MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
si è ancora in attesa di una risposta all'interrogazione scritta 4-13844 dell'8 novembre 2011, nonostante tre solleciti e che infine è stata trasformata il 20 luglio nella interrogazione a risposta in Commissione 5/07477;
agli interroganti risulta che, in data 26 giugno 2012, con le sentenze nn. 71, 72, 73 e 74, il tribunale militare di Verona ha condannato quattro militari dell'Arma dei carabinieri, ritenendoli responsabili del reato di truffa militare pluriaggravata;
i predetti militari furono denunciati all'autorità giudiziaria dal generale Luigi Finelli, all'epoca dei fatti comandante della legione Trentino Alto Adige e presidente del Coir Carabinieri Vittorio Veneto;
già in precedenza, altri militari operanti nel Trentino Alto Adige (un tenente colonnello, un capitano ed un maresciallo), denunciati anch'essi dal generale Finelli, riportarono condanne in sede penale, ora definitive perché confermate dalla Corte di cassazione (si vede la precedente interrogazione);
per la seconda volta, quindi, la magistratura, sia inquirente, sia giudicante, conferma il buon operato del generale Finelli;
ricordato come, successivamente alle denunce di cui sopra, egli venne trasferito dalla regione Trentino Alto Adige e assegnato ad un ufficio di minima importanza in Roma (con l'incarico di vice comandante delle unità specializzate), con suo grave demansionamento (e la recente assegnazione al nuovo incarico di Capo di Stato Maggiore del comando unità mobili e specializzate non può certo dirsi riparatoria di una protratta situazione di disagio professionale);
ad oggi, l'Amministrazione non ha riconosciuto alcunché al militare di cui si discute, in riferimento all'attività profusa nel segnalare gravi deviazioni all'interno dell'Arma, senza cioè riconoscere il merito ed il coraggio sottesi al suo spirito d'iniziativa, finalizzato (con ottimi risultati) al rispetto della legge e delle istituzioni;
le iniziative del generale Finelli rispecchino, pienamente, l'esigenza di trasparenza e legalità a cui fanno sempre puntuale riferimento i massimi vertici delle istituzioni -:
quali iniziative intenderà adottare affinché lo Stato riconosca al generale Finelli l'indiscutibile impegno da questi profuso nella lotta per l'affermazione della giustizia e della legalità, lotta resa ancor più meritevole perché avvenuta all'interno dell'Arma dei carabinieri ed in favore di questa. (5-08614)