ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08550

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 726 del 29/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: CAUSI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/11/2012


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 29/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08550
presentata da
MARCO CAUSI
giovedì 29 novembre 2012, seduta n.726

CAUSI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

l'articolo 78 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, ha previsto per il comune di Roma la nomina di un commissario straordinario del Governo per la ricognizione della situazione economico-finanziaria del comune e delle società da esso partecipate, con esclusione di quelle quotate nei mercati regolamentati, e per la predisposizione ed attuazione di un piano di rientro dall'indebitamento pregresso. Il commissario ha assunto, da allora, in un bilancio separato rispetto a quello della gestione ordinaria, tutte le entrate di competenza e tutte le obbligazioni assunte alla data del 28 aprile 2008. Si è disposta, quindi, la separazione della gestione antecedente l'insediamento della nuova giunta rispetto a quella successiva;

come già sostenuto in altri atti (interpellanza n. 2-00192, ordine del giorno su Pdl 9/01891/086), secondo il Partito Democratico, tale separazione: a) non aveva in origine una solida motivazione, poiché una crisi di liquidità del comune, indotta dalla crisi finanziaria della regione Lazio, è stata scambiata per una crisi di tipo strutturale; b) ha comportato una perdita di efficienza, di trasparenza e di autonomia nella gestione finanziaria della capitale; c) ha generato un'abnorme superfetazione normativa con provvedimenti che si sono rincorsi e accavallati nel tempo; d) ha prodotto un'allocazione inefficace e distorta delle risorse aggiuntive create per finanziare il piano di rientro, a carico sia della finanza statale sia dei contribuenti romani;

per questi motivi a partire dal 2008, anno in cui ha avuto inizio la suddetta separazione, il Partito democratico si batte incessantemente per rendere trasparenti, pubblici - e quindi valutabili - i risultati della gestione commissariale;

con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-06069, si è chiesto al Governo di rendere pubblica la rendicontazione della gestione del piano di rientro che il commissario è tenuto ad inviare annualmente al Ministero dell'economia e delle finanze ai sensi dell'articolo 14, comma 15-ter del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni nella legge 30 luglio 2010, n. 122;

a questa richiesta il Governo ha risposto che la rendicontazione pervenuta aveva natura di documento contabile e, pertanto, più che le attività svolte, riportava le risultanze finanziarie dei fatti di gestione intervenuti nel corso dell'anno. Inoltre, la citata normativa non prevedeva l'obbligo di pubblicare il rendiconto, anche se - si ammetteva - in ossequio a un principio generale di trasparenza amministrativa potrebbe essere valutata l'opportunità di adottare forme di pubblicità del rendiconto;

successivamente, l'articolo 13, comma 1, del decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61, che ha inserito il comma 13-quater al decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha stabilito l'obbligo per il commissario straordinario di inviare annualmente una relazione al Parlamento e al Ministro dell'interno contenente la rendicontazione delle attività svolte all'interno della gestione commissariale e l'illustrazione dei criteri che hanno informato le procedure di selezione dei creditori da soddisfare;

a poco più di un mese dalla fine dell'anno non risulta che tale relazione sia stata trasmessa al Parlamento -:

se il Ministro dell'interno abbia ricevuto tale relazione;

quali strumenti il Ministero dell'economia e delle finanze intenda attivare per rendere pubblici e trasparenti i risultati dell'attività svolta dalla gestione commissariale come auspicato nella risposta all'interrogazione n. 5-06069. (5-08550)