ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08619

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 731 del 07/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: VIOLA RODOLFO GIULIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08619
presentata da
RODOLFO GIULIANO VIOLA
venerdì 7 dicembre 2012, seduta n.731

VIOLA. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

i servizi veterinari del Servizio sanitario nazionale rappresentano da sempre un presidio fondamentale nella prevenzione del rischio delle malattie trasmissibili all'uomo dagli animali, direttamente o attraverso il consumo di alimenti di origine animale, e offrono un determinante contributo scientifico e professionale per una più moderna visione del rapporto uomo animale nella nostra società;

tale attività ha permesso al nostro Paese di affrontare con successo le ricorrenti crisi legate ad eventi quali l'influenza aviaria, la BSE, la Blue Tongue, la rabbia, la West Nile Disease e altre e, in anni più lontani, l'afta e altre epidemie che tanto hanno preoccupato l'opinione pubblica, ma soprattutto ha garantito nel tempo un efficace (e spesso silenzioso) sistema di controllo sulla intera filiera degli alimenti di origine animale, dal campo al piatto del consumatore, a tutela della salute pubblica;

i dipartimenti di prevenzione della maggior parte delle ASL del nostro Paese, sono strutturati, con il livello minimo organizzativo previsto dall'articolo 7-quater della legge n. 229 del 1999 e dall'articolo 7-quater del decreto legislativo n. 502 del 1992 e successive modificazioni e integrazioni;

a causa del susseguirsi di variegate interpretazioni e applicazioni a livello locale, anche estranee alla ratio originaria della norma nazionale, in risposta ad un sollecitazione degli onorevoli Schirru e Viola, il Governo si impegnava ad intervenire per chiarire in modo inequivocabile quanto previsto dalla norma sopracitata;

l'articolo 7-quater, di cui sopra, rubricato «Organizzazione del dipartimento di prevenzione», è stato quindi recentemente novellato dal decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012, n. 189;

in particolare, il Governo e il Parlamento hanno ravvisato la necessità, di modificare il quarto comma del succitato articolo 7-quater al fine di rendere più chiara la rilevanza e le corrette allocazioni organizzative delle strutture dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie locali che si occupano di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare. Pertanto, il quarto comma è stato così sostituito: «4. Le strutture organizzative dell'area di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare operano quali centri di responsabilità, dotati di autonomia tecnico-funzionale e organizzativa nell'ambito della struttura dipartimentale, e rispondono del perseguimento degli obiettivi dipartimentali e aziendali, dell'attuazione delle disposizioni normative e regolamentari regionali, nazionali e internazionali, nonché della gestione delle risorse economiche attribuite.»;

il recentissimo intervento legislativo ha, dunque, superato ogni possibile equivoco circa una presunta obsolescenza dell'originario decreto legislativo n. 502 del 1992, riaffermando l'attualità dei suddetti dipartimenti di prevenzione e tracciandone un modello rispondente alle attuali norme internazionali;

tuttavia la regione Piemonte avrebbe predisposto un piano di «revisione organizzativa» dei dipartimenti di prevenzione in senso fortemente riduttivo, senza peraltro alcun opportuno confronto con i medici e i veterinari che quotidianamente svolgono le funzioni di vigilanza sulle filiere alimentari;

i servizi di prevenzione sono già stati fortemente ridotti nel 2008 e, ad oggi, rispettano i parametri di contenimento dei costi stabiliti a livello nazionale;

l'ASL TO1 avrebbe già deliberato il proprio piano di «demolizione» dell'area di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza alimentare;

tale «destrutturazione» dei servizi che tutti i giorni controllano gli alimenti - se portata a compimento - metterà in serio pericolo la salubrità e qualità della filiera, la salute dei cittadini, nonché sarà foriera di gravi danni per il commercio, l'industria e l'esportazione, sia regionali che nazionali;

è dunque assolutamente necessario assicurare la salvaguardia dei livelli di eccellenza già raggiunti in Piemonte dai servizi di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, senza intaccarli in alcun modo per evitare danni irreparabili all'intero comparto;

la Federazione veterinari e medici della regione Piemonte ha già avviato una forte azione di protesta pubblica contro il suddetto piano di «revisione organizzativa» dell'amministrazione regionale, con lo stato di agitazione dal 21 novembre 2012 e due ore di sciopero virtuale con devoluzione del corrispettivo alle mense sociali. La stessa Federazione ha, inoltre, annunciato che - se inascoltata - la protesta proseguirà anche mediante astensione dal lavoro -:

quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo, anche ricorrendo a forme di concertazione in sede di Conferenza Stato-regioni, per la piena applicazione del nuovo articolo 7-quater del decreto legislativo n. 502 del 1992, come novellato dal decreto-legge n. 158 del 2012, (convertito dalla legge 8 novembre 2012, n. 189), da cui discende la prioritaria funzionalità ed efficacia di uno specifico settore sanitario come quello costituito dalle strutture organizzative dell'area di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare poste a presidio della salute pubblica.(5-08619)