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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 8 settembre 2015

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta dell'8 settembre 2015.

  Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Baldelli, Bellanova, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Caparini, Casero, Castiglione, Cicchitto, Cirielli, Costa, D'Alia, Dambruoso, De Micheli, Del Basso de Caro, Dellai, Di Gioia, Di Lello, Manlio Di Stefano, Dieni, Fedriga, Fioroni, Fontanelli, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, La Russa, Lorenzin, Lotti, Lupi, Madia, Merlo, Migliore, Nicoletti, Orlando, Piccoli Nardelli, Pisicchio, Portas, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sani, Scalfarotto, Scotto, Sorial, Tabacci, Valeria Valente, Velo, Zanetti.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 6 agosto 2015 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   CAON: «Agevolazioni tributarie per i lavori e gli investimenti volti al miglioramento o al recupero delle strutture ricettive turistiche» (3286);
   LUPI ed altri: «Misure per il sostegno della famiglia» (3287).

  In data 2 settembre 2015 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
   LIBRANDI: «Misure per il distacco del personale delle Forze di polizia presso gli uffici giudiziari e gli uffici amministrativi del Corpo di appartenenza» (3288).

  In data 3 settembre 2015 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa delle deputate:
   POLVERINI: «Disposizioni in materia di libertà di scelta nell'accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico nonché misure per il riconoscimento del lavoro di cura e di assistenza in ambito familiare» (3290);
   GRECO: «Riconoscimento della cittadinanza italiana ai discendenti da famiglie coinvolte nella diaspora ebraica del 1492» (3291).

  In data 7 settembre 2015 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
   ROMANINI: «Disposizioni per assicurare l'informazione dei consumatori sulla distribuzione di formaggi a denominazione di origine protetta, grattugiati e senza imballaggio negli esercizi pubblici e nelle comunità» (3292).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di una proposta di legge d'iniziativa popolare.

  In data 2 settembre 2015 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge:
   PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Per un fisco più equo e giusto» (3289).

  Sarà stampata, previo accertamento della regolarità delle firme dei presentatori, ai sensi della legge 25 maggio 1970, n. 352, e distribuita.

Ritiro di una proposta di legge.

  Il deputato CAON ha comunicato, anche a nome degli altri firmatari, di ritirare la seguente proposta di legge:
   CAON ed altri: «Agevolazioni tributarie per i lavori e gli investimenti volti al miglioramento o al recupero delle strutture ricettive turistiche» (2185).

  La proposta di legge sarà pertanto cancellata dall'ordine del giorno.

Adesione di un deputato a una proposta di legge.

  La proposta di legge GIACHETTI ed altri: «Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati» (3235) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Blazina.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  VENITTELLI: «Modifiche alla legge 23 giugno 1927, n. 1188, in materia di toponomastica stradale» (2362) Parere delle Commissioni VII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  COZZOLINO: «Norme in materia di assunzione dei vigili del fuoco volontari nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco» (3125) Parere delle Commissioni V, XI e XIV;
  CIPRINI ed altri: «Abolizione del titolo di “onorevole”» (3138) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI, X e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   II Commissione (Giustizia):
  TURCO ed altri: «Disciplina dell'esercizio dell'attività di prostituzione» (3180) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, X, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale), XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   III Commissione (Affari esteri):
  «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione tra il Ministero dell'interno della Repubblica italiana e il Ministero degli affari interni della Repubblica di Azerbaijan, firmato a Roma il 5 novembre 2012» (3260) Parere delle Commissioni I, II e V;
  «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America Centrale, dall'altra, fatto a Tegucigalpa il 29 giugno 2012» (3261) Parere delle Commissioni I, II, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  «Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati:
   a) Trattato di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica del Cile, fatto a Roma il 27 febbraio 2002, con Protocollo addizionale, fatto a Santiago il 4 ottobre 2012;
   b) Accordo di mutua assistenza amministrativa per la prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Cile, fatto a Bruxelles il 6 dicembre 2005» (3269) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V e VI;
   «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana e il Regno hascemita di Giordania in materia di lotta alla criminalità, fatto ad Amman il 27 giugno 2011» (3285) Parere delle Commissioni I, II e V.

   VIII Commissione (Ambiente):
  CASTIELLO ed altri: «Norme per l'installazione di purificatori d'aria nelle scuole e negli edifici pubblici» (3182) Parere delle Commissioni I, V, VII, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XII Commissione (Affari sociali):
  ARGENTIN ed altri: «Disposizioni per il finanziamento di progetti di assistenza personale autogestita in favore delle persone affette da disabilità grave» (3205) Parere delle Commissioni I, V, XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  SBERNA ed altri: «Disposizioni per favorire la distribuzione di prodotti a fini di solidarietà sociale e per la riduzione degli sprechi alimentari» (3237) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, X, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Cancellazione dall'ordine del giorno di un disegno di legge di conversione.

  In data 2 settembre 2015 il seguente disegno di legge è stato cancellato dall'ordine del giorno, essendo decorsi i termini di conversione del relativo decreto-legge, di cui all'articolo 77 della Costituzione: «Conversione in legge del decreto-legge 4 luglio 2015, n. 92, recante misure urgenti in materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonché per l'esercizio dell'attività d'impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale» (3210).

Assegnazione di una proposta di inchiesta parlamentare a Commissione in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, la seguente proposta di inchiesta parlamentare è assegnata, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:
   I Commissione (Affari costituzionali):
  QUARTAPELLE PROCOPIO ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul traffico di esseri umani e sulla tratta di persone» (Doc. XXII, n. 48) – Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), III, V e XIV.

Annunzio di una domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni.

  Con nota pervenuta il 6 agosto 2015, il Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Bari ha trasmesso alla Presidenza della Camera una domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni nei confronti di Silvio BERLUSCONI, deputato all'epoca dei fatti, nell'ambito del procedimento penale n. 14377/11 RGNR – n. 16305/11 RG GIP. La domanda è stata assegnata in pari data alla competente Giunta per le autorizzazioni.

  Copia della domanda sarà stampata e distribuita (Doc. IV, n. 14).

Annunzio della trasmissione di atti alla Corte costituzionale.

  Nel mese di agosto 2015 sono pervenute ordinanze emesse da autorità giurisdizionali per la trasmissione alla Corte costituzionale di atti relativi a giudizi di legittimità costituzionale.

  Questi documenti sono trasmessi alla Commissione competente.

Trasmissione dal Ministro della salute.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 6 agosto 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 16 marzo 1987, n. 115, la relazione sullo stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni scientifiche in tema di diabete mellito con particolare riferimento ai problemi concernenti la prevenzione, aggiornata al 31 dicembre 2014 (Doc. LXIII, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissioni dal Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 7 agosto 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 131 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, la relazione sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenze in Italia, riferita all'anno 2014 e al primo semestre 2015 (Doc. XXX, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla II Commissione (Giustizia) e alla XII Commissione (Affari sociali).

  Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 11 agosto 2015, ha trasmesso la relazione predisposta ai sensi dell'articolo 4, comma 3, secondo periodo, della legge 6 maggio 2015, n. 52, in ordine al decreto legislativo recante determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati.

  Questa relazione è stata trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

Trasmissione dal Ministro dell'economia e delle finanze.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 7 agosto 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 5, comma 16, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, la relazione sulle attività svolte e sui risultati conseguiti dalla Cassa depositi e prestiti Spa nell'anno 2014 (Doc. LIV, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio) e alla VI Commissione (Finanze).

Trasmissione dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

  Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 10 agosto 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge 18 giugno 1998, n. 194, la relazione concernente l'andamento del processo di liberalizzazione e di privatizzazione del trasporto aereo, riferita al secondo semestre del 2014 (Doc. LXXI, n. 5).

  Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, nel periodo dal 5 agosto al 7 settembre 2015, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   alla I Commissione (Affari costituzionali):
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Quinta relazione sull'attuazione da parte dell'Ucraina del piano d'azione sulla liberalizzazione dei visti (COM(2015) 200 final);
   alla III Commissione (Affari esteri):
  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che deve essere adottata a nome dell'Unione europea in occasione della 12a assemblea generale dell'OTIF con riguardo ad alcune modifiche della convenzione relativa ai trasporti internazionali per ferrovia (COTIF) e delle sue appendici (COM(2015) 389 final), corredata dal relativo allegato (COM(2015) 389 final – Annex 1);
  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in seno al comitato di associazione riunito nella formazione «Commercio» istituito dall'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Moldova, dall'altra (COM(2015) 390 final), corredata dal relativo allegato (COM(2015) 390 – Annex 1);
  Proposte di decisione del Consiglio relative rispettivamente alla firma e alla conclusione, a nome dell'Unione europea, del protocollo di modifica dell'accordo tra la Comunità europea e il Principato del Liechtenstein che stabilisce misure equivalenti a quelle definite nella direttiva 2003/48/CE del Consiglio in materia di tassazione dei redditi da risparmio sotto forma di pagamenti di interessi (COM(2015) 394 final e COM(2015) 395 final), corredate dai rispettivi allegati (COM(2015) 394 final – Annex 1 e COM(2015) 395 final – Annex 1);
  Proposta di decisione del Consiglio che approva la conclusione da parte della Commissione, a nome della Comunità europea dell'energia atomica, dell'accordo sul proseguimento delle attività del Centro internazionale di scienza e tecnologia tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica, costituenti un'unica Parte, e la Georgia, il Giappone, il Regno di Norvegia, la Repubblica del Kirghizistan, la Repubblica d'Armenia, la Repubblica del Kazakistan, la Repubblica di Corea, la Repubblica del Tagikistan e gli Stati Uniti d'America (COM(2015) 398 final), corredata dal relativo allegato (COM(2015) 398 final – Annex 1);
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Relazione annuale sulle politiche di aiuto umanitario e protezione civile dell'Unione europea e sulla loro attuazione nel 2014 (COM(2015) 406 final);
  Proposta di decisione del Consiglio che stabilisce la posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di comitato per gli appalti pubblici in merito all'adesione dell'Ucraina all'accordo sugli appalti pubblici (COM(2015) 407 final), corredata dal relativo allegato (COM(2015) 407 final – Annex 1);
  Proposta di decisione del Consiglio sull'eventuale trasferimento della sede della ICCO da Londra ad Abidjan (COM(2015) 410 final);
  Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo – Adattamenti settoriali del Liechtenstein – Revisione (COM(2015) 411 final);
  Comunicazione della Commissione al Consiglio – Partecipazione dell'Unione europea alla settima conferenza ministeriale FOREST EUROPE (Madrid, 20-21 ottobre 2015) (COM(2015) 414 final);
  Proposta di decisione del Consiglio sulla posizione che l'Unione europea deve adottare in merito all'adozione di una decisione del comitato congiunto UE-EFTA sulla semplificazione delle formalità negli scambi di merci e di una decisione del comitato congiunto UE-EFTA sul transito comune per quanto riguarda gli inviti alla Repubblica di Serbia ad aderire alla convenzione relativa alla semplificazione delle formalità negli scambi di merci e alla convenzione relativa ad un regime comune di transito (COM(2015) 417 final), corredata dai relativi allegati (COM(2015) 417 final – Annexes 1 to 2);
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Verso il vertice umanitario mondiale: un partenariato globale per un'azione umanitaria efficace e basata sui princìpi (COM(2015) 419 final);
  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare, a nome dell'Unione europea, nell'ambito del comitato congiunto UE-EFTA con riguardo all'adozione di una decisione che modifica la convenzione relativa a un regime comune di transito (COM(2015) 420 final), corredata dal relativo allegato (COM(2015) 420 final – Annex 1);
  Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo tra l'Unione europea e il Governo della Repubblica popolare del Bangladesh su alcuni aspetti dei servizi aerei (COM(2015) 423 final), corredata dal relativo allegato (COM(2015) 423 final – Annex 1);
  Proposta congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza di decisione del Consiglio relativa alla firma dell'accordo sul proseguimento delle attività del Centro internazionale di scienza e tecnologia tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica, costituenti un'unica Parte, e la Georgia, il Giappone, il Regno di Norvegia, la Repubblica del Kirghizistan, la Repubblica d'Armenia, la Repubblica del Kazakistan, la Repubblica di Corea, la Repubblica del Tagikistan e gli Stati Uniti d'America (JOIN(2015) 29 final), corredata dal relativo allegato (JOIN(2015) 29 final – Annex 1);
  Decisione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza relativa alla partecipazione dell'Unione europea a varie organizzazioni di cooperazione per la prevenzione e la lotta contro il terrorismo (JOIN(2015) 32 final), corredata dai relativi allegati (JOIN(2015) 32 final – Annex 1 e JOIN(2015) 32 final – Annex 2);
   alla V Commissione (Bilancio):
  Comunicazione della Commissione – Valutazione del seguito dato dalla Francia alla raccomandazione del Consiglio del 10 marzo 2015 intesa a porre fine alla situazione di disavanzo eccessivo (COM(2015) 323 final);
   alla VI Commissione (Finanze):
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle norme che disciplinano i livelli di applicazione dei requisiti prudenziali bancari (COM(2015) 388 final);
  Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio che modifica la decisione di esecuzione 2013/54/UE, che autorizza la Repubblica di Slovenia a introdurre una misura speciale di deroga all'articolo 287 della direttiva 2006/112/CE, relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto (COM(2015) 416 final);
   alla VII Commissione (Cultura):
  Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Progetto di relazione congiunta 2015 del Consiglio e della Commissione sull'attuazione del quadro strategico per la cooperazione europea in materia di istruzione e formazione (ET 2020) – Nuove priorità per la cooperazione europea in materia di istruzione e formazione (COM(2015) 408 final);
   alla VIII Commissione (Ambiente):
  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2003/87/CE per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio (COM(2015) 337 final), corredata dai relativi allegati (COM(2015) 337 final – Annexes 1 to 3) e documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2015) 136 final). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 2 settembre 2015;
   alla XI Commissione (Lavoro):
  Proposte di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relative alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, concernenti rispettivamente le domande EGF/2015/003 BE/Ford Genk, presentata dal Belgio, (COM(2015) 336 final), EGF/2015/002 DE/Adam Opel, presentata dalla Germania (COM(2015) 342 final), e EGF/2015/004 IT/Alitalia, presentata dall'Italia (COM(2015) 397 final);
   alla XII Commissione (Affari sociali):
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Relazione della Commissione sul funzionamento della direttiva 2011/24/UE concernente l'applicazione dei diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera (COM(2015) 421 final);
   alla XIII Commissione (Agricoltura):
  Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce, per il 2016, le possibilità di pesca per alcuni stock o gruppi di stock ittici applicabili nel Mar Baltico (COM(2015) 413 final), corredata dal relativo allegato (COM(2015) 413 final – Annex 1);
   alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
  Relazione della Commissione sull'applicazione, nel 2014, del regolamento (CE) n. 1049/2001 relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione (COM(2015) 391 final), corredata dal relativo allegato (COM(2015) 391 final – Annex 1);
  Relazione della Commissione sui lavori dei comitati nel 2014 (COM(2015) 418 final);
   alle Commissioni riunite VII (Cultura) e X (Attività produttive):
  Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Relazione annuale sulle attività di ricerca e sviluppo tecnologico dell'Unione europea nel 2014 (COM(2015) 401 final).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, nel periodo dal 6 agosto al 3 settembre 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
  Nell'ambito di tali documenti, con le comunicazioni del 1o e del 3 settembre 2015, il Governo ha richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Progetto di relazione congiunta 2015 del Consiglio e della Commissione sull'attuazione del quadro strategico per la cooperazione europea in materia di istruzione e formazione (ET 2020) – Nuove priorità per la cooperazione europea in materia di istruzione e formazione (COM(2015) 408 final);
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2003/87/CE per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio (COM(2015) 337 final), corredata dai relativi allegati (COM(2015) 337 final – Annexes 1 to 3) e documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2015) 136 final).

Comunicazione dell'avvio di procedure d'infrazione.

  Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche e gli affari europei, con lettera in data 28 luglio 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti comunicazioni concernenti l'avvio di procedure d'infrazione, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, notificate in data 22 luglio 2015, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni, nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   comunicazione relativa alla procedura d'infrazione n. 2015/0303, avviata per mancato recepimento della direttiva 2012/34/UE che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico (Rifusione) – alla IX Commissione (Trasporti);
   comunicazione relativa alla procedura d'infrazione n. 2015/0304, avviata per mancato recepimento della direttiva 2013/29/UE concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di articoli pirotecnici (Rifusione) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
   comunicazione relativa alla procedura d'infrazione n. 2015/0305, avviata per mancato recepimento della direttiva 2014/27/UE che modifica le direttive 92/58/CEE, 92/85/CEE, 94/33/CE, 98/24/CE del Consiglio e la direttiva 2004/37/CE del Parlamento europeo e del Consiglio allo scopo di allinearle al regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele – alla XI Commissione (Lavoro) e alla XII Commissione (Affari sociali);
   comunicazione relativa alla procedura d'infrazione n. 2015/0306, avviata per mancato recepimento della direttiva 2014/63/UE che modifica la direttiva 2001/110/CE del Consiglio concernente il miele – alla XIII Commissione (Agricoltura);
   comunicazione relativa alla procedura d'infrazione n. 2015/0307, avviata per mancato recepimento della direttiva 2014/77/UE recante modifica degli allegati I e II della direttiva 98/70/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla qualità della benzina e del combustibile diesel – alla VIII Commissione (Ambiente).

Richieste di parere parlamentare su proposte di nomina.

  Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 28 luglio 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del dottor Filippo Nicola Sugar a presidente del consiglio di gestione della Società italiana degli autori ed editori (SIAE) (50).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VII Commissione (Cultura).

  Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettere in data 7 agosto 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 3, del Regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 1o febbraio 2010, n. 76, le richieste di parere parlamentare sulle proposte di nomina del professor Daniele Checchi (51), del professor Paolo Miccoli (52), della professoressa Raffaella Rumiati (53) e della professoressa Susanna Terracini (54) a componenti del consiglio direttivo dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).

  Queste richieste sono assegnate, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VII Commissione (Cultura).

Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

  Il Ministro dello sviluppo economico, con lettera in data 24 luglio 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3 della legge 11 maggio 1999, n. 140, la richiesta di parere parlamentare sul programma di utilizzo, per l'anno 2015, dell'autorizzazione di spesa, prevista dal medesimo articolo 3, per lo svolgimento di studi e ricerche per la politica industriale (199).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla X Commissione (Attività produttive), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 28 settembre 2015.

  Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 4 agosto 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante approvazione del piano per il riordino dell'Autorità nazionale anticorruzione (200).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 28 settembre 2015. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 18 settembre 2015.

  Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 7 agosto 2015, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 31, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, e dell'articolo 1 della legge 6 agosto 2013, n. 96, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative al decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (201).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla X Commissione (Attività produttive) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 18 ottobre 2015. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 28 settembre 2015.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni.

  Sono pervenute alla Presidenza dai competenti Ministeri risposte scritte ad interrogazioni. Sono pubblicate nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZA E INTERROGAZIONI

Provvedimenti per arginare il fenomeno del «caporalato» nella zona del Fucino – 2-00973

A) Interpellanza

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   guadagnano 2 euro e 50 centesimi l'ora e lavorano tra le 12 e le 14 ore al giorno. Nessuno versa loro i contributi e non hanno alcun diritto riconosciuto. È questa la vergognosa realtà degli «invisibili» extracomunitari delle campagne del Fucino (provincia dell'Aquila). Sono oltre 2 mila le aziende agricole del territorio e sono impiegati 9.500 braccianti. Il fenomeno del caporalato è particolarmente accentuato nel Fucino perché ci sono molti immigrati non in regola con il permesso di soggiorno, che, di conseguenza, non possono far valere i loro diritti: questi «invisibili» delle campagne del Fucino non hanno nome e per questo spesso non possono essere aiutati;
   dalla Marsica, partono insalate e ortaggi destinati ai mercati del Nord Europa e a prevalere non sarebbe la legge del mercato, ma quella della malavita che impone prezzi e regole. Ci sono 400 mila persone in tutta Italia che vivono in questa situazione, 100 mila dei quali rischiano la schiavitù: i braccianti sono costretti ad accettare il volere del caporalato senza poter dire una parola perché hanno bisogno di quei soldi. La maggior parte dei braccianti impiegati nelle terre del Fucino è di origine marocchina, romena e albanese;
   secondo uno studio del sindacato ci sarebbero attualmente 9.500 braccianti a rischio «schiavitù» nel Fucino. L'Inail ha comunicato che una quota rilevante dei finanziamenti destinati all'adeguamento delle cabine dei trattori riguarda l'Abruzzo: su un totale di 5 mila domande ben 1.200 interessano il Fucino. Secondo il direttore dell'Inps Abruzzo, «nel Fucino ci sono molti casi di “agricoltori” che lavorano e hanno dipendenti irregolari, senza neanche avere un campo di proprietà. L'attività ispettiva nella Marsica è stata molto intensa e ci siamo resi conto che ci sono molte truffe difficili da scoprire»;
   secondo il sindacato c’è un legame strettissimo tra il Fucino, l'Agro pontino e il Casertano: molti braccianti vengono assunti qui perché le aziende usufruiscono degli sgravi dell'Abruzzo e poi vanno a lavorare a Caserta o a Fondi. Vi sono state delle segnalazioni di lavoratori con regolare contratto di lavoro ai quali viene corrisposto però il 30 per cento del compenso dovuto, un vero e proprio ricatto che viene fatto per permettere loro di avere poi la disoccupazione agricola. Lo sfruttamento e il caporalato nella Marsica sono una realtà drammatica;
   vi sono numerose vertenze aperte di aziende che non pagano i contributi a centinaia di lavoratori coinvolti –:
   se non intendano intervenire coinvolgendo regione Abruzzo, enti locali e parti sociali per mettere in campo strumenti volti a far emergere e sconfiggere la piaga del caporalato nella zona del Fucino.
(2-00973) «Melilla».


Gestione dei beni culturali delle province a seguito delle nuove disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni di cui alla legge n. 56 del 2014 – 3-01396; 3-01675

B) Interrogazioni

   ANTIMO CESARO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento. — Per sapere – premesso che:
   l'entrata in vigore della «legge Delrio» (legge 7 aprile 2014, n. 56, «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni»), che rinnova l'assetto istituzionale degli enti locali italiani ridefinendone confini e competenze, rischia di compromettere la sopravvivenza di decine di musei, biblioteche e archivi di enti locali presenti sul territorio italiano e, in particolare, nella regione Campania;
   in base alle nuove disposizioni legislative, infatti, tutti i beni e i servizi culturali, fino ad ora di competenza provinciale, dovranno essere amministrati e finanziati da altri enti che non sono stati ancora individuati;
   le sezioni nazionali delle principali associazioni di musei, archivi e biblioteche (Icom, Anai, Aib) hanno aderito e promosso una campagna di mobilitazione nazionale («A chi compete la cultura ?») per portare in luce i problemi introdotti dalla «riforma Delrio» sulla gestione del patrimonio culturale delle province, segnalando la necessità di scongiurare il pericolo che un'assegnazione non oculata delle competenze comprometta definitivamente la conservazione, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale dei territori;
   costituiscono doveri istituzionali improrogabili:
    a) tutelare il funzionamento di centinaia di musei, biblioteche, archivi, istituti e sistemi culturali in tutta Italia, fino a oggi di competenza delle province e la salvaguardia del patrimonio da loro conservato e valorizzato;
    b) garantire l'apertura, la continuità, la qualità dei servizi culturali dei suddetti istituti e il funzionamento delle tante reti e sistemi che gravitano attorno ad essi;
    c) salvaguardare le competenze di centinaia di operatori culturali;
    d) garantire continuità ai progetti europei e agli accordi nazionali e internazionali che questi istituti culturali hanno in essere;
    e) garantire che gli enti e le istituzioni chiamati a decidere in merito alla gestione dei beni culturali delle province riformate effettuino scelte gestionali che non depotenzino o dequalifichino gli istituti culturali coinvolti;
   in data 9 marzo 2015 durante l'esame del disegno di legge di riforma costituzionale presso la Camera dei deputati è stato accolto l'ordine del giorno n. 44, a prima firma dell'onorevole Rampi, che impegna il Governo «a valutare l'opportunità di adottare utili iniziative, in un quadro di competenza condivisa con le Autonomie, in cui la tutela dell'interesse pubblico, soddisfatto da queste istituzioni, trovi nel Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo il riferimento per definirne il futuro» –:
   quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare in merito alle problematiche sopra esposte. (3-01396)


   PICCOLI NARDELLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   i musei, le biblioteche, gli archivi, gli edifici storici e gli istituti culturali sono parte fondamentale del patrimonio culturale italiano;
   l'Esecutivo ha più volte sottolineato come la crescita economica del nostro Paese passi anche dal rilancio dello straordinario patrimonio culturale italiano;
   con l'entrata in vigore della legge 7 aprile 2014, n. 56, recante «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni», tutte le strutture e i servizi culturali – ovvero musei, biblioteche, archivi, istituti e sistemi culturali in tutta Italia – dal 1o gennaio 2015 sono passati dalla competenza provinciale a quella di altri enti, regioni e comuni, che hanno responsabilità amministrativa riguardo i finanziamenti, la gestione delle attività e del personale;
   alla data odierna pochissime amministrazioni pubbliche hanno deliberato facendosi carico delle strutture e dei servizi culturali precedentemente di competenza delle loro province;
   per sensibilizzare la pubblica amministrazione su un tema così urgente per i beni culturali italiani, molte importanti associazioni del settore, tra le quali l’International council of museum – Unesco Italia, l'Associazione italiana biblioteche, l'Associazione nazionale archivistica italiana, il Mab (Coordinamento permanente di musei, archivi e biblioteche) hanno lanciato il 17 gennaio 2015 sul web e su alcuni social network la petizione pubblica «A chi compete la cultura?» indirizzata alle principali istituzioni coinvolte, che ha già raccolto migliaia di firme e che chiede la salvaguardia delle centinaia di musei, biblioteche, archivi diffusi su tutto il territorio nazionale;
   le organizzazioni fondatrici del coordinamento Mab, nella lettera inviata il 5 marzo 2015 alle autorità competenti, sollecitando una risposta sulla sorte dei servizi culturali svolti dalle province in materia di musei, biblioteche e archivi, a seguito dell'applicazione della sopra citata legge, hanno sottolineato che: «si riconoscono nelle posizioni assunte da Anci e Upi là dove esse prevedono che la gestione dei beni e delle attività culturali debba essere “di norma attribuito ai comuni” e ritengono altrettanto “essenziale ed imprescindibile sviluppare – e non smantellare – le azioni di sistema che le province e città metropolitane svolgono a supporto degli istituti culturali locali, in particolare per quelli situati nei comuni più piccoli”, elaborando “formule gestionali e modalità di sostegno al comune capoluogo interessato affinché il servizio bibliotecario o museale possa essere garantito”»;
   sarebbe opportuno: concertare con le associazioni degli enti locali soluzioni gestionali dei beni culturali valide per l'intero territorio nazionale nel quadro dei nuovi scenari istituzionali in corso di definizione; scongiurare il rischio di interrompere servizi pubblici di reti bibliotecarie, di sistemi bibliotecari, di sistemi museali e di reti archivistiche; predisporre soluzioni organiche alla loro gestione;
   il rischio concreto è che per molti dei beni culturali, delle reti di collaborazione e dei progetti nati attorno ad essi, l'applicazione della legge 7 aprile 2014, n. 56, si traduca in una drammatica chiusura o in un drastico ridimensionamento dei servizi essenziali offerti al pubblico;
   gli organi di stampa nazionale già da tempo danno ampia informazione sulle difficoltà dei beni culturali ex provinciali: 4 biblioteche ex provinciali della Puglia rischiano la chiusura e già da qualche giorno hanno dovuto ridimensionare i servizi e gli orari di apertura nonostante siano frequentate da 270.000 utenti ogni anno, posseggono 685.000 documenti fra libri e carte d'archivio; la rete delle biblioteche bellunesi, così come anche alcune delle biblioteche presenti in Cadore, rischiano di chiudere o fortemente ridimensionare un servizio che nel 2014 ha garantito a 17 mila utenti di ottenere 151 mila prestiti di libri, dvd o cd musicali, realizzando un risparmio per la collettività di quasi 3 milioni di euro; la biblioteca provinciale «M. Delfico» di Teramo, la più antica e duratura istituzione culturale del territorio, che nel 2014 ha celebrato il duecentesimo anniversario della propria esistenza, rischia di scomparire per inadempienze della propria amministrazione di competenza –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle problematiche esposte in premessa e, in tal caso, quali iniziative intenda avviare al fine di scongiurare l'interruzione delle attività di tutela e valorizzazione dei beni culturali, nonché dei servizi per la pubblica fruizione di musei, archivi e biblioteche. (3-01675)


Adozione di misure di sicurezza nel Tribunale di Napoli conciliabili con le esigenze dei lavoratori e dei professionisti che vi operano – 3-01672; 3-01674

C) Interrogazioni

   DI LELLO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   a seguito dei fatti accaduti presso il tribunale di Milano, ove sono state uccise tre persone, sono stati adottati diversi provvedimenti finalizzati a garantire maggiori livelli di tutela e sicurezza presso i tribunali italiani;
   tali provvedimenti, seppur in astratto idonei, a Napoli si sono rivelati del tutto improvvisati e inefficaci per carenza di organizzazione e di idonei mezzi strumentali, tanto che si sono verificati forti momenti di tensione provocati dalle nuove disposizioni che hanno rallentato e rallentano tutt'oggi l'accesso al tribunale da parte degli operatori di giustizia;
   episodi, questi, che la stampa nazionale e locale e testate radiotelevisive hanno riferito a giudizio dell'interrogante in modo non aderente al reale svolgersi degli accadimenti raccontati, dipingendo in maniera vergognosa il comportamento degli avvocati partenopei i quali hanno subito passivamente un provvedimento che li ha costretti a numerose e snervanti code prima di poter esercitare la loro funzione di difesa costituzionalmente garantita;
   a fronte di questa situazione gli unici dati oggettivi che vanno rilevati e sottolineati sono la carenza di strumentazione (metal detector), nonché l'insufficienza numerica dei varchi di ingresso al palazzo di giustizia di Napoli, principali cause del crearsi di code, i cui tempi di attesa si aggirano intorno alle tre ore; ciò inevitabilmente compromette il regolare svolgimento delle udienze, con conseguente danno irreparabile per i cittadini, i quali già sono ampiamente vessati a causa dei tempi e dei costi della giustizia –:
   se il Governo intenda assumere, per quanto di competenza, urgenti e appropriate iniziative, anche di carattere normativo, al fine di:
    a) garantire i più elevati livelli di sicurezza a cittadini e operatori nei luoghi ove si amministra la giustizia;
    b) rimuovere le disfunzioni di carattere organizzativo, causa in più parti del Paese di gravissime situazioni, come quella manifestatasi presso il tribunale di Napoli, scongiurandone in futuro ogni loro possibile riproposizione. (3-01672)


   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   la mattina del 9 aprile 2015 presso il tribunale di Milano si è verificata una gravissima tragedia che ha condotto alla morte di tre persone, tra cui un giudice e un giovane avvocato, per mano di un imputato;
   in seguito a tale tragico evento, che si è potuto verificare a causa di una falla nel sistema di accesso al palazzo di giustizia del capoluogo lombardo, nei tribunali di tutta Italia sono stati repentinamente inaspriti i controlli per l'accesso;
   in particolare, così come segnalato all'interrogante dall'Unione dei giovani penalisti di Napoli, presso il nuovo palazzo di giustizia del capoluogo partenopeo, «le recenti misure adottate in materia di sicurezza (...) impediscono il regolare svolgimento delle udienze con grave lesione del diritto di difesa del cittadino»;
   peraltro, come evidenziato dall'ordine degli avvocati di Napoli con delibera del 14 aprile 2015, le attuali modalità operative e la scarsa ed irrazionale predisposizione di mezzi (solo tre metal detector per controllare l'afflusso di oltre 5.000 persone al giorno) non consentono la presenza dei difensori al procedimento, impedendo loro di accedere tempestivamente all'udienza e, quindi, di parteciparvi, con conseguente mortificazione del giusto processo e del complessivo esercizio della giurisdizione; per protestare contro tale gravissima situazione, l'ordine degli avvocati di Napoli ha proclamato lo stato di agitazione l'astensione dalle udienze civili e penali per tre giorni –:
   alla luce di quanto delineato in premessa, se i Ministri interrogati non ritengano di doversi attivare, per quanto di rispettiva competenza, al fine di risolvere l'ingestibile situazione che si è venuta a creare presso gli accessi al nuovo palazzo di giustizia di Napoli, anche valutando l'istituzione di varchi dedicati all'accesso degli avvocati. (3-01674)