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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 8 maggio 2013

TESTO AGGIORNATO AL 14 MAGGIO 2013

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta dell'8 maggio 2013.

  Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Carrozza, Casero, Cirielli, D'Alia, Luigi Di Maio, Formisano, Franceschini, Lorenzin, Lupi, Merlo, Migliore, Orlando, Pisicchio, Vezzali.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 7 maggio 2013 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   CARRESCIA: «Norme per la statizzazione degli istituti musicali pareggiati» (882);
   FEDI e LA MARCA: «Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, in materia di assunzione di impiegati presso le rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari e gli istituti italiani di cultura» (883);
   FEDI e LA MARCA: «Modifiche agli articoli 154 e 157 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, concernenti il regime dei contratti e la retribuzione del personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli istituti italiani di cultura all'estero» (884);
   FEDI e LA MARCA: «Modifica all'articolo 166 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, in materia di destinazione degli impiegati assunti a contratto in caso di chiusura di sedi estere del Ministero degli affari esteri» (885);
   PORTA ed altri: «Modifica all'articolo 1 della legge 14 dicembre 2000, n. 379, concernente il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenuti all'Impero austro-ungarico e ai loro discendenti» (886);
   MIGLIORE ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata di tipo mafioso o similare» (887);
   ALBANELLA: «Norme per la statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati» (888);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE DECARO e CIVATI: «Modifica all'articolo 48 della Costituzione, in materia di estensione del diritto di elettorato per le elezioni dei consigli regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali ai sedicenni e agli stranieri extracomunitari residenti da almeno cinque anni nel territorio nazionale» (889);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE OTTOBRE: «Distacco dei comuni di Valvestino e di Magasa dalla regione Lombardia e loro aggregazione alla regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione» (890);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE OTTOBRE: «Distacco del comune di Pedemonte dalla regione Veneto e sua aggregazione alla regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione» (891);
   CENTEMERO: «Modifiche all'articolo 191 del codice civile e all'articolo 3 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia di scioglimento del matrimonio e della comunione tra i coniugi» (892);
   PELLEGRINO ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse» (893);
   BOBBA: «Abrogazione della legge 21 dicembre 2005, n. 270, recante modifiche alle norme per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, e ripristino dell'efficacia delle disposizioni preesistenti» (894);
   MINARDO: «Disposizioni per favorire lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo» (895);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BOLOGNESI e DE MARIA: «Modifica all'articolo 111 della Costituzione, in materia di garanzia dei diritti delle vittime di reati» (896);
   VENITTELLI e LEVA: «Disposizioni per il completamento della ricostruzione in Molise a seguito degli eventi sismici verificatisi fra il 31 ottobre e il 2 novembre 2002» (897).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di un deputato a una proposta di legge.

   La proposta di legge MOGHERINI ed altri: «Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011» (118) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Iacono.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  PES ed altri: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di acquisto e di concessione della cittadinanza» (349) Parere delle Commissioni V e VII;
  GARAVINI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere» (482) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni) e V.

   VI Commissione (Finanze):
  PES ed altri: «Concessione di un credito d'imposta per favorire l'inserimento degli studenti universitari nell'attività lavorativa» (351) Parere delle Commissioni I, V, VII, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV.

   VII Commissione (Cultura):
  GHIZZONI ed altri: «Disciplina dell'accreditamento delle scuole di musica e disposizioni per la valorizzazione e l'integrazione delle medesime nel sistema nazionale di istruzione» (553) Parere delle Commissioni I, V, XI e XII.

   XI Commissione (Lavoro):
  VENDOLA ed altri: «Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie del lavoratore e del prestatore d'opera» (254) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, X e XII.

   XII Commissione (Affari sociali):
  FRANCESCO SAVERIO ROMANO: «Riconoscimento della lingua italiana dei segni» (552) Parere delle Commissioni I, II, III, V, VII, IX e XI.

   XIII Commissione (Agricoltura):
  FIORIO ed altri: «Disposizioni in materia di agricoltura sociale» (303) Parere delle Commissioni I, II, V, VI, VII, VIII, XI, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IV (Difesa):
  VILLECCO CALIPARI: «Delega al Governo per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia» (156) Parere delle Commissioni II, V, XI e XIII.

Assegnazione di disegni di legge di conversione al Comitato per la legislazione.

  A seguito della costituzione del Comitato per la legislazione, i seguenti disegni di legge, sono assegnati al medesimo Comitato ai fini dell'espressione del parere previsto dal comma 1 del predetto articolo 96-bis:
   «Conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali» (676);
   S. 298 – «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria» (approvato dal Senato) (734).

Trasmissione dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 11 aprile 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8-ter del Regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri con cui è autorizzato, in relazione a interventi da realizzare tramite contributi assegnati in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, l'utilizzo delle economie di spesa realizzate dai seguenti soggetti:
   Comune di Apechio (Pesaro e Urbino), a valere sui contributi concessi per l'anno 2010, per il completamento dei lavori di consolidamento, bonifica e restauro del Ponte dei Gabbiani;
   Comune di Brignano Gera d'Adda (Bergamo), a valere sui contributi concessi per l'anno 2010, per ulteriori lavori di recupero delle balaustre di Palazzo Visconti.

  Questi decreti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

Annunzio di sentenze della Corte costituzionale.

  La Corte costituzionale ha depositato in cancelleria le seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:

  Sentenza n. 41 dell'11-15 marzo 2013 (Doc. VII, n. 25), con la quale:
   dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 36, comma 1, lettera a), del decreto-legge n. 1 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2012, promosse dalla regione Veneto, in riferimento agli articoli 117 e 119 della Costituzione;
   dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 36, comma 1, lettera a), del decreto-legge n. 1 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2012, promosse dalla regione Veneto, in riferimento all'articolo 118 della Costituzione e al principio di leale collaborazione:
  alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e IX (Trasporti);

  Sentenza n. 42 dell'11-15 marzo 2013 (Doc. VII, n. 26), con la quale:
   dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 1 del 2012, nel testo modificato dalla legge di conversione 24 marzo 2012, n. 27, promossa, in riferimento all'articolo 36 dello statuto della Regione siciliana (Regio decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455, recante «Approvazione dello statuto della Regione siciliana»), alle correlate norme di attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1965, n. 1074 (Norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana in materia finanziaria) e, in particolare, all'articolo 2, nonché al principio di leale collaborazione:
  alla II Commissione (Giustizia);

  Sentenza n. 46 del 13-20 marzo 2013 (Doc. VII, n. 27), con la quale:
   dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 25, comma 1, lettera a), del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, nella parte in cui introduce l'articolo 3-bis, comma 3, nel decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, promosse dalla regione Veneto, con riferimento agli articoli 3, 5, 97, 114 e 119 della Costituzione, all'articolo 9, comma 2, della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 (Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione), agli articoli 1, comma 1, e 2, comma 2, lettere z) e ll), della legge 5 maggio 2009, n. 42 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione;
   dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale del citato articolo 25, comma 1, lettera a), del decreto-legge n. 1 del 2012, quale convertito dalla legge n. 27 del 2012, nella parte in cui introduce l'articolo 3-bis, commi 2, 3, 4 e 5, nel decreto-legge n. 138 del 2011, promosse dalla regione Veneto, con riferimento agli articoli 117, commi primo, secondo, lettera e), terzo, e sesto, 118, 119, commi secondo, terzo, quarto e quinto, della Costituzione e al principio di leale collaborazione:
  alla I Commissione (Affari costituzionali);

  Sentenza n. 52 del 25-28 marzo 2013 (Doc. VII, n. 30), con la quale:
   dichiara inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione (reg. confl. enti n. 2 e n. 3 del 2012) promossi dalla regione autonoma Sardegna nei confronti dello Stato, e per esso del Ministro dell'economia e delle finanze, in relazione ai decreti adottati da detto Ministro in data 30 dicembre 2011, recanti aumento dell'accisa sull'energia elettrica a seguito della soppressione dell'addizionale provinciale e della cessazione dell'applicazione dell'addizionale comunale nelle regioni a statuto ordinario:
  alla VI Commissione (Finanze);

  Sentenza n. 59 del 25-29 marzo 2013 (Doc. VII, n. 33), con la quale:
   dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 4, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria), convertito, con modificazioni, dall'articolo 1 della legge 28 febbraio 2008, n. 31, sollevata dal tribunale di Lucca, in funzioni di giudice del lavoro, in riferimento all'articolo 39 della Costituzione:
  alla XI Commissione (Lavoro);

  Sentenza n. 60 del 26 marzo-5 aprile 2013 (Doc. VII, n. 34), con la quale:
   dichiara che spettava allo Stato e, per esso, alla Corte dei conti, sezione di controllo per la regione Trentino-Alto Adige, sede di Bolzano, adottare la deliberazione n. 4/2011/INPR, concernente l'approvazione del programma dei controlli e delle analisi della sezione di controllo di Bolzano per l'anno 2012, impugnata dalla Provincia autonoma di Bolzano:
  alla V Commissione (Bilancio);

  Sentenza n. 68 dell'8-12 aprile 2013 (Doc. VII, n. 41), con la quale:
   dichiara la cessazione della materia del contendere in ordine alle questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 35, commi 6 e 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria), convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, proposte dalle regioni Toscana e Liguria:
  alla X Commissione (Attività Produttive);

  Sentenza n. 71 dell'8-16 aprile 2013 (Doc. VII, n. 43), con la quale:
   dichiara che spetta allo Stato, e per esso al Presidente del Consiglio dei ministri, disporre con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2011 (Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale), a valere sugli stanziamenti per l'anno 2010 e successivi, l'acquisizione al bilancio dello Stato delle risorse del «Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale» già destinate alla macroarea costituita dai territori confinanti con la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol:
  alla V Commissione (Bilancio);

  Sentenza n. 74 del 22-23 aprile 2013 (Doc. VII, n. 46), con la quale:
   dichiara che non spettava alla Camera dei deputati negare, con deliberazione del 22 settembre 2010, l'autorizzazione, richiesta dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli, a utilizzare quarantasei intercettazioni telefoniche nei confronti di N. C., membro della Camera dei deputati all'epoca dei fatti, nell'ambito del procedimento penale n. 325/2011 (n. 36856/01 RGNR) nel quale il predetto parlamentare risulta imputato;
   annulla la deliberazione adottata dalla Camera dei deputati in data 22 settembre 2010:
  alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e II (Giustizia);

  La Corte costituzionale ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:

  con lettera in data 15 marzo 2013, sentenza n. 38 dell'11-15 marzo 2013 (Doc. VII, n. 22), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 5, commi 1, 2, 3, 4 e 7, e dell'articolo 6 della legge della Provincia autonoma di Bolzano 16 marzo 2012, n. 7 (Liberalizzazione dell'attività commerciale):
  alla X Commissione (Attività produttive);

  con lettera in data 15 marzo 2013, sentenza n. 39 dell'11-15 marzo 2013 (Doc. VII, n. 23), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 61, comma 3, del decreto-legge n. 5 del 2012, convertito, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge n. 35 del 2012:
  alla I Commissione (Affari costituzionali);

  con lettera in data 15 marzo 2013, sentenza n. 40 dell'11-15 marzo 2013 (Doc. VII, n. 24), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 80, comma 19, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge finanziaria 2001) nella parte in cui subordina al requisito della titolarità della carta di soggiorno la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato della indennità di accompagnamento di cui all'articolo 1 della legge 11 febbraio 1980, n. 18 (Indennità di accompagnamento agli invalidi civili totalmente inabili) e della pensione di inabilità di cui all'articolo 12 della legge 30 marzo 1971, n. 118 (Conversione in legge del decreto-legge 30 gennaio 1971, n. 5 e nuove norme in favore di mutilati ed invalidi civili):
  alla XII Commissione (Affari sociali);

  con lettera in data 28 marzo 2013, sentenza n. 50 del 25-28 marzo 2013 (Doc. VII, n. 28), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 11, primo periodo, della legge della regione Abruzzo 12 aprile 2011, n. 9 (Norme in materia di Servizio Idrico Integrato della regione Abruzzo), limitatamente alle parole «e vincolanti»;
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 14, della legge regionale Abruzzo n. 9 del 2011, limitatamente alle parole «e vincolante»;
   dichiara, in via consequenziale, ai sensi dell'articolo 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87, l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 15, della legge regionale Abruzzo n. 9 del 2011, limitatamente alle parole «e vincolante»;
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 16, secondo periodo, della legge regionale Abruzzo n. 9 del 2011, nel testo vigente prima della sua abrogazione;
   dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 10, della legge regionale Abruzzo n. 9 del 2011, promossa, in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri:
  alla VIII Commissione (Ambiente);

  con lettera in data 28 marzo 2013, sentenza n. 29 del 25-28 marzo 2013 (Doc. VII, n. 29), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale della delibera legislativa relativa al disegno di legge n. 483 (Promozione della ricerca sanitaria), approvata dall'Assemblea regionale siciliana nella seduta del 30 luglio 2012:
  alla XII Commissione (Affari sociali);

  con lettera in data 29 marzo 2013, sentenza n. 57 del 25-29 marzo 2013 (Doc. VII, n. 31), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 275, comma 3, secondo periodo, del codice di procedura penale, come modificato dall'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori), convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n. 38, nella parte in cui – nel prevedere che, quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine ai delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'articolo 416-bis del codice penale ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni previste dallo stesso articolo, è applicata la custodia cautelare in carcere, salvo che siano acquisiti elementi dai quali risulti che non sussistono esigenze cautelari – non fa salva, altresì, l'ipotesi in cui siano acquisiti elementi specifici, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure:
  alla II Commissione (Giustizia);

  con lettera in data 29 marzo 2013, sentenza n. 58 del 25-29 marzo 2013 (Doc. VII, n. 32), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 40, comma 1, della legge della regione Veneto 6 aprile 2012, n. 13 (Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2012), nella parte in cui aggiunge la lettera a) del comma 1-bis all'articolo 14 della legge della regione Veneto 26 giugno 2008, n. 4 (Disposizioni di riordino e semplificazione normativa – collegato alla Legge finanziaria 2007 in materia di governo del territorio, parchi e protezione della natura, edilizia residenziale pubblica, mobilità e infrastrutture);
   dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 40, comma 1, della legge della regione Veneto n. 13 del 2012, nella parte in cui aggiunge la lettera b) del comma 1-bis all'articolo 14 della legge della regione Veneto n. 4 del 2008, promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione:
  alla VIII Commissione (Ambiente);

  con lettera in data 5 aprile 2013, sentenza n. 62 del 26 marzo-5 aprile 2013 (Doc. VII, n. 35), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 29, comma 2, del decreto-legge n. 5 del 2012;
   dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 40 del decreto-legge n. 5 del 2012, promossa dalla regione Veneto, in riferimento all'articolo 117, quarto comma, della Costituzione;
   dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 41, 50, comma 1, 53, comma 7, 60, commi 1 e 2, del decreto-legge n. 5 del 2012 promosse dalla regione Veneto, in riferimento agli articoli 117, terzo e quarto comma, della Costituzione e al principio di leale collaborazione:
  alla I Commissione (Affari costituzionali);

  con lettera in data 5 aprile 2013, sentenza n. 63 del 26 marzo-5 aprile 2013 (Doc. VII, n. 36), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 66, comma 9, secondo periodo, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, nella parte in cui prevede che gli enti territoriali, in assenza di debito pubblico, o per la parte eventualmente eccedente, debbano destinare le risorse derivanti delle operazioni di dismissione di cui ai commi precedenti al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato;
   dichiara non fondata la ulteriore questione di legittimità costituzionale dello stesso articolo 66, comma 9, secondo periodo, del decreto-legge n. 1 del 2012, sollevata, in riferimento agli articoli 42, 117, terzo comma, 118 e 119, sesto comma, della Costituzione e al principio di leale collaborazione, nonché in relazione agli articoli 1, comma 1, 2, comma 2, lettera a), e 19 della legge 5 maggio 2009, n. 42 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione) e all'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85 (Attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio in attuazione dell'articolo 19 della legge 5 maggio 2009, n. 42):
  alle Commissioni riunite V (Bilancio) e VI (Finanze);

  con lettera in data 12 aprile 2013, sentenza n. 64 dell'8-12 aprile 2013 (Doc. VII, n. 37), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, commi 1 e 2, della legge della regione Veneto 24 febbraio 2012, n. 9 (Modifiche alla legge regionale 7 novembre 2003, n. 27 «Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in zone classificate sismiche» e successive modificazioni):
  alla VIII Commissione (Ambiente);

  con lettera in data 12 aprile 2013, sentenza n. 65 dell'8-12 aprile 2013 (Doc. VII, n. 38), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 3 della legge della regione Veneto 27 dicembre 2011, n. 30 (Disposizioni urgenti in materia di orari di apertura e chiusura delle attività di commercio al dettaglio e disposizioni transitorie in materia di autorizzazioni commerciali relative a grandi strutture di vendita e parchi commerciali);
   dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge della regione Veneto n. 30 del 2011 sollevata, in riferimento all'articolo 117, primo e secondo comma, lettera e), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri:
  alla X Commissione (Attività produttive);

  con lettera in data 12 aprile 2013, sentenza n. 66 dell'8-12 aprile 2013 (Doc. VII, n. 39), con la quale:
   dichiara la illegittimità costituzionale della legge della regione Lazio 28 marzo 2012, n. 1, recante «Disposizioni per il sostegno dei sistemi di qualità e tracciabilità dei prodotti agricoli e agroalimentari. Modifica alla legge regionale 10 gennaio 1995, n. 2 (Istituzione dell'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione dell'agricoltura del Lazio – ARSIAL) e successive modificazioni»:
  alla XIII Commissione (Agricoltura);

  con lettera in data 12 aprile 2013, sentenza n. 67 dell'8-12 aprile 2013 (Doc. VII, n. 40), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale degli articoli 4, comma 2, lettera e); 7, commi 4 e 5; 11, comma 1, della legge della regione Veneto 27 aprile 2012, n. 17 (Disposizioni in materia di risorse idriche):
  alla VIII Commissione (Ambiente);

  con lettera in data 16 aprile 2013, sentenza n. 70 dell'8-16 aprile 2013 (Doc. VII, n. 42), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 5, comma 2, della legge della regione Campania 21 maggio 2012, n. 13, recante «Interventi per il sostegno e la promozione della castanicoltura e modifiche alla legge regionale 27 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012-2014 della regione Campania – Legge finanziaria regionale 2012)»:
  alla X Commissione (Attività produttive);

  con lettera in data 23 aprile 2013, sentenza n. 72 del 22-23 aprile 2013 (Doc. VII, n. 44), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale degli articoli 19 e 32 della legge della regione Basilicata 30 dicembre 2011, n. 26 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della regione Basilicata – Legge finanziaria 2012):
  alle Commissioni riunite XI (Lavoro) e XII (Affari sociali);

  con lettera in data 23 aprile 2013, sentenza n. 73 del 22-23 aprile 2013 (Doc. VII, n. 45), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 2, della legge della regione Puglia 15 maggio 2012, n. 11 (Misure urgenti per l'accelerazione della determinazione delle dotazioni organiche delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale e di tutela assistenziale);
   dichiara la cessazione della materia del contendere in ordine alla questione di legittimità costituzionale dell'articolo 5, comma 3, della legge della regione Puglia 3 luglio 2012, n. 18 (Assestamento e prima variazione al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012), promossa, in riferimento agli articoli 3, 97 e 117, terzo comma, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri:
  alla XI Commissione (Lavoro);

  con lettera in data 24 aprile 2013, sentenza n.76 del 22-24 aprile 2013 (doc. VII, n. 47), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 8 della legge della regione Lombardia 18 aprile 2012, n. 7 (Misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione):
  alla XI Commissione (Lavoro);

  con lettera in data 24 maggio 2013, sentenza n. 77 del 22-24 aprile 2013 (Doc. VII, n. 48), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale degli articoli 9, comma 1, 32, comma 1, e 34 della legge della Provincia autonoma di Bolzano 21 dicembre 2011, n. 15, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e per il triennio 2012-2014 (Legge finanziaria 2012)»;
   dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 4, dell'anzidetta legge provinciale n. 15 del 2011, promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento agli articoli 117, terzo comma, e 119 della Costituzione;
   dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 24, comma 1, della medesima legge provinciale n. 15 del 2011, promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione;
   dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 24, comma 2, della predetta legge provinciale n. 15 del 2011, promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento all'articolo 117, primo e secondo comma, lettere e), l) ed s) della Costituzione;
   dichiara estinto, relativamente alle questioni di legittimità costituzionale degli articoli 2, comma 6, 17, comma 1, e 18, comma 2, della stessa legge provinciale n. 15 del 2011, il giudizio promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri:
  alla V Commissione (Bilancio);

  con lettera in data 24 aprile 2013, sentenza n. 78 del 22-24 aprile 2013 (Doc. VII, n. 49), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 10, della legge 4 novembre 2005 n. 230 (Nuove disposizioni concernenti i professori e i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori universitari):
  alla VII Commissione (Cultura).

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  La Corte dei conti – Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, con lettera in data 15 aprile 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 2/2013 del 7 marzo 2013, con la quale la sezione stessa ha approvato la relazione concernente l'indagine di controllo sul Fondo per le politiche giovanili.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 29 marzo 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 3, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, e dell'articolo 13, comma 6, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010, il conto finanziario della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno 2012, approvato in data 29 marzo 2013.

  Questo documento è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissioni dal Viceministro degli affari esteri.

  Il Viceministro degli affari esteri, con lettera in data 11 aprile 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lettera c), della legge 18 novembre 1995, n. 496, la relazione sullo stato di esecuzione della convenzione sulle armi chimiche e sugli adempimenti effettuati dall'Italia, riferita all'anno 2012 (Doc. CXXXI, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Viceministro degli affari esteri, con lettera in data 11 aprile 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera c), della legge 15 dicembre 1998, n. 484, la relazione sullo stato di esecuzione del Trattato per il bando totale degli esperimenti nucleari, riferita all'anno 2012 (Doc. CXXXIX, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri).

Trasmissione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna, con lettera in data 5 aprile 2013, ha trasmesso le schede relative agli interventi previsti dal medesimo Provveditorato nell'ambito del programma triennale dei lavori 2013-2015, a valere sulle risorse iscritte nei capitoli 7340 e 7341 dello stato di previsione del predetto Ministero.

  Questa documentazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

  Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con lettera in data 10 aprile 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 8, lettera e), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, la relazione sullo stato di applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza e sul suo possibile sviluppo, riferita all'anno 2012, predisposta dalla Commissione consultiva permanente per la saluta e sicurezza sul lavoro.

  Questa relazione è trasmessa alla XI Commissione (Lavoro) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal Comitato interministeriale per la programmazione economica.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, in data 16 aprile 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, 1e seguenti delibere CIPE, che sono trasmesse alla V Commissione (bilancio), nonché alle sottoindicate Commissioni:
   n. 130/2012 dell'11 dicembre 2012, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001) – Metropolitana leggera automatica Metrobus di Brescia – 1o lotto funzionale Prealpino – S. Eufemia – Modifica soggetto, aggiudicatore» – alla IX Commissione (Trasporti);
   n. 141/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Fondo sanitario nazionale 2012 – Ripartizione delle disponibilità finanziarie tra le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano» – alla XII Commissione (Affari sociali);
   n. 142/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Fondo sanitario nazionale 2012 – Ripartizione tra le regioni delle quote vincolate per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale (articolo 1, comma 34, legge n. 662 del 1996)» – alla XII Commissione (Affari sociali);
   n. 143/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Fondo sanitario nazionale 2012 – Ripartizione della quota destinata al finanziamento di parte corrente degli oneri relativi al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari» – alla II Commissione (Giustizia) e alla XII Commissione (Affari sociali);
   n. 145/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Fondo sanitario nazionale 2010 – Assegnazione alle regioni della quota vincolata per la prevenzione e cura della fibrosi cistica, legge n. 548 del 1993» – alla XII Commissione (Affari sociali);
   n. 146/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Fondo sanitario nazionale 2011 – Assegnazione alle regioni della quota vincolata per la prevenzione e cura della fibrosi cistica, legge n. 548 del 1993» – alla XII Commissione (Affari sociali);
   n. 152/2012 del 21 dicembre 2012, concernente «Contratto di programma tra il Ministero dello sviluppo economico e la società «Gruppo Seda Italy Spa» – alla X Commissione (Attività produttive).

Annunzio di risoluzioni del Parlamento europeo.

  Il Presidente del Parlamento europeo ha trasmesso le seguenti ventisette risoluzioni approvate nella sessione dall'11 al 14 marzo 2013, che sono assegnate, ai sensi dell'articolo 125, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché, per il parere, alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), se non già assegnate alle stesse in sede primaria:
   risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee che abroga la decisione n. 1364/2006/CE (Doc. XII, n. 1) – alla X Commissione (Attività produttive);
   risoluzione sulla relazione speciale del Mediatore europeo relativa all'inchiesta sulla denuncia 2591/2010/GG contro la Commissione europea (aeroporto di Vienna) (Doc. XII, n. 2) – alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   risoluzione legislativa riguardante la proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle norme di contabilizzazione e ai piani di azione relativi alle emissioni e agli assorbimenti di gas a effetto serra risultanti da attività connesse all'uso del suolo, ai cambiamenti di uso del suolo e alla silvicoltura (Doc. XII, n. 3) – alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e XIII (Agricoltura);
   risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio concernente un meccanismo di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra e di comunicazione di altre informazioni in materia di cambiamenti climatici a livello nazionale e dell'Unione europea (Doc. XII, n. 4) – alla VIII Commissione (Ambiente);
   risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla risoluzione delle controversie on line dei consumatori (regolamento sull'ODR per i consumatori) (Doc. XII, n. 5) – alle Commissioni riunite II (Giustizia) e X (Attività produttive);
   risoluzione legislativa sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, recante modifica del regolamento (CE) n. 2006/2004 e della direttiva 2009/22/CE (direttiva sull'ADR per i consumatori) (Doc. XII, n. 6) – alle Commissioni riunite II (Giustizia) e X (Attività produttive);
   risoluzione legislativa sulla proposta di decisione del Consiglio relativa all'associazione dei paesi e territori d'oltremare all'Unione europea («Decisione sull'associazione d'oltremare») (Doc. XII, n. 7) – alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul rafforzamento della sorveglianza economica e di bilancio degli Stati membri che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà per quanto riguarda la loro stabilità finanziaria nella zona euro (Doc. XII, n. 8) – alla V Commissione (Bilancio);
   risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei documenti programmatici di bilancio e per la correzione dei disavanzi eccessivi negli Stati membri della zona euro (Doc. XII, n. 9) – alla V Commissione (Bilancio);
   risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai fondi europei di venture capital (Doc. XII, n. 10) – alla VI Commissione (Finanze);
   risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai fondi europei per l'imprenditoria sociale (Doc. XII, n. 11) – alla VI Commissione (Finanze);
   risoluzione sull'eliminazione degli stereotipi di genere nell'Unione europea (Doc. XII, n. 12) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
   risoluzione sulla preparazione del quadro finanziario pluriennale relativo al finanziamento della cooperazione dell'Unione europea con gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico e i paesi e territori d'oltremare per il periodo 2014-2020 (11o Fondo europeo di sviluppo) (Doc. XII, n. 13) – alla III Commissione (Affari esteri);
   risoluzione su come trarre il massimo beneficio dalle misure ambientali dell'Unione europea: instaurare la fiducia migliorando le conoscenze e rafforzando la capacità di risposta (Doc. XII, n. 14) – alla VIII Commissione (Ambiente);
   risoluzione sulle conclusioni del Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013 relative al quadro finanziario pluriennale (Doc. XII, n. 15) – alle Commissioni riunite V (Bilancio) e XIV (Politiche dell'Unione europea);
   risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nell'Unione europea (Doc. XII, n. 16) – alla V Commissione (Bilancio);
   risoluzione sulla composizione del Parlamento europeo in vista delle elezioni del 2014 (Doc. XII, n. 17) – alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   risoluzione sul progetto di regolamento di esecuzione della Commissione che modifica gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all'etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose (Doc. XII, n. 18) – alla XIII Commissione (Agricoltura);
   risoluzione sulle valutazioni dei rischi e della sicurezza («prove di stress») delle centrali nucleari nell'Unione europea e attività collegate (Doc. XII, n. 19) – alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive);
   risoluzione sul rafforzamento della lotta contro il razzismo, la xenofobia e i reati generati dall'odio (Doc. XII, n. 20) – alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e II (Giustizia);
   risoluzione sull'integrazione dei migranti, gli effetti sul mercato del lavoro e la dimensione esterna del coordinamento in materia di sicurezza sociale (Doc. XII, n. 21) – alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XI (Lavoro);
   risoluzione sulla situazione in Egitto (Doc. XII, n. 22) – alla III Commissione (Affari esteri);
   risoluzione sulle relazioni UE-Cina (Doc. XII, n. 23) – alla III Commissione (Affari esteri);
   risoluzione sulle partite truccate e la corruzione nello sport (Doc. XII, n. 24) – alla VII Commissione (Cultura);
   risoluzione sulla situazione in Bangladesh (Doc. XII, n. 25) – alla III Commissione (Affari esteri);
   risoluzione sull'Iraq: il dramma delle minoranze, in particolare dei turkmeni (Doc. XII, n. 26) – alla III Commissione (Affari esteri);
   risoluzione sul caso di Arafat Jaradat e sulla situazione dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane (Doc. XII, n. 27) – alla III Commissione (Affari esteri).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 29 e 30 aprile e 2, 3, 6 e 7 maggio 2013, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Istituire un programma di formazione europea delle autorità di contrasto (COM(2013) 172 final), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione e la formazione delle autorità di contrasto (Europol) e abroga le decisioni 2009/371/GAI del Consiglio e 2005/681/GAI del Consiglio (COM(2013) 173 final) e relativi documenti di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto riguardante l'adattamento del quadro giuridico dell'Ufficio europeo di polizia al trattato di Lisbona (SWD(2013) 99 final – Part 1) e Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto riguardante la fusione dell'Accademia europea di polizia (CEPOL) e dell'Ufficio europeo di polizia (Europol) e la realizzazione di un programma di formazione europea per i funzionari delle autorità di contrasto (SWD(2013) 99 final – Part 2), che sono assegnati in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali). La predetta proposta di regolamento è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 30 aprile 2013;
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che promuove la libera circolazione di cittadini e imprese semplificando l'accettazione di alcuni documenti pubblici nell'Unione europea e che modifica il regolamento (UE) n. 1024/2012 (COM(2013) 228 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 145 final), che sono assegnati in sede primaria alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e II (Giustizia). La predetta proposta di regolamento è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 30 aprile 2013;
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Orientamenti strategici per lo sviluppo sostenibile dell'acquacoltura nell'Unione europea (COM(2013) 229 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Libro verde – Prepararsi a un mondo audiovisivo della piena convergenza: crescita, creazione e valori (COM(2013) 231 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VII (Cultura) e IX (Trasporti);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 691/2011 relativo ai conti economici ambientali europei (COM(2013) 247 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite V (Bilancio) e VIII (Ambiente). Tale proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 7 maggio 2013;
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Infrastrutture verdi – Rafforzare il capitale naturale in Europa (COM(2013) 249 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 302/2009 del Consiglio concernente un piano pluriennale di ricostituzione del tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo (COM(2013) 250 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Progetto di bilancio rettificativo n. 4 al bilancio generale 2013 – Stato delle spese per sezione – Sezione III – Commissione – Sezione IV – Corte di giustizia (COM(2013) 254 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Partecipazione dell'Unione europea all'Expo 2015 di Milano «Nutrire il pianeta: Energia per la vita» (COM(2013) 255 final), che è assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive);
   Relazione della Commissione – Relazione sulla politica di concorrenza 2012 (COM(2013) 257 final), che è assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive);
   Progetto di bilancio rettificativo n. 5 al bilancio generale 2013 – Stato delle entrate per sezione – Stato delle spese per sezione – Sezione III – Commissione (COM(2013) 258 final) e Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilizzazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (COM(2013) 259 final), che sono assegnati in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla produzione e alla messa a disposizione sul mercato di materiale riproduttivo vegetale (testo unico sul materiale riproduttivo vegetale) (COM(2013) 262 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 163 final), che sono assegnati in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura). La predetta proposta di regolamento è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 7 maggio 2013;
   Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo – Animali e piante più sani e una filiera agroalimentare più sicura – Un quadro giuridico aggiornato per un'Unione europea più competitiva (COM(2013) 264 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite XII (Affari sociali) e XIII (Agricoltura);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante (COM(2013) 267 final) e relativo documento di accompagnamento – Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2013) 168 final), che sono assegnati in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura). La predetta proposta di regolamento è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 7 maggio 2013;
   Parere della Commissione a norma dell'articolo 294, paragrafo 7, lettera c), del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea sugli emendamenti del Parlamento europeo alla posizione del Consiglio concernente la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica l'allegato I del regolamento (CE) n. 1528/2007 del Consiglio per quanto riguarda l'esclusione di alcuni paesi dall'elenco delle regioni o degli Stati che hanno concluso negoziati (COM(2013) 277 final), che è assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive);
   Relazione congiunta della Commissione europea e della Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio – Regione amministrativa speciale di Macao: relazione annuale 2012 (JOIN(2013) 9 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).
   La Commissione europea, in data 6 maggio 2013, ha trasmesso un nuovo testo della relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Ex Repubblica jugoslava di Macedonia: attuazione delle riforme nell'ambito del dialogo ad alto livello sull'adesione e promozione delle relazioni di buon vicinato (COM(2013) 205 final/2), che sostituisce il documento COM(2013) 205 final, già assegnato, in data 7 maggio 2013, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e XIV (Politiche dell'Unione europea).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 30 aprile e 2 e 7 maggio 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Tali atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Nell'ambito dei documenti trasmessi in data 30 aprile 2013, il Governo ha richiamato l'attenzione sulla proposta di decisione del Consiglio e della Commissione relativa alla posizione che il consiglio di stabilizzazione e di associazione UE-Serbia deve adottare in merito al suo regolamento interno (COM(2013) 215 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Con la comunicazione in data 30 aprile 2013, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati, in data 7 maggio 2013, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Istituire un programma di formazione europea delle autorità di contrasto (COM(2013) 172 final), assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Relazione sui progressi nel campo delle energie rinnovabili (COM(2013) 175 final), assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul futuro della cattura e dello stoccaggio del carbonio in Europa (COM(2013) 180 final), assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio e all'Eurogruppo – Risultati degli esami approfonditi ai sensi del regolamento (UE) n. 1176/2011 sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (COM(2013) 199 final), assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Politica di coesione: rapporto strategico 2013 sull'attuazione dei programmi 2007-2013 (COM(2013) 210 final), assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Strategia dell'Unione europea di adattamento ai cambiamenti climatici (COM(2013) 216 final), assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Indonesia, dall'altra (COM(2013) 230 final), assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (COM(2013) 246 final), assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio), nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà.

  Con la comunicazione in data 2 maggio 2013, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati, in data 7 maggio 2013, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione e la formazione delle autorità di contrasto (Europol) e abroga le decisioni 2009/371/GAI del Consiglio e 2005/681/GAI del Consiglio (COM(2013) 173 final), assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali) nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che promuove la libera circolazione di cittadini e imprese semplificando l'accettazione di alcuni documenti pubblici dell'Unione europea e che modifica il regolamento (UE) n. 1024/2012 (COM(2013) 228 fina), assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e II (Giustizia), nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo sull'attuazione da parte degli Stati membri della direttiva 2006/117 Euratom del Consiglio relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito (COM(2013) 240 final), assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente).

  Con la comunicazione in data 7 maggio 2013, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 96/53/CE, del 25 luglio 1996, che stabilisce, per taluni veicoli stradali che circolano nella Comunità, le dimensioni massime autorizzate nel traffico nazionale e internazionale e i pesi massimi autorizzati nel traffico internazionale (COM(2013) 195 final), assegnata, in data 7 maggio 2013, in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti), nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'applicazione della direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada (COM(2013) 214 final), assegnata, in data 7 maggio 2013, in sede primaria alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e IX (Trasporti);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Orientamenti strategici per lo sviluppo sostenibile dell'acquacoltura nell'Unione europea (COM(2013) 229 final), assegnata, in data 8 maggio 2013, in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Libro verde – Prepararsi a un mondo audiovisivo della piena convergenza: crescita, creazione e valori (COM(2013) 231 final), assegnata, in data 8 maggio 2013, in sede primaria alle Commissioni riunite VII (Cultura) e IX (Trasporti);
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle misure intese ad agevolare l'esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori (COM(2013) 236 final), assegnata, in data 7 maggio 2013, in sede primaria alla XI Commissione (Lavoro), nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà;
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 302/2009 del Consiglio concernente un piano pluriennale di ricostituzione del tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo (COM(2013) 250 final), assegnata, in data 8 maggio 2013, in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura).

Annunzio di sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 2 aprile 2013, ha trasmesso la seguente sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, relativa a una causa in cui la Repubblica italiana è parte, che è inviata, ai sensi dell'articolo 127-bis del Regolamento, alla IX Commissione (Trasporti), nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Causa C-613/11: Sentenza della Corte (Nona Sezione) del 21 marzo 2013. Commissione europea contro Repubblica italiana. Inadempimento di uno Stato – Aiuti di Stato – Aiuto concesso dalla Repubblica italiana a favore del settore della navigazione in Sardegna – Decisione 2008/92/CE della Commissione che constata l'incompatibilità di detto aiuto con il mercato comune e che ne ordina il recupero presso i beneficiari – Omessa esecuzione entro il termine impartito (Doc. LXXXIX, n. 1).

Trasmissioni dal Consiglio regionale del Piemonte.

  Il presidente della regione Piemonte, con lettera in data 12 aprile 2013, ha trasmesso un documento concernente osservazioni sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) – Progetto di regolamento consolidato della Presidenza (7185/13 ADD 1, 7303/13).

  Questo documento è trasmesso alla XIII Commissione (Agricoltura).

  Il presidente della regione Piemonte, con lettera in, data 17 aprile 2013, ha trasmesso un documento concernente osservazioni sulle proposte di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recanti norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune (regolamento orizzontale) e sull'organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (Riforma della PAC) – Compromesso della Presidenza (7539/13).

  Questo documento è trasmesso, alla XIII Commissione (Agricoltura).

Trasmissione dal Garante del contribuente della regione Piemonte.

  Il Garante del contribuente per il Piemonte, con lettera in data 6 aprile 2013, ha trasmesso la relazione sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale, per l'anno 2012, predisposta ai sensi dell'articolo 13, comma 13-bis, della legge 27 luglio 2000, n. 212.

  Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze).

Comunicazioni di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 11 e 19 aprile 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei commi 4, 5-bis e 10 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle sottoindicate Commissioni:
   alla X Commissione (Attività produttive) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico:
  al dottor Francesco Troisi, l'incarico di direttore ad interim della direzione generale per la regolamentazione del settore postale, nell'ambito del dipartimento per le comunicazioni;
   alla XI Commissione (Lavoro) le comunicazioni concernenti i seguenti incarichi:
  al dottor Giuseppe Umberto Mastropietro, l'incarico di componente effettivo del collegio dei sindaci dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS);
  al dottor Paolo Pennesi, l'incarico di direttore ad interim della direzione generale delle relazioni industriali e dei rapporti di lavoro, nell'ambito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
  al dottor Salvatore Pirrone, l'incarico di direttore della direzione generale per le politiche attive e passive del lavoro, nell'ambito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Richieste di parere parlamentare su proposte di nomina.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 5 marzo 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del professor Giuseppe Bombino a Presidente dell'Ente parco nazionale dell'Aspromonte (1).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 29 marzo 2013, ha rinnovato la richiesta di parere parlamentare, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, e dell'articolo 18, comma 3, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, sulla proposta di nomina della professoressa Fiorella Kostoris a presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP), già trasmessa in data 24 dicembre 2012 (2).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XI Commissione (Lavoro).

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 16 aprile 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del signor Luca Santini a Presidente dell'Ente parco nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna (3).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 23 aprile 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del maestro Gino Paoli a Presidente della Società italiana degli autori ed editori (SIAE) (4).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VII Commissione (Cultura).

Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 maggio 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 11, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante disposizioni per il riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione (8).
   Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà, esprimere il prescritto parere entro il 7 giugno 2013. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziamento entro il 23 maggio 2013.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 3 maggio 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 16, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti (9).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XI (Lavoro), che dovranno esprimere il prescritto parere entro il 7 giugno 2013. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 23 maggio 2013.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 28 marzo 2013, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo, 146, comma 9, del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 luglio 2010, n. 139, in materia di procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità (10).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente), che dovrà esprimere il prescritto parere entra il 7 giugno 2013. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 23 maggio 2013.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 29 marzo 2013, ha rinnovato la richiesta di parere parlamentare, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per l'armonizzazione all'assicurazione generale obbligatoria dei requisiti minimi di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di categorie di personale iscritto presso l'INPS, l'ex-ENPALS e l'ex-INPDAP, già trasmesso in data 4 febbraio 2013 (11).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XI Commissione (Lavoro), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 7 giugno 2013. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 23 maggio 2013.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 29 marzo 2013, ha rinnovato la richiesta di parere parlamentare, ai sensi dell'articolo 4, commi 3, lettera a), e 8, del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91, sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento concernente le modalità di adozione del piano dei conti integrato delle amministrazioni pubbliche, già trasmesso in data 15 febbraio 2013 (12).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 7 luglio 2013.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell’Allegato A al resoconto della seduta del 25 marzo 2013, a pagina 4, prima colonna, venticinquesima riga, deve leggersi: «alla gestione delle aziende» e non: «alla gestione delle imprese» come stampato.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative normative urgenti in relazione a provvedimenti conseguenti ad abusi edilizi in Campania – 3-00037

   FORMISANO, TABACCI, PISICCHIO, LO MONTE e CAPELLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   i cittadini della regione Campania, sulla base di un discutibile intervento legislativo regionale, poi vanificato, non hanno potuto usufruire del condono edilizio del 2003;
   il fenomeno dell'abusivismo edilizio ha raggiunto nel napoletano punte notevoli, sia sulla base di interventi di necessità, sia sulla base di interventi speculativi;
   l'assenza dell'applicabilità della norma nazionale del 2003 ha prodotto un ulteriore imbarbarimento della realtà, dovuto al sommarsi degli abusi teoricamente rientranti nel condono del 2003 e quelli successivi a tale data;
   la magistratura penale giustamente, a fronte di tale quantità di abusi edilizi, sta provvedendo ad emettere ed a notificare agli interessati ordinanze di abbattimento dei manufatti abusivi, sia costruiti per mera attività speculativa, sia costruiti sulla base di necessità effettive, sia teoricamente rientranti nella previsione di condono del 2003 e precedenti, senza operare alcuna distinzione tra le varie fattispecie;
   tale situazione incide negativamente in una realtà già compressa socialmente ed economicamente quando il previsto abbattimento deve essere realizzato su attività commerciali che producono risorse e lavoro –:
   se non sia il caso di prevedere, attraverso iniziative normative urgenti, una soprasessoria o una graduazione delle previste demolizioni, al fine di salvaguardare, ove possibile, le attività commerciali in essere e tenendo conto anche della qualità dell'abuso realizzato, distinguendo, se possibile, tra abuso di speculazione e abuso di necessità commesso anche a titolo abitativo di prima e unica casa, in assenza del piano di sicurezza nazionale non ancora adottato.
(3-00037)
(7 maggio 2013)


Iniziative per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga – 3-00038

   FEDRIGA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   gli ammortizzatori in deroga sono trattamenti di sostegno al reddito in favore di lavoratori dipendenti da imprese escluse dalla normativa generale sugli ammortizzatori sociali; a beneficiarne, pertanto, sono soprattutto i lavoratori delle piccole e medie imprese, quelle stesse che principalmente costituiscono il tessuto economico italiano e che, in questi anni, maggiormente risentono della crisi socio-economica del Paese;
   la legge n. 92 del 2012, più comunemente nota come «riforma Fornero», nel delineare la riforma degli ammortizzatori sociali con l'introduzione dell'assicurazione sociale per l'impiego (aspi) e della mini-aspi, ha previsto la possibilità di concedere trattamenti di cassa integrazione in deroga, tramite accordi governativi tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell'economia e delle finanze, per gestire «situazioni derivanti dal perdurare dello stato di debolezza dei livelli produttivi del Paese per gli anni 2013-2016»;
   secondo quanto riportato dalla stampa nei giorni scorsi è «allarme» sulle risorse per il finanziamento della cassa in deroga: il segretario della Cgil ha dichiarato che servono 2,7 miliardi di euro per il 2013, mentre l'ex Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Fornero, ha affermato che un miliardo di euro forse non sarebbe bastato;
   nel dicembre 2012, una circolare inviata dall'Inps aveva disposto i pagamenti per i soli decreti regionali giunti entro il 31 dicembre 2012 e, solo a seguito della protesta di sindacati e regioni, il 13 febbraio 2013 l'ex Ministro Fornero aveva autorizzato l'Inps all'erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga limitatamente alle regioni che avessero già siglato le convenzioni con il Ministero, nonché al pagamento di due mensilità della cassa integrazione in deroga del 2012, con autorizzazione successiva al 31 dicembre 2012, ma limitatamente al tetto di copertura di 200 milioni di euro;
   dal 13 febbraio 2013 al 13 marzo 2013 un forte pressing ha portato alla definizione delle spettanze per le diciannove regioni italiane e le due province autonome di Trento e Bolzano, ma subito è scattata l'agitazione, soprattutto da Lombardia, Toscana e Puglia, poiché le richieste pervenute da gennaio 2013 hanno già sforato la copertura prevista a livello regionale: in Lombardia l'assegnazione in base alla spesa storica è stata pari ad 87 milioni di euro, contro un fabbisogno di 300 milioni di euro;
   il mancato reperimento di fondi per garantire gli ammortizzatori in deroga per tutto il 2013 rischia di creare una vera e propria emergenza sociale, che coinvolge migliaia di lavoratori e rispettive famiglie –:
   come il Governo intenda reperire le risorse per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga ed entro quali tempi, auspicando che non percorra la strada dell'aumento della pressione fiscale, già tra le più alte d'Europa, causa principale dello stato di crisi e di recessione del Paese.
(3-00038)
(7 maggio 2013)


Tempi per reperire le risorse volte a finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2013, anche nell'ottica di un più generale intervento di riordino degli strumenti di sostegno del reddito di tutti i lavoratori – 3-00039

   BELLANOVA, SPERANZA, DE MICHELI, GIACOMELLI, GRASSI, MARTELLA, VELO, DE MARIA, ROSATO, FREGOLENT, GARAVINI, POLLASTRINI, MAURI e ANTEZZA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il drammatico contesto socio-economico che caratterizza da diversi anni il nostro Paese non mostra segnali di miglioramento per tutto il 2013, con una riduzione del prodotto interno lordo che dovrebbe attestarsi attorno al 1,4 per cento e una timida ripresa per l'anno 2014, tuttavia, senza che questa possa produrre effetti benefici sul piano occupazionale;
   la crisi economica ha fortemente indebolito il sistema produttivo italiano, reso più fragile ed esposto a una crisi di competitività che si ripercuote sui lavoratori e sul loro posto di lavoro, sempre più a rischio; per far fronte a quella che si va delineando come una vera e propria emergenza sociale occorre sfruttare tutti gli strumenti a disposizione dello Stato, al fine di attenuare gli effetti della grave recessione sulle famiglie italiane;
   nella consapevolezza della gravità degli effetti sociali del protrarsi della crisi, tra i primi atti prodotti dal gruppo del Partito democratico nell'immediatezza dell'avvio della XVII legislatura vi è stata la mozione n. 1-00007, a prima firma dell'onorevole Speranza, volta a promuovere l'immediato rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per tutto l'anno 2013;
   su tale urgenza si è registrata l'unanime condivisione delle organizzazioni sindacali e delle amministrazioni regionali;
   vanno sottolineati positivamente la consapevolezza dell'urgenza e gli impegni assunti dal Presidente del Consiglio dei ministri, sin dalle dichiarazioni programmatiche su cui ha ricevuto la fiducia delle Camere –:
   con quali tempi si intenda intervenire per assicurare le opportune risorse economiche necessarie a finanziarie gli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2013, in prospettiva di un più generale intervento di riordino e universalizzazione degli strumenti di sostegno del reddito di tutti lavoratori, a prescindere dal settore di appartenenza e dalle diverse tipologie contrattuali applicate.
(3-00039)
(7 maggio 2013)


Iniziative per una soluzione strutturale del problema dei lavoratori cosiddetti esodati non ancora salvaguardati – 3-00040

   MIGLIORE, DI SALVO, AIRAUDO, PLACIDO e RAGOSTA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   i cosiddetti esodati sono lavoratori e lavoratrici che, al momento dell'adozione della «riforma pensionistica Fornero» (articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011), erano prossimi al raggiungimento dei requisiti pensionistici ed erano fuoriusciti o stavano per fuoriuscire dal mercato del lavoro;
   poiché la «riforma Fornero», dal 2012, ha sensibilmente incrementato i requisiti anagrafici e contributivi per l'accesso al pensionamento, tali lavoratori e lavoratrici hanno visto spostarsi in avanti, anche di svariati anni, il momento in cui potranno accedere alla pensione;
   essendo rimasti senza lavoro e non potendo più accedere subito alla pensione, lavoratori e lavoratrici esodati rimarranno – da subito o al termine del periodo di godimento di eventuali ammortizzatori sociali cui avevano diritto – senza reddito e senza mezzi di sostentamento per sé e per le loro famiglie;
   la «riforma Fornero» della previdenza, pensata per fare cassa, non ha dettato una vera disciplina transitoria per salvaguardare le legittime aspettative di tutte le lavoratrici e i lavoratori prossimi al raggiungimento dei requisiti pensionistici, limitandosi, invece, ad individuare alcune categorie di lavoratori ai quali continuare ad applicare la normativa previdenziale previgente (cosiddetti salvaguardati), fino alla concorrenza di limitate risorse finanziarie a ciò destinate;
   secondo dati della Ragioneria generale dello Stato, prodotti in occasione dell’iter parlamentare dell'atto Camera n. 5103 della XVI legislatura, i lavoratori esodati interessati dalle disposizioni del progetto di legge in questione sarebbero stati ben 314 mila; ma secondo le stime dell'Inps, e dichiarazioni variamente rilasciate dall'ex Ministro Fornero, un calcolo preciso non è possibile e comunque si potrebbe arrivare a circa 400 mila lavoratori e lavoratrici;
   venutasi a creare una grave situazione sociale e una rottura del patto che i cittadini lavoratori hanno fatto con lo Stato, con provvedimenti successivi sono state parzialmente incrementate le risorse, portando il numero totale degli esodati salvaguardati a 130.130 unità;
   il numero degli esodati per i quali non è stata trovata ancora una soluzione sono oltre 200 mila, forse molti di più, rispetto ai quali lo Stato e la politica ha delle gravi e urgenti responsabilità;
   inoltre, rispetto ai 130.130 salvaguardati sussiste una situazione di totale mancanza di certezze. Sono moltissimi i lavoratori e le lavoratrici che, pur avendo presentato domanda perché ritengono di avere i requisiti per essere salvaguardati, scrivono allarmati perché l'Inps e gli altri enti competenti non forniscono informazioni certe riguardo alle posizioni di ciascuno di loro;
   in altri casi, invece, comunicano agli interroganti addirittura che gli stessi enti si rifiutano di ricevere le loro domande, senza neppure disporre la necessaria istruttoria in considerazione della particolarità e della complessità di ciascuna posizione;
   quanto sta accadendo è particolarmente grave, perché rivela la sottovalutazione del problema nella situazione di incertezza che è venuta a determinarsi, non garantendo a tali lavoratori e lavoratrici almeno il migliore servizio possibile di informazione e assistenza;
   è noto, infine, che per i lavoratori e le lavoratrici l'accesso alla salvaguardia si è concretamente aperta solo nel giugno 2012, a seguito della pubblicazione del decreto ministeriale del 1o giugno 2012, grazie al quale sono poi iniziate le procedure di monitoraggio atte a controllare il possesso dei requisiti richiesti ai lavoratori e la definizione delle liste di salvaguardia. Questa operazione, sfortunatamente, sembra ancora non essersi conclusa, pur a fronte del fatto che alcuni soggetti abbiano già maturato la decorrenza pensionistica; e questo perché le procedure di emersione sono scattate solo nel settembre 2012. Per questi lavoratori l'Inps sta esaminando le singole istanze, per verificare le condizioni contrattuali e il percorso lavorativo di ciascun candidato alla salvaguardia. Ciò nonostante rimane ancora sconosciuto il numero dei lavoratori che nel gruppo dei primi 65.000 salvaguardati rimane escluso, pur avendo i requisiti previste dalla legge. Su questo fronte né l'Inps, né il Ministero del lavoro e delle politiche sociali forniscono informazioni dettagliate e precise;
   nel suo discorso alle Camere per la richiesta della fiducia, il Presidente del Consiglio dei ministri ha dichiarato che: «con i lavoratori esodati la comunità nazionale ha rotto un patto e la soluzione strutturale di questo tema è un impegno prioritario di questo Governo»;
   in un'intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica, il Sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali, professor Carlo Dell'Aringa, ha dichiarato che occorre introdurre una flessibilità in uscita verso il pensionamento, ricordando che bisogna prendere atto con realismo che con la «riforma Fornero» «si è aperta una falla sociale spaventosa» –:
   quali iniziative il Governo intenda adottare per offrire una soluzione strutturale al problema dei lavoratori cosiddetti esodati non ancora salvaguardati, che includa anche il rafforzamento dei servizi di informazione e assistenza che l'Inps e gli altri enti interessati devono necessariamente prestare a ciascuno di loro.
(3-00040)
(7 maggio 2013)


Dati in ordine al numero effettivo dei lavoratori cosiddetti esodati non ancora salvaguardati e iniziative al riguardo – 3-00041

   ROSTELLATO, CIPRINI, COMINARDI, BECHIS, TRIPIEDI, BALDASSARRE, RIZZETTO e LABRIOLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   gli interroganti intendono farsi portavoce di una situazione sociale al limite della sostenibilità; si è assistito alla recente nascita di una congerie di nuove categorie di «non lavoratori», in particolare con la riforma dell'ex Ministro Fornero, ma tale peculiare condizione è uno dei risultati della precarietà a tempo indeterminato, spacciata per flessibilità, introdotta a partire dalla metà degli anni ’90, ma senza il necessario corollario delle misure di tutela;
   gli interroganti ritengono di dover chiarire gli equivoci di fondo e spiegare chi sono gli esodati: essi sono i 130.000 che hanno interrotto il proprio rapporto di lavoro avendo trattato o firmato accordi, sindacali o no, per l'accompagnamento alla pensione con il pagamento, da parte dell'azienda, dello stipendio e dei contributi fino al raggiungimento della pensione oppure, con l'ottenimento di forti incentivi economici – in particolare nel caso di manager – cifre tali da permettere loro una vita più che tranquilla senza lavorare e, contemporaneamente, di pagare contributi «volontari» per il raggiungimento della pensione nel 2013 (gli interroganti rilevano che la stragrande maggioranza degli «esodati» che hanno firmato l'accompagnamento alla pensione lavoravano in aziende quali Poste italiane, Enel, banche, Italtel-Siemens, vale a dire aziende sopra i 15 dipendenti, statali e/o parastatali);
   con la riforma dell'ex Ministro Fornero e l'innalzamento dell'età pensionabile, i 130.000 «esodati» si sono trovati scoperti, nella maggioranza dei casi, per qualche mese o, al massimo, per un anno, ma risultano tutti «salvati» e, al momento, solo in attesa delle risorse economiche che l'Inps non ha ancora inviato per questioni di graduatorie;
   la questione che preme agli interroganti mettere in luce è la condizione di quanti, rispetto agli esodati ufficiali, si trovano nella medesima posizione – espulsi dal mondo del lavoro – ma completamente privi di tutele: risulta discriminatorio porre l'accento esclusivamente sulle problematiche inerenti agli «esodati», come sopra indicati, a fronte di lavoratori che non hanno potuto stringere accordi o essere accompagnati alla pensione, perché era inutile che facessero quegli accordi, perché avevano già una contribuzione più che utile al raggiungimento della pensione, o era impossibile ottenere quegli accordi, perché lavoratori di aziende con meno di 15 dipendenti, o, ancora, perché lavoratori del commercio sotto i 50 dipendenti o perché lavoratori a partita iva, o perché lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo (crisi, ristrutturazione, mancato pagamento ed altro) o perché lavoratori di imprese fallite o perché lavoratori a contratto stagionale e/o precario, o perché vittime di mobbing uscite «volontariamente» dal mondo del lavoro singolarmente (anche se in massa) e tutti diventati immediatamente troppo vecchi per lavorare, troppo giovani per la pensione e, quindi, non più ricollocabili;
   ad avviso degli interroganti, gli accordi di accompagnamento alla pensione, per i lavoratori appartenenti al 76 per cento del mondo del lavoro, cioè a tutti quei lavoratori che non sono sotto l'egida sindacale, erano e sono assolutamente preclusi, accordi impossibili anche per coloro ai quali mancava solo l'età stabilita (già aumentata dai precedenti Governi, a fronte dell'altissimo numero di lavoratori e lavoratrici disoccupati proprio a causa dell'età avanzata), che prevedeva il suo termine di ammissione, nel e dal 2013, per la maturazione del diritto in base all'età e non solo alla soglia contributiva dei 35 anni, magari già raggiunta da tempo;
   gli interroganti stigmatizzano il costume di questo Paese nei confronti di aziende ritenute particolarmente significative dai Governi e di altre, statali e parastatali, alle quali sono stati concessi negli anni, in assenza di strategie o ristrutturazioni lungimiranti da parte delle beneficiarie, oltre ad ingenti aiuti economici, sulle spalle di tutta la collettività, anche agevolazioni in ordine a prepensionamenti o cosiddetti «scivoli» a dipendenti con parecchi anni in meno dei 35 di contribuzione e con età anagrafica ben lontana da quella oggi richiesta;
   ad avviso degli interroganti, anche a fronte del «balletto di cifre» intercorso tra l'ente competente Inps e l'ex Ministro Fornero, è opportuno che oggi siano chiarite le cifre esatte in ordine agli effetti sulle categorie e sul numero dei lavoratori della recente riforma previdenziale –:
   quanti siano in totale i soggetti penalizzati, in quanto non più titolari di rapporto di lavoro e non ancora titolari di pensione, che secondo la previgente normativa ne sarebbero stati titolari, al netto dei circa 130.000 esodati già salvaguardati, e come intenda il Governo intervenire al fine di salvaguardare anche la restante parte.
(3-00041)
(7 maggio 2013)


Iniziative per il rilancio del mercato del lavoro, con particolare attenzione alla disoccupazione giovanile – 3-00042

   BALDELLI, PIZZOLANTE e POLVERINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 38,4 per cento a marzo 2013 ed è in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto a febbraio 2013 e di 3,2 punti rispetto allo stesso periodo del 2012;
   tra i principali interventi da adottare per ridurre la disoccupazione giovanile c’è la detassazione per le imprese che assumono con contratti a tempo indeterminato e la modifica della cosiddetta legge Fornero in merito ai contratti a termine –:
   quali iniziative intenda adottare per rilanciare il mercato del lavoro in Italia e, in particolare, per abbattere la disoccupazione giovanile.
(3-00042)
(7 maggio 2013)


Intendimenti del Governo in ordine ad una riforma delle cosiddette pensioni d'oro – 3-00043

   GIORGIA MELONI e RAMPELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   la perdurante crisi economica che sta proseguendo in ogni parte del mondo manifesta i propri effetti negativi, in particolare, nei confronti delle categorie più deboli, alle quali è stato chiesto un enorme sacrificio per il bene dell'Italia;
   in tale contesto di reale sofferenza spicca, per la propria incomprensibile essenza, la questione delle cosiddette «pensioni d'oro»;
   erroneamente percepite come diritti acquisiti, le pensioni d'oro non possono non essere considerate altro che ingiusti privilegi, che, in specie in tale contesto socio-economico, non hanno alcun motivo per essere perpetuate;
   il livello medio delle pensioni erogate dagli enti previdenziali, anche in considerazione dell'elevato numero e della cifra quasi simbolica delle pensioni minime, è assolutamente incompatibile con la loro conservazione;
   sarebbe opportuno fissare un tetto alle pensioni d'oro quando le stesse non corrispondano a contributi effettivamente versati, stabilendo, ad esempio, che le stesse non possano superare dieci volte il livello delle pensioni minime, salvo i casi di chi abbia versato somme maggiori rispetto al limite proposto;
   quello dell'assoluta ingiustizia delle pensioni d'oro è un sentimento diffusissimo nella società e nella XVI legislatura la questione di una riforma delle stesse venne più volte dibattuta e condivisa dalle diverse forze politiche nel Parlamento;
   proprio per quanto appena detto è urgente riformare il sistema delle pensioni d'oro, senza avere intenti penalizzanti nei confronti di alcuno, ma cercando la giusta via per affrontare una questione ormai non più rimandabile –:
   quali siano gli intendimenti del Governo nella materia delle cosiddette pensioni d'oro, in considerazione del fatto che l'esigenza di una riforma delle stesse è ampiamente condivisa dalla società e dalle forze politiche, e, nello specifico, se si intenda utilizzare i risparmi eventualmente prodotti per la creazione di un fondo destinato all'adeguamento delle pensioni di invalidità al livello delle pensioni minime.
(3-00043)
(7 maggio 2013)


Iniziative di competenza per il ripristino delle risorse compensative destinate alle comunità locali interessate dalla Tav Torino-Lione – 3-00036)

   VITELLI, MONCHIERO e RABINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il Cipe ha rimodulato le risorse del fondo per le infrastrutture ferroviarie e stradali relativo a opere di interesse strategico, stabilendo che i 10 milioni di euro previsti per le misure compensative della Tav tra il 2013 e il 2015 vengano ripartiti in due tranche: 2 milioni di euro sul 2013 e i restanti 8 milioni sul 2016;
   tale decisione sottrae nel breve termine risorse a quelle, già scarse, destinate ai territori interessati dalla realizzazione della Torino-Lione;
   risulterebbe agli interroganti che tale scelta sia stata fatta senza informare il Governo, il commissario Virano e gli enti locali interessati e che parte dei fondi destinati alla Val Susa sarebbero stati dirottati per il completamento del «Nuovo Auditorium-Teatro dell'opera» di Firenze –:
   se non ritenga di intervenire in tempi rapidi, nell'ambito delle proprie competenze, per ripristinare le risorse compensative destinate alle comunità locali interessate dalla Tav.
(3-00036)
(7 maggio 2013)