ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08542

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 726 del 29/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: MANCUSO GIANNI
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 29/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/11/2012
CROLLA SIMONE ANDREA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/11/2012
CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/11/2012
DE LUCA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/11/2012
GIRLANDA ROCCO POPOLO DELLA LIBERTA' 29/11/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08542
presentata da
GIANNI MANCUSO
giovedì 29 novembre 2012, seduta n.726

MANCUSO, BARANI, CROLLA, CICCIOLI, DE LUCA e GIRLANDA. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

secondo i dati ISTAT (2010) le persone con disabilità che vivono in famiglia in Italia nel 2004 sono due milioni e 600 mila, pari al 4,8 per cento della popolazione italiana;

la disabilità è un problema che coinvolge soprattutto gli anziani, infatti, quasi la metà delle persone con disabilità, un milione e 200 mila, ha più di ottanta anni;

la perdita di autonomia funzionale aumenta all'avanzare dell'età, quando le patologie cronico-degenerative di tipo invalidante si cumulano al normale processo di invecchiamento dell'individuo;

infatti, l'80 per cento delle persone con disabilità ha più di 65 anni, in questa classe di età la quota di persone con disabilità raggiunge il 18,7 per cento;

valori decisamente più alti sono raggiunti dopo gli 80 anni di età, quando il 44 per cento della popolazione non ha più autonomia funzionale;

nella maggior parte dei casi, quindi, si tratta di persone che sommano due diverse tipologie: la disabilità e l'età avanzata;

in questi ultimi anni l'INPS sta portando avanti una massiccia campagna al fine di scovare finti disabili, che percepiscano impropriamente una pensione di disabilità o un emolumento di accompagnatoria;

nei primi 7 mesi del 2012 sono stati smascherati dalla Guardia di finanza circa 3.400 truffatori, di cui 1.844 falsi indigenti e 1.565 falsi disabili;

allo Stato le truffe di questo tipo costano 60 milioni di euro l'anno e all'INPS, in quanto erogatore di pensioni sociali, 2,5 milioni di euro;

il nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie di Roma ha recentemente scoperto 418 italiani residenti all'estero che percepiscono indebitamente l'assegno sociale di povertà;

a loro favore, negli anni, lo Stato aveva erogato un totale di 9 miliardi di euro che difficilmente potranno essere completamente recuperati;

si tratta di cifre senz'altro importanti, che giustificano la campagna dell'ente pensionistico pubblico;

la campagna contro i falsi invalidi non deve, però, assumere toni persecutori nei confronti dei disabili reali;

la relazione ispettiva della Corte dei conti del 6 novembre 2012 svela che i tempi per gli accertamenti e per le erogazioni delle pensioni di disabilità, a causa dell'aumento della severità dei controlli, sono diventati inaccettabili nel caso di un richiedente in stato di necessità;

si arriva ad aspettare 278 giorni dalla data di domanda per gli invalidi civili, 35 giorni per i non vedenti e 344 per i non udenti;

ai ritardi consegue il pagamento degli interessi legali: nel 2011 37 milioni di euro, che equivale al 63 per cento delle pensioni di invalidità;

un quinto delle cause di contestata invalidità vede l'INPS come controparte;

nel 2011 nei tribunali italiani vi erano 745.971 cause per invalidità civile;

l'INPS ha avuto sentenza favorevole in appena 144.402 casi ed è stata soccombente il 57 per cento delle volte -:

se il Governo intenda verificare che i criteri utilizzati dall'INPS per la scoperta di falsi invalidi non arrechino danni agli invalidi reali;

se il Governo intenda assumere iniziative affinché l'INPS riduca i tempi necessari per il riconoscimento dell'invalidità e per l'elargizione della relativa pensione, onde evitare di arrecare danno agli aventi diritto e di dover corrispondere il contestuale esoso pagamento di interessi di mora. (5-08542)