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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 11 marzo 2016

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta dell'11 marzo 2016.

  Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Amendola, Amici, Baretta, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Bueno, Calabria, Caparini, Capelli, Casero, Castiglione, Catania, Causin, Censore, Centemero, Antimo Cesaro, Cicchitto, Costa, D'Alia, Dadone, Dambruoso, Damiano, De Micheli, Del Basso de Caro, Dell'Orco, Dellai, Di Gioia, Luigi Di Maio, Epifani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Galati, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, Kronbichler, La Russa, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Merlo, Migliore, Orlando, Pes, Gianluca Pini, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Santerini, Scalfarotto, Scotto, Sereni, Tabacci, Valeria Valente, Velo, Zanetti, Zolezzi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 10 marzo 2016 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa dei deputati:
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE ANDREA MAESTRI ed altri: «Disposizioni concernenti la disciplina del finanziamento di attività religiose e caritative della Chiesa cattolica e del sostentamento del clero» (3667).
   Sarà stampata e distribuita.

Trasmissioni dal Senato.

  In data 10 marzo 2016 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza la seguente proposta di legge:
   S. 1917. – CIRIELLI ed altri; DURANTI ed altri; GAROFANI ed altri; ARTINI ed altri: «Disposizioni concernenti la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali» (approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato) (45-933-952-1959-B).

  Sarà stampata e distribuita.

Modifica del titolo di proposte di legge.

  La proposta di legge n. 3547, d'iniziativa dei deputati LABRIOLA ed altri, ha assunto il seguente titolo: «Disposizioni concernenti i requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico e il prolungamento del rapporto di lavoro con riduzione dell'orario nonché delega al Governo per il riordino di regimi di favore fiscale».

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  FREGOLENT ed altri: «Disposizioni per favorire l'innovazione e lo sviluppo tecnologico delle città (smart city)» (3571) Parere delle Commissioni V, VI, VII, VIII, IX, X, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   II Commissione (Giustizia):
  TURCO ed altri: «Introduzione dell'articolo 337-novies del codice civile, in materia di rito partecipativo per la trattazione delle controversie familiari» (3627) Parere delle Commissioni I, V e XII.

   III Commissione (Affari esteri):
  «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo istitutivo della Banca asiatica per gli investimenti in infrastrutture, con Allegati, fatto a Pechino il 29 giugno 2015» (3642) Parere delle Commissioni I, II, V, VI, VIII e X.

   XI Commissione (Lavoro):
  LABRIOLA ed altri: «Disposizioni concernenti i requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico e il prolungamento del rapporto di lavoro con riduzione dell'orario nonché delega al Governo per il riordino di regimi di favore fiscale» (3547) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e X.

   Commissioni riunite III (Affari esteri) e IV (Difesa):
  S. 1917. – CIRIELLI ed altri; DURANTI ed altri; GAROFANI ed altri; ARTINI ed altri: «Disposizioni concernenti la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali» (45-933-952-1959-B) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni) e V.

Trasmissione dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

  Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con lettera in data 10 marzo 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19 della legge 30 marzo 2001, n. 152, la relazione sulla costituzione e sul riconoscimento degli istituti di patronato e di assistenza sociale, nonché sulle strutture, sulle attività e sull'andamento economico degli istituti stessi, riferita all'anno 2014 (Doc. CXCIII, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dal Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 11 marzo 2016, ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza unificata, nella seduta del 25 febbraio 2016, sul disegno di legge concernente «Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali (collegato alla legge di stabilità 2016)» (atto Camera n. 3594).

  Questo parere è trasmesso alla XI Commissione (Lavoro) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 10 marzo 2016, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea e all'Eurogruppo – Semestre europeo 2016: valutazione dei progressi in materia di riforme strutturali, prevenzione e correzione degli squilibri macroeconomici e risultati degli esami approfonditi a norma del regolamento (UE) n. 1176/2011 (COM(2016) 95 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 96/71/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1996, relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi (COM(2016) 128 final), corredata dal relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2016) 53 final), che è assegnata in sede primaria alla XI Commissione (Lavoro).

Comunicazioni di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 9 marzo 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la comunicazione concernente il conferimento al dottor Antonio Colaianni, ai sensi del comma 4 del medesimo articolo 19, dell'incarico di livello dirigenziale generale di direttore della Direzione centrale per le risorse finanziarie e strumentali, nell'ambito del Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie del Ministero dell'interno.

  Questa comunicazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 9 marzo 2016, ha trasmesso la comunicazione concernente la revoca dell'incarico, conferito al dottor Giuseppe Tripoli ai sensi dell'articolo 19, commi 4 e 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, di direttore della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi, nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico.

  Questa comunicazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla X Commissione (Attività produttive).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B  al resoconto della seduta odierna.

Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni.

  Sono pervenute alla Presidenza dai competenti ministeri risposte scritte ad interrogazioni. Sono pubblicate nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Elementi ed iniziative di competenza in ordine alla vicenda dei controlli di qualità di Poste italiane – 2-01306

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   con l'interrogazione a risposta scritta n. 4-09397, a prima firma Spessotto, del giugno 2015, la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo chiedeva al Ministro interpellato se fosse a conoscenza dello scandalo dei controlli di qualità truccati all'interno di Poste italiane, vicenda al centro di un'indagine penale per truffa da parte della procura di Roma, oltre che di un'inchiesta interna alle stesse Poste;
   in particolare, con il suddetto atto di sindacato ispettivo, si chiedeva al Ministro interpellato se fosse a conoscenza della procedura interna a Poste italiane ribattezzata «noti invii», dedita a intercettare le «lettere civetta» che avrebbero dovuto testare la qualità del servizio offerto da Poste e quali misure urgenti intendesse adottare per far luce sulla presunta truffa relativa agli standard di qualità;
   un recente articolo de Il Fatto Quotidiano, pubblicato in data 11 febbraio 2016, ha rivelato come il Ministero dello sviluppo economico fosse a conoscenza, già a partire dall'aprile del 2014, delle intercettazioni da parte di Poste delle «lettere civetta» che avrebbero dovuto testare la qualità del servizio nella consegna della corrispondenza;
   in particolare nel suddetto articolo si riporta la notizia secondo cui a essere informato della gigantesca truffa relativa al sistema di controllo di qualità sarebbe stato Gianpiero Castano, influente funzionario del Ministero dello sviluppo economico, che sarebbe venuto a conoscenza dei fatti suesposti dalla denuncia di alcuni lavoratori che si occupavano della manutenzione dei centri di meccanizzazione postale;
   durante un incontro gli operai avrebbero infatti denunciato all'alto funzionario del Ministero dello sviluppo economico di aver visto con i loro occhi come i controlli sulla qualità di Poste fossero stati falsati negli anni, ma l'alto funzionario Castano, invece di denunciare immediatamente quanto appreso alla procura e di aprire un'indagine ministeriale sulla vicenda, avrebbe preferito far finta di non essere mai stato a conoscenza dei controlli truccati;
   come noto, il servizio postale universale è stato affidato alla gestione di Poste italiane, sotto le vigilanze del Ministro dello sviluppo economico e dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, tramite un contratto pubblico che impegna Poste a consegnare la corrispondenza entro precisi parametri d'efficienza, garantendo a Poste italiane per questo servizio un contributo pubblico di oltre 250 milioni di euro annui;
   nel caso in cui il suddetto coefficiente di qualità non venisse rispettato, sarebbe a rischio lo stesso affidamento del servizio postale universale – per cui lo Stato italiano paga in media almeno 300 milioni di euro l'anno – e Poste italiane rischierebbe pesanti sanzioni fino a 500 mila euro annui;
   nonostante sia trascorso quasi un anno dalla presentazione dell'interrogazione citata in premessa e che il regolamento della Camera dei deputati preveda un termine molto più breve per le risposte del Governo alle interrogazioni a risposta scritta, nessuna risposta è pervenuta alla prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo sulla vicenda, da parte del Ministro interpellato;
   in aggiunta alla scandalosa vicenda dei dati falsati sulla qualità relativi alla posta ordinaria, sono state denunciate in questi giorni ulteriori gravi anomalie anche nel controllo dei parametri di qualità del servizio «Evolution» riservato alle grandi aziende, alle banche, alle assicurazioni, all'Inps e agli uffici della pubblica amministrazione;
   per quanto di conoscenza, in alcuni centri di distribuzione postale, gli addetti al recapito riceverebbero indicazioni da parte dei vertici di Poste di tracciare tutto il corriere della posta «Evolution» in arrivo nella giornata a prescindere dalla consegna, mentre, secondo le procedure di servizio previste, la tracciatura deve tassativamente essere effettuata al momento della consegna al destinatario da parte del portalettere;
   risulta evidente agli interpellanti che la gravità e l'ampiezza delle vicende sopra esposte, se confermate, delineerebbero il quadro di un vero e proprio sistema finalizzato a truffare sistematicamente le casse dello Stato, oltre che i cittadini e i lavoratori onesti –:
   se il Ministro interpellato possa chiarire i motivi per cui, nell'ambito dei compiti di vigilanza sull'attività di Poste italiane s.p.a. affidati al suo Ministero, non abbia assunto, una volta messo a conoscenza dei fatti e degli estremi di reato esposti in premessa, tutte le iniziative necessarie volte a contrastare lo scandalo dei controlli di qualità truccati all'interno di Poste, ivi inclusi la verifica dell'effettivo mantenimento da parte di Poste italiane s.p.a. della capacità di far fronte al servizio postale universale e di rispettare i parametri degli standard di qualità del servizio, nonché l'avvio di un'indagine interna atta a individuare i funzionari ministeriali coinvolti in una vicenda di tale gravità e ampiezza.
(2-01306) «Spessotto, De Lorenzis, Liuzzi, Carinelli, Dell'Orco, Paolo Nicolò Romano, Cominardi, Corda, Cozzolino, Crippa, Da Villa, Dadone, Dall'Osso, D'Ambrosio, Del Grosso, Della Valle, Di Battista, Di Benedetto, Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano, Di Vita, Dieni, D'Incà, D'Uva, Fantinati, Ferraresi, Fico, Fraccaro, Frusone, Gagnarli, Gallinella».


Iniziative in relazione ad un recente accordo sottoscritto con la Francia in merito ai confini delle acque territoriali, con particolare riferimento alla prospezione geologica per la ricerca di idrocarburi nel mare a nord della Sardegna – 2-01308

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   secondo quanto si apprende dal comunicato ufficiale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Governo italiano ha ceduto il mare al nord della Sardegna, sino a 40 miglia sul lato est e oltre 200 miglia su quello ovest, e una porzione rilevante sul piano qualitativo della Liguria, in cambio della tutela della linea retta di confine sull'arcipelago toscano;
   non si tratta di un'indiscrezione ma di un documento ufficiale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale che ha solennemente affermato: «Nel corso dei negoziati che hanno portato alla firma dell'Accordo, la parte italiana ha ottenuto di mantenere immutata la definizione di linea retta di base per l'arcipelago toscano, già fissata dall'Italia per la delimitazione del mare territoriale nel 1977»;
   si tratta di un'ammissione che costituisce un atto lesivo dell'interesse economico della Sardegna e non solo;
   nel documento ufficiale è anche scritto che «per il mare territoriale tra Corsica e Sardegna, è stato completamente salvaguardato l'accordo del 1986, inclusa la zona di pesca congiunta»;
   si tratta di un'affermazione che non corrisponde al vero;
   nell'accordo di Caen è scritto in modo esplicito che tale accordo, quello richiamato del 1986, sarà abrogato integralmente;
   le aree di pesca comune riguardano invece un solo minuscolo spazio sul lato ovest, ma nessuno spazio comune ad est, nella parte più importante e rilevante;
   tutto questo costituisce un atto grave visto che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale afferma che la Sardegna è stata sostanzialmente scambiata con la Toscana;
   deve essere revocato l'accordo tra Italia e Francia;
   oggi più che mai quell'intesa deve essere cancellata proprio per la gravità dei suoi contenuti;
   appare evidente non solo il danno economico, ma anche quello morale per la cessione di sovranità e di diritti, non solo della Sardegna e del popolo sardo;
   non esistendo nessuna possibile comparazione tra quanto ceduto e quanto ricevuto in quello che la Farnesina definisce negoziato appare evidente che il danno è tale da far derivare un nocumento all'interesse nazionale;
   si tratta di un accordo che va revocato;
   si tratta di una lesione alla Sardegna e una cessione gratuita di sovranità;
   nell'ambito dell'accordo è disciplinata anche la parte relativa ai possibili giacimenti di idrocarburi, gas e petrolio, in quelle porzioni di mare cedute alla Francia;
   è evidente che tale disciplina non è casuale, essendoci sull'area ovest soprattutto un grande interesse da parte di soggetti interessati alla ricerca di idrocarburi;
   in tal senso il Governo avrebbe in animo, attraverso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concedere una nuova proroga nella procedura di richiesta di autorizzazione per la prospezione petrolifera per i norvegesi della Tgs Nopec;
   si tratterebbe dell'ennesimo assalto a petrolio e gas nei mari di Sardegna;
   ci sarebbero studi nella disponibilità dello stesso Ministero dello sviluppo economico per 1,4 trilioni di metri cubi di gas e 0,42 bilioni di barili di petrolio;
   lo studio dichiarato dalla stessa Tgs Nopec dichiara la possibile presenza di 1,4 trilioni di metri cubi di gas, mezzo bilione di barili di petrolio, 2,23 milioni di barili di gas naturale in forma liquida;
   sarebbe questo l'enorme quantitativo che le compagnie petrolifere stanno cercando di accaparrarsi nei mari di Sardegna;
   un dato di raffronto lascia comprendere la posta in gioco: la terra possiede giacimenti accertati di gas pari a 179 trilioni di metri cubi;
   un report riservato in mano al Ministero dello sviluppo economico dice chiaramente che in quella fascia «provenzale» c’è petrolio e gas;
   i norvegesi della Tgs Nopec ci stanno tentando in tutti i modi e alle spalle potrebbero avere colossi come l'Eni, pronti a fare razzia di ogni goccia di petrolio e gas nel Mediterraneo ma non solo;
   ad avvalorare tale progetto c’è, secondo gli interpellanti, la posizione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che, anziché respingere la richiesta di perlustrazione a colpi di «bombe sismiche» a cavallo con il Santuario dei Cetacei, ha prima concesso una proroga termini e poi temporeggia e valuta l'ulteriore proroga da concedere ai norvegesi;
   tutto sembrerebbe lasciar intendere, a parere degli interpellanti, che questa volta il Governo sia intervenuto sull'organo tecnico per arrivare all'autorizzazione alle «bombe sismiche» nei mari di Sardegna;
   i cercatori di gas e petrolio hanno chiesto una nuova proroga per continuare a sperare nel permesso di devastare l'intera area a suon di devastanti «bombe sismiche»;
   la nuova documentazione presentata dalla Tgs lascia intendere che loro quel piano del Ministero lo conoscono perfettamente e quindi vogliono l'autorizzazione;
   proprio per questo motivo sono in atto veri e propri contatti tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e quello dello sviluppo economico, combattuti tra la precedente «bocciatura» dei texani e la nuova richiesta dei norvegesi della Tgs Nopec, la società geofisica che opera per i grandi gruppi petroliferi che restano per adesso dietro le quinte della guerra del petrolio in mare;
   una società, la Tgs, che sembra avere stretti contatti col Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, visto il temporeggiare della commissione di valutazione di impatto ambientale sulla richiesta di autorizzazione a perlustrare con i devastanti air gun lo specchio acqueo davanti alla costa tra Alghero e Oristano;
   la presentazione di nuovi documenti da parte dei norvegesi è, però, la conferma del nuovo «assalto» ai mari di Sardegna con tanto di nave sismica messa agli atti nella risposta al Ministero;
   per questo è stata scelta la nave sismica R/V Akademik Shatskiy pronta ad operare in quel tratto di mare al confine del santuario dei cetacei;
   si tratta di un piano messo in piedi nei minimi dettagli, visto che il Ministero dello sviluppo economico ha individuato quell'area in base a studi ritenuti strategici e sottoposti a regimi di riservatezza;
   in realtà si tratta di un'acquisizione dati da un server americano che dispone di informazioni dettagliate sulla fascia provenzale dove è stata inserita anche la Sardegna;
   è evidente per gli interpellanti che dietro questa operazione si nasconde una grande multinazionale del petrolio;
   l'insistenza nel piano della Tgs e anche quella che gli interpellanti giudicano l'arroganza con la quale essa risponde al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare lascia intendere che l'autorizzazione ambientale sia considerata come atto dovuto;
   è evidente che tutto questo non può in alcun modo essere accettato e soprattutto risulta grave che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non compia sino in fondo il suo dovere di controllo di una partita così delicata;
   quell'area detta zona E deve essere stralciata dai piani del Ministero dello sviluppo economico ed è vergognoso che la regione stia a guardare;
   è evidente che quella clausola di «riparto» inserita nell'accordo di Caen per quanto riguarda le risorse energetiche possa costituire anche un elemento funzionale a spostare l’iter concessorio alla Francia anche in virtù del prossimo referendum in Italia sul tema delle concessioni a mare di ricerca di petrolio e gas –:
   se non si intendano assumere iniziative per rimettere in discussione l'accordo di Caen o si intenda assumere iniziative per procedere alla sua ratifica e con quali tempistiche;
   se non intendano correggere le affermazioni contenute nel comunicato, con particolare riferimento all'accordo del 1986 che non solo non sarà in vigore, ma, secondo quanto previsto nell'accordo, verrà abrogato;
   se non si intenda valutare il danno economico causato da tale accordo o altrimenti esplicitare i vantaggi per lo Stato italiano;
   se non si intenda far conoscere la valutazione della comparazione tra quanto ceduto e quanto ottenuto al fine di valutare il danno all'interesse nazionale;
   se non si intenda valutare la possibilità, per quanto di competenza, di segnalare alle autorità giudiziarie eventuali reati commessi da chiunque abbia, con affari di Stato in territorio estero, provocato nocumento all'interesse nazionale;
   se non si intenda stralciare quell'area di prospezione geologica in mare dai piani del Governo;
   se non si intenda comunicare la mancata ulteriore proroga sulle procedure di valutazione di impatto ambientale relative al progetto della Nopec Tgs;
   se le vicende relative a tale area incidano, direttamente o indirettamente, sulle cessioni fatte al Governo francese in relazione all'accordo sottoscritto a Caen il 21 marzo del 2015;
   se esistono studi del Governo che attestino, e in che quantità, presenze di idrocarburi in quelle aree di mare, con particolare riferimento a quelle ricadenti nei confini sottoscritti a Caen;
   se con il Governo francese si sia discusso e negoziato anche su questi aspetti;
   se l'Eni abbia rapporti diretti o indiretti nell'area di prospezione petrolifera ricadente nel trattato sottoscritto a Caen.
(2-01308) «Pili, Pisicchio».


Iniziative in ordine al processo negoziale in atto sulla preparazione dei documenti finali della sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulle droghe – 2-01298

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
   il cosiddetto rimpasto di Governo effettuato la settimana scorsa ha confermato la mancanza di un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con la delega per le sostanze stupefacenti;
   tale decisione, purtroppo, non tiene conto di numerosi appuntamenti istituzionali che hanno a che fare con le sostanze proibite e che devono esser gestiti con scelte politiche chiare, tempestive e in discontinuità con quanto detto e fatto in passato;
   a metà marzo 2016 si terrà l'ultimo appuntamento della Commissione droghe dell'Onu che dovrà preparare la sessione speciale dell'Assemblea generale (Ungass) sugli stupefacenti prevista dal 19 al 21 aprile 2016;
   la sesta conferenza nazionale sulle droghe, che non viene convocata dal 2009, deve fare il punto sulle leggi e politiche in materia di sostanze e dipendenze nel nostro Paese;
   nel novembre 2015 si è avviato l'iter parlamentare, per una proposta di legalizzazione della cannabis e suoi derivati;
   più analiticamente si segnala il fatto che da circa due anni è iniziato il processo negoziale dell'Ungass che porterà al Palazzo di Vetro ad aprile 2016, malgrado più volte si sia cercato di sollecitare l'attenzione dell'Esecutivo, a oggi non è chiaro chi rappresenterà il Governo all'Onu, quale sarà la sua posizione e quali saranno le priorità circa temi da proporre o sostenere in quella occasione;
   nel novembre 2015, nel rispondere ad alcune interrogazioni parlamentari, il Governo confermava d'aver accantonato i fondi per la convocazione della conferenza nazionale senza però aver individuato un luogo, una data e un formato per la tenuta dell'appuntamento previsto dalla legge;
   pur esprimendo un plauso per l'iniziativa, si segnala che quando si arriverà a votare emendamenti e articoli sarà necessario che il Governo esprima il proprio parere in merito alle soluzioni di regolamentazione legale proposte;
   dopo l'immane lavoro necessario per la relazione al Parlamento dell'anno scorso, per il 2016 sarebbe auspicabile non solo la composizione di un documento più coerente e di più agevole lettura, ma anche cogliere l'occasione della pubblicazione del testo per suscitare un dibattito istituzionale e pubblico e non relegare sugli scaffali il prezioso lavoro di Ministeri, istituzioni ed esperti –:
   se sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa e, nell'eventualità positiva, ferma restando la posizione dell'Unione europea, quali iniziative e proposte intenda assumere il Governo relativamente al processo negoziale in atto sulla preparazione dei documenti finali della sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite (Ungass) sulle droghe, che si svolgerà dal 19 al 21 aprile 2016, con particolare riferimento alla necessità di garantire un «dibattito inclusivo e aperto», come più volte affermato dagli Stati membri dell'Unione europea;
   se non si ritenga utile adoperarsi affinché l'Assemblea generale dell'Onu di New York possa completare ad aprile 2016 e, quindi, adottare le bozze di documenti preparati dalla Commissione droghe delle Nazioni Unite di Vienna, temi più volte evocati, anche dal nostro Paese, nel processo preparatorio, ma al momento non inclusi in modo soddisfacente nel documento, noto anche come «Zero Draft» che sarà discusso a Vienna, per arricchire il testo con chiari riferimenti alle ripercussioni dell'attuale sistema del controllo delle droghe su: diritti umani, ivi compresa la pena di morte; salute ovvero riduzione dei rischi e dei danni; sovraffollamento carcerario; accesso alle medicine essenziali.
(2-01298) «Bechis, Schirò, Brignone, Artini, Pastorino, Civati, Matarrelli, Segoni, Baldassarre, Andrea Maestri, Cristian Iannuzzi, Furnari, Fava, Nicchi, Kronbichler, Scotto, Turco, Labriola, Currò, Rostellato, Locatelli, Di Lello, Pastorelli, Martelli, Sbrollini, Malpezzi, Prodani, Barbanti, Prataviera, Caon, Rizzetto, Marcon, Pannarale, Argentin, Zaccagnini, Marzano, Gregori, Pisicchio».