ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00895

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 645 del 06/06/2012
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00198
Firmatari
Primo firmatario: MOTTA CARMEN
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 06/06/2012
LUNARDI PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 06/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
01/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/08/2012
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 01/08/2012
FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/08/2012

ACCOLTO IL 01/08/2012

PARERE GOVERNO IL 01/08/2012

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 01/08/2012

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 01/08/2012

CONCLUSO IL 01/08/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00895
presentata da
CARMEN MOTTA
mercoledì 6 giugno 2012, seduta n.645

L'VIII Commissione,

premesso che:

nel pomeriggio di sabato 11 giugno 2011 un violento nubifragio (con precipitazioni stimate in circa 100 millimetri d'acqua in un'ora) ha colpito la Pedemontana parmense e in particolare i comuni di Sala Saganza, Fornovo Taro e Collecchio, in provincia di Parma, causando, nel giro di pochissimo tempo, l'esondazione di diversi corsi d'acqua e il conseguente allagamento e danneggiamento documentato di infrastrutture viarie, edifici pubblici e privati;

l'esondazione del torrente Scodogna è stata anche la causa della tragica morte del signor Agostino Galeotti, pensionato sessantaduenne, che alle ore 17 circa è stato travolto da un'onda di due metri mentre si trovava nel garage della sua abitazione in località Talignano;

in vigenza dell'articolo 2, comma 2-quater, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225 (proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie), convertito con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, che introduceva i commi 5-quater e 5-quinquies, primo periodo, nell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, ovvero di disposizioni che imponevano alle regioni di deliberare aumenti fiscali per far fronte agli oneri relativi ai danni conseguenti ad eventi calamitosi, con nota prot. n. PG 151808 del 21 giugno 2011 la regione Emilia-Romagna ha richiesto al Presidente del Consiglio dei ministri l'adozione di provvedimenti statali di cui all'articolo 5, comma 3, della legge 225 del 1992, stante la permanenza di situazioni di pericolo nei territori dei comuni sopraccitati;

il dipartimento della protezione civile, con nota prot. n. DPC/CG/0045911 del 29 luglio 2011 ha riscontrato alla nota della regione Emilia-Romagna comunicando «che la situazione determinatasi a seguito degli eventi calamitosi descritti in premessa non presentava quel caratteri di estensione e intensità tali da legittimare il ricorso a mezzi e poteri straordinari ai sensi della legge n. 225/1992» e «che in ogni caso il Fondo nazionale della protezione civile non dispone di risorse da destinare al contesto di cui trattasi»;

con decreto n. 237 del 19 dicembre 2011 il presidente della giunta regionale dell'Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di crisi regionale ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n. 1 del 2005 fino al 30 giugno 2012, per gli eccezionali nubifragi occorsi nel giugno 2011 sul territorio regionale e in particolare nei comuni di Sala Baganza, Fornovo Taro e Collecchio;

nel decreto viene evidenziato che dal 2009, a seguito di disposizioni nazionali, non è più operativo il fondo regionale di protezione civile e che il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011 della regione Emilia-Romagna non dispone delle risorse sufficienti per supplire all'interruzione dei flussi finanziari statali al suddetto fondo;

la regione ha comunque provveduto a stanziare, per interventi di somma urgenza, la somma di euro 510.000 di cui euro 180.000 per il comune di Sala Baganza, euro 100.000 per il comune di Fornovo Taro, euro 90.000 per il comune di Collecchio ed euro 140.000 per interventi del servizio tecnico di bacino nei corsi d'acqua «Scodogna» e «Rio della Ginestra»;

i cittadini dei comuni colpiti dal nubifragio dell'11 giugno 2011 si sono costituiti, in comitati per promuovere e stimolare l'attivazione dei necessari interventi di messa in sicurezza Idraulica del territorio e mantenere viva l'attenzione sulle richieste di indennizzo del danni subiti a causa del fenomeno alluvionale stimati in circa 7,5 milioni di euro;

il comune di Sala Baganza si è fatto promotore di un tavolo istituzionale al fine di assumere e coordinare ogni più utile Iniziativa per prevenire il verificarsi delle conseguenze connesse all'evento calamitoso e per verificare la possibilità di Indennizzare i privati dei danni subiti,
impegna il Governo
ad individuare, d'intesa con la regione Emilia-Romana e le amministrazioni comunali interessate dall'evento occorso in provincia di Parma l'11 giugno 2011, ogni iniziativa utile ai fine di definire un programma di interventi e di risorse volti alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico e per il ristoro del danni subiti nonché misure di carattere fiscale finalizzate al sostegno del reddito dei cittadini e delle imprese dei territori colpiti da tale evento calamitoso, in analogia con quanto già avvenuto in relazione altre situazioni di emergenza.

(7-00895)
«Motta, Libè, Lunardi, Rainieri».