, usando le procedure online o tramite i call center e poi, invece, quando vogliamo disattivarlo siamo costretti ad inviare la richiesta tramite una costosa e poco pratica raccomandata che ci fa perdere tempo e soldi ? Con l'approvazione di questi emendamenti si potrebbe risolvere questo problema.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.4, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Nardi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  411   
   Votanti  410   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  206   
    Hanno votato  146    
    Hanno votato no   264    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Coscia ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.5, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.Pag. 69
  (Segue la votazione).

  Rotta, Sarti, Gregori, Patriarca...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  412   
   Votanti  411   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  206   
    Hanno votato  149    
    Hanno votato no   262.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.6.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paolo Nicolò Romano. Ne ha facoltà.

  PAOLO NICOLÒ ROMANO. Grazie, Presidente. Con l'approvazione di questo emendamento si darebbe agli utenti che sottoscrivono un contratto telefonico il diritto di avere il file audio con la conversazione avuta con l'operatore, che potrebbe servire come prova in caso poi si verificassero condizioni diverse da quelle prospettate telefonicamente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Grazie, Presidente. Questo emendamento è fondamentale, perché ultimamente queste truffe sono all'ordine del giorno. Non so se ultimamente avete visto anche Striscia la Notizia sulla questione dei call center in Albania. Continuamente arrivano sui nostri telefoni offerte, durante l'offerta telefonica l'operatore ti fa promesse di qualsiasi tipo, avrai il 35 per cento di sconto, fra sei mesi potrai recedere dal contratto, l'impossibile ! Nel momento in cui ti hanno detto una marea di fesserie ti chiedono: possiamo registrare il contratto ? Da quel punto allora parte la registrazione del contratto, ma tu cliente-utente ti fidi perché un paio di secondi prima dell'attivazione della registrazione l'operatore ti ha detto una marea di fesserie.
  Noi con questo emendamento chiediamo allora una cosa molto semplice: che la telefonata venga registrata sin dall'inizio.
  Soprattutto che venga data la possibilità all'utente, al cliente di avere la registrazione di questa telefonata, così come si fa nel momento in cui si fa un contratto: si lascia una copia anche al cliente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Liuzzi. Ne ha facoltà.

  MIRELLA LIUZZI. Signor Presidente, io voglio soffermarmi su questo emendamento che è veramente di una semplicità incredibile, perché semplicemente si obbligano i vari operatori telefonici a rilasciare, nel momento della stipula del contratto telefonico, il file audio al consumatore, all'altra parte che ha stipulato il contratto. È come se, per esempio, io andassi ad affittare una casa e la copia del contratto la tenesse soltanto il proprietario della casa e non io. Con questo emendamento io invito i relatori e il Governo a pensarci un attimo, perché non implicherebbe nulla di complicato o di sbagliato ma obbligherebbe semplicemente gli operatori telefonici a fornire il file audio ai consumatori (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Bonafede. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Signor Presidente, io immagino che qui dentro non ci sia un solo deputato che non abbia ricevuto una chiamata da una compagnia telefonica che vuole stipulare un contratto e non abbia anche ricevuto l'invito dell'interlocutore che, una volta che ha spiegato le condizioni, dice: non mi interrompa Pag. 70e dica sempre sì. Quindi, ora se qualcuno qui dentro probabilmente ha le conoscenze adatte per potersi difendere, tra virgolette, di fronte a quella proposta contrattuale, tanti cittadini, tanti consumatori non hanno gli strumenti in quel momento per potersi difendere e, quindi, avere una registrazione completa darà il senso, in caso di problemi, di quella che è stata la trattativa e di qual è stato il vero oggetto del consenso del consumatore. D'altronde, non credo che anche su questa questione abbiate paura delle intercettazioni, almeno in questo caso proviamo a non imbavagliare nessuno.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Dall'Osso. Ne ha facoltà.

  MATTEO DALL'OSSO. Signor Presidente, scusi, non ho capito: il parere del Governo è contrario ?

  PRESIDENTE. Sì, onorevole Dall'Osso, è contrario.

  MATTEO DALL'OSSO. Quindi il parere del Governo è contrario ?

  PRESIDENTE. Il parere del Governo è contrario.

  MATTEO DALL'OSSO. No, ma sicuramente ha sbagliato, non voleva dire contrario. È assolutamente a favore. D'altronde sono etici, giusto ? Siete etici, giusto ? Allora, non potete non cambiare idea, cambiate idea, tanto lo sapete che la maggioranza vota come dite voi, non mi sembra che qui diciamo cose strampalate. È per la trasparenza, siete trasparenti ? E allora ? A me l'altro giorno mi hanno truffato e io non posso risentire questo file audio.

  PRESIDENTE. Concluda, onorevole Dall'Osso.

  MATTEO DALL'OSSO. Ci ripensi ! Ci ripensi !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, vorrei ricordare a tutta l'Aula che quando ci sono due parti che stipulano un contratto, sembra quanto meno doveroso che entrambi siano in possesso di quanto hanno stipulato: vado al notaio e mi rilascia una copia; vado in banca, chiedo una carta di credito e mi rilasciano una copia; lo faccio online e mi rilasciano un contratto con le condizioni che ho firmato. Ecco, questo non avviene oggi per le compagnie telefoniche, che di fatto ti fanno fare un contratto di natura telefonica, ma mi è capitato personalmente di dover chiedere conto di un contratto stipulato telefonicamente e mi è stato vietato. Per riuscire ad averlo, avrei dovuto fare un ricorso tramite avvocati, che personalmente mi costava di più rispetto a quanto la mia condizione economica in quel momento riusciva a dimostrare che avevo ragione e, pertanto, la cifra non valeva la pena del ricorso che avrei messo in atto. Io vi chiedo: è normale secondo voi questo sistema ? È un emendamento di buonsenso che permette al consumatore di essere in possesso degli stessi strumenti che ha l'operatore telefonico. Gli stessi, non vi stiamo chiedendo nessuna vessazione contro gli operatori telefonici, ma un diritto del consumatore (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Pisano. Ne ha facoltà.

  GIROLAMO PISANO. Presidente, voglio dire che normalmente, quando si stipula un contratto, entrambe le parti hanno una copia. Quindi, io non capisco per quale motivo, per il solo fatto che c’è stato un ammodernamento, che è stato inserito un nuovo strumento per stipulare un contratto, valido per il fornitore, non obblighi Pag. 71il fornitore e, comunque, entrambe le parti ad avere il diritto di ottenere questo contratto. Ora, se il contratto è formulato al telefono, quindi c’è stata una registrazione, mi sembra banale che quella registrazione debba entrare in possesso anche del cliente.
  Se questo principio lo vogliamo tradire, allora possiamo affermare che non è necessariamente detto che anche le copie cartacee le debbano avere entrambe le parti, cosa che sarebbe del tutto aberrante (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.6, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori, Brignone, Di Lello. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  389   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato  144    
    Hanno votato no  245.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 16.7, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Bonafede, sta votando lei ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  401   
   Votanti  333   
   Astenuti   68   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato   77    
    Hanno votato no  256.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Sgambato ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 16.8, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marti. Onorevole Ferraresi... Altri ? Onorevole D'Agostino. Hanno votato tutti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  408   
   Votanti  334   
   Astenuti   74   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato   74    
    Hanno votato no  260.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Ruocco 16.9.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ruocco. Ne ha facoltà.

  CARLA RUOCCO. Presidente, non rubo troppo tempo. Vorrei semplicemente una risposta sintetica dal Governo che, però, la deve dare, la deve dare a me e la deve dare a tutti i cittadini consumatori che si trovano a pagare una penale nel caso di disdetta. Non può essere che un dibattito in Aula si risolva così, con un voto nel nulla, con un voto cieco. Per favore, noi abbiamo bisogno di risposte. In un disegno di legge che parla di concorrenza, qual è Pag. 72la ratio per applicare queste penali a gente già vessata (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, devo una risposta all'onorevole.
  Se guarda bene il testo, che è stato approvato dalla Commissione, questo contiene esattamente quello che chiede lei. Quindi, abbiamo ritenuto il suo emendamento ridondante, in quanto tale questione è stata già brillantemente risolta con una votazione in Commissione, che ha modificato il testo che è stato predisposto prima, cioè il testo che è stato trasmesso dal Consiglio dei Ministri.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ruocco 16.9, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  400   
   Votanti  398   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato  135    
    Hanno votato no  263.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Ruocco 16.400.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ruocco. Ne ha facoltà.

  CARLA RUOCCO. Al Governo dico che, invece di penali, nel testo si chiamano oneri: sono sempre soldi che la gente paga ! Per le persone che subiscono questi danni non cambia assolutamente nulla che il Governo li chiami penali o li chiami oneri. Se per voi, poi, è tanto diverso, evidentemente è perché i soldi non ce li mettete voi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ruocco 16.400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Palma, Villecco Calipari, Giulietti, Losacco, Speranza...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  403   
   Votanti  400   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato  137    
    Hanno votato no  263.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.10.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paolo Nicolò Romano. Ne ha facoltà.

  PAOLO NICOLÒ ROMANO. Grazie, Presidente. Con i due emendamenti 16.10 e 16.11 a mia prima firma chiedo che si obblighino gli operatori a prevedere l’opt-in come standard per l'attivazione dei servizi. Per opt-in intendo l'attivazione che può avvenire soltanto se il cliente abbia preventivamente manifestato il consenso all'attivazione. Questo consentirebbe di eliminare il problema delle attivazioni non Pag. 73richieste di molti servizi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Anche per questo, visto il parere favorevole dei relatori e del Governo, vorremmo capire la motivazione, considerato che, come ha spiegato il collega, si parla di servizi che nessuno ha richiesto e che ci vengono «appioppati», come si suole dire, a nostra insaputa, spesso e volentieri. Con il mio ultimo contratto Vodafone ho trovato un addebito fisso di 5 euro per servizi mai richiesti.
  Presidente, ho telefonato, mi hanno cancellato l'attivazione del servizio, ma ho pagato per quei mesi i famosi 5 euro. Perdo la scheda, chiedo il duplicato della scheda e cosa mi ritrovo ? Di nuovo i 5 euro per i mesi successivi ! Quindi, se volete continuare a far sì che le aziende possano addebitarci costi per servizi che non abbiamo richiesto, bocciate questo emendamento, perché questo state facendo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Semplicemente, onorevole Villarosa, siccome lei ha detto che il Governo ha dato parere favorevole, il Governo ha dato parere contrario. Perfetto.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Liuzzi. Ne ha facoltà.

  MIRELLA LIUZZI. Grazie, Presidente. Siamo spiegando questi emendamenti, che fanno parte di un pacchetto a tutela del consumatore – molto spesso sono proprio le compagnie telefoniche che fanno queste «truffe» all'insaputa del consumatore – e stiamo anche raccontando le nostre esperienze, ma credo che qui, in quest'Aula, tutti abbiamo avuto un'esperienza di questo genere, ovvero di un servizio non richiesto che l'operatore ci «appioppa» in modo assolutamente arbitrario e per il quale noi, poi, dobbiamo pagare e seguire una lungaggine di chiamate al call center, chiamate al servizio di informazioni e così via. Ecco, noi diciamo che ci vuole espressamente – e sottolineo espressamente – la condizione, da parte del cliente, di volere attivare questo servizio. Questo scriviamo in questo emendamento, una tutela per il consumatore, e penso che a tutti voi sia capitato questo episodio, una volta nella vita (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.10, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tidei...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  403   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato  143    
    Hanno votato no  260.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.11.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Quest'emendamento, Presidente, più o meno ricalca lo stesso di prima. Si tratta di evitare che ci vengano addebitati dei costi per servizi che non abbiamo richiesto. Vorrei raccontare anche le modalità di truffa e di elusione fiscale che spesso vengono perpetrate da alcune società satellite di queste grandi multinazionali. Come funziona il giochetto, Presidente ? Il giochetto funziona in questo modo: vengono Pag. 74trasferiti alcuni lavori a delle società che probabilmente si trovano in Paesi con una fiscalità agevolata, i famosi paradisi fiscali. Ma anche in Europa abbiamo i paradisi fiscali. Abbiamo il Lussemburgo, che è un mezzo paradiso fiscale che permette le società anonime. Allora cosa fanno ? Trasferiscono queste società in questi Paesi e la società italiana paga i servizi a queste società che si trovano in questi Paesi. Cosa fa la società italiana a fine anno ? A causa di questi costi riesce ad arrivare a bilancio praticamente zero e, quindi, non paga le tasse in Italia. Quel famoso utile, sul quale avrebbe dovuto pagare le tasse, viene trasferito a queste società satellite che si trovano in questi paradisi fiscali, nei quali pagano una tassazione del 3-4 per cento.
  Questo, Presidente, oltre a produrre elusione fiscale, cosa produce ? Produce concorrenza sleale nel mercato, perché chi usufruisce di queste possibilità arriverà sul mercato con un prezzo più basso; chi invece, come dicevo prima, si comporterà onestamente in Italia e pagherà tutte le tasse in Italia e offrirà quel servizio probabilmente direttamente, allora verrà schiacciato da chi fa elusione fiscale.
  Quest'emendamento dice semplicemente che, se io non ho chiesto un servizio, non lo devo pagare. Dice questo ! Voi state bocciando un emendamento che dice questa cosa, rendetevene conto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Catalano. Ne ha facoltà, Calma, onorevole Benamati, c’è l'onorevole Catalano prima.

  IVAN CATALANO. Grazie Presidente. La problematica illustrata dal collega Villarosa è vera, però il problema è che quest'emendamento non va a dare alcuna risposta al problema, in quanto chi svolge questa tipica attività truffaldina è in grado di inviare falsi messaggi con il numero dell'utente. Quindi, non c’è a questo punto responsabilità dell'operatore, ma è un'attività che viene condotta in modo truffaldino direttamente dall'azienda che propone questi servizi. La disattivazione di tutti i servizi in abbonamento sulla telefonia cellulare da parte dell'operatore potrebbe andare a creare problemi per quelle aziende che, invece, lavorano in modo onesto nel settore, quindi non credo sia una cosa positiva da fare.
  Vorrei fare presente all'onorevole Villarosa che l'Antitrust punisce questi atteggiamenti e alla terza reiterazione della condotta c’è addirittura il ritiro della licenza di operare. Quindi, l'Antitrust ha i mezzi per seguire queste attività fraudolente. L'autorità Agcom sta predisponendo dei regolamenti per risolvere questi problemi. Quindi, attendiamo il lavoro delle autorità e poi vedremo il da farsi (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benamati. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA BENAMATI. Grazie Presidente. Intervengo anche qui per fare un po’ di chiarezza. L'onorevole Catalano ha già parlato di metodologie, con le quali spesso si attivano questi servizi. Vorrei dire che le preoccupazioni di molti colleghi del MoVimento 5 Stelle sono da noi condivise, però vorrei anche richiamare, soprattutto per mia conoscenza personale e per informazione del mio gruppo, la previsione del capoverso 3-quater, così com’è scritta, perché è l'indicazione del Governo: viene fatto obbligo ai soggetti che gestiscono servizi di telefonia e di comunicazioni elettroniche, ai fini dell'eventuale addebito al cliente del costo dei servizi in abbonamento che sono offerti da terzi, di acquisire la prova del previo consenso espresso del medesimo.
  Quindi siamo nella fattispecie che stiamo dicendo: la norma prevede che non possa essere addebitato un servizio, se non c’è la prova del previo consenso espresso dall'utente. Questa è la dicitura del testo che viene qui riportato.
  Poi c’è un passaggio diverso, integrativo, che riguarda l'operatore. Si parla Pag. 75anche dell'operatore negli emendamenti. Naturalmente, con l'operatore che ci fornisce il servizio abbiamo un contratto che regola anche i servizi che esso ci fornisce e farci pagare qualcosa che è al di fuori del contratto mi sembra che non sia, dal punto di vista legale, una cosa corretta. Quindi, dal punto di vista della protezione contro terzi, è proprio il senso di quello che è l'articolato della legge.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Onorevole Villarosa, lei è già intervenuto su questo emendamento.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Paolo Nicolò Romano. Ne ha facoltà.

  PAOLO NICOLÒ ROMANO. Grazie Presidente, noi, con questo emendamento, ribadiamo che i servizi attivati dall'operatore non possono essere attivati come default, in pratica, necessitano di una specifica richiesta per l'attivazione. Quello che poco fa ha raccontato della sua esperienza il collega Villarosa dimostra che attualmente non è così (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.11, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Simonetti, Malisani, Salvatore Piccolo, D'Uva...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  405   
   Votanti  399   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato  145    
    Hanno votato no   254.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.13.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paolo Nicolò Romano. Ne ha facoltà.

  PAOLO NICOLÒ ROMANO. Grazie Presidente, con questo emendamento chiedo l'eliminazione dei costi di tethering. Che cos’è il tethering ? Consiste nell'utilizzo di un telefonino o di un dispositivo mobile dotato di connessione con gateway per offrire l'accesso alla rete ad altri dispositivi che invece ne sono sprovvisti. In pratica, il cellulare presta la sua connessione a un altro dispositivo. Per farvi un paragone più comprensibile, far pagare i costi per il tethering è come se l'operatore con il quale ho sottoscritto un abbonamento che mi consente di parlare per cento minuti, mi facesse pagare a parte i minuti se presto il telefono a un mio amico che ha il telefonino scarico (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Vi sembra corretto questo ? Eppure è quello che succede. Con questo emendamento chiediamo che non siano applicate tariffe differenziate per i dati fruiti con questo servizio (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Liuzzi. Ne ha facoltà.

  MIRELLA LIUZZI. Presidente, anche questo emendamento è a tutela dei consumatori. Noi non capiamo come e soprattutto la motivazione del perché se io acquisto, tramite un'offerta con il mio smartphone, 5 giga di connessione ad Internet, non possa utilizzare 4 giga sul mio smartphone e uno tramite connessione con il mio tablet oppure con il mio computer, con il mio PC. Ecco, dovrebbe essere proprio il buonsenso a dettare questo tipo di norma ed ecco perché abbiamo presentato questo emendamento. Anche perché Pag. 76sono nati, su alcuni dispositivi, soprattutto del sistema Android, dei modi anche per bypassare questa cosa. In altre parole, ci sono già dei modi per bypassare il tethering a pagamento proprio perché è ritenuto da parte dei consumatori un qualcosa di assolutamente fastidioso. Se io pago una certa cosa, voglio usufruirne come meglio credo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole De Rosa. Ne ha facoltà.

  MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, per far capire ancora meglio la cosa. Spesso tanti di noi viaggiano con il Frecciarossa e abbiamo bisogno della connessione per fare quelle tre, quattro ore di treno e cercare di lavorare. Voi, se sapete il contratto telefonico che avete, probabilmente, non andando spesso il wi-fi del treno, vi attaccate al cellulare.
  Bene, oltre al traffico Internet che avete già pagato, pagate altri cinque euro probabilmente al mese per fare la connessione tra il vostro telefono e il vostro PC, che è una cosa folle. Sono due strumenti vostri, è una connessione che fate voi via wi-fi, bene dovete pagarla all'operatore quando avete già pagato il traffico. Dunque, questo è l'aspetto veramente assurdo: più chiaro di così credo non si possa pretendere niente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.13, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gigli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  381   
   Astenuti   16   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato  148    
    Hanno votato no   233.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Liuzzi 16.14, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa... Iori... Mucci...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  395   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato  147    
    Hanno votato no   248.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.15.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto Romano. Ne ha facoltà.

  PAOLO NICOLÒ ROMANO. Grazie, Presidente. Chi di voi non ha mai ricevuto una telefonata da un operatore che cercava di vendervi qualcosa ? Domanda: dove hanno reperito i nostri dati personali e, quindi, dove andare per cancellarli se non volete più ricevere questo tipo di telefonate ? Con l'approvazione di questo emendamento ci sarebbe più trasparenza e chi ora subisce impotente queste telefonate indesiderate potrebbe chiedere la cancellazione dei suoi dati, visto che purtroppo il registro delle opposizioni non funziona come dovrebbe (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Pag. 77

  SIMONE VALENTE. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi, senza minimamente voler coartare i vostri diritti, se riusciamo ad essere più rapidi nel segnalare le richieste è meglio.

  SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. Solo per condividere l'emendamento e sottoscriverlo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16.15, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa... Malpezzi... Di Lello...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  403   
   Votanti  400   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato  146    
    Hanno votato no   254.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'articolo 16.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benamati. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA BENAMATI. Presidente, intervengo molto in breve. Poiché è stato un articolo che ha visto un certo dibattito, ritengo di formulare una considerazione finale anche al nome del mio gruppo perché, con questo articolo e con le modifiche che abbiamo apportato in Commissione, rafforziamo la sicurezza degli utenti della telefonia. Lo facciamo perché in ampliamento di quanto previsto dalle disposizioni di liberalizzazione Bersani prima citate, in ampliamento e non in soppressione, andiamo a stabilire che tutti gli oneri, i costi di recesso, switching e di gestione devono essere resi noti all'utente all'atto dell'offerta e all'atto della sottoscrizione. Indichiamo naturalmente una modalità semplice per il passaggio. Richiamiamo il fatto che in condizioni di offerte vantaggiose, che sono le tipiche telefonate di cui sentivamo parlare prima, non si possa più parlare, in caso di recesso, di penali ma semplicemente di eventuali pagamenti anche proporzionati a quella che è la parte residua del contratto, avendo accesso ad una promozione.
  Stabiliamo che non vi possano essere addebiti non consentiti dall'utente se si ha l'attivazione di servizi da parte di terzi. Questo riteniamo sia – lo dico anche per quanto riguarda la discussione che vi è stata e anche per quanto riguarda la posizione del mio gruppo rispetto anche a quello che il Governo ci ha reso – un passo avanti in quel percorso delle liberalizzazioni della telefonia che, si diceva, è iniziato coerentemente, molti anni fa, con i decreti Bersani.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bene, abbiamo votato tutti e soprattutto giusto ? Mi pare di sì.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  404   
   Votanti  396   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato  263    
    Hanno votato no   133.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 78

(Esame dell'articolo 16-bis – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16-bis e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso delle proposte emendative, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Presidente, le Commissioni esprimono parere contrario sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16-bis.400 e sull'articolo aggiuntivo Liuzzi 16-bis.01.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16-bis.400, mentre mi rimetto all'Aula sull'articolo aggiuntivo Liuzzi 16-bis.01.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Il parere del Governo è contrario sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 16-bis.400 e sull'articolo aggiuntivo Liuzzi 16-bis.01.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Poiché è stato presentato un unico emendamento interamente soppressivo dell'articolo 16-bis, sarà posto in votazione il mantenimento di tale articolo.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 16-bis.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dambruoso, Speranza, Brescia, Saltamartini...
  Dichiaro chiusa la votazione.

  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  415   
   Maggioranza  208   
    Hanno votato  271    
    Hanno votato no   144    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Liuzzi 16-bis.01, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, e sul quale il relatore di minoranza si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Lello, Di Benedetto...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  404   
   Votanti  401   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato  114    
    Hanno votato no  287    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 16-ter – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16-ter e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Presidente, le Commissioni esprimono parere contrario sull'emendamento Sammarco 16-ter. 400.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

Pag. 79

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Sammarco 16-ter. 400.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sammarco 16-ter.400, parere contrario delle Commissioni e del Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  306   
   Astenuti   88   
   Maggioranza  154   
    Hanno votato   44    
    Hanno votato no  262    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16-ter.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marroni, Caruso...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  404   
   Votanti  305   
   Astenuti   99   
   Maggioranza  153   
    Hanno votato  264    
    Hanno votato no  41    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 17 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17 (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  402   
   Votanti  399   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato  354    
    Hanno votato no  45    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Benamati ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 17-bis – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17-bis (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17-bis.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti, Di Lello, D'Agostino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  402   
   Votanti  400   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato  358    
    Hanno votato no  42    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 80

(Esame dell'articolo 17-ter – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17-ter e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Nessuno chiedendo di parlare, invito i relatori per la maggioranza e di minoranza ad esprimere il parere.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Signor Presidente, il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Il parere è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Spessotto 17-ter.400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  395   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato  116    
    Hanno votato no  279    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17-ter.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  388   
   Votanti  387   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato  339    
    Hanno votato no  48    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 17-quater – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17-quater (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17-quater.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  386   
   Votanti  385   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato  343    
    Hanno votato no  42    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 18 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).Pag. 81
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni, anche sugli articoli aggiuntivi, se è possibile.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Grazie Presidente, sulle proposte emendative all'articolo 18 i pareri sono tutti contrari.
  C’è solo l'emendamento presentato dalle Commissioni, il 18.600 di cui, ovviamente, raccomando l'approvazione.

  PRESIDENTE. Il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Grazie Presidente, sulle proposte emendative all'articolo 18 i pareri sono tutti favorevoli.

  PRESIDENTE. Compreso l'emendamento delle Commissioni 18.600  ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Sì, Presidente.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Caparini 18.1.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 18.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  De Mita, Saltamartini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  395   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato   47    
    Hanno votato no   348.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 18.600 delle Commissioni, con il parere favorevole del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Grillo, Berlinghieri...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  388   
   Votanti  386   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato  285    
    Hanno votato no   101.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nicola Bianchi 18.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  391   
   Votanti  389   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato  113    
    Hanno votato no   276.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 82

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vignali 18.4, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevole Del Grosso, io capisco, pure lei capisca me, però. Marzana, Sereni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  391   
   Votanti  389   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato   47    
    Hanno votato no   342.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Ricciatti, Kronbichler, Franco Bordo, Paglia, Marcon, Melilla, Daniele Farina, Scotto, Piras, Pellegrino e Quaranta, hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 18, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Lello, Gregori...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  384   
   Votanti  382   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato  255    
    Hanno votato no   127.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Prodani 18.01
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto Prodani. Ne ha facoltà.

  ARIS PRODANI. Signor Presidente, questo articolo aggiuntivo e i due successivi richiedono il ripristino per la posta massiva, in particolar modo per l'invio di fatture e bollette emesse da soggetti erogatori di servizi pubblici, della data di invio di tale documentazione. Credo che questo è un tema molto delicato e su cui c’è molta sensibilità. Chiunque si è trovato nella propria cassetta postale una bolletta di un servizio pubblico senza il timbro di invio e con l'unico riferimento la data riportata all'interno di tale busta. Ritengo che il ripristino del timbro di invio sia una garanzia per i consumatori e credo che vada assolutamente ripristinata.
  L'altro aspetto è quello che non venga permesso un pagamento di una penale agli utenti che ricevono tale documentazione in assenza del timbro di invio della documentazione.

  PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Prodani 18.01, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  378   
   Votanti  377   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato   48    
    Hanno votato no   329.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Borghi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario, la deputata Pellegrino ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

Pag. 83

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Prodani 18.02, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Gregori, Fanucci.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  376   
   Votanti  303   
   Astenuti   73   
   Maggioranza  152   
    Hanno votato   39    
    Hanno votato no   264.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Prodani 18.03, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Bolognesi, Vico.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  375   
   Votanti  309   
   Astenuti   66   
   Maggioranza  155   
    Hanno votato   40    
    Hanno votato no   269    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 19 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Signor Presidente, il parere è contrario su tutti gli emendamenti, tranne che sull'emendamento 19-ter.400.

  PRESIDENTE. Onorevole Martella, noi siamo sull'articolo 19, quelli li vediamo dopo. Dobbiamo fare solo quelli sull'articolo 19.
  Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Signor Presidente, il parere è favorevole su tutti gli emendamenti all'articolo 19.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Il parere del Governo è contrario su tutti gli emendamenti all'articolo 19.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Allasia 19.1 e Crippa 19.2.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, iniziamo a entrare in quella che voi chiamate concorrenza del settore energetico e che noi, invece, rifacendoci a uno studio pubblicato dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas diciamo un aumento delle bollette dei consumatori che sarà del 10 o 20 per cento.
  Questo perché voi oggi, con questi tipi di articoli, andate a sopprimere la disciplina transitoria e quindi il servizio di maggior tutela. Il servizio di maggior tutela, ad oggi, secondo uno studio dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, costa al cliente finale, rispetto al mercato libero, un prezzo d'acquisto di energia e quindi di fatturazione in media un 20 per cento in Pag. 84meno rispetto ai soggetti operanti nel libero mercato. Voi state dicendo che questa condizione deve essere superata, deve essere tolta, e tutti devono poter andare, anzi vanno obbligatoriamente, nel libero mercato. Ricordo a tutti che già oggi è una facoltà del consumatore stabilire se andare nel libero mercato o rimanere nel servizio di maggior tutela. Perché i consumatori hanno scelto di rimanere nel servizio di maggior tutela ? Perché di fatto costa di più, perché non ci sono clausole di certezza, perché non c’è un'offerta tecnico-economica chiara di quelle che sono le condizioni di fatturazione. Ricordo a tutti che l'energia viene veicolata e pagata tramite uno strumento di misura che è il contatore. Peccato che di quel contatore non vengano mai forniti i dati di lettura al cliente finale e quindi, non essendoci i numeri finali, è impossibile stabilire un corretto profilo di consumo del consumatore stesso. Mi spiegate come il consumatore potrà andare dall'operatore di mercato e chiedere un'offerta se non sa in che fasce orarie consuma, se non sa quanta energia consuma se non a livello bimestrale massimamente ? Perché, di fatto, il problema è questo: ad oggi – ed è ormai su tutti i giornali – c’è un ricorso continuo alla cosiddetta stima delle bollette, pertanto quella che ti arriva a casa non è quella che rispecchia il tuo consumo reale di energia. Come fa la signora Maria a stabilire se il fornitore migliore della sua energia è Tizio piuttosto che Caio se non sa quanta ne consuma ? Allora, caro sottosegretario, prima di preoccuparci di aprire il mercato agli operatori in maniera obbligatoria, come state facendo voi, forse ci si sarebbe dovuti preoccupare, come abbiamo già fatto in passato, di cercare di rendere trasparenti e puntuali le fatturazioni con dei periodi netti e chiari nella bolletta: tot consumi in queste fasce orarie. L'Autorità non ha ancora svolto quel compito che gli è stato assegnato in precedenti fasi ma voi decidete che, a un certo punto, senza sapere come e se l'Autorità agirà in quel senso, sopprimete il servizio di maggior tutela. Questo per fare un bel favore ai consumatori (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Presidente, intervengo solo per aggiungere che l'onorevole Crippa ha detto cose che io condivido – peraltro non è una condizione soggettiva la mia, ha detto semplicemente cose reali – salvo su un punto, che io mi sentirei di correggere, anche a maggiore informazione dell'Aula: non è semplicemente vero che gli utenti che sono nella fascia di maggior tutela non vanno verso il mercato libero, perché detta così qualcuno potrebbe anche pensare che si tratti di paura di abitudine o altro; è vero, invece, che chi è andato nel mercato libero torna nella fascia di maggior tutela a ritmo molto più sostenuto di quanto invece accada perché dalla maggior tutela vada sul mercato libero. Cioè, tradotto: il mercato, ovvero la libera scelta degli utenti, sta già producendo in essere un meccanismo per cui, in assenza di questa norma che voi volete introdurre per costringere a passare al cosiddetto mercato – sarebbe meglio dire ad un oligopolio – i clienti del mercato gas ed energia, è proprio il mercato libero che sparirebbe, perché entro breve tornerebbero tutti nella fascia di maggior tutela. Chi ha proposto provato il mercato libero fa una scelta diversa. Questo è molto diverso, perché una cosa appunto è forzare qualcuno – cosa a cui io non sarei favorevole, ad ogni modo – ad abbandonare la tutela pubblica per affidarsi ad un mercato che presumibilmente dovrebbe garantire maggiori risparmi, altra cosa è forzare chi, dopo aver provato questi maggiori presunti risparmi e aver verificato che invece si tratta di maggiori costi, torna ad affidarsi alla tutela dello Stato.
  D'altronde, che il potere pubblico si faccia garante degli interessi degli utenti e dei cittadini, laddove siamo in presenza di quelli che furono monopoli pubblici e che sono diventati oligopoli privati, dovrebbe essere la normale condizione e il normale Pag. 85interesse che un Parlamento dovrebbe avere. Qui invece andiamo a legiferare al contrario: il Parlamento legifera di cancellare le tutele offerte alle fasce più deboli della nostra popolazione per costringerle a diventare preda di un mercato che mai come in questi casi è aggressivo solo nei confronti delle tasche degli utenti.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Allasia 19.1 e Crippa 19.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Duranti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  367   
   Votanti  366   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato  111    
    Hanno votato no   255.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Gutgeld ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 19.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sarti, Fanucci, Tancredi, Capelli, Villecco Calipari...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  361   
   Votanti  338   
   Astenuti   23   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato   22    
    Hanno votato no   316.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Gutgeld ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario. La deputata Terzoni e il deputato Busto hanno segnalato di aver espresso voto contrario mentre avrebbero voluto esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 19.4, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Monchiero, Gigli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  370   
   Votanti  369   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato  110    
    Hanno votato no   259.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Gutgeld ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario. La deputata Terzoni e il deputato Busto hanno segnalato di aver espresso voto contrario mentre avrebbero voluto esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 19.5, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati, Monchiero, Ciprini, Moscatt...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 86
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  362   
   Votanti  361   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  181   
    Hanno votato  102    
    Hanno votato no   259.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Gutgeld ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Crippa 19.6, con parere contrario delle Commissioni e del Governo, favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Grillo, Pilozzi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  369   
   Votanti  367   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato  100    
    Hanno votato no   267.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Gutgeld ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 19.7, con parere contrario delle Commissioni e del Governo, favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pilozzi, Di Lello, Palese, Gutgeld, Alberti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  372   
   Votanti  371   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato   14    
    Hanno votato no   357.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brescia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  374   
   Votanti  373   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  187   
    Hanno votato  242    
    Hanno votato no   131.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Oliverio ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

(Esame dell'articolo 19-bis – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19-bis e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Il parere è contrario su tutti gli emendamenti presentati.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole su tutti gli emendamenti presentati.

Pag. 87

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Allasia 19-bis.1 e Crippa 19-bis.2, parere contrario di Commissioni e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  376   
   Votanti  375   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato  113    
    Hanno votato no   262.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 19-bis.3, parere contrario di Commissioni e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  377   
   Votanti  355   
   Astenuti   22   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato   38    
    Hanno votato no   317.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Magorno ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 19-bis.4, parere contrario di Commissioni e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  375   
   Votanti  374   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato  106    
    Hanno votato no   268.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Romanini ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Crippa 19-bis.5, parere contrario di Commissioni e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Guidesi, Massa, Capua, Marroni, Pastorino, Vico, Patriarca, Dadone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  373   
   Votanti  371   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato  104    
    Hanno votato no   267.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Sono ritirati i successivi emendamenti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19-bis.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 88

  Colletti, Sgambato, Carloni, Fucci...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  377   
   Votanti  375   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato  249    
    Hanno votato no   126.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 19-ter – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19-ter e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Signor Presidente, come dicevo prima in anticipo, il parere è contrario, tranne un parere favorevole sull'emendamento Crippa 19-ter.400.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Signor Presidente, i pareri sono tutti favorevoli, anche sull'emendamento Crippa 19-ter.400.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 19-ter.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cariello, Nardi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  371   
   Votanti  368   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato  105    
    Hanno votato no   263.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 19-ter.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Crippa, Boccuzzi, Stella Bianchi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  373   
   Votanti  371   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato  105    
    Hanno votato no   266.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Crippa 19-ter.400.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

Pag. 89

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, questo emendamento che, stranamente ma favorevolmente ha un parere favorevole, mette nero su bianco che il meccanismo di comparazione delle offerte dei vari operatori deve essere fatto su dei criteri definiti. Senza specificare che all'interno di questa offerta ci deve essere la durata del contratto, la modalità di rinnovo, il prezzo del servizio, le sue possibili variazioni nel tempo, il costo di eventuali prestazioni aggiuntive e le garanzie richieste al cliente, credo che le offerte non sarebbero mai potute essere definite comparabili. Avendo novellato in questo modo e rifacendoci a una definizione già in essere di fatto del codice di condotta commerciale, colgo positivamente il parere del Governo e dei relatori.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Crippa 19-ter.400, con il parere favorevole delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Iori...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  365   
   Votanti  364   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato  336    
    Hanno votato no   28.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Stella Bianchi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19-ter, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sereni, Cardinale, Culotta...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  371   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato  349    
    Hanno votato no   22.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 19-ter.1 – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19-ter.1 (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19-ter.1.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Chi dice di no ? Onorevoli Villecco Calipari, Ricciatti. Non vedo altri mani alzate. Onorevole Valiante. Ci sono altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  365   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato  336    
    Hanno votato no   29.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Magorno ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 19-quater – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19-quater e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).Pag. 90
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza per la X Commissione ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Presidente, i pareri sono contrari.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza, onorevole Allasia ?

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Presidente, i pareri sono totalmente favorevoli.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Presidente, i pareri sono contrari.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Ricciatti 19-quater.1.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 19-quater.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci sono colleghi che non riescono a votare ? Stella Bianchi. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  370   
   Votanti  368   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato  116    
    Hanno votato no   252.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 19-quater.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Non vedo mani alzate. Chimienti, Caruso. L'onorevole Caruso ha votato. Kronbichler...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  371   
   Votanti  282   
   Astenuti   89   
   Maggioranza  142   
    Hanno votato   24    
    Hanno votato no   258.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 19-quater.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Piazzoni, che ha votato. Altri ? Bini, Grillo. Grillo ha votato. Ci sono altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  367   
   Votanti  345   
   Astenuti   22   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato   91    
    Hanno votato no   254.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Busto e Zolezzi, hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere Pag. 91voto favorevole. La deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ricciatti 19-quater.4, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Stella Bianchi, Magorno. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  363   
   Votanti  362   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato  105    
    Hanno votato no   257.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19-quater.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevole Palese... Caruso, Bergonzi. Ci sono altri ? Onorevole Bergonzi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  368   
   Votanti  304   
   Astenuti   64   
   Maggioranza  153   
    Hanno votato  264    
    Hanno votato no   40.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 19-quinquies – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19-quinquies (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19-quinquies.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Galperti... Onorevole Lattuca, la richiamo all'ordine per la prima volta.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  369   
   Votanti  301   
   Astenuti   68   
   Maggioranza  151   
    Hanno votato  264    
    Hanno votato no   37.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 19-sexies – A.C. 3012-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19-sexies e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 3012-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere delle Commissioni.

  ANDREA MARTELLA, Relatore per la maggioranza per la X Commissione. Le Commissioni esprimono parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 19-sexies.

  PRESIDENTE. Onorevole Allasia ?

Pag. 92

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. I pareri, contrariamente al relatore per la maggioranza, sono tutti favorevoli.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  SIMONA VICARI, Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico. Parere conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Presumo che ci riferiamo anche agli articoli aggiuntivi, onorevole Allasia.

  STEFANO ALLASIA, Relatore di minoranza. Così sia !

  PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento Allasia 19-sexies.1.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 19-sexies.1, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Camani, Schirò, Crippa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  366   
   Votanti  365   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato  113    
    Hanno votato no   252.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 19-sexies.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Boccuzzi, Giancarlo Giordano, Ricciatti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  367   
   Votanti  366   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato  105    
    Hanno votato no   261.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Sono ritirati i successivi emendamenti Pagano 19-sexies.400 e 19-sexies.401.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 19-sexies.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carnevali, Grassi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

  Presenti e votanti  357  
   Maggioranza  179   
    Hanno votato  108    
    Hanno votato no   249.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Fragomeli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Allasia 19-sexies.4, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevole Fragomeli, raggiunga la sua postazione, possibilmente. Sgambato...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 93
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  348   
   Votanti  347   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato  101    
    Hanno votato no   246.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Cassano ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Busin 19-sexies.5, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Scuvera, Gadda, Gregori, Di Lello, Covello, Stella Bianchi, Richetti, Molea, Venittelli, Malpezzi, Vazio...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  367   
   Votanti  366   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato  109    
    Hanno votato no   257.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Busin 19-sexies.6, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Lello, Marzana...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  366   
   Votanti  365   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato  107    
    Hanno votato no   258.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19-sexies. Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  359   
   Votanti  298   
   Astenuti   61   
   Maggioranza  150   
    Hanno votato  256    
    Hanno votato no   42.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (I deputati Vazio e Tacconi hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole. La deputata Terzoni ha segnalato che avrebbe voluto astenersi. Il deputato Andrea Romano e la deputata Bonaccorsi hanno segnalato di aver votato contro mentre avrebbero voluto votare a favore).

  Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Crippa 19-sexies.0400.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie Presidente. Abbiamo votato precedentemente degli emendamenti, presentati anche dal gruppo della Lega Nord, su un tema abbastanza analogo. Quest'articolo aggiuntivo del MoVimento 5 Stelle dice chiaramente un punto. Quando ti vengono recapitate a casa delle bollette con delle scadenze che sono precedenti rispetto alla data in cui entrano e varcano la soglia della tua casa, qualcuno si dovrebbe preoccupare, almeno a livello ministeriale, del fatto che queste situazioni debbano essere regolamentate, Pag. 94ovvero che non ti possa essere recapitata una bolletta che prevede una data di scadenza imminente. Questo vuol dire che la data di scadenza – abbiamo scritto – per il pagamento delle bollette deve essere fissata almeno venti giorni dalla data di emissione e stampa della fatturazione. Questo per evitare che, se ti viene recapitata una bolletta e dopo tre giorni tu hai la scadenza e per caso sei via durante il periodo estivo, alla fine tu sia moroso nei confronti della società fornitrice.
  Vediamo di cercare di regolarizzare in maniera semplice questo sistema, perché mi sembra che all'interno di questo disegno di legge sulla concorrenza abbiamo cercato di spostare molto l'attenzione verso le grandi società fornitrici di energia. Quest'articolo aggiuntivo in qualche modo dice una cosa chiara e sacrosanta, per evitare che una bolletta venga emessa in un periodo non congruo, che noi stabiliamo in venti giorni; se non vi piace, facciamo 19, se non vi piace facciamo 21, ma sostanzialmente ciò è un principio: il fatto che cioè non ti possono essere recapitate delle bollette con una scadenza immediata o addirittura precedente rispetto a quando viene letta dal consumatore.
  Noi crediamo che questa sia una proposta emendativa di assoluto buon senso, però non comprendiamo perché i relatori per la maggioranza o il Governo non ci possano rispondere neanche su questo tema; non comprendiamo una posizione tranchant di voto contrario sul fatto che almeno dobbiamo precisare che la società che emette la fattura la debba emettere venti giorni prima di quando sostanzialmente poi te la recapita.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Crippa 19-sexies.0400, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Lello, Tacconi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  349   
   Votanti  348   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato  101    
    Hanno votato no   247.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole. Il deputato Gianni Farina ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Il Presidente ritiene che ci si possa fermare qui. Interrompiamo a questo punto l'esame del provvedimento, che riprenderà nella seduta di domani a partire dalle ore 9,30.

Sull'ordine dei lavori (ore 20.37).

  PRESIDENTE. Ricordo che domani, giovedì 1o ottobre, è convocata alle ore 15 la riunione del Parlamento in seduta comune per l'elezione di tre giudici della Corte costituzionale. Ricordo, altresì, che per il primo e il secondo di essi, si tratta rispettivamente del ventiseiesimo e del quinto scrutinio, per i quali è prevista la maggioranza dei tre quinti dei componenti, mentre per il terzo giudice si tratta del terzo scrutinio, per il quale è prevista la maggioranza dei due terzi dei componenti. La chiama avrà inizio dai senatori.

  PIA ELDA LOCATELLI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  PIA ELDA LOCATELLI. Grazie signor Presidente. Sabato prossimo ricorre il secondo anniversario della tragedia di Lampedusa: più di trecento persone annegate a pochi metri dalle coste italiane, cioè Pag. 95dentro i confini meridionali europei. La tragedia di Lampedusa ci ha messo drammaticamente di fronte alle nostre responsabilità. Le file di cadaveri dentro i sacchi di plastica nell’hangar dell'aeroporto di Lampedusa non potevano rimanere senza risposta. E, infatti, rispondemmo con Mare Nostrum, un'operazione umanitaria di cui andare orgogliosi. L'Europa ci diede solidarietà immediata, ma poi non fu altrettanto solidale e ci indusse a porre fine a questa missione sostituendola con Triton. Che errore ! Che orrore aver abbandonato Mare Nostrum, anche perché costava troppo, meno di due caffè per ciascuno di noi all'anno ! L'abbiamo sostituita con Triton, salvo poi capire con ritardo e dopo altre centinaia di morti che Triton era una missione inadeguata che andava rafforzata. Costava all'Europa intera ben 30 milioni di euro all'anno. Ora, finalmente, l'Unione europea sta aprendo gli occhi e capendo che ad un esodo di queste dimensioni non si può che rispondere reagendo collettivamente e ci siamo quasi riusciti. Quasi, perché alcuni Paesi membri hanno deciso di non starci e Dublino è ancora lì da cambiare. Dublino è un nodo difficile da sciogliere, ma la difficoltà non ci deve scoraggiare. Bisogna soprattutto combattere gli scafisti, togliere loro fatturato, favorendo vie legali e organizzate per l'esodo. Il 3 ottobre, giorno della tragedia, la Camera non è in seduta, ma possiamo ricordare i morti di Lampedusa con un impegno in questo senso (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) – Liberali per l'Italia (PLI)).

Ordine del giorno della seduta di domani.

  PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

  Giovedì 1o ottobre 2015, alle 9,30:

  1. – Seguito della discussione del disegno di legge:
   Legge annuale per il mercato e la concorrenza (C. 3012-A).
  e delle abbinate proposte di legge: CAUSI e BENAMATI; MARCO DI STEFANO ed altri; MORETTO ed altri; COLLETTI ed altri; VIGNALI; RUSSO ed altri; SIMONETTI ed altri (C. 2437-2469-2684-2708-2733-3025-3060).
  — Relatori: Fregolent (per la VI Commissione) e Martella (per la X Commissione), per la maggioranza; Allasia, di minoranza.

  2. – Seguito della discussione della proposta di legge:
   BRESCIA ed altri: Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria (C. 1990-A).
  — Relatore: Rampi.

  3. Seguito della discussione della proposta di legge:
   S. 1209 – D'INIZIATIVA DEI SENATORI: PUGLISI ed altri: Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare (Approvata dal Senato) (C. 2957).
  e delle abbinate proposte di legge: PES ed altri; ELVIRA SAVINO; SANTERINI ed altri; MARZANO e MARTELLI (C. 350-910-2040-3019).
  — Relatore: Verini.

  4. – Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge (previo esame e votazione della questione pregiudiziale di costituzionalità presentata):
  D'INIZIATIVA POPOLARE; DI LELLO ed altri; VENDOLA ed altri; BRESSA; BRESSA; PES ed altri; ZAMPA; CAPARINI ed altri; BERSANI ed altri; VACCARO; MARAZZITI ed altri; FEDI ed altri; LA Pag. 96MARCA ed altri; CARUSO ed altri; GOZI; BUENO ed altri; CARUSO ed altri; PORTA ed altri; POLVERINI; SORIAL ed altri; MERLO e BORGHESE; CENTEMERO; BIANCONI; DORINA BIANCHI; FITZGERALD NISSOLI ed altri: Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza (C. 9-200-250-273-274-349-369-404-463-494-525-604-606-647-707-794-836-886-945-1204-1269-1443-2376-2495-2794-A).
  — Relatori: Fabbri, per la maggioranza; Invernizzi e La Russa, di minoranza.

  La seduta termina alle 20,40.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nom. Ddl 3012-A e abb. – em. 8.1 354 352 2 177 63 289 96 Resp.
2 Nom. em. 8.2 366 365 1 183 84 281 96 Resp.
3 Nom. em. 8.3, 8.4 382 382 192 81 301 95 Resp.
4 Nom. em. 8.5 386 358 28 180 96 262 95 Resp.
5 Nom. em. 8.7 383 382 1 192 125 257 95 Resp.
6 Nom. em. 8.8, 9, 10, 11, 12 384 384 193 107 277 95 Resp.
7 Nom. em. 8.14 384 383 1 192 101 282 95 Resp.
8 Nom. em. 8.15, 16, 17, 18, 20 385 385 193 135 250 95 Resp.
9 Nom. em. 8.22 393 329 64 165 17 312 95 Resp.
10 Nom. em. 8.23 405 337 68 169 25 312 95 Resp.
11 Nom. em. 8.25 402 401 1 201 137 264 95 Resp.
12 Nom. articolo 8 401 395 6 198 268 127 95 Appr.
13 Nom. articolo agg. 8.0400 400 398 2 200 97 301 95 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). – C = Voto contrario (in votazione palese). – V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). – A = Astensione. – M = Deputato in missione. – T = Presidente di turno. – P = Partecipazione a votazione in cui è mancato il numero legale. – X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nom. articolo agg. 8.01, 8.02 400 400 201 94 306 95 Resp.
15 Nom. em. 9.1 400 400 201 106 294 95 Resp.
16 Nom. em. 9.2 406 406 204 93 313 95 Resp.
17 Nom. em. 9.3, 9.4 403 402 1 202 92 310 95 Resp.
18 Nom. em. 9.5 396 396 199 89 307 95 Resp.
19 Nom. em. 9.6 407 407 204 92 315 95 Resp.
20 Nom. em. 9.9 405 402 3 202 19 383 95 Resp.
21 Nom. em. 9.400 371 307 64 154 29 278 98 Resp.
22 Nom. em. 9.402 389 386 3 194 33 353 97 Resp.
23 Nom. articolo 9 386 294 92 148 239 55 97 Appr.
24 Nom. articolo agg. 9.01 386 380 6 191 93 287 97 Resp.
25 Nom. articolo agg. 9.02 392 387 5 194 92 295 97 Resp.
26 Nom. articolo agg. 9.03 397 391 6 196 89 302 97 Resp.


INDICE ELENCO N. 3 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nom. articolo agg. 9.04 402 400 2 201 91 309 97 Resp.
28 Nom. articolo agg. 9.05 412 409 3 205 98 311 97 Resp.
29 Nom. em. 10,1, 2, 4, 5, 6 413 409 4 205 114 295 96 Resp.
30 Nom. em. 10.7 416 399 17 200 119 280 96 Resp.
31 Nom. em. 10.8 417 415 2 208 117 298 96 Resp.
32 Nom. em. 10.9, 10.10 424 423 1 212 122 301 96 Resp.
33 Nom. articolo 10 422 354 68 178 267 87 96 Appr.
34 Nom. articolo agg. 10.01, 02, 04, 0400, 06 417 408 9 205 114 294 96 Resp.
35 Nom. articolo agg. 10.08 416 414 2 208 115 299 96 Resp.
36 Nom. articolo agg. 10.09, 10.0401 424 395 29 198 114 281 96 Resp.
37 Nom. articolo agg. 10.010 424 393 31 197 116 277 96 Resp.
38 Nom. articolo agg. 10.011 423 418 5 210 118 300 96 Resp.
39 Nom. articolo agg. 10.012, 10.013 430 425 5 213 119 306 96 Resp.
INDICE ELENCO N. 4 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nom. articolo agg. 10.014 432 428 4 215 116 312 96 Resp.
41 Nom. articolo agg. 10.015 426 423 3 212 118 305 96 Resp.
42 Nom. articolo agg. 10.016 421 419 2 210 117 302 96 Resp.
43 Nom. em. 11.1 432 355 77 178 40 315 96 Resp.
44 Nom. em. 11.2 436 432 4 217 101 331 96 Resp.
45 Nom. em. 11.3 428 423 5 212 130 293 96 Resp.
46 Nom. articolo 11 436 354 82 178 284 70 96 Appr.
47 Nom. em. 12.1 432 352 80 177 41 311 96 Resp.
48 Nom. articolo 12 436 411 25 206 329 82 96 Appr.
49 Nom. em. 13.3 438 437 1 219 99 338 96 Resp.
50 Nom. em. 13.5 436 435 1 218 117 318 96 Resp.
51 Nom. em. 13.6 422 415 7 208 109 306 96 Resp.
52 Nom. em. 13.7 440 438 2 220 118 320 96 Resp.


INDICE ELENCO N. 5 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nom. em. 13.8 437 436 1 219 120 316 96 Resp.
54 Nom. em. 13.9 440 439 1 220 120 319 96 Resp.
55 Nom. articolo 13 439 412 27 207 273 139 96 Appr.
56 Nom. em. 14.1 422 411 11 206 99 312 95 Resp.
57 Nom. em. 14.600 428 352 76 177 340 12 95 Appr.
58 Nom. articolo 14 433 431 2 216 380 51 94 Appr.
59 Nom. articolo agg. 14.01 428 423 5 212 110 313 94 Resp.
60 Nom. em. 15.2 413 346 67 174 38 308 93 Resp.
61 Nom. em. 15.401 412 342 70 172 290 52 93 Appr.
62 Nom. em. 15.403 411 375 36 188 56 319 93 Resp.
63 Nom. em. 15.600 420 415 5 208 322 93 93 Appr.
64 Nom. em. 15.407 425 424 1 213 105 319 92 Resp.
65 Nom. articolo 15 428 408 20 205 264 144 91 Appr.
INDICE ELENCO N. 6 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nom. em. 6-bis.400 431 428 3 215 21 407 92 Resp.
67 Nom. em. 6-bis.403 422 395 27 198 124 271 92 Resp.
68 Nom. em. 6-bis.404 435 403 32 202 119 284 92 Resp.
69 Nom. em. 6-bis.405 432 409 23 205 132 277 91 Resp.
70 Nom. em. 6-bis.406 437 433 4 217 123 310 91 Resp.
71 Nom. em. 6-bis.407 432 426 6 214 113 313 91 Resp.
72 Nom. em. 6-bis.408 431 430 1 216 116 314 91 Resp.
73 Nom. em. 6-bis.409 432 431 1 216 117 314 91 Resp.
74 Nom. em. 6-bis.410 429 428 1 215 113 315 91 Resp.
75 Nom. em. 6-bis.411 436 433 3 217 125 308 91 Resp.
76 Nom. em. 6-bis.412 436 435 1 218 125 310 91 Resp.
77 Nom. em. 6-bis.413 430 414 16 208 142 272 91 Resp.
78 Nom. em. 6-bis.414 422 410 12 206 140 270 91 Resp.


INDICE ELENCO N. 7 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 91)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
79 Nom. em. 6-bis.415 416 404 12 203 140 264 91 Resp.
80 Nom. em. 6-bis.416 429 419 10 210 130 289 90 Resp.
81 Nom. articolo 6-bis 418 383 35 192 338 45 89 Appr.
82 Nom. em. 16.1 405 401 4 201 118 283 89 Resp.
83 Nom. em. 16.2 410 408 2 205 116 292 89 Resp.
84 Nom. em. 16.3 400 397 3 199 135 262 89 Resp.
85 Nom. em. 16.4 411 410 1 206 146 264 89 Resp.
86 Nom. em. 16.5 412 411 1 206 149 262 89 Resp.
87 Nom. em. 16.6 394 389 5 195 144 245 88 Resp.
88 Nom. em. 16.7 401 333 68 167 77 256 88 Resp.
89 Nom. em. 16.8 408 334 74 168 74 260 88 Resp.
90 Nom. em. 16.9 400 398 2 200 135 263 89 Resp.
91 Nom. em. 16.400 403 400 3 201 137 263 88 Resp.
INDICE ELENCO N. 8 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 92 AL N. 104)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
92 Nom. em. 16.10 403 403 202 143 260 87 Resp.
93 Nom. em. 16.11 405 399 6 200 145 254 87 Resp.
94 Nom. em. 16.13 397 381 16 191 148 233 87 Resp.
95 Nom. em. 16.14 397 395 2 198 147 248 87 Resp.
96 Nom. em. 16.15 403 400 3 201 146 254 88 Resp.
97 Nom. articolo 16 404 396 8 199 263 133 86 Appr.
98 Nom. mantenimento articolo 16-bis 415 415 208 271 144 86 Appr.
99 Nom. articolo agg. 16-bis.01 404 401 3 201 114 287 86 Resp.
100 Nom. em. 16-ter.400 394 306 88 154 44 262 86 Resp.
101 Nom. articolo 16-ter 404 305 99 153 264 41 86 Appr.
102 Nom. articolo 17 402 399 3 200 354 45 86 Appr.
103 Nom. articolo 17-bis 402 400 2 201 358 42 86 Appr.
104 Nom. em. 17-ter.400 397 395 2 198 116 279 86 Resp.


INDICE ELENCO N. 9 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 105 AL N. 117)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
105 Nom. articolo 17-ter 388 387 1 194 339 48 86 Appr.
106 Nom. articolo 17-quater 386 385 1 193 343 42 86 Appr.
107 Nom. em. 18.1 397 395 2 198 47 348 86 Resp.
108 Nom. em. 18.600 388 386 2 194 285 101 86 Appr.
109 Nom. em. 18.3 391 389 2 195 113 276 87 Resp.
110 Nom. em. 18.4 391 389 2 195 47 342 86 Resp.
111 Nom. articolo 18 384 382 2 192 255 127 86 Appr.
112 Nom. articolo agg. 18.01 378 377 1 189 48 329 85 Resp.
113 Nom. articolo agg. 18.02 376 303 73 152 39 264 85 Resp.
114 Nom. articolo agg. 18.03 375 309 66 155 40 269 85 Resp.
115 Nom. em. 19.1, 19.2 367 366 1 184 111 255 85 Resp.
116 Nom. em. 19.3 361 338 23 170 22 316 85 Resp.
117 Nom. em. 19.4 370 369 1 185 110 259 85 Resp.
INDICE ELENCO N. 10 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 118 AL N. 130)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
118 Nom. em. 19.5 362 361 1 181 102 259 85 Resp.
119 Nom. em. 19.6 369 367 2 184 100 267 85 Resp.
120 Nom. em. 19.7 372 371 1 186 14 357 85 Resp.
121 Nom. articolo 19 374 373 1 187 242 131 85 Appr.
122 Nom. em. 19-bis.1, 19-bis.2 376 375 1 188 113 262 85 Resp.
123 Nom. em. 19-bis.3 377 355 22 178 38 317 85 Resp.
124 Nom. em. 19-bis.4 375 374 1 188 106 268 85 Resp.
125 Nom. em. 19-bis.5 373 371 2 186 104 267 85 Resp.
126 Nom. articolo 19-bis 377 375 2 188 249 126 85 Appr.
127 Nom. em. 19-ter.1 371 368 3 185 105 263 85 Resp.
128 Nom. em. 19-ter.2 373 371 2 186 105 266 85 Resp.
129 Nom. em. 19-ter.400 365 364 1 183 336 28 86 Appr.
130 Nom. articolo 19-ter 371 371 186 349 22 85 Appr.


INDICE ELENCO N. 11 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 131 AL N. 143)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
131 Nom. articolo 19-ter.1 365 365 183 336 29 85 Appr.
132 Nom. em. 19-quater.1 370 368 2 185 116 252 85 Resp.
133 Nom. em. 19-quater.2 371 282 89 142 24 258 85 Resp.
134 Nom. em. 19-quater.3 367 345 22 173 91 254 85 Resp.
135 Nom. em. 19-quater.4 363 362 1 182 105 257 85 Resp.
136 Nom. articolo 19-quater 368 304 64 153 264 40 85 Appr.
137 Nom. articolo 19-quinquies 369 301 68 151 264 37 85 Appr.
138 Nom. em. 19-sexies.1 366 365 1 183 113 252 85 Resp.
139 Nom. em.19-sexies.2 367 366 1 184 105 261 85 Resp.
140 Nom. em.19-sexies.3 357 357 179 108 249 85 Resp.
141 Nom. em.19-sexies.4 348 347 1 174 101 246 85 Resp.
142 Nom. em.19-sexies.5 367 366 1 184 109 257 85 Resp.
143 Nom. em.19-sexies.6 366 365 1 183 107 258 85 Resp.
INDICE ELENCO N. 12 DI 12 (VOTAZIONI DAL N. 144 AL N. 145)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
144 Nom. articolo 19-sexies 359 298 61 150 256 42 85 Appr.
145 Nom. articolo agg. 19-sexies.0400 349 348 1 175 101 247 85 Resp.