ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08614

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 731 del 07/12/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/18644
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/12/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 07/12/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 07/12/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 07/12/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 07/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 07/12/2012
Stato iter:
19/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/12/2012
Resoconto MILONE FILIPPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 19/12/2012
Resoconto TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/12/2012

DISCUSSIONE IL 19/12/2012

SVOLTO IL 19/12/2012

CONCLUSO IL 19/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08614
presentata da
MAURIZIO TURCO
venerdì 7 dicembre 2012, seduta n.731

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:


si è ancora in attesa di una risposta all'interrogazione scritta 4-13844 dell'8 novembre 2011, nonostante tre solleciti e che infine è stata trasformata il 20 luglio nella interrogazione a risposta in Commissione 5/07477;


agli interroganti risulta che, in data 26 giugno 2012, con le sentenze nn. 71, 72, 73 e 74, il tribunale militare di Verona ha condannato quattro militari dell'Arma dei carabinieri, ritenendoli responsabili del reato di truffa militare pluriaggravata;


i predetti militari furono denunciati all'autorità giudiziaria dal generale Luigi Finelli, all'epoca dei fatti comandante della legione Trentino Alto Adige e presidente del Coir Carabinieri Vittorio Veneto;


già in precedenza, altri militari operanti nel Trentino Alto Adige (un tenente colonnello, un capitano ed un maresciallo), denunciati anch'essi dal generale Finelli, riportarono condanne in sede penale, ora definitive perché confermate dalla Corte di cassazione (si vede la precedente interrogazione);


per la seconda volta, quindi, la magistratura, sia inquirente, sia giudicante, conferma il buon operato del generale Finelli;


ricordato come, successivamente alle denunce di cui sopra, egli venne trasferito dalla regione Trentino Alto Adige e assegnato ad un ufficio di minima importanza in Roma (con l'incarico di vice comandante delle unità specializzate), con suo grave demansionamento (e la recente assegnazione al nuovo incarico di Capo di Stato Maggiore del comando unità mobili e specializzate non può certo dirsi riparatoria di una protratta situazione di disagio professionale);


ad oggi, l'Amministrazione non ha riconosciuto alcunché al militare di cui si discute, in riferimento all'attività profusa nel segnalare gravi deviazioni all'interno dell'Arma, senza cioè riconoscere il merito ed il coraggio sottesi al suo spirito d'iniziativa, finalizzato (con ottimi risultati) al rispetto della legge e delle istituzioni;


le iniziative del generale Finelli rispecchino, pienamente, l'esigenza di trasparenza e legalità a cui fanno sempre puntuale riferimento i massimi vertici delle istituzioni -:


quali iniziative intenderà adottare affinché lo Stato riconosca al generale Finelli l'indiscutibile impegno da questi profuso nella lotta per l'affermazione della giustizia e della legalità, lotta resa ancor più meritevole perché avvenuta all'interno dell'Arma dei carabinieri ed in favore di questa. (5-08614)