ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08461

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 720 del 20/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: ROSSA SABINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/11/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 19/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08461
presentata da
SABINA ROSSA
martedì 20 novembre 2012, seduta n.720

ROSSA. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

il 31 ottobre 2012 è stata illustrata la bozza del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo alla riorganizzazione della struttura amministrativa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, predisposto in attuazione dell'articolo 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012;

la riorganizzazione prevede la soppressione, a livello centrale presso il Ministero, di due direzioni generali;

per quanto riguarda il livello periferico, è prevista la soppressione e il relativo accorpamento di cinque uffici scolastici regionali (Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Molise, Basilicata) e l'istituzione di alcuni uffici interregionali, mentre tutti gli uffici periferici, che oggi si chiamano «provinciali», acquisiscono la nuova denominazione di «Uffici Scolastici Territoriali»;

secondo il testo ministeriale l'ufficio scolastico della Liguria verrebbe accorpato al Piemonte, quello del Friuli-Venezia Giulia con il Veneto, quello della Basilicata con la Puglia, quello delle Marche con l'Umbria e quello dell'Abruzzo con il Molise;

tali scelte hanno provocato reazioni contrarie da parte della regione Liguria;

in particolare l'assessore regionale all'istruzione Pippo Rossetti ritiene «inaccettabile che il Governo riduca le spese pubbliche amministrative garantendo l'assetto amministrativo e relativo a posizioni di direttore generale a Roma a scapito del processo di decentramento e del lavoro sul territorio, che valorizza l'autonomia delle scuole e il loro efficace radicamento» e ritiene «sbagliato non riconoscere anche attraverso strutture amministrative regionali le specificità delle Regioni, perché la scuola è sempre di più inserita nel sistema economico e culturale del territorio e queste fusioni mettono a rischio le possibilità dei ragazzi e delle famiglie di far parte di un sistema di formazione di tipo locale»;

stando a notizie di stampa la sede dell'ufficio interregionale sarà quella del capoluogo della regione avente il maggior numero di popolazione studentesca;

nel caso dell'ufficio scolastico interregionale Piemonte-Liguria, quindi la sede dovrebbe essere Torino;

la modifica al titolo V della Costituzione affida le competenze legislative relativamente alle materie dell'istruzione alle regioni;

la regione Liguria sta verificando una possibile impugnazione del provvedimento che pare contraddire il processo federalista e la stessa modifica del Titolo V che deve avvenire entro marzo 2013;

non è ancora chiaro se il personale amministrativo che è in servizio presso le attuali direzioni resterà presso gli uffici territoriali provinciali, anche questi destinati a confluire presso il centro unico di servizi, oppure se dovrà essere trasferito presso la nuova regione di titolarità;

non è neanche chiaro come verrà gestita la mobilità degli insegnanti, né se i fondi alle scuole diventeranno comuni -:

se non ritenga opportuno rivedere la bozza del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativa alla riorganizzazione della struttura amministrativa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, tenendo conto della specificità delle regioni e dell'opportunità che si mantengano gli uffici scolastici attualmente attivi;

come si intendano organizzare gli organici, ovvero se i docenti e il personale amministrativo che è in servizio presso le attuali direzioni resterà presso gli uffici territoriali provinciali oppure se dovrà essere trasferito presso la nuova regione di titolarità e come sarà gestita la mobilità degli insegnanti;

se nell'individuazione della sede degli uffici interregionali non si debbano tener presenti altri fattori, oltre al numero di popolazione studentesca, che tengano in considerazione la distanza territoriale;

posto che tale riorganizzazione appare all'interrogante in contraddizione con il processo federalista e la stessa modifica del titolo V e, in tale ottica, se non ritenga opportuno avviare un sollecito confronto con le amministrazioni regionali al fine di addivenire ad una definizione di soluzioni organizzative che tengano nella dovuta considerazione le diverse esigenze dei territori e delle comunità interessate.
(5-08461)