ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00971

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 681 del 06/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: SAGLIA STEFANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 06/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
BINDI ROSY PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
CUPERLO GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
GIACOMELLI ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
NANNICINI ROLANDO PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 06/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/09/2012
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/09/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/09/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00971
presentata da
STEFANO SAGLIA
giovedì 6 settembre 2012, seduta n.681

La X Commissione,

premesso che:

il polo siderurgico di Piombino è una delle principali realtà economiche dell'Italia e, dopo Taranto, è il secondo polo siderurgico a ciclo integrale che provvede a trasformare attraverso l'altoforno il carbone e il minerale di ferro in acciaio;

le produzioni del polo siderurgico di Piombino che occupano circa 6.000 lavoratori, incluso l'indotto, con la presenza in particolare di gruppi industriali rilevanti tra cui Lucchini (proprietà Severstal), Magona (proprietà AcelorMittal) e Tenaris Dalmine (proprietà Techint), costituiscono un interesse strategico per l'Italia;

Lucchini, ad esempio, mantiene una leadership mondiale nella produzione di rotaie da tutelare con decisione;

da tempo si assiste ad un crollo degli ordinativi ed il rallentamento del polo siderurgico ha messo in difficoltà anche l'economia regionale;

il gruppo Lucchini sta vivendo una grave crisi finanziaria malgrado la ristrutturazione del debito in corso e la ricapitalizzazione di 100 milioni di euro appena accordata dalle banche creditrici;

i mancati investimenti, hanno rallentato la ripresa degli stabilimenti siderurgici con il rischio di una dismissione del ciclo integrale riposizionando la produzione su asset meno strategici che comportano di fatto una riduzione della capacità produttiva del sito;

tale soluzione determinerebbe un costo elevato sia in termini sociali, perché causerebbe il licenziamento di almeno la metà dei dipendenti, sia in termini prettamente economici perché priverebbe l'Italia di un asset strategico in un momento in cui gli investimenti nell'aggiornamento della rete ferroviaria italiana richiederebbero un maggior uso delle produzioni siderurgiche;

alla crisi della Lucchini si è recentemente aggiunta la crisi di altri fornitori della filiera con fermi impianti estivi tali da pregiudicare la ripresa delle lavorazioni autunnali;

anche la situazione del gruppo Magona al momento desta molta preoccupazione: nel 2008 occupava 760 dipendenti ora ridotti di 200 unità per le uscite attraverso pensionamenti e mobilità incentivata;

l'azienda si trova tuttora in una condizione di grande incertezza, con calo dei volumi produttivi e il conseguente ricorso agli ammortizzatori sociali e ai contratti di solidarietà;

appare urgente definire un piano industriale che consenta al polo siderurgico di intercettare i segnali di ripresa del mercato dell'acciaio nazionale e internazionale;

appare allo stesso tempo urgente che il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio del mare intervenga per accelerare il processo di riqualificazione complessiva del sito siderurgico di Piombino mediante operazioni di bonifica sostenibili, complemento fondamentale per un effettivo rilancio produttivo del sistema industriale siderurgico;

l'articolo 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, prevede che in caso di situazioni di crisi industriali complesse, in specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale, possano essere attivati i progetti di riconversione e riqualificazione industriale la cui finalità è quella di agevolare gli investimenti produttivi, anche di carattere innovativo, nonché la riconversione industriale e la riqualificazione economico produttiva dei territori interessati;

il comma 3 del citato articolo 27 prevede che possano essere attivati accordi di programma al fine dell'adozione dei progetti di riconversione, al fine di disciplinare: gli interventi agevolativi; l'attività integrata e coordinata di amministrazioni centrali, regioni, enti locali e dei soggetti pubblici e privati; le modalità di esecuzione degli interventi e la verifica dello stato di attuazione e del rispetto delle condizioni fissate. Tutte le opere e gli impianti richiamati all'interno dei progetti sono dichiarati di pubblica utilità, urgenti e indifferibili;

il procedimento ai fini del riconoscimento di tale crisi è caratterizzato da un elemento formale: l'istanza di riconoscimento della regione interessata;

con una lettera del 10 agosto 2012, indirizzata al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dello sviluppo economico, il presidente della giunta regionale della Toscana insieme al presidente della provincia di Livorno e al sindaco del comune di Piombino, hanno dato la disponibilità a collaborare con forme di cofinanziamento nell'ambito di accordi di programma congiunti, ivi compresa la presentazione di una richiesta di istanza di riconoscimento da parte della regione Toscana al Ministero dello sviluppo economico ed hanno inoltre inteso chiedere la convocazione di un tavolo interistituzionale presso il Ministero dello sviluppo economico al fine di affrontare la grave crisi del polo siderurgico di Piombino che interessa l'economia dell'intera regione Toscana;

la crisi simultanea sia di un intero settore che di imprese di varie dimensioni, nonché la presenza di questioni infrastrutturali, ambientali ed energetiche non risolvibili solo con risorse e competenze di carattere regionale (esempio SIN - sito di interesse nazionale), comporta la necessità di un coinvolgimento del Governo e la concreta possibilità di attivare un progetto complessivo ai sensi del citato articolo 27 del decreto-legge n. 83 del 2012;

la concreta applicazione della norma è demandata, ai sensi del citato articolo 27, comma 8, ad un decreto attuativo del Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 83 del 2012, che definisce la procedura di individuazione delle aree in situazione di crisi industriali complessa;

in attesa del citato decreto attuativo, i cui termini sono scaduti il 25 agosto 2012, è opportuno rilevare che solo passando da una logica di «resistenza finanziaria» (che non preclude il rischio di una vendita a spezzatino delle imprese in difficoltà per ripianare i debiti con le banche) ad una prospettiva di «rilancio industriale» sarà possibile non abdicare ad un altro settore distintivo della capacità produttiva italiana,
impegna il Governo:

ad emanare in tempi rapidi il decreto attuativo del citato articolo 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, prevedendo l'inclusione del polo siderurgico di Piombino tre le aree definite in situazione di crisi industriale complessa, al fine di attuare progetti di riconversione e riqualificazione produttiva che si avvalgano delle migliori tecnologie al momento disponibili sul mercato;

ad intervenire per accelerare il processo di riqualificazione complessiva del sito siderurgico di Piombino mediante operazioni di bonifica e di infrastrutturazione di fondamentale importanza per un effettivo rilancio produttivo del sistema industriale siderurgico.

(7-00971)
«Saglia, Velo, Lulli, Vico, Ventura, Bindi, Albini, Cenni, Cuperlo, De Pasquale, Fluvi, Fontanelli, Gatti, Giacomelli, Mariani, Mattesini, Nannicini, Realacci, Rigoni, Sani, Scarpetti».