ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01054

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 729 del 05/12/2012
Abbinamenti
Atto 7/01048 abbinato in data 18/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: FOTI ANTONINO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 05/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOFFA SILVANO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, INTESA POPOLARE) 05/12/2012
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 05/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
18/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 18/12/2012
FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 18/12/2012
MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/12/2012

DISCUSSIONE IL 18/12/2012

ACCOLTO IL 18/12/2012

PARERE GOVERNO IL 18/12/2012

APPROVATO IL 18/12/2012

CONCLUSO IL 18/12/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-01054
presentata da
ANTONINO FOTI
mercoledì 5 dicembre 2012, seduta n.729

La XI Commissione,

premesso che:

il quadro occupazionale che emerge dagli ultimi dati dell'ISTAT del mese di settembre 2012 descrive una ulteriore caduta dell'occupazione, pari allo 0,2 per cento rispetto ad agosto, e un preoccupante incremento del numero dei disoccupati (del 2,3 per cento rispetto ad agosto);

il tasso di disoccupazione nel Paese è stimato al 10,8 per cento, in aumento dello 0,2 per cento rispetto ad agosto e del 2 per cento rispetto all'anno precedente;

vi è, al contempo, un problema di continuo indebolimento del sistema produttivo italiano, che, in ultima analisi, si riverbera anche sui lavoratori;

la Camera dei deputati aveva approvato un importante provvedimento che avrebbe potuto contribuire alla parziale mitigazione dei fattori di crisi, ma questo provvedimento è ad oggi all'esame del Senato; infatti, il progetto di legge S. 2514 - rifiutando la logica per cui i lavoratori che perdono il posto di lavoro, soprattutto se in età già matura, debbono solo trascorrere alcuni anni in mobilità, in attesa di accedere alla pensione - cercava di dare a questi lavoratori nuove opportunità di re-inserimento nel mondo del lavoro, anche attraverso l'incentivazione dell'autoimprenditorialità;

è indubbio, infatti, che per una disamina reale delle dinamiche del mercato del lavoro italiano non si possa prescindere da un'attenta valutazione del tessuto produttivo del Paese, composto, in larga parte da piccole e medie imprese, chiamate a confrontarsi con un contesto di competizione globalizzata, segnata da una grave crisi economica;

ormai la strada più immediata per la tutela di queste realtà è rimasta l'applicazione di tutti gli strumenti a disposizione dell'ordinamento finalizzati ad attenuare gli effetti della grave recessione sulle imprese, sui lavoratori e sulle famiglie italiane;

tra tali strumenti vi sono gli ammortizzatori sociali ordinari e in deroga, i quali - in attesa della riforma che porterà all'introduzione del nuovo strumento di ammortizzazione, non ancora chiaramente definito nel suo funzionamento, denominato «ASpI» - devono poter essere utilizzati per fronteggiare il possibile deterioramento della situazione;

lo stesso Ministro del lavoro e delle politiche sociali si è formalmente impegnato - nel corso della seduta dell'Assemblea del Senato del 20 settembre 2012 - a rendere disponibili risorse per soddisfare le richieste delle regioni in ordine agli ammortizzatori sociali sia per il 2012 che per il 2013;

non vi è, allo stato, alcuna conseguenza positiva di questo impegno, che dimostri che il Governo abbia adottato concrete iniziative al riguardo, se è vero che, nel corso del 2012, numerose regioni hanno lamentato la scarsità delle risorse stanziate a copertura per gli ammortizzatori sociali in deroga;

solo per fare alcuni esempi, il venir meno di risorse sufficienti a fronteggiare la crisi potrebbe ridurre in condizioni di estrema difficoltà una regione già provata come la Calabria, a fortissima sofferenza occupazionale, o il Lazio, caratterizzato da una sensibile crescita del tessuto di micro e piccole imprese, o l'Abruzzo, a significativa vocazione produttiva territoriale;

lo stesso Governo, nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità, ha accolto un ordine del giorno (9/5534-bis-A/46) per il rifinanziamento delle risorse destinate agli interventi di cassa integrazione in deroga,
impegna il Governo
ad assumere ogni possibile iniziativa idonea ad assicurare la copertura del fabbisogno delle regioni in materia di ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2012, nonché a definire, anche per l'anno 2013, l'ammontare delle risorse necessarie ad attenuare le drammatiche conseguenze sull'occupazione provocate dal protrarsi della crisi economica in atto.

(7-01054)«Antonino Foti, Moffa, Pelino».