ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08388

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 714 del 06/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 06/11/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 06/11/2012
Stato iter:
07/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 07/11/2012
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2012
Resoconto CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 07/11/2012
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/11/2012

SVOLTO IL 07/11/2012

CONCLUSO IL 07/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-08388
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 6 novembre 2012, seduta n.714

BARBATO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

l'orientamento della politica tributaria del Governo conferma, purtroppo, la scelta, scellerata, di proseguire nel continuo inasprimento della pressione fiscale;

al di là delle propagandistiche dichiarazioni del Presidente del Consiglio circa l'avvio di un improbabile processo di riduzione del prelievo fiscale, l'unica ricetta che il Governo sembra possedere per assicurare la stabilità della finanza pubblica è quella di aumentare il carico tributario sui contribuenti che già pagano le tasse;

tale politica incide su ceti che hanno già visto fortemente ridursi il proprio reddito disponibile e che sono stati pertanto costretti a comprimere i propri consumi ed il tenore di vita complessivo;

questa linea politica oltre ad apparire in stridente contrasto con l'intenzione di procedere finalmente ad una riduzione del carico fiscale e ad una sua ridistribuzione a favore dei redditi da lavoro, si inserisce in un contesto in cui proprio i contribuenti meno abbienti hanno visto notevolmente aumentare il carico tributario, a causa della introduzione dell'IMU sulla prima casa, dell'innalzamento delle addizionali comunali e regionali all'IRPEF, nonché dell'inasprimento dell'aliquota IVA del 20 per cento, cui faranno seguito, molto probabilmente, ulteriori incrementi;

si tratta, nel complesso, di misure che, oltre a risultare profondamente inique sul piano sociale, appaiono del tutto errate sotto il profilo economico, in quanto contribuiranno a deprimere ulteriormente il ciclo economico in un contesto già condizionato dalla crisi economica internazionale, aggiungendosi agli effetti depressivi, riconosciuti dallo stesso Governo, delle sei manovre finanziarie adottate nel corso dell'ultimo anno e mezzo;

non c'è, pertanto, alcuna possibilità che, proseguendo nell'attuale indirizzo, si possa anche solo sperare di creare le condizioni per una ripresa dell'economia nazionale;

occorre dunque invertire rapidamente l'indirizzo della politica tributaria dell'Esecutivo, introducendo misure che consentano di riconoscere un effettivo sgravio del carico tributario in favore dei redditi da lavoro e d'impresa, individuando le risorse aggiuntive necessarie per assicurare la stabilità dei conti pubblici e per incentivare la ripresa dei consumi nelle enormi sacche di evasione fiscale e contributiva che caratterizzano l'intero panorama economico del Paese, nonché negli imponenti sprechi che si segnalano in tutti i settori della pubblica amministrazione, sia a livello statale sia a livello locale;

a tale ultimo proposito appare ulteriormente paradossale che il Governo, dopo aver ribadito più volte l'intenzione di rafforzare il contrasto all'evasione fiscale e contributiva, riduca le risorse in favore dell'INPS e della Guardia di finanza destinate proprio alle attività di controllo in tale ambito;

sono infatti di questi giorni le notizie delle forti proteste levatesi da molte sedi dell'INPS per evidenziare come il processo di ristrutturazione della rete territoriale dell'Istituto, oltre a generare gravi disagi per i lavoratori, rischi di smantellare le strutture preposte all'effettuazione dei controlli sulla regolarità degli obblighi fiscali e contributivi -:

se non intenda rivedere complessivamente l'impianto della politica tributaria finora perseguita, in particolare realizzando uno spostamento del carico tributario dai redditi da lavoro e di impresa verso le rendite speculative e parassitarie, nonché perseguendo un'effettiva revisione della spesa pubblica che colpisca gli sprechi e il malaffare e rafforzi invece l'azione delle pubbliche amministrazioni di contrasto all'evasione e l'elusione fiscale e contributiva, nonché il contrasto ad ogni forma di criminalità finanziaria ed economica. (5-08388)