ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08551

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 726 del 29/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/11/2012


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08551
presentata da
VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO
giovedì 29 novembre 2012, seduta n.726

PELUFFO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

da notizie apparse sui giornali risulta che il sindaco del comune di Sedriano (MI) Alfredo Celeste, dal mese di ottobre 2012 agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione, e stato sospeso dall'esercizio delle proprie funzioni amministrative, dal prefetto, per il periodo relativo alla misura cautelare applicata allo stesso sindaco da parte del GIP del tribunale di Milano dottoressa A. Santangelo;

la vicenda sembra riconducibile all'inchiesta che ha portato in carcere l'assessore regionale della Lombardia Domenico Zambetti, vicenda già sollevata nell'interrogazione n 5/08129, alla quale ancora non si è ricevuta risposta, accusato di aver ottenuto circa 4 mila voti pagando 200 mila euro, ossia «50 euro a voto»;

nello stessa vicenda emergono altri due nomi di rilevanza e riconducibili anche al filone Zambetti: Eugenio Costantino imprenditore e titolare di un negozio di compravendita dell'oro il quale sembrerebbe aver procurato circa 700-800 voti nell'area del Magentino, e il medico Silvio Marco Scalabra; ad entrambi, secondo l'ordinanza, è contestata la fattispecie associativa in concorso esterno in associazione mafiosa ed è applicata la misura di custodia cautelare in carcere;

nell'ordinanza di applicazione della misura di custodia cautelare risulta che i tre sono indagati per il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio perpetrato dal 2009 ad oggi, Scalambra e Costantino in concorso fra loro e in qualità di corruttori, mentre Alfredo Celeste sembra sia coinvolto in qualità di corrotto e nello specifico, secondo l'ipotesi dei pubblici ministeri di Milano: «in particolare Celeste risulterebbe aver «asservito, in modo sistematico e continuativo le proprie funzioni di pubblico ufficiale agli interessi privati dei corruttori. Sussiste quindi, anche per il futuro, il pericolo di reiterazione di condotte analoghe» -:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti, quali iniziative urgenti siano state intraprese affinché si possa dare delle risposte chiare alle richieste di trasparenza sollevate dai consiglieri comunali e dalla cittadinanza e se si ritenga opportuno inviare quanto prima una commissione d'accesso per la salvaguardia dell'amministrazione pubblica di fronte alla eventuale pressione e influenza della criminalità organizzata.(5-08551)