MANCUSO, BOCCIARDO, DE LUCA, GIRLANDA, BARANI e GHIGLIA. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
la riforma del Ministro interrogato (decreto n. 158 del 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel mese di novembre 2012), ha acceso un vivace dibattito sull'argomento cure primarie;
le cure primarie sono erogate dai dipartimenti delle cure primarie, presenti in ogni azienda Usl, a loro volta organizzati in nuclei di cure primarie;
il decreto citato prevede ora, tra le altre cose, la continuità assistenziale per l'intera giornata e per tutti i giorni della settimana attraverso l'adozione di forme organizzative mono e multiprofessionali, nonché il ruolo unico del medico di medicina generale;
a settembre 2012 CompuGroup Medical Italia spa ha pubblicato i dati di un'indagine tra i medici di medicina generale e i pediatri italiani;
l'85 per cento dei medici di famiglia non ritiene «realistico e fattibile» l'obiettivo di garantire l'assistenza sul territorio 24 ore su 24;
il 79 per cento pensa che il territorio non sia in grado, a oggi, di compensare gli ulteriori tagli ai posti letto previsti dalla spending review;
la maggioranza dei generalisti rimane fredda all'idea di aggregazioni monoprofessionali e non apprezza l'introduzione della figura del referente-coordinatore, ma ammette (il 53 per cento contro il 40 per cento) che le forme organizzative multiprofessionali sono utili per integrare le diverse professionalità della sanità territoriale;
il ruolo unico viene apprezzato solo dal 38 per cento degli interpellati, contro il 42 per cento cui non piace;
i medici, per potenziare l'assistenza di base, riterrebbero utile l'aumento degli infermieri e collaboratori di studio, l'ingresso negli ambulatori della diagnostica di base, un cambiamento deciso del sistema di formazione -:
con quali modalità intenda procedere il Governo. (5-08713)