ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00865

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 634 del 17/05/2012
Abbinamenti
Atto 7/00820 abbinato in data 30/05/2012
Atto 7/00862 abbinato in data 30/05/2012
Atto 7/00868 abbinato in data 30/05/2012
Atto 7/00869 abbinato in data 30/05/2012
Atto 7/00873 abbinato in data 30/05/2012
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00181
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI LAURA
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 17/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FABI SABINA LEGA NORD PADANIA 17/05/2012
MARTINI FRANCESCA LEGA NORD PADANIA 17/05/2012
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 17/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
06/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/05/2012
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 23/05/2012
BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
PALUMBO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA'
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/05/2012
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 30/05/2012
GUERRA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/05/2012
FABI SABINA LEGA NORD PADANIA
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA'
ROCCELLA EUGENIA POPOLO DELLA LIBERTA'
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO
MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
BUCCHINO GINO PARTITO DEMOCRATICO
PORCU CARMELO POPOLO DELLA LIBERTA'
TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO
PALUMBO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 06/06/2012
PALUMBO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA'
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 06/06/2012
GUERRA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/05/2012

DISCUSSIONE IL 23/05/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/05/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/05/2012

DISCUSSIONE IL 30/05/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/05/2012

DISCUSSIONE IL 06/06/2012

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 06/06/2012

ACCOLTO IL 06/06/2012

PARERE GOVERNO IL 06/06/2012

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 06/06/2012

CONCLUSO IL 06/06/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00865
presentata da
LAURA MOLTENI
giovedì 17 maggio 2012, seduta n.634

La XII Commissione,

premesso che:

la violenza contro le donne rappresenta un problema internazionale e riguarda la difesa non solo dell'integrità della vittima ma anche di salvaguardia di importanti interessi sociali comuni, quali la difesa dei principi di libertà e democrazia;

esistono fondamentali strumenti giuridici dell'ONU ed importanti decisioni a livello delle istituzioni giuridiche europee che hanno finalmente sancito la gravità della violenza sulle donne, che ha raggiunto purtroppo livelli ancora inaccettabili. In Europa, infatti, si stima che un quinto ad un quarto delle donne abbiano subito atti di violenza fisica e che più di un decimo delle donne abbia subito violenze sessuali che abbiano comportato l'uso della forza;

l'Onu definisce violenza «qualsiasi atto di violenza contro le donne che provoca, o potrebbe provocare, un danno fisico, sessuale o psicologico o una sofferenza alle donne, incluse le minacce a compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà». La violenza di genere viene intesa anche come forma di violenza nelle relazioni familiari, abusi sessuali, tratta degli esseri umani, matrimoni coatti, mutilazioni genitali e tutte le forme di violazione dell'integrità personale delle donne;

le violenze possono avere delle ricadute terribili sulla salute psicofisica delle donne, ed è per questo che viene ribadito ad ogni livello istituzionale che tale fenomeno criminoso può essere debellato solo con più interventi di natura globale, giudiziaria educativi, sanitari, ed altri;

infatti, la violenza delle donne ha una forte ricaduta sociale, con evidenti ripercussioni sulla salute delle donne stesse, sulla loro vita professionale, sulla partecipazione alla vita pubblica;

è stato inoltre, evidenziato, che proprio nei momenti di forte crisi economica, come quello che il nostro Paese sta vivendo ora, si determinano rischi di aumento di abusi da parte degli uomini, causati da forti stress e disagi psicologici per l'incertezza riguardante il lavoro ed il futuro;

la violenza sulle donne oltre ad avere una forte ricaduta sociale, ha indubbiamente un costo che secondo alcuni studi europei ammonterebbe a 33 miliardi di euro nei soli paese aderenti al Consiglio d'Europa;

per affrontare tale drammatica situazione, è importante fare riferimento alla relazione del Parlamento europeo approvata nel marzo 2010, dove viene proposto un nuovo approccio politico globale contro la violenza di genere. Per quanto di competenza della Commissione europea, in tale documento viene ribadita più volte la necessità di garantire la formazione del personale della sanità e dei servizi di emergenza che si trovano a trattare i casi di violenza, di prevedere meccanismi di diagnosi e nei servizi di pronto soccorso e nella rete di assistenza primaria al fine di consolidare un sistema più efficiente anche per le vittime, ed infine viene preso atto che la violenza domestica è tra le cause principali di aborto spontaneo nonché di decessi della madre al momento del parto,
impegna il Governo:
a promuovere insieme alle regioni programmi integrati in ambito sociale e sanitario atti a fornire una risposta effettiva agli stati di disagio psico-sociale delle donne causati da violenza, mediante la sensibilizzazione di tutti gli operatori sanitari ospedalieri e territoriali che entrano in contatto con la donna-vittima, anche attraverso il ricorso a forme di consulenza informatica che utilizzino la rete quale strumento di rilevazione delle situazioni a rischio e di sostegno psicologico a carattere continuativo, attraverso un accesso riservato e protetto a consulenze psicologiche on-line;

ad individuare e promuovere, per quanto di competenza, il ruolo dei medici di medicina generale quali interlocutori qualificati per la presa in carico delle vittime di violenza, fornendo loro tutti gli strumenti sia in termini di formazione che di documentazione anche di pubblicità progresso per fornire adeguata informazione alle vittime sul numero dedicato 1522 ed i numeri di riferimento delle case protette;

a promuovere la formazione specifica del personale dei pronto soccorso ospedalieri che devono affrontare la presa in carico della vittima di violenza sessuale e domestica e la diffusione di materiale informativo presso i pronto soccorso ospedalieri, affinché le vittime possano conoscere la rete di assistenza di cui possono beneficiare anche successivamente all'uscita dall'emergenza sanitaria;

a predisporre ogni iniziativa affinché in ogni ambito sociale e sanitario ove la vittima di violenza sessuale e domestica si rivolge, venga fornita adeguata informazione di natura legale attraverso l'apertura di uno sportello di consulenza legale o attraverso la distribuzione di materiale informativo specifico sui diritti delle donne vittime di violenza, anche avvalendosi del volontariato del terzo settore;

a promuovere la piena attuazione delle politiche integrate di assistenza sociosanitaria alla donna elaborate a livello nazionale, attraverso il ricorso ad intese ed accordi da stipularsi presso la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, quale strumento di definizione di comuni obiettivi e linee di indirizzo atte a garantire più elevati livelli di assistenza alla donna vittima di violenza.

(7-00865)
«Laura Molteni, Fabi, Martini, Rondini».