ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01025

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 712 del 31/10/2012
Abbinamenti
Atto 7/01006 abbinato in data 07/11/2012
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00212
Firmatari
Primo firmatario: MESSINA IGNAZIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 31/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 07/11/2012
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 07/11/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Stato iter:
14/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 07/11/2012
CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 07/11/2012
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA
CONTE GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA'
PEPE ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA'
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI
BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 07/11/2012
CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/11/2012
CONTE GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO GOVERNO 14/11/2012
CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/11/2012
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI
VENTUCCI COSIMO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/11/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/11/2012

DISCUSSIONE IL 07/11/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/11/2012

DISCUSSIONE IL 14/11/2012

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 14/11/2012

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 14/11/2012

CONCLUSO IL 14/11/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-01025
presentata da
IGNAZIO MESSINA
mercoledì 31 ottobre 2012, seduta n.712

La VI Commissione,

premesso che:

il mondo agricolo italiano da tempo sta lanciando segnali di allarme sullo stato di crisi del settore. Dopo la crisi economica congiunturale, l'aumento dei prezzi del carburante, l'eccessiva concorrenza straniera, con il Governo Monti è arrivata l'imposta municipale unica ad assestare un colpo finale ad un settore in crisi da anni;

tra la prima rata di giugno e la seconda di dicembre gli agricoltori italiani pagheranno un totale di 1,3 miliardi di euro di IMU, imposta che colpisce indistintamente tutti i beni strumentali necessari per svolgere l'attività primaria (stalle, ricoveri per animali, magazzini, frantoi e altro);

il Governo con la legge di stabilità sta ulteriormente rincarando il prelievo fiscale sul settore primario prevedendo la riduzione degli sgravi contributivi per la pesca, la riduzione delle risorse per le crisi di mercato, la rivalutazione dei redditi agrari, riduzione dei quantitativi di gasolio agevolato, abolizione dei regimi fiscali agevolativi per le imprese agricole;

secondo recenti stime confermate anche dal Censimento Istat, negli ultimi cinque anni sono scomparse oltre 50 mila aziende. Nello stesso periodo i costi di produzione hanno subito un aumento del 31 per cento mentre l'aumento dei prezzi all'origine si è fermati solo al 15 per cento. Nel caso dei costi per carburanti, concimi e oneri previdenziali gli aumenti sono arrivati anche al 60 per cento;

il combinato della legge di stabilità e dell'imposta IMU dunque, di per sè, rischia di accelerare la fuoriuscita dal mercato di numerose altre aziende già ai limiti della soglia di economicità ma c'è un ulteriore questione che prospetta un aggravio aggiuntivo di costi che verrebbe a complicare il quadro già estremamente compromesso del comparto agricolo;

entro il 30 novembre 2012 infatti dovranno essere iscritti nel catasto «edilizio urbano» i fabbricati attualmente in mappa nel catasto terreni allo scopo di essere in grado di assolvere all'IMU entro il 17 dicembre 2012;

l'articolo 13, comma 14-ter, del decreto-legge n. 201 del 2011, introduce infatti l'obbligo di dichiarare al catasto, con le modalità previste dal decreto del Ministro delle finanze n.701 del 1994, anche, i fabbricati rurali già censiti al catasto terreni, pena l'applicazione delle sanzioni previste all'articolo comma 336, della legge 30 dicembre 2004, n. 311;

si tratta di sanzioni estremamente elevate in cui incorreranno molte aziende considerato, innanzitutto, che non è stata fatta ai cittadini possessori di fabbricati rurali la necessaria azione informativa attraverso comunicazioni dirette e massive come quella televisiva così come invece è stato fatto con le «case fantasma», inoltre, gli stessi tecnici e le associazioni professionali segnalano difficoltà a provvedere all'adempimento amministrativo nei termini previsti poichè nella maggioranza dei casi la banca dati dell'agenzia del territorio non è aggiornata per errata rappresentazione grafica del fabbricato, per disallineamento degli effettivi proprietari con quelli presenti in catasto e per tanti altri motivi che richiedono la presentazione di istanze di allineamento. Tali istanze sono evase con molta lentezza dall'Agenzia del territorio, vista la mole di lavoro cui sono sottoposti gli uffici in questo periodo, pertanto si presume che i tempi di presentazione degli atti di aggiornamento, per i motivi sopra esposti, possano subire ritardi anche di mesi;

questi ritardi non comporteranno una riduzione delle entrate ordinarie e un conseguente danno erariale poichè è previsto che, nelle more della presentazione della dichiarazione di aggiornamento catastale, l'IMU sarà corrisposta a titolo di acconto e salvo conguaglio, sulla base della rendita delle unità similari già iscritte in catasto e il conguaglio sarà determinato dai comuni a seguito dell'attribuzione della rendita catastale con le modalità di cui al decreto del Ministero delle finanze 19 aprile 1994, n. 701;

gli stessi ritardi, dovuti ad eccessivo carico di lavori degli uffici dell'Agenzia del territorio, comporteranno invece un pesante danno economico a carico dei soggetti obbligati all'adempimento che pagheranno l'Imu in base alla rendita presunta più pesanti sanzioni per la mancata presentazioni degli atti di aggiornamento catastale,
impegna il Governo
ad assumere iniziative normative per prorogare i termini di scadenza previsti dall'articolo 13, comma 14-ter del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni legge 22 dicembre 2011, n, 214, o, in subordine, a prevedere la non applicazione delle sanzioni previste all'articolo 1, comma 336, della legge 30 dicembre 2004 n. 311, tenendo conto della crisi del settore primario e dei recenti aumenti della pressione fiscale che questo settore ha subito e, soprattutto, tenendo conto dei carichi di lavoro e delle oggettive difficoltà che, come segnalano i tecnici interessati, fanno capo all'Agenzia del territorio.

(7-01025) «Messina, Barbato, Di Giuseppe».