CALLEGARI, FABI, FORCOLIN e BITONCI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
il potenziamento della infrastruttura marittima è una delle priorità per il circuito logistico nazionale e, in un Paese con quasi 8 mila chilometri di costa, la realizzazione di efficienti terminali all'interno della catena di trasporto continentale è presupposto indispensabile allo sviluppo di flussi di traffici legati ad un sistema di rete;
in alcune aree tuttavia, quali il distretto dell'Alto Adriatico e in particolare le aree costiere del Veneto, in considerazione di un sempre più intenso utilizzo della modalità marittima, sono notevolmente aumentate nel corso degli ultimi anni le realizzazioni di infrastrutture per scopi energetici; Porto Marghera è il più grande polo chimico che sia mai stato realizzato nel nostro Paese, e attualmente si contano in tutto il territorio nazionale 24 aree industriali che ricomprendono nel loro perimetro porzioni di mare;
le suddette aree costiere sono altresì caratterizzate da significativi fenomeni di erosione che comportano costanti attività di cava a mare necessarie a provvedere alle opere di riporto e di ripascimento indispensabili al ripristino delle condizioni ambientali naturali;
tali attività di infrastrutturazione marittima modificano profondamente l'ambiente costiero, già fortemente antropizzato dalla necessità di agevolare l'uso turistico e sottraggono importanti aree alla pesca, soprattutto quella costiera;
l'infrastrutturazione marittima danneggia i segmenti meno competitivi del settore ittico, tra i quali la piccola pesca costiera e quella artigianale che apportano tuttavia un contributo indispensabile al benessere socio-economico delle comunità costiere e contribuiscono allo sviluppo locale, alla creazione e conservazione di posti di lavoro, nonché agli approvvigionamenti di pesce fresco e alla salvaguardia delle tradizioni culturali locali;
al fine di conseguire un giusto equilibrio tra le attività di infrastrutturazione, la tutela dell'ecosistema costiero e le attività ittiche, sarebbe opportuno definire a livello nazionale dei sistemi integrati di intervento che a fronte della costante sottrazione delle aree di pesca, prevedano adeguati indennizzi a favore della pesca professionale -:
di quali ulteriori elementi disponga il Ministro in relazione a quanto sommariamente espresso in premessa e se non ritenga opportuno attivare adeguati interventi a sostegno dei pescatori di professione fortemente penalizzati dalla continua sottrazione e riduzione delle aree di mare adibite alla pesca.(5-08651)