ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08601

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 730 del 06/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: LOVELLI MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 06/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08601
presentata da
MARIO LOVELLI
giovedì 6 dicembre 2012, seduta n.730

LOVELLI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

la delibera CIPE n. 80 del 2006, al punto 7.b. dell'allegato 1, ha previsto l'istituzione dell'Osservatorio ambientale per il terzo valico dei Giovi, affidandogli il compito di valutare gli impatti ambientali correlati alla realizzazione dell'opera monitorandone le criticità e fungendo da interfaccia tra i realizzatori dell'opera, i cittadini e gli enti locali;

il 18 ottobre 2012, si è svolta a Roma la prima riunione del predetto Osservatorio a cui hanno preso parte i rappresentanti del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, della regione Liguria e del Piemonte, oltre ai rappresentanti di RFI e al commissario governativo del Terzo Valico Walter Lupi. Già in tale occasione, l'onorevole interrogante, facendosi portavoce delle istanze manifestate dagli enti locali interessati dal futuro passaggio della linea AV/AC, aveva evidenziato alla Camera dei deputati le anomalie legate al funzionamento di tale organismo. Particolari criticità erano state riscontrate nel fatto che l'Osservatorio fosse convocato a Roma in sede ministeriale, anziché sul territorio interessato dai lavori, evenienza questa che rende ancor più difficile lo svolgimento di un confronto costante con gli enti locali e le istanze territoriali. In secondo luogo era stata evidenziata l'inopportunità di aver individuato come presidente dell'osservatorio un funzionario ministeriale proveniente da Napoli. A tal proposito, secondo l'interrogante sarebbe stato meglio individuare una persona di riferimento sul territorio basso-piemontese o comunque in grado di recarsi con maggiore frequenza nei cantieri per valutare l'evoluzione delle attività e le eventuali problematiche ad esse correlate;

il 28 novembre 2012, l'osservatorio, ambientale per il Terzo Valico si è nuovamente riunito a Roma in sede ministeriale. Alla seduta è stato convocato anche l'assessore ai lavori pubblici, alla viabilità e alle grandi infrastrutture della provincia di Alessandria con il compito di illustrare i contenuti di una delibera approvata dal consiglio provinciale, nella quale sono state raccolte le problematicità di ordine ambientale e trasportistico evidenziate dai vari comuni interessati dal futuro transito della linea del Terzo Valico. Al termine dell'illustrazione della delibera, all'assessore della provincia di Alessandria è stato però impedito di poter assistere alla prosecuzione dei lavori della riunione. Evenienza questa che di fatto ha impedito un confronto con le istanze dei territori e le loro preoccupazioni legate alla realizzazione dell'opera -:

se sia a conoscenza dei fatti illustrati in premessa;

se non ritenga opportuno, al fine di garantire un'interazione costante con le istanze territoriali e poter valutare al meglio l'evoluzione delle attività cantieristiche, individuare una sede situata tra Genova ed Alessandria per le prossime riunioni dell'Osservatorio ambientale per il terzo valico dei Giovi, individuando altresì una persona di riferimento sul territorio basso-piemontese o comunque in grado di recarsi con maggiore frequenza nei cantieri per valutare l'evoluzione delle attività e le eventuali problematiche ad esse correlate;

quali iniziative intenda assumere affinché tale organismo incaricato di supervisionare gli impatti ambientali del Terzo Valico, fornisca al più presto risposte certe in merito all'eventuale presenza di materiali asbestiformi nelle rocce interessate dalle trivellazioni e sui rischi per le falde acquifere.(5-08601)