ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08371

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 713 del 05/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPA SANDRA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/11/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 05/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08371
presentata da
SANDRA ZAMPA
lunedì 5 novembre 2012, seduta n.713

ZAMPA. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

il 3 ottobre 2012 Desi Bruno e Luigi Fadiga, rispettivamente garanti regionali delle persone private della libertà personale, e dell'infanzia e adolescenza, hanno visitato l'Istituto penale minorile «Pietro Siciliani» di Bologna, dopo l'insediamento del nuovo direttore, Alfonso Paggiarino, che ha accolto e accompagnato i garanti nella visita;

secondo quanto dichiarato dai garanti: a fronte di una capienza di 22 posti erano presenti presenti 18 ragazzi, di cui 3 italiani. Una decina di loro risultano aver già compiuto il diciottesimo anno di età;

i ragazzi sono sistemati in celle da 4 persone, situazione del tutto inadatta alle loro necessità e che inevitabilmente favorisce il compiersi di condotte vessatori;

il personale è composto da un coordinatore dell'area tecnica e 2 educatori part-time a tempo determinato, con contratto in scadenza al 31 dicembre. 24 sono gli agenti di polizia penitenziaria in istituto, numero in difetto rispetto alla pianta organica;

un medico dell'Asl è presente tre ore al giorno, la mattina, dal lunedì al sabato; in caso di urgenza viene chiamata la guardia medica, mentre gli infermieri sono presenti mattino e pomeriggio. Negli ambulatori del presidio medico vengono effettuati i prelievi ritenuti necessari e lo screening per le malattie infettive. È garantita la presenza di uno psicologo e da poco è stato predisposto un nuovo gabinetto dentistico;

nonostante l'istituto sia stato appena ristrutturato, manca un'area cortiliva adeguata così come gli spazi verdi; gran parte dell'area esterna è ingombra di detriti, container, persino una gru, e materiali depositati dalla ditta che ha avuto l'appalto della ristrutturazione e che ha deciso di non rimuovere, lamentando gravi ritardi nei pagamenti. Per consentire ai ragazzi di usufruire di un malmesso campetto di calcio, si è dovuta costruire una gabbia di rete e ferro, simile ad una voliera;

nel corso della visita i garanti hanno appurato che 13 ragazzi erano in cella senza svolgere alcuna attività;

sono presenti due celle di isolamento che, per quanto riferisce la direzione, non vengono più utilizzate per finalità punitive, ma solo per motivi igienico-sanitari. La «punizione», nei casi in cui viene ritenuta necessaria, consiste nell'allontanamento dalle attività;

le criticità evidenziate danno all'istituto minorile l'aspetto di un vero e proprio carcere per adulti, dotato di sistemi di sicurezza attiva e passiva, grosse porte di ferro con spioncino e robusti cancelli per ogni cella, tavoli e letti cementati al suolo, sala colloqui scarna e disadorna. Una «carcerizzazione» in netto contrasto con le finalità sancite dal nuovo processo penale minorile, che predilige istituti alternativi alla detenzione, quali l'accoglienza in comunità o la «messa alla prova», tenendo conto della necessità di interventi rieducativi e risocializzanti mirati alla giovane età dei ragazzi. Di conseguenza, anche l'atmosfera che si avverte è tipicamente «carceraria»: celle in disordine e non pulite, letti sfatti, muri sporchi, ragazzi in ozio e chiusi in cella nel pomeriggio;

unche note positive: le attività del teatro del Pratello a cura del regista Paolo Billi, che impegnano però solo 5 dei 18 presenti, per la preparazione del nuovo spettacolo, ma che lamenta le scarse risorse rese disponibili dagli enti locali e con cui difficilmente si riuscirà a portare ancora a lungo l'esperienza, nonostante sia ormai riconosciuta a livello nazionale, e le attività all'interno del laboratorio di cucina che, con i fondi provinciali e l'impegno dell'ente Fomal, mantengono in formazione 9 ragazzi -:

se sia a conoscenza della situazione descritta in premessa e cosa intenda fare per assicurare i fondi necessari tesi a garantire condizioni dignitose di vita quotidiana ai minori reclusi nonché a consentire un corretto e regolare svolgimento delle attività di manutenzione, di ricreazione e svago e di formazione;

se non reputi doveroso implementare in maniera adeguata il personale dell'area educativa rispetto a quello di sicurezza. (5-08371)