ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00848

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 626 del 26/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 26/04/2012


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00848
presentata da
VINCENZO GAROFALO
giovedì 26 aprile 2012, seduta n.626

La IX Commissione,

premesso che:

la crisi del comparto dell'autotrasporto, che si inserisce in quella globale e perdurante dell'economia nazionale, ha raggiunto livelli di esasperazione e attanaglia in maniera sempre più stringente gli operatori del settore;

le criticità in atto sono così profonde e dilaganti che proprio in questi ultimi giorni è stata annunciata una nuova mobilitazione degli autotrasportatori che comprenderà azioni quali manifestazioni di protesta e un fermo di cinque giorni a partire dal 28 maggio 2012;

l'attenzione che deve essere dedicata ad un settore vitale per l'economia del Paese non può che essere massima, considerato che il trasporto merci notoriamente avviene ancora per il 90 per cento su gomma;

occorre, dunque, confermare e dare vigore alle misure già previste a favore del comparto allo scopo di risolvere le problematicità e centrare obiettivi sanciti anche a livello europeo come quello del contenimento dei consumi energetici nel comparto dei trasporti;

in linea con tale obiettivo, il programma nazionale di riforma allegato al documento di economia e finanza 2012 dà garanzia dell'impegno del Governo ad assumere «un immediato approccio responsabile finalizzato all'ottimizzazione dell'uso delle varie modalità di trasporto» poiché l'incidenza del trasporto sulla bilancia energetica supera il 40 per cento, e a dare «concreta attuazione ad iniziative incisive capaci di ridimensionare, in modo sostanziale, questi consumi anomali e dannosi per la crescita e lo sviluppo»;

trova, pertanto, conferma la necessità di ricorrere al trasporto via mare attraverso il sistema delle «autostrade del mare»;

il ricorso maggiore all'intermodalità, indicato dal piano della logistica come obiettivo chiave della economia italiana, consentirà di migliorare le prestazioni ambientali dei sistemi di trasporto e di ridurre la congestione sulle strade, considerato il livello di saturazione raggiunto dalle infrastrutture che, soprattutto nel Mezzogiorno, sono scarsamente idonee a sopportare il traffico delle merci in transito;

nell'ambito del futuro delle reti transeuropee dei trasporti (TEN-T), i collegamenti marittimi concentrati nell'area mediterranea, in considerazione delle realtà emergenti del sistema logistico italiano, possono rappresentare inoltre un volano fondamentale per la ripresa dell'economia nazionale, in termini d'incremento della produttività e di risorse umane, a condizione che si evitino interventi di marginalizzazione delle regioni periferiche;

uno strumento essenziale al perseguimento dei suddetti scopi è costituito dall'«ecobonus», incentivo nazionale, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 aprile 2006, destinato a sostenere le imprese di autotrasporto che trasferiscono quote di merci che viaggiano su mezzi pesanti dalla strada alle vie del mare;

tale misura, pur rappresentando un aiuto di Stato, è stata autorizzata dalla Commissione europea per il triennio 2007-2009 ed è stata valutata dalla stessa come best practice avendo determinato un esponenziale incremento dell'utilizzo del sistema combinato strada-mare;

lo strumento «ecobonus» è, infatti, risultato efficace rispetto agli obiettivi fissati nel Libro bianco del 2001 sulla politica europea dei trasporti che evidenziava la priorità dell'adozione di misure volte a promuovere l'armonizzazione tecnica e l'interoperabilità fra i diversi sistemi, con particolare riguardo al traffico di container;

le misure di accompagnamento previste sono destinate ad incoraggiare le forme di associazione tra imprese di piccole dimensioni aventi l'obiettivo specifico di utilizzare in modo efficiente le alternative marittime al trasporto su gomma, nonché di agevolare misure di formazione finalizzate a promuovere l'accesso alle rotte marittime e il loro utilizzo e l'acquisto di attrezzature elettroniche (hardware) e programmi informativi (software), volti ad ottimizzare la catena del trasporto in condizioni di massima sicurezza;

per il perseguimento di tale scopo a livello europeo sono stati definiti programmi di sostegno come «Marco Polo» e, poi, «Marco Polo II» relativi alla concessione di contributi finanziari comunitari per migliorare le prestazioni ambientali del sistema di trasporto merci, che dovrebbero essere efficacemente integrati con altri programmi che prevedano misure incentivanti, quali l'«ecobonus» ed il «ferrobonus»;

la Conferenza delle regioni periferiche marittime europee, nel settembre del 2011 in coerenza il documento della Commissione europea, approvato nel marzo dello stesso anno, attraverso il Libro bianco sulla politica europea dei trasporti dal titolo «Tabella di marcia per uno spazio europeo dei trasporti - Verso un sistema di trasporti competitivo nelle risorse», si è impegnata a promuovere proposte di strumenti comunitari adeguati allo sviluppo del trasporto marittimo a breve e medio raggio, all'interno dei quali figurano per l'appunto i suesposti programmi di sostegno;

proprio per l'efficacia e l'indispensabilità dell'incentivo «ecobonus», di cui usufruiscono per quasi l'80 per cento le imprese siciliane costrette a sostenere costi molto più elevati di quelli di aziende con sedi operative meno periferiche, derivanti dalle distanze che separano l'isola dalle destinazioni del continente nonché dalle oggettive difficoltà scaturenti dall'inadeguato livello di infrastrutturazione della Sicilia, il Governo ha inteso correttamente prorogare la misura anche per i viaggi effettuati negli anni 2010 e 2011;

il decreto ministeriale n. 27 del 31 gennaio 2011, ha, infatti, già definito le modalità per la presentazione delle istanze per il 2010 e, da ultimo, il decreto interministeriale n. 55 del 24 febbraio 2012, relativo alla ripartizione dei fondi a favore del settore dell'autotrasporto, ha destinato 30 milioni di euro come contributi alle imprese di autotrasporto per interventi volti a realizzare l'utilizzo di modalità di trasporto alternative al trasporto stradale;

tuttavia, l'erogazione delle somme stanziate per le annualità 2010-2011 è, ad oggi, bloccata in attesa dell'autorizzazione della Commissione europea alla proroga di detti incentivi, in corso di approfondimento presso gli uffici competenti;

il paventato rischio di diniego della proroga da parte dell'Unione europea sta generando un gravissimo allarme tra gli operatori dell'autotrasporto, soprattutto siciliani, che hanno assunto impegni finanziari per sostenere la costosa modalità del trasporto combinato strada-mare e che nutrono legittime aspettative circa il parziale rimborso dei costi di traghettamento sostenuti;

le imprese di autotrasporto siciliane, in un momento di crisi come quella in atto, in caso di mancata erogazione delle somme stanziate per pregresse annualità ma anche in assenza di analoghe misure da assumere per l'anno in corso e per quelli a venire, lungi dal divenire realtà competitive, rischiano la sopravvivenza, così come a repentaglio sarebbe l'intera filiera dell'agroalimentare,
impegna il Governo:
a garantire l'erogazione in tempi celeri degli incentivi «ecobonus» per gli anni 2010-2011, intraprendendo ogni ulteriore iniziativa volta a sbloccare, in sede comunitaria, l'autorizzazione della proroga della misura, e ad individuare per il triennio 2012-2014 specifici strumenti d'incentivo a favore delle imprese di autotrasporto che utilizzino il trasporto intermodale strada-mare.

(7-00848)«Garofalo».