ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08396

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 715 del 07/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: CODURELLI LUCIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 07/11/2012


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/11/2012
Stato iter:
05/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/12/2012
Resoconto FERRARA GIOVANNI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 05/12/2012
Resoconto CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/11/2012

SOLLECITO IL 28/11/2012

DISCUSSIONE IL 05/12/2012

SVOLTO IL 05/12/2012

CONCLUSO IL 05/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08396
presentata da
LUCIA CODURELLI
mercoledì 7 novembre 2012, seduta n.715

CODURELLI e BRAGA. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il nuclei sommozzatori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, istituiti con il decreto ministeriale n. 4067 del 1974, rappresentano uno dei settori specialistici per le emergenze derivanti dal rischio acquatico;

il Corpo nazionale dei vigili del fuoco dispone, infatti, dei nuclei di soccorso subacqueo ed acquatico, presenti sul territorio nazionale con 32 sedi, attive 24 ore su 24, ed oltre 360 operatori in grado di intervenire nelle varie situazioni di pericolo legate all'elemento acqua: dall'incendio a bordo di navi alla presenza di rischi biologici, chimici e nucleari, dalla ricerca di persone in mare, laghi e fiumi all'emergenza alluvionale. Peculiarità dei sommozzatori dei vigili del fuoco è l'immersione anche in luoghi non convenzionali quali acquedotti, pozzi, reti fognarie ed acque nere;

a seguito dei tagli alle risorse del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, si è avviato un processo di razionalizzazione e riconfigurazione dell'intero servizio di soccorso dei sommozzatori;

su segnalazioni pervenute dal territorio, vi sono concrete possibilità di chiusura definitiva di sette nuclei sul territorio nazionale, tra cui quello di Como, finalizzato al miglioramento del servizio e alla realizzazione di un significativo contenimento della spesa;

tenuto conto che la regione Lombardia ha il più alto numero di bacini e specchi d'acqua a livello nazionale, il nucleo di Como, costituito in questo momento da 5 unità e preposto al soccorso tecnico urgente in ambiente acquatico e subacqueo per la tutela e l'incolumità dei cittadini, «coprirebbe» durante il proprio turno di servizio di 12 ore, l'intera regione Lombardia;

si fa rilevare che nel periodo estivo gli interventi di soccorso aumentano in modo esponenziale, e spesso, quando ne- cessario, per rendere più veloce il servizio di soccorso, il personale sommozzatore di Como, si reca sul luogo dell'intervento utilizzando l'elicottero del Corpo nazionale vigili del fuoco con sede a Malpensa;

s'informa che da tempo il nucleo di Como non riceve più risorse per la gestione dei materiali e mezzi, quindi di fatto, il costo del nucleo e del servizio che rende alla popolazione è rappresentato dal solo stipendio del personale;

l'associazione sindacale di categoria per tramite del coordinatore regionale vigili del fuoco CGIL della sede di Milano si sta mobilitando per opporsi con fermezza a tale chiusura;

secondo dichiarazioni dei rappresentanti del Conapo, (sindacato autonomo vigili del fuoco) detto piano di chiusura è stato formalmente annunciato sin dal 2010, dal Ministero dell'interno, il quale ha previsto che in Italia dovrà rimanere attivo un solo nucleo sommozzatori per regione, utilizzando il trasporto a mezzo elicottero;

si tratta, a parere dell'interrogante, di decisioni che, pur rispondendo a logiche di razionalizzazione del servizio, non vanno ad incidere sui costi di gestione, che rimangono di fatto invariati se non per quanto riguarda unicamente il personale che si troverà ad affrontare disagi economici e familiari;

appare quindi evidente che la soppressione del nucleo di Como non risponderebbe né al miglioramento del servizio né alla realizzazione di un significativo contenimento della spesa, oltre a penalizzare sensibilmente un'attenta ed efficace attività di controllo e di intervento di un vasto territorio come quello della regione Lombardia -:

se le notizie, esposte in premessa e relative alla prossima cancellazione del nucleo sommozzatori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di Como, corrispondano al vero, e qualora tale soppressione fosse prevista, quali siano stati, nel dettaglio, i parametri ed i criteri utilizzati dal Ministero dell'interno per attuare tale processo di riordino e quale tempistica e quali strumenti normativi verranno utilizzati;

quali iniziative intenda assumere per assicurare alla regione Lombardia, territorio con il più alto numero di bacini e specchi d'acqua a livello nazionale, una continua, efficace ed attenta azione di controllo ed intervento subacqueo ed acquatico. (5-08396)