ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00991

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 692 del 26/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: VICO LUDOVICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2012
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2012
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2012
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2012
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2012
ZUNINO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00991
presentata da
LUDOVICO VICO
mercoledì 26 settembre 2012, seduta n.692

La X Commissione,

premesso che:

dal 2007 l'industria auto veicolare mondiale ha recuperato il terreno perso nel 2008 e nel 2009 e lo scorso anno ha prodotto circa sette milioni di autoveicoli in più rispetto al record di cinque anni prima; il successo è da imputare interamente alle economie emergenti, in primo luogo all'Asia;

il mercato europeo si riduce invece da quattro anni, rendendo sempre più difficile ottenere utili, con un mercato interno che si contrae, l'alternativa per i produttori europei è esportare negli altri continenti: un'opportunità che vale fra i 4 ed i 5 milioni di autovetture;

l'estate 2012 ha registrato una progressione negativa per il mercato europeo dell'auto, secondo dati ACEA, nel complesso dei Paesi dell'Unione europea allargata e dell'EFTA si è registrata nuovamente una flessione a luglio: 972.860 immatricolazioni contro 1.051.787 a luglio 2011 (-7,5 per cento);

ad agosto il mercato è peggiorato ulteriormente, totalizzando 722.483 immatricolazioni, in ribasso dell'8,5 per cento sullo stesso mese del 2011; nei primi otto mesi dell'anno le unità immatricolate sono state complessivamente 8.591.968, pari al 6,6 per cento in meno rispetto al pari periodo dello scorso anno;

in tale contesto l'Italia, sia a luglio che ad agosto, ha registrato il risultato peggiore tra i maggiori mercati europei, con un totale di 109.452 unità immatricolate a luglio (-21 per cento e 56.447 ad agosto (-20,2 per cento);

si tratta - secondo l'Associazione nazionale filiera automobilistica (ANFIA) - della nona contrazione consecutiva per il mercato nazionale dell'auto, che tocca un nuovo record negativo posizionandosi all'incirca sui livelli del 1964;

nei primi otto mesi del 2012 le immatricolazioni complessive in Italia si sono attestate a 981.030 unità, in calo del 19,9 per cento su gennaio-agosto 2011; le marche italiane hanno registrato, in Europa, 63.146 immatricolazioni a luglio (-16,4 per cento e 37.687 immatricolazioni ad agosto (-17,7 per cento, con il marchio Jeep in crescita, in quest'ultimo mese, del 4,9 per cento;

oltre alla scarsa propensione all'acquisto dell'automobile tipica dei mesi estivi, un ulteriore forte freno ai consumi privati è stato determinato dal forte rialzo congiunturale dei prezzi di tutti i carburanti, che ha determinato un nuovo aumento dell'inflazione (+0,4 per cento a livello congiunturale e +3,2 per cento a livello tendenziale), dall'incertezza legata alla crisi dell'Euro e dall'alto tasso di disoccupazione;

il«Conto nazionale» il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sottolinea che il principale problema dell'auto oggi è nei costi di mantenimento, che sono più che raddoppiati negli ultimi 20 anni e pesano ormai - secondo il Codacons - più di 4.000 euro/anno;

anche il mercato dell'usato ha segnato un nuovo calo, ad agosto, infatti, i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari ammontano a 232.980, il 9,4 per cento in meno rispetto ad agosto 2011; nei primi otto mesi dell'anno, la contrazione si attesta al 10,9 per cento per un totale di 2.710.168 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari;

secondo Federauto nel complesso della filiera autoveicolistica italiana, l'occupazione diretta dell'industria nazionale è pari al 15 per cento, la componentistica al 40 per cento, mentre la distribuzione e l'assistenza, con in prima linea i concessionari d'auto, il 45 per cento;

nella filiera autoveicolare nazionale il settore più in crisi è quello dei concessionari ufficiali di tutti i brand commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali, industriali e autobus;

quando si parla di crisi del settore dell'auto è importante, pertanto, considerare tutti i soggetti coinvolti a partire dai concessionari, dei quali il 30 per cento rischia di chiudere;

secondo Federauto il perdurare della crisi potrebbe portare nel 2017 a una drastica riduzione delle concessionarie, 1.500, meno della metà rispetto al 2002 quando erano 3.450; solo i mandati Fiat, in 10 anni sono scesi da 370 a 270;

è urgente uscire dalla spirale negativa nella quale è piombato il settore dell'automotive, strategico per l'industria nazionale, anche in termini di ricerca e innovazione, avviando una seria e concreta politica industriale per l'intera filiera automotive, con un impegno straordinario che coinvolga anche il comparto dei concessionari,
impegna il Governo:
a presentare in tempi brevi un piano di sviluppo del comparto automotive, a breve e a lungo termine, in grado di supportare i vari soggetti coinvolti nella fase attuale di crisi che perdurerà almeno fino al 2014, e di indirizzare l'innovazione nella direzione di uno sviluppo ecocompatibile, introducendo, a partire dal primo provvedimento utile, un complesso di misure compatibili con le esigenze di finanza pubblica, in grado di rilanciare il settore, invertendo in tempi rapidi la tendenza al calo delle immatricolazioni;

ad assumere iniziative normative volte a prevedere misure straordinarie di riduzione del carico fiscale che pesa sul comparto volte a un progressivo allineamento con le politiche fiscali e agevolative applicate dai principali competitori europei e misure di agevolazione volte a supportare anche dal lato del credito il settore dei concessionari;

ad assumere iniziative normative per introdurre agevolazioni volte all'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, al fine di favorire un rinnovo mirato del parco autoveicolare anche nei settori industriali e nel trasporto pubblico locale.

(7-00991)
«Vico, Lulli, Froner, Scarpetti, Peluffo, Mastromauro, Zunino».