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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 3 febbraio 2017

TESTO AGGIORNATO AL 13 FEBBRAIO 2017

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 3 febbraio 2017.

  Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Amendola, Amici, Baldelli, Baretta, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Bueno, Caparini, Capelli, Casero, Caso, Castiglione, Catania, Causin, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cirielli, Colonnese, Coppola, Costa, D'Alia, Dambruoso, Damiano, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Epifani, Faraone, Fedi, Fedriga, Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, La Russa, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lupi, Madia, Manciulli, Mannino, Marazziti, Migliore, Mucci, Orlando, Pannarale, Pisicchio, Portas, Rampelli, Realacci, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Scotto, Sereni, Sottanelli, Tabacci, Valeria Valente, Velo, Vignali.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 1o febbraio 2017 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   RIGONI: «Modifiche ai testi unici di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica mediante sistema maggioritario a doppio turno con ballottaggio. Delega al Governo per la determinazione dei collegi uninominali» (4265);
   DE LORENZIS ed altri: «Modifiche al codice della navigazione e al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, in materia di contratti di concessione per l'esercizio di attività nelle aree aeroportuali» (4266);
   PASTORELLI ed altri: «Istituzione di una zona franca urbana e di una zona economica speciale nei comuni delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dagli eventi sismici dei mesi di agosto e ottobre 2016» (4267);
   LOMBARDI ed altri: «Disposizioni in materia di recupero degli immobili abbandonati e disciplina delle iniziative di autorecupero» (4268);
   BATTELLI ed altri: «Modifiche alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, in materia di rivendita dei titoli di accesso a spettacoli da parte di soggetti diversi dai titolari dei sistemi per la loro emissione» (4269).

  In data 2 febbraio 2017 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   MATARRELLI: «Istituzione dell'Osservatorio sulla condizione dei giovani e altre disposizioni per la promozione di politiche attive in favore dei giovani» (4270);
   ARLOTTI ed altri: «Disposizioni in materia di turismo all'aria aperta» (4271);
   MARTELLA: «Abrogazione delle leggi 21 dicembre 2005, n. 270, e 6 maggio 2015, n. 52, in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonché modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e delega al Governo per il coordinamento normativo» (4272);
   INVERNIZZI ed altri: «Abrogazione delle leggi 21 dicembre 2005, n. 270, e 6 maggio 2015, n. 52, in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, e dei commi secondo e terzo dell'articolo 34 della legge 25 maggio 1970, n. 352, concernente la sospensione dello svolgimento dei referendum in caso di anticipato scioglimento delle Camere» (4273).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge RICHETTI ed altri: «Disposizioni in materia di abolizione dei vitalizi e nuova disciplina dei trattamenti pensionistici dei membri del Parlamento e dei consiglieri regionali» (3225) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Sgambato.

Trasmissioni dal Senato.

  In data 1o febbraio 2017 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza la seguente proposta di legge:
   S. 1261-B. – Senatori ELENA FERRARA ed altri: «Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo» (approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato) (3139-B).

  Sarà stampata e distribuita.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  CAPONE ed altri: «Modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, concernenti la fusione di comuni e l'esercizio coordinato o associato delle loro funzioni» (4229) Parere delle Commissioni V, VII, VIII, IX, X, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  CAPARINI ed altri: «Disposizioni in materia di porto d'armi per gli agenti di pubblica sicurezza in servizio permanente» (4233) Parere della IV Commissione.

   VII Commissione (Cultura):
  CAPARINI ed altri: «Delega al Governo per l'introduzione dello studio dei patrimoni culturali, sociali, artistici e paesaggistici locali nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo grado situate nei piccoli comuni nonché per l'istituzione della Giornata nazionale della festa dei popoli» (4232) Parere delle Commissioni I, V, X, XI, XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   X Commissione (Attività produttive):
  FANTINATI ed altri: «Disciplina degli alberghi diffusi» (4194) Parere delle Commissioni I, V, VIII, XI, XII, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XII Commissione (Affari sociali):
  SPESSOTTO ed altri: «Modifiche all'articolo 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, concernente l'introduzione del divieto di fumo nei luoghi aperti, e introduzione dell'articolo 173-bis del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di divieto di fumare durante la guida» (3554) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI, VII, VIII, IX (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), X, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   Commissioni riunite II (Giustizia) e XII (Affari sociali):
  S. 1261-B. – Senatori ELENA FERRARA ed altri: «Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo» (approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato) (3139-B) Parere delle Commissioni I, V, VII, IX, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  SBERNA e GIGLI: «Disposizioni in materia di adozione del concepito» (4215) Parere delle Commissioni I, V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissioni dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 26 gennaio 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8-ter del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri con cui è autorizzato, in relazione a interventi da realizzare tramite contributi assegnati per l'anno 2010 in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, l'utilizzo dei risparmi di spesa realizzati dai seguenti soggetti:
   comune di Castelforte (Latina), per lavori di restauro e valorizzazione della chiesa di San Giovanni Battista e della torre medioevale;
   comune di Bulzi (Sassari), per interventi di indagine archeologica, restauro e valorizzazione del sito di San Pietro delle immagini, ai fini del completamento dei lavori del progetto relativo al parco dei monasteri medievali.

  Questi decreti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 1o e 2 febbraio 2017, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca (COM(2016) 819 final), corredata dal documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2016) 469 final), che è assegnata in sede primaria alla II Commissione (Giustizia);
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla lotta al riciclaggio di denaro mediante il diritto penale (COM(2016) 826 final), che è assegnata in sede primaria alla II Commissione (Giustizia). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 3 febbraio 2017;
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a un quadro di risanamento e risoluzione delle controparti centrali e recante modifica dei regolamenti (UE) n. 1095/2010, (UE) n. 648/2012 e (UE) 2015/2365 (COM(2016) 856 final), corredata dai relativi allegato (COM(2016) 856 final – Annex 1) e documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2016) 369 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 2 febbraio 2017;
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa alla verifica congiunta dell'attuazione dell'accordo tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America sul trattamento e il trasferimento di dati di messaggistica finanziaria dall'Unione europea agli Stati Uniti ai fini del programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (COM(2017) 31 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Il ruolo della termovalorizzazione nell'economia circolare (COM(2017) 34 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione della direttiva 2009/31/CE relativa allo stoccaggio geologico di biossido di carbonio (COM(2017) 37 final), corredata dal relativo allegato (COM(2017) 37 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive);
   Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio recante una raccomandazione per la proroga del controllo temporaneo alle frontiere interne in circostanze eccezionali in cui è a rischio il funzionamento globale dello spazio Schengen (COM(2017) 40 final), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio sulle attività volte a rendere pienamente operativa la guardia di frontiera e costiera europea (COM(2017) 42 final), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2003/59/CE sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri e la direttiva 2006/126/CE concernente la patente di guida (COM(2017) 47 final), corredata dai relativi allegato (COM(2017) 47 final – Annex 1) e documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2017) 26 final), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Relazione sul funzionamento del mercato europeo del carbonio (COM(2017) 48 final), corredata dal relativo allegato (COM(2017) 48 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Qualità della benzina e del carburante diesel utilizzati per il trasporto stradale nell'Unione europea (Anni di riferimento 2014 e 2015) (COM(2017) 49 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo adottato a Kigali volto a modificare il protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono (COM(2017) 51 final), corredata dal relativo allegato (COM(2017) 51 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 31 gennaio 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 87/217/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio, della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, della direttiva 2009/31/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del regolamento (UE) n. 1257/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, della direttiva 86/278/CEE del Consiglio e della direttiva 94/63/CE del Consiglio per quanto riguarda le norme procedurali in materia di elaborazione delle relazioni in materia ambientale e che abroga la direttiva 91/692/CEE del Consiglio (COM(2016) 789 final);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto riguarda il coefficiente di leva finanziaria, il coefficiente netto di finanziamento stabile, i requisiti di fondi propri e passività ammissibili, il rischio di controparte, il rischio di mercato, le esposizioni verso controparti centrali, le esposizioni verso organismi di investimento collettivo, le grandi esposizioni, gli obblighi di segnalazione e informativa e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (COM(2016) 850 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio concernente l'efficacia della direttiva 89/665/CEE e della direttiva 92/13/CEE, come modificate dalla direttiva 2007/66/CE, sulle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione di appalti pubblici (COM(2017) 28 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Rafforzare i diritti dei cittadini in un'Unione di cambiamento democratico – Relazione sulla cittadinanza dell'Unione europea (COM(2017) 30 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni ai sensi dell'articolo 25 TFUE sui progressi verso l'effettiva cittadinanza dell'Unione europea 2013-2016 (COM(2017) 32 final);
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (COM(2017) 38 final);
   Comunicazione della Commissione – Diritto dell'Unione europea: risultati migliori attraverso una migliore applicazione (C(2016) 8600 final);
   Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio – La migrazione lungo la rotta del Mediterraneo centrale – Gestire i flussi e salvare vite umane (JOIN(2017) 4 final).

Richiesta di parere parlamentare su atti del Governo.

  La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 3 febbraio 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3 della legge 21 luglio 2016, n. 149, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante norme di attuazione della Convenzione relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione europea, fatta a Bruxelles il 29 maggio 2000 (387).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla II Commissione (Giustizia) nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 5 marzo 2017.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative volte a modificare l'impianto della legge n. 56 del 2014, con particolare riferimento all'assetto e alle funzioni delle province – 2-01632

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per gli affari regionali, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   gli ultimi tragici eventi che hanno interessato in particolare la regione Abruzzo nel mese di gennaio 2017, hanno messo in evidenza fortissimi limiti nella gestione dell'emergenza. I provvedimenti adottati negli ultimi anni in materia di protezione civile hanno comportato una limitazione dell'operatività del servizio nazionale di protezione civile, rendendone inefficiente l'intervento;
   a questo si aggiungono i limiti riscontrati nell'ambito di troppi (e inefficienti) livelli decisionali, che hanno determinato un sistema frastagliato e inefficace, con una catena di comando non chiara e troppo lunga, che ha affidato di fatto alle regioni poteri gestionali che queste non sono state in grado di controllare, mantenendo nel sistema gli enti provincia, completamente privi di risorse;
   la legge 7 aprile 2014, n.  56, cosiddetta «legge Delrio», ha messo in ginocchio il sistema delle autonomie, trasformando le province in organi di secondo livello (abolendo libere elezioni e togliendo spazi di democrazia), svuotandole di competenze e risorse, aumentando il disordine sulla gestione dei servizi a livello locale e creando nuovi problemi a imprese e cittadini;
   in particolare la «legge Delrio» ha azzerato risorse fondamentali per l'edilizia scolastica, nonché per la manutenzione delle strade: su questo tipo di competenze, i recenti eventi sismici e meteorologici non hanno fatto altro che accentuare le già gravissime difficoltà riscontrate da enti, amministratori e cittadini nel corso di questi anni di confusione totale nel sistema delle autonomie;
   la riforma delle province ha poi di fatto eliminato l'importante opera di sussidiarietà che le stesse portavano avanti a supporto dei comuni per l'implementazione dei piani di protezione civile, con il risultato che tantissimi enti sono privi di un vero e proprio piano di gestione dell'emergenza;
   la riforma della «legge Delrio» presenta poi, ad avviso degli interpellanti, chiari profili di incostituzionalità alla luce del risultato referendario dello scorso dicembre: a seguito della «bocciatura» della riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi, infatti, la provincia risulta ancora un ente fondamentale della Repubblica ai sensi di quanto previsto dall'articolo 114 della Costituzione vigente;
   la configurazione delle province come enti di secondo livello i cui organi sono eletti non direttamente dal popolo ma dagli amministratori comunali è quindi secondo gli interpellanti in contrasto con gli articoli 1 e 114 della Costituzione che configurano le province e le città metropolitane come «enti costitutivi della Repubblica» la cui legittimazione non può che derivare dal popolo, come previsto dall'articolo 1 della Costituzione;
   è importante dotare i diversi livelli decisionali di autonomia e piena responsabilità, per garantire ai cittadini servizi di qualità, e una gestione efficace soprattutto nei casi di emergenza –:
   alla luce di quanto esposto in premessa, se il Governo intenda adottare ogni opportuna iniziativa per rivedere l'impianto della legge n.  56 del 2014, anche prevedendo l'elezione diretta delle province, e, in particolare, per dotare le stesse di risorse adeguate ed offrire una visione organica delle funzioni, delle competenze e dei ruoli degli enti territoriali della Repubblica, in grado di garantire piena responsabilità nelle competenze assegnate, evitando così aggravi di costi, paralisi e complicazioni decisionali.
(2-01632) «Fabrizio Di Stefano, Occhiuto».


Iniziative di competenza volte a salvaguardare il patrimonio atletico e sportivo nazionale in relazione allo svolgimento della centesima edizione del Giro d'Italia – 2-01631; 2-01634

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per lo sport, per sapere – premesso che:
   il «Giro d'Italia» è da sempre un evento di grande importanza nazional-popolare per il nostro Paese, espressione del Made in Italy sportivo (e non solo), nonché manifestazione di impatto internazionale e di promozione per le regioni;
   quest'anno la kermesse giunge alla 100 esima edizione, edizione simbolica che ne ingigantisce l'impatto sportivo, economico e pubblicitario;
   ogni anno comuni, province e regioni si impegnano a consegnare un considerevole contributo economico alla società (una sport and media company) che organizza la corsa a tappe, la «RCS Sport» per sostenere la buona riuscita dell'evento in ogni parte d'Italia;
   ogni anno lo Stato offre agli organizzatori la disponibilità di: forze dell'ordine, supporto sulle strade, autorizzazioni, vigilanza;
   una grave crisi economica ha colpito lo sport italiano negli ultimi anni ed il ciclismo ne ha risentito più di altre discipline;
   la RCS Sport, in quanto società privata, ha la possibilità di invitare 4 team di livello professional oltre alle 18 squadre di livello word tour iscritte di diritto alla corsa Rosa, tramite lo strumento delle wild Card e la lista ufficiale delle squadre partecipanti è stata resa nota il 18 gennaio 2017;
   nell'anno dell'edizione numero 100 del Giro d'Italia, RCS Sport ha scelto di invitare le seguenti wild card: BARDIANI-CSF (ITA), CCC SPRANDI POLKOWICE (POL), GAZPROM-RUSVELO (RUS), WILIER TRIESTINA-SELLE ITALIA («ITA»);
   la Bardiani – CSF, peraltro, è stata invitata di diritto, in quanto vincitrice dell'ultima edizione della Coppa Italia;
   la scelta della RCS sport è ricaduta, quindi, per i 3 posti disponibili su: «TEAM WILLIER SELLE ITALIA» che, pur di mera affiliazione italiana, fa capo ad una società irlandese, tanto che ciclisti e personale ricevono stipendio e pagano contributi in Irlanda, così come le sponsorizzazioni ricevute sono assoggettate a leggi e vantaggi fiscali irlandesi; CCC SPRANDI POLKOWICE, polacca, e GAZPROM – RUSVELO, russa;
   sono state escluse le uniche altre due squadre italiane attive oggi (italiane al 100 per cento anche per ciò che riguarda la gestione e affiliazione): la «NIPPO VINI FANTINI» e la «ANDRONI GIOCATTOLI», entrambe di oggettiva competitività e valore agonistico, composte da atleti che hanno anche vinto lo stesso Giro d'Italia nel passato;
   RCS Sport, con una scelta di questo tipo, ha quindi scelto di non sostenere il movimento del ciclismo italiano, nonostante il sostegno economico, istituzionale e politico costantemente ricevuto e su cui fonda la propria attività di organizzatore e di privilegiare team stranieri –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza delle logiche che hanno portato i vertici di RCS Sport ad indirizzarsi verso una scelta di questo tipo e se possa intervenire, con tutti gli strumenti di competenza, affinché venga salvaguardato il patrimonio atletico e sportivo del Paese nell'edizione speciale del centenario del giro d'Italia e vengano tutelate società italiane che sostengono l'economia nazionale versando tasse e contributi allo Stato italiano.
(2-01631) «Fabrizio Di Stefano, Occhiuto».


   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per lo sport, per sapere – premesso che:
   quest'anno il Giro d'Italia – il più importante e atteso evento sportivo italiano – compie 100 anni e per l'occasione straordinaria l'azienda organizzatrice (RCS) ha previsto un percorso straordinario che toccherà quasi tutte le regioni e una serie di iniziative esclusive per celebrare la «Corsa più dura del mondo, nel Paese più bello del mondo»;
   il Giro d'Italia è da sempre uno degli eventi sportivi più prestigiosi, visibile in 184 Paesi del mondo, racconta – attraverso le imprese incredibili dei ciclisti – le bellezze ambientali e culturali del nostro Paese ed in ogni sua tappa, è sostenuta da fondi pubblici erogati tramite regioni, province e comuni che sono sede di partenza o di arrivo, oltre al patrocinio dato dallo Stato italiano, con la fornitura di quanto necessario in forze dell'ordine e risorse varie, per la sicurezza ed il perfetto svolgimento dell'evento;
   una tra le tappe più attese sarà quella del 14 maggio in Abruzzo, la salita al Blockhaus, nel cuore del parco della Majella, che, oltre a rendere omaggio a Fausto Coppi, Gino Bartali, Marco Pantani e Baldini, sarà l'occasione per sostenere le popolazioni colpite dagli ultimi eventi sismici ed in questa regione ha sede lo sponsor principale di uno dei team esclusi;
   come previsto dal regolamento la RCS Sport ha la possibilità di invitare, tramite lo strumento delle «wild card» 4 team di livello «professional» oltre alle 18 squadre di livello «world tour» iscritte di diritto alla corsa e tra le quali per la prima volta nella storia non è presente nessun team italiano;
   il 18 gennaio 2017 sono stati resi pubblici i team scelti: la Bardiani-CSF (vincitrice della coppa Italia) e la Willier Selle Italia, quest'ultima peraltro gestita da una società irlandese (che oltre a godere dei ben noti vantaggi fiscali, ha tutti i dipendenti assunti presso di sé con relativi contributi pagati in questo Stato) e 2 wild card a team stranieri, la polacca CCC e la russa Gazprom Rusvelo, inviti giustificati dall'organizzatore con vantaggi da possibili sponsorizzazioni;
   sono state invece escluse altre due squadre italiane: la Nippo Vini Fantini e Androni Giocattoli, entrambe di grande valore e composte da atleti che hanno vinto il giro d'Italia nel passato;
   la Nippo Vini Fantini aveva ricevuto la wild card negli ultimi due anni registrando grandi successi con le vittorie sui Gran premi della montagna di Cunego, che è uno dei tre vincitori italiani del Giro ancora in attività, il colombiano Julian Arredondo vincitore di tappe e della classifica degli scalatori e l'ex tricolore Ivan Santaromita;
   la decisione di concedere, nell'anno del centenario, 2 wild card a team stranieri e di escludere i due team italiani ha creato malumori e grande delusione nel mondo sportivo che negli anni passati era solito avere almeno cinque team italiani in gara;
   in una nota ufficiale del 19 gennaio 2017 il general manager del team Nippo Vini Fantini ha chiesto alla Federazione ciclistica italiana di intervenire, a supporto di RCS, per chiedere una deroga all'Unione ciclistica internazionale ed allargare il numero delle wild card, come fatto del resto già nel 2011 in occasione delle celebrazioni del 150o anniversario dell'Unità d'Italia, ritenendo necessario un intervento forte per salvaguardare il ciclismo italiano e dare un'opportunità in più ad un team di matrice tricolore per il Giro 100, il Giro che più di ogni altro unirà l'Italia e porterà il made in Italy nel mondo;
   un sollecito a trovare una soluzione, che consenta al team di partecipare al Giro d'Italia, arriva anche dall'assessore regionale allo sport ligure e dal presidente del Coni Liguria attraverso una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente della FCI-Federazione ciclistica italiana;
   la mancata partecipazione al giro d'Italia può determinare un forte danno di visibilità e di ritorno economico per i team italiani e per l'intera manifestazione, oltre a portare alla quasi certa chiusura di due società che pagano tasse e contributi per gli ottanta dipendenti nel nostro Paese, il tutto a vantaggio di team e movimenti ciclistici esteri –:
   se il Governo non intenda adottare ogni iniziativa di competenza volta a salvaguardare il ciclismo italiano e a dare la più ampia opportunità ai team di matrice tricolore, in particolare in considerazione del fatto che si tratta del Giro 100, il Giro che più di ogni altro unirà l'Italia e porterà il made in Italy nel mondo.
(2-01634) «Ginoble, Oliverio, Carella, Peluffo, Lodolini, Giulietti, Guerra, Tullo, Marroni, Lattuca, Mariano, Leva, D'Incecco, Berretta, Grassi, Stumpo, Cominelli, Castricone, Paolo Rossi, Cuomo, Galperti, Burtone, Mazzoli, Zoggia, Meta, Braga, Ferro, Palma, Rocchi, Ferrari, Malpezzi, Senaldi, Manfredi, Lauricella, Massa, Fusilli, Cinzia Maria Fontana».


Iniziative finalizzate a rivedere la disciplina della produzione lattiero-casearia, con particolare riferimento alla tutela del pecorino romano Dop – 2-01633

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per sapere – premesso che:
   il prezzo del latte ovino sta raggiungendo una quotazione di 0,50 euro/litro, che riflette solo in parte la grave speculazione in atto;
   il pecorino romano viene venduto in Sardegna a 6/8 euro e viene rivenduto su scala nazionale e americana a 25/40 euro al chilogrammo;
   è indispensabile proporre e perseguire un meccanismo virtuoso per governare le quantità di materia prima, valorizzando parametri premianti della qualità, tesi ad incentivare una tendenza positiva al miglioramento della qualità del latte in grado di coprire gli investimenti realizzati;
   è necessario promuovere il miglioramento genetico del bestiame, e assumere iniziative per incrementare l'autoproduzione di mangimi e foraggi proprio per le condizioni insulari della Sardegna;
   con decreto 7 aprile 2015 Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha disciplinato le modalità di applicazione dell'articolo 151, del regolamento (UE) n.  1308/2013, recante organizzazione comune dei prodotti agricoli, per quanto concerne le dichiarazioni obbligatorie nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari;
   il regolamento (UE) n.  1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli abroga i regolamenti (CEE) n.  922/72, (CEE) n.  234/79, (CE) n.  1037/2001 e (CE) n.  1234/2007 del Consiglio e in particolare l'articolo 151, relativo alle dichiarazioni obbligatorie nel settore lattiero-caseari;
   il regolamento (UE) n.  479/2010 della Commissione del 1o giugno 2010 dispone le modalità di applicazione del regolamento (CE) n.  1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le comunicazioni degli Stati membri alla Commissione nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, modificato da ultimo dal regolamento (UE) n.  1097/2014, del 17 ottobre 2014;
   la normativa impone ai primi acquirenti di dichiarare ogni mese il quantitativo del latte che è stato loro consegnato, a partire dal 1o aprile 2015;
   è indispensabile estendere tali disposizioni, di cui all'articolo 151, del regolamento (UE) n.  1308/2013, relative alle dichiarazioni obbligatorie nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, in attesa della definizione di un'apposita authority di certificazione e regolamentazione del settore, al comparto ovi-caprino;
   tale disposizione deve essere preliminarmente rivolta al «primo acquirente» ovvero un'impresa o un'associazione che acquista latte dai produttori:
    a) per sottoporlo a raccolta, imballaggio, magazzinaggio, refrigerazione o trasformazione, compreso il lavoro su ordinazione;
    b) per cederlo ad una o più imprese dedite al trattamento o alla trasformazione del latte o di altri prodotti lattiero-caseari;
   in attesa della definizione di un’authority apposita, con particolare riferimento alle produzioni Dop, è indispensabile il riconoscimento dei primi acquirenti di latte ovi-caprino che devono essere preventivamente riconosciuti dalle regioni competenti per territorio, in relazione alla sede legale del primo acquirente ove sono rese disponibili le scritture contabili;
   i primi acquirenti preventivamente riconosciuti possono acquistare latte ovi-caprino dai produttori, in vista degli utilizzi previsti dalla disposizione sopra richiamata;
   i controlli sono svolti attraverso verifiche amministrative presso i primi acquirenti, presso i produttori di latte e prodotti lattiero-caseari che effettuano vendite dirette e, ove necessario, attraverso verifiche in loco presso le aziende conferenti;
   in attesa della definizione di un'apposita Authority, tutti i soggetti componenti della filiera lattiero casearia sono tenuti a consentire l'accesso alle proprie sedi, nonché alla documentazione contabile e amministrativa, ai funzionari addetti ai controlli –:
   se il Ministro interpellato ritenga urgente procedere nel senso indicato in premessa, assumendo ogni iniziativa di competenza anche normativa in relazione alle dichiarazioni obbligatorie nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari;
   se non ritenga di dover promuovere iniziative normative tese ad istituire una vera e propria Authority del settore lattiero caseario ovi-caprino per la certificazione di qualità e quantità, capace di regolare la produzione di punta e ridurre al massimo la differenza tra la quotazione tra il pecorino romano e i prodotti diversificati;
   se non ritenga di dover con urgenza assumere iniziative volte a definire le eccedenze di pecorino romano e disporre l'acquisizione di quantitativi sufficienti per far fronte all'emergenza indigenti;
   se non ritenga di dover assumere iniziative volte ad erogare con somma urgenza tutte le risorse disponibili che, per quelle che gli interpellanti ritengono responsabilità amministrative, risultano ancora non erogate a favore degli allevatori;
   se non ritenga di dover promuovere un piano strategico per diversificare i prodotti in funzione di nuovi mercati, da ampliare e rafforzare;
   se non ritenga di dover attivare ogni utile e inderogabile iniziativa per la tutela del pecorino romano, sotto «attacco» nazionale e internazionale e delle altre due Dop (Pecorino Sardo e Fiore Sardo);
   se non ritenga di dover assumere iniziative, per quanto di competenza, per contrastare quello che appare agli interpellanti il tentativo maldestro di un'organizzazione di categoria e di alcuni produttori, sostenuti di fatto da alcuni esponenti della regione Lazio, di far riconoscere una nuova denominazione di origine «Cacio romano», di fatto danneggiando la Dop «Pecorino romano» e agendo, secondo gli interpellanti, in totale contrasto con l'articolo 13 del regolamento (UE) n.  1151/2012;
   se non si intenda assumere ogni iniziativa di competenza per la revoca della registrazione del marchio «Cacio romano», che, a giudizio degli interpellanti, si configura come una vera e propria contraffazione del marchio «Pecorino romano».
(2-01633) «Pili, Pisicchio».