ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08582

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 728 del 04/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: VENTUCCI COSIMO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 04/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/12/2012
Stato iter:
05/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 05/12/2012
Resoconto VENTUCCI COSIMO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 05/12/2012
Resoconto CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 05/12/2012
Resoconto VENTUCCI COSIMO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/12/2012

SVOLTO IL 05/12/2012

CONCLUSO IL 05/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-08582
presentata da
COSIMO VENTUCCI
martedì 4 dicembre 2012, seduta n.728

VENTUCCI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

il comparto doganale italiano gode meritatamente di un'apprezzabile considerazione, non solo a livello europeo;

i successi nell'azione di tutela del made in Italy, nel controllo sul traffico dei rifiuti, della droga, delle armi, nonché sui prodotti dell'import-export, dimostrano che le autorità doganali italiane, sebbene siano chiamate ad operare su un confine di migliaia di chilometri, anche lungo le coste della penisola, riescono, unitamente alle altre forze di polizia, a contrastare l'organizzazione malavitosa dedita al contrabbando;

da ultimo, la circolare dell'Agenzia delle dogane 16/D del 12 novembre 2012 rappresenta un concreto passo in avanti verso la completa informatizzazione del comparto, in particolare ai fini della trascrizione e conferma delle diverse tipologie di dichiarazioni doganali (ordinaria e domiciliata), ottimizzando in tal modo i tempi di sdoganamento e spedizione, in modo da realizzare il progressivo abbattimento dei costi e contrastare le distorsioni di traffico in favore di altri Paesi membri dell'Unione europea;

in tale contesto positivo sorgono tuttavia alcune perplessità circa i tempi e le modalità delle verifiche sanitarie connesse con la procedura standard sul territorio nazionale, prevista per il cosiddetto «controllo ufficiale» delle partite di alimenti di origine non animale in arrivo presso i punti di confine dove operano gli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (USMAF), nonché circa le modalità di rilascio del nulla osta sanitario (NOS) e del documento comune di entrata (DCE);

analoghe perplessità si evidenziano anche per quanto riguarda la procedura di rilascio dei certificati sanitari su alimenti di origine animale e sui loro sottoprodotti, nonché sui prodotti vegetali (che possono presentare un rischio di malattie contagiose o infettive per gli animali);

i prodotti sottoposti a tali certificazioni, assolutamente necessarie e inderogabili per la tutela della pubblica salute, all'atto della introduzione in uno Stato dell'Unione europea, possono infatti essere posti in libera pratica sul territorio dell'Unione (e dunque sdoganati), prevedendosi che i controlli sanitari siano effettuati nel Paese di destinazione senza che la merce rimanga vincolata in dogana;

l'articolo 4, comma 57, della legge n. 350 del 2003 ha istituito lo «sportello unico doganale», al fine di semplificare le operazioni di import-export attraverso una concentrazione dei termini delle attività istruttorie anche di competenza di amministrazioni diverse dalla dogana, ma a questa connesse -:

quale sia, trascorsi quasi nove anni dall'entrata in vigore della citata legge n. 350 del 2003, lo stato attuale di realizzazione dello «sportello unico doganale», se sussistano circolari dell'amministrazione che si discostano dalla normativa in materia dell'Unione europea, le quali rischiano di imporre adempimenti farraginosi che generano a loro volta costi impropri sulle merci, e se risulti, anche in base alle informative degli operatori del settore, l'esistenza di distorsioni del traffico doganale a favore dei Paesi che attuano procedure doganali diverse da quelle italiane. (5-08582)