ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08362

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 712 del 31/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: TESTA FEDERICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2012
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2012
ZUNINO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2012
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 31/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 31/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08362
presentata da
FEDERICO TESTA
mercoledì 31 ottobre 2012, seduta n.712

FEDERICO TESTA, LULLI, VICO, ZUNINO e SCARPETTI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

in più passaggi del documento per consultazione pubblica prodotto dal Ministero dello sviluppo economico «Strategia energetica nazionale: per un'energia più competitiva e sostenibile» si sostiene che l'Italia ha subìto negli ultimi anni «un prezzo del gas elevato (nel 2011 in media superiore del 25 per cento rispetto ai mercati europei)» (pag. 57);

tale maggior prezzo ha certamente influito sulle potenzialità competitive del sistema-Paese, nonché sulle condizioni di vita delle famiglie e dei cittadini;

l'approvvigionamento in Italia ha visto come protagonista e leader di mercato la società Eni, fino a pochi mesi fa verticalmente integrata, con attività che spaziavano dall'upstream, al trasporto internazionale e nazionale, agli stoccaggi, fino alla distribuzione locale e vendita al cliente finale;

appare quindi possibile ipotizzare che il differenziale positivo di prezzo sul mercato italiano abbia potuto configurarsi o come una qualche forma di rendita legata alla molto limitata apertura del mercato, o in alternativa come una scarsa volontà/capacità di contrattare condizioni di approvvigionamento più convenienti (legata peraltro alla possibilità di «scaricare» gli eventuali maggiori costi su clienti sostanzialmente captive);

le «crisi gas» succedutesi negli anni hanno dimostrato come i contratti take or pay non abbiano consentito al Paese di evitare la crisi delle forniture, comportando invece costi significativi scaricati sulle bollette dei clienti;

nel momento in cui il Governo è intervenuto a mitigare il potere di mercato di Eni, attraverso il raggiungimento della separazione proprietaria di Snam, l'amministratore delegato di Eni dottor Paolo Scaroni, con l'intervista resa in data 29 ottobre 2012 al Corriere della Sera, avanza - tra le altre - la proposta di introdurre un «capacity payment... che... implicherebbe che la sicurezza di approvvigionamento assicurata dai ...contratti take or pay... ci venga remunerata»;

su questo tema il presidente dell'AEEG, ingegner Guido Bortoni, nel corso dell'audizione presso la Commissione 10a del Senato dello scorso 24 ottobre ha dichiarato di ritenere che «spetti a Governo e Parlamento dare una chiara valutazione» sul tema (ANSA 24 ottobre) -:

come il Governo, che è anche socio di riferimento della società, intenda rispondere alla proposta formulata dall'amministratore delegato dell'Eni che certamente produrrebbe, nel breve periodo, un ulteriore incremento dei costi dell'energia per le famiglie e le imprese;

se non ritenga invece più efficace orientare ogni sforzo, anche economico, alla diversificazione delle fonti e delle rotte geopolitiche di approvvigionamento del gas, favorendo altresì le interconnessioni con i mercati del nord Europa.
(5-08362)