ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01048

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 726 del 29/11/2012
Abbinamenti
Atto 7/01054 abbinato in data 18/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BELLANOVA TERESA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
MIGLIOLI IVANO PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
RAMPI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2012
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 06/12/2012
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 06/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
18/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 18/12/2012
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 18/12/2012
MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/12/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/12/2012

DISCUSSIONE IL 18/12/2012

ACCOLTO IL 18/12/2012

PARERE GOVERNO IL 18/12/2012

APPROVATO IL 18/12/2012

CONCLUSO IL 18/12/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-01048
presentata da
TERESA BELLANOVA
giovedì 29 novembre 2012, seduta n.726

La XI Commissione,

premesso che:

il drammatico contesto socio-economico che caratterizza da diversi anni il nostro Paese non mostra segnali di miglioramento; gli ultimi dati Istat, aggiornati a settembre 2012, rilevano il perdurare di una condizione di estrema difficoltà: gli occupati sono 22.937 mila, in diminuzione dello 0,2 per cento rispetto ad agosto (-57 mila unità); il tasso di occupazione è pari al 56,9 per cento e, pur stabile nei dodici mesi, registra una diminuzione di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale; il numero dei disoccupati, che riguarda prevalentemente gli uomini, è pari a 2.774 mila aumenta del 2,3 per cento rispetto ad agosto (62 mila unità); il tasso di disoccupazione si attesta al 10,8 per cento, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto ad agosto e di 2 punti nei dodici mesi;

la crisi economica ha fortemente indebolito il sistema produttivo italiano, reso più fragile ed esposto a una crisi di competitività che si ripercuote sui lavoratori e sul loro posto di lavoro, sempre più a rischio; per far fronte a quella che si va delineando come una vera e propria emergenza sociale occorre sfruttare tutti gli strumenti a disposizione dello Stato al fine di attenuare gli effetti della grave recessione sulle famiglie italiane;

il Ministro del lavoro e delle politiche sociali si è mostrato consapevole della drammaticità del momento e dell'urgenza di operare al fine di scongiurare un ulteriore e pericoloso deterioramento della situazione, impegnandosi a tale scopo e dichiarando - nel corso della seduta d'Assemblea del Senato del 20 settembre 2012 - che dovrebbero essere disponibili risorse per soddisfare le richieste delle Regioni in ordine agli ammortizzatori sociali sia per il 2012 che per il 2013;

purtroppo, tali affermazioni appaiono finora non rispondenti al reale stato delle cose: nel corso del 2012 diverse regioni hanno lamentato la scarsità delle risorse stanziate a copertura per gli ammortizzatori sociali in deroga - che rappresentano un'indispensabile forma di sostegno al reddito, ma necessita, come noto, di una piena cooperazione tra Stato e regioni per poter efficacemente garantire una efficace gestione dei frangenti di crisi nel mondo del lavoro - ritenute largamente insufficienti a coprire il fabbisogno: si cita, a titolo esemplificativo, il caso della regione Puglia, dove i dati forniti dall'INPS, confermati dall'assessorato al lavoro, rilevano che il medesimo istituto avrebbe erogato, sino ad ottobre, un valore di 266 milioni di euro a fronte di 140 milioni euro assegnati; in considerazione di tali dati, occorrono circa 250 milioni per ripianare il disavanzo di 126 milioni e garantire ai lavoratori le indennità per tutto l'anno in corso; situazioni analoghe si riscontrano in Toscana, Liguria, Veneto e altrove;

inoltre, il Governo nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità ha accolto l'ordine del giorno 9/5534-bis-A/46, con il quale lo si invitava a operare al fine di rifinanziare le risorse destinate agli interventi di cassa integrazione in deroga;

le previsioni relative al 2013, che confermano una condizione di piena recessione del nostro Paese - si stima una ulteriore contrazione del PIL dello 0,7 per cento - contribuiscono a evidenziare la drammaticità del contesto e a rafforzare le richieste di interventi incisivi;

a oltre tre anni dall'accordo tra Stato, regioni e province autonome sugli ammortizzatori sociali in deroga e le politiche attive, sottoscritto nel febbraio del 2009 e rinnovato nell'aprile del 2011, con validità fino alla fine del 2012 si può disporre di dati attendibili e utili a verificare l'efficacia di tali strumenti e l'entità delle risorse realmente necessarie per non trovarsi impreparati di fronte al protrarsi della congiuntura negativa,

impegna il Governo

ad assumere iniziative per garantire per l'anno 2012 la copertura del fabbisogno delle regioni in materia di ammortizzatori sociali in deroga nonché a individuare anche per l'anno 2013 le necessarie risorse volte all'utilizzo di tali strumenti al fine di attenuare le drammatiche conseguenze sull'occupazione provocate dal protrarsi della crisi economica.

(7-01048)
«Bellanova, Damiano, Bobba, Berretta, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru».