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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 22 gennaio 2014

TESTO AGGIORNATO AL 6 FEBBRAIO 2014

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 22 gennaio 2014.

  Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Baldelli, Balduzzi, Baretta, Berretta, Bindi, Bocci, Boccia, Bonafede, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Brambilla, Bray, Brunetta, Caparini, Capezzone, Cariello, Carrozza, Casero, Castiglione, Cicchitto, Costa, D'Alia, D'Incà, Dambruoso, Damiano, De Girolamo, Dell'Aringa, Dellai, Di Gioia, Di Lello, Luigi Di Maio, Epifani, Ferranti, Fico, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Franceschini, Galan, Galati, Gasbarra, Giachetti, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Gitti, Gozi, Guerra, Kyenge, La Russa, Lauricella, Legnini, Leone, Letta, Lombardi, Lorenzin, Lupi, Mannino, Antonio Martino, Giorgia Meloni, Merlo, Meta, Migliore, Mogherini, Orlando, Paris, Pes, Gianluca Pini, Pisicchio, Pistelli, Portas, Ravetto, Realacci, Ricciatti, Andrea Romano, Sani, Sereni, Sisto, Sorial, Speranza, Tabacci, Vito.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta)

  Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Baldelli, Balduzzi, Baretta, Berretta, Bindi, Bocci, Boccia, Bonafede, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Brambilla, Bray, Brunetta, Caparini, Capezzone, Cariello, Carrozza, Casero, Castiglione, Cicchitto, Costa, D'Alia, D'Incà, Dambruoso, Damiano, De Girolamo, Dell'Aringa, Dellai, Di Gioia, Di Lello, Luigi Di Maio, Epifani, Ferranti, Fico, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Franceschini, Galan, Galati, Gasbarra, Giachetti, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Gitti, Gozi, Guerra, Kyenge, La Russa, Lauricella, Legnini, Leone, Letta, Lombardi, Lorenzin, Lupi, Mannino, Antonio Martino, Giorgia Meloni, Merlo, Meta, Migliore, Mogherini, Orlando, Paris, Pes, Piepoli, Gianluca Pini, Pisicchio, Pistelli, Portas, Ravetto, Realacci, Ricciatti, Sani, Sereni, Sisto, Sorial, Speranza, Tabacci, Vito.

(Alla ripresa notturna della seduta)

  Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Baldelli, Balduzzi, Baretta, Berretta, Bindi, Bocci, Boccia, Bonafede, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Brambilla, Bray, Brunetta, Caparini, Capezzone, Cariello, Carrozza, Casero, Castiglione, Cicchitto, Costa, D'Alia, D'Incà, Dambruoso, Damiano, De Girolamo, Dell'Aringa, Dellai, Di Gioia, Di Lello, Luigi Di Maio, Epifani, Ferranti, Fico, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Franceschini, Galan, Galati, Gasbarra, Giachetti, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Gitti, Gozi, Guerra, Kyenge, La Russa, Lauricella, Legnini, Leone, Letta, Lombardi, Lorenzin, Lupi, Mannino, Antonio Martino, Giorgia Meloni, Merlo, Meta, Migliore, Mogherini, Orlando, Paris, Pes, Piepoli, Gianluca Pini, Pisicchio, Pistelli, Portas, Ravetto, Realacci, Ricciatti, Sani, Sereni, Sisto, Sorial, Speranza, Tabacci, Vito.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 21 gennaio 2014 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   CHIMIENTI ed altri: «Abrogazione dei commi 54 e 56 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e modifica all'articolo 5 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, in materia di fruizione delle ferie da parte del personale della scuola» (1974);
   NASTRI: «Modifiche all'articolo 27 del codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, in materia di sanzioni per le pratiche commerciali scorrette» (1975);
   MARZANO: «Introduzione dell'articolo 580-bis del codice penale, concernente il reato di istigazione a pratiche alimentari idonee a provocare l'anoressia, la bulimia o altri disturbi del comportamento alimentare, nonché disposizioni in materia di prevenzione e diagnosi precoce dei disturbi alimentari» (1976);
   MARCO MELONI ed altri: «Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di esercizio del diritto di voto da parte degli studenti fuori sede nell'ambito del territorio nazionale» (1977);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE ZANETTI: «Determinazione di limiti per i vitalizi dei membri del Parlamento e dei consigli regionali cessati dal mandato e per le retribuzioni per uffici e incarichi presso le pubbliche amministrazioni» (1978);
   CASTIELLO: «Disciplina dei musei del mare» (1979);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE DORINA BIANCHI: «Modifica all'articolo 72 della Costituzione, in materia di esame parlamentare dei progetti di legge d'iniziativa popolare» (1980);
   MARCON ed altri: «Istituzione dei Corpi civili di pace» (1981).

  Saranno stampate e distribuite.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

  II Commissione (Giustizia):
   GRECO: «Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, in materia di lotta contro la pedofilia e di tutela dei minori nel processo penale» (1770) Parere delle Commissioni I, V e XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento).

  V Commissione (Bilancio):
   NASTRI: «Modifica all'articolo 14 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, in materia di deroga al patto di stabilità interno, in favore degli enti locali che ne abbiano rispettato le condizioni relativamente all'anno 2013, per la realizzazione di piani per la messa in sicurezza del territorio contro i rischi derivanti dal dissesto idrogeologico» (1614) Parere delle Commissioni I e VIII.

  VIII Commissione (Ambiente):
   FAENZI ed altri: «Interventi in favore delle aree della regione Toscana colpite da eventi alluvionali nei giorni dal 10 al 13 novembre e nei giorni 27 e 28 novembre 2012» (1261) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, X, XII, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

  XII Commissione (Affari sociali):
   NICCHI ed altri: «Norme in materia di procreazione medicalmente assistita» (1535) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), V, VII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

  Commissioni riunite VIII (Ambiente) e XI (Lavoro):
   AIRAUDO ed altri: «Istituzione di un programma nazionale sperimentale di interventi pubblici denominato “Green New Deal italiano” contro la recessione e la disoccupazione» (1965) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 20 gennaio 2014, ha trasmesso copia del supplemento del bollettino, predisposto ai sensi della legge 5 luglio 1982, n. 441, concernente la situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e direttive di alcuni enti, riferito all'anno 2012.

  Questo documento è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali).

Trasmissione dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.

  Il presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL), con lettera in data 20 gennaio 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 21, comma 3, della legge 30 dicembre 1986, n. 936, il bilancio di previsione del CNEL per l'esercizio 2014, approvato in data 18 dicembre 2013.

  Questo documento è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministero della difesa.

  Il Ministero della difesa ha trasmesso decreti ministeriali recanti variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, autorizzate, in data 30 dicembre 2013, ai sensi dell'articolo 3, comma 5, del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e dell'articolo 23, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289.

  Questi decreti sono trasmessi alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 16 gennaio 2014, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 5, del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231, la relazione sull'ottemperanza delle prescrizioni contenute nel provvedimento di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale, concernente lo stabilimento ILVA di Taranto, aggiornata al 10 gennaio 2014 (Doc. CCIV, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente) e alla X Commissione (Attività produttive).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 22 gennaio 2014, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Parere della Commissione sull'iniziativa di un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione 2005/681/GAI che istituisce l'Accademia europea di polizia (CEPOL) presentata da Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia (COM(2014) 7 final), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Valutazione ex post delle capitali europee della cultura 2012 (Guimarães e Maribor) (COM(2014) 10 final), che è assegnata in sede primaria alla VII Commissione (Cultura);
   Proposta congiunta della Commissione europea e della Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 234/2004 relativo a talune misure restrittive nei confronti della Liberia (JOIN(2014) 2 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  La proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ad una rete europea di servizi per l'impiego, all'accesso dei lavoratori ai servizi di mobilità e ad una maggiore integrazione dei mercati del lavoro (COM(2014) 6 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata, in data 21 gennaio 2014, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla XI Commissione (Lavoro), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), è altresì assegnata alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 21 gennaio 2014.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell’Allegato A al resoconto della seduta dell'8 gennaio 2014, a pagina 6, seconda colonna, tredicesima riga, dopo le parole: «è trasmesso» si intendono inserite le seguenti: «alla I Commissione (Affari costituzionali) e».

  Nell’Allegato A al resoconto della seduta del 15 gennaio 2014, a pagina 4, seconda colonna, ventottesima riga, la parola: «XI» si intende sostituita dalla seguente: «X».

DISEGNO DI LEGGE: CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO-LEGGE 10 DICEMBRE 2013, N. 136, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI DIRETTE A FRONTEGGIARE EMERGENZE AMBIENTALI E INDUSTRIALI ED A FAVORIRE LO SVILUPPO DELLE AREE INTERESSATE (A.C. 1885-A)

A.C. 1885-A – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

PARERE FAVOREVOLE

   sull'emendamento 2.802, a condizione che, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, sia riformulato nei seguenti termini:
  All'articolo 2, comma 4-octies sostituire le parole da finalizzate fino alla fine del comma con le seguenti: complessivamente finalizzate all'attuazione dell'articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, a tal fine vincolate, da destinare alle regioni Campania e Puglia ad integrazione di quelle ad esse spettanti. Al riparto delle risorse integrative di cui al primo periodo tra le regioni Campania e Puglia si provvede con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni.

PARERE CONTRARIO

   sul subemendamento 0.2.802.1, in quanto suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura.

  Conseguentemente, deve intendersi revocata la condizione posta sul testo del provvedimento, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, con riferimento all'articolo 2, comma 4-octies (emendamento 2.704), nel parere favorevole espresso dalla Commissione nella seduta del 16 gennaio 2014. Per effetto di tale revoca, il parere favorevole sul testo del provvedimento, con riguardo all'articolo 2, comma 4-octies, deve intendersi pertanto subordinato all'approvazione dell'emendamento 2.802, come in precedenza riformulato.

A.C. 1885-A – Ulteriore parere della V Commissione

ULTERIORE PARERE DELLA V COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

PARERE FAVOREVOLE

sull'emendamento 2. 802 (nuova formulazione)

PARERE CONTRARIO

sul subemendamento 0.2.802.2.

A.C. 1885-A – Proposte emendative

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AGLI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE

ART. 1.
(Interventi urgenti per garantire la sicurezza agroalimentare in Campania).

  Al comma 6-ter, aggiungere, in fine, le parole: subordinatamente all'obbligo dell'utilizzo di tutte le vetture presenti nei depositi del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Corpo dei Vigili del fuoco della regione Campania.
1. 204. Grimoldi, Guidesi, Prataviera, Fedriga, Allasia.

  Al comma 6-ter, aggiungere, in fine, le parole: subordinatamente alla verifica dell'indisponibilità di cessione all'amministrazione richiedente di autovetture presenti nei depositi del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Corpo dei Vigili del fuoco della regione Campania.
1. 204.(Testo modificato nel corso della seduta) Grimoldi, Guidesi, Prataviera, Fedriga, Allasia.
(Approvato)

ART. 2.
(Azioni e interventi di monitoraggio, anche di tipo sanitario, nei territori della regione Campania e dell'area dell'ILVA di Taranto).

  Al comma 4, primo periodo, dopo le parole: enti di cui all'articolo 1, comma 1 aggiungere le seguenti: e garantendo procedure di consultazione pubblica.
2. 17. Russo, Castiello.

  Al comma 4, primo periodo, sostituire le parole da: nonché dell'incaricato del Governo fino alla fine del periodo con le seguenti: predispone un programma straordinario e urgente di interventi finalizzati alla tutela della salute, alla sicurezza, alla bonifica dei siti nonché alla rivitalizzazione economica dei territori, nei terreni della regione Campania indicati ai sensi dell'articolo 1, comma 6. Il programma, prima di essere adottato e coordinato dalla Commissione, comunque non oltre 45 giorni dalla sua presentazione al Comitato interministeriale, è sottoposto a referendum consultivo, senza quorum, deliberato dai Consigli comunali dei comuni nei cui territori ricadono i suddetti terreni, a norma dell'articolo 8 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
2. 24. Sibilia, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano.

  Al comma 4, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: Nell'ambito degli interventi di bonifica e riequilibrio dell'ecosistema, la Commissione deve prevedere anche l'utilizzo di sistemi agro ecologici e rigenerativi naturali attraverso l'utilizzo di piante bonificanti come la canapa e il vetiver.
2. 254.(versione corretta) Pellegrino, Zaratti, Zan, Migliore, Scotto, Giancarlo Giordano, Ragosta.

  Al comma 4, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: La Commissione deve, inoltre, prevedere, nell'ambito degli interventi di bonifica e riequilibrio dell'ecosistema, l'utilizzo di sistemi naturali rigenerativi e agroecologici, attraverso piante con proprietà fitodepurative previste dalla legislazione vigente.
*2. 254.(Versione corretta - Testo modificato nel corso della seduta) Pellegrino, Zaratti, Zan, Migliore, Scotto, Giancarlo Giordano, Ragosta.
(Approvato)

  Al comma 4, dopo il primo periodo aggiungere il seguente: La Commissione deve, inoltre, prevedere, nell'ambito degli interventi di bonifica e riequilibrio dell'ecosistema, l'utilizzo di sistemi naturali rigenerativi e agroecologici, attraverso piante bonificanti come il vetiver e la canapa indiana.
2. 34. Zaccagnini.

  Al comma 4, dopo il primo periodo aggiungere il seguente: La Commissione deve, inoltre, prevedere, nell'ambito degli interventi di bonifica e riequilibrio dell'ecosistema, l'utilizzo di sistemi naturali rigenerativi e agroecologici, attraverso piante con proprietà fitodepurative previste dalla legislazione vigente.
*2. 34.(Testo modificato nel corso della seduta) Zaccagnini.
(Approvato)

  Al comma 4, sopprimere il secondo periodo.
2. 701. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).
(Approvato)

  Al comma 4, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Tra i soggetti attuatori degli interventi di bonifica, sono individuati prioritariamente le società partecipate della regione che operano in tali ambiti.
2. 41. Zaratti, Pellegrino, Zan, Scotto, Migliore, Giancarlo Giordano, Ragosta.

  Al comma 4, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Tra i soggetti attuatori degli interventi di bonifica, sono individuate anche le società partecipate della regione che operano in tali ambiti.
2. 41.(Testo modificato nel corso della seduta) Zaratti, Pellegrino, Zan, Scotto, Migliore, Giancarlo Giordano, Ragosta, Manfredi.
(Approvato)

  Al comma 4, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La Commissione nell'attuazione del programma non può operare con poteri straordinari ed urgenti che deroghino norme e leggi vigenti.
2. 43. Luigi Gallo, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 4-bis, primo periodo, sostituire le parole: possono essere con le parole: sono.
2. 251. Colonnese, Zolezzi, De Rosa, Busto, Daga, Luigi Gallo, Fico.

  Al comma 4-bis, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La regione Campania trasmette le deliberazioni assunte dai consigli consultivi della comunità locale alla Commissione che le valuta ai fini dell'assunzione delle iniziative di competenza da rendere pubbliche con strumenti idonei.
2. 301. La Commissione.
(Approvato)

  Al comma 4-quater, sostituire le parole: su proposta con le seguenti: con il supporto tecnico-scientifico.

  Conseguentemente, al medesimo comma, sostituire le parole da: anche ai fini fino a comuni capoluogo con le seguenti: un piano straordinario di attività finalizzate alla prevenzione, al controllo ed alla tutela della salute della popolazione residente sulle aree dei comuni.
2. 252. Russo, Castiello.

  Al comma 4-quater, sostituire le parole: in prima applicazione per il biennio 2014-2015 con le seguenti: nei limiti delle risorse di cui al comma 4-octies, per gli anni 2014 e 2015,

  Conseguentemente,
   al comma 4-
quinquies, sostituire le parole: in prima applicazione per il biennio 2014-2015 con le seguenti: nei limiti delle risorse di cui al comma 4-octies, per gli anni 2014 e 2015;
   al comma 4-octies, sostituire le parole: Per l'avvio delle attività con le seguenti: Per le attività.
2. 703. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento).
(Approvato)

  Al comma 4-quater, dopo le parole: tipologia di esami aggiungere le seguenti: per la prevenzione e.

  Conseguentemente, al comma 4-quinquies, dopo le parole: esami per aggiungere le seguenti: la prevenzione e per.
2. 300. La Commissione.
(Approvato)

  Al comma 4-quater, dopo le parole: di cui all'articolo 2 aggiungere le seguenti:, comma 1,
2. 801. La Commissione.
(Approvato)

  Sopprimere il comma 4-octies.
2. 262. Grimoldi, Prataviera, Fedriga, Allasia, Guidesi.

  Sostituire il comma 4-octies con il seguente:
  Per l'avvio dei percorsi di cui al comma 1 è autorizzata per ciascuno degli anni 2014 e 2015 la spesa di 25 milioni di euro a valere sulle risorse assegnate in applicazione dell'articolo 1, comma 34, primo periodo, della legge 23 dicembre 1996, n. 662.
2. 253. Russo, Castiello.

Subemendamenti all'emendamento 2.802 della Commissione

  All'emendamento 2.802 della Commissione, sostituire le parole:, aggiuntiva per le regioni interessate, a valere sulle risorse complessivamente finalizzate con le seguenti: a valere sulle risorse complessivamente finalizzate per ciascuna regione Campania e Puglia.
0. 2. 802. 1. Grimoldi.

  Al primo periodo sostituire le parole: «ad integrazione di quelle ad esse spettanti con le seguenti: nell'ambito delle risorse ad esse spettanti e conseguentemente sopprimere il secondo periodo.
0. 2. 802. 2. Grimoldi.

  Al comma 4-octies sostituire le parole da: finalizzate fino alla fine dal comma con le seguenti: complessivamente finalizzate all'attuazione dell'articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, a tal fine vincolate, da destinare alle regioni Campania e Puglia ad integrazione di quelle ad esse spettanti. Al riparto delle risorse integrative di cui al primo periodo tra le regioni Campania e Puglia si provvede con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni.
2. 802. (Nuova formulazione) La Commissione.
(Approvato)

  Al comma 4-octies, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Al riparto delle risorse tra le Regioni Campania e Puglia si provvede con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni.
2. 704. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

  Dopo il comma 4-octies, aggiungere il seguente:
  4-novies. I terreni della Regione Campania indicati dalla direttiva di cui all'articolo 1, comma 1, quelli ricadenti nei comuni firmatari del Patto per la Terra dei Fuochi sottoscritto in data 11 luglio 2013, nonché quelli ricadenti nelle ex aree dei siti di interesse nazionale (SIN) denominate «Litorale Domizio Flegreo» ed «Agro Aversano», di cui al decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 7 dell'11 gennaio 2013, sono in ogni caso individuati quali siti di interesse nazionale, ai fini del programma di bonifica, ai sensi dell'articolo 252, comma 2-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
2. 48. Russo, Castiello.

  Al comma 5, primo periodo, sostituire le parole: Agli oneri derivanti dall'attuazione del programma straordinario urgente di cui al comma 4, per il 2014 si provvede con le seguenti: All'attuazione del programma straordinario urgente di cui al comma 4, si provvede, nell'anno 2014.
2. 705. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).
(Approvato)

  Al comma 5, sopprimere il secondo periodo.
2. 49. Grimoldi, Fedriga, Prataviera, Allasia, Guidesi.

  Al comma 5, secondo periodo, dopo le parole: sono integrate aggiungere le seguenti: con quelle del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 nonché.
2. 56. Russo, Castiello.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole: relativa alla medesima regione
2. 263. Russo, Carfagna, Castiello.

Subemendamenti all'emendamento 2.800 della Commissione

  All'emendamento 2.800 della Commissione, primo periodo, sopprimere le parole: Fino alla conclusione degli interventi di cui al presente comma,.
0. 2. 800. 1. Grimoldi, Guidesi, Borghesi, Fedriga, Allasia, Prataviera.

  All'emendamento 2.800 della Commissione, sopprimere il secondo periodo.
0. 2. 800. 2. Grimoldi, Guidesi, Borghesi, Fedriga, Allasia, Prataviera.

  All'emendamento 2.800 della Commissione, secondo periodo, sopprimere la parola: annualmente.
0. 2. 800. 3. Grimoldi, Guidesi, Borghesi, Fedriga, Allasia, Prataviera.

  All'emendamento 2.800 della Commissione, secondo periodo, sostituire le parole: annualmente in funzione delle con le seguenti: a valere sulle effettive.
0. 2. 800. 4. Grimoldi, Guidesi, Borghesi, Fedriga, Allasia, Prataviera.

  Sostituire il comma 5-bis con il seguente: Fino alla conclusione degli interventi di cui al presente comma, una quota del Fondo unico di giustizia, di cui all'articolo 61, comma 23, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, da determinare con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 2, comma 7, del decreto-legge 16 settembre 2008, n. 143, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2008, n. 181, e successive modificazioni, concorre alla realizzazione di interventi prioritari di messa in sicurezza e di bonifica della regione Campania. La quota di cui al primo periodo è determinata annualmente in funzione delle somme di denaro e dei proventi derivanti dalla vendita di beni mobili e dalle attività finanziarie confiscati a seguito dell'emanazione di sentenze definitive o dell'applicazione di misure di prevenzione ai sensi del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, nell'ambito di procedimenti penali a carico della criminalità organizzata per la repressione dei reati di cui agli articoli 259 e 260 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, commessi nel territorio della regione Campania.
2. 800. La Commissione.
(Approvato)

  Dopo il comma 5- bis, aggiungere il seguente:
  5-ter. I soggetti attuatori degli interventi di bonifica di cui al presente articolo, non devono essere stati responsabili dell'inquinamento di cui agli articoli 1 e 2 del presente decreto, tenuto conto anche dei collegamenti societari e di eventuali cariche direttive ricoperte in società coinvolte in raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio o intermediazione di rifiuti pericolosi in assenza di autorizzazione.
2. 256. Zan, Zaratti, Pellegrino, Scotto, Migliore, Giancarlo Giordano, Ragosta.

  Al comma 6, sostituire le parole: commi 1 e 6 con le seguenti: commi 1, 5 e 6
2. 707. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento).
(Approvato)

  Al comma 6, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La Regione Campania presenta annualmente al Parlamento una relazione con la rendicontazione delle risorse effettivamente destinate alla bonifica dei siti industriali e dei terreni contaminati.
2. 64. Grimoldi, Allasia, Prataviera, Fedriga, Guidesi.

  Alla rubrica sostituire le parole: dell'area dell'ILVA di Taranto con le seguenti: nei comuni di Taranto e Statte.
2. 803. La Commissione.
(Approvato)

  Dopo l'articolo 2 aggiungere il seguente:
  Art. 2.1. – 1. È istituito presso il Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, un comitato presieduto da un delegato del Ministro dell'ambiente e composto da un rappresentante del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, del Ministero della salute, del Ministero degli interni, dal Ministero della difesa, da un rappresentante della Regione Campania, da un rappresentante della Provincia di Napoli e da uno della Provincia di Caserta, da cinque rappresentanti dell'Anci Campania, da cinque componenti in rappresentanza delle associazioni ambientaliste riconosciute, da cinque componenti in rappresentanza dei comitati locali di lotta contro le ecomafie.
  2. Il comitato ha accesso a tutti gli atti in essere per le procedure di monitoraggio, bonifica e screening e ne garantisce adeguata diffusione anche mediante pubblicazione sul sito istituzionale a ciò dedicato.
  3. Ai componenti del comitato non è corrisposto alcun compenso, gettone o rimborso in qualsivoglia forma.
2. 03. Russo, Castiello.

  Dopo l'articolo 2 aggiungere il seguente:
  Art. 2.1. – 1. Il Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, nell'ambito del proprio sito internet, prevede una apposita sezione ove pubblicare ogni documento concernente, nel rispetto della normativa vigente sul diritto alla privacy, le attività del Comitato interministeriale istituito presso la Presidenza del Consiglio, le attività della Commissione di cui all'articolo 2, comma 2, ed ogni altra iniziativa o documentazione circa i decreti di cui all'articolo 1, comma 6, e di ogni attività di monitoraggio e bonifica delle aree inquinate.
2. 02. Russo, Castiello.

ART. 2-bis.
(Disposizioni per garantire la trasparenza e la libera concorrenza nella realizzazione delle opere e degli interventi connessi allo svolgimento delle attività di monitoraggio e di bonifica delle aree inquinate).

Subemendamento all'emendamento 2-bis.800 della Commissione

  All'emendamento 2-bis.800 della Commissione, parte consequenziale, comma 3-bis, sopprimere il secondo periodo.
0. 2-bis. 800. 1. Grimoldi, Guidesi, Borghesi, Fedriga, Allasia, Prataviera.

  Al comma 2, sostituire il secondo periodo con i seguenti: Con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri della giustizia, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono definite le funzioni, la composizione, le risorse umane e le dotazioni strumentali della sezione specializzata da individuare comunque nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Ministero dell'interno disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, nonché le modalità attuative delle disposizioni volte a prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle opere e negli interventi di monitoraggio e di bonifica delle aree inquinate.

  Conseguentemente:
   al comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: disponibili a legislazione vigente con le seguenti: del Ministero dell'interno disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
   dopo il comma 3 aggiungere il seguente:
  3-bis. Lo schema di decreto di cui al comma 2, corredato di relazione tecnica che ne evidenzi la neutralità finanziaria, è trasmesso alle Camere per l'espressione del parere da parte delle Commissioni competenti per materia e per i profili di carattere finanziario. I pareri sono espressi entro venti giorni dall'assegnazione, decorsi i quali il decreto può essere comunque adottato.
2-bis. 800. La Commissione.
(Approvato)

ART. 3.
(Combustione illecita di rifiuti).

  Al comma 1, capoverso Art. 256-bis, comma 1, aggiungere, in fine, i seguenti periodi: Chi si associa allo scopo di commettere il delitto di rogo di rifiuti ovvero chi promuove, costituisce, dirige, organizza o finanzia l'associazione è punito con la reclusione da nove a quindici anni. La pena è aumentata di un terzo se tra i partecipanti vi sono pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che esercitano funzioni o svolgono servizi in materia ambientale. La pena è aumentata da un terzo alla metà se taluno degli associati ha riportato condanne per il delitto di associazione di tipo mafioso, previsto dall'articolo 416-bis del codice penale.
3. 5. Fico, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, capoverso Art. 256-bis, comma 2, sopprimere le parole: in funzione della successiva combustione illecita di rifiuti.
3. 37. Grimoldi, Fedriga, Prataviera, Allasia, Guidesi.

  Al comma 1, capoverso Art. 256-bis, comma 6, sopprimere le parole da:, nonché paglia fino alla fine del comma.

  Conseguentemente, al medesimo capoverso, aggiungere, in fine, il seguente comma:
  6-bis. Sono escluse dall'applicazione delle sanzioni previste dal presente articolo e dall'articolo 255 le condotte di cui al comma 1 che hanno ad oggetto i materiali di cui all'articolo 185, comma 1, lettera f).
3. 201. Grimoldi, Allasia, Prataviera, Fedriga, Guidesi.

  Al comma 1, capoverso Art. 256-bis, comma 6, sopprimere le parole da:, nonché paglia fino alla fine del comma.
3. 201.(Testo modificato nel corso della seduta) Grimoldi, Allasia, Prataviera, Fedriga, Guidesi.
(Approvato)

  Al comma 1, capoverso Art. 256-bis, comma 6, sopprimere le parole da:, nonché paglia fino alla fine del comma.

  Conseguentemente, al medesimo capoverso, aggiungere, in fine, il seguente comma:
  6-bis. Non costituisce illecito smaltimento di rifiuti o combustione illecita di rifiuti la bruciatura controllata sui campi dei residui vegetali delle lavorazioni agricole, quali sfalci, paglia, potature, se effettuata secondo le direttive impartite dalle regioni o dai comuni.
3. 18. Russo, Castiello.

  Sopprimere il comma 2.
3. 25. Zaratti, Zan, Pellegrino, Migliore, Duranti, Scotto, Piras, Giancarlo Giordano, Lacquaniti, Ferrara, Ragosta.

  Al comma 2, sostituire le parole da: di criminalità organizzata fino alla fine del comma con le seguenti: di criminalità ambientale, sono autorizzati ad avvalersi, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, sentite le autorità e le istituzioni di provenienza, della Guardia forestale, del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, del Comando carabinieri politiche agricole e alimentari, del Corpo delle Capitanerie di Porto.
3. 26. Zaratti, Zan, Pellegrino, Migliore, Duranti, Scotto, Piras, Giancarlo Giordano, Lacquaniti, Ferrara, Ragosta.

  Al comma 2, dopo le parole: nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili aggiungere le seguenti: di cui all'articolo 1, comma 264, della legge 27 dicembre 2013, n. 147;.

  Conseguentemente:
   al comma 2-
ter sopprimere il secondo periodo;
   al comma 2-
quater, primo periodo, dopo le parole: della difesa aggiungere le seguenti: nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili di cui al comma 2;
   dopo il comma 2-quater, aggiungere il seguente:
  2-quater.1: Ai fini dell'attuazione del comma 2, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero della difesa, trasmette al Ministero dell'economia e delle finanze un programma per l'utilizzo delle risorse finanziarie di cui all'articolo 1, comma 264, della legge 27 dicembre 2013, n. 147.
3. 800. La Commissione.
(Approvato)

  Al comma 2-quinquies, primo periodo, dopo le parole: 2,5 milioni di euro aggiungere le seguenti: annui.
3. 701. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).
(Approvato)

  Aggiungere, in fine, il seguente comma:
  2-sexies. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle ipotesi di combustione controllata nel luogo di produzione di materiale vegetale residuale derivante da attività agricole o da manutenzione di orti e giardini privati effettuata secondo le normali pratiche e consuetudini. Al fine di disciplinare le attività indicate nel presente comma, fatte salve le norme sulla condizionalità previste nell'ambito della politica agricola comune, i Comuni, tenuto conto delle specifiche peculiarità del territorio, con propria ordinanza, individuano le aree e i periodi e gli orari in cui è consentita la combustione controllata, sul sito di produzione, del materiale vegetale indicato, suddiviso in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri cubi per ettaro, mediante processi e metodi che in ogni caso non danneggino l'ambiente né mettano in pericolo la salute umana. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la bruciatura dei residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. I Comuni e le altre Amministrazioni competenti hanno la facoltà di sospendere, differire o vietare la bruciatura dei predetti residui all'aperto in tutti i casi in cui sussistono condizioni meteo climatiche o ambientali sfavorevoli, ovvero in tutti i casi in cui da tale attività possano derivare rischi per la pubblica e privata incolumità e per la salute umana.
3. 40. Russo, Castiello.

  Aggiungere, in fine, il seguente comma:
  2-sexies. Presso la prefettura di Napoli è istituito il Comitato interforze per contrastare il fenomeno degli incendi dei rifiuti nei territori delle province di Napoli e di Caserta.
  Il Comitato ha il compito di monitorare i casi di incendi dei rifiuti, di valutare lo stato delle indagini e di assumere iniziative dirette a contrastare tale fenomeno.
  Il Comitato è presieduto dal prefetto di Napoli ed è composto da un rappresentante dell'amministrazione della prefettura di Napoli, da un rappresentante della prefettura di Caserta, da un rappresentante della Polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza, da un rappresentante del Corpo forestale dello Stato, da un rappresentante del Corpo dei Vigili del Fuoco, nonché da un rappresentante delle Forze armate, e dai procuratori della Repubblica competenti per territorio.
3. 42. Russo, Castiello.

  Aggiungere, in fine, il seguente comma:
  2-sexies. Ai fini e per gli effetti dell'articolo 2935 c.c., la prescrizione per i reati di cui alla presente legge decorre dal momento in cui la vittima abbia la piena conoscenza della malattia che sia derivata dal reato stesso, secondo l'ordinaria diligenza, a seguito di sua esteriorizzazione e diagnosi medica.
3. 36. Tofalo, De Rosa, Busto.

  Aggiungere, in fine, il seguente comma:
  2-sexies. A far data dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e per dodici mesi, rinnovabili per altri dodici con decreto del Ministro dell'interno, gli operatori delle polizie locali dei comuni di cui alla direttiva prevista dal comma 1 dell'articolo 1 del presente decreto agiscono, anche con armamento di ordinanza, con le funzioni di pubblica sicurezza, di polizia giudiziaria e di polizia stradale anche al di fuori del territorio dell'ente di appartenenza e limitatamente ai comuni di cui alla citata direttiva.
3. 43. Russo, Castiello.

  Aggiungere, in fine, il seguente comma:
  2-sexies. A far data dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e per dodici mesi, rinnovabili per altri dodici con decreto del Ministro dell'interno, gli operatori delle polizie locali dei comuni di cui alla direttiva prevista dal comma 1 dell'articolo 1 del presente decreto agiscono, anche con armamento di ordinanza, con le funzioni di pubblica sicurezza, di polizia giudiziaria e di polizia stradale anche al di fuori del territorio dell'ente di appartenenza e limitatamente ai comuni confinanti.
3. 200. Russo, Castiello.

  Dopo l'articolo 3 aggiungere il seguente:

Art. 3-bis.

  La Regione Campania ad integrazione dei programmi operativi per il proseguimento del piano di rientro dal disavanzo del SSR, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, adotta specifici interventi anche rimodulando il piano sanitario regionale, già approvato in sede nazionale, al fine di migliorare la programmazione delle strutture ospedaliere con particolare riferimento alle aree interessate ed alle patologie ingravescenti.
3. 02. Russo, Castiello.

ART. 5.
(Proroga dell'Unità Tecnica-Amministrativa di cui all'articolo 15 dell'ordinanza del Presidente dei Consiglio dei ministri n. 3920 del 28 gennaio 2011 e successive modificazioni e integrazioni).

  Sopprimerlo.
5. 1. Grimoldi, Guidesi, Prataviera, Fedriga, Allasia.

  Sopprimere il comma 1.
5. 3. Grimoldi, Allasia, Fedriga, Prataviera, Guidesi.

  Sopprimere il comma 2.
5. 4. Grimoldi, Fedriga, Guidesi, Prataviera, Allasia.

  Sopprimere il comma 3.
5. 5. Grimoldi, Guidesi, Prataviera, Fedriga, Allasia.

  Al comma 5, sostituire il quinto periodo, con il seguente: All'attuazione del presente comma si provvede nei limiti delle risorse già previste per la copertura finanziaria delle richiamate ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri nonché per la struttura commissariale di cui all'articolo 11 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3981 del 4 agosto 2010.
5. 700. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).
(Approvato)

ART. 6.
(Disposizioni in materia di commissari per il dissesto idrogeologico).

  Sopprimerlo.
6. 1. De Rosa, Busto, Daga, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Vignaroli, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Sostituire il comma 1 con il seguente:
  1. All'articolo 17 del decreto-legge 30 dicembre 2009 n. 195, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010 n. 26, il comma 1 è abrogato.
6. 2. Zaratti, Zan, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, dopo la lettera 0a), aggiungere la seguente:
   0b)
al comma 1, primo periodo, dopo le parole: «i presidenti delle regioni o delle province autonome interessate» sono aggiunte le seguenti: «nonché le Autorità di distretto/bacino».

  Conseguentemente,
   al medesimo comma, lettera
a), dopo le parole: le regioni o province autonome interessate, aggiungere le seguenti: le Autorità di distretto/bacino;
   al comma 1-
bis, terzo periodo, dopo le parole: degli uffici tecnici e amministrativi dei comuni aggiungere le seguenti:, delle Autorità di distretto/bacino.
6. 202. Zaratti, Zan, Pellegrino.

  Al comma 1, sopprimere la lettera a).
6. 200. Busto, Daga, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, sopprimere la lettera b).
6. 201. Busto, Daga, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, lettera b), secondo periodo, sopprimere le parole da: e la copertura di eventuale lavoro straordinario fino alla fine del comma.
6. 700. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento).
(Approvato)

  Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole da: Le risorse fino a: Esse garantiscono con le seguenti: A decorrere dal 1o gennaio 2015 i Presidenti delle regioni subentrano ai Commissari straordinari anche nella titolarità delle contabilità speciali per la gestione delle risorse di cui all'articolo 1, comma 111, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, giacenti, alla predetta data, nelle medesime contabilità speciali. A decorrere da tale data le risorse giacenti nelle contabilità speciali di cui al precedente periodo sono trasferite, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, nella disponibilità dei bilanci regionali e devono essere rifinalizzate alla prosecuzione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico. I Presidenti delle regioni succedono ai Commissari in tutti i rapporti attivi e passivi e nelle attività pendenti alla data del predetto trasferimento. Essi garantiscono.
6. 701. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento).
(Approvato)

ART. 7.
(Modificazioni all'articolo 1 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 89).

  Al comma 1, alla lettera 0a) premettere la seguente:
   00a)
il comma 1-ter è abrogato.
7. 1. De Lorenzis, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, sopprimere la lettera a).
* 7. 2. Zan, Zaratti, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, sopprimere la lettera a).
* 7. 3. Silvia Giordano, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, lettera a), primo periodo, sopprimere le parole: e comunque entro il 28 febbraio 2014.
7. 8. Zan, Zaratti, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, lettera a), secondo periodo, sopprimere le parole:, decorsi i quali la proposta del Ministro può essere formulata anche senza i pareri richiesti.
* 7. 202.(parte ammissibile)  De Lorenzis.

  Al comma 1, lettera a), secondo periodo, sopprimere le parole:, decorsi i quali la proposta del Ministro può essere formulata anche senza i pareri richiesti.
* 7. 201. Furnari, Labriola.

  Al comma 1, lettera a), ultimo periodo, dopo le parole: Presidente del Consiglio dei ministri aggiungere le seguenti:, previa delibera del Consiglio dei ministri.
7. 300. La Commissione.
(Approvato)

  Al comma 1, lettera a), aggiungere, in fine, le parole: e a conclusione di una procedura di evidenza pubblica, attraverso la pubblicazione nei siti internet dei Ministeri dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare e della salute, nonché della regione e degli enti locali interessati, a cura del Commissario straordinario, che acquisisce le eventuali osservazioni pervenute dai soggetti interessati ai fini della definitiva stesura del piano medesimo.
7. 203. Zan, Zaratti, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, dopo la lettera a), aggiungere la seguente:
   a-bis)
al comma 7, l'ottavo periodo è sostituito dal seguente: «A seguito di rapporto di valutazione del danno sanitario, redatto ai sensi di leggi regionali adottati dalla regione competente, l'a.i.a. è soggetta a riesame ai sensi dell'articolo 29-octies, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, su istanza della regione stessa».
7. 204. Zaratti, Pellegrino, Zan, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, dopo la lettera a), aggiungere la seguente:
   a-bis)
al comma 7, dopo l'ottavo periodo, è aggiunto il seguente: «Il riesame è disposto anche quando risultino altrimenti delle criticità in ambito sanitario».
7. 10. Zolezzi, Daga, Terzoni, Busto, De Rosa, Mannino, Segoni.

  Al comma 1, sopprimere la lettera b).
7. 11. Zan, Zaratti, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, lettera b), dopo le parole: di cui al comma 5 conclude aggiungere le seguenti:, in conformità alle vigenti direttive comunitarie,
7. 205. Spessotto, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi.

  Al comma 1, lettera b), dopo le parole: autorizzazione integrata ambientale aggiungere le seguenti:, limitatamente alla modulazione dei tempi di attuazione delle prescrizioni dell'a.i.a. che consenta il completamento degli adempimenti previsti nell'a.i.a. medesima, non oltre dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
7. 206. Spessotto, Daga, De Rosa, Busto, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi.

  Al comma 1, lettera b), aggiungere, in fine, le parole: Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di approvazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale di cui al comma 5, con tutti gli allegati, è trasmesso, senza indugio e subito dopo la sua approvazione da parte Consiglio dei Ministri, alla Direzione generale ambiente della Commissione europea presso cui pende il procedimento relativo al funzionamento dello stabilimento siderurgico ILVA di Taranto, n. 3268/12/ENVI.
7. 208. Spessotto, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Terzoni, Segoni, Zolezzi.

  Al comma 1, sopprimere la lettera c).
7. 16. Zan, Zaratti, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, sopprimere la lettera d).
* 7. 18. Zan, Zaratti, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1 sopprimere la lettera d).
* 7. 58. Fico, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, lettera d), primo periodo, sopprimere le parole: e comunque non abbia registrato un peggioramento rispetto alla data di inizio della gestione commissariale.

  Conseguentemente, al medesimo periodo,
   sostituire la parola:
avviati con la seguente: realizzati;
   sopprimere le parole da:, ferma restando fino alla fine del periodo.
7. 21. De Rosa, Busto, Daga, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, lettera d), primo periodo, sostituire le parole da: alla data di approvazione del piano, siano stati avviati fino alla fine del periodo con le seguenti: siano applicate le tempistiche di attuazione delle prescrizioni già indicate dall'a.i.a. in vigore.
7. 23. Crippa, Petraroli, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, lettera d), primo periodo, sostituire la parola: avviati con la seguente: conclusi.
7. 28. Crippa, Petraroli, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, lettera d), sostituire le parole: l'80 per cento del numero complessivo delle prescrizioni con le seguenti: l'80 per cento del volume complessivo, in termini di impegno economico necessario, delle prescrizioni.
7. 26. Zaratti, Zan, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, sopprimere la lettera e).
* 7. 29. De Lorenzis, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, sopprimere la lettera e).
* 7. 30. Zan, Zaratti, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, lettera e), quarto periodo, aggiungere, in fine, le parole: fino all'acquisizione della pronuncia sulla compatibilità ambientale.

  Conseguentemente, al quinto periodo, sostituire le parole: i pareri non espressi si intendono resi in senso favorevole con le seguenti: si applicano le disposizioni di cui all'articolo 14-ter, commi 4 e 7, della legge 7 agosto 1990, n. 241.
7. 210. Furnari, Labriola.

  Al comma 1, lettera e), sopprimere il quinto periodo.
7. 211. Zan, Zaratti, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, lettera e), sopprimere il penultimo periodo.
* 7. 212. Zan, Zaratti, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, lettera e), sopprimere il penultimo periodo.
* 7. 213. De Lorenzis.

  Al comma 1, lettera e), sopprimere l'ultimo periodo.
7. 214. De Lorenzis.

  Al comma 1, lettera e), aggiungere, in fine, il seguente periodo: A tali procedimenti semplificati non possono essere sottoposte le autorizzazioni in materia di gestione rifiuti, per le quali rimangono in vigore i termini ed i procedimenti previsti dal decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 152.
7. 35. Crippa, Petraroli, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, lettera e), aggiungere, in fine, il seguente periodo: L'esecuzione delle opere previste all'interno di aree ricadenti nella proprietà aziendale, che non siano state ancora oggetto di caratterizzazione di suolo e falde, possono essere avviate solo al completamento di quanto previsto in materia di bonifica di siti contaminati e comunque non senza l'effettuazione di una messa in sicurezza.
7. 36. Crippa, Petraroli, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Al comma 1, sopprimere la lettera f).
* 7. 37. Crippa, Petraroli, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia, De Lorenzis.

  Al comma 1, sopprimere la lettera f).
* 7. 38. Zan, Zaratti, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Al comma 1, sostituire la lettera g) con la seguente:
   g)
dopo il comma 11-bis, sono aggiunti i seguenti:
  «11-bis. Al fine di reperire le risorse necessarie per l'attuazione dell'a.i.a. e per l'adozione delle misure previste nel piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria e l'adozione del piano industriale in tempi compatibili con le esigenze dell'impresa soggetta a commissariamento, e comunque non oltre l'anno 2014, le somme necessarie possono essere richieste dall'amministratore straordinario al Fondo strategico italiano SpA istituito presso la Cassa depositi e prestiti. Come corrispettivo di tali somme sono conferite al Fondo citato quote azionarie della società proprietaria dello stabilimento. Le medesime quote azionarie possono essere acquistate o riacquistate dalla società proprietaria dello stabilimento una volta adempiute tutte le prescrizioni ed effettuati tutti gli investimenti suddetti.
  11-ter. Per le finalità di cui al comma 11-bis, all'articolo 5 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, aggiungere il seguente comma:
  «8-bis.1. Le disposizioni di cui al comma 8-bis si applicano anche al caso di stabilimento di interesse strategico nazionale come definito e individuato ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto legge 3 dicembre 2012, n. 207».

  11-quater. Qualora con le modalità di cui al comma 11-bis non sia possibile reperire le risorse necessarie, comunque non oltre l'anno 2014, al commissario straordinario sono trasferite, su sua richiesta, le somme sottoposte a sequestro penale, nei limiti di quanto costituisce oggetto di sequestro, anche in relazione a procedimenti penali a carico del titolare dell'impresa, ovvero, in caso di impresa esercitata in forma societaria, a carico dei soci di maggioranza e/o degli enti – e/o dei rispettivi soci e/o amministratori – che abbiano esercitato attività di direzione e coordinamento sull'impresa commissariata prima del commissariamento diversi da quelli per reati ambientali o connessi all'attuazione dell'autorizzazione integrata ambientale. In caso, inoltre, di proscioglimento del titolare dell'impresa o dei soggetti indicati al precedente periodo da tali reati, le predette somme, per la parte in cui sono impiegate per l'attuazione dell'autorizzazione integrata ambientale e delle altre misure previste nel piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria e, salvo conguaglio per la parte eccedente, non sono comunque ripetibili. In caso di condanna del titolare dell'impresa o dei soggetti indicati al primo periodo del presente comma per detti reati resta fermo l'eventuale credito dello Stato e degli altri eventuali soggetti offesi nella misura accertata dalla sentenza di condanna. Alla data della cessazione del commissariamento, sulle somme trasferite al commissario straordinario che derivano da sequestri penali, ove non ancora spese o impegnate dal commissario medesimo, rivive il vincolo di sequestro penale.
  11-quinquies. Qualora con le modalità di cui ai precedenti commi, non sia ancora possibile reperire le risorse necessarie, al commissario straordinario, previa approvazione del piano industriale, è attribuito il potere, al fine di finanziare gli investimenti ivi previsti per l'attuazione dell'autorizzazione integrata ambientale e per l'adozione delle altre misure previste nel piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria:
   a) nel caso di impresa esercitata in forma individuale di richiedere al titolare dell'impresa le somme necessarie ai fini del risanamento ambientale:
   b) nel caso di impresa esercitata in forma societaria, di aumentare il capitale sociale a pagamento nella misura necessaria ai fini del risanamento ambientale, in una o più volte, con o senza sovrapprezzo a seconda dei casi: offrendo le azioni emittende in opzione ai soci in proporzione al numero delle azioni possedute, con le modalità previste dall'articolo 2441, comma 2, del codice civile e nel rispetto del diritto di prelazione di cui all'articolo 2441, comma 3, primo periodo, del codice civile, ovvero, nel caso in cui non siano stati esercitati, in tutto o in parte, i diritti di opzione, collocando l'aumento di capitale presso terzi; ovvero anche con esclusione o limitazione del diritto d'opzione, previa predisposizione della relazione di cui all'articolo 2441, comma 6, primo periodo, del codice civile e rilascio, in quest'ultimo caso, da parte del collegio sindacale del parere sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni entro quindici giorni dalla comunicazione allo stesso e al soggetto incaricato della revisione legale dei conti della predetta relazione. In tali casi le azioni di nuova emissione possono essere liberate esclusivamente mediante conferimenti in danaro.

  11-sexies. Il soggetto o i soggetti che intendono sottoscrivere le azioni offerte in opzione e/o quelli individuati per il collocamento presso terzi dell'aumento di capitale devono, prima di dare corso all'operazione, impegnarsi nei confronti dell'impresa soggetta a commissariamento, nonché del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, a far sì che le risorse finanziarie rivenienti dall'aumento di capitale siano messe a disposizione dell'impresa soggetta a commissariamento ai fini dell'attuazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria e del piano industriale.
  11-septies. Le somme eventualmente messe a disposizione dal titolare dell'impresa o dal socio di maggioranza sono scomputate in sede di confisca delle somme sequestrate, anche ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, per reati ambientali o connessi all'attuazione dell'autorizzazione integrata ambientale».
7. 215. Zaratti, Zan, Pellegrino, Duranti, Fratoianni, Matarrelli, Pannarale, Sannicandro, Lacquaniti, Ferrara.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
  1-bis. Al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 89, dopo l'articolo 2-quinquies, è aggiunto il seguente:
  «Art. 2-sexies. – (Provvedimenti in ambito sanitario per i cittadini di Taranto e Statte) – 1. All'interno del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria di cui al comma 5 dell'articolo 1 è prevista, a spese dell'azienda, l'esenzione del ticket sanitario per almeno 5 anni per tutti gli abitanti dei Comuni di Taranto e Statte».
7. 49. De Lorenzis, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

ART. 8.
(Autorizzazione degli interventi previsti dal piano delle misure ambientali e sanitarie per l'Ilva di Taranto ricadenti in area SIN).

   Al comma 1, capoverso Art. 2-quinquies, comma 2, lettera c), sostituire le parole: di 0-1 metri con le seguenti: da zero a venti metri.
8. 202. De Lorenzis.

   Al comma 1, capoverso Art. 2-quinquies, comma 2, lettera c), aggiungere, in fine, le parole: e in contraddittorio con l'A.R.P.A. Puglia. I costi delle analisi e delle valutazioni dei campioni analizzati dall'A.R.P.A. Puglia sono a carico dell'Ilva spa.

  Conseguentemente, al medesimo capoverso:
   al medesimo comma, lettera
f), aggiungere, in fine, le parole: solo dopo essere stati analizzati dall'A.R.P.A. Puglia con i costi delle analisi e delle valutazioni a carico dell'Ilva spa;
   al comma 3, lettera b), sostituire la parola: due con la seguente: quattro.
8. 203. De Lorenzis.

   Al comma 1, capoverso Art. 2-quinquies, comma 2, lettera d), aggiungere, in fine, le parole: anche sul sito web delle amministrazioni interessate.
8. 200. De Lorenzis.

  Al comma 1, capoverso Art. 2-quinquies, comma 2, lettera d), aggiungere, in fine, il seguente periodo: Con le medesime modalità si procede alla rimozione dei rifiuti contenenti amianto nelle discariche di cui all'allegato 2 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n.36, e alla contestuale mappatura dei materiali contenenti amianto presenti nello stabilimento.
8. 207. Zolezzi, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni.

  Al comma 1, capoverso Art. 2-quinquies, comma 2, lettera d), aggiungere, in fine, il seguente periodo: Con le medesime modalità si procede alla rimozione dei rifiuti contenenti amianto nelle discariche di cui all'allegato 2 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36.
8. 206. Zolezzi, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni.

   Al comma 1, capoverso Art. 2-quinquies, comma 3, sopprimere la lettera c).
8. 204. De Lorenzis.

   Al comma 1, capoverso Art. 2-quinquies, comma 3, lettera e), aggiungere, in fine, il seguente periodo: I costi delle analisi e delle valutazioni dei campioni a disposizione dall'A.R.P.A. Puglia sono a carico dell'Ilva spa.
8. 205. De Lorenzis.

  Al comma 1, capoverso Art. 2-quinquies, comma 4-ter, primo periodo, dopo le parole: per le medesime aree aggiungere le seguenti: , prevedendo uno studio analitico della popolazione residente nelle zone limitrofe al sito industriale e dei singoli lavoratori impegnati nel ciclo produttivo.
8. 208. Furnari, Labriola.

  Al comma 1, capoverso Art. 2-quinquies, comma 4-ter, aggiungere, in fine, il seguente periodo: All'attuazione del presente comma si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie, già disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
8. 700. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

  Al comma 1, capoverso Art. 2-quinquies, aggiungere, in fine, il seguente comma:
  4-quater. Al fine di garantire l'attuazione del Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria di cui al comma 5 dell'articolo 1, necessarie per assicurare il rispetto delle prescrizioni di legge e dell'autorizzazione integrata ambientale rilasciata allo stabilimento ILVA di Taranto, le discariche di rifiuti pericolosi e non pericolosi di cui all'articolo 12, commi 1 e 2, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, sono realizzate, al fine di assicurare un'elevata protezione ambientale e sanitaria, previo espletamento del piano di caratterizzazione dell'area e dei risultati dell'analisi sito specifica nonché all'esito della quantificazione e qualificazione della natura dei residui presumibilmente conferiti nei siti di discarica ai sensi degli articoli 10 e 11 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36.
8. 209. De Rosa, Busto, Daga, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi.

ART. 9.
(Misure per le imprese di interesse strategico nazionale in amministrazione straordinaria).

  Al comma 1, capoverso articolo 65-bis, comma 1 aggiungere, in fine, i seguenti periodi:
  «In ogni caso i commissari straordinari devono chiedere nel più breve termine possibile al giudice l'autorizzazione a fare l'inventario. A tale operazione essi procedono, secondo le norme stabilite dal codice di procedura civile, presenti o avvisati l'acquirente dell'azienda o del ramo di azienda e il comitato di sorveglianza, con l'assistenza del cancelliere del tribunale, che ne redige il processo verbale. Il giudice può prescrivere speciali norme e cautele per l'inventario e, in ogni caso, nomina uno stimatore per la valutazione dei beni dell'azienda. Prima di chiudere l'inventario i commissari straordinari invitano l'acquirente dell'azienda o del ramo di azienda a dichiarare se hanno notizia che esistano altre attività da comprendere nell'inventario, avvertendolo delle pene stabilite dall'articolo 220 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 in caso di falsa o omessa dichiarazione. L'inventario è redatto in doppio originale e sottoscritto da tutti gli intervenuti. Uno degli originali deve essere depositato nella cancelleria del tribunale. L'acquirente dell'azienda o del ramo di azienda consegna ai commissari straordinari e deposita presso la cancelleria del tribunale, ai fini di quanto previsto nei periodi precedenti, le scritture contabili e i documenti indicati nell'articolo 14 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267. In relazione ai comportamenti, atti e provvedimenti posti in essere dai commissari straordinari ai fini della vendita di aziende o rami di aziende e al fine di garantire la continuità aziendale, resta ferma la responsabilità, anche amministrativa contabile, per i relativi fatti commessi dai medesimi e dai responsabili preposti alla redazione dei documenti contabili dell'impresa in amministrazione straordinaria. Anche nelle more del passaggio in giudicato del decreto che definisce il giudizio, resta ferma l'applicazione dell'articolo 43. La responsabilità derivante dai suddetti comportamenti, atti e provvedimenti costituisce giusta causa di revoca dell'incarico dei commissari straordinari.».
9. 2. Ciprini, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Micillo, Luigi Di Maio, Fico, Colonnese, Luigi Gallo, Tofalo, Silvia Giordano, Pisano, Sibilia.

  Aggiungere, in fine, il seguente comma:
  2-bis. Al decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, l'articolo 12 è abrogato.
9. 3. De Lorenzis.

  Aggiungere, in fine, il seguente comma:
  2-bis. All'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231, le parole: «euro 50.000», sono sostituite dalle seguenti: «euro 500.000».
9. 1. De Lorenzis.

  Aggiungere, in fine, il seguente comma:
  2-bis. Al decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, all'articolo 12 comma 1, dopo le parole: «entrata in vigore del presente decreto-legge» sono aggiunte le seguenti: «e solo dopo aver eseguito tutti i procedimenti idonei al fine di riconoscere ed individuare la totalità delle tipologie di rifiuti e codici CER già smaltite nelle suddette discariche,».
9. 4. De Lorenzis.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Tempi e modalità di attuazione delle disposizioni del decreto-legge n. 69 del 2013 in materia di accesso a finanziamenti e a contributi a tasso agevolato per gli investimenti delle piccole e medie imprese – 3-00572

   SOTTANELLI, ANDREA ROMANO, CIMMINO e ZANETTI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, ha introdotto la cosiddetta legge Sabatini bis, che, al fine di accrescere la competitività dei crediti al sistema produttivo, consente alle micro, piccole e medie imprese, comprese quelle agricole e del settore della pesca (come individuate dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea del 6 maggio 2003), di accedere ai finanziamenti e ai contributi a tasso agevolato per gli investimenti, anche mediante operazioni di leasing finanziario, in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché per gli investimenti in hardware, software e tecnologie digitali (ict);
   in particolare, gli investimenti ammissibili devono riguardare creazione o ampliamento di un'unità produttiva, diversificazione della produzione, cambiamento del processo produttivo, acquisizione di asset per evitare la chiusura di uno stabilimento;
   i suddetti finanziamenti possono essere concessi, entro il 31 dicembre 2016, dalle banche e dagli intermediari finanziari autorizzati all'esercizio dell'attività di leasing finanziario, purché garantiti da banche aderenti alla convenzione, e possono avere una durata massima di cinque anni dalla data di stipula del contratto, per un valore massimo complessivo non superiore a due milioni di euro per ciascuna impresa beneficiaria, anche frazionabile in più iniziative d'acquisto; il prestito può coprire fino al 100 per cento dei costi ammissibili;
   ai sensi del comma 5 del medesimo articolo, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, saranno stabiliti: le condizioni di accesso al conseguente contributo spettante alla piccola o media impresa, rapportato agli interessi calcolati sul finanziamento ottenuto per l'acquisto del nuovo bene strumentale; la misura massima del contributo e le relative modalità di erogazione, prevista in più quote, in relazione alla durata effettiva del finanziamento; le attività di controllo e le modalità di raccordo con il finanziamento;
   la concessione dei suddetti finanziamenti può essere assistita dalla garanzia del fondo per le piccole e medie imprese di cui all'articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, nella misura massima dell'80 per cento dell'ammontare del finanziamento; il medesimo decreto attuativo dovrà definire, inoltre, le priorità di accesso e le modalità semplificate di concessione della garanzia del fondo su tali prestiti;
   l'industria dei macchinari industriali attende da diversi mesi, da quando è stato approvato il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (primo «decreto del fare»), elementi chiari e definitivi sul meccanismo che dovrebbe favorire l'acquisto o il leasing di beni strumentali mediante un contributo in conto interessi;
   molti hanno, pertanto, deciso di posticipare gli investimenti, confidando di contrarre la spesa quando la norma sarà a tutti gli effetti operativa;
   il decreto attuativo, che è stato finora firmato dal Ministro dello sviluppo economico e controfirmato, a fine novembre 2013, dal Ministro dell'economia e delle finanze, è attualmente fermo alla Corte dei conti per la registrazione, ultimo atto prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale;
   tale decreto interministeriale non è l'unico provvedimento di attuazione previsto dalle disposizioni relative alla «legge Sabatini bis»;
   infatti, il comma 8 del citato articolo 2 del decreto-legge n. 69 del 2013 ha stanziato un plafond per finanziamenti bancari di 2,5 miliardi di euro (incrementabili fino a 5 miliardi di euro in un'eventuale fase successiva) da gestire secondo una convenzione che il Ministero dello sviluppo economico, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze, deve stipulare con Abi e Cassa depositi e prestiti; la convenzione, in particolare, deve definire i criteri di attribuzione alle banche del plafond, i contratti tipo di finanziamento e le attività di monitoraggio sui risultati;
   i dati Unimu, l'associazione costruttori delle macchine utensili, segnalano la volontà delle piccole e medie imprese di tornare ad investire, ma qualsiasi velleità di ripresa è ostacolata dalla scarsa liquidità e dalla difficoltà di reperire risorse;
   pertanto, affinché le imprese formalizzino operazioni di acquisto in beni strumentali, è importante che le agevolazioni di cui possono usufruire diventino effettivamente operative –:
   al fine di sostenere il settore dei macchinari industriali e delle dotazioni ict per le imprese, oggetto della «legge Sabatini bis», quali iniziative intenda adottare affinché le agevolazioni previste dall'articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 («decreto del fare») siano al più presto operative, dal momento che un aiuto al credito potrebbe restituire dinamismo al mercato interno, emancipando così l'industria dei beni strumentali dalla dipendenza dall’export, unico salvagente in questo periodo di crisi. (3-00572)


Vicenda relativa alla cessione alla J.P. Industries di un ramo d'azienda della Antonio Merloni spa – 3-00573

   CIPRINI, TERZONI, GALLINELLA, BALDASSARRE, BECHIS e COMINARDI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il 27 dicembre 2011 la Antonio Merloni spa in amministrazione straordinaria, in persona dei commissari straordinari, ha ceduto, con effetto dal 1o gennaio 2012, alla J.P. Industries il ramo di azienda destinato allo svolgimento dell'attività di design, produzione e commercializzazione di elettrodomestici;
   la J.P. Industries spa acquistava al prezzo di 10 milioni di euro la proprietà degli stabilimenti della Merloni e subentrava nei contratti di lavoro con 700 dipendenti in forza presso la società cedente, impegnandosi al mantenimento dell'effettivo livello occupazionale e della prosecuzione dell'attività;
   nel settembre 2013 il tribunale di Ancona, su ricorso delle banche creditrici e del Comitato metalmeccanici umbri, ha dichiarato la nullità dell'atto di cessione del 27 dicembre 2011, accertando la macroscopica violazione dei criteri legali di determinazione del prezzo del complesso aziendale, tanto che il tribunale ha statuito che: «A fronte di un valore dell'azienda già prudenzialmente indicato in 54 milioni di euro, la cessione è avvenuta al prezzo di 10 milioni di euro, così che il valore di cessione si trova in un rapporto di 1 a 5,4 rispetto al valore di stima.»;
   a seguito della sentenza, gli interroganti presentavano un'interrogazione a risposta scritta (n. 4/01974) a cui il Ministro interrogato non ha dato ancora risposta;
   avverso il decreto di annullamento è stato proposto reclamo, tuttora pendente innanzi all'autorità giudiziaria di Ancona;
   risulta agli interroganti che in data 20, 21 e 23 dicembre 2013 i lavoratori del «Comitato lavoratori A. Merloni» hanno presentato querela all'autorità giudiziaria e alla Guardia di finanza per bancarotta fraudolenta, poiché gran parte dei macchinari e/o attrezzature della (ex) Merloni sono stati venduti – come si legge in querela – «all'irrisorio prezzo di euro 1.000 cadauno, palesemente e notevolmente inferiore rispetto al reale valore di mercato di taluni cespiti (ad esempio, presse ed altro), con relativo grave pregiudizio per il ceto creditorio», così avallando l'ipotesi dello smantellamento di fatto e/o svendita dei macchinari dell'azienda e frustrando l'impegno assunto alla prosecuzione dell'attività produttiva e del mantenimento dei livelli occupazionali;
   con decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, in corso di conversione alla Camera dei deputati, all'articolo 9, ha previsto che «In caso di reclamo (...) ai commissari straordinari è attribuito il potere di regolare convenzionalmente con l'acquirente dell'azienda o di rami di azienda (...) modalità di gestione idonee a consentire la salvaguardia della continuità aziendale ed i livelli occupazionali nelle more del passaggio in giudicato del decreto che definisce il giudizio», riconsegnando, di fatto, l'azienda nelle mani dei commissari straordinari;
   è necessario che il Governo faccia chiarezza sulle modalità dell'operazione economica compiuta dai commissari nominati dal Ministero stesso e sulla vendita dei beni dell'azienda Merloni da parte della J.P. Industries, salvaguardando i diritti dei lavoratori che tuttora aspettano l'erogazione del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria prorogato dal Governo –:
   quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per accertare le responsabilità dei commissari in merito alla vicenda descritta e, tenuto conto della sua gravità, revocare l'incarico loro conferito, adottando tutte le iniziative opportune per verificare la correttezza dell'intera operazione di cessione aziendale a fronte dello «smantellamento» dei beni e macchinari, venduti e inviati dalla J.P. Industries ad altri siti, salvaguardando in ogni caso i diritti dei lavoratori. (3-00573)


Iniziative per la crescita delle piccole e medie imprese – 3-00574

   PISICCHIO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   le piccole e medie imprese, secondo i dati più recenti (Istat 2010), costituiscono il 99 per cento delle imprese italiane, facendo registrare una netta prevalenza delle micro-imprese;
   la rete delle piccole e medie imprese rappresenta la spina dorsale dell'economia italiana, sia in termini di fatturato che in termini di occupazione, producendo circa il 54 per cento del totale dell’export ed impiegando il 66,9 per cento degli addetti nel settore;
   gli effetti della crisi economica hanno colpito le piccole e medie imprese più di altri comparti produttivi negli ultimi due anni, tanto che nel 2012 hanno chiuso 365.000 imprese, al ritmo, dunque, di mille al giorno, con pesanti conseguenze non solo economiche, ma anche e soprattutto sociali;
   il Garante per le micro, piccole e medie imprese ha presentato la relazione annuale contenente le proposte per il rilancio dell'imprenditoria piccola e media, che, pur dando atto al Governo di essere intervenuto positivamente su alcuni temi, come il cuneo fiscale, il fondo di garanzia, i finanziamenti agevolati per l'acquisto di macchinari, gli incentivi per l’e-commerce, ha messo in luce il fatto che resta ancora molto da fare per perseguire l'obiettivo prioritario di un pieno rilancio economico ed occupazionale nel settore, a partire da una fiscalità di vantaggio per incentivare le nuove assunzioni e favorire la buona occupazione, soprattutto di giovani e di figure di alta professionalità, per la semplificazione amministrativa, per un'imposizione tributaria meno opprimente capace di premiare le imprese che investano nell'innovazione –:
   quali urgenti iniziative il Governo intenda assumere per rendere possibile una nuova crescita, in termini numerici, di produzione, di fatturato e di occupazione, nel settore delle piccole e medie imprese.
(3-00574)


Elementi in merito alla recente missione del Ministro dello sviluppo economico a sostegno dell'economia italiana nella Repubblica popolare cinese e iniziative per rilanciare la presenza industriale e commerciale delle aziende italiane in Cina – 3-00575

   BENAMATI, BASSO, BINI, BONAFÈ, CANI, CIVATI, DEL BASSO DE CARO, DONATI, FOLINO, GALPERTI, GINEFRA, IMPEGNO, MARIANO, MARTELLA, MONTRONI, PELUFFO, PETITTI, PORTAS, SENALDI, TARANTO, ROSATO e DE MARIA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il 15 gennaio 2014 si è conclusa la missione del Ministro interrogato a Pechino finalizzata a creare le condizioni per intensificare la penetrazione delle aziende italiane in Cina, sollecitare investimenti cinesi in Italia e riequilibrare la bilancia commerciale;
   secondo i dati Ice, nel periodo compreso tra il gennaio e l'ottobre 2013, l'interscambio complessivo italo-cinese ammontava a 28 miliardi di euro: 8,1 miliardi di euro di esportazioni italiane verso Pechino e 19,8 miliardi di euro di importazioni di prodotti cinesi, dati che rendono evidente l'importanza di organizzare una presenza capillare e sistematica del nostro Paese in un mercato strategico per dimensioni e potenzialità di sviluppo;
   da fonti ufficiali di stampa si apprende che il Governo ha firmato un memorandum di intesa per la costituzione di un business forum Italia-Cina per aumentare le esportazioni italiane in Cina, con particolare riferimento ai prodotti di alta qualità e un memorandum per la cooperazione per le politiche industriali fra i due Paesi, che interesserà, in particolare, quattro settori: l'urbanizzazione, l'ambiente, l'agroalimentare e la sicurezza dei prodotti, la sanità e l'invecchiamento della popolazione, cui si aggiungerà anche l'aerospazio;
   particolare attenzione è stata dedicata nella serata di promozione di Expo Milano 2015 allo «Spazio Italia», vetrina pechinese della moda, del design, dell'industria e dell'agroalimentare italiani;
   altre occasioni di rafforzamento dei legami tra i due Paesi saranno il semestre italiano di presidenza dell'Unione europea e il viaggio di Stato dello stesso Presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, nella Repubblica popolare cinese –:
   quali siano gli accordi raggiunti a seguito della missione di sostegno dell'economia italiana nella Repubblica popolare cinese e quali importanti iniziative intenda intraprendere per rilanciare la presenza industriale e commerciale delle aziende italiane, soprattutto delle piccole e medie, nella Repubblica popolare cinese e tutelare il made in Italy, favorendo, al contempo, l'attrazione di investimenti cinesi in Italia. (3-00575)


Strategie del Governo per il rilancio dell'industria della raffinazione in Italia – 3-00576

   GUIDESI, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUONANNO, BUSIN, CAON, CAPARINI, FEDRIGA, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, INVERNIZZI, MARCOLIN, MOLTENI, GIANLUCA PINI, PRATAVIERA e RONDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la crisi, che, a livello europeo, ha colpito il settore della raffinazione, ha avuto ricadute importanti sull'industria di raffinazione in Italia, generando gravi ricadute sul fronte dell'occupazione;
   rispetto ai principali competitor mondiali, il sistema della raffinazione in Italia appare estremamente debole e poco competitivo. L'industria presenta costi di produzione notevolmente alti, a causa degli oneri connessi alle normative in favore dell'ambiente e della tutela del lavoro, ed è sottoposta a pesanti oneri legati all'obsolescenza degli impianti, al trasporto e alla complessità del sistema amministrativo;
   il settore è da tempo sottoposto alla forte concorrenza delle raffinerie statunitensi, mediorientali ed asiatiche, queste ultime sempre più competitive perché prive di obblighi e vincoli ambientali, sottoposte a minori costi del lavoro e sussidiate direttamente dallo Stato;
   negli ultimi dieci anni, dal 2002 al 2012, i consumi di prodotti petroliferi italiani sono scesi di più del 30 per cento; contemporaneamente sono aumentate le importazioni di prodotti petroliferi finiti e diminuite le esportazioni, sopratutto verso gli Stati Uniti, dove sembra siano in costruzione nuove raffinerie;
   l'Unione europea non ha adottato una strategia in merito alla salvaguardia del settore della raffinazione, limitandosi ad introdurre dazi all'importazione di biodiesel prodotto in Argentina ed in Indonesia per dumping;
   in questo scenario, molte raffinerie in Italia sono ormai prossime alla chiusura. È notizia di questi giorni dell'imminente chiusura dell'impianto Ies di Mantova, che dal 1o gennaio 2014 si trasformerà in deposito petrolifero. I lavoratori occupati presso l'impianto sono circa 390 e secondo le prime stime, nel passaggio a deposito, si perderebbero circa 350 posti di lavoro;
   il sistema della raffinazione italiano è costituito da 16 raffinerie presenti sull'intero territorio nazionale per una capacità complessiva di poco superiore ai 100 milioni di tonnellate all'anno. Da anni i profitti delle aziende che operano nel settore della raffinazione e distribuzione si sono notevolmente ridotti, con gravi conseguenze per l'occupazione;
   l'industria della raffinazione in Italia impiega 100 mila addetti. Come confermato dal Ministro interrogato, in Italia gli impianti a rischio di chiusura sono quattro o cinque, con il pericolo imminente di lasciare senza lavoro circa 8 mila addetti;
   le aziende di raffinazione rappresentano un punto di riferimento importante per l'economia locale dei territori che le ospitano e la loro chiusura avrebbe ripercussioni su tutto il territorio nazionale, privandolo di ricchezza e di occupazione;
   dall'indagine conoscitiva sulla crisi del settore della raffinazione in Italia, condotta nella XVI legislatura, è emerso che il settore presenta un eccesso di capacità produttiva, pari a circa 15-20 milioni di tonnellate che il mercato interno non riesce ad assorbire; da qui la proposta di un intervento che miri, da un lato, a preservare un settore strategico dell'industria nazionale (connesso a molteplici comparti produttivi) e, dall'altro, a salvaguardare l'occupazione;
   la crisi dell'industria della raffinazione, senza l'adozione di efficaci interventi, potrebbe degenerare in un quadro ancora più drammatico, con conseguenze disastrose per il futuro dei lavoratori impiegati nel settore e delle loro famiglie;
   i processi di riconversione di impianti industriali non più competitivi potrebbero aprire la strada alla realizzazione di importanti progetti industriali ed occupazionali di grande impatto per l'economia del Paese;
   alcune regioni hanno sperimentato con successo l'adozione di accordi di sviluppo territoriale per favorire l'insediamento di nuove attività di impresa nelle aree industriali dismesse, realizzando diversi interventi, sia di carattere finanziario che di semplificazione amministrativa, per attrarre e mantenere sul territorio le attività e le risorse necessarie alla crescita e allo sviluppo dello stesso –:
   quale sia la strategia che il Governo intende perseguire ai fini dell'adozione di un'organica politica industriale di rilancio dell'industria della raffinazione in Italia, a garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali nel settore, anche attraverso la promozione di specifici accordi con le regioni e gli enti locali, finalizzati alla riconversione industriale delle aree inquinate in concomitanza con le attività di bonifica o messa in sicurezza delle stesse. (3-00576)


Iniziative per garantire la continuità della produzione dell'azienda Firema trasporti – 3-00577

   SCOTTO, MIGLIORE, GIANCARLO GIORDANO, RAGOSTA, LACQUANITI, FERRARA, MATARRELLI, DI SALVO, AIRAUDO, PLACIDO, QUARANTA e NARDI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   Firema trasporti è una società per azioni italiana del settore metalmeccanico che si occupa di progettazione, costruzione e riparazione di locomotive, elettrotreni, metropolitane e tram;
   Firema trasporti è in amministrazione straordinaria, con decreto del Ministero dello sviluppo economico del 2 agosto 2010, con nomina dell'avvocato Ernesto Stajano in qualità di commissario straordinario e con sentenza di insolvenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere del 13 agosto 2010;
   il gruppo Firema attualmente dà lavoro a circa 600 persone, dislocate nei vari siti;
   quasi 360 persone lavorano per il gruppo Firema solo a Caserta, senza considerare il notevole indotto nella stessa provincia e regione;
   le origini dell'azienda attuale possono essere individuate nella costituzione, nel 1993, della Firema trasporti con la partecipazione al 49 per cento dell'Iri tramite Ansaldo spa e la fusione delle principali aziende private del settore riunite in Firema finanziaria srl;
   obiettivo dell'operazione era quello di poter mantenere competitività in un settore nel quale le piccole realtà produttive hanno ormai poca possibilità di sopravvivenza, considerato come il mercato sia aperto alla concorrenza straniera e caratterizzato dalla presenza di competitori mondiali quali Ansaldo Breda, Alstom, Bombardier e Siemens;
   l'attuale portafoglio di ordini da completare dello stabilimento casertano di Firema ricomprende 24 casse tsr (treno per servizio regionale) da completare per le Ferrovie Nord Milano, 40 motori per i treni Meneghino della metropolitana di Milano per conto di Ansaldo, 7 elettrotreni a singolo piano a due casse ALFA2 per Metro Campania Nord Est, 10 elettrotreni a singolo piano a due casse ALFA3 per Sepsa, 70 casse Vivalto per conto dell’Ansaldo Breda e 7 treni per la metropolitana di Genova per conto Ansaldo;
   a causa della scellerata gestione della proprietà, che ha portato all'amministrazione straordinaria dell'azienda e ad una perdita di credibilità nei confronti di creditori e clienti, i lavoratori della Firema si trovano a combattere una battaglia per la conservazione del posto di lavoro;
   per tutto il mese di agosto 2010 i lavoratori della Firema sono stati impiegati, anche senza retribuzione, in alcuni casi, per mettere in sicurezza lo stabilimento di Caserta sul versante dell'affidabilità produttiva;
   l'attuale capacità dello stabilimento di Caserta di effettuare consegne puntuali e di offrire costi competitivi è riconosciuta ed apprezzata da tutti, ed è figlia della volontà e dell'impegno delle maestranze e della determinazione del commissario Ernesto Stajano, che, non fermando le attività produttive, è riuscito a rendere Firema una società altamente produttiva;
   la Firema ha ricevuto cinque offerte d'acquisto, sia per la sola realtà produttiva di Spello e sia per l'intero gruppo;
   quest'ultima offerta è stata effettuata dalla T'Trans, società brasiliana, ma le prime valutazioni ufficiose in merito sembrano ritenerla non sufficientemente rassicurante sul fronte occupazionale e dei carichi di lavoro da mettere in atto;
   dopo oltre tre anni di amministrazione straordinaria e ben tre bandi di vendita, si è ancora al punto di partenza, anzi la situazione è diventata ancor più grave e rischiosa, poiché si avvicina, per la terza volta, la scadenza del mandato del commissario (prevista per il 17 marzo 2014), con relativa scadenza della cassa integrazione guadagni straordinaria;
   nel frattempo vi è stato un impoverimento del portafoglio ordini di lavoro e, inoltre, molti degli ordini rimasti sono in subfornitura di Ansaldo e, quindi, alla luce della volontà di Finmeccanica di svendere Ansaldo Breda, che non sta nemmeno acquisendo nuovi ordini, esiste il rischio reale e concreto di vedere ulteriormente compromessa la situazione di Firema;
   il 12 dicembre 2013 si è tenuta una riunione sulla questione Firema presso il Ministero dello sviluppo economico, a cui hanno partecipato il commissario straordinario, il responsabile dell'unità di gestione delle situazioni di aziende in crisi del Ministero dello sviluppo economico, i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell'azienda ed il presidente della provincia di Caserta, ma non si segnalano significativi avanzamenti verso una soluzione della vertenza;
   i fatti narrati sono riportati anche dall'articolo «Vertenza Firema, Zinzi al Ministero dello sviluppo economico: “Quest'azienda non può fallire”», pubblicato dal quotidiano d'informazione on line «Caserta Prima Pagina», dall'articolo «Offerta per Firema, T'Trans chiede un incontro a Stajano», pubblicato da «Il Mattino», e dall'articolo «I lavoratori Firema Caserta tornano a protestare e attaccano i politici. Preferiscono i congressi e le candidature» –:
   se non si ritenga opportuno intervenire attivamente con il preciso ed imprescindibile impegno di preservare e mantenere in piena attività l'azienda Firema, punta di eccellenza nella produzione di veicoli ferroviari della provincia di Caserta e dell'intero comparto nazionale, nonché di sostenere il percorso di rilancio e di risanamento affidato al commissario straordinario per il gruppo Firema a livello nazionale, al fine di attivare un piano industriale in tempi rapidi e di individuare un acquirente o partner per dare continuità a Firema, tutelando e rilanciando le aziende italiane del settore ferroviario, valutando, altresì, l'opportunità di attuare una politica industriale di settore e di creare un unico soggetto industriale dei trasporti con la costituzione di un polo nazionale dei trasporti, a partire da Firema e Ansaldo. (3-00577)


Iniziative di competenza per l'adesione dell'Italia al nuovo brevetto unico europeo – 3-00578

   CARUSO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il brevetto unico europeo, anche se con qualche ritardo, sarà operativo a fine 2014 secondo quanto riferito dal presidente dell'Ufficio europeo dei brevetti, Benoit Battistelli;
   con una sentenza del 16 aprile 2013, la Corte di giustizia dell'Unione europea ha respinto il ricorso introdotto da Spagna e Italia, nel giugno del 2011, contro la decisione di autorizzare una cooperazione rafforzata per l'adozione di regolamenti che disciplinano il brevetto unitario «EU»;
   al momento, l'Italia non ha ancora aderito al nuovo sistema di brevetto unitario per l'Europa, anche se ha aderito all'accordo sul nuovo sistema giurisdizionale, che, oltre al futuro brevetto unitario, riguarderà anche l'attuale brevetto europeo;
   se il nostro Paese restasse fuori dal sistema del brevetto unitario, a subirne le conseguenze sarebbero le imprese italiane costrette a sostenere maggiori oneri, nonché a rinunciare ad una protezione aggiuntiva, con il conseguente disincentivo per le stesse ad investire in attività produttive, commerciali e di ricerca nel nostro territorio;
   nel mese di luglio 2013 il Senato della Repubblica si è espresso a favore dell'adesione alla cooperazione rafforzata, chiedendo al Governo di porre in essere tutte le azioni necessarie per procedere conseguentemente;
   secondo uno studio di Confindustria l'adesione al nuovo sistema consentirebbe alle imprese italiane di risparmiare a regime circa 14 milioni di euro all'anno: 9 milioni di euro derivanti dalla necessità di non ricorrere a due protezioni separate (italiana ed europea) e 5 milioni di euro recuperati dall'assenza di cause brevettuali parallele nel nostro Paese e nel resto dell'Europa;
   anche lo Stato conseguirebbe dei vantaggi, valutabili in 23 milioni di euro, derivanti dalla partecipazione alla divisione dei brevetti unitari che compenserebbero ampiamente la diminuzione degli introiti dei brevetti tradizionali in Italia;
   la mancata adesione rischierebbe di scoraggiare non solo le imprese innovative italiane, ma anche le multinazionali straniere che potrebbero decidere di non investire nel nostro Paese –:
   se non ritenga di porre in essere ogni utile iniziativa di propria competenza per potere giungere in tempi brevi all'adesione del nostro Paese al nuovo sistema di brevetto unico europeo, al fine di consentire alle imprese italiane e allo Stato medesimo di conseguire gli indubbi vantaggi che tale strumento comporta. (3-00578)


Tempi di emanazione del decreto applicativo relativo al credito d'imposta per le imprese che investono in ricerca e sviluppo e iniziative per ottimizzare l'utilizzo dei finanziamenti nazionali e comunitari destinati alla ricerca applicata – 3-00579

   DORINA BIANCHI, MINARDO, SALTAMARTINI e BERNARDO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la ricerca applicata rappresenta il ponte tra la ricerca di base e quella industriale e ha lo scopo di verificare le implicazioni produttive delle scoperte che provengono dalla ricerca di base nei diversi settori sociali e industriali. La comunicazione efficiente tra ricerca di base e ricerca applicata è essenziale per la rapida applicazione delle nuove scoperte scientifiche;
   l'Italia è particolarmente debole proprio nella fase finale, quella dello sviluppo di prodotto e di processo, e l'attuale assetto della ricerca italiana incontra crescenti difficoltà ad adeguarsi ai ritmi dell'innovazione e alle nuove modalità di trasferimento tecnologico imposto dalla globalizzazione; è improcrastinabile la necessità di riorganizzare il sistema nel suo complesso a partire dagli enti pubblici, dando impulso alla collaborazione con il mondo produttivo nazionale;
   l'articolo 3 del decreto-legge n. 145 del 2013 (destinazione Italia) prevede un credito di imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo; la legge di stabilità ha introdotto un credito d'imposta per le imprese e le reti di impresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo e affidano tale attività a università ed enti di ricerca; nell'ambito dell’industrial compact che sarà a breve presentato dall'Unione europea per rilanciare l'economia e la produttività degli Stati è presente il programma «Orizzonte 2020» volto a promuovere ricerca e innovazione, con una dotazione di 100 miliardi di euro da qui al 2020 –:
   quali siano i tempi di emanazione del decreto applicativo relativo al credito d'imposta per le imprese e le reti di impresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo e come intenda coordinare e ottimizzare l'utilizzo dei diversi finanziamenti di fonte nazionale e comunitaria, destinati alla ricerca applicata.
(3-00579)


Misure per contrastare la deindustrializzazione in atto in Italia – 3-00580

   ABRIGNANI e PALESE. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   in occasione della discussione di alcune mozioni presentate in Assemblea la scorsa settimana riguardanti la deindustrializzazione, in particolare sulla questione della Telecom, il Governo ha ribadito la necessità della tutela dei livelli quantitativi e qualitativi dell'occupazione e degli investimenti che devono essere incrementati, reputando anche strategica la rete di telecomunicazioni, avviando in tal senso l’iter di approvazione dei decreti sul golden power;
   riguardo alla specifica vicenda di Alitalia Cai, il Governo ha ribadito in ogni circostanza, in modo chiaro, che non era assolutamente disponibile ad un intervento pubblico che si limitasse a ripianare i debiti, ma era disponibile alla ricerca di una soluzione orientata alla continuità aziendale, che consente la difesa dell'occupazione e la possibilità di alleanze forti in uno scenario di mercato nuovo;
   infine, per quanto riguarda la questione Finmeccanica e la cessione degli assetti civili di Finmeccanica, il Governo ha reso noto che la stessa è una società quotata in borsa, il cui capitale, circa il 70 per cento, è detenuto dai privati e che dunque l'Esecutivo è disposto a seguire con estrema attenzione i dossier relativi alla cessione di asset da parte di Finmeccanica, al fine di tutelare gli interessi generali, la continuità produttiva e lo sviluppo industriale;
   l'Italia sta attraversando una drammatica deindustrializzazione, esponendosi sempre più alle strategie degli altri Paesi, senza tuttavia sapersi difendere o prestare resistenza. Come evidenziato dalla Commissione europea nel suo rapporto sulla competitività industriale nei Paesi membri dell'Unione europea, nonostante la quota del settore manifatturiero, in termini di valore aggiunto totale nell'economia, resti leggermente al di sopra della media dell'Unione europea, il nostro Paese, tuttavia, ha subito una perdita di 20 punti percentuali nell'indice di produzione industriale rispetto al 2007, sia a causa della riduzione dell'attività dovuta al rallentamento economico, sia per la chiusura di numerosi impianti in alcuni settori industriali di base (petrolchimica, siderurgia e biocombustibili). Ciò vuol dire che, in termini di costo unitario medio del lavoro, negli ultimi dieci anni si è perso competitività a causa di un aumento del salario lordo nominale combinato con una debole crescita della produttività. Nella produttività del lavoro nel settore industriale, l'Italia nel 2012 ha perso posizioni rispetto al 2007 ed è stata superata persino dalla Grecia, che nel 2007 era molto più indietro. È evidente anche una forte accelerazione della produttività del lavoro da parte della Spagna, che comunque era già più avanti dell'Italia nel 2007;
   la crisi italiana va ben al di là della crisi finanziaria globale scoppiata negli Stati Uniti nella primavera 2007. La ragione del declino economico dell'Italia è dovuta alla mancanza, da più di vent'anni a questa parte, di una pianificazione industriale a livello nazionale, cui si aggiunge un sistema capitalistico malato e portatore di moltissime anomalie ed asimmetrie economiche, oramai croniche nel sistema Italia;
   nel corso del 2013 si è raggiunto il record di aziende chiuse per fallimento. Secondo gli ultimi dati a disposizione ed analizzati da Cerved, nel corso del primo trimestre del 2013, infatti, sono stati avviate circa 3.500 pratiche di fallimento e solo tra gennaio e aprile 2013 si sono contate 4.218 chiusure di attività. Dal 2009, preso come anno zero dalle statistiche a disposizione, le aziende italiane che hanno chiuso sono state 45.280;
   negli ultimi anni molte aziende italiane sono state acquistate da concorrenti internazionali: Star, Carapelli, Bertolli e Riso Scotti sono state comprate da aziende alimentari spagnole; Gancia è passata in mano russa, mentre, sempre per rimanere in ambito culinario, Parmalat, Galbani, Locatelli ed Invernizzi sono state, una dopo l'altra, acquistate da compagnie francesi. Per quanto riguarda la moda, mondo che ha fatto grande il made in Italy, compagnie come LoroPiana, Gucci, Bulgari e Fendi sono state comprate da concorrenti francesi, mentre Valentino è passato in mano ad alcuni sceicchi del Qatar. Non dimentichiamoci altri nomi importanti dell'industria italiana, come Baci Perugina e Buitoni, oggi di proprietà Nestlé (Svizzera) e Fiorucci (Spagna). Quanto accaduto con Alitalia e Telecom è cosa nota a tutti;
   questi anni di svendita sono stati un colpo basso per l'economia del Paese, ma si è rimasti ad osservare il disfacimento della sua struttura industriale. Il problema della deindustrializzazione non è, quindi, da ricercarsi nello «straniero», ma è da attribuirsi in primis a noi stessi. Nel corso di questi ultimi decenni, infatti, moltissimi imprenditori sono stati capaci di fare investimenti ed essere innovativi, malgrado l'ambiente economico ostile;
   il problema maggiore è interno ai nostri confini perché, come sottolineato dal rapporto della Commissione europea cui si è già fatto riferimento, senza riforme per la produzione, la competitività e la produttività delle industrie saranno destinate a diminuire sempre più, lasciando gli italiani e l'Italia sempre più poveri, nonché emarginati dall'Europa che conta;
   il Consiglio europeo di febbraio 2014 sarà il primo dedicato all'industria e sarà un'occasione da non perdere per approntare un patto per l'industria che, nel quadro di «Europa 2020», consenta di accelerare il processo di riforme, sia a livello di Unione europea che nazionale, indispensabile per attirare nuovi investimenti industriali –:
   se e in che tempi il Governo intenda predisporre un piano di politica industriale, anche a livello internazionale, che dia le linee guida di una strategia economica del Paese tesa a recuperare una sana capacità manifatturiera, sia per la piccola e media impresa, sia in favore di realtà industriali più rilevanti, al fine di restituire all'Italia il ruolo che merita tra le potenze industriali europee, e che permetta una nuova regolazione del commercio in raccordo con l'Unione europea, attivando un confronto con le imprese multinazionali che operano in Italia e procedendo ad una modernizzazione vera del sistema strutturale, infrastrutturale e della logistica che non comporti la svendita delle aziende storiche di rilievo del nostro Paese. (3-00580)


Iniziative in materia di approvvigionamento energetico nella regione Sardegna – 3-00581

   RAMPELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la Sardegna è l'unica regione d'Italia – e, insieme alla Corsica, l'unica regione europea – a non essere ancora metanizzata;
   il rallentamento del progetto Galsi – cioè del progetto di metanodotto che avrebbe dovuto portare il gas dall'Algeria in Italia attraverso la Sardegna, che avrebbe dovuto essere completato nel 2014 e che è stato congelato in seguito all'approvazione dell'alternativo gasdotto TAP, per cui soltanto nel 2015 si prenderà una decisione definitiva sulla sua realizzazione – potrebbe presto diventare cancellazione;
   l'energia prodotta in Sardegna, invece, che non può essere stoccata e utilizzata nei periodi di maggiore necessità, viene venduta altrove, in particolare nel Centro-Sud Italia;
   tutto ciò fa sì che il costo dell'energia nell'isola, consumata soprattutto nel settore industriale, con il 53 per cento, rimane particolarmente elevato, soprattutto se confrontato con i prezzi che sopportano le altre regioni italiane per l'approvvigionamento energetico, risolvendosi in un danno non solo alle famiglie, ma anche alla competitività delle imprese;
   l'unica fonte energetica presente nell'isola che può essere messa a confronto con il metano è il gpl, che, tuttavia, ha un costo superiore di ben quattro volte, al netto delle imposte, rispetto al gas naturale;
   appare necessario ed urgente, pertanto, introdurre misure idonee a compensare i maggiori costi sopportati dagli utenti dell'isola, che potrebbe essere individuato in una compartecipazione dello Stato al costo del gpl nella regione, sino al momento in cui essa riceverà l'approvvigionamento metanifero –:
   quali iniziative intenda assumere in merito alla questione di cui in premessa, al fine di sostenere, in particolare, il tessuto produttivo della regione, ma anche di agevolare i singoli utenti, e se non ritenga di adottare la citata misura compensativa. (3-00581)