ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01059

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 731 del 07/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARIANI RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 07/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-01059
presentata da
RAFFAELLA MARIANI
venerdì 7 dicembre 2012, seduta n.731

L'VIII Commissione,

premesso che:

in località Vianelle, nel territorio a confine tra i comuni di Marano Vicentino e Thiene (Vi), è presente una discarica di rifiuti inerti, proprietà della ditta Servizi s.r.l. di Montecchio Precalcino che gestisce anche l'esercizio;

il sito è utilizzato in parte come discarica per materiali inerti e in parte come cava e si estende per una superficie complessiva di oltre 230.000 metri quadrati;

il sito si colloca nell'alta pianura vicentina sopra la falda acquifera più importante del Nord Italia, dalla quale attingono gli acquedotti di Vicenza, Padova, di una parte significativa dei comuni dell'Alto Vicentino ed ex-Euganeo-Berico, per complessivi 700 mila abitanti serviti;

la carta della Vulnerabilità intrinseca della falda freatica della pianura veneta indica, per questa zona, un grado di vulnerabilità compreso tra alto ed elevato (livelli 4o e 5o in una scala da 1 a 6);

il decreto provinciale n. 62 del 2012 del 20 aprile 2012 estende le tipologie di rifiuti conferibili implicando la trasformazione del sito in impianto di discarica idoneo a smaltire non più e non solo rifiuti inerti ma anche altre tipologie di rifiuti a più elevato grado di pericolosità;

tale decreto concorre ad aumentare le criticità sotto il profilo idrologico-idraulico perché si rende impermeabile un'ampia porzione di territorio azzerando la sua capacità di disperdere nel sottosuolo le precipitazioni dirette che cadono in quella stessa area e sotto il profilo del rischio-contaminazione per le falde idriche sottostanti, perché si introduce nel territorio una sorgente di potenziale inquinamento la cui pericolosità rimarrà latente per molti anni;

la normativa vigente in materia di discariche, ed in particolare il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 «Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti», sembra ai firmatari del presente atto essere carente nei riguardi della tutela del territorio;

la sede Arpav di Vicenza chiuderà causa tagli, e ciò costituisce un'aggravante ad un sistema di controlli già carente; la provincia, che ha dapprima autorizzato la trasformazione del sito in impianto idoneo ad accogliere e smaltire rifiuti speciali, si troverà nella condizione di non poter garantire adeguati controlli;

i comuni raggiunti dagli acquedotti che attingono dalla falda si schierano e si mobilitano a favore della tutela dell'ambiente e della falda stessa. I comuni in questione interessano sia la provincia di Vicenza (Thiene, Marano Vicentino, Vicenza, Monteviale, Albettone, Caldogno, Nanto, Costabissara, Sovizzo, Altavilla Vicentina, Viltaverla, Dueville, Mossano) sia la provincia di Padova (Padova, Piove di Sacco, Brucine, Sant'Angelo di Piove, Abano Terme). I comuni di Thiene e Marano Vicentino hanno presentato due ricorsi e stanno attendendo una risposta. Esprimono preoccupazione e volontà di tutelare l'ambiente e la falda anche le asl, i consorzi della zona, nonché i cittadini, impegnati in una petizione contro la trasformazione del sito in discarica atta a smaltire rifiuti ad elevato grado di pericolosità,
impegna il Governo
ad assumere con estrema urgenza, ogni iniziativa di competenza, anche per il tramite della competente autorità di bacino, al fine di acquisire elementi di valutazione sul piano idrologico ed idraulico in relazione alla situazione descritta in premessa e di evitare la messa in pericolo di un vasto territorio che vede la presenza della falda acquifera più importante del Nord Italia, dalla quale attingono gli acquedotti che soddisfano un così vasto numero di persone.
(7-01059)
«Mariani, Sbrollini».