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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 109 di giovedì 31 ottobre 2013

Pag. 1

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LAURA BOLDRINI

  La seduta comincia alle 9,40.

  VALERIA VALENTE, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.
  (È approvato).

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Baldelli, Caparini, Cicu, Giancarlo Giorgetti, Schullian e Vargiu sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
  Pertanto i deputati in missione sono complessivamente settantatré, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

  Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,43).

  PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.

Sull'ordine dei lavori.

  FRANCESCO BOCCIA, Presidente della V Commissione. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO BOCCIA, Presidente della V Commissione. Signor Presidente, la Commissione bilancio, inizialmente convocata questa mattina alle 8,45, è al lavoro e, parallelamente, è ancora in attesa degli ultimissimi pareri del Governo sulla copertura di alcune proposte emendative.
  Quindi io, Presidente, le chiedo ancora di consentire, con un'ulteriore dilazione del tempo, alla Commissione bilancio di completare il proprio lavoro, e non penso ciò avverrà prima delle 10,30. Noi abbiamo bisogno almeno di completare il lavoro in corso fino alle 10,30, con la speranza – lo chiedo anche ai sottosegretari presenti – che il Governo ci metta nella condizione di completare...

  PRESIDENTE. Presidente Boccia, mi può dare la certezza che alle 10,30 noi iniziamo i nostri lavori ? Ci sono i gruppi che sono interessati a saperlo.

  FRANCESCO BOCCIA, Presidente della V Commissione. Io le do la certezza che la Commissione bilancio ha bisogno tecnicamente di non più di venti minuti di lavoro, dal momento in cui arrivano le risposte da parte del Governo.

  PRESIDENTE. Allora, sollecitiamo anche il Governo.

Pag. 2

  FRANCESCO BOCCIA, Presidente della V Commissione. Al momento non sono ancora arrivate. Ovviamente io le garantisco che per le 10,30 saremo nelle condizioni di completare il lavoro della Commissione bilancio. Poi immagino che l'Aula abbia bisogno dei suoi tempi per riorganizzare le attività.

  PRESIDENTE. Certamente, perché poi bisognerà considerare anche la Commissione cultura. Quindi, la prego, atteniamoci a questi tempi in modo che noi possiamo organizzare i lavori per il resto della mattinata.
  Sospendo, quindi, la seduta che riprenderà alle 10,30.

  La seduta, sospesa alle 9,45, è ripresa alle 10,44.

  PRESIDENTE. Colleghi, la seduta è ripresa, ma per consentire al Comitato dei nove di riunirsi dopo il parere della Commissione bilancio vi è la necessità di un po’ di tempo.
  Quindi, sospendo la seduta per almeno mezz'ora.

  La seduta, sospesa alle 10,45, è ripresa alle 12,30.

Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca (A.C. 1574-A).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, n. 1574-A: Conversione in legge del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.
  Ricordo che nella seduta di ieri si sono conclusi gli interventi sul complesso degli emendamenti e che i relatori e il rappresentante del Governo hanno espresso il parere sugli emendamenti dei quali non è stato disposto l'accantonamento.

(Ripresa esame articolo unico – A.C. 1574-A)

  PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione (Vedi l'allegato A della seduta del 30 ottobre 2013 – A.C. 1574-A), nel testo recante le modificazioni apportate dalla Commissione (Vedi l'allegato A della seduta del 30 ottobre 2013 – A.C. 1574-A).
  Ricordo che gli emendamenti presentati sono riferiti agli articoli del decreto-legge nel testo recante le modificazioni apportate dalla Commissione (Vedi l'allegato A – A.C. 1574-A).
  Avverto che sono state ritirate dai deputati del gruppo Movimento 5 Stelle tutte le proposte emendative a loro prima firma, ad eccezione delle seguenti: 1.202, 2.15, 2.206, 4.232, 4.13, 4.311, 5.26, 5.316, 5.211, 5.214, 5.210, 5.216, 6.18, 6.204, 7.26, 7.202, 7.203, 10.207, 10.205, 10.208, 10.209, 10.210, 10.203, 10.211, 10.202, 15.222, 15.64, 15.49, 15.65, 15.211, 15.220, 15.55, 15.68, 15.207, 15.46, 16.211, 20.203, 20.202, 22.200, 23.3.
  Avverto, inoltre, che sono state ritirate dai deputati del gruppo Lega Nord tutte le proposte emendative a loro prima firma, ad eccezione delle seguenti: 2.20, 4.204, 4.205, 4.207, 4.215, 4.216, 5.1, 5.200, 5.201, 5.204, 6.317, 9.1, 10.200, 11.2, 13.2 e 13.3.
  Avverto, altresì, che sono state ritirate dai deputati del gruppo SEL tutte le proposte emendative a loro prima firma, ad eccezione delle seguenti: 1.13, 1.201, 2.12, 11.3, 15.85, 15.87, 15.89, 16.206, 19.36, 20.15, 27.1 e 27.2.
  Avverto che la Commissione, ieri, ha ritirato gli emendamenti 4.1000, 21.1000, nonché i subemendamenti 0.4.13.1, 0.4.313.1, 0.7.203.1, 0.6.18.1. Il subemendamento Lenzi 0.21.1000.1 deve conseguentemente intendersi decaduto. Avverto, altresì, che a seguito del ritiro dell'emendamento Giancarlo Giordano 4.235, deve intendersi decaduto il subemendamento 0.4.235.1 della Commissione.
  Avverto che le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno Pag. 3espresso i prescritti pareri (Vedi l'allegato A – A.C. 1574-A).
  In particolare in tale ultimo parere sono contenute alcune condizioni ai sensi dell'articolo 81, quarto comma della Costituzione. La Commissione bilancio ha formulato una condizione sul testo riferita all'articolo 27 e alcune condizioni su emendamenti. Tali condizioni sono state recepite dalla Commissione cultura dai subemendamenti 0.4.313.2, 0.6.18.2, 0.7.203.2, 0.8-bis.2000.1 e 0.15.2000.1, che sono in distribuzione.
  Avverto inoltre che sono state ritirate dai deputati del gruppo PD tutte le proposte emendative a loro prima firma, ad eccezione di quelle riferite all'articolo 25.
  Tenendo conto degli emendamenti ritirati, dei nuovi emendamenti presentati dalla Commissione di merito e delle condizioni poste dalla Commissione bilancio, invito i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere. Intanto, se è possibile, cominciamo con gli emendamenti accantonati nella seduta di ieri.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, grazie Presidente...

  MASSIMO ENRICO CORSARO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Ghizzoni. Ne ha facoltà onorevole Corsaro.

  MASSIMO ENRICO CORSARO. Onorevole Presidente, noi abbiamo apprezzato il suo tentativo, nella velocizzazione della lettura degli emendamenti ritirati e sostituiti, di provare a recuperare, sia pure in minima parte, quel gran tempo che si è perso nel corso di questi giorni, non certamente per responsabilità sua, onorevole Presidente. Però vede, il dato vero parla, per l'ennesima volta, di una totale inefficienza dei lavori del Parlamento, che ci hanno visto sostanzialmente per tutta la settimana nell'incapacità di procedere ad alcunché, in attesa, una volta di più, che si componessero, all'interno principalmente della maggioranza, delle tensioni e delle frizioni all'interno di un testo che il Governo, more solito, ci ha presentato con la mannaia del sistema della decretazione, tale per cui se lo lasciamo scadere chissà che cosa succede. La triste esperienza di vita di questo Governo ci insegna invece che dovremmo cominciare a farli decadere i decreti, perché normalmente i decreti portati da questo Governo sono tendenzialmente portatori di peggioramenti delle condizioni di vita della società. E le faccio memoria, onorevole Presidente, del fatto che, anche fino a pochi secondi fa, i televisori all'esterno della Camera, dopo tre o quattro rinvii consecutivi, segnalavano che l'apertura dei lavori della Camera era prevista per le ore 11,15. Sono le 12,35 e dopo quattro giorni di rinvii, in cui i parlamentari non hanno fatto alcunché, probabilmente questo è indice una volta di più di uno stato confusionale nel quale versa la gestione dei lavori.
  A me non interessa, onorevole Presidente, capire quali siano state le «marchette» recepite o le questue soddisfatte che portano sostanzialmente, secondo sua lettura, dai 340 emendamenti iniziali ai 40-50 che ci apprestiamo a votare. Mi interessa in questo caso rilevare piuttosto come una volta di più un Governo, che dovrebbe godere di una maggioranza che rappresenta l'80 per cento del Parlamento, ci metta nelle condizioni di rincorrere i termini e i tempi senza che ci sia una programmazione che preveda che le Commissioni siano in grado di dirimere, come dovrebbe essere loro compito, il tema che è in discussione e solo una volta che il provvedimento è uscito dalle Commissioni, svolgendo compiutamente il proprio lavoro, dovrebbe accedere alla Camera perché, in Assemblea plenaria, si proceda alla votazione del provvedimento. Questo è, onorevole Presidente, soprattutto un segnale che rivolgo a lei, nella sua autorevole funzione, per un richiamo al rispetto della figura dei parlamentari.
  Ciò perché, al di là di ogni forma di demagogia per la quale sembra che un parlamentare svolga o meno il suo lavoro in funzione del numero di volte in cui Pag. 4schiaccia con il proprio dito un pulsante su queste tastiere, la realtà vuole che la politica si svolga, come lei sa, onorevole Presidente, in tante diverse forme, che prevedono la possibilità di essere presenti sul territorio, di partecipare a convegni e dibattiti, di confrontarsi con le persone, con le famiglie, con le associazioni, con le imprese, di sviluppare dei modelli di risoluzione dei problemi della società, di individuare, costruendone il consenso, un modello alternativo. Noi, invece, siamo relegati in questa sorta di «votificio» ad aspettare i comodi più o meno porci di qualcuno che, a un certo punto della settimana, ci rivela di essere improvvisamente pronto, e poi dobbiamo anche fare in fretta, perché siccome domani è festa è anche il caso di votare velocemente, perché giustamente tenere aperta la Camera domani comporterebbe degli oneri straordinari che non è giusto rilevare e sopportare. Allora, onorevole Presidente, io credo che noi dovremmo cominciare a dire che se il Governo, con la maggioranza estesa di cui dispone, non è in grado di portare al lavoro dell'Aula un decreto nei termini coerenti con la sua scadenza, delle due l'una: o il Governo comincia a rinunciare al sistema della decretazione e ci porta dei disegni di legge, per i quali si impiega il tempo che è necessario impiegare; o viceversa – ed è un invito, un'esortazione, a lei, onorevole Presidente, e a tutti i colleghi – forse è il momento di riacquisire al Parlamento una dignità tale per cui vi sia una qualche lezione al Governo, che potrebbe partire, per esempio, dal fatto che un decreto non arriva a conversione perché, non essendo stati capace di dirimere i problemi, si fa scadere il termine e se ne riparla un'altra volta. Credo sia un passaggio che noi non ci possiamo esimere dal fare.
  In sostanza – e concludo, onorevole Presidente –, la mia richiesta è rivolta alla sua persona, alla sua autorevole funzione, alla sua nota sensibilità, perché si adoperi da questo momento in poi per contribuire a restituire al Parlamento, alle istituzioni, alla credibilità della politica in senso esteso, quella dignità che un Governo, somma di interessi contrapposti – gli uni per salvare Berlusconi, gli altri per scappare da Renzi –, oggi prenda atto di non essere in grado di soddisfare né l'una né l'altra delle esigenze e rimane esclusivamente abbarbicato per la troppa colla attaccata ai pantaloni che li mantiene sopra la poltrona.

  PRESIDENTE. Onorevole Corsaro, mi rendo conto di quanto da lei evidenziato. Non è un caso che stiamo lavorando alla riforma del Regolamento, perché ci è chiaro questo problema. Io colgo quest'occasione e approfitto per esortare tutti i gruppi a collaborare a quella riforma del Regolamento. La ringrazio.

  MASSIMILIANO FEDRIGA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MASSIMILIANO FEDRIGA. Signor Presidente, io vorrei solo sottoporre alla sua attenzione, prima dell'inizio della discussione, un fatto che riteniamo molto grave per l'andamento dei lavori in quest'Aula, sia passati che presenti che futuri. Noi stiamo approvando un provvedimento nel quale è stata prevista una copertura con l'aumento delle accise su alcolici e birra. Noi abbiamo, però, datato 23 luglio 2013, un parere su un altro provvedimento, questa volta non di iniziativa governativa, ma di iniziativa parlamentare – e penso che l'onorevole Ghizzoni, relatrice, se ne ricorderà bene, in quanto era la presentatrice di una di queste proposte di legge –, che con la medesima tipologia di copertura – anzi, la quantificazione era minore, perché nei tre anni questo provvedimento è a 411 milioni di euro, mentre il provvedimento che riguardava il personale della scuola era a 361 milioni di euro –, caso particolare, in quel caso il Governo deposita una nota, il 23 luglio di quest'anno, nella quale dice esplicitamente che le coperture non sono inadeguate in quanto l'aumento delle accise potrebbe essere negativamente influenzante sul consumo e quindi sulle entrate dello Stato Pag. 5stesso. Oltretutto, poi si fanno delle riflessioni nello stesso parere depositato dal Governo, dicendo che in questo modo si favorisce il consumo illegale di alcol e quant'altro.
  In questo caso, Presidente, io sottopongo a lei questo quesito, non entrando nel merito, perché noi ci siamo sempre espressi contrariamente a questo tipo di copertura. Però, i casi sono due: o il Governo ha mentito precedentemente per bloccare proposte di iniziativa parlamentare – e dico la verità, non credo, al tempo – ; o il Governo sta mentendo adesso. Vuol dire che stiamo approvando, malgrado tutte le «bollinature» che possono arrivare, un provvedimento senza copertura finanziaria.
  Se noi legiferiamo in questo modo vuol dire che al Parlamento, nella sostanza, è stata tolta la possibilità di legiferare autonomamente perché il Governo, a seconda se l'iniziativa è parlamentare o governativa, decide se le coperture vanno bene o vanno male anche se le coperture sono identiche (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie).

  PRESIDENTE. Il Governo ha ascoltato quanto da lei esposto, io mi appello alle Commissioni appunto per dare seguito. Adesso abbiamo un altro emendamento, Lauricella 20.1, diversamente da quanto precedentemente annunciato non deve intendersi ritirato. Anche l'emendamento Giancarlo Giordano 4.235 non deve intendersi ritirato. Conseguentemente non deve intendersi decaduto il relativo subemendamento della Commissione 0.4.235.1.
  Adesso ritorniamo al parere del relatore sugli emendamenti accantonati, se possiamo cominciare da quelli accantonati nella seduta di ieri. Abbiamo l'emendamento 2.600 della Commissione Bilancio (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) da cui discende l'accantonamento anche degli emendamenti Fratoianni 2.12 e Chimienti 2.206.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sull'emendamento 2.600 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) il parere è favorevole, e naturalmente questo è un parere favorevole e il cui voto porterà un impegno del Governo per dare conseguenza a quanto deciso dalla Commissione nella legge di stabilità.

  PRESIDENTE. Abbiamo anche l'emendamento Chimienti 2.206.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Io però avevo un precedente accantonato, l'emendamento 1.203.

  PRESIDENTE. Si, adesso però dobbiamo avere il parere sugli emendamenti Fratoianni 2.12 e Chimienti 2.206.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. I pareri su questi due emendamenti sono contrari anche se a me non risulta di averli accantonati ieri, evidentemente diventeranno preclusi. Avevo accantonato, Presidente, l'emendamento soppressivo che riformulava il comma 1 dell'articolo 2, che preclude evidentemente gli altri, ma almeno a me non risulta di aver accantonato gli emendamenti Fratoianni 2.12 e Chimienti 2.206. Avevamo accantonato l'emendamento 2.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del regolamento.

  PRESIDENTE. Va bene, allora adesso se non le dispiace procediamo con l'emendamento 4.600 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Però da questo discende l'accantonamento degli emendamenti della Commissione 4.1001 e Buonanno 4.207. Sono discendenti.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. A pagina 27 del fascicolo n. 3, c’è l'emendamento 4.2001 della Commissione, risulta ?

Pag. 6

  PRESIDENTE. Sì, qual è il parere su questo emendamento ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Il parere della Commissione è favorevole. Degli accantonati, abbiamo nella pagina precedente, l'emendamento 4.2000 della Commissione, sul quale il parere è favorevole, che assorbe anche l'emendamento Buonanno 4.23, perché di fatto è assorbito. Era nel fascicolo dell'attività del Comitato dei nove di ieri sera. Come ricordava giustamente il collega Giordano, c’è anche parere favorevole sull'emendamento Giancarlo Giordano 4.235, ma subordinatamente all'approvazione del subemendamento 0.4.235.1 della Commissione.

  PRESIDENTE. Posso chiamarli io per favore, in modo che seguiamo questa scaletta, se non le dispiace ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Volentieri. Naturalmente abbiamo lavorato nelle ultime ore certo con difficoltà e tentando di incrociare i pareri della Commissione bilancio e del Comitato dei nove, fermo restando che nelle settimane scorse abbiamo fatto un lungo lavoro molto serio in Commissione, a cui hanno partecipato tutte le forze politiche naturalmente quelle presenti, che hanno deciso di intervenire al lavoro di Commissione.

  PRESIDENTE. Mi dicono che la condizione contenuta nell'emendamento 4.600 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) è stata revocata, quindi non sarà posta in votazione.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, dell'emendamento 4.600 sì, perché abbiamo assorbito il subemendamento modificativo della Commissione bilancio.

  PRESIDENTE. Va bene. Adesso procediamo, se è d'accordo, con l'emendamento Chimienti 4.13.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Si tratta degli identici emendamenti Chimienti 4.13 e Buonanno 4.313, il parere è favorevole con riformulazione, però c’è un subemendamento della Commissione bilancio di stamattina nel fascicolo, se non sbaglio, è la prima pagina del fascicolo della Commissione bilancio.

  PRESIDENTE. Si tratta del subemendamento 0.4.313.2 ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì.

  PRESIDENTE. Qual è il parere ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Il parere sugli identici emendamenti Chimienti 4.13 e Buonanno 4.313 è favorevole, previa approvazione del subemendamento recante la condizione posta dalla Commissione bilancio.

  PRESIDENTE. Nel fascicolo che è stato distribuito, c’è un errore, questo emendamento va sotto il subemendamento 0.4.13.2, mentre era scritto 0.4.13.1. è così no ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, a pagina 41 e viene sostituito dal subemendamento della Commissione bilancio.

  PRESIDENTE. Com’è il parere della Commissione sull'emendamento Brescia 4.311 ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Il parere della Commissione è favorevole, purché l'emendamento sia riformulato. Presidente, devo leggere la riformulazione o è in distribuzione ?

  PRESIDENTE. Sì, la legga per favore.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Al comma 5-bis, aggiungere, infine, il seguente periodo: «i suddetti bandi prevedono, altresì, un'adeguata Pag. 7quota di prodotti per soddisfare le richieste di alimenti per coloro che sono affetti da celiachia».

  PRESIDENTE. Sta bene. Qual è il parere della Commissione sull'emendamento Marzana 5.216, a pagina 61 ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere favorevole.

  PRESIDENTE. Com’è il parere sugli identici emendamenti Toninelli 5.26 e Buonanno 5.426 ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Qual è il parere della Commissione sull'emendamento Luigi Gallo 6.18 ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Luigi Gallo 6.18, con la riformulazione del Comitato dei nove, che precede, che è stata però modificata dalla Commissione bilancio. Tale modifica si trova alla pagina 2 del fascicolo degli emendamenti della Commissione bilancio di questa mattina e sostituisce il subemendamento 0.6.18.1 della Commissione, a pagina 67.

  PRESIDENTE. Quindi, il parere della Commissione sull'emendamento Luigi Gallo 6.18 è favorevole ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Esatto, il parere sull'emendamento Luigi Gallo 6.18, così riformulato, è favorevole.

  PRESIDENTE. Qual è il parere della Commissione sull'emendamento Marzana 6.204 ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Qual è il parere della Commissione sull'emendamento Luigi Gallo 7.203 ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione, come prima, esprime parere favorevole sull'emendamento Luigi Gallo 7.203, a condizione che sia approvato il subemendamento 0.7.203.1 della Commissione, che viene però sostituito nella sua interezza dal subemendamento che si trova alla terza pagina del fascicolo degli emendamenti della Commissione bilancio, il subemendamento 0.7.203.2 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del regolamento.

  PRESIDENTE. Qual è il parere della Commissione sull'emendamento Luigi Gallo 10.207 ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere favorevole con riformulazione.

  PRESIDENTE. Ci deve leggere la riformulazione.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La riformulazione è la seguente: «Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole: “ nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici ” con le seguenti: “ di immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici ” e poi prosegue il testo.
  Conseguentemente – scusi, Presidente – sostituire la rubrica con la seguente: “ Mutui per l'edilizia scolastica e per l'edilizia residenziale universitaria e detrazioni fiscali ”.

  PRESIDENTE. Poi abbiamo anche l'emendamento Luigi Gallo 10.206. A lei risulta ritirato ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Su questo emendamento c’è Pag. 8un invito al ritiro. Naturalmente, nel mio fascicolo non è indicato che è stato ritirato; comunque, la Commissione formula un invito al ritiro dell'emendamento Luigi Gallo 10.206.

  PRESIDENTE. Allora, la Commissione invita i proponenti al ritiro dell'emendamento Luigi Gallo 10.206. Onorevole Luigi Gallo, ritira il suo emendamento 10.206 ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Presidente, è già ritirato.

  PRESIDENTE. Prendo atto che l'emendamento Luigi Gallo 10.206 è ritirato. Mi risultava un invito al ritiro.
  Adesso andiamo all'emendamento Vacca 10.205. Qual è il parere della Commissione su questo emendamento ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere favorevole, con la seguente riformulazione: «Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: mutui trentennali aggiungere le seguenti: sulla base di criteri di economicità e di contenimento della spesa».

  PRESIDENTE. Allora, passiamo all'emendamento Chimienti 15.65, a pagina 108 del fascicolo.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione formula un invito al ritiro dell'emendamento Chimienti 15.65, altrimenti il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Invito al ritiro ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Chimienti 15.65.

  PRESIDENTE. Onorevole Chimienti, accede all'invito al ritiro del suo emendamento 15.65 formulato dal relatore ?

  SILVIA CHIMIENTI. No, signor Presidente.

  PRESIDENTE. No, non accetta. Sta bene. Allora, il parere sull'emendamento Chimienti 15.65 è contrario ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, signor Presidente. Confermo.

  PRESIDENTE. Siamo ora all'emendamento Marzana 15.211, a pagina 110 del fascicolo degli emendamenti.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, l'emendamento Marzana 15.211 è stato già ritirato.

  PRESIDENTE. È ritirato ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione, comunque, formula un invito al ritiro dell'emendamento Marzana 15.211, altrimenti il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Va bene. Poi abbiamo l'emendamento Chimienti 15.64, a pagina 123 del fascicolo.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Chimienti 15.64, anche perché è assorbito, di fatto, dalla nuova formulazione del successivo emendamento 15.2000 della Commissione, nella formulazione che ha dato la Commissione bilancio stamattina.
  Comunque, la Commissione formula un invito al ritiro di questo emendamento, altrimenti il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Va bene. Andiamo avanti. Abbiamo l'emendamento 15.601, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Su questo emendamento stamattina c’è stata una nuova formulazione. In realtà, Presidente, su questo emendamento, Pag. 9ieri sera, nel Comitato dei nove, recependo le precedenti indicazioni della Commissione bilancio, noi abbiamo formulato l'emendamento 15.2000 della Commissione, su cui vi è da aggiungere o, meglio, dovremmo votare un subemendamento della Commissione bilancio di questa mattina, lo 0.15.2000.1.
  Quindi, l'emendamento 15.601, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, è superato da quello della Commissione di ieri si era.

  PRESIDENTE. Quindi, come lo intendiamo ? È revocato ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, nel Comitato dei nove di ieri sera è stato formulato l'emendamento 15.2000 della Commissione, ex emendamento 15.601 della Commissione bilancio.

  PRESIDENTE. Se ho ben capito, questo emendamento sostituisce l'emendamento 15.601 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del regolamento. Me lo conferma ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Esattamente, ieri sera il Comitato dei nove ha formulato una nuova versione dell'emendamento 15.601 della Commissione bilancio, che ora è numerato come emendamento 15. 2000, su cui la Commissione bilancio, questa mattina, ha posto una condizione attraverso un subemendamento, che è lo 0.15.2000.1.

  PRESIDENTE. Andiamo avanti. Siamo all'emendamento Marzana 15.222. Qual è il parere ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Siamo all'emendamento Chimienti 16.211.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Questo emendamento è stato riformulato con un nuovo emendamento della Commissione, che è numerato 16.2000.

  PRESIDENTE. A che pagina ? Altrimenti, non riesco a seguirla.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Il nuovo emendamento della Commissione è a pagina 139 del fascicolo. Si tratta dell'emendamento 16.2000.

  PRESIDENTE. Va bene.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Tale emendamento sostituisce, di fatto, l'emendamento Chimienti 16.211. Quindi, approvando l'emendamento 16. 2000 della Commissione, viene precluso l'emendamento Chimienti 16.211. A meno che la collega Chimienti non lo voglia ritirare...

  PRESIDENTE. La collega Chimienti lo vuole ritirare ?

  SILVIA CHIMIENTI. Sì, con rammarico, ritiro il mio emendamento 16.211.

  PRESIDENTE. Siamo all'emendamento 16.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Poi vi è l'emendamento Luigi Gallo 17.205.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Di fatto, questo emendamento viene assorbito da un emendamento della Commissione bilancio, che credo sia nella pagina successiva. Sono identici: si tratta dell'emendamento 17.602. Quindi, di fatto, il parere è favorevole sia su questo sia sull'emendamento 17.602. Sono di identico tenore.

  PRESIDENTE. Mi risulta ritirato, non so se le risulta.

Pag. 10

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, gli emendamenti ritirati questa mattina non li ho.

  PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 17.1003 della Commissione.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, la Commissione esprime parere favorevole, così come su tutti quelli della Commissione.

  PRESIDENTE. Poi abbiamo l'emendamento 17.602, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Direi che è l'ultimo... sì, l'abbiamo già detto questo.

  PRESIDENTE. Guardi, gli emendamenti seguenti saranno tutti preclusi.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Anche secondo me sono tutti preclusi.

  PRESIDENTE. Pertanto, passiamo all'emendamento Capua 23.4.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, a mio avviso, l'emendamento Capua 23.4 è stato ritirato, anche perché è già contenuto nel testo della legge, se non sbaglio.

  PRESIDENTE. Dobbiamo verificare, perché a noi non risulta ritirato.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, di fatto, se non sbaglio, ma ora lo leggo, il contenuto dell'emendamento è già nel testo della legge.

  PRESIDENTE. Quindi, vi è un invito al ritiro ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, signor Presidente.

  MILENA SANTERINI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MILENA SANTERINI. Signor Presidente, lo sottoscrivo e lo ritiro.

  PRESIDENTE. Sta bene. Proseguiamo con gli emendamenti riferiti all'articolo 25.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, sugli emendamenti riferiti all'articolo 25 siamo costretti a chiedere ancora un accantonamento. Resta l'emendamento 23.600 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) della Commissione bilancio sul quale si esprime parere favorevole.

  PRESIDENTE. Abbiamo ora le proposte emendative presentate dalla Commissione nella tarda serata di ieri e che sono già contenute nel fascicolo n. 3 degli emendamenti.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, per accelerare potremmo dire che la Commissione esprime parere favorevole su tutte queste proposte emendative.

  PRESIDENTE. D'accordo. Degli emendamenti «fuori sacco», manca il subemendamento 0.8-bis.2000.1.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, è stato valutato ieri sera nel Comitato dei nove. La Commissione bilancio stamattina ha espresso la necessità di un subemendamento, che è nel fascicolo, e che è lo 0.8.bis.2000.1. Il parere della Commissione è favorevole.

  PRESIDENTE. Mi sembra che abbiamo concluso.

Pag. 11

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, ci sono state alcune valutazioni di modifica del parere di ieri, ma le esprimerei nel momento in cui votiamo.

  PRESIDENTE. Io ho l'emendamento Buonanno 5.204.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, il parere è favorevole con una lieve riformulazione: sostituire le parole «d'intesa con» con le parole «sentita la».

  PRESIDENTE. Quindi il parere è favorevole se riformulato. Poi c’è l'emendamento Buonanno 10.200.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, il parere è favorevole, così come è favorevole sull'emendamento Buonanno 10.201.

  PRESIDENTE. Poi c’è l'emendamento Buonanno 13.2.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, il parere è favorevole con riformulazione, se alla conclusione del testo dell'emendamento si aggiungono le parole: nel rispetto della normativa sulla privacy.

  PRESIDENTE. Sull'emendamento Buonanno 10.200 ha cambiato parere ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, Presidente. Il parere è favorevole senza riformulazione, favorevole.

  PRESIDENTE. Sull'emendamento Buonanno 10.201 invece il parere è favorevole se riformulato.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. No, Presidente. Ho espresso due pareri favorevoli. I pareri sugli emendamenti Buonanno 10.200 e 10.201 sono favorevoli.

  PRESIDENTE. Quindi un «sì» secco.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, un «sì» secco. È raro, ma accade !

  PRESIDENTE. D'accordo. Grazie. Il parere sull'emendamento Buonanno 13.2 è favorevole se riformulato ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, Presidente. È l'emendamento che ho letto con la riformulazione riguardante la privacy.

  PRESIDENTE. Quindi ha già dato la riformulazione.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, il parere è favorevole con la seguente riformulazione: alla parola «competenza» far seguire l'espressione «nel rispetto della normativa sulla privacy».

  PRESIDENTE. Il parere sull'emendamento Buonanno 19.201 è favorevole ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, Presidente.

  PRESIDENTE. Lo chiedo perché l'emendamento Buonanno 19.201 ci era stato dato per ritirato, capisce ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Mi pare strano. Credo che sia un refuso dell'elenco consegnato, perché sull'emendamento Buonanno 19.201 era stato espresso parere favorevole.

  PRESIDENTE. Perfetto. Credo che abbiamo finito, in questo momento.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Abbiamo finito e vorrei ringraziare i colleghi per la pazienza (Applausi) !

Pag. 12

  PRESIDENTE. Il parere del Governo ?

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Giancarlo Giordano 1.13, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza per il gruppo Lega Nord e Autonomie, e con il parere favorevole del relatore di minoranza per il gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Costantino. Ne ha facoltà.

  CELESTE COSTANTINO. Signora Presidente, il nostro emendamento interviene sull'articolo 1, che è un articolo che autorizza la spesa di 15 milioni di euro per il solo anno 2014 per l'attribuzione di contributi e benefici a favore degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Le finalità chiaramente sono positive, ma il finanziamento, a nostro avviso, è insufficiente, se si pensa che ci sono quasi 8 milioni di studenti. Il nostro emendamento specifica, intanto, che ne beneficiano solo le scuole pubbliche e porta il finanziamento a 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2014.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giancarlo Giordano 1.13.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ruocco, Senaldi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  402   
   Votanti  401   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato
  99    
    Hanno votato
no  302).    

  (Il deputato Rughetti ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 1.203, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Revoco l'indizione della votazione. Prego, onorevole Ghizzoni.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Presidente, si ricorderà che quando abbiamo cominciato a leggere lo speech io ho detto che c'era anche un emendamento all'articolo 1, che poi abbiamo dimenticato di recuperare.

  PRESIDENTE. Allora mi dica il parere.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Scusate possiamo fare un po’ meno confusione ? Perché è veramente molto difficile...

  PRESIDENTE. Lo so, onorevole. Mi dia il parere, per favore. Per favore, colleghi, cerchiamo di collaborare.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Marzana 1.203, purché sia riformulato come segue. Al comma 1, dopo le parole: «degli studenti» aggiungere le seguenti: «con una disabilità ai sensi della legge n. 104 del 5 febbraio 1992, comma 3, articolo 3». Conseguentemente, Pag. 13alla lettera b) dopo la parola: «trasporto» aggiungere le seguenti: «e assistenza specialistica, anche con riferimento alle peculiari esigenze degli studenti con disabilità di cui al comma 1, ai sensi del decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994».

  PRESIDENTE. Prendo atto che il Governo esprime parere conforme a quello del relatore. Prendo atto, altresì, che i presentatori dell'emendamento Marzana 1.203 accettano la riformulazione.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 1.203, nel testo riformulato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sorial.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  438   
   Votanti  437   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  219   
    Hanno votato
 435    
    Hanno votato
no    2).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Brescia 1.202, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord e con il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris, Iori, Sani.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  440   
   Maggioranza  221   
    Hanno votato
 115    
    Hanno votato
no  325).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giancarlo Giordano 1.201, con il parere contrario della Commissione, del Governo e di uno dei relatori di minoranza e con il parere favorevole dell'altro relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ravetto, Bragantini, Vitelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  441   
   Votanti  440   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  221   
    Hanno votato
 112    
    Hanno votato
no  328).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Rampelli 1.209, su cui vi è il parere contrario della Commissione, del Governo e di uno dei relatori di minoranza e il parere favorevole dell'altro relatore di minoranza.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Rampelli. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Signor Presidente, sinceramente non capisco il parere contrario, a meno che non ci possa stare dietro un problema di copertura, ma visto che non è motivato ritengo che l'inserimento tra i requisiti necessari per accedere al beneficio economico dell'appartenenza a un nucleo familiare con più di due figli sia un fatto di assoluto buonsenso. Non capisco e, quindi, non ritiro l'emendamento, chiedo che venga messo in votazione e spero che venga votato dall'Aula.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 1.209.
  Dichiaro aperta la votazione.Pag. 14
(Segue la votazione).

  Paris, Palma, Murer...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  444   
   Maggioranza  223   
    Hanno votato
  19    
    Hanno votato
no  425).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 1.206, con il parere contrario della Commissione, del Governo e di uno dei relatori di minoranza e con il parere favorevole dell'altro relatore di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris, D'Agostino, Nardi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  440   
   Votanti  359   
   Astenuti   81   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato
  18    
    Hanno votato
no  341).    

  (Il deputato Gigli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Fratoianni 2.12, su cui vi è il parere contrario della Commissione, del Governo e di uno dei relatori di minoranza e il parere favorevole dell'altro relatore di minoranza.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Fratoianni. Ne ha facoltà.

  NICOLA FRATOIANNI. Signor Presidente, questo emendamento interviene su un articolo importante di questo decreto-legge, un articolo che, tra le altre cose, si occupa di diritto allo studio. Importante perché il nostro è un Paese molto particolare. È il Paese dei paradossi. Lo è anche quando si discute di scuola, di formazione, di università. È il Paese nel quale esistono quelli che fanno parte di una strana categoria, la categoria degli idonei non vincitori, cioè quegli studenti che avrebbero diritto ad una borsa di studio, ne avrebbero diritto per condizioni economiche, di merito e di profitto e che, tuttavia, non ce l'hanno perché i finanziamenti sono troppo bassi. Il nostro è il Paese in Europa che, insieme a qualcun altro, condivide l'infelice primato di investire meno nel diritto allo studio. Investe meno della Francia, della Germania, dell'Inghilterra e perfino della Spagna che non gode di condizioni economiche molto migliori delle nostre.
  Questo decreto prevede un incremento di 100 milioni di euro nel finanziamento delle borse di studio. Ebbene, questo incremento è inserito in un decreto che è stato presentato come una grande svolta, una grave inversione di tendenza sul piano del finanziamento dopo anni di tagli. Dobbiamo dire, ed è bene che tutti sappiano, che, in quei 100 milioni di euro, con i 14 milioni rimasti dall'anno scorso nel Fondo sul diritto allo studio, quest'anno, per l'anno prossimo, avremo un finanziamento più basso ancora di quello dello scorso anno che era di 150 milioni. La Commissione era riuscita comunque a trovare una mediazione su un emendamento proposto dalla relatrice, onorevole Ghizzoni, che aumentava a 137 milioni di euro il finanziamento, almeno per riportarlo alla quota dell'anno scorso. In seguito all'intervento della Commissione bilancio e della Ragioneria è stato ritirata, bocciata, anche quella modifica che la Commissione aveva condiviso. Ecco, noi proponiamo di portare quel fondo almeno a 400 milioni di euro, cioè almeno al livello che tutti gli indicatori ci dicono necessario per eliminare lo scandalo del famosi idonei vincitori, ma senza borse.

Pag. 15

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Coscia. Ne ha facoltà.

  MARIA COSCIA. Signor Presidente, molto brevemente vorrei ricordare all'Aula che in realtà il decreto stanzia 100 milioni di euro in più per il 2014, perché partiamo, purtroppo, solo da 12,8 milioni di euro. Quello che noi avevamo chiesto era di attestarci sullo stesso livello del 2013, cioè di arrivare a 150 milioni di euro. C’è un impegno solenne del Governo su questo, ossia di recuperare questi fondi nella legge di stabilità. Da questo punto di vista, abbiamo presentato un ordine del giorno, che speriamo che il Governo accolga.

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, intervengo solo per dire che i 100 milioni di euro che noi stanziamo sulle borse di studio per la prima volta sono strutturali, cioè non è più un intervento una tantum, ma è un intervento triennale che dà la possibilità anche di fare della programmazione. Noi pensiamo che questo sia un punto determinante. Spesso questo Parlamento, per via della mancanza di risorse, interviene con finanziamenti una tantum. Questo non permette agli uffici e ai ministeri una programmazione adeguata. Quindi, la scelta che noi oggi abbiamo fatto è di mettere in «cassaforte» – scusatemi il termine – 100 milioni di euro per tre anni. Poi il Governo si impegna ad accogliere gli ordini del giorno presentati dai parlamentari, che impegnano il Governo nel suo insieme ad aumentare questo stanziamento il più possibile nella legge di stabilità.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Vacca. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA VACCA. Signor Presidente, intervengo solo per aggiungere a quanto detto precedentemente che chi ha seguito i lavori in Commissione sa bene come è andato l'iter di questi 37 milioni di euro in più. Ricordiamo che, al momento, allo stato attuale, il Governo Letta, il Governo che doveva reinvestire sulla scuola, sull'istruzione, che doveva mettere al centro questo nella sua politica, sta dedicando al diritto allo studio meno dello stesso Governo precedente, il Governo Monti. Al momento le cose stanno così. È un emendamento votato all'unanimità dalla Commissione, con il parere favorevole inizialmente del Governo, per riportare quanto meno allo stato dell'anno scorso il diritto allo studio, ed è stato successivamente cassato, bloccato, al Ministro dell'economia delle finanze, che, a quanto pare, è il vero capo di questo Governo. Quindi, allo stato attuale noi ci troviamo sempre con delle promesse, ci auguriamo che ovviamente possa cambiare la situazione con la legge di stabilità, ma oggi noi siamo ancora con delle promesse in mano e senza i soldi necessari (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fratoianni 2.12.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bargero, Paris, Chaouki, Folino, Ventricelli, Battelli, Simone Valente, Oliverio.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  448   
   Votanti  447   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  224   
    Hanno votato
 117    
    Hanno votato
no  330).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 2.206, con il parere contrario Pag. 16della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, intervengo più che altro per ribadire il messaggio che per noi il diritto allo studio è un'assoluta priorità. Il diritto allo studio è contenuto anche in uno degli articoli più belli della nostra Costituzione, l'articolo 34 che, al terzo e quarto comma, recita così: «I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso». Ebbene, noi vogliamo, appunto, ribadire come l'articolo 2 del decreto-legge, rubricato come diritto allo studio, purtroppo, non rende effettivo, per il momento, questo diritto e ha ben poco a che spartire con le nobili intenzioni dei nostri padri costituenti.
  Ribadiamo, ancora una volta, che la cifra stanziata dal Governo per il fondo statale di 137 milioni non è un investimento: è una somma poco al di sotto della media degli investimenti degli ultimi quindici anni. Solo un dato: nel 2009, in piena crisi economica, il fondo ammontava a 246 milioni e dobbiamo, peraltro, segnalare come anche in quel caso la cifra stanziata non fosse risultata sufficiente a coprire la totalità delle domande degli aventi diritto.
  Quindi, noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo chiesto con questo emendamento un investimento di 250 milioni che, forse, non sarebbe sufficiente a coprire la totalità dei richiedenti, ma, quanto meno, si avvicinerebbe all'obiettivo di mettere la parola «fine» allo scandalo dell'idoneo non beneficiario, una figura che esiste solo in Italia e che è giunto il momento di cancellare, affinché, finalmente, borsisti e non borsisti possano riprendersi davvero il loro diritto a studiare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 2.206, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Madia, Scalfarotto, Stumpo, Folino, Verini, Malisani.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  452   
   Maggioranza  227   
    Hanno votato
 119    
    Hanno votato
no  333).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Baruffi, Mosca. Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  446   
   Votanti  443   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  222   
    Hanno votato
 329    
    Hanno votato
no  114).    

Pag. 17

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 2.15, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Rostan, Locatelli, Santerini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  441   
   Maggioranza  221   
    Hanno votato
 113    
    Hanno votato
no  328).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 2.20, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  443   
   Votanti  442   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  222   
    Hanno votato
  42    
    Hanno votato
no  400).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.601, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie ed il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Duranti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  445   
   Votanti  420   
   Astenuti   25   
   Maggioranza  211   
    Hanno votato
 333    
    Hanno votato
no   87).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.1000 della Commissione, con il parere favorevole del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  438   
   Maggioranza  220   
    Hanno votato
 435    
    Hanno votato
no    3).    

  (Il deputato Mantero ha segnalato di aver espresso voto contrario mentre avrebbe voluto eprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.602, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.Pag. 18
  (Segue la votazione).

  Onorevole Palma....
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  446   
   Votanti  445   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  223   
    Hanno votato
 334    
    Hanno votato
no  111).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.603, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della dalla Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  443   
   Maggioranza  222   
    Hanno votato
 333    
    Hanno votato
no  110).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.604, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevoli Bonifazi e Tancredi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  441   
   Maggioranza  221   
    Hanno votato
 330    
    Hanno votato
no  111).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Costantino 2.202.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Costantino. Ne ha facoltà.

  CELESTE COSTANTINO. Signora Presidente, intervengo solo per sottolineare la bellezza e l'importanza di questo emendamento e per ringraziare i movimenti studenteschi e l'associazione antimafia «daSud» per averlo elaborato insieme a noi. Infatti, con questo emendamento teniamo insieme due punti qualificanti dell'azione politica: il contrasto alla criminalità organizzata e il diritto allo studio.
  Secondo una ricerca commissariata dal Viminale, fino al gennaio 2013 le mafie in Italia hanno ottenuto un fatturato annuo che può arrivare a 33,7 miliardi di euro. Dall'inizio dell'attività dell'Agenzia per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata sono stati complessivamente confiscati 11.238 beni. Attualmente tutte le somme sono destinate al Fondo unico della giustizia, che a luglio 2013 disponeva di 947 milioni di euro, di cui 72,7 milioni di euro da versare al Ministero dell'interno.
  Con il nostro emendamento chiediamo un intervento sulle somme confiscate alla mafia, prevedendo che il 3 per cento sia destinato a nuove borse di studio, a dimostrazione che l'antimafia contribuisce alla formazione e la formazione contribuisce all'antimafia (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sorial. Ne ha facoltà.

Pag. 19

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signor Presidente, io faccio un intervento, se me lo permette, in merito al fatto che in questo momento, fuori dall'Aula, c’è un comitato, che è il coordinamento lotta alla casa, che aveva fatto una richiesta di audizione al Ministro Lupi, ma non ha ricevuto delle risposte soddisfacenti. È una questione fondamentale, perché in questo momento, Presidente...

  PRESIDENTE. Siamo in votazione, però, onorevole Sorial.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. In questo momento c’è in atto uno sgombero...

  PRESIDENTE. Siamo in votazione, in questo momento. Siamo in votazione. Il Governo è presente, prenderà atto della situazione. Continuiamo con i nostri lavori. Andiamo avanti.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signor Presidente, è in corso uno sgombero con lacrimogeni !

  PRESIDENTE. La prego... Il Governo è presente e ha preso atto. Continuiamo con i nostri lavori.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Costantino 2.202, con il parere favorevole della Commissione, del Governo, del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  441   
   Votanti  440   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  221   
    Hanno votato
 424    
    Hanno votato
no   16).    

  (Il deputato Capodicasa ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Chiedo di parlare per richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Onorevole Sorial, a quale articolo del Regolamento ?

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signor Presidente, mi richiamo all'articolo in cui si indica – lei sa benissimo quale è il numero – che nel caso in cui succedano delle condizioni fuori dal Parlamento che in qualche modo inibiscano i lavori parlamentari, la Presidenza debba sospendere i lavori.
  In questo caso c’è la polizia e ci sono le forze dell'ordine e la Digos che stanno sgomberando un presidio di cittadini senza casa, cittadini che hanno richiesto e fatto delle domande e non ottenuto risposte (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà). È stato previsto – e c’è la Digos che sta preparando, con la polizia antisommossa, i lacrimogeni – di intervenire contro dei cittadini il cui unico problema è non avere in questo momento la garanzia della casa.
  Le chiedo, Presidente, se non sia il caso da parte sua di verificare le condizioni fuori dall'Aula, proprio a 200 metri da qua, verificare tutto, renderci partecipi di quello che sta succedendo ed eventualmente bloccare l'Aula. Nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare, noi non assicuriamo di rimanere in Aula durante le votazioni (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà).

  TITTI DI SALVO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  TITTI DI SALVO. Signor Presidente, anche noi sappiamo della situazione di particolare tensione che c’è fuori. Come Pag. 20vedete, il nostro capogruppo, Gennaro Migliore, e alcuni nostri deputati sono già usciti per andare lì dove si stanno realizzando questi scontri. Io chiedo di valutare la possibilità di sospendere la seduta o di incontrare una delegazione di quelle persone. Insomma, noi non possiamo fare finta che non stia succedendo niente (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle) !

  GIANLUCA PINI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA PINI. Signor Presidente, io, contrariamente ai colleghi, la invito a non sospendere l'Aula, ma a proseguire nei lavori e invito i colleghi a chiamare le persone per come si comportano e per quello che fanno. Avranno sicuramente i loro problemi, come li hanno milioni di italiani che non hanno una casa e magari non hanno un lavoro o l'hanno perso, ma che non lanciano oggetti contro le forze dell'ordine, che non aggrediscono le istituzioni e soprattutto che non minacciano ! Chiamiamoli con il loro nome: questi sono dei delinquenti non sono delle persone in difficoltà ! (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord e Autonomie, Partito Democratico, Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente e Scelta Civica per l'Italia).

  GEA SCHIRÒ PLANETA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GEA SCHIRÒ PLANETA. Signor Presidente, per noi è vero che sta succedendo qualcosa di importante, ma non è in capo alla Presidenza incontrare i manifestanti, bensì individualmente ai deputati che volessero partecipare, incontrare e capire cosa stia succedendo. Per cui la nostra idea è continuare i lavori e proseguire. D'altronde la manifestazione non impedisce i lavori dentro l'Aula e io non ho capito la «bulimica» dichiarazione del collega Sorial sinceramente (Commenti). Noi stiamo lavorando, grazie infinite.

  BARBARA SALTAMARTINI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  BARBARA SALTAMARTINI. Signor Presidente, credo una cosa: sono sempre stata e continuerò ad essere a favore del diritto di manifestare, soprattutto su problemi importanti quali quello della casa. Ma, allo stesso tempo, ritengo che, quando parte di questi manifestanti, anziché in modo democratico e assolutamente rispettabile, laddove fosse così, decide di passare dall'altra parte, ossia di cominciare a lanciare bombe carta e a spruzzare spray orticanti nei confronti delle forze dell'ordine (che ringrazio e che sono da questa mattina impegnate per far sì che questa manifestazione si svolga nel migliore dei modi, cosa che purtroppo non sta accadendo in questi momenti), io credo che passi dalla parte del torto.
  Quindi, proprio per questo e proprio perché è intollerabile pensare di legittimare chi pensa di manifestare con metodi violenti attaccando le forze dell'ordine, creando un caos generalizzato nelle vie del centro della nostra capitale, credo che sinceramente quest'Aula non possa condividere questo tipo di manifestazione e questo tipo di protesta.
  Detto questo, Presidente, sono anche convinta che i lavori di quest'Aula debbano andare avanti perché, anche raccogliendo le parole che alcuni colleghi 5 Stelle hanno detto in questi giorni, questo è un provvedimento importante, sul quale l'Aula deve potersi esprimere e, posto che quello che sta accadendo qua fuori è, ahimè, causa di un gruppo spero isolato di violenti e di facinorosi, credo che la risposta migliore di questo Parlamento sia quella di proseguire nei propri lavori e di sostenere anche da quest'Aula il lavoro che le forze dell'ordine in questi minuti stanno svolgendo per evitare che, a causa di pochi, questa manifestazione possa degenerare (Applausi dei deputati del gruppo Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente).

Pag. 21

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, credo che sia ragionevole che il collega Sorial abbia sottolineato in quest'Aula quello che sta accadendo qui fuori, a prescindere dalle osservazioni che tutti hanno fatto e, prima tra tutte, quella che chiunque aggredisce le forze di polizia è nel torto. Ma è un fatto che ci riguarda. Riguarda tutti noi e, se c’è una protesta fuori dalle aule di questo Parlamento, è una protesta di cui noi dobbiamo ascoltare le ragioni e vogliamo ascoltarle.
  Sul merito degli sfratti, peraltro, il nostro gruppo ha presentato proprio recentemente nell'ultimo provvedimento un importante emendamento su cui si è raccolta una maggioranza – non un'amplissima maggioranza, ma una maggioranza –, proprio per dare risposte a chi sta là fuori a protestare.
  Nel merito, credo che dobbiamo fare due cose parallelamente: da una parte, la Presidenza, come sempre, si occupa anche di quello che accade intorno al Palazzo, nel rispetto delle regole del Regolamento, e, con il supporto delle forze dell'ordine, si serve dei questori; dall'altra parte, l'Aula continua a lavorare su un provvedimento che è importante, su cui mi sembra che con grande fatica e con grande senso di responsabilità tutti i gruppi hanno convenuto.
  Poi, naturalmente, se c’è chi vuole incontrare il gruppo del PD, questo è sempre disponibile a incontrarlo. Se c’è una delegazione da costituire, siamo disponibili a parteciparvi.

  PRESIDENTE. Mi sembra importante che quest'Aula non sia impermeabile a quello che accade fuori. È giusto averlo richiamato. Ritengo che sia altrettanto giusto però continuare i nostri lavori. I questori si stanno già occupando di questa situazione e ci riferiranno degli eventuali sviluppi.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.1000 della Commissione, che vede tutti pareri favorevoli.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.1000 della Commissione.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Baruffi, Duranti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  428   
   Maggioranza  215   
    Hanno votato
 428).    

  PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento Buonanno 3.1, con il parere favorevole della Commissione. Onorevole Ghizzoni, mi conferma che il parere è favorevole ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, Presidente, lo avevamo già letto...

  PRESIDENTE. Perché a me risultava ritirato...anche il parere sull'emendamento Buonanno 3.203 è favorevole ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Si

  PRESIDENTE. Sta bene. Prendo che il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 3.1, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza per la Lega Nord ed il parere contrario del relatore di minoranza per il Movimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 22

   (Presenti  430   
   Votanti  409   
   Astenuti   21   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato
 322    
    Hanno votato
no   87).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 3.203, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Baruffi, Duranti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  440   
   Maggioranza  221   
    Hanno votato
 440).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.2000 della Commissione, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cariello, Palma, Piepoli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  442   
   Votanti  356   
   Astenuti   86   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato
 356).    

  Passiamo alla votazione del subemendamento 0.4.235.1 della Commissione.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Boccadutri. Ne ha facoltà.

  SERGIO BOCCADUTRI. Signor Presidente, colleghe e colleghi, la scuola in questi anni, con le scarsissime risorse, gli insegnanti, il personale non docente, i presidi, ha svolto un ruolo importante, mantenendo un altissimo standard di qualità. Noi comunque voteremo questa proposta emendativa che ci sembra importante, perché permette di votare l'emendamento successivo, Giancarlo Giordano 4.235.
  Ma, vorrei soltanto fare notare che è un subemendamento per provare a fare nelle scuole le attività di educazione alla salute contro il tabagismo. Vorrei fare soltanto notare che forse in futuro potremmo prevedere qualche copertura per questo problema, perché in Italia, secondo alcuni studi recenti, anche dell'Università Cattolica, il Servizio sanitario nazionale spende 3,5 miliardi l'anno per ricoveri da tabagismo e per l'assistenza correlata ai danni da tabagismo il Servizio sanitario spende 6 miliardi l'anno. Ecco, quindi, che occorre provare proprio a scuola e attivare qualche copertura per sostenere le ASL e le scuole all'educazione alla salute che, forse, ci farebbe spendere meno soldi per l'assistenza successiva.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.4.235.1 della Commissione.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carrescia, Costantino. Chi altro ? Chi è che corre, Schullian ? Schullian, Morani. Chi altro ? Schullian ha votato ? Sì. Allora, ci siamo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  433   
   Votanti  346   
   Astenuti   87   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato
 345    
    Hanno votato
no    1).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pag. 23Giancarlo Giordano 4.235, nel testo subemendato, con il parere favorevole della Commissione.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gutgeld, Madia. Allora, hanno votato tutti ? Sì ? Sì.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  435   
   Maggioranza  218   
    Hanno votato
 435).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.2001 della Commissione, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giammanco. Ci siamo ? Hanno votato tutti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  436   
   Maggioranza  219   
    Hanno votato
 326    
    Hanno votato
no  110).    

  GIANLUCA VACCA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA VACCA. Signor Presidente, io la invito a essere un po’ più ordinata nella conduzione perché, come avrà notato, la situazione emendativa è abbastanza caotica. Ci sono subemendamenti a subemendamenti.
  Quindi, già la situazione è abbastanza complessa, pertanto la invito a dare indicazioni più precise e a non...

  PRESIDENTE. Scusi, ma ritengo di dare indicazioni molto precise, do anche la pagina, per facilitare il compito. Dunque, sinceramente non credo che stiamo facendo un lavoro sciatto.
  Allora, siamo a pagina 30, l'emendamento è...

  GIANLUCA VACCA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA VACCA. Signor Presidente, se mi fa finire...stavo finendo la frase...

  PRESIDENTE. Prego.

  GIANLUCA VACCA. Le ricordo che dovrebbe dare i pareri di Commissione, Governo e relatori di minoranza...

  PRESIDENTE. Quello che sto facendo...

  GIANLUCA VACCA. No, su molti emendamenti lei dà – se lo dà – il parere della Commissione, talvolta quello del Governo, e quelli dei relatori di minoranza raramente. Quindi, la invito a dare tutti i pareri sugli emendamenti. Grazie.

  PRESIDENTE. Quando è conforme non lo do, quando invece è diverso, lo esplicito. Mi sembra una prassi consolidata, questa. Comunque, se per lei è difficile l'altro modo, specificheremo. Era solo per accelerare, perché è prassi che si faccia così, ma se lei lo richiede, io le verrò incontro.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Prego deputato Buonanno. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Io, invece, le volevo dire che secondo me lei sta portando avanti la seduta in maniera molto efficiente (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord e Autonomie, Partito Democratico e Sinistra Ecologia Libertà). Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, molto gentile.Pag. 24
  Colleghi, andiamo a pagina 30. Passiamo all'emendamento Simone Valente 4.232, con il parere contrario di Commissione, Governo, del relatore di minoranza per la Lega Nord e Autonomie, e con il parere favorevole dell'altro relatore di minoranza, per il MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Simone Valente. Ne ha facoltà.

  SIMONE VALENTE. Signor Presidente, colleghi deputati, signori del Governo, «La scuola dei sogni», così sono state definite dal PD queste proposte emendative e molte delle nostre proposte. Penso che le proposte del MoVimento 5 Stelle siano proposte concrete, perché se dobbiamo parlare di sogni, dobbiamo citare quelli di migliaia di studenti e famiglie che investono anni e denaro nello studio e che chiedono a gran voce di entrare a lavorare nella scuola. Sono concrete perché rappresentano la realtà, oltre questi confini territoriali; guardate in Francia; nei Paesi scandinavi; guardate in Olanda: perché questi Paesi possono far funzionare la scuola pubblica a dovere, mentre noi dobbiamo ancora viaggiare in una scuola anacronistica ed antiquata (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ?
  Questo emendamento ha proprio questo scopo: avvicinare la scuola italiana alla normalità. Se nell'urgenza – il presupposto per emanare un decreto-legge – si parla di tutela della salute e scuola, allora non è concepibile non affrontare il tema dell'educazione fisica nella scuola primaria. Durante l'età evolutiva la pratica dell'educazione fisica a scuola offre un'eccellente opportunità di sviluppo delle capacità motorie e, nello specifico, delle capacità coordinative, tantissimo sottovalutate, le quali rappresentano la base da cui il bambino deve partire per una crescita motoria corretta e finalizzata all'acquisizione delle più complesse abilità motorie. L'unico – e, ripeto, l'unico – professionista in grado di guidare e fornire gli strumenti al bambino per fare questo è il laureato in scienze motorie o diplomato ISEF, forte di un bagaglio accademico e scientifico comprendente materie quali l'anatomia, la biochimica, la fisiologia dello sport, e scienze delle tecniche dell'attività motoria, la psicologia dello sviluppo e molte altre.
  La proposta, quindi, è semplice: vogliamo inserire un docente di educazione fisica, di ruolo, nell'organico scolastico delle nostre scuole primarie. In una fase così fondamentale dello sviluppo psico-fisico dei bambini non possiamo affidarli a mani assolutamente inadeguate: lo dice il corso di studi, lo dice il fatto che praticamente in tutta Europa solo chi ha conseguito quei titoli di studio può insegnare educazione fisica.
  Aspetto fondamentale su cui vorrei focalizzarmi è la correlazione tra attività fisica e spesa sanitaria. Uno studio del CONI, inserito all'interno del Libro bianco dello sport italiano, rileva quanto sia importante investire sullo sport, perché questo implica automaticamente un consistente risparmio di spesa per la sanità pubblica, perché coinvolgendo la popolazione nella pratica motoria e sportiva si prevengono le malattie a carico dell'apparato locomotore, patologie legate ai problemi dell'apparato osteo-articolare come la scoliosi, la lordosi, gli atteggiamenti scoliotici, e molti altri, la prevenzione di malattie dismetaboliche come l'obesità e il diabete, fino al miglioramento del sistema cardio-vascolare.
  L'Italia ha un primato molto deprimente: solo il 16 per cento dei bambini pratica attività motoria almeno un'ora a settimana. È calata la percentuale dello svolgimento di attività motoria extra curricolare, passando negli ultimi quattro anni dal 62 per cento al 54 per cento. È il Ministro della salute a dirlo: il 32,3 per cento dei bambini è sovrappeso o particolarmente grasso. Siamo inoltre detentori di un triste primato: siamo primi in Europa per obesità dei bambini tra i sei e i nove anni. Studi scientifici quindi, non parole al vento, dichiarano senza indugio che ogni euro investito in attività motoria comporta 3 euro di risparmio in spesa sanitaria. E lo dichiarò pure l'ex Ministro dello sport Josefa Idem (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Pag. 25Sapete quanto ci costa l'obesità infantile in termini di spesa sanitaria ? Più di 8 miliardi di euro l'anno. Quindi, vado alla conclusione, lasciatemi spendere anche alcune parole per il progetto di alfabetizzazione motoria promosso dal CONI e dal MIUR in alcuni plessi italiani. È senz'altro un buon punto di partenza, ma in pratica è un contentino ai laureati in scienze motorie, permettendogli di insegnare nelle scuole primarie affiancando il maestro unico. Ecco, a quanto ci risulta, il MIUR non ha ancora liquidato la sua quota di competenza. Bisogna sicuramente ringraziare il CONI che ha dato impulso a questo progetto, sicuramente spinto dai pessimi risultati italiani nello sport, causati anche da una bassa qualità dell'attività motoria nell'età fondamentale dello sviluppo. Ma ci chiediamo perché ci debba pensare il CONI, che dovrebbe avere il compito di formazione olimpica degli atleti, e non lo Stato, che ha anche il compito di tutela della salute dei cittadini. Concludo e dico: non perdete allora questo treno, altrimenti tutto quello che sento, da voi e dal Presidente Letta in TV, rimarranno solo parole al vento. Quindi, prendetene atto e votate in maniera adeguata (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Vezzali. Ne ha facoltà.

  MARIA VALENTINA VEZZALI. Signor Presidente, Governo, colleghi, il riconoscimento dell'educazione motoria nella scuola primaria, insegnata da un docente diplomato ISEF e laureato in scienze motorie è una priorità della scuola italiana. È arrivato il momento nel quale le istituzioni riflettano sulle diverse ricerche pedagogiche internazionali, che hanno da tempo dimostrato come un corretto sviluppo psicomotorio influisca sensibilmente sull'apprendimento scolastico, favorendo e potenziando le capacità logico-matematiche ed espressive, oltre a favorire l'acquisizione della lettura e della scrittura. Nel nostro Paese manca la cultura dello sport e dell'attività fisica tra i giovani ed uno dei principali e più importanti settori per promuovere la pratica sportiva è proprio la scuola. L'Italia è l'ultimo Paese europeo che non prevede nei propri programmi curricolari nella scuola primaria l'attività motoria e l'educazione fisica. È arrivato il momento che le istituzioni si mettano al servizio per valorizzare la nostra risorsa più grande: i bambini (Applausi dei deputati dei gruppi Scelta Civica per l'Italia e MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Gallinella. Ne ha facoltà.

  FILIPPO GALLINELLA. Signor Presidente, intervengo ovviamente in merito all'emendamento con il quale si chiede di affiancare al maestro unico un professionista in materia di sport e anche di educazione alimentare, perché è importante nell'età della scuola primaria, tra i sei e i dieci anni, che si dia una linea giusta sotto il profilo dello sport, dell'educazione alimentare e del far conoscere anche altri sport. Potete capire quanta importanza la collega Vezzali assegni allo sport, anche perché se no si deve «relegare» alle palestre, che non sono comunque economiche; non tutte le persone possono andare in palestra e permettersi che il bambino conosca gli sport o che faccia un giusto percorso. Quindi, per questo, noi chiediamo a gran voce che dentro la scuola primaria, almeno quelle due ore di educazione fisica, siano fatte da un professionista (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buonanno. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, intervengo perché avevo espresso parere contrario su questo emendamento. Invece, a differenza di Fonzie – lei se lo ricorda Happy Days, quando Fonzie sbagliava, ma non riusciva a dirlo e faceva « Ho sb...» ? –, io «ho sbagliato» lo dico, e siamo favorevoli a Pag. 26questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie).

  PRESIDENTE. Sta bene, cambiamo il parere.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, volevo dare il mio sostegno a questo emendamento perché risulta fondamentale capire che lo sport non deve essere considerato un hobby, uno strumento con il quale avere uno svago e basta. Lo sport deve essere uno strumento con il quale educare, con il quale accompagnare a una cultura adeguata di questo Paese i nostri ragazzi. Non posso permettere che lo deleghiamo sempre ad una attività individuale e di scopo privato. Cerchiamo di dare un'impronta di sport italiani diversa. Non lasciamola alla capacità del singolo, ma della collettività. Istruiamo i nostri ragazzi a una attività sportiva con dei professionisti in materia. Non lasciamola a un insegnante che abbia 70 anni e che non abbia la mobilità adeguata e le capacità per insegnare ed invogliare dei ragazzini (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Baroni. Ne ha facoltà.

  MASSIMO ENRICO BARONI. Gentile Presidente, ringrazio. Io volevo mettere in luce un altro aspetto di questa questione. Nel frattempo le maggiori riviste scientifiche di medicina hanno studiato i fattori di correlazione tra gli stress infiammatori, le citochine pro-infiammatorie e quanto queste siano legate alla capacità predittiva di ammalarsi di tutte le malattie croniche e neurodegenerative e di tumori. Ebbene, è stato visto che i fattori predittivi più importanti sono, ovviamente, il fumo, l'obesità, uno stile di vita stress-correlato, eppure il fattore di maggiore importanza che addirittura annulla e rende prioritario questo stesso fattore di predizione relativamente a tutte queste malattie che ho citato...

  PRESIDENTE. Concluda.

  MASSIMO ENRICO BARONI. ... è la percezione di essere fisicamente attivi. La percezione di essere fisicamente attivi è il maggiore fattore predittivo...

  PRESIDENTE. Concluda.

  MASSIMO ENRICO BARONI. ... per non incorrere in questo tipo di malattie (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Rampelli. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Signor Presidente, Fratelli d'Italia sosterrà questo emendamento ritenendo che ogni volta che si legifera sulla pubblica istruzione, ogni volta che si mettono le mani sull'istituzione scolastica, una nazione moderna e una classe politica che in qualche maniera vuole essere fedele almeno ai propri stessi stimoli, ai propri stessi indirizzi, non possa fare a meno di immaginare una centralità dell'educazione motoria, che significa attività sportiva, che significa prevenzione rispetto ai rischi della salute, che significa prevenzione per i giovani e i giovanissimi rispetto al disagio, alla devianza giovanile quando si entrerà nell'età dell'adolescenza, che significa spirito competitivo, ma nel rispetto delle regole, che significa sanzione per chi non rispetta le regole, che significa, in buona sostanza, anche rispetto dell'avversario, significa educazione civica. Ha un significato troppo importante per essere trascurato come è stato trascurato nel corso di questi decenni. Quindi, io penso che quando si parla di Europa, quando si parla di mondo occidentale, bisognerebbe tentare di fare sforzi maggiori per essere all'altezza dei modelli che stanno al di là delle nostre frontiere, dei nostri confini, e che funzionano meglio del nostro, anche Pag. 27perché questa simbiosi tra formazione, istruzione e attività sportiva produce dei risultati eccellenti. Quindi noi voteremo a favore di questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Giordano. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORDANO. Signora Presidente, questo è uno di quegli emendamenti esemplari per cui SEL esprimerà un voto favorevole, che spiega bene, in silhouette, come stiamo messi in questo Paese. Noi, se ci interroghiamo tra tutti i colleghi di quest'Aula, non troveremo nessuno che nel merito direbbe «no» a questo emendamento.
  La verità è che ci vogliono 300 milioni di euro e, quindi, la maggioranza con il Governo fa un ragionamento di compatibilità. Noi votiamo a favore perché siamo contro questo tipo di compatibilità e pensiamo che, siccome la vita è fatta di priorità, lo sport per i ragazzi sia una priorità vera per questo Paese (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simone Valente 4.232, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ruocco, Di Benedetto, Vitelli, Sani, Di Lello, Verini, Lattuca, Calabria.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  406   
   Votanti  396   
   Astenuti   10   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato
 142    
    Hanno votato
no  254).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 4.204, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dambruoso.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  408   
   Votanti  319   
   Astenuti   89   
   Maggioranza  160   
    Hanno votato
  21    
    Hanno votato
no  298).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 4.205, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carrescia, Bargero, Brandolin, Di Gioia, Vignaroli, Ferrari.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  407   
   Votanti  406   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  204   
    Hanno votato
 105    
    Hanno votato
no  301).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 4.215, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole del relatore di minoranza della Lega Nord.
  Dichiaro aperta la votazione.Pag. 28
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Spadoni, Lavagno.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  415   
   Votanti  328   
   Astenuti   87   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  19    
    Hanno votato
no  309).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.601 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento), con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord e con il parere contrario del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brandolin, Carbone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  424   
   Votanti  335   
   Astenuti   89   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato
 308    
    Hanno votato
no   27).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Gianluca Pini 4.251, su cui vi è il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e il parere favorevole del relatore di minoranza della Lega Nord.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gianluca Pini. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA PINI. Signor Presidente, come aveva già annunciato il mio collega Fedriga all'inizio di queste votazioni sui vari emendamenti, intervengo per stigmatizzare una volta di più il comportamento bizzarro e assolutamente illogico da parte del Governo e della maggioranza nel dare un parere negativo relativamente ad una copertura sulla quale lo stesso Governo in qualche modo si era espresso indirettamente in maniera favorevole a luglio. Mi spiego meglio: se è vero che a luglio quel parere famoso su quel provvedimento di iniziativa parlamentare votato dall'Aula in qualche modo deprimeva i consumi, noi qui andavamo in quella logica. Non solo, ma andavamo anche nella logica di alcuni emendamenti proposti – e questo mi meraviglia – da parte del MoVimento 5 Stelle che nelle scuole propone di limitare l'utilizzo di bibite gassate ed edulcorate, tassando in qualche modo e mettendo un'accisa su quei prodotti che sappiamo benissimo che possono creare dipendenza, soprattutto nei bambini e soprattutto nella fase della crescita, e possono in qualche modo abbassare il livello di benessere dei bambini stessi.
  Quindi, noi cercavamo di trovare coperture alternative a quella che è una copertura che ormai è diventata un po’ una pietra angolare dello scandalo. Ripeto, quindi, che, pur stigmatizzando nuovamente il comportamento schizofrenico da parte del Governo e da parte della maggioranza che lo sostiene, intervengo anche per stigmatizzare e dire che non comprendo assolutamente l'illogicità delle scelte politiche fatte dal MoVimento 5 Stelle su questo tema qui perché, in realtà, dovrebbero essere filologiche con quello che loro hanno proposto ed hanno ottenuto come parere favorevole appunto sul consumo di bevande gassate ed edulcorate, soprattutto all'interno della scuola. Comunque, tant’è, purtroppo vedo che qui anche i nuovi hanno preso il vecchio vizio democristiano di portare a casa, ma di non essere coerenti con il resto.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, dobbiamo ammettere Pag. 29che ieri c’è stata grande confusione sui lavori nella definizione dei pareri. Lo stesso collega Buonanno, relatore di minoranza, ha in questa sede cambiato i pareri oggi e, quindi, ridefiniamo i pareri degli emendamenti Gianluca Pini 4.250 e 4.251 perché ne condividiamo l'iniziativa.

  PRESIDENTE. Scusate, ma l'emendamento Gianluca Pini 4.250 a me risulta ritirato. Prendo atto che è così. Circa l'emendamento Gianluca Pini 4.251, il suo parere, del MoVimento 5 Stelle, a me risulta contrario. Prendo atto che lo vuole cambiare, ma solo dell'emendamento Gianluca Pini 4.251, non dell'emendamento Gianluca Pini 4.250. Sta bene.
  Vuole cambiare il parere anche sull'emendamento Oliverio 4.252 ? È ritirato quindi, non c’è bisogno di cambiare parere.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gianluca Pini 4.251, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piras...c’è il tecnico... è riuscito a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  425   
   Votanti  424   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  213   
    Hanno votato
 105    
    Hanno votato
no  319).    

  Passiamo a pagina 41. Qui abbiamo un subemendamento e lo trovate nella lista dei cosiddetti «fuori sacco»: si tratta del subemendamento 0.4.313.2 della Commissione cultura, su cui il Governo ha espresso parere favorevole. Chiedo ai relatori di minoranza di esprimere il parere.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, c’è un parere favorevole sugli identici emendamenti Chimienti 4.13 e Buonanno 4.313, previa approvazione del subemendamento che trovate a pagina 41, ma nella formulazione di stamattina della Commissione bilancio, quindi, nei subemendamenti 0.4.13.2 e 0.4.313.2. Era la prima pagina del fascicolo degli emendamenti della Commissione bilancio di questa mattina.

  PRESIDENTE. Prendo atto che il Governo è d'accordo. I relatori di minoranza ? Onorevole Luigi Gallo, prego.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Onorevole Buonanno ?

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole, signor Presidente. Se ogni tanto si trova un po’ in difficoltà, lei ha il mio pieno sostegno.

  PRESIDENTE. Oggi, come dire... la ringrazio.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.4.313.2 della Commissione.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  432   
   Votanti  431   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  216   
    Hanno votato
 430    
    Hanno votato
no    1).    

  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Chimienti 4.13 e Buonanno Pag. 304.313, con il parere favorevole della Commissione, come riformulati dal subemendamento precedentemente approvato. Prendo atto che il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza. Chiedo ai relatori di minoranza di esprimere il parere. Onorevole Luigi Gallo ?

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Onorevole Buonanno ?

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Chimienti 4.13 e Buonanno 4.313, nel testo subemendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malpezzi. Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  429   
   Votanti  406   
   Astenuti   23   
   Maggioranza  204   
    Hanno votato
 405    
    Hanno votato
no    1).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Brescia 4.311, con il parere favorevole di Commissione e Governo, come da riformulazione, che prego l'onorevole Ghizzoni di leggere.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, la Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Brescia 4.311, così riformulato. Al comma 5-bis aggiungere infine il seguente periodo: «I suddetti bandi prevedono altresì un'adeguata quota di prodotti per soddisfare le richieste di alimenti per coloro che sono affetti da celiachia».

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Chiedo ai relatori di minoranza di esprimere il parere. Onorevole Luigi Gallo ?

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Onorevole Buonanno ?

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Brescia 4.311, nel testo riformulato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  428   
   Maggioranza  215   
    Hanno votato
 426    
    Hanno votato
no    2).    

  (Il deputato Boccadutri ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Ricordo che l'emendamento Buonanno 4.216 è stato assorbito dagli identici emendamenti Chimienti 4.13 e Buonanno 4.313.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Rampelli 4.231, con il parere contrario Pag. 31della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo della Lega Nord e Autonomie.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Rampelli. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Signor Presidente, io chiedo che possa essere rivisto questo parere da parte del Governo, ma anche da parte del relatore per la maggioranza. Infatti, è un emendamento a costo zero, perché i fondi già esistono. Si tratta di inserire la previsione che il Ministero della salute elabori, insieme con il Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, appositi programmi rivolti agli studenti, al personale scolastico, eccetera, anche attraverso l'utilizzo dell'approccio educativo della peer education e di tecniche per lo sviluppo dell'intelligenza emotiva, finalizzati alla prevenzione della tossicodipendenza e alla promozione degli stili di vita sani.
  Sono capitoli che già esistono in capo al Dipartimento citato nell'emendamento e che non hanno, quindi, costi aggiuntivi. Penso che nessuno di noi si debba soffermare sull'importanza della prevenzione rispetto all'uso di droghe da parte dei giovani. Semmai, c’è un dibattito in corso su quanto si debba proibire o non proibire, un dibattito in corso sulla riduzione del danno o sull'accentuazione di altre procedure, che, magari, sono attestate sulle comunità di recupero, ma non credo che ci sia una divisione all'interno dell'Aula e tra le forze politiche in ordine alla centralità della prevenzione rispetto all'uso di sostanze stupefacenti. Quindi, sono sinceramente stupito e spero che il parere che è stato emesso al riguardo possa essere rivisto.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 4.231.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carrescia ? Simone Valente ? Chaouki ? Gigli ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  427   
   Votanti  306   
   Astenuti  121   
   Maggioranza  154   
    Hanno votato
  28    
    Hanno votato
no  278).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.200 Buonanno, con il parere contrario di Commissione, Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Simone Valente ? Ferrari ? Gandolfi ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  425   
   Votanti  336   
   Astenuti   89   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato
  21    
    Hanno votato
no  315).    

  (Il deputato Rosato ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo all'emendamento 5.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento. Invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signora Presidente, il parere è favorevole, perché dobbiamo assumere il parere della Commissione bilancio.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

Pag. 32

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signora Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Prendo atto che su questo emendamento vi è il parere favorevole del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e vi è il parere contrario del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento, con il parere favorevole di Commissione, Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e con il parere contrario del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bragantini ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  431   
   Maggioranza  216   
    Hanno votato
 315    
    Hanno votato
no  116).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 5.316, con il parere contrario di Commissione e Governo e con il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, con questo emendamento, così come con quello successivo, voglio invitare l'Aula a riflettere complessivamente sul tema dell'offerta formativa, augurandomi che questo decreto sia solo l'inizio di una discussione più ampia. Il potenziamento dell'offerta formativa all'articolo 5 del decreto prevede il reintegro di un'ora di geografia solo negli istituti tecnici. Come ormai vi sarà chiaro, noi del MoVimento 5 Stelle vogliamo attuare una vera controriforma Gelmini, vogliamo restituire agli studenti italiani il monte ore, i quadri orari e l'offerta formativa precedente ai tagli epocali di Tremonti.
  Nella formazione culturale di un giovane d'oggi, le conoscenze sommarie in materia di geografia producono una pericolosa lacuna. Non si comprende che, in un mondo unificato dall'economia e dalla tecnologia, l'uomo senza geografia è nelle stesse condizioni di uno straniero che non parla la lingua del Paese in cui vive. Depotenziando questa materia abbiamo mutilato la capacità di comprendere i fatti storici, politici, economici e sociali di cui si legge nei giornali, confini etnici e confessionali, migrazioni, crisi economiche. Come nessuno può leggere o scrivere senza ricorrere occasionalmente a un vocabolario, così nessuno può leggere il mondo e le sue vicende senza possedere gli strumenti della geografia generale ed economica.
  Con questo emendamento chiediamo che la geografia venga reintrodotta come materia autonoma dalla storia anche nei bienni dei licei, dove attualmente è relegata a disciplina quasi opzionale con tre ore settimanali condivise con la storia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, volevo dirle che il gruppo della Lega Nord ritira tutti gli emendamenti in votazione escluso l'emendamento Buonanno 9.1. Ciò per accelerare anche la tempistica.

  PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pag. 33Chimienti 5.316, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Buttiglione.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  405   
   Votanti  402   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato
 125    
    Hanno votato
no  277).    

  GIANLUCA PINI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA PINI. Signor Presidente, mi scusi, intervengo per chiarezza, perché nella concitazione il collega Buonanno ha sintetizzato un po’ troppo quello che era l'intendimento del gruppo. Visto che gli emendamenti sono anche a mia firma, le significo questo: noi ritiriamo tutti quegli emendamenti – eccetto l'emendamento Buonanno 9.1 – per i quali vi è un invito al ritiro o parere contrario da parte del Governo. Tutti quelli che hanno parere favorevole chiaramente vengono mantenuti. Questo era l'intendimento.

  PRESIDENTE. D'accordo.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 5.211.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, la riforma Gelmini ha letteralmente falcidiato le ore dedicate all'insegnamento della lingua e cultura latina nei licei linguistici e scientifici, relegandone lo studio al solo liceo classico. Ormai si dà per scontato che il nostro passato, la cultura di cui tutta l'Europa è diretta discendenza, le origini stesse della lingua che parliamo ogni giorno, siano sono un fardello obsoleto, un onere inutile di cui sbarazzarsi lentamente in nome dei tagli lineari e di una vaga ed erronea idea di modernità che non include la conoscenza delle radici più profonde della nostra civiltà. Il latino, così come tutte le altre materie umanistiche, sono state fortemente depotenziate negli ultimi anni in maniera consapevole e colpevole.
  Con il latino non si mangia, direbbe qualcuno, con lo studio di materie come la letteratura o la storia dell'arte non si produce ricchezza, non si muove denaro, apparentemente. Noi del MoVimento 5 Stelle invece non siamo d'accordo con questa logica ed è per questo che presentiamo un emendamento finalizzato al ripristino dei quadri orari precedenti all'avvento della riforma Gelmini per quanto riguarda l'insegnamento del latino nei licei linguistici e scientifici.
  Lo studio della lingua latina consente di esercitarsi del procedimento logico induttivo che è necessario in qualunque ricerca. Il processo di base di inferenza scientifica è lo stesso in tutti i campi del sapere, e il latino è da sempre la palestra migliore per la costruzione di questa importantissima competenza. Se proprio noi italiani, custodi di un patrimonio storico-artistico immenso legato al mondo greco-latino, avalliamo il fatto che le materie apparentemente meno legate al mondo dell'economia e dei mercati diventino sempre più marginali, perderemo davvero ancora una volta un'occasione importantissima.
  Lo ripetiamo da quando siamo entrati in questa Aula: la cultura e l'istruzione sono le nostre più grandi risorse e noi non possiamo seguire in maniera cieca e confusa le direttive imposte dall'alto, adeguando i programmi scolastici agli umori delle banche, delle imprese e dei mercati finanziari.
  La scuola è e deve restare il luogo in cui le persone acquisiscono conoscenze e competenze solide di base e tutti devono avere le stesse identiche possibilità. La lingua latina non è quotata in Borsa, è una Pag. 34lingua morta, gli studenti la considerano ostica come e più della matematica eppure chiunque di noi abbia avuto a che fare con questa materia, chiunque si sia cimentato con la traduzione di un passo filosofico di Seneca o con un'orazione di Cicerone sa quanto profondamente queste esperienze siano radicate dentro di noi, quanto facciano parte delle nostre cellule e del nostro DNA e quanto siano in grado di farci vibrare di una passione e di un orgoglio che nessuna operazione finanziaria potrebbe mai eguagliare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 5.211, con il parere contrario di Commissione, Governo, del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piepoli, Bini, Del Grosso, Rizzo, Busto, Albanella...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  395   
   Votanti  377   
   Astenuti   18   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato
 126    
    Hanno votato
no  251).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Marzana 5.214 con il parere contrario di Commissione, Governo, del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Signor Presidente, chiedo di spiegare molto brevemente cosa dice questo emendamento. Questo emendamento sta nella natura delle cose per un Paese con un'impronta artistica e culturale senza eguali, l'insegnamento della storia dell'arte non solo è una necessità ma è anche una grande possibilità su cui basare il nostro sviluppo. L'ex Ministro Gelmini ha irresponsabilmente soppresso le ore settimanali previste per questa disciplina in molti istituti di istruzione superiore, perfino negli istituti turistici, dimostrando di perseguire una precisa opera di demolizione della conoscenza della nostra storia.
  Nel Paese dei beni culturali per eccellenza continuare ad impedire ai ragazzi di maturare un'adeguata conoscenza del proprio patrimonio significa certificare una scelta miope di questo Governo e di questa maggioranza, significa non solo ostacolare la formazione culturale ma anche lo sviluppo di quel senso civico che si sviluppa a partire dalla conoscenza e dal conseguente rispetto per i valori territoriali, ambientali, storici e artistici (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buttiglione. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della lingua latina perché sono convinto che la lingua latina sia uno strumento culturale fondamentale, utilissimo anche per l'apprendimento delle lingue moderne se l'insegnamento fosse svolto nel modo in cui dovrebbe essere svolto.
  Però vorrei dire ai colleghi 5 Stelle: si può porre un accento, non si può chiedere più ore per tutte le materie perché questo va evidentemente in contrasto con i limiti di spesa, ahimè, duri con i quali ci dobbiamo confrontare, con il bilancio che abbiamo e nella situazione nella quale ci troviamo. Per tale motivo, questa volta, invece, voterò contro questo emendamento.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Pag. 35
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 5.214, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord Autonomie e il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  394   
   Votanti  391   
   Astenuti   3   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato
 113    
    Hanno votato
no  278).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 5.217, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Gribaudo... Madia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  403   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato
 104    
    Hanno votato
no  299).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 5.23, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

  Battelli... Ventricelli.... Fratoianni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  411   
   Votanti  387   
   Astenuti   24   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato
 384    
    Hanno votato
no    3).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.1000 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza per il MoVimento 5 Stelle e con il parere contrario del relatore di minoranza per la Lega Nord e Autonomie.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  409   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato
 408    
    Hanno votato
no    1).    

  Passiamo all'emendamento Luigi Gallo 5.210.
  Sull'emendamento Luigi Gallo 5.210 era stata proposta una riformulazione. Deputata Ghizzoni, può leggerla, per favore ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, si tratta di sostituire la parola: «registrati», con cui inizia l'emendamento, con le parole: «anche pubblicati».

  PRESIDENTE. Quindi, il parere del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie sull'emendamento Luigi Gallo 5.210, come riformulato, è favorevole e il parere del relatore di minoranza per il MoVimento 5 Stelle è contrario...

Pag. 36

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. No, Presidente, il mio parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 5.210, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  413   
   Votanti  412   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  207   
    Hanno votato
 412).    

  Passiamo all'emendamento Buonanno 5.204, sul quale la Commissione ha espresso parere favorevole purché riformulato. Onorevole Ghizzoni, può leggermi la riformulazione ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La riformulazione è la seguente: sostituire le parole: «di intesa con» con le parole: «sentita la».

  PRESIDENTE. Onorevole Buonanno, accetta la riformulazione ?

  GIANLUCA BUONANNO. Sì, Presidente.

  PRESIDENTE. Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 5.204, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Gioia.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  411   
   Votanti  329   
   Astenuti   82   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
 328    
    Hanno votato
no   1).    

  (Il deputato Pellegrino ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto favorevole).

  Ricordo che l'emendamento, a pagina 60, Buonanno 5.1, sul quale la Commissione ha espresso parere contrario, è stato ritirato.
  Passiamo all'emendamento Marzana 5.216, a pagina 61, sul quale la Commissione e il Governo hanno espresso parere favorevole. Chiedo quale sia il parere dei relatori di minoranza.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 5.216, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris, Spadoni, Tancredi, Pesco, Turco, Baruffi... Le foto sarebbe meglio evitarle in Aula, colleghi. Lo abbiamo già detto più volte.

Pag. 37

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  417   
   Maggioranza  209   
    Hanno votato
 416    
    Hanno votato
no    1).    

  (Il deputato Gasbarra ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 5.601, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie, mentre il parere del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle è contrario.
  Ha chiesto di parlare il deputato Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Presidente, l'emendamento è un fuori sacco ...

  PRESIDENTE. No ! È a pagina 61 del fascicolo degli emendamenti. È l'emendamento 5.601, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento. È in fondo alla pagina. Va bene ?
  Dunque, passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.601, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Hanno votato tutti ? No ! Spadoni, Vignaroli, Paris, Palma, Vignaroli, ancora Spadoni ha problemi a votare. Se qualcuno può assistere, per favore. Ha votato. Bene !
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  415   
   Maggioranza  208   
    Hanno votato
 414    
    Hanno votato
no    1).    

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Su quale emendamento, deputato Luigi Gallo ?

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, intervengo solo per indicare che noi ritiriamo l'emendamento Brescia 10.209 ...

  PRESIDENTE. Aspetti. Mi dica in quale pagina si trova. Se mi aiuta, come io faccio con voi, se mi dice la pagina ...

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. No, non ho la lista delle pagine.

  PRESIDENTE. Non ce l'ha. Va bene, lo trovo. Allora, di quale emendamento si tratta ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. È a pagina 90 !

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. A pagina 90, emendamento Brescia 10.209.

  PRESIDENTE. Quindi, questo emendamento è ritirato ?

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Sì. Poi l'emendamento Brescia 10.210, a pagina 91; Marzana 10.203 ...

  PRESIDENTE. In quale pagina si trova ?

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. No, signor Presidente, non ritiriamo l'emendamento Marzana 10.203 ! Ritiriamo gli emendamenti Brescia 10.211 (a pagina 91), e 10.202 (a pagina 92), Vacca 7.26 ... Avevo già detto di questo emendamento ?

  PRESIDENTE. In quale pagina si trova ? Emendamento Vacca 7.26 ?

Pag. 38

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Sì, signor Presidente, l'emendamento Vacca 7.26, a pagina 80 del fascicolo.

  PRESIDENTE. D'accordo. L'emendamento Vacca 7.26, a pagina 80 del fascicolo, è ritirato.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Ritiriamo l'emendamento Vacca 15.49 ...

  PRESIDENTE. Dove sta ?

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. A pagina 122.

  PRESIDENTE. Va bene.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. E poi l'emendamento D'Uva 23.3.

  PRESIDENTE. Dunque, in quale pagina del fascicolo ? Grazie, a pagina 182. L'emendamento D'Uva 23.3 è ritirato. Va bene.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.1001 della Commissione, con i pareri favorevoli della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris, Baroni. Allora, hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  404   
   Maggioranza  203   
    Hanno votato
 404).    

  Passiamo all'emendamento Toninelli 5.26, su cui vi è il parere favorevole della Commissione e del Governo.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, l'emendamento Toninelli 5.26 è identico all'emendamento Buonanno 5.426, su cui il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Sta bene.
  Chiedo quale sia il parere dei relatori di minoranza.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Toninelli 5.26 e Buonanno 5.426 con il parere favorevole della Commissione, del Governo, e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  406   
   Votanti  405   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  203   
    Hanno votato
 405).    

  (Il deputato Di Benedetto ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto favorevole).

  Passiamo al subemendamento 0.6.18.2 della Commissione, su cui vi è il parere favorevole del Governo. Chiedo quale sia il parere dei relatori di minoranza.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole.

Pag. 39

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.6.18.2 della Commissione, con il parere favorevole del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Benedetto, Rostan, Zan, Locatelli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  401   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato
 400    
    Hanno votato
no    1).    

  (La deputata Madia ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto favorevole).

  Passiamo all'emendamento Luigi Gallo 6.18, a pagina 68. Il relatore per la maggioranza conferma il parere favorevole ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, signor Presidente.

  PRESIDENTE. Sta bene. Prendo atto che il Governo esprime parere conforme.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, vorrei informare che su questo emendamento su cui sono stati espressi tutti pareri favorevoli noi diamo un nuovo indirizzo alla scuola italiana, anche con l'emendamento precedente Toninelli, dove avviamo finalmente una scuola digitale all'interno della scuola italiana, con un sapere costruito insieme tra docenti e studenti e soprattutto anche un sollievo alle famiglie, perché, grazie a questo emendamento, noi permettiamo alle scuole di elaborare testi digitali o multimediali che andranno su piattaforme aperte, gratuite a tutti gli studenti, e ciò costituirà un grande sollievo alle famiglie e agli studenti (Applausi del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Deputato Buonanno, qual è il parere ?

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gallo 6.18, nel testo subemendato, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  415   
   Maggioranza  208   
    Hanno votato
 415).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.1000 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  406   
   Votanti  298   
   Astenuti  108   
   Maggioranza  150   
    Hanno votato
 298).    

Pag. 40

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 6.204, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Artini, Frusone, Rossi, Costantino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  414   
   Votanti  412   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  207   
    Hanno votato
 412).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.1010 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ventricelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  404   
   Maggioranza  203   
    Hanno votato
 404).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 7.210, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  403   
   Votanti  374   
   Astenuti   29   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato
 109    
    Hanno votato
no  265).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 7.202, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, il sovraffollamento delle classi è forse la più grande tra le urgenze del sistema scolastico italiano, non solo dal punto di vista della qualità dell'apprendimento e della didattica, ma anche, e soprattutto, per la sicurezza degli alunni. Per questo ci saremmo aspettati delle risposte in un decreto recante titolo «Misure urgenti in materia di istruzione».
  Ad ogni avvio di anno scolastico, il problema delle «classi pollaio» si ripresenta puntualmente. Anche quest'anno non ha fatto eccezione. Solo lo scorso 2 ottobre, ricordiamo la denuncia all'Istituto alberghiero Marconi di Vittoria di Ragusa, in cui sono state segnalate due classi con 40 studenti ciascuna e per di più con la presenza di ben sette disabili. Condizioni disumane, continui disagi arrecati a chi dovrebbe vedersi riconosciuto il diritto di intraprendere un percorso di studio e di crescita in condizioni ambientali accettabili.
  Di fronte a questi episodi, neanche un mese fa, avevamo presentato un'interrogazione a risposta immediata al Ministro Carrozza, manifestando il nostro stupore per il mancato recepimento, nel decreto-legge «istruzione», della mozione del MoVimento 5 Stelle accolta in luglio al Senato, che impegnava, appunto, il Governo a risolvere questa annosa questione. La risposta del Ministro, che ha parlato di Pag. 41provvedimenti amministrativi come unici mezzi per sbloccare la situazione, ci ha lasciato molto perplessi. Se la soluzione del problema fosse davvero amministrativa, come sostiene il Ministro, ci chiediamo per quale motivo nel 2008 sia stato emanato l'articolo 64 della legge n. 112, la finanziaria di Tremonti, che era espressamente finalizzato a incrementare di un punto nel triennio 2009-2012 il rapporto alunni/docente per classe. Per raggiungere questo obiettivo, il piano triennale comportava peraltro una riduzione dell'organico di diritto del personale docente nella misura di ben 87 mila unità, garantendo un risparmio di oltre due miliardi di euro. Una vera e propria «norma disastro», inconcepibile, che ha legittimato il proliferare di episodi come quello citato. Una norma che è stata peraltro dichiarata illegittima dal TAR del Molise che lo scorso anno ha ribadito come la formazione delle classi da parte del dirigente scolastico, a prescindere dall'esistenza o meno di qualsiasi altra esigenza, deve avvenire nel rispetto sia degli indici di edilizia scolastica, sia delle norme in materia di prevenzione incendi nelle scuole, sia di quelle in materie di prevenzione, igiene e sicurezza sul lavoro.
  Dal 2008 ad oggi, la situazione, nonostante le denunce, le proteste e le sentenze, non è cambiata affatto, anzi è, a dir poco, degenerata, anche a causa dei continui tagli che si sono abbattuti sugli enti locali, spesso gli unici a garantire servizi e diritto allo studio, e al costante accorpamento dei plessi.
  Ebbene, con questo emendamento noi riportiamo la questione del sovraffollamento delle classi sull'unico piano che può tentare di risolverla: il piano legislativo. Chiediamo un impegno al Governo che consiste nel garantire un ritorno graduale alla situazione pre-Tremonti, diminuendo progressivamente il rapporto alunni/docente.
  La strada è molto lunga, ma occorre un segnale immediato, una presa di posizione inequivocabile, che restituisca speranza agli studenti, che in questi giorni, abbandonati dalle istituzioni, stanno promuovendo scioperi e manifestazioni per protestare contro il sovraffollamento e presto potrebbero avviare una serie di ricorsi. Non possiamo lasciarli soli, non possiamo permettere che andare a scuola diventi un rischio più che un'occasione di crescita culturale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buttiglione. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Signor Presidente, intervengo solo per dire che rispetto al livello europeo, il rapporto fra docenti e discenti in Italia è, ahimè, il più basso che ci sia, vale a dire che in Italia abbiamo tantissimi docenti per un numero limitato di studenti. E le tendenze demografiche sono tali da far diminuire ulteriormente questo rapporto. C’è un problema di distribuzione dei docenti ? C’è. Ci sono classi sovraffollate ? Ci sono, perché da una parte ci sono troppi, troppi docenti e da un'altra ce ne sono troppo pochi. Ma non mi pare che quello di avere un numero maggiore di docenti rispetto al numero degli studenti sia un obiettivo praticabile, anche perché nei prossimi anni ci troveremmo ad avere delle classi con tanti docenti e senza studenti.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Vacca. Ne ha facoltà. È a titolo personale ?

  GIANLUCA VACCA. Sì, signor Presidente, a titolo personale. Ricordo velocemente all'onorevole che mi ha preceduto che il rapporto di cui parla è un rapporto in realtà falsato dal semplice fatto che nelle statistiche in Italia si calcolano anche i docenti di sostegno, che invece nella maggior parte degli altri Paesi all'estero vengono calcolati a parte, e non nel corpo docente. Quindi, non è vero che il rapporto alunni/docenti in Italia è tra i più alti d'Europa.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Pag. 42
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 7.202.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  394   
   Votanti  390   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato
 113    
    Hanno votato
no  277).    

  Passiamo alla votazione del subemendamento 0.7.203.2 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione e del Governo. Chiedo il parere dei relatori di minoranza. Prego, onorevole Buonanno.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, subemendamento 0.7.203.2 della Commissione.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Nesi, Carocci.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  398   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato
 393    
    Hanno votato
no    5).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Luigi Gallo 7.203. Chiedo al relatore per la maggioranza di esprimere il parere.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Luigi Gallo 7.203, perché abbiamo appena approvato il subemendamento 0.7.203.2.

  PRESIDENTE. Prendo atto che il parere del Governo è conforme a quello della Commissione. Prendo atto che i relatori di minoranza esprimono parere favorevole.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 7.203, come subemendamento.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Miotto, Garavini, Madia, Catania, Agostinelli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  398   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato
 398).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Rampelli, Vignaroli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  395   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato
 366    
    Hanno votato
no   29).    

  (I deputati Gasbarra e Bossa hanno segnalato che non sono riusciti a esprimere voto favorevole).

Pag. 43

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.1000 della Commissione, con tutti i pareri favorevoli.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brescia, Bossa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  396   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato
 396).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8-bis.1000 della Commissione, con tutti i pareri favorevoli.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  399   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato
 399).    

  Passiamo alla votazione del subemendamento 0.8-bis.2000.1 della Commissione, su cui vi è un parere favorevole della Commissione e del Governo, ma i relatori di minoranza mi devono far sapere che parere danno. Prendo atto che l'onorevole Buonanno esprime parere favorevole. Gallo ?

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, favorevole, ma vigileremo sulle convenzioni tra imprese e scuole.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.8-bis.2000.1 della Commissione.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Albanella, Tancredi, Rizzetto...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  402   
   Votanti  375   
   Astenuti   27   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato
 374    
    Hanno votato
no    1).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 8-bis.2000 della Commissione, su cui vi è un parere favorevole della Commissione e del Governo. I relatori di minoranza ? Prendo atto che i relatori di minoranza esprimono parere favorevole.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8-bis.2000 della Commissione, come subemendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  400   
   Votanti  371   
   Astenuti   29   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato
 371).    

  (Il deputato Oliverio ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 9.1, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole del relatore di minoranza della Lega Nord.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palma, Frusone...Pag. 44
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  404   
   Votanti  403   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato
  23    
    Hanno votato
no  380).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Buonanno 10.200, con il parere contrario della Commissione e del Governo...

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Anche sul successivo emendamento ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, anche sul successivo.

  PRESIDENTE. Passiamo, dunque, alla votazione dell'emendamento Buonanno 10.200, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 10.200.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Polidori, Madia. Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  407   
   Votanti  405   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  203   
    Hanno votato
 285    
    Hanno votato
no  120).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 10.201, con il parere favorevole della Commissione, del Governo, del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piepoli, Colletti, Rostan, Tentori, Palma, Buttiglione, Tancredi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  406   
   Maggioranza  204   
    Hanno votato
 406).    

  (Il deputato Capodicasa ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Marzana 10.203, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Signor Presidente, sarò brevissima. Con l'approvazione di questo emendamento si consentirebbe alle regioni di accendere mutui, oltre che per l'ammodernamento e l'acquisto di nuovi immobili da adibire ad edifici scolastici, anche per l'acquisto di immobili da adibire allo stesso scopo, da ristrutturare. Riteniamo, infatti, opportuno, prioritario, Pag. 45il recupero di edifici dimessi, piuttosto che la costruzione di nuovi edifici, nell'ottica di una riduzione del consumo del suolo e di una riqualificazione dei nostri centri urbani (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 10.203.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Baruffi, Carrescia, Paris, Locatelli, Brigantini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  403   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato
 126    
    Hanno votato
no  277).    

  (Il deputato Rampi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Luigi Gallo 10.207, con il parere favorevole della Commissione, se riformulato. Prego l'onorevole Ghizzoni di leggere la riformulazione.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, al comma 1, primo periodo, sostituire le parole: «, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici», con le seguenti: «di immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari di proprietà degli enti locali, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici».
  Conseguentemente sostituire la rubrica con la seguente: «Mutui per l'edilizia scolastica e per l'edilizia residenziale universitaria e detrazioni fiscali».

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Signora Presidente, il faticoso lavoro di questi giorni e di queste settimane secondo noi trova una grossa soddisfazione nell'approvazione di questo emendamento, perché noi, come abbiamo già ribadito in quest'Aula, stiamo approvando un provvedimento che ha raggiunto i minimi storici per quanto riguarda il diritto allo studio. Allora, quanto meno siamo riusciti, su questo articolo, a dare un contributo al diritto allo studio attraverso le residenze universitarie e quindi tutto quello che comporta rispetto alla mancanza di alloggi per studenti fuori sede. È un segnale che penso gli studenti aspettavano da tanto tempo e adesso questo Parlamento lo dà (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Prendo atto che il parere del relatore di minoranza onorevole Buonanno è favorevole.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 10.207, nel testo riformulato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  395   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato
 390    
    Hanno votato
no    5).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Vacca 10.205. Anche qui ho una riformulazione: onorevole Ghizzoni, me la può dare per favore ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì signora Presidente: sostituire le parole che vanno da «ai tassi» Pag. 46fino a «minor spesa» con: «sulla base di criteri di economicità e di contenimento della spesa».

  PRESIDENTE. Prendo atto che il parere di entrambi i relatori di minoranza è favorevole.
  Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Vacca 10.205, nel testo riformulato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Spadoni ? Albanella ? Ferrari ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  393   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
 393).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Brescia 10.208, con il parere contrario di Commissione, Governo relatore di minoranza della Lega Nord e favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Simone Valente. Ne ha facoltà.

  SIMONE VALENTE. Signora Presidente, con gli emendamenti 10.208 ed altri che abbiamo presentato a prima firma Brescia vogliamo raddoppiare i finanziamenti all'edilizia scolastica. Su questo tema c’è molta convergenza tra i gruppi politici, però l'unico punto di disaccordo sono le coperture. Però sulle coperture non c’è un disaccordo tra le forze politiche, ma tra il Parlamento e il MEF. Ebbene il MEF dà il veto a tutte le possibili coperture che abbiamo trovato. Ne abbiamo trovate 5 e ve le elenco tutte: tassazione delle rendite finanziarie, aumento dell'IVA per alcuni prodotti postali, riduzione dei regimi di esenzione, esclusione a favore fiscale, fondi all'editoria. Ebbene, tutti questi sono stati rifiutati, perché nessuna di queste coperture va bene al MEF. Nessuna di queste coperture va bene per finanziare l'edilizia scolastica. Quindi, invito a riflettere su questo e su come funziona questo sistema (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Brescia 10.208, con il parere contrario della Commissione
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ferro, Piepoli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  392   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
 129    
    Hanno votato
no  263).    

  Saluto, a nome di tutta l'Assemblea, gli alunni e i docenti della scuola media «Polisino» di Grottolella, in provincia di Avellino, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Blazina 10.215.
  Onorevole Ghizzoni, può esprimere il parere su questo emendamento ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, il parere sull'emendamento Blazina 10.215 – mi pare di averlo espresso ieri – è favorevole.

  PRESIDENTE. Perché a me risulta ritirato.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Ci sono due emendamenti presentati dall'onorevole Blazina, su uno c’è un parere contrario. A me consta che su questo ci sia il parere favorevole.
  Forse c’è stato un errore nella comunicazione dell'emendamento da votare.

Pag. 47

  PRESIDENTE. Sta bene.
  Prendo atto che il parere dei due relatori di minoranza su questo emendamento è contrario.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Blazina 10.215, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e il parere contrario dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris, Fanucci, Rizzetto, Nesci.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  390   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato
 286    
    Hanno votato
no  104).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 10-bis.600 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, intervengo solo per puntualizzare che lei prima aveva detto «è aperta la votazione», è il funzionario che non ha sentito. Quindi, il brusio precedente non era per lei.

  PRESIDENTE. Oggi continua a stupirmi. La ringrazio. Una chiara manifestazione di galateo.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10-bis.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo, del relatore di minoranza della Lega Nord e il parere contrario del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  390   
   Votanti  362   
   Astenuti   28   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato
 359    
    Hanno votato
no    3).    

  (Il deputato Marcon ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Rampelli 10-ter.0200, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  388   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 142    
    Hanno votato
no  246).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giancarlo Giordano 11.3, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dambruoso, Chimienti.

Pag. 48

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  393   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
 118).    
    Hanno votato no  275)    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Rampelli 11.201, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 11.201.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Rostan, Manciulli, Malisani ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  392   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
  93    
    Hanno votato
no  299).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 12.600 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.600 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  398   
   Votanti  315   
   Astenuti   83   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato
 309    
    Hanno votato
no    6).    

  (La deputata Ciprini ha segnalato che si sarebbe voluta astenere).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Di Lello 12.3.

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, alcuni emendamenti degli onorevoli Di Lello e Pastorelli sono stati trasfusi in ordini del giorno. Il Governo li valuterà, quindi chiedo agli onorevoli succitati di ritirare alcuni emendamenti che sono: 12.3 a pagina 98, 15.14 a pagina 108, 15.204 a pagina 114, 15.15 a pagina 126, 15.16 a pagina 132, 17.206 a pagina 150, 17.207 a pagina 151, 17.208 a pagina 151, 19.1 a pagina 161, 20.2 a pagina 169, 20.204 a pagina 172, 20.205 a pagina 172.

  PIA ELDA LOCATELLI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  PIA ELDA LOCATELLI. Signor Presidente, a nome della componente socialista accogliamo la richiesta che ci viene dal Governo e ritiriamo gli emendamenti in oggetto.

  PRESIDENTE. Sta bene.
  Passiamo, all'emendamento Buonanno 13.2. Ha chiesto di parlare il relatore per la maggioranza, onorevole Ghizzoni.

Pag. 49

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, stamattina abbiamo modificato il parere sull'emendamento in oggetto data la riformulazione. Quindi, il parere sull'emendamento Buonanno 13.2 è favorevole se il presentatore accetta detta riformulazione che consiste nell'inserire al termine dell'emendamento le parole «... nel rispetto della normativa sulla privacy».

  PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore dell'emendamento in questione ha accettato la riformulazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 13.2 nel testo riformulato, con il parere favorevole di Commissione, Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevoli Simoni, Fanucci, Rostan...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  383   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato
 383).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 13.600 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento.
  Non ho i pareri però. Onorevole Ghizzoni ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, il parere è favorevole così come è favorevole anche per i successivi emendamenti 14.600 e il 14.601.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, accettato dalla Commissione, dal Governo, dal relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e con il parere contrario del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevoli Carra, Carrescia, Madia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  385   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato
 294    
    Hanno votato
no   91).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, accettato dalla Commissione e dal Governo, dal relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e con il parere contrario del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevole Rampi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  386   
   Votanti  366   
   Astenuti   20   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato
 285    
    Hanno votato
no   81).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.1000 della Commissione, accettato dalla Commissione e dal Governo, dal relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e dal relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 50

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  383   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato
 380    
    Hanno votato
no    3).    

  (Il deputato Oliverio ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.601 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris... Kronbichler.... Malpezzi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  391   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato
 391).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Vacca 15.207, a pagina 102.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 15.207, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord Autonomie e il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Folino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  388   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 115    
    Hanno votato
no  273).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Giancarlo Giordano 15.87, a pagina 105.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Fratoianni. Ne ha facoltà.

  NICOLA FRATOIANNI. Signor Presidente, solo per dire molto rapidamente che questo è un emendamento molto importante per noi perché anche qui c’è un punto importante di questo decreto-legge, il segno di un cambio di passo, di direzione da parte di questo Governo che noi pure abbiamo apprezzato.
  Questo articolo si rivolge al tema del personale scolastico e questo emendamento interviene su una questione specifica. Infatti che cosa dice questo decreto-legge ? Dice che ci sarà un piano di assunzioni anche rilevante, quasi 67 mila unità tra insegnanti di sostegno e docenti.
  Il piccolo particolare è che queste assunzioni avverranno, come stabilisce il testo del decreto-legge, a seguito di una specifica sessione negoziale che assicuri l'invarianza finanziaria. Allora bisogna solo che questo Parlamento, prima di votare, sappia che questa dicitura significa una cosa semplice: nella scuola, dove il contratto e la contrattazione ormai è tema consegnato alla memoria, la contrattazione torna però in voga, ad essere una questione centrale quando si tratta di bloccare la progressione di carriera, lo stipendio e, in qualche modo, di garantire che chi entra resti bloccato a un livello di stipendio molto basso intorno a 1.200 euro per molti anni. Si tratta di un elemento che continua a penalizzare il ruolo e la dignità dei docenti della nostra scuola, quindi tale norma andrebbe cambiata votando questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Pag. 51
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giancarlo Giordano 15.87, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord Autonomie e il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Simoni... D'Ambrosio... Carrescia... Albanella...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  383   
   Votanti  382   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato
 107    
    Hanno votato
no  275).    

  Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'emendamento Chimienti 15.65. formulato dal relatore.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, non lo ritiro e chiedo di parlare per dichiarazione di voto. Con questo emendamento chiediamo che i posti destinati ai vincitori del concorso a cattedra bandito dal Ministro Profumo vengano esclusi dal computo dei posti del piano triennale di assunzioni previsto dal decreto-legge.
  Si tratterebbe di circa 8 mila assunzioni di personale docente in più rispetto alla situazione attuale: una goccia nel mare rispetto alle necessità della scuola, ma comunque un intervento importantissimo, se pensiamo che, con questo intervento, 8 mila persone in meno vivrebbero l'angosciosa situazione del precariato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Prendo atto che i relatori di minoranza esprimono parere favorevole.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 15.65, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Manfredi, Fiano, L'Abbate, Buttiglione...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  383   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato
 105    
    Hanno votato
no  278).    

  Passiamo all'emendamento Marzana 15.211.
  Chiedo alla deputata Marzana se acceda all'invito al ritiro formulato dalla Commissione.

  MARIA MARZANA. Presidente, non lo ritiro, ma chiedo di illustrarlo.
  Le 26 mila immissioni in ruolo sul sostegno sono un atto dovuto, visto che era intervenuta una sentenza della Corte costituzionale che obbligava il Governo a farle.
  Va infatti detto che le regole attuali per determinare l'organico di sostegno sono state introdotte con la legge finanziaria n. 244 del 2007, approvata durante il Governo Prodi, ma dichiarate illegittime con la sentenza n. 80 del 2010.
  Oggi, la pianta organica conta 63 mila insegnanti di sostegno e risulta insufficiente rispetto ai 200 mila alunni certificati. Per garantire il rapporto uno a due tra docente di sostegno e alunni disabili, previsto dalla normativa vigente, infatti, occorrerebbero sin da subito le 26 mila assunzioni; pertanto, non si comprende la ragione della dilazione triennale contenuta nel decreto.
  Se si considera, poi, che gli alunni con una disabilità crescono ogni anno di quasi Pag. 527 mila unità e che al sud non ci sono enti locali in grado di finanziare assistenti all'educazione che sopperiscano, almeno in parte, alla carenza di insegnanti, si capisce che tali immissioni in ruolo devono essere compiute quanto meno nell'immediato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 15.211.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pannarale, Zan...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  378   
   Votanti  376   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato
 108    
    Hanno votato
no  268).    

  (Il deputato Oliverio ha segnalato che non è riuscito a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Deputata Pini, Oliverio, Albanella. Chi altro ? D'Alessandro. Allora, hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  386   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato
 262    
    Hanno votato
no  124).    

  (Il deputato Oliverio ha segnalato che non è riuscito a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 15.55, a pagina 113 del fascicolo degli emendamenti, sul quale vi è il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, la situazione degli iscritti al corso di laurea in scienze della formazione primaria tra il 2008 e il 2011 è solo una delle tante ingiustizie di questo sistema di reclutamento, «malato» e giunto ormai al collasso, che, tra le sue molteplici pecche, riesce anche a calpestare i diritti acquisiti di alcune categorie di precari, infrangendo retroattivamente delle norme di legge e non curandosi delle sentenze.
  Senza addentrarci in questa sede nella «giungla» normativa che ha riguardato questa categoria di docenti, con questo emendamento chiediamo di consentire l'accesso in terza fascia delle graduatorie ad esaurimento agli iscritti in scienze delle formazione tra il 2008 e il 2011. Lo riteniamo l'unico modo per sanare una situazione di estrema ingiustizia, per cui i docenti o, meglio, i cittadini con gli stessi titoli non si sono visti riconoscere gli stessi diritti, violando così i principi fondamentali come la certezza del diritto e quello espresso nell'articolo 3 della nostra Costituzione, l'uguaglianza nel trattamento dei cittadini (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Fratoianni. Ne ha facoltà.

  NICOLA FRATOIANNI. Signor Presidente, sarò telegrafico, per spiegare perché Pag. 53il gruppo di Sinistra Ecologia Libertà si asterrà su questo emendamento. Non c’è, diciamo, una non condivisione nel merito. La questione che viene posta dai colleghi del MoVimento 5 Stelle riguarda, però, molti casi, ci sono molte condizioni che hanno questo problema. Il tema della riapertura delle graduatorie, se posto in modo frammentario, rischia di produrre, in una condizione già molto complicata, un ulteriore caos.
  Noi abbiamo presentato un ordine del giorno complessivo sul tema del reclutamento. Siamo convinti – e anche qui vediamo un problema nell'iniziativa del Governo – che sia necessario mettere mano in modo organico al tema del reclutamento, per provare a definire una strategia che dia risposta a queste figure, al problema dei TFA, dei TFA ordinari, dei TFA speciali, al problema, però, del precariato storico, che riguarda oltre 150 mila persone in questo Paese. Abbiamo, cioè, bisogno di un approccio generale.
  Per questo motivo ci asteniamo su questo emendamento.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 15.55.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dambruoso, Marzano, Bargero. Allora, ci siamo ? Centemero ha votato. Bene.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  392   
   Votanti  367   
   Astenuti   25   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato
  85    
    Hanno votato
no  282).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fratoianni 15.89, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Simone Valente...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  389   
   Votanti  388   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 112    
    Hanno votato
no  276).    

  Passiamo all'emendamento Chimienti 15.64, sul quale vi è un invito al ritiro.
  Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'emendamento Chimienti 15.64, formulato dal relatore.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, chiedo di metterlo in votazione.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 15.64.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lavagno, Arlotti, Bargero, Famiglietti, Frusone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  391   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato
 112    
    Hanno votato
no  279).    

  Passiamo al subemendamento 0.15.2000.1 della Commissione, sul quale vi è il parere favorevole della Commissione Pag. 54e del Governo. Prendo atto che vi è il parere contrario dei due relatori di minoranza.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.15.2000.1 della Commissione.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  395   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato
 297    
    Hanno votato
no   98).    

  Passiamo all'emendamento 15.2000 della Commissione, sul quale vi è il parere favorevole della Commissione e del Governo. Prendo atto che vi è il parere contrario dei due relatori di minoranza.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.2000 della Commissione, come subemendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piepoli, Simoni, Folino, Quartapelle...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  397   
   Votanti  281   
   Astenuti  116   
   Maggioranza  141   
    Hanno votato
 267    
    Hanno votato
no   14).    

  Passiamo all'emendamento Chimienti 15.68, sul quale vi sono il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, il tema delle ferie dei precari della scuola è paradigmatico. Ci mostra come da alcuni anni, in nome di paroline magiche come razionalizzazione delle spese o riorganizzazione di settore, si realizzino in realtà delle pure e semplici mortificazioni ai danni di lavoratori precari che, oltre a vivere in una condizione di perenne instabilità emotiva e professionale, con contratti che nella migliore delle ipotesi vanno dal 1o settembre al 30 di giugno, si vedono anche negati dei diritti economici che fino a poco tempo fa venivano indiscutibilmente riconosciuti.
  Fino a poco tempo fa, perché nel 2012 la legge sulla spending review, in nome della razionalizzazione delle spese, ha sancito il divieto di monetizzazione delle ferie non fruite per tutto il personale della pubblica amministrazione, scuola compresa. È una norma palesemente finalizzata a fare cassa, su cui il Governo Monti, nella legge di stabilità 2012, ha apparentemente messo alcune «toppe», escludendo il personale scolastico dall'applicazione del regime previsto per gli altri comparti della pubblica amministrazione.
  Apparentemente appunto perché, leggendo con attenzione i commi 54, 55 e 56 dell'articolo 1, ci si rende immediatamente conto che queste norme riescono solo nella mirabolante impresa, se possibile, di peggiorare ancora di più la situazione. Innanzitutto, sanciscono un principio inaccettabile, cioè l'obbligatorietà per il personale della scuola di fruire delle ferie esattamente in concomitanza con i giorni di sospensione dell'attività didattica, Natale, Pasqua e ponti vari. Limitano poi la possibilità di monetizzare le ferie alla differenza tra il numero di giorni di ferie spettanti e il numero di giorni in cui è consentito al personale scolastico di fruire delle ferie che, secondo quanto sancito al Pag. 55comma precedente, sono appunto necessariamente i giorni in cui l'attività didattica è sospesa.
  Una complicatissima giravolta normativa per giungere al solito punto d'arrivo: l'ennesima penalizzazione economica. Infatti, facendo un breve calcolo, si capisce che questa differenza consente al personale scolastico di vedersi monetizzato un numero di giorni di ferie assolutamente risibile, causando uno svantaggio economico rispetto alla situazione pregressa di circa mille euro l'anno per tutto il personale precario, che come sappiamo non può vedersi pagate le mensilità di luglio e agosto, come invece avviene per i colleghi di ruolo. Come ciliegina sulla torta, si specifica che dal 1o settembre 2013 queste disposizioni non potranno mai essere derogate da contratti collettivi nazionali del lavoro, sancendo di fatto la prevalenza della legge ordinaria sulle discipline contrattuali collettive per il comparto scuola. Con questo emendamento interveniamo a tutela di un diritto sacrosanto, abrogando le norme della legge di stabilità e intervenendo nuovamente sul testo della spending review, specificando che la disposizione che vieta la monetizzazione delle ferie non vale per il personale scolastico e ripristinando in buona sostanza la situazione pregressa (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 15.68, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piepoli, L'Abbate, Dambruoso...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  375   
   Votanti  350   
   Astenuti   25   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
  91    
    Hanno votato
no  259).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Marzana 15.222, su cui c’è un invito al ritiro o altrimenti un parere contrario da parte della Commissione.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Signor Presidente, con questo emendamento si vuole abolire l'obbligo da parte dei dirigenti scolastici di assegnare gli spezzoni pari o inferiori a sei ore ai docenti di ruolo e consentire loro di procedere ad attribuire l'incarico attingendo dalle graduatorie. Si tratta di una proposta senza oneri aggiuntivi, che consente di raggiungere due obiettivi: una maggiore qualità della didattica, dal momento che il nuovo docente si ritroverebbe a gestire un numero limitato di classi e insegnamenti, e quello di permettere una «boccata d'ossigeno» ai precari, che spesso rimangono senza incarico annuale a causa dei drastici tagli agli organici operati dalle politiche degli anni scorsi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 15.222.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Schullian, Bossa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  381   
   Votanti  380   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato
 123    
    Hanno votato
no  257).    

Pag. 56

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giammanco 15.26, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lavagno, Russo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  378   
   Votanti  376   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato
   9    
    Hanno votato
no  367).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Marzana 15.220, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie, e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Signor Presidente, questo emendamento mira a porre fine alla discriminazione operata da oltre dieci anni dal Ministero dell'istruzione ai danni dei diplomati magistrale, che si sono visti negare retroattivamente il valore abilitante del loro titolo di studio, conseguito entro l'anno scolastico 2001-2002.
  Vorrei ricordare ai colleghi che il PD ha presentato un'interrogazione in merito, e che qualche giorno fa è stato votato l'emendamento a prima firma Centemero a riguardo in Commissione. Quest'ultimo riconosce il pieno valore abilitante al titolo del diploma magistrale nelle scuole paritarie. Preciso che lo Stato attribuisce la parità alle scuole paritarie proprio in funzione dell'assunzione di personale abilitato. Pertanto, apparirebbe paradossale non riconoscere il valore abilitante del diploma magistrale anche alle scuole statali ove, da anni, questi docenti prestano servizio alle dipendenze del Ministero dell'istruzione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 15.220.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cariello, Schullian, Palma...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  388   
   Votanti  365   
   Astenuti   23   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
  93    
    Hanno votato
no  272).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 15.46, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie, e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Madia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  388   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 115    
    Hanno votato
no  273).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Petrenga 15.223, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.Pag. 57
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  383   
   Votanti  274   
   Astenuti  109   
   Maggioranza  138   
    Hanno votato
   6    
    Hanno votato
no  268).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.602, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  389   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 251    
    Hanno votato
no  138).    

  (Il deputato Marantelli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giancarlo Giordano 16.206, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  392   
   Votanti  391   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato
 117    
    Hanno votato
no  274).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.2000 della Commissione, con il parere favorevole del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carrescia.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  395   
   Votanti  393   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
 391    
    Hanno votato
no    2).    

  (Il deputato Crippa ha segnalato di essersi astenuto mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 16.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, sul quale la Commissione e il Governo hanno espresso parere favorevole.
  Prendo atto che il relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie ha espresso parere favorevole. Chiedo al relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle di esprimere il parere.

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Contrario.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza Pag. 58della Lega Nord e Autonomie e con il parere contrario del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bergamini, Polverini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  401   
   Votanti  400   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato
 284    
    Hanno votato
no  116).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Santerini 16.21, su cui vi è un parere favorevole della Commissione e del Governo subordinato ad una riformulazione. Onorevole Ghizzoni, mi può cortesemente rileggere la riformulazione ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Sì, dopo la parola: «professionali», aggiungere le seguenti: «di docenti».

  PRESIDENTE. Va bene. Prendo atto che il proponente accetta la riformulazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santerini 16.21, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e con il parere contrario del relatore di minoranza della Lega Nord.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palma, Ermini, Nesci, Buttiglione, Gelmini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  407   
   Votanti  405   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  203   
    Hanno votato
 394    
    Hanno votato
no   11).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.1000 della Commissione, con il parere favorevole del Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e con il parere contrario del relatore di minoranza della Lega Nord.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bargero, Stumpo, Gadda, Vitelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  398   
   Votanti  397   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato
 394    
    Hanno votato
no    3).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nastri 17.202, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Arlotti, Lavagno...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  396   
   Votanti  366   
   Astenuti   30   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato
  24    
    Hanno votato
no  342).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pag. 5917.1001 della Commissione, con il parere favorevole del Governo e con il parere contrario dei due relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lavagno, Gadda, L'Abbate...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  394   
   Votanti  392   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
 284    
    Hanno votato
no  108).    

  (Il deputato Gasbarra ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo della Lega Nord e Autonomie e del relatore di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  388   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 260    
    Hanno votato
no  128).    

  (Il deputato Biffoni ha segnalato di aver espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.601, a pagina 148, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo della Lega Nord e Autonomie e del relatore di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piepoli, Tancredi Turco. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  391   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato
 274    
    Hanno votato
no  117).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.1003 della Commissione, con il parere favorevole del Governo e del relatore di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo della Lega Nord e Autonomie.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piepoli, Scalfarotto, Gutgeld, Di Battista, Zaccagnini, Palma. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  396   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato
 384    
    Hanno votato
no   12).    

  (Il deputato Biffoni ha segnalato di aver espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 17.602, da votare ai sensi dell'articolo Pag. 6086, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo. Prendo atto che il relatore di minoranza del gruppo della Lega Nord e Autonomie, onorevole Buonanno, esprime parere contrario e che il relatore di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle, onorevole Luigi Gallo, esprime parere favorevole.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.602 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer. Colleghi, un attimo di pazienza, abbiamo un problema tecnico. Onorevole Castiello, ci sono due luci accese... il deputato seduto dietro ? Vi prego di stare ognuno al proprio posto. Colleghi, stiamo cercando di capire, abbiate pazienza (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Sta arrivando il deputato ? No ? Allora tolga la tessera (Gli assistenti parlamentari ottemperano all'invito del Presidente).
  Ripetiamo la votazione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Annullate per favore la votazione.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.602, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  389   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 349    
    Hanno votato
no   40).    

  LAURA CASTELLI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Siamo in votazione, però, vorrei poter andare avanti con le votazioni. Ne ha facoltà.

  LAURA CASTELLI. Signora Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori un secondo. Io volevo solo chiedere la cortesia: se per favore può, visto che è stato assodato che il collega non era al posto e non ha votato e quindi di fatto non c’è un collega che ha premuto il bottone per votare, se lei per cortesia all'interno del suo Ufficio di Presidenza, potete prendere dei provvedimenti... (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Abbiamo annullato la votazione deputata Castelli. Abbiamo annullato la votazione come ha potuto vedere (Proteste di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Passiamo all'emendamento Buonanno 19.201.

  ALFONSO BONAFEDE. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Signora Presidente, come richiamo al Regolamento a nome del MoVimento 5 Stelle dichiariamo che non ci riteniamo soddisfatti della sanzione, che dovrebbe concretizzarsi evidentemente nell'annullamento della votazione. Noi vogliamo che l'Ufficio di Presidenza faccia i dovuti accertamenti e prenda le sanzioni che si riterranno opportune, considerato Presidente che qui non si pone solo un problema di carattere morale.
  Qui è un problema anche di carattere, a un certo punto, penale, perché siamo di fronte (Commenti)... Scusate, io non so se i colleghi in quest'Aula che hanno anche la sfacciataggine di fare «eheh...» si ricordano che la diaria viene riscossa anche in base al numero di votazioni. Per cui, se c’è qualcuno che vota e permette che i soldi degli italiani vadano in tasca a qualcuno che non è presente, siamo di fronte a un fatto gravissimo, secondo noi anche da un Pag. 61punto di vista penale. Chiediamo all'Ufficio di Presidenza di prendere le opportune sanzioni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Mi è chiaro, la ringrazio.

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, intervengo semplicemente per ribadire che il nostro gruppo ha, dall'inizio della legislatura, lasciato... (Commenti).

  PRESIDENTE. Lasciate parlare, per favore. Colleghi, per favore. Avete potuto parlare prima, ora lasciate parlare il deputato Rosato. Per favore.

  ETTORE ROSATO. È l'intolleranza di chi pensa di chiedere la tolleranza agli altri, Presidente. Io ribadisco che il nostro gruppo ha rilasciato dall'inizio della legislatura le minuzie, che la nostra valutazione è che dovrebbero essere obbligatorie per tutti per non intercorrere più in questi problemi, che chiunque non voti o faccia votare altri per sé è nel torto e non ha nessuna giustificazione da parte nostra, che ci affidiamo alla Presidenza per gli adempimenti e per i provvedimenti che riterrà di fare e che chiunque segnala un fatto di questo tipo è nel giusto nel momento che lo segnala (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. E infatti è stata la Presidenza a segnalarlo, come avrà potuto notare. È ovvio che io trovo assolutamente grave il fatto che una persona possa votare per due. Dunque, mi riserverò di valutare la richiesta e di portarla in Ufficio di Presidenza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  TITTI DI SALVO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  TITTI DI SALVO. Signor Presidente, intervengo solo per dire che tutto il nostro gruppo ha depositato le minuzie all'inizio della legislatura. Crediamo sia giusto, per le cose già dette da altri colleghi, che l'episodio successo sia portato all'Ufficio di Presidenza, perché non ha giustificazioni.

  DOMENICO ROSSI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DOMENICO ROSSI. Signor Presidente, mi associo a quanto ha testé detto il collega Rosato, perché noi riteniamo che comunque questo fatto vada stigmatizzato in maniera chiara ed incisiva dalla Presidenza una volta per tutte, in maniera tale che non ci siano più situazioni del genere e tutti sappiano a che cosa incorrono se vanno incontro a queste situazioni, che gettano delle ombre sulla legittimità e sulla trasparenza della massa dei colleghi (Applausi dei deputati dei gruppi Scelta Civica per l'Italia e MoVimento 5 Stelle).

  FRANCESCO D'UVA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO D'UVA. Signor Presidente, intervengo solo per dire che anche tutto il gruppo MoVimento 5 Stelle ha depositato le minuzie, che noi chiamiamo impronte digitali (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Allora, io direi di continuare.

  ADRIANO ZACCAGNINI. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà se è per un richiamo al Regolamento pertinente alla materia che stiamo trattando. Quindi, su quale articolo ?

  ADRIANO ZACCAGNINI. Signor Presidente, è esattamente su questo punto, Presidente. Vorrei che lei non accettasse...

Pag. 62

  PRESIDENTE. Però, ne abbiamo già parlato. La prego di attenersi alle regole. Mi dica l'articolo del Regolamento.

  ADRIANO ZACCAGNINI. La questione è «articolo 8 e seguenti». Non accetti più... Presidente, la prego di ascoltarmi cinque...

  PRESIDENTE. Dobbiamo darci delle regole. La Presidenza ha già detto che qui dentro ci devono essere delle regole, d'accordo ? L'Ufficio di Presidenza ha stabilito questo. Dunque, abbiamo notato un fatto intollerabile, l'abbiamo portato all'attenzione, ora direi di procedere con i nostri lavori. Andiamo avanti.
  Onorevole Ghizzoni, mi deve dare dei pareri; siamo sull'emendamento Buonanno 19.201.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Buonanno 19.201.

  PRESIDENTE. Prendo atto che la Commissione, il Governo e il relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie esprimono parere favorevole, mentre il parere del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle è contrario.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buonanno 19.201.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  365   
   Votanti  365   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
 254    
    Hanno votato
no  111).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Costantino 19.36 con parere contrario di Commissione, Governo e relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Simoni, Giammanco, Lavagno, Albanella, Frusone, Monaco, Grande...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  374   
   Votanti  374   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato
 127    
    Hanno votato
no  247).    

  (I deputati Coscia, Pellegrino e Prodani hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.1000 della Commissione, con il parere favorevole di Commissione e Governo e dei relatori di minoranza Buonanno e Gallo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paris, Losacco, Spadoni, Palma,
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  376   
   Votanti  349   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato
 347    
    Hanno votato
no    2).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.1001 della Commissione, con Pag. 63parere favorevole di Commissione e Governo e dei relatori di minoranza Buonanno e Gallo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Spadoni, Dambruoso,
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  374   
   Votanti  374   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato
 374).    

  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fratoianni 20.15, con il parere contrario di Commissione, Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevoli Paris, Fitzgerald, Bini, Locatelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  376   
   Votanti  294   
   Astenuti   82   
   Maggioranza  148   
    Hanno votato
  33    
    Hanno votato
no  261).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento D'Uva 20.202, sul quale Commissione e Governo hanno espresso parere contrario, insieme al relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie, mentre il relatore di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle ha espresso parere favorevole.
  Ha chiesto di parlare l'onorevole Ghizzoni. Ne ha facoltà.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore di maggioranza. Io formulo un invito al ritiro perché è assorbito da quello successivo della Commissione, l'emendamento 20.1000 a pagina 175.

  PRESIDENTE. Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro dell'emendamento 20.202 formulato dal relatore.

  FRANCESCO D'UVA. Signor Presidente, insisto per la votazione.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento D'Uva 20.202.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  377   
   Votanti  376   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato
 113    
    Hanno votato
no  263).    

  (Il deputato Marcon ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento D'Uva 20.203, a pagina 172, sul quale Commissione e Governo hanno espresso parere contrario.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Signor Presidente, ritiriamo l'emendamento D'Uva 20.203.

  PRESIDENTE. Sta bene, andiamo avanti.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento 20.1 Lauricella, a pagina 174. Onorevole Lauricella lo ritira ?

Pag. 64

  GIUSEPPE LAURICELLA. Signor Presidente, due parole brevissime per indicare quali erano i temi di questo emendamento.
  Io già annuncio che sono disponibile al ritiro dell'emendamento qualora il Governo ne accetti il contenuto in un ordine del giorno, che riguarda la rivisitazione del sistema di accesso all'università, prevedendo i test solo per alcuni corsi di laurea che sono richiamati dall'articolo 1, lettera a) della legge n. 264 del 1999, quindi medicina, veterinaria ed altre.
  Per le altre, invece, il criterio cambierebbe nel senso di assolvere ad una selezione attraverso il primo anno, cioè in base al numero degli esami di profitto che vengono sostenuti. Infine si prevede di affidare la preparazione dei corsi agli uffici scolastici provinciali di concerto con le università, gli ordini professionali e le scuole per evitare quel business che si è verificato negli ultimi anni per la preparazione dei test. La prova dovrebbe essere svolta a settembre per incentivare anche lo studio dei ragazzi che altrimenti verrebbero distolti dallo studio a conclusione dell'anno scolastico. Pertanto se il Governo è d'accordo a trasfondere il contenuto dell'emendamento in un ordine del giorno da me presentato, ritiro l'emendamento.

  PRESIDENTE. Chiediamo al Governo se è disposto ad accettare un eventuale ordine del giorno. Ministro Carrozza, prego.

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Non possiamo accettare tutto quello che è stato detto in questo momento. Ci sono gli impegni sulla data degli esami dei test, su come vengono formulati i test. Quindi non possiamo farlo. Possiamo impegnarci a valutarlo ma non ad accettare in toto quello che è stato chiesto.

  PRESIDENTE. Onorevole Lauricella, insiste per la votazione o accede all'invito al ritiro ?

  GIUSEPPE LAURICELLA. Ritiro l'emendamento 20.1 confidando nel Governo.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Rampelli 20.206 sul quale la Commissione e il Governo hanno espresso parere contrario. Prendo atto che il relatore di minoranza della Lega Nord Autonomie esprime parere favorevole mentre il relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle esprime parere contrario.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Rampelli. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Signor Presidente, solo perché rimanga agli atti – siamo alla fiera dell'assurdo – che stiamo bocciando, state bocciando, la possibilità di portare in detrazione il contributo versato per le prove d'accesso dalle spese per la frequentazione una volta che di fatto si è ammessi. Non so se vi rendete conto, perché penso che stia prevalendo lo spirito di faziosità rispetto al buonsenso.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 20.206.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giammanco... Paris... Romele...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  367   
   Votanti  261   
   Astenuti  106   
   Maggioranza  131   
    Hanno votato
  25    
    Hanno votato
no  236).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 20.207 con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza della Lega Nord Autonomie e il parere contrario del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.Pag. 65
  (Segue la votazione).

  Simoni... Paris... Rughetti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  378   
   Votanti  269   
   Astenuti  109   
   Maggioranza  135   
    Hanno votato
  16    
    Hanno votato
no  253).    

  Passiamo all'emendamento Rampelli 20.208, con il parere contrario della Commissione e del Governo. Prendo atto che i pareri dei relatori di minoranza sono favorevoli.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 20.208.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione, Romele, Simone Valente...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  378   
   Votanti  376   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato
 123    
    Hanno votato
no  253).    

  Passiamo all'emendamento 20.1000 della Commissione, con il parere favorevole del Governo. Prendo atto che i pareri dei relatori di minoranza sono favorevoli.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 20.1000 della Commissione, con il parere favorevole del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  De Micheli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  373   
   Votanti  345   
   Astenuti   28   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
 345).    

  (Prendo atto che il deputato Ragosta ha segnalato che avrebbe voluto astenersi).

  Passiamo all'articolo aggiuntivo Rampelli 20.0200, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, solo per segnalarle che quando parla così non si sente, e poi magari qualcuno non capisce. Ma è solo un invito costruttivo.

  PRESIDENTE. Onorevole Buonanno, mi dà il suo parere sull'articolo aggiuntivo ?

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Il mio parere è contrario.

  PRESIDENTE. Prendo atto che il parere del relatore di minoranza per il MoVimento 5 Stelle è favorevole.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Rampelli 20.0200.
  Dichiaro aperta la votazione.
  Revoco l'indizione della votazione.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Rampelli. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Presidente, avevo chiesto la parola prima dell'indizione della votazione. Mi dispiace, ma comunque sarò telegrafico. Intanto, per ricordare che, con la votazione precedente, è stata di fatto istituita una nuova tassa perché, se non si può scaricare quello che si paga nell'affrontare Pag. 66il test di accesso, se il test d'accesso viene superato, automaticamente è stata «messa» una tassa in più.
  Detto questo, si chiede di abrogare il numero chiuso per ragioni che sono, nel dibattito generale, note e arcinote, ma che ci stanno adesso davvero mortificando, perché sono cambiate le condizioni socio-economiche: ci sono meno persone che si iscrivono all'università e, quindi, le università hanno bisogno comunque di rimpolpare queste iscrizioni. Poi c’è un turismo verso Paesi anche dalla discutibile tradizione universitaria, perché comunque le persone, i ragazzi e gli studenti che non superano il test d'accesso se ne vanno altrove a fare il proprio corso di laurea, con un aggravio per le famiglie e anche con risorse economiche che vengono sottratte al circuito virtuoso della nostra comunità nazionale e portate fuori dai confini nazionali, per ragioni che sono risibili perché poi questi test d'accesso – come sapete e come tutti sanno – tutto sono fuorché selettivi da un punto di vista meritocratico, perché sono test d'accesso generalisti, che chiedono di tutto e di più e che nulla hanno a che vedere con le materie per le quali si intende svolgere una sorta di corso di studi, che si è desiderato e verso il quale ci si è indirizzati.
  Per queste ragioni chiedo che l'Aula possa votare e sostenere questa richiesta, perché tutti gli studenti lo chiedono, tutte le famiglie lo chiedono e perché non è selettiva da un punto di vista del merito.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Paolo Russo. Ne ha facoltà.

  PAOLO RUSSO. Signor Presidente, chiedo di aggiungere la mia firma a questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Faenzi. Ne ha facoltà.

  MONICA FAENZI. Signor Presidente, intervengo per aggiungere la mia firma.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Romele. È per lo stesso motivo ?

  GIUSEPPE ROMELE. Signor Presidente, per aggiungere anche la mia firma.

  PRESIDENTE. Va bene. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Buttiglione. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Signor Presidente, io ho una lunga esperienza di insegnamento universitario, in Italia e all'estero e ho tratto un profondo convincimento: ammettere 2 mila studenti quando si ha la disponibilità di mille posti-università significa truffare gli studenti e le loro famiglie, perché non si sarà in grado di dare a questi 2 mila studenti la preparazione a cui hanno diritto.
  Il numero chiuso è in vigore in tutti i Paesi che hanno università di qualità, per assicurare che esista una corrispondenza tra le attrezzature disponibili e il numero delle persone che ne fruiscono, altrimenti noi una università di eccellenza, in grado di reggere il confronto con il Massachussetts Institute of Technology o con Stanford o con Oxford o con Cambridge non l'avremo mai.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Rampelli 20.0200.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  369   
   Votanti  291   
   Astenuti   78   
   Maggioranza  146   
    Hanno votato
  55    
    Hanno votato
no  236).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 21.2000 della Commissione, su cui abbiamo il parere favorevole della Commissione e del Governo.Pag. 67
  Invito i due relatori di minoranza ad esprimere il parere.

  GIANLUCA BUONANNO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, mi scusi. Io esprimo parere contrario, però ho un altro problema. Se il mio collega Luigi Gallo sta in piedi quando io devo alzare la manina per dire ai miei colleghi cosa votare e lui mi copre, io non vedo più niente e loro non vedono me. Se lui può stare seduto io sto in piedi...

  PRESIDENTE. D'accordo. Onorevole Luigi Gallo, che parere dà ?

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, il mio parere è favorevole. Suggerisco un cambio di posto con l'onorevole Buonanno, perché con il mio metro e 72 copro...

  PRESIDENTE. Va bene, provvederemo.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 21.2000 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e con il parere contrario del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Hanno votato tutti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  371   
   Votanti  370   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato
 356    
    Hanno votato
no   14).    

  Passiamo all'emendamento Gigli 21.100, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  GIAN LUIGI GIGLI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIAN LUIGI GIGLI. Signor Presidente, ritiro il mio emendamento 21.100, perché totalmente assorbito dal lavoro precedente e grazie alla Commissione, che colgo appunto l'occasione di ringraziare, ed al Ministro Carrozza ed al Ministro Lorenzin, che ugualmente ringrazio.

  PRESIDENTE. Allora passiamo all'emendamento Vargiu 21.200, con il parere contrario di Commissione e Governo.
  Prendo atto che i relatori di minoranza, per la Lega Nord e Autonomie, e per il MoVimento 5 Stelle esprimono altresì parere contrario.

  MILENA SANTERINI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MILENA SANTERINI. Signor Presidente, sottoscrivo l'emendamento Vargiu 21.200, e lo ritiro.

  PRESIDENTE. Andiamo avanti.
  Passiamo dunque alla votazione dell'emendamento 21.600 da votare, ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo. Prendo atto che il relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie esprime parere contrario, mentre il relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle esprime parere favorevole.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 21.600 da votare, ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie, e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.Pag. 68
  (Segue la votazione).

  Gnecchi, Misuraca.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
   (Presenti e votanti  368   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato
 343    
    Hanno votato
no   25).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Luigi Gallo 22.200, con il parere contrario della Commissione e del Governo. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Luigi Gallo. ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Signor Presidente, approfitto della presenza del Ministro Carrozza per porre una questione sul tema della valutazione dell'università e della ricerca. Il Ministro ha già dichiarato alla stampa che i sistemi di valutazione, sia per la scuola che per l'università, andrebbero rivisti. Noi, nei lavori in Commissione, ma anche adesso, in Aula, indichiamo un indirizzo. Secondo noi, è assurdo che un sistema di valutazione avvenga per nomina politica, cioè è lo stesso MIUR, quindi poi il Presidente del Consiglio, che scelgono chi nominare nel direttivo ANVUR, l'Agenzia di valutazione dell'università e della ricerca.
  Ma, cosa ancor più scandalosa, a nostro avviso, è che lo stesso MIUR fa parte del comitato di selezione che indica la rosa dei nomi che il MIUR poi dovrà scegliere. Quindi, all'interno della rosa dei nomi il MIUR potrebbe indicare, perché fa parte del comitato selettivo, un nome che gli piace, e poi sceglierselo tra la rosa dei nomi. Quindi, è un sistema che sicuramente non sta in piedi ed è un sistema che questo Governo delle larghe intese sta dando, un potere di premialità delle risorse da distribuire alle università, università che vivono in situazioni di risorse non adeguate e quindi, parlare di premialità è sbagliato di per sé, è il solito gioco delle parole, perché non è che è un premio, in pratica stiamo sottraendo quote di sopravvivenza all'università e alla ricerca, perché questo è lo stato in cui sono le università e la ricerca italiana.
  Allora, con questo emendamento innanzitutto chiediamo che scompaia la nomina politica e che i dirigenti ANVUR vengano nominati direttamente dal comitato selettivo. Poi sarebbero anche da ridefinire i componenti del comitato selettivo, ma per ora ci aspettiamo almeno questo segnale.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 22.200, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sereni, Giammanco...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  345   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
 116    
    Hanno votato
no  229).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 23.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marroni, Ferrari, Agostini, Beni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 69

   (Presenti e votanti  349   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato
 246    
    Hanno votato
no  103).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.600, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  358   
   Votanti  257   
   Astenuti  101   
   Maggioranza  129   
    Hanno votato
 257).    

  Avverto che tutte le proposte emendative riferite all'articolo 25 sono state ritirate dai presentatori.

  PAOLO RUSSO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  PAOLO RUSSO. Presidente, chiedo di fare mio, come previsto dall'articolo 86, comma 8, del Regolamento, l'emendamento Petrini 25.202.

  PRESIDENTE. Quanti deputati lo sottoscrivono ? Perché ci vogliono 20 deputati, o un capogruppo.

  PAOLO RUSSO. Russo, Faenzi, Riccardo Gallo, Romele, Catanoso, Bianconi, Massimo Parisi, D'Alessandro, Rampelli, Sandra Savino, Sarro, Distaso, Castiello, Luigi Cesaro, Totaro, Nastri, Latronico, Tancredi, Biasotti, Galati, Gigli, Petrenga, Sisto, Mottola. Sono 24.

  PRESIDENTE. Sono in Aula ?

  PAOLO RUSSO. Chiamiamoli.

  PRESIDENTE. Mi fa avere l'elenco, per favore ?
  Il Regolamento parla di una procedura chiara, per cui io adesso nominerò uno per uno questi deputati, che devono dare un cenno di riscontro. Quindi procediamo come da Regolamento.
  Russo ? C’è. Faenzi ? Riccardo Gallo ? Non c’è. Romele ? Catanoso ? Non c’è. Bianconi ? Non c’è. Massimo Parisi ? D'Alessandro ? Rampelli ? C’è. Sandra Savino ? Non c’è. Sarro ? Non c’è. Distaso ? C’è. Castiello ? C’è. Luigi Cesaro ? C’è. Totaro ? Nastri ? Latronico ? Tancredi ? Biasotti ? Non c’è. Galati ? Gigli ? Petrenga ? Sisto ? Mottola ? C’è. Sono 18, non si può fare.

  PAOLO RUSSO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  PAOLO RUSSO. La collega Polverini e la collega Ravetto sottoscrivono l'emendamento.

  PRESIDENTE. Allora, Gigli si cancella e Polverini, Ravetto e Gelmini si aggiungono.
  Va bene, lo possono fare proprio. Sull'emendamento Petrini 25.202, i relatori che parere esprimono ?

  MANUELA GHIZZONI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, avevamo già dato i pareri contrari. Anzi, no, scusi, non li avevamo dati perché sono stati ritirati. Ha ragione, mi scusi, Presidente. Quindi, contrario.

  PRESIDENTE. Contrario, quindi. Sta bene. Governo ?

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, conforme al relatore per la maggioranza.

Pag. 70

  PRESIDENTE. Conforme al relatore per la maggioranza, dunque contrario. I relatori di minoranza ? Favorevole Buonanno. Gallo ?

  LUIGI GALLO, Relatore di minoranza. Signor Presidente, contrario.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Russo. Ne ha facoltà.

  PAOLO RUSSO. Signor Presidente, solo per precisare di cosa ragioniamo. Ragioniamo di un tema di cui spesso in quest'Aula e anche al Governo ci si riempie la bocca. Si dice più volte l'eccellenza della filiera agroalimentare italiana, la grande capacità di stare sui mercati nazionali e internazionali, la grande eccellenza del nostro Paese, peraltro in un settore particolarmente vulnerabile e delicato, peraltro in un settore che ha un'eccellenza rappresentata soprattutto da aziende fatte di giovani, di giovani donne. Insomma, stiamo parlando di una delle eccellenza del nostro Paese che viene utilizzata dal Governo e da quest'Aula come bancomat per coprire altre spese.
  E, allora, a chi ha a cuore il Paese, a chi ha voglia di sostenere le ragioni della filiera agricola, della filiera agroalimentare, del sistema delle eccellenze positive, di quelle che dovrebbero indicare anche una prospettiva di sviluppo in questo Paese, mi permetterei di suggerire le ragioni di approvare questo emendamento per evitare che continuino a crescere le accise che, nel caso della birra, negli ultimi dieci anni sono cresciute del 70 per cento. Farei appello a tutti i colleghi, a cominciare da quelli che hanno maggiore dimestichezza con la materia agricola, a che si voti questo emendamento per evitare un ulteriore disastro che, guardate, non comporterà ulteriori risorse per il nostro Paese perché, ovviamente, saranno depresse quelle imprese che non avranno così la capacità di poter competere su quei mercati internazionali nei quali vincono.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Romele. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE ROMELE. Signor Presidente, per sottolineare anch'io con una certa evidenza che si faccia tutti qui coscienza del fatto che con questo tentativo umiliamo ulteriormente l'attività agroalimentare, in particolare del mondo vitivinicolo e dei distillati puri, dove bene o male noi eccelliamo in tutto il mondo. Giustamente, come diceva poc'anzi il collega Paolo Russo, non faremo dei grandi incassi su questa accisa, ma diamo un segnale di negatività attorno ad un'attività che è già massacrata. Il mondo agroalimentare è già massacrato da una serie di altre vicende, dei consumi ridotti, piuttosto che di altre questioni, anche di concorrenza sleale a livello internazionale.
  Per cui, io faccio appello a tutti i colleghi, in particolare a quei colleghi del mondo agroalimentare forte, del Veneto, piuttosto che della Lombardia, piuttosto che del Piemonte, ma diciamo di tutta Italia perché l'agroalimentare è presente in tutta Italia. Quindi, abbiate un attimino di attenzione perché io posso capire lo spirito con cui anche i colleghi della Commissione bilancio abbiano lavorato a tutto campo e a tutto tondo per portare a casa un euro in più, però alcune volte viene magari umiliata l'attività di fondo...

  PRESIDENTE. Concluda.

  GIUSEPPE ROMELE. ... l'attività principale, che è il mondo agricolo. Quindi, attenzione a tutti.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Petrini 25.202, fatto proprio dai deputati del gruppo Popolo delle Libertà – Berlusconi Presidente.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Madia, Gasbarra. Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 71

   (Presenti  351   
   Votanti  245   
   Astenuti  106   
   Maggioranza  123   
    Hanno votato
  42    
    Hanno votato
no  203).    

  (La deputata Valeria Valente ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 27.610, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo. Prendo atto che il relatore di minoranza del gruppo della Lega Nord e Autonomie, onorevole Buonanno, e il relatore di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle, onorevole Luigi Gallo, esprimono parere favorevole.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 27.610, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.
  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Paris, Sorial, Valente, Barbanti. Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  359   
   Votanti  281   
   Astenuti   78   
   Maggioranza  141   
    Hanno votato
 281).    

  MATTEO BRAGANTINI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MATTEO BRAGANTINI. Signor Presidente, siccome prima è accaduto un caso molto increscioso, che noi abbiamo sempre stigmatizzato, cioè il caso dei «pianisti», e siccome stanno girando agenzie di stampa in cui si dice «Camera, nuovo caso pianisti: nel mirino PdL e Lega», vogliamo ribadire che la Lega è sempre stata contro questo sistema. Nel caso precedente, se qualcuno di un altro partito o di un altro movimento ha sbagliato, anzi, ha fatto una cosa veramente grave, bisogna dire il nome di quella persona, non generalizzare e mettere in mezzo un movimento che sempre si è comportato in modo corretto (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie).

  PRESIDENTE. Avverto che, consistendo il disegno di legge di un solo articolo, non si procederà alla votazione dell'articolo unico, ma, dopo l'esame degli ordini del giorno, si procederà direttamente alla votazione finale, a norma dell'articolo 87, comma 5, del Regolamento.

(Esame degli ordini del giorno – A.C. 1574-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A – A.C. 1574-A).
  Avverto che sono in distribuzione le versioni corrette degli ordini del giorno Santerini n. 9/1574-A/28 e Lauricella n. 9/1574-A/82.
  Avverto, altresì, che la Presidenza non ritiene ammissibili, ai sensi dell'articolo 89, comma 1, del Regolamento, i seguenti ordini del giorno, che recano un contenuto del tutto estraneo rispetto alle materie trattate dal provvedimento e che, in alcuni casi, riproducono il contenuto di emendamenti già dichiarati inammissibili in sede referente o in Assemblea per estraneità di materia.
  Allora adesso faccio la lista: Manzi n. 9/1574-A/2, in materia di organizzazione dei corsi di primo soccorso presso gli istituti scolastici; D'Incecco n. 9/1574-A/5, concernente la revisione della normativa della tabella relativa alle specializzazioni affini previste dalla disciplina concorsuale per il personale dirigenziale del Servizio sanitario nazionale; Di Gioia n. 9/1574-A/11, in materia di proroga dei contratti Pag. 72a tempo determinato per gli enti pubblici di ricerca; Castelli n. 9/1574-A/45, che interviene in materia pensionistica del personale comparto scuola; Boccadutri n. 9/1574-A/55, riguardante i profili professionali dell'infermiere generico e pediatrico.
  Se nessuno chiede di intervenire per illustrare gli ordini del giorno, invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signora Presidente, sull'ordine del giorno Capozzolo n. 9/1574-A/1 il Governo esprime parere favorevole.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno Manzi n. 9/1574-A/2 è inammissibile.

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signora Presidente, sull'ordine del giorno Biondelli n. 9/1574-A/3 il Governo esprime parere favorevole. Sull'ordine del giorno Argentin n. 9/1574-A/4 il Governo esprime parere favorevole.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno D'Incecco n. 9/1574-A/5 è inammissibile.

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signora Presidente, sull'ordine del giorno Capelli n. 9/1574-A/6 il Governo esprime parere contrario. Sull'ordine del giorno Cenni n. 9/1574-A/7 il Governo esprime parere favorevole. Sull'ordine del giorno Carocci n. 9/1574-A/8 il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione.

  PRESIDENTE. Quindi è accolto come raccomandazione.

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Sì. Signora Presidente, sull'ordine del giorno Tentori n. 9/1574-A/9 il Governo esprime parere favorevole. Sull'ordine del giorno Tabacci n. 9/1574-A/10 il Governo esprime parere favorevole.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno Di Gioia n. 9/1574-A/11 è inammissibile.

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signora Presidente, il Governo accoglie l'ordine del giorno Locatelli n. 9/1574-A/12 come raccomandazione.
  Il Governo accoglie l'ordine del giorno Di Lello n. 9/1574-A/13 come raccomandazione.
  Sull'ordine del giorno Calabria n. 9/1574-A/14 il Governo esprime parere favorevole.
  Sull'ordine del giorno Latronico n. 9/1574-A/15 il Governo esprime parere favorevole.
  Sull'ordine del giorno Schullian n. 9/1574-A/16 il Governo propone una riformulazione, nel senso di sostituire le parole: «impegna il Governo» con le seguenti: «invita il Governo a valutare l'opportunità».
  Sull'ordine del giorno Costantino n. 9/1574-A/17 il Governo esprime parere favorevole.
  Il Governo accoglie l'ordine del giorno Di Salvo n. 9/1574-A/18 come raccomandazione.
  Sull'ordine del giorno Airaudo n. 9/1574-A/19 il Governo esprime parere contrario.
  Sull'ordine del giorno Zaratti n. 9/1574-A/20 il Governo esprime parere contrario.
  Sull'ordine del giorno Palazzotto n. 9/1574-A/21 il Governo esprime parere contrario.
  Il Governo accoglie l'ordine del giorno Giancarlo Giordano n. 9/1574-A/22 come raccomandazione.
  Sull'ordine del giorno Fratoianni n. 9/1574-A/23 il Governo esprime parere contrario.
  Sull'ordine del giorno Nicchi n. 9/1574-A/24 il Governo esprime parere contrario.
  Sull'ordine del giorno Culotta n. 9/1574-A/25 il Governo propone una riformulazione: Pag. 73invece che «invita il Governo, compatibilmente con le risorse disponibili: ad avviare e concludere, entro un anno...» si chiede di sopprimere le parole: «e concludere, entro un anno».

  PRESIDENTE. Come riformuliamo ?

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Si chiede di sopprimere le parole:«e concludere, entro un anno».
  Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sull'ordine del giorno Moscatt n. 9/1574-A/26. Il Governo esprime parere favorevole sugli ordini del giorno Ventricelli n. 9/1574-A/27, Santerini n. 9/1574-A/28 e Schirò Planeta n. 9/1574-A/29. Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sull'ordine del giorno Capua n. 9/1574-A/30. Il Governo esprime parere favorevole sugli ordini del giorno Molea n. 9/1574-A/31, Marazziti n. 9/1574-A/32 e Vitelli n. 9/1574-A/33. Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sugli ordini del giorno Gigli n. 9/1574-A/34 e Vargiu n. 9/1574-A/35. Il Governo esprime parere favorevole sugli ordini del giorno Vezzali n. 9/1574-A/36, Binetti n. 9/1574-A/37 e Causin n. 9/1574-A/38.
  Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sull'ordine del giorno Moretti n. 9/1574-A/39. Il Governo esprime parere favorevole sugli ordini del giorno Cimbro n. 9/1574-A/40 e Luigi Gallo n. 9/1574-A/41.
  Il Governo esprime parere contrario sull'ordine del giorno Villarosa n. 9/1574-A/42. Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sull'ordine del giorno D'Incà n. 9/1574-A/43. Il Governo esprime parere contrario sull'ordine del giorno Cancelleri n. 9/1574-A/44.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno Castelli n. 9/1574-A/45 è inammissibile.

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Il Governo esprime parere contrario sull'ordine del giorno Brescia n. 9/1574-A/46. Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sugli ordini del giorno Battelli n. 9/1574-A/47, Marzana n. 9/1574-A/48 e Chimienti n. 9/1574-A/49. Il Governo esprime parere contrario sull'ordine del giorno D'Uva n. 9/1574-A/50. Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sugli ordini del giorno Vacca n. 9/1574-A/51, Di Benedetto n. 9/1574-A/52, Simone Valente n. 9/1574-A/53 e Zan n. 9/1574-A/54.
  Ordine del giorno Boccadutri n. 9/1574-A/55...

  PRESIDENTE. È inammissibile.

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Il Governo esprime parere favorevole sull'ordine del giorno De Micheli n. 9/1574-A/56. Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sugli ordini del giorno Rampelli n. 9/1574-A/57 e Cirielli n. 9/1574-A/58. Il Governo esprime parere contrario sull'ordine del giorno Taglialatela n. 9/1574-A/59. Il Governo esprime parere favorevole sugli ordini del giorno Corsaro n. 9/1574-A/60, Baldelli n. 9/1574-A/61 e Caparini n. 9/1574-A/62. Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sull'ordine del giorno Scuvera n. 9/1574-A/63.
  Il Governo esprime parere favorevole sugli ordini del giorno Rampi n. 9/1574-A/64, Pastorelli n. 9/1574-A/65, Speranza n. 9/1574-A/66, Coscia n. 9/1574-A/67, Rocchi n. 9/1574-A/68 e Bossa n. 9/1574-A/69.
  Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sugli ordini del giorno Coccia n. 9/1574-A/70, Rigoni n. 9/1574-A/71 ed Albanella n. 9/1574-A/72, mentre esprime parere favorevole sugli ordini del giorno Blazina n. 9/1574-A/73 e Ascani n. 9/1574-A/74.
  Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sugli ordini del giorno Paolucci n. 9/1574-A/75, Ghizzoni n. 9/1574-A/76 e Malpezzi n. 9/1574-A/77, mentre esprime parere favorevole sull'ordine del giorno Venittelli n. 9/1574-A/78.
  Il Governo esprime parere favorevole come raccomandazione sugli ordini del Pag. 74giorno Zappulla n. 9/1574-A/79, Iacono n. 9/1574-A/80, Totaro n. 9/1574-A/81, Lauricella n. 9/1574-A/82 (versione corretta) e Centemero n. 9/1574-A/83.
  Il Governo esprime, infine, parere favorevole sugli ordini del giorno Palmieri, n. 9/1574-A/84, Longo n. 9/1574-A/85, Petrenga n. 9/1574-A/86 e Lainati n. 9/1574-A/87.

  PRESIDENTE. La Presidenza, su richiesta del Governo, ha rivalutato l'ammissibilità dell'ordine del giorno Di Gioia n. 9/1574-A/11 e considerandone attentamente il contenuto, come risulta dall'impegno e dalle premesse, ha ritenuto di riammetterlo al voto. Quindi, il Governo, su tale ordine del giorno Di Gioia n. 9/1574-A/11, che parere dà ? Ordine del giorno che era considerato inammissibile, ha avuto un altro parere dalla Presidenza. Qual è il parere del Governo ?

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Sta bene. Adesso io chiamerò i presentatori degli ordini del giorno e se intendono procedere alla votazione alzino la mano.

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, per il gruppo del PD tutte le riformulazioni vanno bene e non occorre nessuna votazione, salvo qualche caso che non vedo e nessuno ha segnalato.

  PRESIDENTE. Sta bene.

  FABIO RAMPELLI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Signor Presidente, ci sono due ordini del giorno, uno a firma mia e uno a firma di Totaro, che ci sono stati gentilmente «suggeriti», e ringrazio per questo, dal Governo nella persona del sottosegretario perché ritenuti gli argomenti interessanti ma non condivisibili dal punto di vista dell'emendamento. Ora se a questa richiesta si accede e si formula l'ordine del giorno, il Governo accoglie ma come raccomandazione, cioè da un parere favorevole vincolato ad una raccomandazione, e quindi già un ordine del giorno vale pochino – se vogliamo essere generosi – se poi lo si accoglie come raccomandazione invece che per intero, penso che sia davvero una cosa risibile. Quindi, io invito il Governo a essere anche conseguente e a dare un parere favorevole agli ordini del giorno citati.

  PRESIDENTE. Quali sono ?

  FABIO RAMPELLI. Uno a firma mia e uno a firma di Totaro, i numeri non li ho appuntati.

  PRESIDENTE. Sono gli ordini del giorno Rampelli n. 9/1574-A/57 e Totaro n. 9/1574-A/81. Qual è il parere del Governo su questi ordini del giorno presentati ?

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Parere favorevole su entrambi.

  GIANLUCA VACCA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA VACCA. Signor Presidente, noi del MoVimento 5 Stelle accogliamo tutti i pareri del Governo e chiediamo che vengano messi in votazione soltanto gli ordini del giorno Chimienti n. 9/1574-A/49 e D'Uva n. 9/1574-A/50.

  PRESIDENTE. Bene. Andiamo avanti.

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Pag. 75

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, scusi ma abbiamo lavorato in fretta come lei può immaginare. Sull'ordine del giorno Paolucci n. 9/1574-A/75 avevamo formulato un parere favorevole come raccomandazione, invece il parere ora è favorevole senza raccomandazione.

  PRESIDENTE. Va bene. A questo punto scorriamo i vari ordini del giorno. Onorevole Capelli, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1574-A/6, non accettato dal Governo ?

  ROBERTO CAPELLI. Sì, signor Presidente, insisto per la votazione ricordando all'Aula che tale ordine del giorno riprende il concetto di invito al Governo perché riveda le sue posizioni sul numero chiuso per l'accesso alle facoltà di medicina e altre che oggi sono regolamentate con numero chiuso.

  PRESIDENTE. Quindi, chiede di votare ?

  ROBERTO CAPELLI. Si, ma lo volevo ricordare ai colleghi dei quali ho sostenuto precedentemente l'emendamento che recitava nello stesso senso.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Capelli n. 9/1574-A/6, non accettato dal Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colleghi, per favore, rientrate... Con il numero non ci siamo ancora... potete fare l'annuncio ? Dobbiamo accelerare il passo... siamo in votazione...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  268   
   Votanti  213   
   Astenuti   55   
   Maggioranza  107   
    Hanno votato
  27    
    Hanno votato
no  186    
  (Sono in missione 52 deputati).

  (I deputati Zan e Pellegrino hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole e i deputati Rotta e Lotti hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Onorevole Locatelli, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1574-A/12, accolto dal Governo come raccomandazione ?

  PIA ELDA LOCATELLI. No, Presidente, non insisto per la votazione.

  PRESIDENTE. Sta bene. Chiedo al presentatore se insiste per la votazione del suo ordine del giorno Di Lello n. 9/1574-A/13 accettato come raccomandazione dal Governo.

  MARCO DI LELLO. No, Presidente, accetto la raccomandazione con la specificazione che è una questione tecnica che trova accoglimento da parte del Governo.

  PRESIDENTE. Onorevole Schullian, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1574-A/16, accettato dal Governo come raccomandazione ?

  MANFRED SCHULLIAN. No, Presidente, ed accetto la raccomandazione.

  PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Di Salvo n. 9/1574-A/18, accolto dal Governo come raccomandazione.
  Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Airaudo n. 9/1574-A/19, non accettato dal Governo.

  NICOLA FRATOIANNI. Signor Presidente, chiediamo di votarlo e chiedo di parlare per dichiarazione di voto solo con due parole. Ne abbiamo parlato prima Pag. 76durante la discussione sugli emendamenti, tale ordine del giorno pone il problema di mettere mano ad un piano straordinario di reclutamento e impegna il Governo a varare, nel prossimo triennio, un piano di reclutamento per 150 mila docenti e per la loro stabilizzazione cioè a fare l'unica cosa che è in grado di dare una risposta alla condizione disastrosa del precariato storico della scuola in questo Paese.

  GIANLUCA VACCA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA VACCA. Signor Presidente, intervengo solo per dire che i deputati del MoVimento 5 Stelle della Commissione cultura sottoscrivono l'ordine giorno Airaudo n. 9/1574-A/19.

  PRESIDENTE. Sta bene.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Airaudo n. 9/1574-A/19, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  314   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato
  89    
    Hanno votato
no  225).    

  Passiamo all'ordine del giorno Zaratti n. 9/1574-A/20, con il parere contrario del Governo.
  Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Zaratti n. 9/1574-A/20.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piepoli, Cinzia Fontana, Saltamartini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  310   
   Votanti  247   
   Astenuti   63   
   Maggioranza  124   
    Hanno votato
  23    
    Hanno votato
no  224).    

  Passiamo all'ordine del giorno Palazzotto n. 9/1574-A/21.
  Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione del loro ordine del giorno, sul quale il Governo ha espresso parere contrario.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Palazzotto n. 9/1574-A/21, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paola Bragantini, Bonifazi, Di Benedetto, Placido, Rizzetto, Locatelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  307   
   Votanti  297   
   Astenuti   10   
   Maggioranza  149   
    Hanno votato
  78    
    Hanno votato
no  219).    

  Passiamo all'ordine del giorno Giancarlo Giordano n. 9/1574-A/22 accolto dal Governo come raccomandazione.
  Chiedo al presentatore se insista per la votazione.

  GIANCARLO GIORDANO. Signora Presidente, io trovo abbastanza «leggera» la formulazione con cui il Governo vuole affrontare questo tema e debbo pensare che sia un'intenzione, anche se so che si trova in una condizione di impossibilità, diciamo così. Però, in questo Paese, in seguito alla sentenza di Torino a carico della Thyssenkrupp, si è stabilito che far Pag. 77permanere delle persone in condizioni di rischio equivale ad assumersi la responsabilità del rischio che queste persone possano morire.
  Parliamo – se ne è già parlato in quest'Aula – delle cosiddette «classi pollaio». Noi siamo nella condizione in questo Paese – e questo si evince anche dal testo di questo decreto – di farci carico e quindi di alleviare la carica di dolore di un problema per la nostra scuola, ma di trovare poi nella progressività con cui questo sollievo viene portato scappatoie per non prenderci la responsabilità di fare quel che serve, cioè costruire nuove scuole, al limite, vista la vetustà dei nostri istituti scolastici e ristabilire un equilibrio nel rapporto tra docenti e discenti.
  Io accolgo con stupore il fatto che un Governo possa chiedermi di fare ciò, accettando questo ordine del giorno come raccomandazione. Lo accolgo con stupore sul piano politico, sul piano delle «moltiplicazioni» lo comprendo, ma lo rigetto perché l'intelligenza dovrebbe premiare le scelte sagge e quelle, che purtroppo anche voi forse siete costretti a fare, sagge non sono.
  Quindi, io non posso accettare il pur garbato giudizio proposto dal Governo e chiedo che il mio ordine del giorno n. 9/1574-A/22 sia posto in votazione.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Giancarlo Giordano n. 9/1574-A/22, non accettato dal Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giammanco, Dambruoso, Petrenga. Ci siamo ...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  311   
   Maggioranza  156   
    Hanno votato
  88    
    Hanno votato
no  223).    

  Passiamo all'ordine del giorno Fratoianni n. 9/1574-A/23.
  Prendo atto che il presentatore insiste per la votazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fratoianni n. 9/1574-A/23 non accettato dal Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  298   
   Maggioranza  150   
    Hanno votato
  88    
    Hanno votato
no  210).    

  (Il deputato Capodicasa ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo all'ordine del giorno Nicchi n. 9/1574-A/24.
  Prendo atto che il presentatore insiste per la votazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Nicchi n. 9/1574-A/24, non accettato dal Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Allora, hanno votato tutti i colleghi ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  308   
   Votanti  307   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  154   
    Hanno votato
  22    
    Hanno votato
no  285).    

Pag. 78

  Adesso andiamo avanti fino all'ordine del giorno Santerini n. 9/1574-A/28 (Versione corretta), su cui il parere del Governo è favorevole, così come l'ordine del giorno Schirò Planeta n. 9/1574-A/29.
  Prendo poi atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Capua n. 9/1574-A/30, accolto dal Governo come raccomandazione.

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARIA CHIARA CARROZZA, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signor Presidente, intervengo sull'ordine del giorno Ghizzoni n. 9/1574-A/76 per esprimere parere favorevole e non accoglierlo come raccomandazione.

  PRESIDENTE. D'accordo. Intanto siamo all'ordine del giorno Villarosa n. 9/1574-A/42, su cui il Governo ha espresso parere contrario.

  GIANLUCA VACCA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA VACCA. Signor Presidente, avevamo già detto precedentemente che sugli ordini del giorno su cui è stato espresso parere contrario chiediamo di mettere in votazione solo gli ordini del giorno Chimienti n. 9/1574-A/49 e D'Uva n. 9/1574-A/50.

  PRESIDENTE. Allora, andiamo avanti.
  Passiamo, dunque, all'ordine del giorno Chimienti n. 9/1574-A/49.
  Ha chiesto di parlare la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, forse c’è stato un errore. Mi era stato detto che l'ordine del giorno aveva parere favorevole. Quindi, chiedo eventualmente di ricontrollare e semmai di modificare il parere, altrimenti chiedo di poter spiegare l'ordine del giorno e poi di porlo in votazione.

  PRESIDENTE. Allora, sottosegretario Galletti, a me risulta che l'ordine del giorno Chimienti n. 9/1574-A/49 è stato accolto come raccomandazione.

  GIAN LUCA GALLETTI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Va bene, il parere è favorevole. C'era un impegno pregresso preso in Commissione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Va bene. Deputata Chimienti, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1574-A/49 ?

  SILVIA CHIMIENTI. No, signor Presidente.

  PRESIDENTE. Allora andiamo avanti.
  Passiamo all'ordine del giorno D'Uva n. 9/1574-A/50 su cui il Governo ha espresso parere contrario. Chiedo ai presentatori se insistono per la votazione.

  FRANCESCO D'UVA. Signor Presidente, questo ordine del giorno vuole impegnare il Governo a valutare la possibilità di valorizzare gli iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria, non medici, chiaramente quindi tutti i biologi e chimici, e dare loro dignità attraverso un contratto o qualcosa di questo tipo. L'idea era questa. Siamo anche pronti ad una riformulazione, in base all'idea politica di questo Governo. Quindi, chiediamo al Governo, qualora ci fosse disponibilità, di riformularlo per poter esprimere una posizione positiva.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno D'Uva. n. 9/1574-A/50 non accettato dal Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 79

  Giammanco.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  315   
   Votanti  313   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  157   
    Hanno votato
  93    
    Hanno votato
no  220).    

  Passiamo all'ordine del giorno Taglialatela n. 9/1574-A/59 su cui il Governo ha espresso parere contrario. Prendo atto che il presentatore lo ritira.
  È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 1574-A)

  PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
  Avverto che l'Ufficio di Presidenza è convocato immediatamente al piano Aula.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buonanno. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA BUONANNO. Signor Presidente, anche per dare il buon esempio, consegnerò il mio intervento, chiedendo che venga pubblicato in calce al resoconto della seduta odierna (La Presidenza lo consente sulla base dei criteri costantemente seguiti).
  Anche se era la mia giornata, sono stato zitto... Ovviamente la Lega voterà contro e al ministro Carrozza... mi permetta, signor Presidente, sono stato gentile con lei, lo faccia anche lei con me ... Grazie che si è alzata in piedi, mi fa piacere.

  PRESIDENTE. Non riesco più a stare seduta, continui pure.

  GIANLUCA BUONANNO. Io invece sono sempre in piedi perché tanto a stare seduto è la stessa cosa per me.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI (ore 18.25)

  GIANLUCA BUONANNO. Dicevo: la Lega nord è contraria ovviamente a questo decreto, signor ministro, però vorrei che si ricordasse che, nella scuola, come in tanti altri settori, non bisogna aumentare le tasse; bisogna essere capaci di spendere bene i soldi che si hanno e di ridurre gli sprechi e per concludere le voglio regalare una bottiglia di birra (Mostra una bottiglia di birra) così la piantate di mettere sempre le tasse sulle accise della birra.

  PRESIDENTE. Collega Buonanno, per favore non può esporre oggetti sul banco.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Marco Di Lello. Ne ha facoltà.

  MARCO DI LELLO. Signor Presidente...

  PRESIDENTE. Onorevole Buonanno, per cortesia !

  MARCO DI LELLO. Signor Presidente, onorevole ministro, sottosegretario, colleghi, il lungo lavoro ci porta al voto di questo provvedimento. Ho già detto che si trattava di una positiva inversione di tendenza, ancora più importante perché viene dopo dieci anni di tagli alla scuola pubblica e ancora più rilevante perché questa inversione di tendenza avviene oggi in un periodo di crisi economica. La Commissione europea ha reso noto nei mesi scorsi un monitoraggio sui tagli nel sapere pubblico. Otto paesi su 25 dell'Unione hanno tagliato la spesa nell'istruzione. Di questi otto quelli che hanno tagliato di più sono la Grecia, la Lituania e, mi dispiace dirlo, l'Italia. Francia Germania e altri paesi, tutti i principali, hanno invece scelto di investire sul futuro vieppiù in momento di crisi. È quello che non abbiamo fatto noi e quello che finalmente cominciamo a fare adesso noi. Nuove risorse, riduzione del blocco del turn-over, diritto allo studio, sanato in parte l'errore sui bonus, insomma alla fine di questo provvedimento – mi piace ed è doveroso da parte mia Pag. 80dare fiducia al Governo, alle parole della ministra e dei sottosegretari, con gli ordini del giorno, con le raccomandazioni accolte, c’è l'impegno concreto di immettere in graduatoria gli idonei al concorso, di riconoscere seriamente il tirocinio formativo abilitante, di rimediare ad una interpretazione restrittiva che avrebbe impedito, pur in presenza di risorse aggiuntive provenienti da commesse esterne, di assumere ricercatori nei nostri prestigiosi enti di ricerca. Restano da risolvere i numerosi problemi, presidi incaricati, AFAM, edilizia scolastica; eppure, a maggior ragione, dopo anni di smantellamento e concludo della scuola pubblica, occorrerebbe oggi un disegno organico di rilancio del sapere pubblico nel nostro paese. Noi socialisti non rinunciamo a questa ambizione ma non per questo non sappiamo vedere il buono di questo provvedimento e per questo preannunzio il voto favorevole dei deputati e della deputata socialista.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Capelli. Ne ha facoltà.

  ROBERTO CAPELLI. Signor Presidente, il decreto-legge e la successiva conversione dello stesso fu annunciato con grande enfasi dal Presidente Letta. Le sue frasi furono indirizzate soprattutto al futuro dell'Italia: dall'istruzione riparte il futuro disse. Così come, senza diritto allo studio, non ci sono pari opportunità e accesso all'istruzione. Sono parole assolutamente condivisibili che però a nostro avviso non trovano riscontro poi sul testo che quest'aula si accinge a votare e per quanto riguarda il voto, annuncio a nome del Centro Democratico, il mio voto di astensione sullo stesso, rimarcando due aspetti. Primo: così come è stato portato avanti sempre più difficile diventa esprimere un voto consapevole in quest'aula, in quanto il rincorrersi delle valutazioni fatte dalle Commissioni in maniera molto frettolosa non per loro responsabilità ma per difetto dell'organizzazione dei lavori che ormai perseguita quest'aula, non ci consente di avere un chiaro quadro di quanto sarà efficace questo disegno di legge, che si perde nelle coperture finanziarie e che si perde, rincorrendo tanti aspetti e non consacrandone nessuno di questi alla soluzione. Soluzioni strutturali di cui si ha necessità nel mondo della scuola, dell'università, dell'istruzione, della formazione; non è con i pannicelli caldi che si risolve il problema dell'istruzione nella nostra scuola e tanto meno il futuro dei nostri giovani. Aspettiamo ancora le profonde riforme strutturali che sono state annunciate e che, a nostro avviso, sicuramente dovranno sostituire alcuni degli interventi che sono state proposti all'interno del disegno di legge. Contiamo nel futuro sicuramente anche perché il presente non riteniamo sia sufficientemente soddisfacente. Tra l'altro, le coperture finanziarie, non condividiamo il percorso seguito. Sarebbe facile dire che un F35 in meno avrebbe sicuramente soddisfatto l'esigenza dell'istruzione, della scuola e sostenuto le riforme utili e necessarie. Così come tanti altri interventi inutili che ritroviamo nel bilancio dello Stato potrebbero sicuramente servire a sostenere gli interventi utili per il futuro dei nostri giovani e del paese.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fratoianni. Ne ha facoltà.

  NICOLA FRATOIANNI. Signor Presidente, signora ministro, colleghe e colleghi, quello che ci apprestiamo a votare oggi in quest'aula è un provvedimento importante perché interviene su un pezzo rilevante della nostra società: il sistema dell'istruzione, della scuola, dell'università, della ricerca, il sistema della formazione pubblica.
  Interviene su un terreno che dovrebbe essere il luogo nel quale e attorno al quale si costruisce persino l'idea di un Paese, l'idea del suo futuro, la sua strategia, la sua capacità di collocarsi nello scenario internazionale, di rispondere alla crisi. È un decreto-legge importante perché affronta un pezzo della storia di questo Pag. 81Paese. Lo voglio dire con qualche elemento di tristezza: un pezzo della storia recente più buia di questo Paese.
  La scuola italiana, l'università e la ricerca negli ultimi anni sono state oggetto di una lunga e continuata opera di delegittimazione, prima ancora e più ancora che sul terreno finanziario, quel terreno che ha visto accumularsi anno dopo anno, tra la riforma Gelmini e gli interventi del Governo Monti, oltre 9 miliardi di euro di tagli. Prima ancora che sul terreno finanziario, scuola, università e ricerca sono state delegittimate sul terreno culturale, sono state ridotte a politica di settore, sono state trattate come pietra di scarto, sono state condotte in uno spazio marginale del dibattito pubblico di questo Paese. Gli insegnanti sono diventati fannulloni, la cultura è diventata un luogo inutile, quella con cui non si mangia. La ricerca, attraverso l'aumento infinito e costante della precarizzazione e il suo definanziamento, da essere leva fondamentale e formidabile per lo sviluppo e la crescita di un Paese, è diventata ancora una volta luogo su cui esercitare il risparmio di una strategia ragionieristica e contabile, che continua a portare il nostro Paese in una condizione sempre di maggiore difficoltà.
  Quelle riforme insieme ai tagli hanno prodotto 143 mila licenziamenti nel mondo della scuola, hanno azzerato il modello di eccellenza delle nostre scuole elementari, del sistema della scuola primaria, hanno determinato tagli drastici sul terreno dell'edilizia, tagli che fanno delle nostre scuole oggi un luogo insicuro, oltre il 75 per cento degli edifici scolastici non risultano a norma. Quelle riforme hanno azzerato gli investimenti in formazione della classe docente. I dati OCSE ci parlano di un Paese ultimo in Europa per numero di laureati e tra i primi per l'analfabetismo di ritorno. Ci dicono in sostanza che la scuola, da diritto fondamentale, individuale ma anche collettivo di un Paese, sta diventando un privilegio. L'università sta sempre più diventando un lusso, senza parlare di quell'idea di formazione continua che semplicemente è scomparsa non solo dalla discussione, ma anche dall'ambizione della politica di questo Paese.
  Allora, vede signora Ministra, signori del Governo, è qui che noi vediamo un problema in questo decreto-legge. Lo vogliamo dire: abbiamo colto i segnali di controtendenza. Li abbiamo colti innanzitutto su quel terreno di delegittimazione di cui parlavo prima. Avete per la prima volta rimesso al centro dell'attenzione di un intervento governativo il tema della scuola, dell'istruzione e della ricerca, ma lo avete fatto in una misura che è drammaticamente insufficiente. Io credo che per serietà questo vada riconosciuto.
  Vedete, Sinistra Ecologia Libertà si asterrà su questo provvedimento proprio perché abbiamo scelto di cogliere quel segnale e di aprire una piccola, un po’ fragile – lo devo ammettere – linea di credito, che però misureremo già dalla prossima legge di stabilità. Infatti, quando si annuncia una svolta quella svolta dovrebbe essere in grado di misurarsi con il disastro nel quale questo settore è stato trascinato – e di fronte a miliardi di tagli non si può non dire che poco più di 400 milioni di euro siano un piccolo cerotto su una ferita troppo profonda – 100 milioni sul diritto allo studio – ne abbiamo discusso – fanno meno di quanto abbiamo investito l'anno scorso. È vero – lo ha detto il sottosegretario Galletti – che sono strutturali. Bene, è un passo avanti, ma ad oggi l'investimento è inferiore a quello dell'anno scorso. Siamo sotto i 150 milioni che l'anno scorso sono stati investiti sul diritto allo studio. Il welfare dello studente, anche qui bene, è una buona idea: 15 milioni di euro. La dispersione scolastica: 3 milioni e mezzo di euro per quest'anno e 11 milioni per il 2015.
  Lo voglio dire: in Puglia c’è un programma che da qualche anno va avanti, si chiama «Diritti a scuola», è un programma che il suo Ministero conosce bene e che è stato valutato come un programma d'eccellenza, anche da quegli organi di valutazione che noi contestiamo. Per farlo Pag. 82funzionare, signora Ministra, ci abbiamo messo ogni anno quasi 30 milioni di euro, solo per una regione.
  Allora, la lotta alla dispersione per noi e per questo Paese è una priorità. Voglio ricordare don Milani, che scriveva molti anni fa: «La scuola ha un solo grande problema: sono gli studenti che perde». Ecco, per evitare di perdere quegli studenti bisogna metterci le risorse. Ho finito, l'ho detto prima: dire che assumiamo gli insegnati e lo facciamo ricordandoci del contratto a invarianza finanziaria è uno schiaffo ai diritti dei lavoratori e alla dignità di chi lavora nella scuola. I nostri insegnati rispetto al resto d'Europa hanno una sola cosa che li differenzia: un livello salariale indegno per chi svolge un lavoro così importante.
  Ecco, avremmo avuto bisogno di una svolta vera. Noi continueremo a batterci perché questa svolta si possa produrre e lo faremo dall'opposizione, ma su questo terreno, avendo sempre la forza di mettere in campo proposte, perché questa vicenda, quella della scuola, dell'università e della ricerca, è per noi la vicenda non di una politica settoriale di questo Paese, ma è la vicenda di questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rampelli. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Signor Presidente, Ministro, colleghi deputati, il mio intervento sarà telegrafico nella speranza che sia anche di buon auspicio per affrettare i tempi di approvazione di questo decreto, che, però, preliminarmente vorrei dire che è stato gestito in maniera un po’ bislacca da parte della maggioranza e del Governo stesso. Dopodiché, quando è arrivato in Aula ci è arrivato forse frettolosamente o forse sotto i colpi della demagogia di chi ritiene che stare qui dentro anche 24 ore al giorno possa di per sé essere un fatto positivo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (ore 18,40)

  FABIO RAMPELLI. La qualità del lavoro che viene svolto è importante tanto quanto la quantità. Anche – lo dico affinché venga ascoltato, Presidente Giachetti – la scelta di evitare una pausa nei nostri lavori penso che sia un pessimo precedente, Presidente Giachetti. Vorrei se ne potesse discutere, perché non è possibile incentivare di fatto le non votazioni da parte dei colleghi. Se c’è una discussione generale si può fare tutto, se si vota un emendamento dietro l'altro e non c’è il tempo praticamente neanche per andarsi a sciacquare le mani, penso che questo non sia sintomatico di nessun segno di civiltà. Penso che bisogna, comunque, mettere l'Aula nelle condizioni di fare serenamente, con velocità, ma nel rispetto anche dei bisogni primari di una persona, il proprio lavoro, il proprio dovere. Abbiamo lavorato male in questi giorni e abbiamo lavorato peggio nell'ultimo giorno, nel tentativo di mettere dei tappi alle falle da un punto di vista della procedura, della regolarità, della coerenza di questo provvedimento, che – abbiamo potuto constatare – si sono espresse in maniera anche kafkiana attraverso i continui rinvii in Commissione del provvedimento stesso.
  Quindi, se non c’è la capacità da parte del Governo e da parte della maggioranza di garantire lavori lineari, non può pagare il prezzo di questa incongruenza l'Aula, che è costretta a stare senza muoversi dalle 10 di mattina fino alle 18 di sera, senza neanche una tappa. Questo significa incentivare al non voto i colleghi deputati.
  Noi ci asterremo su questo provvedimento. Ci asterremo perché non vogliamo passare per coloro i quali sono contrari ai contributi per gli studenti in difficoltà della scuola secondaria di primo e secondo livello per i trasporti pubblici. Non vogliamo passare per coloro che sono contrari all'incremento delle borse di studio. Non vogliamo passare per coloro che sono contrari a un giusto ammodernamento Pag. 83delle strutture scolastiche e, soprattutto, alla messa in sicurezza di quelle strutture che per troppo tempo sono state trascurate. Non che il nostro lavoro e questo provvedimento riusciranno a fare chissà che cosa, però c’è sicuramente un segnale positivo che noi vogliamo cogliere.
  Abbiamo sempre detto che non intendevamo svolgere un'opposizione pregiudiziale e talebana e così è anche in questa circostanza. Certo, non possiamo evitare di citare le fonti che vengono messe a copertura di questo decreto-legge da parte del Governo perché questa è la principale ragione per la quale non possiamo e non vogliamo votare a favore di questo decreto-legge: 13 milioni di euro per l'anno 2013, 315 milioni di euro per il 2014, 411 milioni di euro per l'anno 2015 e 413 milioni di euro a decorrere dal 2016 mediante corrispondente utilizzo di quote parte delle maggiori entrate derivanti dall'articolo 25, ossia aumento delle aliquote di accisa relative alla birra, ai prodotti alcolici intermedi e via discorrendo, oppure aumento delle imposte di registro ipotecarie e catastali.
  Siamo alle solite. Questo Governo non riesce a fare altro se non aumentare le accise. Una volta è il turno dei tabacchi, una volta è il turno della benzina, una volta è il turno degli alcolici. È una vergogna perché non si riesce a prendere il toro per le corna, non si riesce a fare i tagli alla spesa pubblica che sono necessari perché è esplosa vieppiù e ci sta mettendo in seria difficoltà perché è una mina vagante rispetto alla possibilità di mettere in moto l'economia di questo Paese.
  Non è così, quindi, che si possono andare a finanziare i provvedimenti e anche i provvedimenti che vengono giudicati importanti come questo. Così come 8,7 milioni di euro per il 2014, 35 per il 2015, 52 dal 2016 vengono reperiti tramite la riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 2, cioè, per farla breve, legge Fornero, risorse per gli ammortizzatori sociali.
  C’è qualcosa che non va se si tolgono soldi dagli ammortizzatori sociali per coprire decreti di qualunque natura e specie, anche che fossero decreti come questo sulla pubblica istruzione. E così potremmo andare avanti. Sono, comunque, centinaia di milioni di euro che vengono presi dalle fonti sbagliate, che lasciano irrisolti tutti i nodi del nostro sistema e del nostro bilancio e che oltretutto non riescono a intervenire su questioni che noi riteniamo fondamentali, che abbiamo anche estrinsecato attraverso l'elaborazione e la presentazione di emendamenti che sono stati bocciati.
  La gran parte li abbiamo riproposti – e vado a concludere – attraverso la formula degli ordini del giorno, clamorosamente in segno opposto accolti. Almeno una parte degli ordini del giorno presentati da noi sono stati accolti pur avendo lo stesso contenuto degli emendamenti. Tra questi – lo ricordo velocemente – un ordine del giorno che ci è stato approvato riguarda la conquista letteralmente da parte degli studenti e da parte delle famiglie della libertà di apprendimento da associare ad una libertà costituzionale che è la libertà di insegnamento e che deve prevedere, come tendenza da parte del sistema, ancorché autonomo scolastico, di abolire il libro di testo obbligatorio, di consentire che la scuola possa trasformarsi in luogo all'interno del quale le culture di riferimento all'insegna del pluralismo si confrontano.
  Non ci possono essere delle dottrine autentiche travestite da storiografia che ancora oggi si ostinano, per esempio, rispetto appunto ai manuali di storia, a dichiarare che le foibe erano nient'altro che delle doline carsiche e delle depressioni geologiche collocate nella parte nord orientale dell'Italia. Perché dire questo, come è scritto in alcuni manuali di storia, significa forzare la realtà, dire il falso e insegnare il falso, cioè tentare di indottrinare da un punto di vista ideologico gli studenti, gli alunni.
  Un altro argomento che abbiamo trattato è quello della equa distribuzione di bambini italiani e bambini stranieri nelle scuole italiane. Ci sono delle scuole, sia in provincia, sia nelle grandi città, soprattutto Pag. 84in periferia, che sono in sofferenza, pur essendo presente un decreto del Presidente della Repubblica del 1994 che impone l'equa distribuzione tra bambini stranieri e bambini italiani per garantire l'integrazione.
  Perché l'integrazione culturale, l'integrazione tra persone che hanno diverse provenienze, diverse sensibilità, diverse culture, diverse religioni può avvenire solo quando c’è un equilibrio nella composizione delle classi, che è l'esatto opposto – quindi, è un discorso assolutamente pragmatico e lineare, non ideologico – di quello che sta avvenendo, di fronte al cui fenomeno ci si volta dall'altra parte. Anche su questo, purtroppo, non abbiamo avuto delle risposte positive ed è anche per questo che non possiamo votare in maniera positiva su questo provvedimento.

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  FABIO RAMPELLI. Ricordo, in particolare – ho concluso, signor Presidente –, che questo decreto del Presidente della Repubblica è stato accompagnato da tre circolari di tre diversi Ministri della pubblica istruzione, che, di fatto, hanno dato delle indicazioni apparentemente perentorie ai dirigenti scolastici regionali, che non sono state rispettate. Quindi, siamo anche ad una sorta di insubordinazione da parte della cosiddetta autonomia scolastica rispetto a delle indicazioni che vengono chiare dal Ministero della pubblica istruzione e riprese dal decreto del Presidente della Repubblica. Queste le ragioni del nostro voto di astensione.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Santerini. Ne ha facoltà.

  MILENA SANTERINI. Signor Presidente, riassumerò il mio intervento e chiederò, però, di lasciare la versione più ampia agli atti. Affinché sia pubblicata in calce al resoconto della seduta odierna (La Presidenza lo consente sulla base dei criteri costantemente seguiti). Noi approviamo oggi un provvedimento sofferto, che ci ha già permesso, però, di toccare alcuni punti nevralgici della scuola. E, mentre diamo il nostro parere favorevole, intendiamo aprire da oggi una nuova fase di rinnovato protagonismo del Parlamento, perché questo provvedimento fotografa la scuola al tempo della crisi: cioè, mentre approviamo misure di welfare che servono alle famiglie e agli studenti, tutti sappiamo che questo sembra un ritorno indietro dell'Italia, cioè, a quando bisognava favorire la frequenza, garantire il diritto allo studio primario, anziché andare avanti e creare innovazione.
  Chiediamo quindi, pensiamo, quindi, che sarebbe stato preferibile, signor Ministro, concentrare energie e risorse su alcuni obiettivi fondamentali: ad esempio, a migliorare le competenze di base in italiano, matematica e scienze, oppure aprire un grande piano di formazione dei docenti o scegliere di concentrare le energie nella lotta alla dispersione, perché ogni insegnante possa dire «non uno di meno».
  Noi non vogliamo rinunciare a dire che un'altra scuola possibile; non sogniamo la riforma perfetta, che è come la tempesta perfetta, anzi, speriamo nei grandi effetti che partono dai piccoli cambiamenti, ma non crediamo a una logica quantitativa. Ma questa logica quantitativa non è soltanto del decreto, è anche del Parlamento: oggi abbiamo assistito alla fiducia, all'idea che si migliorasse il decreto con più musica, più inglese, più scienze motorie, più latino, ma questo non è il nostro modo di fare politica. Ma, purtroppo, decreti omnibus come questi, con tanti interventi a pioggia, facilitano questo atteggiamento, che riterrei immaturo.
  Noi chiediamo una comprensione più approfondita e un nuovo protagonismo del Parlamento su alcune misure concentrate tra quelle che vi abbiamo enunciato. Vogliamo concentrarci su alcuni punti, su alcune dimensioni chiave degli interventi: l'equità, la partecipazione dei cittadini, l'autonomia delle scuole, la valutazione degli interventi. Un solo esempio sul bonus di maturità. Ma nelle decisioni che prendiamo – e, per fortuna, anche grazie alla nostra richiesta si è confermata l'importanza Pag. 85del bonus, che tiene conto della carriera degli studenti –, quando decidiamo di misure così importanti, sappiamo, ad esempio, che le ricerche ci dicono che il risultato dei test permette agli studenti di superare la soglia iniziale, ma quelli che si laureano sono quelli che avevano una buona carriera scolastica, cioè quelli che verrebbero riconosciuti attraverso il bonus ? Riusciamo a toccare i fenomeni in questo modo ? E un altro punto su cui abbiamo dibattuto molto è la formazione dei docenti.
  Chiediamo quindi, signor Ministro, che si apra una nuova fase di concertazione e condivisione di misure e di processi virtuosi. Non grandi riforme, ma iniziative che davvero si concentrano sulle risorse produttive e creano, da anche piccoli cambiamenti, grandi effetti.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI (ore 18,50)

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Galan. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GALAN. Signor Presidente e onorevoli colleghi... (La deputata Santerini si avvicina ai banchi dei deputati del gruppo della Lega Nord e Autonomie – Scambio di apostrofi tra la deputata Santerini e deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie).

  PRESIDENTE. Cosa succede colleghi ? Sta parlando l'onorevole Galan, per cortesia ! Prego, onorevole Galan.

  GIANCARLO GALAN. I Governi di grande coalizione si dividono in due grandi categorie... (Il deputato Molteni si avvicina ai banchi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia – scambio di apostrofi tra il deputato Molteni e la deputata Santerini).

  PRESIDENTE. Collega Molteni ! Collega Molteni ! Collega Molteni, per favore ! Onorevole Molteni, le chiedo la cortesia: raggiunga il banco. Ho motivo di ritenere che purtroppo la Presidenza non è riuscita a capire che cosa è successo, però lasciamo intervenire l'onorevole Galan.
  Prego, onorevole Galan.

  GIANCARLO GALAN. Grazie Presidente e grazie onorevoli colleghi. I Governi di grande coalizione, dicevo, si possono dividere in due grandi categorie: quelli che fanno grandi riforme – è successo, anche in Italia: la Costituzione repubblicana nel 1948... (Commenti).

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore ! Sta parlando l'onorevole Galan ! Onorevole Molteni ! Onorevole Schirò ! Onorevole Schirò !
  Le chiedo scusa onorevole Galan. Se dovete discutere, se è possibile... Stava parlando l'onorevole Galan, onorevole Schirò se raggiunge il banco permettiamo all'onorevole Galan di fare il suo intervento. Per favore, colleghi ! È una questione di rispetto per tutti. Capisco che c’è stato uno screzio, vi chiedo scusa. Prego, onorevole Galan.

  GIANCARLO GALAN. I Governi di grande coalizione o fanno grandi riforme – ed è successo anche in Italia, nel 1948: la nostra Costituzione, è successo in Germania più volte e probabilmente succederà ancora per quel grande accordo che tiene inchiodata la Merkel da cinque settimane e con la condizione che mancano cinque voti alla sua maggioranza assoluta – oppure – ed è l'altra alternativa – fanno piccoli provvedimenti, generalmente molto costosi. Questo di oggi non è il primo caso, non è la prima ipotesi. Dispiace. La scuola avrebbe meritato di più, soprattutto i nostri studenti avrebbero meritato di più.
  Dirò soltanto, data la limitazione del tempo, l'aspetto migliore di questo provvedimento e l'aspetto peggiore. Il migliore: abbiamo restituito un po’ di certezza delle regole ai nostri studenti. Mi spiego meglio: chi è entrato in un'aula per svolgere il test di ammissione alle facoltà a numero chiuso è uscito ed erano cambiate le regole. Chi contava sul bonus, giusto o Pag. 86sbagliato che questo fosse, contava su un punteggio diverso. Le regole sono state cambiate mentre si giocava la partita. Ora io mi domando: come è possibile, signor Ministro, che proprio dal suo Ministero, preposto all'istruzione, all'università e alla ricerca, ovvero i punti cardine per il futuro di questo Paese e dei cittadini di domani, sia potuto uscire un messaggio tanto scellerato come quello per cui le istituzioni, lo Stato possono cambiare le regole in corsa. Ci lamentiamo da mesi dell'ondata di antipolitica che sta investendo i nostri cittadini e poi insegniamo ai nostri ragazzi che non si devono fidare, che non ci sono certezze, perché siamo così arroganti da cambiare le regole in corsa, sotto il loro naso. È mai possibile uno scempio del genere ? E non mi riferisco alla bontà o meno del bonus maturità in quanto tale, ma alla pessima immagine che le istituzioni hanno dato in questa vicenda. E domando a me stesso e domando a voi: cosa sarebbe successo se il Ministro, invece di provenire dalle file del Partito Democratico, si fosse chiamato Mariastella Gelmini ?
  Ve lo dico subito cosa sarebbe successo, perché lo sapete: in meno di due ore, gridando allo scandalo e all'incompetenza, con quel vigore e quella convinzione che la sinistra non perde occasione di dimostrare, sarebbero state chieste le sue immediate dimissioni. In questa occasione grandi silenzi, grandi tentativi di sminuire una vicenda gravissima. Forse sarebbe servito un atto di coscienza personale, visto che quella politica è così altalenante. Ma così non è stato.
  Vengo alla parte peggiore, all'articolo 25, le coperture finanziarie, ovviamente. L'aumento dell'IVA, del costo dei bolli, l'incremento delle accise sui carburanti, dell'imposta di registro, l'introduzione di Robin e Tobin tax; anche il vapore acqueo si è riusciti a tassare: le sigarette elettroniche. E, poi, l'aumento delle accise sui prodotti alcolici, birre e spiriti, utilizzato in ben due provvedimenti distinti, decreto cultura e, ora, decreto istruzione.
  Tra l'altro, si mente sapendo di farlo, perché a luglio 2013, in una nota della Ragioneria si esprime parere contrario all'aumento di tassazione sui prodotti alcolici, perché deprimerebbe i consumi e quindi il gettito. Ma in solo poche settimane, non solo alza quasi al 30 per cento le stesse accise, ma deposita una nota in Commissione bilancio in cui afferma esattamente il contrario, non ci sarà alcuna contrazione dei consumi. Delle due, l'una: o il Governo mentiva a luglio, o mente adesso.
  Eppure l'alternativa c'era. Già in Commissione mi sono fatto portatore di una proposta emendativa che intendeva superare completamente ogni tassazione sui prodotti alcolici, e che prevedeva di assoggettare all'IVA alcuni prodotti di Poste Italiane, oggi esente da quell'imposta. In Italia il settore postale è ingessato per via di norme costruite ad hoc, in palese contrasto con le disposizioni del libero mercato europeo, come peraltro evidenziato dalla giurisprudenza europea e dalle recenti pronunce dell’Antitrust italiana. Una copertura emendativa che avrebbe avuto un gettito certo, ancora maggiore di quello presunto derivante dalle accise sugli alcolici, senza mettere le mani nelle tasche dei consumatori. Dal momento che Poste Italiane pare concentrarsi oggi più su altri servizi, anche «aerei», mi pareva che rendere meno ricco lo Stato per tutelare settori produttivi importanti per l'economia del Paese fosse un impegno che avrei potuto condividere assieme agli altri partiti di maggioranza e al Governo. Il maggior gettito sarebbe derivato dall'indetraibilità IVA gravante su alcuni segmenti di operatori, banche ed assicurazioni avrebbero fatto tornare allo Stato parte di quel miliardo regalato da poco dal Governo nella recente legge di stabilità: il riferimento, è ovvio, va alla deducibilità delle perdite, attualmente in esame al Senato. Invece, mi sono trovato a combattere con le resistenze ideologiche del Governo e, nonostante un orientamento nettamente e largamente positivo dei componenti la Commissione, agli ordini del Partito Democratico, nonostante i numerosi, lunghissimi tentativi di trovare uno sbocco alla situazione, il MEF ha continuato ad esprimere Pag. 87parere contrario e il Partito Democratico non ha avuto il coraggio di mettere in discussione gli ordini di scuderia, prontamente seguito in questo da Scelta Civica. Peccato, non si riesce proprio ad accettare l'idea di spendere meno, meno privilegi per lo Stato, più concorrenza nel mercato.
  Prendo atto che il Governo considera la propria partecipazione totalitaria in Poste un elemento ostativo a rivedere il regime IVA sui prodotti postali, una prova tanto evidente quanto goffa circa la sua impossibilità di poter fungere da arbitro neutrale; la sua terzietà è irrimediabilmente compromessa, per ammissione del Ministero dell'economia e delle finanze stesso.
  Sarebbe dunque bene che il tema venisse affrontato da altri soggetti, più indipendenti. E così, grazie a queste preclusioni politiche, non solo le coperture alcool ci sono ancora, ma sono state ulteriormente aumentate. Oggi la tassazione prevede un incremento delle accise che arriva a toccare il più 32 per cento in vigore dal 2015, con diversi ritocchi intermedi. Ho terminato.
  Come ognuno può capire, ci sono sufficienti motivi per il mio gruppo per votare contro questo provvedimento, ma noi siamo uomini e donne leali e corretti, abbiamo un patto. Abbiamo un patto con i nostri alleati. E quindi, nonostante il contenuto del provvedimento, soprattutto di alcune parti del provvedimento, nonostante quello che è successo ieri, io comunico che non mancherà al Governo il sostegno della mia parte politica, di Forza Italia, del Popolo della Libertà (Applausi dei deputati del gruppo Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Luigi Gallo. Ne ha facoltà. Chiedo ai colleghi che sono attorno all'onorevole Gallo se possono evitare di fare capannelli, per permettere l'intervento dell'onorevole Gallo.

Testo sostituito con errata corrige volante   LUIGI GALLO. Signor Presidente, colleghi, l'istruzione riparte, Ministro Carrozza, ma dove va ? Quale sarà il tempo necessario per approdare in un porto sicuro ? Quello che oggi vediamo tutti noi, gli studenti, i docenti, i dirigenti scolastici, è una barca alla deriva, con cibo razionato per tutto l'equipaggio, con tante falle rattoppate nello scafo, che resta a galla non per merito vostro, non per merito della politica, non certo per le bugie e la propaganda di Letta, ma solo per il grande spirito di responsabilità della comunità scolastica e dei professionisti della scuola (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Non siamo al Governo, non ancora, e non abbiamo potuto ribaltare la struttura di questo decreto. Non possiamo ribaltare la nostre priorità, che sono gli F-35, la TAV, le missioni militari all'estero, le vostre amiche banche e i signori del gioco d'azzardo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !
  Per l'istruzione, per la società della conoscenza, per il diritto allo studio, per la ricerca, solo pochi spiccioli, buoni per confezionare spot elettorali, slogan da sbandierare in TV. Il MoVimento 5 Stelle è da settimane che ha riversato tutte le sue energie in questo decreto: centinaia di incontri con le categorie, con gli attori sociali della scuola, visite ed ispezioni, abbiamo presentato 250 emendamenti in Commissione, 140 emendamenti in Aula, frutto di un lungo lavoro di riflessione e di studio. Tutti gli emendamenti rilanciavano una visione: affrontavano la complessità del mondo della scuola e si prendevano la responsabilità di dirimere anche questioni annose nel mondo della scuola, responsabilità che lei non si è presa. La strada della demagogia sarebbe stata molto più semplice, e magari avrebbe pagato di più in termini di consenso, ma la strada era già occupata, perché l'avete scelta voi da subito con il vostro slogan: l'istruzione riparte (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !
  Abbiamo toccato il picco più basso per il diritto allo studio nella storia degli ultimi anni della Repubblica con questo Governo. La volontà di un'intera Commissione cultura è stata calpestata dal Ministro dell'economia, dei ragionieri di Stato, perché in questo Stato, quello che non Pag. 88appartiene ai cittadini, è diventato tutto merce, tutto un'operazione contabile, anche il futuro, anche il sapere, anche la cultura. Abbiamo contrastato quest'opera con un investimento sulle residenze universitarie e gli alloggi appartenenti agli enti locali per gli studenti, un'altra emergenza nel nostro Paese, che finora non ha previsto adeguati posti letto per gli studenti fuori sede. Questa è a una vittoria del MoVimento 5 Stelle per tutti gli studenti, risorse che non ci sarebbero state per le residenze universitarie senza il MoVimento 5 Stelle in questo Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Da più mesi, con tutti i mezzi a disposizione dei parlamentari, ci battiamo per l'eliminazione della spending review per i contributi universitari con proposte di legge e ora con un emendamento in questo decreto. Nulla, anche in questo caso. Un'altra occasione mancata e non abbiamo visto alcuna barricata del PD in Commissione, come pubblicamente afferma in ogni occasione.
  Non è possibile far pagare agli studenti i mancati investimenti dello Stato nell'università e nella ricerca; i cittadini pagano per i rimborsi elettorali, pagano per il finanziamento per l'editoria, pagano per le scuole private, ma che servizi ricevono dallo Stato ? Dove sono i loro diritti ? Il diritto allo studio, il diritto al lavoro, il diritto alla qualità di vita, il diritto alla felicità sono evaporati in questo Paese.
  Noi stiamo mandando al macero intere generazioni senza più futuro e non accetteranno ancora per molto l'elemosina di Stato che in questi anni i partiti stanno concedendo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Veramente credete che si accontenteranno dei vostri stage, tirocini o apprendistato ? La vera emergenza scuola, università e ricerca è la qualità. Non possiamo essere un Paese che si accontenta sempre dello stato delle cose, di una scuola abbandonata.
  Allora le rubriche del decreto sono belle parole: welfare dello studente, diritto allo studio. Apprezziamo lo sforzo ma la rimandiamo a settembre, ministro Carrozza, non è abbastanza quello che è stato fatto in questo decreto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Sono belle parole, come abbiamo detto per sport, ma sono interventi inadeguati. Quando abbiamo finito i soldi in quelle rubriche cosa resta alla scuola ? È stato per noi uno spreco di denaro pubblico quelle risorse se non sono interventi strutturali che intervengono realmente; quando si interviene sulla dispersione scolastica si interviene con una cifra dopo di che, terminata quella, il progetto finisce e non si è introdotto un tutor che segue gli studenti che abbandonano la scuola.
  Il sottosegretario sa bene qual è l'importanza di un maestro di strada, di un maestro che accompagna gli studenti ma queste misure strutturali non ci sono nel decreto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Potenziamento dell'offerta formativa: due ore di geografia. Chiedevamo di potenziare anche l'offerta formativa che è stata falciata dalla Gelmini: storia dell'arte, latino e italiano; no, era inammissibile per materia. Queste non sono materie dell'istruzione, sappiatelo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Abbiamo fatto il possibile per dare un po’ di colore a questo decreto che è un decreto che ci rattrista, ci rattrista la condizione che vivono gli studenti in questo Paese in questo momento perché, insieme ai docenti, devono portarsi il peso dell'istruzione e della conoscenza in questo Paese. Abbiamo cercato di migliorarlo, abbiamo cercato di introdurre dei principi: se si combatte per la salute degli studenti poi non possiamo avere il distributore di merendine nella scuola che incentiva l'obesità dei nostri studenti e quindi l'abbiamo introdotto.
  Sappiamo che abbiamo inserito tutti elementi all'interno del decreto che non hanno risorse di supporto, lo sappiamo; sappiamo che abbiamo inserito la lingua inglese per l'infanzia; sappiamo che abbiamo inserito la lingua 2 come potenziamento per gli stranieri; sappiamo che abbiamo inserito una prima rivoluzione di Pag. 89scuola digitale ma a costo zero. Lo sappiamo ma prima o poi le risorse a quei commi ce la metteremo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Lei, sulla scuola digitale, Ministro Carrozza, ha sempre detto che non possiamo fare una fuga in avanti. Ho letto una delle sue ultime interviste in cui dice che la scuola digitale non può essere calata dall'alto. Ma, Ministro, le assicuro, io nella scuola ci sono: i docenti preparati ad affrontare questa sfida ci sono.
  Noi, nel nostro emendamento, prevediamo un solo docente supervisore che, insieme ad altri, collabora a creare biblioteche virtuali con un apprendimento che si costruisce, un sapere che si costruisce, non si trasferisce più da un libro alla persona (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Abbiamo cercato di spostare l'attenzione dai quiz INVALSI ai bisogni educativi speciali e ci siamo riusciti.
  Concludo. La Commissione cultura è stato esautorata del suo lavoro su molti emendamenti dalla Commissione bilancio. La pistola fumante l'abbiamo vista in questo decreto-legge: ce l'aveva il Ministro dell'economia e delle finanze. Le buone intenzioni di tutto il MoVimento 5 Stelle e anche delle altre forze politiche: non bastano le buone intenzioni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Lei, Ministro, è la faccia pulita di questo Governo: lo ammettiamo. Ma lei ha le mani legate e, forse, non è l'unica. Noi chiediamo ufficialmente che, con un atto di dignità, consegni la delega di Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca al Ministro dell'economia e delle finanze (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  LUIGI GALLO. Signor Presidente, colleghi, l'istruzione riparte, Ministro Carrozza, ma dove va ? Quale sarà il tempo necessario per approdare in un porto sicuro ? Quello che oggi vediamo tutti noi, gli studenti, i docenti, i dirigenti scolastici, è una barca alla deriva, con cibo razionato per tutto l'equipaggio, con tante falle rattoppate nello scafo, che resta a galla non per merito vostro, non per merito della politica, non certo per le bugie e la propaganda di Letta, ma solo per il grande spirito di responsabilità della comunità scolastica e dei professionisti della scuola (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Non siamo al Governo, non ancora, e non abbiamo potuto ribaltare la struttura di questo decreto. Non possiamo ribaltare le vostre priorità, che sono gli F-35, la TAV, le missioni militari all'estero, le vostre amiche banche e i signori del gioco d'azzardo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !
  Per l'istruzione, per la società della conoscenza, per il diritto allo studio, per la ricerca, solo pochi spiccioli, buoni per confezionare spot elettorali, slogan da sbandierare in TV. Il MoVimento 5 Stelle è da settimane che ha riversato tutte le sue energie in questo decreto: centinaia di incontri con le categorie, con gli attori sociali della scuola, visite ed ispezioni, abbiamo presentato 250 emendamenti in Commissione, 140 emendamenti in Aula, frutto di un lungo lavoro di riflessione e di studio. Tutti gli emendamenti rilanciavano una visione: affrontavano la complessità del mondo della scuola e si prendevano la responsabilità di dirimere anche questioni annose nel mondo della scuola, responsabilità che lei non si è presa. La strada della demagogia sarebbe stata molto più semplice, e magari avrebbe pagato di più in termini di consenso, ma la strada era già occupata, perché l'avete scelta voi da subito con il vostro slogan: l'istruzione riparte (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !
  Abbiamo toccato il picco più basso per il diritto allo studio nella storia degli ultimi anni della Repubblica con questo Governo. La volontà di un'intera Commissione cultura è stata calpestata dal Ministro dell'economia, dei ragionieri di Stato, perché in questo Stato, quello che non Pag. 88appartiene ai cittadini, è diventato tutto merce, tutto un'operazione contabile, anche il futuro, anche il sapere, anche la cultura. Abbiamo contrastato quest'opera con un investimento sulle residenze universitarie e gli alloggi appartenenti agli enti locali per gli studenti, un'altra emergenza nel nostro Paese, che finora non ha previsto adeguati posti letto per gli studenti fuori sede. Questa è a una vittoria del MoVimento 5 Stelle per tutti gli studenti, risorse che non ci sarebbero state per le residenze universitarie senza il MoVimento 5 Stelle in questo Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Da più mesi, con tutti i mezzi a disposizione dei parlamentari, ci battiamo per l'eliminazione della spending review per i contributi universitari con proposte di legge e ora con un emendamento in questo decreto. Nulla, anche in questo caso. Un'altra occasione mancata e non abbiamo visto alcuna barricata del PD in Commissione, come pubblicamente afferma in ogni occasione.
  Non è possibile far pagare agli studenti i mancati investimenti dello Stato nell'università e nella ricerca; i cittadini pagano per i rimborsi elettorali, pagano per il finanziamento per l'editoria, pagano per le scuole private, ma che servizi ricevono dallo Stato ? Dove sono i loro diritti ? Il diritto allo studio, il diritto al lavoro, il diritto alla qualità di vita, il diritto alla felicità sono evaporati in questo Paese.
  Noi stiamo mandando al macero intere generazioni senza più futuro e non accetteranno ancora per molto l'elemosina di Stato che in questi anni i partiti stanno concedendo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Veramente credete che si accontenteranno dei vostri stage, tirocini o apprendistato ? La vera emergenza scuola, università e ricerca è la qualità. Non possiamo essere un Paese che si accontenta sempre dello stato delle cose, di una scuola abbandonata.
  Allora le rubriche del decreto sono belle parole: welfare dello studente, diritto allo studio. Apprezziamo lo sforzo ma la rimandiamo a settembre, ministro Carrozza, non è abbastanza quello che è stato fatto in questo decreto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Sono belle parole, come abbiamo detto per sport, ma sono interventi inadeguati. Quando abbiamo finito i soldi in quelle rubriche cosa resta alla scuola ? È stato per noi uno spreco di denaro pubblico quelle risorse se non sono interventi strutturali che intervengono realmente; quando si interviene sulla dispersione scolastica si interviene con una cifra dopo di che, terminata quella, il progetto finisce e non si è introdotto un tutor che segue gli studenti che abbandonano la scuola.
  Il sottosegretario sa bene qual è l'importanza di un maestro di strada, di un maestro che accompagna gli studenti ma queste misure strutturali non ci sono nel decreto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Potenziamento dell'offerta formativa: due ore di geografia. Chiedevamo di potenziare anche l'offerta formativa che è stata falciata dalla Gelmini: storia dell'arte, latino e italiano; no, era inammissibile per materia. Queste non sono materie dell'istruzione, sappiatelo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Abbiamo fatto il possibile per dare un po’ di colore a questo decreto che è un decreto che ci rattrista, ci rattrista la condizione che vivono gli studenti in questo Paese in questo momento perché, insieme ai docenti, devono portarsi il peso dell'istruzione e della conoscenza in questo Paese. Abbiamo cercato di migliorarlo, abbiamo cercato di introdurre dei principi: se si combatte per la salute degli studenti poi non possiamo avere il distributore di merendine nella scuola che incentiva l'obesità dei nostri studenti e quindi l'abbiamo introdotto.
  Sappiamo che abbiamo inserito tutti elementi all'interno del decreto che non hanno risorse di supporto, lo sappiamo; sappiamo che abbiamo inserito la lingua inglese per l'infanzia; sappiamo che abbiamo inserito la lingua 2 come potenziamento per gli stranieri; sappiamo che abbiamo inserito una prima rivoluzione di Pag. 89scuola digitale ma a costo zero. Lo sappiamo ma prima o poi le risorse a quei commi ce la metteremo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Lei, sulla scuola digitale, Ministro Carrozza, ha sempre detto che non possiamo fare una fuga in avanti. Ho letto una delle sue ultime interviste in cui dice che la scuola digitale non può essere calata dall'alto. Ma, Ministro, le assicuro, io nella scuola ci sono: i docenti preparati ad affrontare questa sfida ci sono.
  Noi, nel nostro emendamento, prevediamo un solo docente supervisore che, insieme ad altri, collabora a creare biblioteche virtuali con un apprendimento che si costruisce, un sapere che si costruisce, non si trasferisce più da un libro alla persona (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Abbiamo cercato di spostare l'attenzione dai quiz INVALSI ai bisogni educativi speciali e ci siamo riusciti.
  Concludo. La Commissione cultura è stato esautorata del suo lavoro su molti emendamenti dalla Commissione bilancio. La pistola fumante l'abbiamo vista in questo decreto-legge: ce l'aveva il Ministro dell'economia e delle finanze. Le buone intenzioni di tutto il MoVimento 5 Stelle e anche delle altre forze politiche: non bastano le buone intenzioni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Lei, Ministro, è la faccia pulita di questo Governo: lo ammettiamo. Ma lei ha le mani legate e, forse, non è l'unica. Noi chiediamo ufficialmente che, con un atto di dignità, consegni la delega di Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca al Ministro dell'economia e delle finanze (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Coscia. Ne ha facoltà.

  MARIA COSCIA. Signor Presidente, signora Ministro, sottosegretari, colleghi, sarebbe troppo facile dire al presidente Galan e ai colleghi del PdL che, se la scuola italiana si trova in questa situazione di gravissima difficoltà, dobbiamo guardare un po’ indietro, agli anni del Governo Berlusconi che ha tagliato oltre 9 miliardi alla scuola e all'università (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) e ancora oggi abbiamo difficoltà a recuperare le risorse per il Fondo di finanziamento ordinario e ancora oggi la scuola, gli insegnanti, soprattutto gli studenti, stanno pagando il prezzo di quelle scelte. Lo stesso Presidente Napolitano, durante l'inaugurazione dell'anno scolastico, ha voluto sottolineare come la scuola negli ultimi anni ha sofferto di incomprensioni, di miopie, di tagli alla cieca.
  Noi siamo dovuti correre ai ripari. Certo, questo decreto-legge non risolve i problemi della scuola. Questo decreto-legge però segna un'inversione di rotta, dà una nuova direzione di marcia. Ci sono 450 milioni in più per la scuola e per l'università. Ci sono una serie di misure che, pur essendo questo un decreto-legge, vogliono rimettere in primo luogo al centro gli studenti, i ragazzi che devono avere il diritto non solo di accedere all'istruzione ma anche ad avere il successo scolastico. Per questo si sono trovate risorse per potenziare il diritto allo studio, per mettere stabilmente 100 milioni in più sulle borse di studio ma noi abbiamo chiesto che si deve fare di più, a partire dal prossimo disegno di legge di stabilità, per affermare una cosa che nelle scuole più avanzate già si fa, non solo per mettere il tetto ai libri di testo. Ma anche per dire alle scuole che, se vogliono, possono sperimentare innovazioni didattiche e, quindi, produrre propri materiali sì, collega Gallo, anche digitali. Infatti anche noi abbiamo avanzato proposte di innovazione in questa direzione ma questo è frutto proprio del lavoro positivo, faticoso, lungo di queste settimane tuttavia costruttivo che abbiamo avuto sia in Commissione che nei rapporti con il Governo.
  Abbiamo reintrodotto il comodato d'uso, abbiamo contemplato misure contro la dispersione scolastica, uno dei punti più deboli, purtroppo, del nostro sistema. Noi siamo tra gli ultimi in Europa e questa è Pag. 90una ferita che va sanata, per questo sono state previste misure importanti in questa direzione, così da ampliare l'offerta formativa. Abbiamo voluto anche ridare speranza agli insegnanti, al personale delle scuole che negli anni passati erano stati maltrattati, delegittimati e messi all'indice quando invece rappresentano le forze propulsive della società italiana. Senza gli insegnanti motivati noi non possiamo dare speranze future ai nostri ragazzi e fare in modo che la scuola italiana possa produrre qualità nell'insegnamento e nell'educazione. Per questo il provvedimento al nostro esame prevede, per esempio, cosa di non poco conto, che 26 mila insegnanti di sostegno saranno finalmente stabilizzati, cioè di ruolo, potranno dare continuità didattica a 52 mila ragazzi diversamente abili. Si tratta di una novità dirompente proprio nella situazione economico-finanziaria in cui si trova il bilancio dello Stato. Allo stesso tempo si è ripreso a ragionare in termini di Piano triennale per la stabilizzazione di ben 69 mila docenti e 19 mila appartenenti al personale ATA. Certo, sappiamo che tutto questo non è esaustivo, non è ovviamente tutto quello che serve alla scuola, c'era anche un punto critico che abbiamo corretto e che riguardava, per esempio, il bonus, nella convinzione che i ragazzi i quali si sono trovati quel giorno improvvisamente senza avere questo punteggio hanno avuto gravissime difficoltà, quindi abbiamo riparato. L'abbiamo fatto insieme al Ministro, insieme e non contro il Governo. Abbiamo ripreso e rafforzato gli interventi già avviati per l'edilizia scolastica. Non voglio farla lunga perché so che i colleghi devono prendere i treni, tuttavia consentitemi...

  PRESIDENTE. Colleghi, permettiamo all'onorevole Coscia di intervenire con tranquillità.

  MARIA COSCIA. ... di parlare almeno cinque minuti, non so se sia possibile. Consentitemi colleghi, non voglio farla lunga perché siamo tutti attrezzati per poter poi leggere e guardare con attenzione al provvedimento. Comunque, ci tengo a ricordare che noi stessi siamo consapevoli che si è cambiata direzione di marcia, che si vuole dare un nuovo impianto, una nuova direzione all'istruzione nel nostro Paese, ma insieme, cara Ministra, caro Governo, dobbiamo fare di più. Chiediamo tutti insieme che si faccia di più a partire dalla prossima legge di stabilità facendo in modo che le borse di studio arrivino almeno al livello degli stanziamenti del 2013. Noi abbiamo accolto con favore l'approvazione di un nostro ordine del giorno, così come più risorse anche sulla formazione del personale, come ricordava la collega Santerini.
  Cara Ministra, c’è comunque bisogno di ripensare anche complessivamente alle politiche che riguardano il personale. Cari colleghi, è troppo facile dire e far credere a tutti i nostri diplomati e laureati che si possono riaprire le graduatorie ad esaurimento dando loro un'illusione. Il problema è che bisogna cambiare alla radice le politiche del personale, bisogna fare in modo di riflettere sulle modalità di formazione iniziale, di riflettere sulle modalità con cui queste persone vengono selezionate e incluse nelle scuole e, allo stesso tempo, ragionare con molta chiarezza su quello che dev'essere il fabbisogno di personale. Noi commetteremmo un delitto continuando ad illudere le giovani generazioni di poter trovare posto nella scuola se non si riflette su questo punto nodale.
  Se vogliamo dare speranza e fiducia, abbiamo bisogno quindi di fare chiarezza, abbiamo bisogno di dare indicazioni forti per fare in modo che si riaffermi il valore centrale dell'istruzione nel nostro Paese, perché istruzione vuol dire centralità e punto di forza per uscire definitivamente dalla crisi economica di questo Paese e perché istruzione significa costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile e dare fiducia, speranza e certezze per le giovani generazioni e per i punti di forza che il nostro Paese deve avere perché deve coltivare le tante intelligenze (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

Pag. 91

(Correzioni di forma – A.C. 1574-A)

  MANUELA GHIZZONI, Relatore. Chiedo di parlare ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi vi chiedo di liberare i banchi del Comitato dei nove e di prendere posto.

  MANUELA GHIZZONI, Relatore. Signor Presidente, devo leggere una correzione di forma. Ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento, sottopongo all'Assemblea la seguente correzione di forma: le parole introdotte a seguito dell'approvazione dell'emendamento Buonanno 5.204 devono intendersi aggiunte alla fine del quinto periodo e non del settimo periodo del comma 2 dell'articolo 5. Grazie agli uffici e grazie a tutti i colleghi.

  PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, le correzioni di forma proposte dal relatore si intendono approvate.
  (Così rimane stabilito).

(Coordinamento formale – A.C. 1574-A)

  PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
  (Così rimane stabilito).

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 1574-A)

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
  Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di conversione n. 1574-A, di cui si è testé concluso l'esame.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Simoni, Locatelli, Placido...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:
  «Conversione in legge del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca » (1574-A):

   Presenti  280   
   Votanti  202   
   Astenuti   78   
   Maggioranza  102   
    Hanno votato  195    
    Hanno votato no   7.

  Sono in missione 49 deputati.
  La Camera approva (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Vedi votazioni).

Sull'ordine dei lavori (ore 19,25).

  ALBERTO ZOLEZZI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Chiedo ai colleghi che lasciano l'Aula di farlo in silenzio.

  ALBERTO ZOLEZZI. Grazie Presidente, faccio presente un fatto avvenuto questa notte qui a Roma. Intervengo perché è il dodicesimo incendio che si è verificato nella zona tra via Cairoli e via Carlo Alberto, a Roma, il dodicesimo incendio importante che si verifica e, anche in questo caso, c’è stato pericolo per gli edifici e per l'incolumità delle persone che erano presenti. Purtroppo, è una zona molto, ma molto degradata dove stazionano clochard e altre persone senza fissa dimora. L'incendio, sicuramente doloso dalle caratteristiche, ha causato insicurezza alle persone e alle cose.
  Se qualche altro collega con me vorrà redigere atti di sindacato ispettivo sul tema, il mio è un invito a farlo, anche perché, proprio ieri sera, il sindaco Marino l'unica cosa che è riuscito a dire a Radio due è che, per il bene di Roma, si spoglierà se la Roma vince lo scudetto. Pag. 92Credo che ci siano altri temi più importati sulla città (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  ANDREA COLLETTI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi, vi invito a rimanere in silenzio, anche coloro che stanno uscendo.

  ANDREA COLLETTI. Signor Presidente, oggi abbiamo appreso da organi di stampa che il Ministro Cancellieri sembra che abbia fatto quanto in suo potere, a livello di Dap, per far uscire dal carcere Giulia Ligresti, detenuta in carcere, in custodia cautelare carceraria.
  A quanto pare è qualcosa che avviene sempre più spesso qui in Italia da parte del Governo di interessarsi di situazioni singole e di connessioni del potere esecutivo con il potere economico e finanziario, o, qualche volta, anche con il potere internazionale, basta ricordarsi della nipote di Mubarak.
  Ad ogni modo tutto questo è davvero gravissimo. Noi del MoVimento 5 Stelle speriamo vivamente che la Cancellieri smentisca al più presto queste indiscrezioni e questi verbali che sono usciti del suo interrogatorio presso la procura di Torino. Altrimenti, in caso contrario, pretendiamo le sue immediate dimissioni, perché è indecente che il Ministro della giustizia si occupi di queste cose (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Ricordo anche ai miei colleghi, che mi sembra che lo stesso figlio del Ministro Cancellieri abbia lavorato per la Fondiaria-Sai e abbia ricevuto una buonuscita di 3,6 milioni di euro e, guarda caso, la signora Giulia Ligresti era una delle socie della Fondiaria-Sai. È sicuro che sia una coincidenza tutto ciò – non vogliamo mica essere maligni noi –, però ricordo all'Aula che si è fatto un gran trambusto per quello che è successo alla questura di Milano.

  PRESIDENTE. Colleghi, lasciamo parlare l'onorevole Colletti.

  ANDREA COLLETTI. Mi aspetto dai colleghi di PD, SEL e quant'altro, di fare lo stesso trambusto per questa cosa e ricordo a quest'Aula che per denutrizione è morto un certo Stefano Cucchi. Peccato che lui non era figlio di nessuno, a quanto pare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Congratulazioni).

  SERGIO BOCCADUTRI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  SERGIO BOCCADUTRI. Signor Presidente, desidero parlare sull'ordine dei lavori ma forse, dovrei dire, sull'ordine delle cose.
  La settimana prossima dovremo affrontare il dibattito sul bilancio della Camera e vorrei che lo facessimo con serenità e competenza, giacché le istituzioni dello Stato sono cosa seria e non possono essere continuamente dileggiate e vituperate. Un Paese senza istituzioni democratiche è un Paese meno democratico e più povero, a mio avviso.
  Le faccio un esempio di un attacco alle istituzioni fatto con incompetenza da un giornalista solitamente attento e accorto. Mi riferisco all'articolo pubblicato da Il Corriere della Sera il 26 ottobre scorso a firma di Sergio Rizzo, dove si scrive che il consiglio regionale della Puglia avrebbe adottato una deliberazione consiliare tale per cui i gruppi politici consiliari diverrebbero degli enti privati, in modo tale da sottrarsi al controllo della Corte dei conti. Si tratta di una cosa non vera. L'articolo 100 della Costituzione stabilisce che sono soggetti al controllo della Corte dei conti tutti quegli organismi alle cui finanze il pubblico erario contribuisce in via ordinaria. Ebbene, i gruppi consiliari della regione Puglia sono sicuramente di questa natura e, pertanto, la Corte dei conti continuerà a controllarli come previsto dalla legge. La delibera che Rizzo cita, senza forse comprenderne il significato, dice soltanto e semplicemente che i gruppi consiliari, quando operano al di fuori delle procedure consiliari, si avvalgono del diritto Pag. 93privato. Questo significa, per esempio, che i contratti di lavoro che essi stipuleranno, saranno contratti privatistici. Lo stesso dicasi per eventuali contratti di servizio, per eventi, studi, eccetera, che dovessero comunque concludere. La norma è dunque, al contrario di quel che dice il giornalista Rizzo, proprio un presidio per l'ente pubblico, che non sarà mai responsabile per oneri di contratti stipulati dai gruppi.
  Lo spirito con cui vorrei che affrontassimo le prossime discussioni è questo, uno spirito di conoscenza e verità.

  EDOARDO FANUCCI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  EDOARDO FANUCCI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questo pomeriggio tutte le rappresentanze sindacali dei 309 mila lavoratori delle aziende di credito associate all'ABI hanno incrociato le braccia, in uno sciopero nazionale contro la disdetta unilaterale e anticipata dei contratti nazionali, per il mantenimento del fondo di solidarietà e contro le minacce di nuovi tagli a occupazione e retribuzioni. L'agitazione è stata indetta dopo che il 16 settembre l'ABI ha disdettato unilateralmente, con un anticipo di tre mesi e mezzo sui termini, il contratto collettivo nazionale dei bancari. Personalmente ritengo che i lavoratori del settore meritino più rispetto da parte del Governo, anche alla luce del consistente bonus fiscale per gli istituti di credito previsto dalla legge di stabilità oggi in discussione al Senato.
  Alcune proposte incentrate sulla tutela e sul rispetto dei lavoratori. La prima riguarda il salario: il costo del lavoro, sia a livello di sistema, sia unitario, è già calato drasticamente negli ultimi quattro anni, ed oggi è sotto la media del settore degli altri Paesi europei. Si deve smettere, anche solo di pensare, di fare tornare i conti economici delle imprese, in questo caso delle banche, sempre e soltanto sulla pelle dei lavoratori, degli ultimi. Si cominci a riflettere su un nuovo modello di banca sostenibile, incentrato sul taglio netto e drastico delle opulente strutture di direzione generale e degli stipendi milionari dei vertici aziendali e del top management.
  In un momento di recessione come quello che stiamo vivendo, dove si parla di ulteriori esuberi, di ridefinizione delle reti fisiche e di sinergie, che in buona sostanza si potrebbero tradurre in licenziamenti e prepensionamenti, dobbiamo difendere e sostenere l'ammortizzatore sociale del settore, il fondo di solidarietà, che ricordo essere totalmente autofinanziato da imprese e lavoratori.
  In conclusione, si chiede il mantenimento dei livelli di occupazione del settore e l'implementazione di un contratto nazionale dignitoso a tutela dei dipendenti, in particolare di quelli più deboli, gli ultimi, i primi che il sistema vorrebbe sacrificare di fronte ai primi segnali di una crisi che esso stesso ha generato.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Busto. Ne ha facoltà.

  MIRKO BUSTO. Signor Presidente, vorrei riferire di un fatto accaduto il giorno 23 ottobre tra via Condotti e nell'area antistante Piazza Montecitorio e Palazzo Chigi. La persona interessata è un cittadino che per passione e impegno civico fa il blogger, ovvero fa informazione libera ed indipendente tramite un blog sul quale pubblica articoli e video di natura politica e di costume.
  A detta del blogger, nella mattina del 23 ottobre, mentre era impegnato in alcune riprese video nei pressi di via Condotti, è stato bloccato da personale della Polizia di Stato che lo avrebbe portato presso il commissariato Trevi Campo Marzio, nel quale è stato identificato e obbligato a cancellare le immagini sin lì registrate, cosa che lui dichiara di aver fatto senza opporre la minima resistenza.Pag. 94
  Rilasciato dal commissariato, il blogger si è recato nuovamente nei pressi del Parlamento, anche perché era a conoscenza di una serie di incontri a livello internazionale che si stavano tenendo a Palazzo Chigi, e qui, mentre riprendeva delle scene nelle quali era interessata anche l'onorevole Ravetto, è stato nuovamente fermato da personale della Polizia di Stato, in divisa e in borghese, e portato nuovamente nei locali del commissariato di Campo Marzio.
  Il blogger afferma di non avere opposto alcuna resistenza, ma, nonostante questo, è stato portato anche presso la polizia scientifica, ove è rimasto per circa 3 ore per essere fotosegnalato, ed è stato finalmente rilasciato dopo ulteriori accertamenti.
  Ha esposto denuncia e, se la ricostruzione dei fatti narrata dal blogger fosse corretta, saremmo di fronte ad un comportamento intimidatorio molto grave da parte delle forze dell'ordine e che potrebbe configurare un vero e proprio abuso di potere.
  In base a quale norma si pretende la cancellazione delle immagini registrate, visto che qui davanti siamo in presenza di un'area pubblica ? Quali presupposti di necessità e urgenza giustificavano una misura restrittiva della libertà personale del blogger ? Mi rivolgo a lei, Presidente, e ai colleghi in Aula, ai Ministri competenti e, in particolare, al Ministro dell'interno Alfano, affinché si faccia chiarezza su quanto accaduto a questo cittadino, che, per esercitare il legittimo diritto alla libera informazione, ha dovuto subire, comunque, degli atti lesivi della propria libertà e della propria dignità.
  Tutto ciò senza aver espresso, a quanto afferma, alcuna forma di resistenza ed aver fatto tutto quello...

  PRESIDENTE. Onorevole, concluda.

  MIRKO BUSTO. ...che il personale delle forze dell'ordine, presumibilmente anche al di là del ragionevole, gli ha intimato di fare.
  Noi non conosciamo e non ci associamo alle opinioni del blogger. Ci teniamo soltanto a intervenire a difesa di un'informazione libera ed indipendente, che può essere fatta solamente da cittadini o anche grazie all'aiuto di cittadini liberi che, con il proprio coraggio e con i propri strumenti personali, portino a un'informazione più corretta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Rosato. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, il mio è un irrituale intervento a fine seduta. Di solito, i ringraziamenti si fanno prima del voto finale del provvedimento, ma mi sentivo, in questa particolare circostanza, di ringraziare in particolare gli uffici della Commissione e, soprattutto, quelli dell'Aula, per aver lavorato su un decreto in una condizione veramente complicata, sia nella giornata di ieri sia nella giornata di oggi, in cui il lavoro è stato veramente complesso ed è riuscito solo per la capacità e la professionalità di chi ne era coinvolto, oltre che per la collaborazione del Governo e dei colleghi di tutti i gruppi, che hanno contribuito in maniera importante insieme al relatore e alla Commissione (Applausi).

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Rosato. La Presidenza si associa al ringraziamento, non solo dei funzionari della Commissione, ma anche di quelli dell'Assemblea.

Ordine del giorno della prossima seduta.

  PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.

  Lunedì 4 novembre 2013, alle 12,15:

  1. - Discussione delle mozioni Luigi Di Maio ed altri n. 1-00150, Labriola ed altri n. 1-00171, Migliore ed altri n. 1-00198, Rostan ed altri n. 1-00098, Picierno ed altri n. 1-00203, Antimo Cesaro ed altri n. 1-00211, Formisano e Pisicchio n. 1-Pag. 9500228 e Russo ed altri n. 1-00229 concernenti iniziative per la bonifica dei siti inquinati di interesse nazionale, con particolare riferimento alla situazione nella cosiddetta Terra dei fuochi.

  (ore 16)

  2. - Discussione congiunta dei documenti:
  Conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2012. (Doc. VIII, n. 1)
  Progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2013. (Doc. VIII, n. 2)

  La seduta termina alle 19,35.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI GIANLUCA BUONANNO E MILENA SANTERINI SUL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE N. 1574-A.

  GIANLUCA BUONANNO. Signora Presidente, Onorevoli Colleghi, per questo decreto-legge la straordinaria necessità ed urgenza è stata ravvisata con riferimento all'emanazione di disposizioni dirette a rendere effettivo il diritto allo studio, ad assicurare la tutela della salute nelle scuole, a ridurre le spese delle famiglie per l'istruzione, ad arricchire l'offerta formativa, ma tutto questo è si è rivelato solo un intento velleitario, vista la scarsità delle risorse stanziate, ma sopratutto visto il tipo di copertura scelta in origine dal Governo, banale e ripetitiva.
  Non possiamo non rilevare che un settore così importante e delicato quale quello dell'istruzione dei giovani, fondamentale e basilare per il loro futuro professionale e di vita, sia stato negli ultimi anni bersaglio costante di ripetuti, frammentari e spesso contrastati interventi legislativi.
  Riteniamo che sia arrivato il momento di fissare delle regole certe e costanti nel tempo per dare sicurezza a tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo, ma soprattutto agli studenti, la loro vita e il loro futuro non possono costituire terreno di battaglia tra le forze politiche, con visioni diametralmente opposte.
  Per quanto attiene a una. più stretta disamina di alcuni articoli del decreto, condividiamo l'articolo che autorizza la spesa di 15 milioni di euro per l'anno 2014 per l'attribuzione di contributi e benefici a favore degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, che hanno esigenze di servizi primari assicurati e si trovano in condizioni di disagio economico, ma avremmo preferito che non sì eliminasse la lettera a) attinente al requisito del merito per usufruire del contributo, ma che lo lasciasse per lo meno per gli studenti della scuola superiore, non dell'obbligo.
  Appare assolutamente demagogica la norma che incrementa di 100 milioni di euro annui, a decorrere dal 2014, il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio agli studenti universitari, da ripartire tra le regioni e, contestualmente, viene stabilito che queste spese sono escluse dal patto di stabilità interno.
  Ciò implica che per il 2014 lo Stato investirà sul diritto allo studio 112,8 milioni (37,4 milioni in meno dello scorso anno), le Regioni 45,12 milioni e gli studenti, tramite la tassa regionale per il diritto allo studio, tra i 210 e i 220 milioni di euro. Una situazione paradossale in cui gli studenti pagheranno per gli interventi a loro favore più di Stato e Regioni messi insieme, più del doppio del solo Ministero dell'Istruzione e, nonostante ciò, i fondi a disposizione saranno insufficienti per garantire le borse di studio a tutti gli idonei.
  Riguardo all'articolo che intende attuare particolari interventi volti alla tutela della salute, sono state approvate alcune modifiche del testo: una condivisibile, oggetto anche di una nostra proposta emendativa e cioè che i proventi delle sanzioni per la violazione del divieto di fumo, dovessero essere attribuiti alla scuola stessa e non al Ministero della sanità come recitava il decreto; riguardo alla seconda modifica esprimiamo delle criticità.Pag. 96
  Inoltre il Governo intende elaborare programmi di educazione alimentare nelle scuole, al fine di favorire il consumo consapevole di prodotti ortofrutticoli, anche se di fatto questo in molte scuole viene già fatto, anche per quanto attiene alla dieta c.d. mediterranea. In questo caso si è proceduto ad una modifica del testo che, se anche condivisibile nel merito, se attuata si tradurrebbe in un aggravio di spesa per le famiglie, ovvero la previsione dell'utilizzo dei cibi biologici nelle mense fin dal nido; a tal proposito ci si domanda: come potranno le scuole provvedere alla fornitura di prodotti bio senza prevedere un aumento notevole dei contributi per la mensa pagati dalle famiglie ?
  Riguardo all'articolo 5 è stata approvata una modifica del testo della quale forse non si è ragionato abbastanza sulle conseguenze. Cosa vuol dire che il Ministero dell'istruzione dovrà operare: il monitoraggio e la valutazione dei sistemi di istruzione ai fini, tra l'altro, del «confronto con gli indirizzi culturali emergenti» ? .Innanzitutto questa frase è di una genericità che spaventa; cosa significa indirizzi culturali emergenti, quelli che vanno di moda tra gli opinion leaders del momento. In questo periodo ad es. si cerca di normalizzare i comportamenti sessuali più vari e diversificati, con tutto ciò che ne deriva in termini di messa in discussione di istituti come il matrimonio o la famiglia tradizionali e naturali, si vuol dire che con questa norma la valutazione della bontà di un sistema educativo sarà compiuta anche attraverso la maggiore o minore apertura che esso ha nei confronti di queste tematiche ?
  L'estensione della durata massima del permesso di soggiorno per la frequenza a corsi di studio per l'intero periodo del corso frequentato, anziché per un singolo anno, rinnovabile di anno in anno, come previsto dalla legge Bossi-Fini, ci vede particolarmente contrari perché riteniamo importante il monitoraggio annuale di questi documenti, al fine di prevenire eventuali abusi.
  L'articolo 20 abroga l'articolo 4 del d.lgs. 21/2008, relativo al c.d. «bonus maturità» per l'accesso ai corsi di laurea ad accesso programmato, ma per quanto attiene alla soluzione trovata in Commissione per risolvere i problemi del regime transitorio, riteniamo che ancora una volta le forze politiche che sostengono il Governo non hanno il coraggio di compiere delle scelte chiare.
  In fine riguardo alla copertura del provvedimento non possiamo non rilevare, anche in quest'occasione, l'assoluta mancanza di fantasia del Governo nel reperire le risorse necessarie all'attuazione delle proprie scelte politiche; infatti con l'articolo 25 si interviene ancora una volta in materia di accisa, nel giro di due mesi (ricordiamo il decreto «Valore Cultura» divenuto legge pochi giorni fa), disponendo aumenti delle aliquote di accisa sui prodotti alcolici.
  Dopo estenuanti discussioni e rinvii si è trovata una nuova copertura per il decreto: siamo stati rassicurati che questa non comporterà aumenti di costi per gli utenti, speriamo davvero che sia così, anche se nutriamo notevoli dubbi.
  In conclusione, non posso esimermi dal rilevare che avremmo voluto una maggior attenzione ad alcune nostre importanti proposte emendative del testo, mentre abbiamo potuto rilevare solo timide aperture alle nostre modifiche migliorative che pure ci sono state e portano la firma della Lega Nord (come quella sull'esclusione di alcune bevande altamente caloriche nei distributori automatici delle scuole e quella relativa all'osservanza delle norme antisismiche per gli edifici scolastici), ma siamo rimasti sconcertati dall'esclusione per materia, senza appello, della proposta relativa all'introduzione di un percorso intensivo di alfabetizzazione nella lingua e nella cultura italiane per gli studenti stranieri.
  Le nostre erano tutte proposte di buon senso e avrebbero potuto davvero migliorare un testo che, partito con grandi propositi di rinnovamento, si è dovuto piegare alle esigenze di bilancio e allo scarso coraggio innovativo delle forze politiche di maggioranza, purtroppo questo Pag. 97non è avvenuto, per cui il nostro voto sul complesso del provvedimento oggi al nostro esame sarà contrario !

  MILENA SANTERINI. Mentre approviamo un decreto sofferto che ci ha permesso di passare in rassegna molti dei nodi nevralgici della scuola (dal personale al diritto allo studio, dalla dispersione ai dirigenti, dall'edilizia alla formazione dei docenti) e variamo una serie di norme, ora di carattere emergenziale ora di manutenzione, intendiamo aprire una nuova fase di rinnovato protagonismo del parlamento per alcune riforme necessarie che richiedono però concertazione e condivisione.
  Questo provvedimento fotografa la scuola al tempo della crisi. Crisi che colpisce le famiglie e i lavoratori e rende tutto più difficile.
  Da queste necessità derivano misure come quelle del welfare dello studente che vede investite nel decreto risorse, trasporti, libri di testo.
  Misure importanti e che condividiamo anche se tutti noi sappiamo la responsabilità primaria della scuola non dovrebbe essere quella di garantire misure sociali e di benessere, ma di favorire l'apprendimento, pensiero critico, creatività. L’ Italia sembra tornare indietro, quando si doveva favorire la frequenza o garantire il diritto allo studio primario anziché potenziare le strutture e gli strumenti, aggiornare i docenti, creare innovazioni.
  Sarebbe stato forse preferibile concentrare energie e risorse su alcuni obiettivi fondamentali, come migliorare le competenze di base in italiano, matematica e scienze, quelle per cui ci collochiamo nelle graduatorie Ocse non certo ai primi posti o aprire un grande piano di formazione dei docenti e da lì far discendere gli interventi adeguati, su cui abbiamo insistito, o scegliere di concentrare le energie sui ragazzi che la scuola perde, per cui ci collochiamo al quart'ultimo posto in Europa per dispersione. Perché non un decreto che dichiari «non uno di meno».
  Il decreto ha invece sopperito a mancanze antiche, a guasti recenti.
  Non vogliamo rinunciare a dire che un'altra scuola è possibile, senza sognare la riforma perfetta che come la tempesta perfetta rischierebbe di travolgere la scuola; nemmeno però rassegnarci a riparare le falle che si aprono continuamente nella grande nave della scuola. Noi speriamo nei grandi effetti dei piccoli cambiamenti.
  Un'altra scuola è possibile perché la scuola è fatta di risorse umane, un semplice richiamo a un ritorno di spesa per la scuola non è sufficiente, per quanto necessario.
  Per questo avremmo preferito più attenzione a quei cambiamenti che pure non chiedevano grandi risorse.
  Insomma, alcuni obiettivi da scegliere, perseguire e verificare per dire che un'altra scuola è possibile.
  Queste leve del cambiamento sono a nostro parere l'equità negli interventi, la partecipazione dei cittadini, l'autonomia delle scuole, la valutazione degli interventi.
  E vorremmo che si sfrutti quel giacimento di informazioni e indicazioni che è la ricerca pedagogica. Vorrei fare un esempio. Si dibatte sul bonus maturità. Riteniamo sia indispensabile, perché le ricerche ci dicono che il risultato del test è decisivo per l'accesso ma sono le perfomance di tutta la carriera scolastica ad essere determinanti per il conseguimento del titolo ovvero per la laurea. Ma certamente questo va calibrato evitando l'inflazione dei voti o che vi siano scuole più generose di altre o le disomogeneità territoriali. Basta con il contrapporre il reddito al merito: il potenziale di uno studente si misura dalla capacità di progredire.
  Per questo, riteniamo indispensabile che l'Italia si doti di ulteriori strumenti di rilevazione, al fine di acquisire dati complessi e precisi per costruire strumenti idonei. Le anagrafiche studentesche dovrebbero permettere di calcolare il cosiddetto «valore aggiunto» della scuola secondo le metodologie di analisi nazionali e internazionali e valutare gli indicatori di impatto relativi all'efficacia delle attività formative.Pag. 98
  Infatti, non sempre l'aumento puramente quantitativo dell'offerta, degli insegnanti, degli interventi potrà rispondere a problemi che esigono ben altre risposte di tipo qualitativo: rimotivare allo studio e rinnovare i metodi di insegnamento e apprendimento nell'era di Google.
  Connettere l'esperienza ai saperi teorici, affrontare l'integrazione degli alunni di cittadinanza non italiana in modo meno provinciale e miope; le classi sono fatte di alunni tutti uguali e tutti diversi occorre creare una nuova alleanza tra scuola e territorio, perché la dispersione, l'abbandono e la mortalità scolastica. Da qui la nostra richiesta di un partenariato tra educatori e insegnanti per combattere lo svantaggio e la dispersione.
  Si può far molto anche razionalizzando e creando autonomie, liberando le energie della scuola.
  Se non investiamo sull'autonomia, sull'apporto dei cittadini, sulla partecipazione delle istituzioni, su un sistema formativo integrato, insomma finché la scuola non diventa di tutti non si creeranno dal basso quelle possibilità di rinnovamento di cui ha bisogno. Ma se si continua a credere che ciò significhi un arretramento dello Stato non faremo mai le riforme utili alla scuola.
  Non si tratta certo di far arretrare lo Stato da quello che è il compito fondamentale di garantire istruzione e equità a tutti, ma di superare una visione arcaica dell'istituzione scolastica e aprirla veramente ai cittadini, anche in quelle strutture di autovalutazione che promuoviamo.
  In sintesi, mentre apprezziamo molto gli aumenti quantitativi in termini di risorse, di personale e di strutture, tra le misure per prevenire dispersione scolastica il fattore tempo non è la variabile più importante.
  A fare la differenza è il tempo netto dedicato all'apprendimento, non lordo. Per questo diventa cruciale la formazione dei docenti, perché la competenza dell'insegnante, non solo la cultura, ma la capacità di trasmettere il sapere e l'amore per lo studio sono il fattore interno più rilevante per il successo dell'alunno studente, oltre a quelli esterni che sono, come sappiamo, la condizione socio-culturale del background familiare. Non si dica che è un peso in più per l'insegnante. Chi sceglie questo mestiere crede nella formazione degli altri e nella propria.
  La formazione è un elemento cruciale della libertà di insegnamento e per questo deve essere impartita dalle associazioni professionali oltre che dalle Università.
  Un'altra scuola è possibile, lo crediamo, e intendiamo partire da qui un'iniziativa autonoma che tuttavia accolga i punti messi in evidenza dal Decreto. Decreto sillabo di problemi da affrontare, ma bisognerà scegliere e concentrare le energie su quei fattori – valutazione, formazione docenti, autonomia e partecipazione – che innescano processi virtuosi.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nom. Ddl 1574-A - em. 1.13 402 401 1 201 99 302 58 Resp.
2 Nom. em. 1.203 rif. 438 437 1 219 435 2 57 Appr.
3 Nom. em. 1.202 440 440 221 115 325 55 Resp.
4 Nom. em. 1.201 441 440 1 221 112 328 55 Resp.
5 Nom. em. 1.209 444 444 223 19 425 55 Resp.
6 Nom. em. 1.206 440 359 81 180 18 341 55 Resp.
7 Nom. em. 2.12 448 447 1 224 117 330 55 Resp.
8 Nom. em. 2.206 452 452 227 119 333 55 Resp.
9 Nom. em. 2.600 446 443 3 222 329 114 55 Appr.
10 Nom. em. 2.15 441 441 221 113 328 55 Resp.
11 Nom. em. 2.20 443 442 1 222 42 400 55 Resp.
12 Nom. em. 2.601 445 420 25 211 333 87 55 Appr.
13 Nom. em. 2.1000 438 438 220 435 3 55 Appr.

F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui è mancato il numero legale. - X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nom. em. 2.602 446 445 1 223 334 111 55 Appr.
15 Nom. em. 2.603 443 443 222 333 110 55 Appr.
16 Nom. em. 2.604 441 441 221 330 111 55 Appr.
17 Nom. em. 2.202 441 440 1 221 424 16 55 Appr.
18 Nom. em. 3.1000 428 428 215 428 55 Appr.
19 Nom. em. 3.1 430 409 21 205 322 87 55 Appr.
20 Nom. em. 3.203 440 440 221 440 55 Appr.
21 Nom. em. 4.2000 442 356 86 179 356 55 Appr.
22 Nom. subem. 0.4.235.1 433 346 87 174 345 1 54 Appr.
23 Nom. em. 4.235 435 435 218 435 54 Appr.
24 Nom. em. 4.2001 436 436 219 326 110 54 Appr.
25 Nom. em. 4.232 406 396 10 199 142 254 54 Resp.
26 Nom. em. 4.204 408 319 89 160 21 298 53 Resp.


INDICE ELENCO N. 3 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nom. em. 4.205 407 406 1 204 105 301 54 Resp.
28 Nom. em. 4.215 415 328 87 165 19 309 52 Resp.
29 Nom. em. 4.601 424 335 89 168 308 27 52 Appr.
30 Nom. em. 4.251 425 424 1 213 105 319 53 Resp.
31 Nom. subem. 0.4.313.2 432 431 1 216 430 1 53 Appr.
32 Nom. em. 4.13, 4.313 429 406 23 204 405 1 53 Appr.
33 Nom. em. 4.311 rif. 428 428 215 426 2 54 Appr.
34 Nom. em. 4.231 427 306 121 154 28 278 53 Resp.
35 Nom. em. 5.200 425 336 89 169 21 315 53 Resp.
36 Nom. em. 5.600 431 431 216 315 116 53 Appr.
37 Nom. em. 5.316 405 402 3 202 125 277 53 Resp.
38 Nom. em. 5.211 395 377 18 189 126 251 53 Resp.
39 Nom. em. 5.214 394 391 3 196 113 278 53 Resp.
INDICE ELENCO N. 4 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nom. em. 5.217 403 403 202 104 299 53 Resp.
41 Nom. em. 5.23 411 387 24 194 384 3 53 Appr.
42 Nom. em. 5.1000 409 409 205 408 1 53 Appr.
43 Nom. em. 5.210 rif. 413 412 1 207 412 52 Appr.
44 Nom. em. 5.204 rif. 411 329 82 165 328 1 52 Appr.
45 Nom. em. 5.216 417 417 209 416 1 52 Appr.
46 Nom. em. 5.601 415 415 208 414 1 52 Appr.
47 Nom. em. 5.1001 404 404 203 404 52 Appr.
48 Nom. em. 5.26, 5.426 406 405 1 203 405 52 Appr.
49 Nom. sub. 0.6.18.2 401 401 201 400 1 52 Appr.
50 Nom. em. 6.18 415 415 208 415 52 Appr.
51 Nom. em. 6.1000 406 298 108 150 298 52 Appr.
52 Nom. em. 6.204 414 412 2 207 412 52 Appr.


INDICE ELENCO N. 5 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nom. em. 6.1010 404 404 203 404 53 Appr.
54 Nom. em. 7.210 403 374 29 188 109 265 53 Resp.
55 Nom. em. 7.202 394 390 4 196 113 277 53 Resp.
56 Nom. subem. 0.7.203.2 398 398 200 393 5 53 Appr.
57 Nom. em. 7.203 398 398 200 398 53 Appr.
58 Nom. em. 7.600 395 395 198 366 29 53 Appr.
59 Nom. em. 8.1000 396 396 199 396 53 Appr.
60 Nom. em. 8-bis.1000 399 399 200 399 53 Appr.
61 Nom. subem. 0.8-bis.2000.1 402 375 27 188 374 1 53 Appr.
62 Nom. em. 8-bis.2000 400 371 29 186 371 53 Appr.
63 Nom. em. 9.1 404 403 1 202 23 380 53 Resp.
64 Nom. em. 10.200 407 405 2 203 285 120 53 Appr.
65 Nom. em. 10.201 406 406 204 406 53 Appr.
INDICE ELENCO N. 6 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nom. em. 10.203 403 403 202 126 277 53 Resp.
67 Nom. em. 10.207 rif. 395 395 198 390 5 53 Appr.
68 Nom. em. 10.205 rif. 393 393 197 393 53 Appr.
69 Nom. em. 10.208 392 392 197 129 263 53 Resp.
70 Nom. em. 10.215 390 390 196 286 104 53 Appr.
71 Nom. em. 10-bis.600 390 362 28 182 359 3 53 Appr.
72 Nom. articolo agg. 10-ter.0200 388 388 195 142 246 53 Resp.
73 Nom. em. 11.3 393 393 197 118 275 53 Resp.
74 Nom. em. 11.201 392 392 197 93 299 53 Resp.
75 Nom. em. 12.600 398 315 83 158 309 6 53 Appr.
76 Nom. em. 13.2 rif. 383 383 192 383 53 Appr.
77 Nom. em. 13.600 385 385 193 294 91 52 Appr.
78 Nom. em. 14.600 386 366 20 184 285 81 52 Appr.


INDICE ELENCO N. 7 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 91)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
79 Nom. em. 14.1000 383 383 192 380 3 52 Appr.
80 Nom. em. 14.601 391 391 196 391 52 Appr.
81 Nom. em. 15.207 388 388 195 115 273 52 Resp.
82 Nom. em. 15.87 383 382 1 192 107 275 53 Resp.
83 Nom. em. 15.65 383 383 192 105 278 52 Resp.
84 Nom. em. 15.211 378 376 2 189 108 268 52 Resp.
85 Nom. em. 15.600 386 386 194 262 124 52 Appr.
86 Nom. em. 15.55 392 367 25 184 85 282 52 Resp.
87 Nom. em. 15.89 389 388 1 195 112 276 52 Resp.
88 Nom. em. 15.64 391 391 196 112 279 52 Resp.
89 Nom. subem. 0.15.2000.1 395 395 198 297 98 52 Appr.
90 Nom. em. 15.2000 397 281 116 141 267 14 52 Appr.
91 Nom. em. 15.68 375 350 25 176 91 259 53 Resp.
INDICE ELENCO N. 8 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 92 AL N. 104)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
92 Nom. em. 15.222 381 380 1 191 123 257 53 Resp.
93 Nom. em. 15.26 378 376 2 189 9 367 53 Resp.
94 Nom. em. 15.220 388 365 23 183 93 272 52 Resp.
95 Nom. em. 15.46 388 388 195 115 273 52 Resp.
96 Nom. em. 15.223 383 274 109 138 6 268 52 Resp.
97 Nom. em. 15.602 389 389 195 251 138 52 Appr.
98 Nom. em. 16.206 392 391 1 196 117 274 52 Resp.
99 Nom. em. 16.2000 395 393 2 197 391 2 53 Appr.
100 Nom. em. 16.600 401 400 1 201 284 116 53 Appr.
101 Nom. em. 16.21 rif. 407 405 2 203 394 11 53 Appr.
102 Nom. em. 17.1000 398 397 1 199 394 3 53 Appr.
103 Nom. em. 17.202 396 366 30 184 24 342 52 Resp.
104 Nom. em. 17.1001 394 392 2 197 284 108 52 Appr.


INDICE ELENCO N. 9 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 105 AL N. 117)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
105 Nom. em. 17.600 388 388 195 260 128 53 Appr.
106 Nom. em. 17.601 391 391 196 274 117 53 Appr.
107 Nom. em. 17.1003 396 396 199 384 12 53 Appr.
108 Nom. em. 17.602 389 389 195 349 40 53 Appr.
109 Nom. em. 19.201 365 365 183 254 111 53 Appr.
110 Nom. em. 19.36 374 374 188 127 247 53 Resp.
111 Nom. em. 19.1000 376 349 27 175 347 2 53 Appr.
112 Nom. em. 19.1001 374 374 188 374 53 Appr.
113 Nom. em. 20.15 376 294 82 148 33 261 53 Resp.
114 Nom. em. 20.202 377 376 1 189 113 263 53 Resp.
115 Nom. em. 20.206 367 261 106 131 25 236 53 Resp.
116 Nom. em. 20.207 378 269 109 135 16 253 53 Resp.
117 Nom. em. 20.208 378 376 2 189 123 253 53 Resp.
INDICE ELENCO N. 10 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 118 AL N. 130)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
118 Nom. em. 20.1000 373 345 28 173 345 53 Appr.
119 Nom. articolo agg. 20.0200 369 291 78 146 55 236 54 Resp.
120 Nom. em. 21.2000 371 370 1 186 356 14 53 Appr.
121 Nom. em. 21.600 368 368 185 343 25 53 Appr.
122 Nom. em. 22.200 345 345 173 116 229 53 Resp.
123 Nom. em. 23.600 349 349 175 246 103 53 Appr.
124 Nom. em. 24.600 358 257 101 129 257 53 Appr.
125 Nom. em. 25.202 351 245 106 123 42 203 53 Resp.
126 Nom. em. 27.610 359 281 78 141 281 53 Appr.
127 Nom. odg 9/1574-A/6 268 213 55 107 27 186 52 Resp.
128 Nom. odg 9/1574-A/19 314 314 158 89 225 52 Resp.
129 Nom. odg 9/1574-A/20 310 247 63 124 23 224 52 Resp.
130 Nom. odg 9/1574-A/21 307 297 10 149 78 219 52 Resp.


INDICE ELENCO N. 11 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 131 AL N. 135)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
131 Nom. odg 9/1574-A/22 311 311 156 88 223 52 Resp.
132 Nom. odg 9/1574-A/23 298 298 150 88 210 53 Resp.
133 Nom. odg 9/1574-A/24 308 307 1 154 22 285 53 Resp.
134 Nom. odg 9/1574-A/50 315 313 2 157 93 220 52 Resp.
135 Nom. Ddl 1574-A - voto finale 280 202 78 102 195 7 49 Appr.